Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!

 

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Wikileaks: la CIA ci spia, ma in passato aveva fatto di peggio

Ultimo Aggiornamento: 18/01/2022 17:46
08/04/2017 00:09
 
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Studio di un assassinio
Il manuale di assassinio della CIA

Definizione
Si pensa che il termine assassinio derivi da hashish, una droga simile alla marijuana, che pare venisse usata da Hassan-Dan-Sabah per motivare i propri seguaci a cui era stato ordinato di commettere omicidi politici o di altro genere, di solito a costo della propria vita. Questo termine viene qui utilizzato per indicare l’esecuzione pianificata di una persona che non ricade nella stessa giurisdizione legale dell’assassino, che non si trova fisicamente nelle sue mani, e che un gruppo di ribelli ha deciso di dover uccidere, perché la sua morte porterà loro un beneficio.

Utilizzo
L’attentato è un’operazione estrema che non viene normalmente usata nelle missioni clandestine. Bisogna specificare che gli Stati Uniti non ordineranno, né autorizzeranno mai un attentato, anche se in rari casi si potrebbe essere d’accordo con la sua esecuzione da parte di membri di un servizio segreto estero alleato. Questa reticenza è parzialmente dovuta alla necessità di impegnarsi sulla carta. Le istruzioni per un attentato non devono mai essere scritte o registrate. Di conseguenza, la decisione di impiegare questa tecnica deve essere presa sul posto, nell’area dove avverrà l’azione. La decisione e le istruzioni devono essere comunicate a un numero necessariamente ridotto di soggetti. L’ideale sarebbe impiegare una sola persona. In seguito non verrà stilato alcun rapporto, ma di solito l’azione verrà adeguatamente coperta dai normali servizi informativi, i cui elaborati saranno messi a disposizione di tutti gli interessati.

Giustificazione
L’omicidio non è moralmente giustificabile. Si può parlare di autodifesa se la vittima possiede conoscenze che, se divulgate, potrebbero distruggere l'organizzazione di resistenza. L’assassinio di persone responsabili di atrocità o rappresaglie può essere considerato una giusta punizione. Può essere ritenuto necessario uccidere un leader politico la cui carriera in ascesa sia un chiaro e presente pericolo per la causa della libertà. Tuttavia raramente un assassinio può essere portato a termine con la coscienza pulita. Le persone che sono moralmente schizzinose non dovrebbero provarci.

Classificazione

Le tecniche impiegate varieranno a seconda che il soggetto sia inconsapevole del pericolo, consapevole ma senza scorta, oppure accompagnato. Tali metodi dipendono anche dal fatto che l’assassino debba o meno rimanere ucciso insieme con l’obiettivo dell’attentato. Quindi in seguito, l’attentato in cui il soggetto è inconsapevole verrà definito “semplice”, quello in cui ne è a conoscenza ma senza protezione “caccia”, e quello in cui la vittima è accompagnata verrà definito “con scorta”. Se l’attentatore deve morire con il soggetto, allora l’azione verrà definità “senza speranza”. Se l’assassino deve scappare, l’aggettivo usato sarà “sicuro”. Va specificato che non devono esistere compromessi. L’esecutore non deve cadere vivo nelle mani dei nemici. Altra caratteristica è se nascondere il fatto che il soggetto è stato vittima di un attentato, e non di un incidente o di cause naturali. Se questo occultamento è da preferire, allora l’operazione verrà definita “segreta”, se la cosa è irrilevante l’azione verrà chiamata “alla luce del sole”, infine se l’esecuzione dovrà essere resa pubblica per sortire effetto, verrà detta “terroristica”. Seguendo queste definizioni, l’assassinio di Giulio Cesare è stato quindi un’azione sicura, semplice e terroristica, mentre quello di Huey Long è stato un atto senza speranza, con scorta e alla luce del sole. Ovviamente, gli attentati segreti riusciti non sono assolutamente registrati come tali. [illeggibile] di Thailandia e Cesare Augusto potrebbero essere state vittime di un attentato a colpo sicuro, con scorta e segreto. Per le cacce, di solito vengono utilizzati agenti segreti o membri di organizzazioni criminali.

