La"Resistenza Verde" sta riconquistando la Libia?

La Divisione di Informazione Militare dell'Esercito Nazionale Libico (LNA) ha rivelato martedì che l'artiglieria dell'LNA ha colpito con precisione i suoi obiettivi nella base aerea di Mitiga a Tripoli. La divisione ha spiegato sul suo account Facebook ufficiale che l'artiglieria è riuscita a distruggere la sala operativa dei mercenari turchi nella base aerea di Mitiga, sottolineando che le perdite umane e materiali sono state alte. La Divisione di Informazione Militare ha fatto riferimento all'ingresso delle ambulanze alla base, spiegando che gli account sui social media appartenenti ai membri della Milizia della Forza di Deterrenza Speciale hanno confermato il tutto. La Divisione di Informazione Militare ha rassicurato tutti i cittadini di Tripoli affinché non siano preoccupati per i rumori delle esplosioni udite nelle vicinanze della base militare di Mitiga.

Traduzione: Wheaton80
03 marzo 2020
www.addresslibya.co/en/archives/54479?fbclid=IwAR1Pgp47kb0L2vLAc1B30IgdMzSzbIQfui1CehHKIXyb4y4wsBn...

Settecento militanti siriani del cosiddetto gruppo ribelle dell'Esercito Siriano Libero hanno rifiutato di continuare a combattere in Libia e vogliono tornare nel loro Paese, riferisce la giornalista americana Lindsey Snell. Militanti siriani e truppe turche sarebbero stati schierati da Ankara a Tripoli nel tentativo di aiutare il Governo di Accordo Nazionale (GNA) con base a Tripoli, le cui milizie hanno combattuto contro l'Esercito Nazionale Libico (LNA), guidato dal Maresciallo Khalifa Haftar, da aprile dell'anno scorso. La mossa di Ankara è stata pesantemente criticata dalle potenze regionali e internazionali, che l'hanno ritenuta un'escalation del conflitto in Libia e una violazione dell'embargo sulle armi delle Nazioni Unite. Citando una fonte all'interno del cosiddetto Esercito Siriano Libero, Snell ha twittato che centinaia di militanti siriani torneranno nel loro Paese in "diversi voli" nei "prossimi giorni". La loro prevista partenza arriva dopo aver subito pesanti perdite per mano dell'LNA. Più di 100 militanti sostenuti dalla Turchia sono stati uccisi in Libia finora, secondo l'Osservatorio Siriano per i Diritti Umani. “Haftar ci sta colpendo duramente. I morti e i feriti sono così tanti. Vogliamo uscire ”, ha dichiarato Snell citando i militanti siriani.

Traduzione: Wheaton80
22 marzo 2020
www.addresslibya.co/en/archives/55032?fbclid=IwAR3yhH2p8o2obAahZBWTZw4vUQteLC9LE2Kke4LECyJMSqSGkuF...

Mercoledì le forze dell'Esercito Nazionale Libico (LNA) sono entrate nella città di Al Assa, vicino al confine tunisino, e ne hanno preso il controllo, tra il benvenuto dei residenti. Le forze dell'LNA hanno ora il controllo anche della città di Riqdalin, a sud di Zuwara, non lontano da Al Assa. Il battaglione dell'LNA di Tariq bin Ziyad ha dichiarato di aver preso d'assalto e conquistato il campo militare di Tareeq, Riqdalin, delle milizie del governo di Fayez al-Sarraj con base a Tripoli, sotto il comando di Osama Juwaili. Lo stesso giorno l'LNA ha respinto un massiccio attacco alle sue forze, da parte di milizie alleate con il GNA, nella base aerea di al-Witia a ovest di Tripoli, secondo la sala operativa dell'LNA. "Le nostre forze hanno respinto un massiccio attacco da parte di milizie di mercenari e organizzazioni terroristiche di Erdogan, che hanno subito enormi perdite, sulla base aerea di al-Witia, sconfiggendole", ha dichiarato il Media Center della sala operativa dell'LNA al-Karama. "Queste sono le milizie che non riconoscono armistizi, accordi o situazioni umanitarie", ha aggiunto il Centro. Le milizie del GNA hanno dichiarato di aver lanciato oggi un'operazione per controllare la base aerea, e questa è un'ammissione di violazione della tregua umanitaria per affrontare la pandemia del coronavirus. È interessante notare che le forze alleate con il GNA includono mercenari siriani che il Presidente turco Recep Erdogan ha portato attraverso gli aeroporti del suo Paese a Tripoli per sostenere le milizie del GNA nella loro battaglia contro l'LNA.

