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In arrivo l’11 settembre di Internet?

Ultimo Aggiornamento: 01/10/2008 08:21
18/08/2008 15:08
 
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un piano per il controllo di internet
http://guiodic.wordpress.com/2008/08/12/in-arrivo-l11-settembre-di-internet-dice-lawrence-lessig/#more-341

Ricevo dalla mailing list di Frontiere Digitali
questo inquietante articolo. Sono sempre scettico sui “complotti” e
quindi non l’avrei pubblicato se non fosse che rivela quanto detto da
uno dei più noti intellettuali del cyberspazio, l’inventore dei
Creative Commons Lawrence Lessig, che non è un matto.


Il bavaglio su internet aspetta solo un grande pretesto

Sono emerse delle rivelazioni stupefacenti in relazione ad alcuni
attuali piani governativi che intendono mettere mano al funzionamento
di internet per applicare restrizioni e controlli molto più estesi sul
web. Il professor Lawrence Lessig, un autorevole
giurista della Stanford University, nel rivolgersi al pubblico che
quest’anno presenziava alla conferenza Brainstorm Tech - organizzata da
Fortune a Half Moon Bay, in California – ha dichiarato che «sta per
accadere una specie di ‘11 settembre di internet’», un evento che
catalizzerà una radicale modifica delle norme che regolano la Rete.

Lessig ha anche rivelato di aver appreso nel corso di un pranzo con l’ex “Zar” governativo del controterrorismo, Richard Clarke,
che c’è già un ‘cyber-equivalente’ del Patriot Act, una sorta di
‘Patriot Act per la Rete’, mentre il Dipartimento della Giustizia è in
attesa di un evento cyber-terroristico per poterne applicare le norme.




di Steve Watson - da Infowars.net - Traduzione di Pino Cabras da megachip.info del 08/08/08


Durante una sessione di un gruppo di discussione, intitolata “2018: Vita sulla Rete”, Lessig ha dichiarato:


«Sta per accadere una specie di ‘11 settembre di internet’ (“an
i-9/11 event” nell’originale, NdT). Il che non significa
necessariamente un attacco di al-Qā‘ida, bensì un evento in cui
l’instabilità o l’insicurezza di internet diventi manifesta durante un
fatto doloso che poi ispira al governo una reazione. Dovete ricordarvi
che dopo l’11 settembre il governo ha predisposto il Patriot Act in
appena 20 giorni e lo ha fatto approvare».


«Il Patriot Act è bel mattone e ricordo qualcuno che chiedeva a un
funzionario del Dipartimento della Giustizia come avessero fatto a
scrivere un cosi vasto corpus giuridico in così poco tempo, e
ovviamente la risposta fu che esso se ne era stato buono buono dentro i
cassetti ministeriali per tutti gli ultimi 20 anni, in attesa di un
evento che lo avrebbe fatto tirar fuori di lì.»


«Naturalmente il Patriot Act è pieno di ogni sorta di follia su come
i diritti civili vengono protetti, o non protetti in questo caso.
Perciò mentre pranzavo assieme a Richard Clarke gli ho chiesto se ci
fosse un equivalente, se c’era per caso un ‘Patriot Act per la Rete’
dentro qualche cassetto, in attesa di un qualunque considerevole evento
da usare come pretesto per cambiare radicalmente il modo in cui
funziona internet. Disse: “Naturalmente sì”».


Lessig è il fondatore del Center for Internet and
Society alla Stanford Law School. È membro fondatore di Creative
Commons, fa parte del consiglio di amministrazione della Electronic
Frontier Foundation nonché del Software Freedom Law Center.


È ancora più noto quale proponente di riduzioni nelle restrizioni
legali nei confronti dei diritti d’autore, dei marchi e dello spettro
delle frequenze radio, specie nelle applicazioni tecnologiche.


Questi non sono dunque i vaneggiamenti di un qualche smanettone paranoico.



Il Patriot Act, così come il meno conosciuto provvedimento
denominato Domestic Security Enhancement Act 2003 (altrimenti noto come
Patriot Act II), sono stati universalmente condannati dai difensori dei
diritti civili e dai costituzionalisti collocati lungo tutto l’arco
delle posizioni politiche. Queste leggi hanno sguarnito i diritti
fondamentali e modellato quel che perfino i critici più moderati hanno
definito come un “controllo dittatoriale” ceduto al presidente e al
governo federale.