L’attentatore
Negli attentati sicuri, l’esecutore deve avere le stesse caratteristiche di un agente segreto. Deve essere determinato, coraggioso, intelligente, scaltro e forte fisicamente. Se devono essere usate attrezzature speciali, come per esempio armi da fuoco o droghe, è chiaro che deve essere davvero bravo con queste cose. Esclusi gli attentati di tipo terroristico, è meglio che l’assassino sia solo di passaggio nel luogo del delitto. Dovrebbe entrare in contatto con il resto del gruppo il minimo indispensabile, e ricevere le istruzioni a voce da una sola persona. Dopo l’azione, la sua fuga sicura è assolutamente essenziale, ma anche qui i contatti devono essere piu limitati possibile. E’ preferibile che sia la persona che ha fornito le istruzioni a occuparsi della ritirata e delle azioni di copertura che potrebbero essere necessarie. Nell’attentato senza speranza, l’esecutore dev’essere una sorta di fanatico. Politica, religione e vendetta sono le uniche ragioni plausibili alla base dell’azione. Poiché un fanatico è una persona mentalmente instabile, deve essere trattato con estrema cura. Non deve conoscere le identità degli altri membri del gruppo perché, anche se è stato deciso che deve morire nell’azione, qualcosa potrebbe andare storto. Anche se l’uccisore di Trotsky non ha mai rivelato niente di significativo, non è stato molto sicuro fare affidamento su di lui nella pianificazione dell’azione.

Pianificazione
Dopo che è stata presa la decisione di compiere un attentato, bisogna pianificarne la strategia, valutando la situazione come se si trattasse di un’operazione militare. La stima preliminare rivelerà delle lacune informative e possibilmente indicherà la necessità di attrezzature speciali, che andranno procurate o costruite. Quando saranno stati raccolti tutti i dati necessari, si può passare alla preparazione di un efficace piano tattico. Tutta la programmazione deve essere fatta mentalmente; nessun documento deve mai contenere alcuna prova dell’operazione. Nel caso di resistenza, gli attentati possono essere utilizzati come controrappresaglia. Dato che per essere efficace, la vicenda richiede di essere pubblicizzata, il gruppo di ribelli deve essere in condizione di poter dire platealmente agli alti ufficiali che pagheranno con le loro vite la rappresaglia che hanno fatto su persone innocenti. Una tale minaccia è inutile se non può essere realizzata, perciò potrebbe essere necessario organizzare l’uccisione di svariati ufficiali con ruoli di potere nel regime oppressivo e tenere pronti questi piani per usarli solo dietro un’eccessiva provocazione violenta. Tali piani devono essere modificati di frequente per andare incontro ai cambiamenti della situazione tattica.

Tecniche
Il punto centrale dell’attentato è la morte dell’obiettivo. Un essere umano può essere ucciso in molti modi, ma l’infallibilità è un aspetto spesso trascurato da chi potrebbe essere poco coinvolto a livello emotivo dalla gravità dell’azione che intende compiere. La tecnica specifica che verrà utilizzata dipenderà da un grande numero di variabili, ma c’è una costante: la morte del soggetto deve essere assolutamente certa. Il tentato attentato a Hitler fallì perché i cospiratori non prestarono la dovuta attenzione a questo aspetto. Qui di seguito, le tecniche:

1. A mani nude
E’ possibile uccidere un uomo a mani nude, ma poche persone sono abbastanza capaci di farlo bene. Anche un esperto di judo davvero ben addestrato esiterà prima di rischiare di uccidere una persona a mani nude, a meno che non abbia proprio nessuna alternativa. Tuttavia, spesso sono gli attrezzi più semplici a essere i mezzi piu efficaci per un assalto. Un martello, un’ascia, una chiave inglese, un cacciavite, un attizzatoio, un coltello da cucina, una piantana, o qualsiasi altra cosa dura, pesante e maneggevole sarà sufficiente. Se l’attentatore è forte e agile, andrà bene anche una corda, un cavo elettrico o una cintura. Tutte queste armi improvvisate hanno il grande vantaggio di essere facilmente reperibili e in apparenza innocue. Trotsky è stato ucciso con una piccozza, là dove una mitragliatrice, di solito letale, aveva fallito. In tutti i casi sicuri, dove l’attentatore potrebbe essere perquisito, prima o dopo l’atto, non dovrebbero essere utilizzate armi speciali. Anche se la situazione è senza speranza, l’esecutore potrebbe essere casualmente perquisito prima dell’azione, e quindi questo non dovrebbe mai avere con sé un oggetto incriminante, se qualsiasi tipo di arma letale può essere improvvisata sul posto o nelle immediate vicinanze. Anche qualora l’attentatore abbia con sé delle armi per via del suo lavoro, è comunque preferibile che improvvisi e si organizzi in loco per evitare che venga scoperta la sua identità.