Traduzione: Wheaton80
25 marzo 2020
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E’ stato ucciso a Tripoli il leader di spicco delle milizie della città di Misurata, Mohamad Rfaida, noto per essere il braccio destro del Ministro dell’Interno del Governo di Accordo Nazionale Libico (GNA) Fathi Bashagha. Secondo quanto riferito ad “Agenzia Nova” da fonti locali, il corpo di Rfaida è stato trovato ieri senza vita nel quartiere di Salah al Din, nella parte meridionale di Tripoli. Secondo quanto appreso da “Agenzia Nova”, Rfaida era responsabile della supervisione dei mercenari siriani filo-turchi che combattono al fianco delle forze del GNA contro l’Esercito Nazionale Libico (LNA), comandato dal Generale Khalifa Haftar. Le milizie di Misurata hanno accusato il battaglione Nawasi di Tripoli dell’assassinio, sostenendo che la morte di Rfaida sia una risposta alle forti critiche mosse nei giorni scorsi da Bashagha contro il gruppo armato. Le milizie di Misurata e Tripoli, incluso il battaglione di Nawasi, sono tra i più potenti gruppi armati che combattono al fianco delle forze del GNA contro l’LNA di Haftar.

08 marzo 2020
www.agenzianova.com/a/0/2841725/2020-03-08/libia-leader-di-spicco-milizie-misurata-e-braccio-destro-ministro-bashagha-assassinato-a...

Sono in corso in queste ore violenti scontri a sud-est di Misurata. Secondo quanto riportano i media libici, le forze dell'Esercito Nazionale Libico (LNA) di Khalifa Haftar si stanno scontrando con quelle del Governo di Accordo Nazionale Libico (GNA) nell'area di Abu Qurayn. I caccia delle forze di Haftar hanno condotto una serie di raid aerei contro gli obiettivi delle milizie di Misurata. In particolare, è stato centrato un camion con un carico di munizioni lungo la strada che porta a Wadi Zamzam. Fonti dell'LNA fanno sapere di aver condotto 16 raid aerei all'alba di oggi, nonostante la tregua annunciata dalle parti per prevenire la diffusione del coronavirus, sollecitata dalla comunità internazionale. Il comando dell'LNA accusa il GNA di aver violato la tregua lanciando l'operazione "Tempesta della Pace", con un'offensiva alla base aerea di al Watiya, mentre il governo di Tripoli accusa gli uomini di Haftar di non averla mai rispettata bombardando il centro di Tripoli. La 82ma brigata dell'LNA ha annunciato di aver preso il controllo delle aree di al Qadahia e Wadi Zamzam.

27 marzo 2020
www.agenzianova.com/a/5e7df0ed25a7e4.15616779/2870482/2020-03-27/libia-violenti-scontri-a-sud-est-di-...

Le forze dell'Esercito Nazionale Libico (LNA) hanno preso il controllo di cinque nuove città in occidente in tre ore, ha affermato il Comandante della Regione Militare di al-Zawiya dell'LNA, il Maggiore Generale Abdulla al-Hamali. Al-Hamali, durante dichiarazioni esclusive a Sputnik fornite giovedì, ha aggiunto che il controllo delle cinque città è arrivato dopo l'attacco che le milizie del Governo di Accordo Nazionale (GNA) con base a Tripoli hanno effettuato sulla base aerea di al-Witia a ovest di Tripoli. Al-Hamali ha dichiarato che le forze dell'LNA sono state in grado di respingere l'attacco e inseguire le forze attaccanti fino al confine tunisino, dopo aver esteso il controllo su tutte le città della regione, ad eccezione della città di Zuwara, situata sulla costa.