Molti credono che la legge fosse una risposta agli attentati
dell’11/9, ma la realtà è che il Patriot Act è stato preparato ben
prima dell’11/9 e se ne stava in sospeso, pronto per un evento che ne
giustificasse l’applicazione.


Nei giorni successivi agli attentati, la legge fu approvata dalla
Camera dei Rappresentanti con una maggioranza di 357 a 66. Al Senato fu
approvata con 98 voti a favore e un solo voto contrario. Il
parlamentare repubblicano texano Ron Paul dichiarò al «Washington
Times» che a nessun membro del Congresso fu nemmeno consentito di
leggere il provvedimento.


Ora scopriamo che quasi la stessa normativa restrittiva per le libertà è stata già preparata per il cyberspazio.


Un “11 settembre di internet”, così come descritto da Lawrence
Lessig, offrirebbe il pretesto perfetto per applicare simili
restrizioni in un solo colpo, nonché di offrire la giustificazione per
emarginare ed eliminare specifici contenuti e informazioni presenti nel
web.


Un tale evento potrebbe presentarsi nella forma di un grande attacco
virale, un hacking dei sistemi di sicurezza o dei trasporti ovvero di
altri sistemi vitali di una metropoli, o una combinazione di tutte
queste cose. Considerando la quantità di domande senza risposta
riguardanti l’11/9 e tutti gli indizi sul fatto che fosse un’operazione
deviata sotto copertura, non è difficile immaginare un evento simile
dispiegarsi nel cyberspazio.


Tuttavia, anche lasciando perdere qualsiasi “11 settembre di
internet” o “Patriot Act per la Rete”, c’è già uno sforzo coordinato
mirante a circoscrivere il raggio d’azione e l’influenza di internet.


Abbiamo instancabilmente lanciato l’allarme su questo movimento
generale teso a restringere, censurare, controllare a alla fine
bloccare del tutto internet così come oggi la conosciamo, uccidendo in
quel modo le ultime vere vestigia della libertà di parola oggi nel
mondo ed eliminando il più grande strumento di comunicazione e
informazione mai concepito.


I nostri governi hanno pagine e pagine di norme compilate per
mettere le ganasce all’attuale Rete. provvedimenti quali il PRO-IP Act
del 2007 /H.R. 4279, inteso a creare uno ‘zar degli IP’ presso il
Dipartimento della Giustizia, oppure l’Intellectual Property
Enforcement Act of 2007/S. 522, mirante a creare un intera “rete di
rafforzamento della proprietà intellettuale”. Non sono che due esempi.



Inoltre, abbiamo già visto in che modo i più grandi siti web privati
e i social network si stiano concentrando e convergano per realizzare
sistemi onnicomprensivi di identificazione, verifica e accesso che sono
stati descritti dal fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg, come
«l’inizio di un movimento e l’inizio di un’industria.»


Alcune di queste grandi società tecnologiche hanno già unito gli
sforzi su progetti quali la Information Card Foundation, che ha
proposto la creazione di un sistema di carte d’identità per internet
che saranno richieste per entrare in Rete. Naturalmente un tale sistema
darebbe a chi lo gestisse la capacità di rintracciare e controllare
l’attività degli utenti con molta più efficacia. Questo è solo un
esempio.


Non basta. Come abbiamo già raccontato, i più grandi hub dei
trasporti, come St. Pancras International, o anche le biblioteche, le
grandi imprese, gli ospedali e altre grandi strutture aperte al
pubblico che offrono internet wi-fi, stanno mettendo in lista nera i
siti web di informazione alternativa rendendoli del tutto inaccessibili
ai loro utenti.


Questi precedenti sono semplicemente il primo indicatore di quanto
viene pianificato per internet nei prossimi 5-10 anni, con il web
‘tradizionale’ in via di divenire poco più che una vasta banca dati
spionistica che cataloga ogni attività delle persone e le bombarda di
pubblicità, mentre coloro che si conformano al controllo e alle regole
centralizzate saranno liberi di godere del nuovo e velocissimo Internet
2.