2. Incidenti
Per gli attentati segreti, semplici o per la caccia, l’incidente pianificato è la tecnica più efficace. Quando è eseguito con successo, provoca poca agitazione e viene analizzato solo in modo superficiale. Per quanto riguarda l’attentato semplice, l’incidente piu efficace è la caduta da una ventina di metri e più su una superficie dura. Potranno essere utilizzate trombe d’ascensore, scale, finestre senza parapetto e ponti. I ponti sopra un corso d’acqua non sono affidabili. Per gli attentati di tipo semplice, si può anche organizzare un incontro privato con il soggetto in un luogo adatto. L’azione può essere eseguita con un’improvvisa e vigorosa [omissis] delle caviglie, spingendo il soggetto oltre il bordo. Se l’attentatore si mette immediatamente a gridare, recitando la parte del testimone sconvolto, non è necessario alcun alibi, né una fuga furtiva. Nelle cacce, solitamente sarà necessario tramortire o drogare il soggetto prima di lasciarlo cadere. Bisogna fare attenzione ad assicurarsi che sul morto non siano presenti segni o ferite non attribuibili alla caduta. La caduta in mare o in un fiume impetuoso potrebbe essere sufficiente, se il soggetto non è in grado di nuotare. In questo caso, l’azione sarà piu certa se l’attentatore riesce a organizzare un tentativo di salvataggio, cosi che possa stare sicuro della morte del soggetto e allo stesso tempo procurarsi un alibi credibile. Se le abitudini personali del soggetto rendono la cosa fattibile, potrebbero essere usate bevande alcoliche [2 parole omesse] per prepararlo a un incidente pianificato di qualsiasi tipo. Di solito funziona anche spingerlo sotto un treno o una metropolitana, ma tale azione richiede un tempismo perfetto ed è probabile che in seguito ci siano delle indagini. Se è la macchina della vittima a venire manomessa, allora l’affidabilità dell’attentato diventa molto bassa. Il soggetto potrebbe essere tramortito o drogato e quindi posizionato nell’auto, ma la situazione è sicura solo se il mezzo può essere spinto giù da un burrone o in mare senza che nessuno veda. Un incendio doloso può causare una morte accidentale, se la vittima viene drogata e lasciata nell’edificio che sta bruciando. Questo metodo non è del tutto affidabile, a meno che il palazzo non sia abbastanza isolato e altamente infiammabile.

3. Droghe
In tutti i tipi di attentato, tranne quello terroristico, le droghe possono essere molto utili. Se l’esecutore è un dottore o un’infermiera e il soggetto si trova sotto cure mediche, questo sistema è semplice e ottimale. Un’overdose di morfina somministrata come sedativo causerà una morte senza problemi e difficile da scoprire. Il dosaggio dipenderà dal fatto che la vittima faccia regolarmente uso di narcotici. Se non lo fa, saranno sufficienti due pasticche di morfina. Se il soggetto beve molto, la morfina o un narcotico simile possono essere iniettati in seguito allo svenimento, e la causa del decesso verrà spesso attribuita a un alcolismo acuto. Veleni particolari, come l’arsenico o la stricnina, sono efficaci, ma averli o procurarseli è contro la legge, e un dosaggio accurato è problematico. Il veleno è stato usato senza successo negli attentati contro Rasputin e Kolohan, anche se è meglio considerare l’ultimo caso un omicidio.