Traduzione: Wheaton80
27 marzo 2020
www.addresslibya.co/en/archives/55201

Il portavoce del Libyan National Army (LNA), Ahmed al-Mismari, ha annunciato sabato sera la cattura di Saleh al-Dabbashi, noto trafficante di esseri umani verso le coste italiane, fratello di Ahmed al-Dabbashi, detto al-Ammo, lo zio, che era ricomparso a Sabratha dopo la ‘conquista’ da parte dei gruppi armati affiliati al Governo Libico di Accordo Nazionale (GNA). Secondo un post su Facebook pubblicato dal portavoce dell’Esercito Libico, Saleh al-Dabbashi sarebbe stato catturato durante i combattimenti nell’asse di Al-Towishah, a sud della capitale, Tripoli. Se la notizia venisse confermata, si tratterebbe di un duro colpo per le mafie locali con cui l’Italia fece accordi nel 2017 per fermare l’immigrazione illegale dalle coste libiche. La ricomparsa di al-Ammo a Sabrata infatti ha suscitato diverse preoccupazioni per una nuova ondata di sbarchi verso le nostre coste. Dopo le perdite dei giorni scorsi, dovuti al maggior impiego di droni turchi in battaglia, l’LNA sotto il comando del Generale Khalifa Haftar si sta già riorganizzando. Il Maggior Generale Abdullah Al-Hamali è stato nominato nuovo capo della regione militare ‘West Tripoli’. Inoltre, la nuova cabina di comando di Zawiya è stata fusa con la sala operativa Jabal Al-Gharbi e integrata nella più ampia zona militare occidentale per essere guidata dal Maggiore Generale Idris Madi, che sabato stava già arrivando alla base aerea di Al-Wattiyah rassicurando che Sabrata e Surman saranno ripresi dalle forze del GNA a tempo debito.

19 aprile 2020
specialelibia.it/2020/04/19/duro-colpo-per-il-clan-dei-trafficanti-al-dabbashi-lna-annuncia-la-cattura-d...

L'Esercito Nazionale Libico (LNA) del generale Khalifa Haftar è riuscito a respingere una tentata offensiva sulla base aerea di al Watiya da parte delle forze del Governo di Accordo Nazionale (GNA). Lo ha annunciato il portavoce dell’LNA, Ahmed al Mismari, in una dichiarazione alla stampa libica. “Le forze armate hanno respinto un attacco ad al Watiya e hanno inseguito le forze del GNA fuggite dall'area", ha detto Al Mismari. L'ufficiale ha spiegato che gli uomini di Haftar hanno inseguito i nemici fino alla città di Aljmail, aggiungendo che "ora controllano il villaggio di Al Aqrabiya, hanno istituito i posti di blocco e stanno sorvegliando le aree recentemente controllate".

21 aprile 2020
www.agenzianova.com/a/0/2902956/2020-04-21/libia-portavoce-haftar-respinta-offensiva-del-gna-sulla-base-aerea-di-a...

Le forze dell'Esercito Nazionale Libico (LNA) di Khalifa Haftar hanno annunciato di aver lanciato un'offensiva contro quelle del Governo di Accordo Nazionale libico (GNA) nell'area di Gasr Garabulli (Castel Verde) ad est di Tripoli. Secondo quanto si legge in una nota della Nona Brigata dell'LNA, l'attacco è una risposta all'offensiva del GNA su Tarhuna (roccaforte di Haftar 65 chilometri a sud-est di Tripoli) ed avrebbe portato i loro uomini a controllare le porte di Gasr Garabulli, riuscendo a distruggere quattro mezzi blindati. L'LNA avrebbe anche preso il controllo di quattro vie della zona, recuperando undici salme di soldati del GNA uccisi in battaglia e facendone prigionieri altri tredici.

23 aprile 2020
www.agenzianova.com/a/5ea1d34592eb56.01604996/2907592/2020-04-23/libia-lna-abbiamo-ripreso-alcune-zone-di-gasr-g...

