Gli Usa pensano alle armi del futuro, prossima frontiera saranno quelle psichicheI soldati americani saranno presto dotati di poteri psichici simili a quelli dei cavalieri jedi della saga di Guerre Stellari. Mitragliatori, fucili e pistole, armi convenzionali utilizzate dai militari di tutto il mondo, verranno sostituiti da capacità mentali capaci di manipolare il nemico fino ad alternarne le percezioni e la stessa volontà. Il progetto è di quelli che gli Usa considerano di massima importanza, tanto è che l’esercito statunitense avrebbe già investito 49milioni di dollari nel Laboratorio di Ricerca dell’Aeronautica Militare con lo scopo di sviluppare armi che “inibiscano artificialmente le capacità cognitive del nemico”.La frontiera della guerra psichica, chiamata “bioscienza”, rappresenta oggi la “tecnologia” di offesa più potente e, al tempo stesso, inquietante mai sviluppata. Il progetto, presentato ufficialmente lo scorso mese, non è tuttavia nuovissimo. L’America, tramite la Cia, negli anni ’80 tentò di percorrere tale strada conducendo degli esperimenti discutibili su una squadra di volontari. Gli uomini, di cui non si hanno notizie, dovettero assumere droghe psicoattive, erbe e acidi che avrebbero dovuto conferir loro dei poteri mentali con i quali avrebbero potuto anche uccidere il nemico. Gli esperimenti non ebbero evidentemente i risultati sperati e per alcuni anni gli Stati Uniti si concentrarono sullo sviluppo di armamenti convenzionali.Il sogno di alcuni ricercatori non si era tuttavia spento con quel fallimento. Oggi, dopo 9 inconcludenti anni di guerra in Afghanistan e sette in Iraq alcuni scienziati hanno rilanciato l’idea del supersoldato. Lo scorso anno, proprio per questo motivo, il Consiglio Nazionale di Ricerca e l’Agenzia di Intelligence e della Difesa avevano sollecitato l’impiego di sostanze biochimiche capaci di indebolire le forze avversarie. Allo stesso tempo il progetto mira ad individuare delle sostanze farmacologiche in grado di potenziare e rendere più reattive le proprie forze di terra.I test, sostengono alcuni ben informati, sarebbero già cominciati. I ricercatori sarebbero già impegnati nel selezionare soldati particolarmente resistenti allo stress fisico e mentale che poi accettino di sottoporsi ai primi esperimenti. Dopo aver analizzando i tracciati biochimici del cervello dei militari i ricercatori somministreranno loro degli “stimolanti esterni” capaci di attivare reazioni cognitiva ed elevare le loro prestazioni operative.09 novembre 2009
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Ma tu perché ritorni a tanta noia? perché non sali il dilettoso monte ch'è principio e cagion di tutta gioia?".