4. Armi da taglio
Qualsiasi attrezzo da taglio trovato sul posto potrà essere utilizzato con successo. Affinché questo metodo sia affidabile, è necessaria una minima conoscenza dell’anatomia umana. Le ferite da punta nel corpo potrebbero non essere sicure, a meno che non venga raggiunto il cuore. Esso è protetto dalla gabbia toracica, e non sempre è facile da localizzare. Le ferite addominali una volta erano quasi sempre mortali, ma le moderne cure mediche hanno cambiato la situazione. L’assoluta certezza si ha troncando il midollo spinale nella regione cervicale. Si può fare con la punta di un coltello, o un leggero colpo di ascia o di accetta. Un altro metodo valido è quello di recidere le carotide e la giugulare da tutti e due i lati della trachea.

5. Armi contundenti
Come le armi da taglio, le armi contundenti, per un utilizzo efficace, richiedono conoscenze anatomiche. Il loro maggior vantaggio è la disponibilità universale. Un martello può essere recuperato quasi ovunque nel mondo. Le mazze da baseball e [illeggibile] sono ampiamente diffuse. Persino una pietra o un bastone pesante andranno bene, e non ci sarà bisogno di procurarsi, trasportare o successivamente sbarazzarsi di nulla che somigli ad un’arma. I colpi vanno diretti alla tempia, nell’area appena sotto l’orecchio e nella parte posteriore/inferiore del cranio. Chiaramente, se il colpo è molto pesante, andrà bene qualsiasi parte del cranio superiore. L’area frontale inferiore della testa, dagli occhi alla gola, può resistere a colpi enormi senza conseguenze fatali.

6. Armi da fuoco
Le armi da fuoco sono utilizzate spesso durante un attentato, spesso molto inefficacemente. L’assassino ha di solito una conoscenza tecnica insufficiente sui limiti delle armi, e si aspetta maggiore gittata, precisione e potenza omicida rispetto a ciò che può essere da esse fornito grazie all’affidabilità. Dato che la certezza della morte è l’esigenza primaria, si dovrebbero utilizzare armi da fuoco in grado di fornire una potenza distruttiva superiore almeno del 100% rispetto a ciò che si ritiene necessario, e le gittate dovrebbero essere la metà di quella considerata pratica per l’arma. Le armi da fuoco hanno altri svantaggi. Il possederle è spesso incriminante. Potrebbero essere difficili da reperire. Richiedono un grado di esperienza da parte dell’utilizzatore. Sono [illegibile]. Il loro [illegibile] è costantemente sopravvalutato. Tuttavia, vi sono molti casi in cui le armi da fuoco sono probabilmente più efficienti rispetto ad altri mezzi. Questi casi di solito implicano la distanza tra l’assassino e l’oggetto o la debolezza fisica comparativa dell’assassino, nel caso di una donna.

(a) Il fucile di precisione

In caso di attentato a colpo sicuro, un buon fucile da caccia o di precisione dovrebbero sempre essere considerati una possibilità. L’affidabilità assoluta può essere ottenuta quasi sempre ad una distanza di un centinaio di iarde. In circostanze ideali, la distanza può essere estesa fino a 250 iarde. Il fucile dovrebbe avere un buon azionamento a otturatore girevole-scorrevole o a blocco cadente, e gestire cartucce potenziate a lungo raggio. Il calibro .300 F.A.B. Magnum è probabilmente la miglior cartuccia facilmente disponibile. Altri calibri eccellenti sono il .375 M [illegibile] Magnum, il .270 Winchester, il .30 - 106 p.s. 8 x 60 MM Magnum, il 9.3 x 62 kk e altri di questo tipo. Questi sono preferibili rispetto ai calibri militari ordinari, poiché le munizioni disponibili per essi sono solitamente costituite da proiettili a espansione, mentre la maggior parte delle munizioni per fucili militari è completamente rivestita e quindi non sufficientemente letale. Le munizioni militari non dovrebbero essere alterate con proiettili limati o perforati, poiché ciò potrebbe compromettere la precisione. Il fucile può appartenere alla varietà “bull gun”, provvista di una canna pesante supplementare e di una serie di detonatori, ma in ogni caso dovrebbe essere dotato della massima precisione. Idealmente, l’arma dovrebbe essere in grado di raggruppare in un pollice ciò che è visibile ad un centinaio di iarde, anche se raggruppamenti di 21/2 pollici sono adeguati. La visione dovrebbe essere telescopica, non solo per la precisione, ma perché una tale visione è molto migliore nella luce soffusa o nella quasi oscurità. Finché i meri contorni della silhouette dell’obiettivo saranno distinguibili, la visione telescopica sarà efficace, anche se il fucile e il tiratore fossero immersi nell’oscurità totale. Un proiettile da caccia a espansione provvisto del calibro descritto sopra produrrà lacerazioni stravaganti e shock a medio o lungo termine. Se un uomo viene colpito anche una sola volta alla cavità addominale, la morte è quasi del tutto certa. Personalità pubbliche o funzionari protetti possono essere uccisi con grande affidabilità e con una certa sicurezza se viene stabilita una posizione di tiro prima di un’occasione ufficiale. Il valore di propaganda di un tale sistema può essere molto elevato.