Il conflitto prolungato, la mancanza di gerarchia, il continuo ingresso di nuove forze tra i loro ranghi e la difficoltà a rimpiazzare le perdite sul campo sono tutti fattori che, seppur minimizzati o negati dai diretti interessati, stanno intensificando le tensioni tra le forze affiliate al Governo di Accordo Nazionale (GNA). Il pomeriggio del 25 aprile, schermaglie sono iniziate tra le forze del GNA al fronte di Ain Zara quando la Special Deterrence Force (SDF), la milizia RADA affiliata al Ministero dell’Interno di Tripoli, ha ucciso il terrorista Salim Al-Hassady, membro del Dura Mujahideen Shura Council (DMSC), che era stato recentemente rilasciato dalla prigione controllata dalla stessa RADA per unirsi alle forze del GNA in prima linea contro Haftar. Il Dura Mujahideen Shura Council (DMSC) è un gruppo armato con una forte ideologia islamista che ha controllato Derna dopo l’estromissione del sedicente Stato Islamico nell’aprile 2016. Il gruppo, guidato da Attia al-Shaeri, si era poi ribattezzato come Derna Security Force, ma ha continuato ad ospitare elementi terroristici che avevano combattuto contro l’LNA fino alla sua completa disfatta nel 2017.

Ma non è tutto, nella notte tra il 25 e il 26 aprile, poco dopo la mezzanotte, la Special Deterrence Force (SDF) ha fatto irruzione nella casa di un membro della Brigata dei Rivoluzionari di Tripoli (TRB), conosciuto come “El-China”, nell’area di al-Dahra, non lontano dall’ambasciata italiana a Tripoli. El-China è stato arrestato con l’accusa di comunicare con il leader della TRB, Haitham Al-Tajouri, già sospettato di collaborare con gli Emirati Arabi Uniti e con Haftar. Durante il raid, fonti locali hanno registrato forti esplosioni e spari nelle zone del centro di Tripoli e di Al-Nooflieen. Alcuni credono che in realtà El-China sia stato assassinato dalla RADA, suscitando grande rabbia tra i membri della TRB al campo da loro controllato nell’area di Zawiyat Al Dahmani. Un video girato nei pressi della rotonda di Zawiyat Al-Dahmani mostra la milizia sparare razzi e proiettili indiscriminatamente in aria verso il centro abitato, come consuetudine tra i gruppi di Tripoli.

Successivamente, diversi scontri si sono verificati in varie aree della capitale tra i miliziani della RADA e i rivoluzionari di Tripoli in quello che sembra essere l’ennesimo tentativo di espellerli dalla città da parte degli islamisti, sebbene entrambi i gruppi facciano parte della coalizione anti-Haftar autoproclamatasi ‘Tripoli Protection Force’. Le scaramucce si sono allargate a macchia d’olio, raggiungendo anche le aree residenziali di Sabaa e Al-Furnaj nella capitale. Secondo fonti della Presidential Guard, l’arresto di El-China sarebbe stato ordinato dal Ministro degli Interni, Fathi Bashagha, dopo le recenti tensioni con le milizie di Haytham al-Tajouri e Nawasi. Va detto che i rapporti tra le gang armate del GNA e lo stesso GNA non sono idilliaci da quando, all’inizio del conflitto, diversi giovani appartenenti alla TRB e all’8va Brigata Nawasi si sono rifiutati di combattere al fianco di terroristi dell’ormai disciolto Ansar al-Sharia, successivamente additati di collaborare con Haftar.

Nel frattempo, la TRB ha rilasciato una breve nota sul suo account Facebook negando le tensioni con l’SDF e ribadendo che le scaramucce sono scoppiate tra i rami che operano al di fuori dei ranghi ufficiali delle milizie, confermando le tensioni per l’assenza di leadership all’interno del gruppo. Va detto inoltre che tra le due milizie esistono delle differenze ideologiche di fondo: l’SDF infatti ha un approccio molto religioso, mentre i membri della TRB non disdicono la compagnia di donne, il gioco a carte, il consumo di alcool e droghe, ampiamente consumati di nascosto. Tali eventi seguono un altro arresto ordinato da Bashagha di almeno altri due comandanti della TRB, che hanno portato la Brigata a ritirarsi dal fronte di Ain Zara il 21 aprile. Gli osservatori continuano a temere atti di vendetta soprattutto nei confronti delle istituzioni che hanno innescato tali meccanismi.

