"Mancò la fortuna, non il valore"

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Kattolico
00venerdì 10 novembre 2006 16:54
(l’ho scritto per il giornalino scolastico, ho pensato di riportarlo nella sezione spiritualità. Un uomo di spirito ha tre fini nella vita: Dio, Patria e Famiglia. E se credere in questo significa essere fascista, datemi pure del fascista)


“MANCO’ LA FORTUNA, NON IL VALORE”
IL SACRIFICIO DELLA FOLGORE

“Un giorno la paura bussò alla porta. Il coraggio si alzò e vide che non c'era nessuno.”

Gli uomini paracadutisti della Folgore, asserragliati nella località di El Alamein nel 1942, nonostante la scarsezza di cibo e la minima disponibilità di carburante, dimostrarono una tenace resistenza alla contro-offensiva inglese sul fronte africano. Le truppe nemiche sovrabbondavano, loro erano in 5000, ne rimasero 304. Per ben tredici giorni resistettero all’artiglieria nemica e all’avanzata dei carri-armati anglosassoni mantenendo le posizioni. Durante una piccola tregua, un generale inglese incontrò il colonnello Camusi, gli disse guardando l’orologio:- Siete circondati da ogni parte da forze superiori, ho varie decine di batterie e centinaia di carri pesanti pronti a far fuoco e ad assalirvi, vi concedo un quarto d’ora per arrendervi- L’italiano - Siete di fronte a truppe d’assalto italiane, che considerano la vostra offesa un insulto. Vi concedo cinque minuti per tornare onde siete venuto-. Quella della Folgore è anche la storia del soldato Visconti che non si nascondeva al fuoco nemico, -Un Visconti non schiva il piombo dei Windsor- diceva sarcasticamente. Morì gridando – Viva l’Italia!- . E’ la storia anche di un suo compagno d’arme, a cui una cannonata aveva squarciato la mano. Il medico inglese stava per fasciargliela ma lui vide un ufficiale anglosassone con una ferita al petto e disse – Prima lui, sta peggio di me-. A medicazione ultimata, il giovane italiano stava ritornando verso la sua buca a sinistra, quando il medico lo fermò e gli disse che l’ambulanza era a destra. Il ferito guardò la sua mano sana – Mi ero dimenticato di essere mancino, questa è ancora buona- e tornò al posto di combattimento. Un superstite della vicenda, ricorda la frase che alcuni paracadutisti scrissero su un carro armato “o uomo, favilla di Dio, se hai l’animo ingombro di paura seguirmi non potrai!”
La battaglia continuò, le file inglesi contavano ormai quasi 500 caduti e circa un ottantina di carri abbattuti, gli Italiani però non avevano più acqua e viveri. Nonostante le immani difficoltà, ogni volta che gli altoparlanti nemici pronunciavano la parola –Arrendetevi-, i nostri paracadutisti rispondevano a gran voce – Folgore!- . Un ufficiale italiano riuscì a prendere contatto con il comando, ecco cosa disse:
-" Ho percorso tutta la linea della Folgore. E' commovente vedere questi ragazzi scarni, affaticati,
dagli occhi lucidi, scavare buche, pulire i fucili mitragliatori e prepararsi all'estrema resistenza.
E' la più bella prova del dominio della volontà.
E' manifestazione di virtù incomparabile." –
Il 3 dicembre 1942, la BBC a Londra, comunicò – Gli ultimi superstiti della Folgore sono stati raccolti esanimi nel deserto-. Questi ragazzi attirarono anche i riconoscimenti del nemico. Winston Churchill, lo stesso primo ministro inglese che disse degli Italiani, che perdevano le partite di calcio come fossero guerre, e le guerre come fossero partite di calcio, si dovette ricredere e alla Camera dei Deputati proferì tali parole – Dobbiamo davvero inchinarci di fronte ai resti di quelli che furono i Leoni della Folgore- .
Padri di famiglia, giovani amanti, ma soprattutto impavidi eroi, i nostri paracadutisti. Concludo riportando l’ iscrizione del cimitero militare in Egitto, dove riposano le loro anime.

“Fra le sabbie non più deserte
son qui di presidio per l’eternità i Ragazzi della Folgore
fior fiore d’un popolo e d’un esercito in armi.
Caduti per un’idea, senza rimpianto, onorati nel ricordo dallo stesso nemico,
essi additano agli italiani, nella buona e nell’avversa fortuna,
il cammino dell’onore e della gloria.
Viandante, arrestati e riverisci.
Dio degli eserciti,
accogli gli spiriti di questi ragazzi in quell’angolo di cielo,
che riserbi ai martiri ed agli eroi”

El Alamein – Sacrario militare di Quota 33

Mattia Tarquini 3 I






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