«Non sono storico» Dan Brown si scusa

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LiviaGloria
00mercoledì 15 novembre 2006 21:09
«Non sono storico» Dan Brown si scusa
Le critiche cattoliche al "Codice da Vinci": Dan Brown si scusa.

26 aprile 2005
Dan Brown, l'autore di «Il codice da Vinci», che è dispiaciuto ai cattolici, si difende sul suo sito Internet e si scusa: Il suo - dice - è un romanzo, frutto di fantasia, non la verità storica. «Il codice da Vinci», aggiunge, non è contro i cristiani. C'è chi ha proclamato questa storia «pericolosa, eretica e anticristiana. Mi dispiace di aver offeso queste persone». Dan Brown si scusa anche con l'Opus Dei e dice che avrebbe voluto offrire «una rappresentazione onesta ed equilibrata». Lo scrittore si difende e sostiene che alcuni religiosi e alcune religiose lo hanno ringraziato perché il romanzo - con tutti i distinguo - avrebbe comunque «rinnovato l'interesse per la fede e la storia del cristianesimo».

(da Avvenire del 21 aprile 2005)


Dan Brown, autore del bestseller “Il Codice da Vinci” ha deciso di difendersi dalle accuse dopo le stroncature che numerosi ambienti cattolici (dal cardinale Tarciso Bertone. arcivescovo di Genova, all’Opus Dei) hanno rivolto al suo romanzo, che ha già venduto 25 milioni di copie. Sul suo sito internet, lo scrittore si difende e si scusa, precisando che non è sua intenzione offendere i sentimenti religiosi dei cristiani.

(da Il Messaggero del 26 aprile 2005)

LiviaGloria
00mercoledì 15 novembre 2006 21:21
Un docente universitario israeliano giudica il "Codice da Vinci”
Il ”Codice da Vinci” è un romanzo pieno di suspense, costruito intorno alla ricerca di un codice. L’inizio è promettente, ma presto tutto ciò che riguarda il codice appare piuttosto deludente; lo dichiara Aviad Kleinberg, docente dell’Università di Tel-Aviv, al giornale "Haaretz Daily” di Gerusalemme.

17 giugno 2004 “Haaretz Daily” (Gerusalemme)
“Il romanzo scivola rapidamente da un luogo comune all’altro, è pieno di elementi logici e psicologici poco probabili e culmina in un finale all’acqua di rose (...). Sembra che il successo del libro non sia dovuto né alla complessità degli enigmi, né alla sua mediocre qualità letteraria. Ciò che appassiona i numerosi lettori è la pretesa rivelazione e l’interpretazione audace di materiali autentici della storia del Cristianesimo e della religione cristiana. Da Vinci Code si propone di svelare una cospirazione e di mostrarne le origini. Certo, l’autore non nega che il suo libro sia soltanto un romanzo, ma afferma che esso si basa su materiale autentico che devo essere interpretato.”

In effetti la storia di Gesù che sposa Maria Maddalena non è per nulla credibile, anche se, ricorrendo a un sotterfugio storico, Dan Brown cerca di accattivarsi una parte del suo pubblico, per insinuare che la Chiesa ha da sempre rimosso l’universo femminile.