Dobbiamo parlar chiaro riguardo a questa spinta irruente che mira ad
applicare meccanismi di stretto controllo sul web, e farlo ADESSO prima
che sia troppo tardi, prima che la spina dorsale di un internet libero
si rompa e il suo corpo diventi in sostanza paralizzato senza [URL=rimedio.

]rimedio.



«mai litigare con un idiota , ti porta al suo livello e ti batte con l'esperienza.»

- Nuovo Ordine Mondiale - FORUM - New World Order -
13/09/2008 14:39
 
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Il bavaglio mettetelo voi ai mass media.
Se l'umanità rinunciasse a radio, televisione e giornali, quanto caro
costerebbe ai demoni? "Ognuno è schiavo solo di ciò che lo ha vinto".
30/09/2008 16:56
 
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Stampate, rilegate e soprattutto MEMORIZZATE!!!
Se mai oscureranno determinati siti, forum o blog, potremo intuire che gli stessi siano le argomentazioni più veritiere nel web!!

Come ad esempio avevo trovato qui in un topic un url di www.1984.org che è stato oscurato 2 settimane fa, solo che non ricordo cosa trattasse.. E' intuibile che in questo sito c'era qualcosa che non dovevamo sapere..



www.myspace.com/nosciechimiche

"Ogni tanto all'uomo capita di inciampare nella verità, ma nella maggior parte dei casi egli riacquista l'equilibrio e prosegue"
Winston Churchill
30/09/2008 17:16
 
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Se non lo ricordi allora non c'era niente di speciale e non è detto che contenesse chissà cosa magari era solo un sito di politica estrema che giustamente è stato chiuso.
Ce ne sono molti che sotto il pretesto del complotto fanno la loro campagna elettorale.

Cmq se fanno parlare uno schizzato come Icke e gli fanno stampare anche i libri sappi che il mondo è più libero di quanto credi...
[Modificato da Ghergon 30/09/2008 17:22]
"Ciascuno deve salvare non solamente la propria anima ma anche tutte le anime che Dio ha posto sul suo cammino.

Suor Lucia Dos Santos



TURRIS EBURNEA



LIBRI CATTOLICI













01/10/2008 08:21
 
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Re:
Ghergon, 30/09/2008 17.16:

Se non lo ricordi allora non c'era niente di speciale e non è detto che contenesse chissà cosa magari era solo un sito di politica estrema che giustamente è stato chiuso.
Ce ne sono molti che sotto il pretesto del complotto fanno la loro campagna elettorale.

Cmq se fanno parlare uno schizzato come Icke e gli fanno stampare anche i libri sappi che il mondo è più libero di quanto credi...




No no, mi ricordo che c'era qualcosa d'interessante, solo che quel giorno ho navigato in 20000 siti... Cmq è citato in un topic, da chi l'ha aperto.. Se lo trovo mando l'URL..

Cmq riguardo a Icke le cose sono 2: o è come dici tu che il mondo non è così controllato, oppure dice talmente tante cazzate che gli fanno pubblicare libri per la politica della disinformazione!!

Secondo me non è così tanto visionario, e tornando a quando ne parlammo vorrei precisare che lui non rinnega Dio, ma riscrive la storia abbinando i personaggi più di spicco ai rettiliani.. Come Gesù, Krisna, e tutti gli altri "figli di Dio" sparsi per il mondo, nati un millennio prima e con la stessa identica storia.. Non è fantasia, queste leggende esistono!
Semplicemente lui crede in un Dio che non è certamente quello della chiesa cristiana..

Poi riguardo alla new age.. Mi ricordo che hai tutti i libri, quindi presumo li avrai letti.. Ogni qual volta che cita una teoria new age, precisa sempre che non è d'accordo con questo movimento, ma condivide alcuni temi che non necessariamente devono essere blasfemi..

Non puoi sicuramente rinnegare che per certi aspetti ci ha visto molto bene.. Come è sicuro che per fare libri da 600 pagine avrà dovuto mettere un bel pò di cazzate..

Mi dissi che lui copia tutto da altri libri, ma il mio punto di vista è che lui, al contrario di molti altri cita le fonti dalla quale ha appreso..
Dopotutto la "cultura" te la puoi fare o leggendo, o sententolo.. Purtroppo la coscienza infinita ci è ancora negata.. PER ORA!! [SM=g27823]



www.myspace.com/nosciechimiche

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