(b) La mitragliatrice
Le mitragliatrici possono essere utilizzate nella maggior parte dei casi in cui è impiegabile il fucile di precisione. Solitamente, ciò richiederà la sovversione di un’unità della guardia ufficiale che presidia la cerimonia, sebbene una squadra esperta e determinata potrebbe plausibilmente disporre di un fucile da caccia, evitando così la confusione, e sostituire il fucile al momento critico. La portata di fuoco della mitragliatrice non dovrebbe essere utilizzata per cercare un soggetto nascosto. Ciò è stato tentato, con prevedibile mancanza di successo, con Trotsky. La caratteristica dell’automaticità della mitragliatrice dovrebbe piuttosto essere sfruttata per incrementare l’affidabilità, sparando una raffica di 5 secondi sul soggetto. L’attacco sarà pienamente letale persino con pallottole blindate, se la raffica sarà stretta sul bersaglio. Ciò può essere portato a termine alla distanza di circa 150 iarde. In circostanze ideali, con una scarica mirata di una mitragliatrice correttamente imbottita, ciò può essere attuato anche alla distanza di 850 iarde. La difficoltà maggiore è quella di sparare la prima raffica colpendo in pieno il bersaglio, visto che la maggior parte dei mitraglieri è addestrata ad indirizzare il fuoco sul bersaglio osservando l’impatto del colpo. In un attentato ciò non si può fare perché il bersaglio non aspetta.

(c) La mitraglietta

Quest’arma, conosciuta anche come "pistola-mitragliatrice" dai russi e dai tedeschi e come "machine-carbine" dai britannici, è talvolta utile durante un attentato. Diversamente dal fucile e dalla mitragliatrice, è un’arma a corto raggio e, nel caso sia caricata con munizioni da pistola, anche molto meno potente. Per essere affidabile, dovrebbe sparare 5 colpi al petto del bersaglio, sebbene le armi americane calibro .45 abbiano un margine molto più ampio di efficienza omicida rispetto alle armi europee calibro 9 mm. La portata omicida della mitraglietta è a bruciapelo. Malgrado possano essere sparati dai mitraglieri singoli e accurati colpi alla distanza di 50 e più iarde, ciò non è certo abbastanza per un omicidio. In circostanze ordinarie, il 5MG (o SMG = Sub-Machine Gun, probabile refuso. Nota Wheaton80) dovrebbe essere utilizzato come un’arma completamente automatica. Nelle mani di un mitragliere capace un alto tasso ciclico è un chiaro vantaggio, come è largamente desiderabile anche la velocità d’esecuzione, particolarmente nel caso di bersagli multipli. La mitraglietta è particolarmente adatta ai lavori al coperto, quando occorre eliminare più di un bersaglio. Una tecnica efficace è stata ideata per l’utilizzo di un paio di mitraglieri, con i quali “purificare” in circa 20 secondi uno spazio contenente fino a una dozzina di bersagli, con minimo o nessun rischio per i primi. Ciò è illustrato sotto. Mentre le mitragliette statunitensi sparano le cartucce più letali, i tassi ciclici più alti di alcune armi straniere consentono al mitragliere di coprire un bersaglio più velocemente con un modello di densità accettabile. La pistola Bergmann modello 1934 è particolarmente utile a questo scopo. La Danish Madman? (dell’esistenza di un’arma con tale nome non ho avuto riscontri; potrebbe essere un refuso che indica la mitragliatrice Madsen, costruita da una ditta danese: it.wikipedia.org/wiki/Madsen_(mitragliatrice). Nota Wheaton80). La mitraglietta (SMG) ha un tasso ciclico passabile ed è perfettamente compatta ed occultabile. La russa SHG ha un buon tasso ciclico ma è invalidata da una protezione piccola e leggera che richiede un maggior equipaggiamento per ottenere un effetto omicida equivalente.