Vanessa Tomassini
27 aprile 2020
specialelibia.it/2020/04/27/tutti-i-problemi-della-coalizione-anti-haftar-schermaglie-tra-le-milizie-di-...

Martedì l’Esercito Nazionale Libico (LNA), sotto il comando del Generale Khalifa Haftar, ha respinto un tentativo di attacco da parte delle milizie del GNA sulla base aerea di Uqba Bin Nafaa, meglio nota come al-Watiya, nella Libia occidentale. Secondo le numerose testimonianze, l’offensiva ha causato innumerevoli perdite per le forze affiliate al Governo di Accordo Nazionale (GNA), con dozzine di miliziani e terroristi uccisi o catturati dalle truppe di Haftar. La pesante sconfitta ha portato ad un maggior impiego di droni da parte dei Paesi stranieri che sostengono il GNA. Il portavoce delle forze occidentali, Muhammad Qanunu, ha confermato di aver compiuto 24 attacchi aerei presso la base aerea da martedì mattina; mentre l’LNA colpiva la sala operativa principale delle milizie nella città di Zuwara, a ovest della capitale Tripoli. Secondo un comunicato del Comando Generale dell’Esercito con base a Bengasi, gli aerei da guerra dell’LNA hanno effettuato raid aerei su diversi siti e posizioni delle forze affiliate ad al-Serraj per il secondo giorno consecutivo, dopo averli colpiti a Sormon. La dichiarazione ha indicato inoltre che le unità dell’LNA hanno condotto un’operazione qualitativa nell’asse al-Zatarna, che ha portato alla cattura di almeno 5 elementi dei gruppi della coalizione islamista sostenuta dalla Turchia. Secondo fonti militari, oltre 15 terroristi sono stati catturati a 9 km dalla base di al-Watiya, dove si trovano ora imprigionati. Rapporti circolanti sui siti di social networks affermano che dozzine di estremisti sono invece rimasti uccisi durante gli scontri. Tra questi ci sarebbero: Amjad al-Ahmar, Marwan al-Zarrouk, i comandanti Hisham al-Basheeni e Bassam Muhammad, nonché il pericoloso trafficante di Zawiya, Firas al-Wahshi, già licenziato dal Ministero dell’Interno e ricercato dal Procuratore Generale libico per diversi reati. Il Comando dell’Esercito Orientale ha invece riportato l’uccisione del maggiore Osama al-Zantani, comandante della base aerea di al-Watiya, che dal 2014 ha svolto un ruolo centrale nel contrasto al terrorismo e all’immigrazione clandestina nella regione occidentale, verso il confine con la Tunisia.

6 maggio 2020
specialelibia.it/2020/05/06/fallito-il-nuovo-attacco-del-gna-alla-base-aerea-di-al...

Violenti airstrikes sulla base aerea di Misurata, controllata dalle milizie filoturche. I jet di Haftar sono riusciti a colpire dei depositi di munizioni, che adesso sono in fiamme. Anche a Tripoli le artiglierie di Haftar hanno distrutto un grosso deposito di munizioni. La distruzione di depositi di munizioni delle forze fedeli a Serraj a Tripoli e Misurata è quasi sicuramente legata all'intervento diretto dell'aviazione egiziana o emiratina con jet o droni armati. I danni causati sono davvero importanti e legati all'uso di "bombe" intelligenti. Non è da escludere l'utilizzo di artiglieria con munizioni guidate (già usata nell'area di Tripoli).