“Che cosa c’è di vero in questa storia?”, si chiede il giornalista israeliano. “Quasi nulla.- risponde - .Le principali affermazioni di Brown sono tratte da pure e semplici invenzioni elaborate in Francia negli anni trenta e quaranta da un gruppo di adepti di dottrine esoteriche, di sinistrorsi, di antisemiti e di seguaci di Pétain. Più tardi, queste assurdità hanno acquisito una certa notorietà e sono circolate in vari libri, il più conosciuto dei quali è Sangue sacro, Graal sacro, pubblicato negli anni ottanta, che ebbe un grandissimo successo. Tutte queste invenzioni (sul Priorato di Sion e il preteso elenco dei suoi responsabili) furono dichiarate false parecchio tempo fa: e lo stesso è accaduto per i fascicoli segreti che Brown menziona come documenti autentici della Biblioteca Nazionale di Parigi. La Biblioteca nazionale di Parigi, come pure la Biblioteca universitaria e nazionale ebraica a Gerusalemme e la Biblioteca del Congresso, possiedono tutti i documenti di cui scrive Brown. Tali biblioteche non sono responsabili né del loro contenuto né della loro qualità. (...) La teologia cattolica è andata molto a fondo in maniera audace sulla strada del culto della Madre di Dio. La Chiesa non era libera dai pregiudizi correnti all’epoca. Le donne all’epoca di Gesù erano considerate come peccatrici e irresponsabili, ma sul piano spirituale la Chiesa ha dato prova di vero rispetto per le donne. Ci sono molte donne sante e mistiche e tali donne hanno suscitano e suscitano ancora rispetto e venerazione. Le autorità ecclesiastiche non hanno mai affermato che Maria Maddalena fosse una prostituta (si tratta di un’idea di origine popolare). Ella continua a essere considerata come una santa importante e centrale, che ha lasciato con nobiltà il primo posto a una figura più importante.”

Per sostenere le sue critiche, Aviad Kleinberg ricorda in particolare:
1. “All’epoca di Costantino, il Cristianesimo non era una religione in espansione, ma una setta perseguitata la cui esistenza stessa era in pericolo” e “nel Concilio di Nicea, non fu deciso che Gesù era di natura divina, il che era già suggerito nel Nuovo Testamento e accettato dalla maggioranza dei cristiani sin dagli inizi del Cristianesimo. In tale Concilio fu deciso di rifiutare la dottrina ariana secondo la quale il Padre era superiore al Figlio. I risultati del voto non furono per nulla alla pari, come pretende Brown: ci fu una forte maggioranza contro gli Ariani.”

2. “Non è mai esistito un ordine segreto chiamato Priorato di Sion. L’ordine dei Templari fu creato nel 1119 a Gerusalemme, era un ordine militare che non aveva pretese esoteriche o solamente spirituali. Dopo la conquista della Terra santa da parte dei musulmani, l’Ordine si dedicò ad attività economiche. Ciò che suscitò la cupidigia del re di Francia non fu una dottrina segreta, ma piuttosto l’enorme ricchezza dell’Ordine. Le confessioni estorte ai Templari nel primo processo organizzato della storia, la cui conclusione era stata decisa prima dell’inizio (processo che fu dovuto più ai francesi che non al papato) sono state orrende: sodomie, conversioni all’Islam, stregoneria e culto a Satana . Ma non si disse nulla riguardo a un culto alla madre, divina o no. (...) Non c’è nessuna prova che l’ordine abbia continuato a esistere. ”

3. “Monna Lisa” non è un autoritratto. Si tratta di una donna in carne e ossa, la moglie di Francesco Da Giocondo. (...) Nel quadro dell’Ultima Cena (...) la figura a destra di Cristo è Giovanni, il discepolo prediletto. È sempre stato presentato come un bel giovane dai capelli lunghi. Non si tratta di una donna ed è difficile credere che i Domenicani (per i quali venne dipinto il quadro) e le migliaia di chierici che l’hanno visto, avessero accettato una deroga scandalosa alla tradizione normativa del cattolicesimo.

4. “L’affermazione secondo cui i discendenti di Gesù entrarono attraverso il matrimonio nella dinastia reale dei Merovingi è basata su un personaggio chiamato Giselle de Razes che avrebbe sposato il re Dagoberto II nel VII secolo. Ebbene, questa Giselle de Razes non è mai esistita, ma fu inventata nel 20° secolo.”

Questo, conclude Aviad Kleinberg, “è solo un campionario delle sciocchezze che compaiono in questo libro. Tutto ciò non ha impedito che esso avesse un enorme successo di vendita negli Stati Uniti. Perché ? Solo Dio (o la dea) lo sa”.
LiviaGloria
00mercoledì 15 novembre 2006 21:26
http://www.opusdei.it/art.php?p=14403


be...se volete leggere ancora...questo é il sito con le interviste a personaggi,storici anche non cattolici.
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