(d) Il fucile
Un fucile di grosso calibro è lo strumento omicida più valido, purché il raggio sia mantenuto entro le 10 iarde. Normalmente dovrebbe essere usato soltanto sui singoli bersagli poiché non può sostenere efficacemente le raffiche. Si potrebbe ‘segare’ la canna per comodità, ma non è un fattore significativo per la sua prestazione omicida. Il suo raggio ottimale è appena fuori la portata del soggetto. I pallettoni del tipo 00 sono considerati della dimensione ideale per un fucile calibro dodici ma se il raggio è quello giusto andrà bene qualsiasi cosa, dai proiettili singoli alle cartucce a pallini. Il sicario dovrebbe mirare al plesso solare poiché a breve distanza la rosata è piccola e può facilmente [illeg] la testa.

(e) La pistola
Malgrado la pistola sia piuttosto inefficiente coma arma da attentato, essa viene spesso utilizzata, in parte perché è facilmente reperibile e può essere nascosta addosso, in parte perché molti non colgono i suoi limiti. Benché numerosi omicidi ben noti siano stati compiuti attraverso pistole (Lincoln, Harding, Ghandi), tali tentativi possono riuscire come fallire (Truman, Roosevelt, Churchill). Se si utilizza una pistola, questa deve essere il più potente possibile e occorre far fuoco appena fuori portata. La pistola e il fucile sono utilizzati in situazioni tattiche simili, con la differenza che il fucile è molto più letale mentre la pistola si può nascondere molto più facilmente. Nelle mani di un esperto, una pistola potente può essere letale, ma tali esperti sono rari e solitamente non disponibili per missioni omicide. La .45 Colt, la .44 Special, la .455 Kly, la .45 A.S. [illegibile] (U.S. Service) e la .357 Magnum sono tutti calibri efficienti. Calibri meno potenti possono essere sufficienti anche se meno affidabili. Cartucce sottocalibrate come la .32s e la .25s andrebbero evitate. In ogni caso, il bersaglio andrebbe colpito solidamente almeno 3 volte per una totale affidabilità.

(f) Armi da fuoco silenziate
Il rumore dell’esplosione del proiettile in un’arma da fuoco può essere efficacemente silenziato mediante accessori appropriati. Tuttavia, il suono del proiettile che attraversa l’aria non si può silenziare, poiché generato fuori dall’arma. Nei casi in cui la velocità della pallottola superi di molto quella del suono, il rumore generato sarà molto più forte di quello dell’esplosione. Poiché tutti i fucili potenti hanno una velocità iniziale maggiore di 2.000 piedi al secondo, essi non possono essere silenziati. Le pallottole da pistola, contrariamente, viaggiano abitualmente ad una velocità minore rispetto a quella del suono e il rumore del loro tragitto è trascurabile. Pertanto possono essere silenziate pistole, mitragliatrici ed ogni sorta di carabine o fucili improvvisati che siano compatibili con cartucce a bassa velocità. L’utilizzatore non deve dimenticare che il rumore provocato in un’operazione che preveda un’azione ripetuta è considerevole, e che il rumore dell’impatto della pallottola, particolarmente sulle ossa, è piuttosto forte. Le armi da fuoco silenziate sono utili all’attentatore soltanto occasionalmente, nonostante siano state largamente pubblicizzate in questo passaggio. Poiché la velocità concessa è bassa, la gamma di precisione efficace è compresa approssimativamente entro le 100 iarde con armi come fucili o carabine, mentre le pistole, silenziate o meno, sono molto efficienti ad una distanza poco maggiore della lunghezza delle braccia. La funzione silenziosa tenta di fornire all’assassino un certo grado di sicurezza, ma il mero possesso di un’arma da fuoco silenziosa è suscettibile di creare un rischio sufficiente a contrastare il vantaggio del suo silenzio. La pistola silenziosa combina gli inconvenienti di una qualsiasi pistola con quello della sua ovvia finalità clandestina. Una carabina a visione telescopica e a otturatore girevole-scorrevole capace di sparare pallottole a bassa velocità molto pesanti, e che sia stata fabbricata per la precisione, potrebbe essere molto utile ad un attentatore in alcune situazioni. Al momento in cui scrivo, non esistono armi conosciute di questo tipo.