6 maggio 2020
www.facebook.com/pg/newsbattagliemondo/posts/?ref=notif

Il portavoce dell'autoproclamato Esercito Nazionale Libico (LNA), Ahmed al-Mismari, ha annunciato l'arresto di "uno degli elementi più pericolosi dello Stato Islamico, che si era trasferito nel territorio libico con l'aiuto dell'Intelligence turca". "Le unità dell'Esercito Nazionale Libico di Tripoli hanno arrestato il leader siriano dello Stato Islamico, Mohamed al-Ruwaidani, alias Abu Bakr al-Ruwaidani, uno degli elementi più pericolosi in Siria, che si è trasferito in Libia tramite l'Intelligence turca come capo del gruppo Liwa al Sham", ha affermato al-Mismari in una dichiarazione su Facebook. "Ruwaidani è stato catturato mentre combatteva con le milizie del Premier Fayez al-Sarraj, comandate da ufficiali turchi", ha aggiunto, in riferimento alle forze del Governo di Accordo Nazionale (GNA). In precedenza, al-Mismari aveva annunciato che l’aviazione dell’LNA aveva iniziato a ripristinare la "piena sovranità su un certo numero di regioni del Paese". Al-Mismari ha anche sottolineato che l'LNA "ha ottenuto grandi progressi nelle ultime 72 ore", chiarendo che le operazioni militari non si sono fermate, e ha confermato che l'LNA, "che sta combattendo una guerra contro il terrorismo, ha anche abbattuto oltre 13 droni turchi".

25 maggio 2020
www.agenzianova.com/a/5ecb980a75f377.71927733/2952182/2020-05-25/i-fatti-del-giorno-nor...

L'autoproclamato Esercito Nazionale libico (LNA) del Generale Khalifa Haftar ha annunciato di aver assunto il controllo della città di Al Hirah, alla periferia di Gharian, a sud di Tripoli, dopo che le forze del Governo di Accordo Nazionale (GNA) del Premier Fayez al Sarraj si sono ritirate. "Abbiamo fatto importanti progressi nelle battaglie contro le forze del GNA e abbiamo preso il controllo di una parte della strada che collega Tripoli e Gharian", ha detto Mohamed al Fakhri, uno dei principali comandanti dell'LNA, citato dal quotidiano panarabo edito a Londra Al Quds al Arabi. "Questa strada è strategica perché viene utilizzata dalle milizie di Sarraj come linea di rifornimento per i mercenari di Gharian che sono stati introdotti dal governo turco", ha aggiunto Al Fakhri. "I progressi raggiunti dalle unità dell'esercito sul campo sono stati possibili con la partecipazione di nuovi battaglioni arrivati negli ultimi due giorni per rafforzare le forze armate a sud di Tripoli", ha spiegato l’ufficiale di Haftar.

26 maggio 2020
www.agenzianova.com/a/0/2953428/2020-05-26/libia-lna-annuncia-il-controllo-della-citta-di-al-hirah-nella-periferia-di...

Il leader dell'organizzazione siriana “Sultan Murad Brigade” appoggiata dalla Turchia, Murad Abu Hamoud Al-Azizi, è stato ucciso in scontri nella capitale libica, secondo quanto riferito dall'Esercito Nazionale Libico in un annuncio su Twitter. In una breve dichiarazione, la divisione ha dichiarato che Al-Azizi è stato ucciso in scontri nel nodo stradale dell'aeroporto nella capitale, Tripoli. A sua volta, l'Osservatorio Siriano per i Diritti Umani ha riferito oggi di aver documentato l'uccisione nei giorni scorsi di 13 combattenti tra i mercenari delle fazioni siriane fedeli al governo turco in Libia, rilevando che un nuovo lotto di mercenari sono stati trasferiti in Libia, dove il loro numero nel Paese africano è di circa 11.200. Da quando le forze del Governo di Accordo Nazionale (GNA) appoggiate dalla Turchia hanno catturato la base aerea di Al-Watiyah vicino al confine tunisino, le due parti in guerra nella parte nord-occidentale del Paese sono state bloccate in una feroce battaglia intorno alla capitale. Entrambe le parti hanno riportato guadagni nell'ultima settimana, ma è stato difficile confermare questi progressi a causa dell'assenza di riprese video e foto.

30/05/2020
www.lantidiplomatico.it/dettnews-libia_le_forze_di_haftar_ucciso_leader_di_un_gruppo_armato_siriano_appoggiato_dalla_turchia/...

Il 1° giugno 2020, l'Areonautica dell'LNA bombardava le posizioni dei terroristi del GNA presso Qaliba, a sud di Qaryan. Le difese aeree dell'LNA abbattevano 2 droni turchi su Qaryan e Asabiah, mentre l'LNA liberava al-Asaba, a sud di Tripoli, eliminando 73 terroristi filo-turchi, tra cui 10 loro capi, oltre ad Ahmad al-Qadhani, capo della 305.ma brigata del GNA.