7. Esplosivi
Bombe e cariche demolitrici di vario genere sono frequentemente utilizzate negli attentati. Tali congegni, negli attentati terroristici scoperti, possono fornire sicurezza e permettere di superare le barriere di protezione, ma è curioso come le bombe siano state spesso il mezzo utilizzato durante falliti attentati. L’utilizzo degli esplosivi è il fattore preponderante che mina l’affidabilità durante un attentato. La carica deve essere a raggio molto ampio e la detonazione controllata con esatta precisione dall’attentatore che può osservare il bersaglio. A scopo di omicidio, una carica esplosiva di piccolo o moderato impatto è altamente inaffidabile, e inoltre le bombe a tempo e le trappole esplosive tendono troppo spesso ad uccidere l’uomo sbagliato. A parte gli aspetti morali delle stragi indiscriminate, la morte di astanti casuali può spesso produrre reazioni pubbliche contrarie alla causa per cui è stato perpetrato l’assassinio. Il bersaglio non dovrebbe mai essere colpito con bombe o granate. Un’azione del genere causerebbe sicuramente confusione e potrebbe portare persino alla morte del bersaglio, ma ciononostante sarebbe comunque approssimativa e inaffidabile, oltreché foriera di cattiva pubblicità. La carica dovrebbe essere troppo piccola e l’attentatore non sarebbe mai sicuro di riuscire a:

1) Raggiungere la sua posizione d’attacco
2) Posizionare la carica abbastanza vicina al bersaglio
3) Far esplodere la carica al momento giusto

Posizionare furtivamente la carica in anticipo permette di impiegarne una della grandezza adatta, ma ciò richiederebbe un’accurata previsione dei movimenti del bersaglio. Normalmente, 10 libbre di materiale altamente esplosivo o di bombe a frammentazione possono essere considerate il minimo indispensabile. Le seconde possono consistere in un qualsiasi materiale rigido [illegibile] purché i frammenti siano abbastanza larghi. I frammenti di metallo o di roccia dovrebbero essere grandi quanto una noce piuttosto che quanto una penna. Se fossero utilizzate solide lastre di ghisa spesse 1 cm da far frantumare durante l’esplosione, ciò produrrebbe un’eccellente frammentazione. Materiali altamente esplosivi sia militari che commerciali sono pratici da usare durante gli attentati. Esplosivi artigianali o improvvisati sono da evitare. Per quanto verosimilmente potenti, tendono ad essere pericolosi e inaffidabili. Missili esplosivi in funzione antiuomo sono eccellenti, a condizione che l’attentatore abbia conoscenze tecniche sufficienti per innescarli in maniera corretta. Bombe da mortaio da 81 o 82 mm, o da 120 mm, sono particolarmente adatte. Proiettili antiuomo per fucili e obici da 85, 88, 90, 100 e 105 mm sono abbastanza larghi da essere completamente affidabili e abbastanza piccoli da essere trasportati da un uomo. La carica dovrebbe essere posizionata in modo tale che il bersaglio non sia mai a sei piedi di distanza al momento della detonazione. Una grande carica esplosiva a forma di [illegibile] riempita con frammenti di acciaio (ad esempio 1 cm di dadi e bulloni) sparerà [illegibile] altamente letale, similmente ad un fucile, fino a 50 iarde di distanza. Ciononostante, questa reazione non è stata testata a fondo e una replica esatta del dispositivo proposto dovrebbe esser fatta esplodere in anticipo per determinare il raggio esatto, la portata strategica e il grado di penetrazione dei frammenti. I frammenti dovrebbero penetrare di almeno 1 cm nel legno di pino stagionato o equivalente, per avere un minimo di affidabilità. Qualsiasi dispositivo di combustione dovrebbe essere utilizzato in modo tale che sia permesso il massimo controllo all’attentatore. Un ordinario esploratore commerciale o militare risulta efficiente a condizione che sia equipaggiato per un’azione istantanea senza avere il tempo di attingere al sistema. L’accorto [illegibile] l’obiettivo elettronico può fungere da dispositivo d’innesco e fornire l’esatta tempistica con cui l’attentatore può colpire il bersaglio da il più lontano possibile. Ciò eviterà gli svantaggi della tesatura di cavi tra le posizioni previste dell’attentatore e il bersaglio e permetterà inoltre all’attentatore di far detonare la carica da una varietà di posizioni possibili. L’interruttore radio può essere [illegibile] per far detonare [illegibile], sebbene la sua affidabilità sia alquanto più bassa e il suo approvvigionamento potrebbe non essere facile.

Esempi
([illegibile] possono essere presentati brevi profili, con giudizi critici, dei seguenti omicidi e tentativi di omicidio:

- Marat
- Hedrich (probabile riferimento con refuso a Reinhard Heydrich – Nota Wheaton80)
- Lincoln
- Hitler
- Harding
- Roosevelt
- Granduca Sergei
- Truman
- Pirhivie
- Mussolini
- Arciduca Francesco Ferdinando
- Benes
- Rasputin
- Aung Sang
- Madero
- [illeg]
- Kirov
- Abdullah
- Huey Long
- Ghandi
- Alessandro di Jugoslavia
- Trotsky

Tecnica (omicida, n.d.t.) in una sala conferenze

1.


(1) Entrare nella sala velocemente ma in silenzio
(2) Restare sulla soglia

2.


(2) Aprire il fuoco sul primo bersaglio in grado di reagire. Muovere il fuoco attraverso la folla verso il centro di massa. Sparare a raffica fino a svuotare il caricatore al termine del movimento. (1) Coprire il gruppo per prevenire reazioni individuali pericolose e, se necessario, sparare raffiche individuali di 3 colpi.

3.


(2) Fermare la raffica. Dare il comando "Shift". Indietreggiare attraverso la porta. Sostituire il caricatore vuoto. Coprire il corridoio.
(1) Al comando "Shift", aprire il fuoco sul lato opposto del bersaglio, muovere una raffica attraverso la folla.

4.


(1) Fermare la raffica. Dare il comando "Shift". Indietreggiare attraverso la porta. Sostituire il caricatore. Coprire il corridoio.
(2) Al comando "Shift", rientrare nella sala. Coprire il gruppo: uccidere i sopravvissuti con raffiche di 2 colpi. Lasciare propaganda.

5.


(2) Lasciare la sala. Dare il comando "GO". Coprire il retro con il caricatore quasi pieno.
(1) Al comando "GO", guidare la ritirata coprendo la parte anteriore con il caricatore pieno.

6.


Nota
Fino al paragrafo “4. Armi da taglio” la traduzione è tratta da “Il libro che nessun governo ti farebbe leggere. 63 documenti top secret che cambieranno per sempre la tua visione del mondo” di Jesse Ventura e Dick Russell. Tit. or.: “63 Documents the U.S. Government doesn’t want you to read”. Traduzione: Lucio Carbonelli, per Newton Compton Editori (pagg. 26-36). Dal paragrafo “5. Armi contundenti” la traduzione è di Wheaton80.

nsarchive.gwu.edu/NSAEBB/NSAEBB4/ciaguat2.html

[Modificato da wheaton80 08/04/2017 00:18]
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