01 giugno 2020
www.facebook.com/LaSiriaSiDifende/

L'8 giugno, aerei dell' LNA distruggevano una batteria di artiglieria turco-islamista composta da 3 cannoni di fabbricazione turca, 2 carri armati, 6 autoveicoli armati e un autobus carico di ufficiali turchi e mercenari siriani, a 60 km a sud di Misurata.

08 giugno 2020
forumnwo.freeforumzone.com/newpost.aspx?a=post&c=24938&f=24938&idc=708669&idd=...

In Libia nelle ultime ore è stata registrata un'incursione aerea di caccia bombardieri MIG-29 (di origine sconosciuta) che hanno attaccato una lunga colonna di mezzi militari turchi che si dirigevano presumibilmente verso la località di Sirte, controllata dalle forze dell’Esercito Libico (LNA) del Generale Haftar. La colonna è stata integralmente distrutta nel bombardamento e ci sono state dozzine di morti fra i militari turchi, come si è visto dai video pubblicati. Sembra che le difese aeree turche siano inefficaci nei confronti di questi aerei di fabbricazione russa. Non è chiaro a chi appartengano gli aerei MIG-29, che ultimamente sono apparsi in varie formazioni sul cielo della Libia, in quanto gli aerei sono privi di insegne, né si sa esattamente da dove provengano. L’ipotesi che possano provenire dalla Siria, dove ultimamente la Russia ha inviato parecchi aerei dello stesso tipo per rinforzare l’aviazione siriana, non è presa in considerazione poiché il MIG-29 non ha l’autonomia per fare gli oltre 2.000 km che separano la Siria dalla Libia e dovrebbe essere rifornito in volo almeno una volta. Sembra più probabile che, come sostengono i Servizi di Intelligence USA, i MIG-29 siano stati forniti in appoggio all’Esercito dell'LNA di Haftar, che si oppone al governo di Tripoli, e che questi aerei siano ubicati nella base aerea di Al Jufra, che si trova nella Libia orientale. Gli aerei della Marina USA hanno provato ad intercettarli ma non sono riusciti a farlo per la mancata risposta dei piloti e per evitare di ingaggiare uno scontro a fuoco con questi aerei, che sono ben forniti di difese missilistiche in grado di abbattere i caccia USA.

Le ragioni della presenza misteriosa di questi aerei sono sconosciute ma le nostre fonti sostengono che la Russia abbia fornito tali aerei MIG-29 e i Bombardieri SU-35 alla Libia e che questi sarebbero stati in prima battuta inviati in Siria, dove sono stati camuffati per non farli riconoscere. Successivamente questi aerei da guerra sono stati inviati in Libia privi di insegne per appoggiare le forze del Generale Haftar. Se questa è la spiegazione si deve considerare che il quadro del conflitto libico sta rapidamente mutando, visto che da una parte si muovono le forze egiziane, già arrivate al confine della Libia per poter intervenire dalla parte di Haftar, e nello spazio aereo libico sono arrivati i MIG-29 russi. A Tripoli permane il governo di Serraj, appoggiato dalla Turchia e dall’Unione Europea e sostenuto, sembra, anche dagli USA, ma la sua posizione appare sempre più debole e si prefigura la possibilità di uno scontro più ampio fra la Turchia e l’Egitto, visto che ci sono vari indizi che Il Cairo voglia decidere di intervenire nello scenario libico per bloccare l’espansionismo turco. Questo cambierebbe il rapporto di forze, data la contiguità territoriale fra Libia ed Egitto. In Libia si rimpiange il regime del Colonnello Gheddafi che aveva assicurato pace, stabilità e benessere a quel Paese, prima dell’aggressione miltare della NATO nel 2011, compiuta con i soliti falsi pretesti dell'”esportazione della democrazia”, diffusi e propagandati dai media occidentali per coprire la rapina delle risorse libiche.

Luciano Lago
09 giugno 2020
www.controinformazione.info/in-libia-le-forze-turche-distrutte-da-incursione-aerea-dei-mig-29/?fbclid=IwAR0QLGz4Snox4GbdeEhxSPjwRYhlaDJl0l3pKmlhfUzwKtR18_Q...

Il 604° Battaglione di Fanteria dell'Esercito Nazionale Libico (LNA) ha rivelato che le milizie del Governo Fayez al-Sarraj (GNA) schierate per la riconquista di Sirte hanno abbandonato oltre 50 checkpoint a ovest di Sirte, dopo che i loro rifugi sono stati distrutti dall'artiglieria e dai combattenti dell'LNA. Il Battaglione ha aggiunto che in due giorni le "forze dell'aggressore" hanno subito più di 10 morti e decine di feriti, portando il numero dei loro morti a più di 70 dall'inizio della loro immorale aggressione, come affermato. Il 604° Battaglione di Fanteria ha confermato che numerosi veicoli, corazzati e non, sono stati danneggiati, spiegando che le forze dell'LNA hanno posto sotto il loro pieno controllo la stazione di Bukharia, a 20 km a ovest di Sirte e oltre. Il battaglione ha indicato che 2 droni turchi sono stati abbattuti nelle vicinanze di Sirte, sottolineando che tutti gli assi di battaglia sono stati rafforzati con unità di combattimento e con il continuo afflusso di rinforzi. Il Battaglione ha dichiarato che non ci sono state perdite tra le proprie forze, che erano in attesa di ordini per balzare contro il nemico.

Traduzione: Wheaton80
10 giugno 2020
www.addresslibya.co/en/archives/56937?fbclid=IwAR2hXLZIRQkGG8s5vjeRyo9sZCfUs4sWHeUgTQEcUoVG9mMQccI...

Il 5 luglio 2020, 9 aerei colpivano la base aerea al-Watiya, presso Tripoli, distruggendone i sistemi di difesa aerea Hawk, radar e sistemi d’inganno turchi. L’attacco aereo, alle prime ore del 5 luglio contro sistemi di difesa aerea e guerra elettronica turchi nella base aerea di al-Watiya, presso Tripoli, era un messaggio diretto per rimarcare che la cosiddetta ‘Linea Rossa’ non è solo una dichiarazione per i media, ma una realtà. E avvertiva che ‘i vostri mezzi militari sono alla nostra mercé’ e sotto il nostro tiro diretto. Sul campo, i raid distruggevano i sistemi di difesa aerea a medio raggio “Hawk” dall’Aeronautica Militare turca assieme a 3 radar “Calkan” e un sistema di guerra elettronico “Koral”. Almeno 4 ufficiali turchi venivano eliminati dall’attacco aereo su al-Watiya, tra cui il Comandante dell’Intelligence turca di al-Watiya e un Comandante dello Stato Maggiore delle operazioni di terra in Libia. Altri attacchi aerei colpivano “movimenti ostili” in prossimità della fattoria Dabwat, ad ovest del Wadi al-Shati, e presso il Jabal al-Hasuna. La Turchia aveva sviluppato due tipi sistemi di difesa aerea “Hisar” ('castello' in turco), uno da 15 km di raggio, “Hisar-A”, e un secondo da 25 km, “Hisar-O”; ma non sono mai entrati in servizio. Per questo i turchi continuano a dipendere dal sistema Hawk di fabbricazione statunitense, incapace di affrontare i moderni aerei da combattimento ad alta manovrabilità. Il sistema di guerra elettronico Koral ha un raggio d’azione di 150 km, ma veniva neutralizzato facilmente, smentendo la propaganda turca sull’efficienza dei suoi sistemi. Le missioni d’attacco sono state effettuate da velivoli con aggiornamenti elettronici sofisticati che permettevano di operare in un ambiente saturo da sistemi di guerra elettronica. Il raid ha avuto maggiore impatto politico, perché avvenuto il giorno dopo la dichiarazione del Ministro della Difesa turco che rifiutava l’annuncio del Cairo su una tregua a Tripoli.



06 luglio 2020
aurorasito.altervista.org/?p=12827&fbclid=IwAR3qUMPYM2dlqAY3lABmgs99cPk-myMTPnPfV0_GMvGe5hKfX6C...