Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
a volte mi piace vedere le scenette di rimprovero di coloro che come fedeli in chiesa hanno nei confornti dei loro stessi correligionari, come per insegnare loro a rimanere uniti al papa, ma poi quando questi militano in politica, diventano teodem, teocon, ec...ec... ma sempre tra loro reciprocamente critici e problematici.
L'essere spirituale laico è sul piano del dialogo molto disponibile e sereno, ma se ad un certo punto, contro il relativismo, si intromette una rigida norma dottrinale riguardo le espressioni libere dei laici in fatto di spiritualità, allora la politica deve intervenire per salvaguardare la libertà costituzionale dell'individuo a fare diverse esperienze alternative.
ma le remore dottrinali dei fedelissimi ripetirori militanti cattolici, arrivano ad ognuno di noi in veste di agnelli cercando di farci ragionare affinché accettiamo di buon grado l'interpretazione del papa sull'unico cammino che si deve fare solo all'interno della chiesa.
Questi fedelissimi poi li ho visti vacillare alle prese con la corrente cattolica più aperta ai laici come me, quindi si son sentiti rispondere dagli stessi loro correligionari, altrettanto informati sui compiti dei laici all'intenro e all'esterno della chiesa.:
ma che fate le prediche? non siete autorizzati dal Papa, e poi è il dialogo con i laici che conta e non l'arrogante presunzione che solo noi ci salviamo.
alché intervengono i preti di entrambi le parti cattoliche e chiedono a tutti i fedeli predicatori e progressisti, di fare una pausa di riflessione, perchè non si può cadere nell'errore in cui anche gli iman mussulmani cadono, cioè lo spingere certi fedeli a predicare e a inculcare o fare rispettare le norme in modo violento, anche a costo della vita di chi non vuole sottoscrivere le rigide norme dottrinarie ma vuole essere laico e rispettoso della Costituzione Italiana, per cui è invitato dalla stessa Costituzione a non fare pressioni integraliste ad altri suoi correligionari immigrati.
ma la tolleranza anomala di certi settori della cattolicità di sinistra cozza contro la sinistra radicale che vede in pericolo l'autonomia dei laici in politica a causa delle interferenze della chiesa e di altre religioni integraliste.
quindi, il problema della spiritualità oggi è l'interpretazione che se ne da in molti ambiti delle religioni che temono il relativismo e spingono ugualmente in modo anomalo a distinguersi per dottrina e tolleranza rispetto ad altre culture religiose, insomma, come per dire: siamo tutti importanti, unici e irripetibili religiosamente ma spiritualmente tutti molto relativi, infatti le confessioni religiose non possono violare la Costituzione o forzarla ad accettare certe interferenze a scapito di altre rimostranze per via del vecchio concordato che si stipulò con Craxi e che io ritengo sbagliato e da rivedere totalmente.
ma chi è contrario al mio punto di vista sul concordato, vuole lo statu quo, quindi non vuole progredire nel dialogo tra chiesa e stato, ma in realtà non glie ne frega nulla dei laici e diventa conservatore lui stesso e deplorerà farisaicamente le rimostranze di altre confessioni ma appoggerà invece quelle del papa, cioè due pesi e due misure anche nei confornti dell'inalienabili diritti dei cittadini italiani presenti in altre confessioni.
quello che è anomalo oggi è che vi siano dei fedeli che preferiscono chiamarsi cattolici ma non itaiani, proprio come i mussulmani che in Inghilterra hanno scritto alla Regina per dirle che loro, sebbene cittadini iglesi, si sento solo unicamente islamici e non si mischieranno mai agli altri.
questa visione puritana e razzista del fondamentalismo dei fedelissimi alle autorità religiose, nei confronti dei laici, che invece si sentono italiani ed europei, mi fa pensare agli ebrei di una volta che non volevano mischiarsi agli altri popoli e credo proprio che la parola razzista sia nata da queste culture puritane ed esclusiviste nella fede in Dio e nella presunzione della salvezza.
non per niente Hitler aveva questa ossessione, il popolo germanico non doveva avere rapporti sessuali con altri popoli e per nulla con gli ebrei, quindi, come vedete, anche nel puritanesimo delle diverse convinzioni etniche xenofobe, gli estremi si toccano.
così è per il cattolicesimo puritano ove non è ammessa una convinzione etnica che contrasti con la convnzione religiosa unica nell'OPUS DEI come in altre comunità fondamentaliste come i mormoni.
e a questo punto si ripresenta l'ombra della costruzione di una nuova torre di babele, ma qeusta volta anche se si parlano lingue diverse si dovrà professare una sola religione ed è proprio il progetto di unificazione di tutte le religioni in una sola, ma che non possiamo chiamarla relativismo ma sincretismo religioso, molto simile alle eaborazioni islamiche dell'VII secolo dopo Cristo ad opera di alcuni studiosi di Maometto che dissero: inutile leggere altri testi sacri, basta il Corano. e alla fine briciarono la biblioteca di Alesandria di egitto solo perchè non c'era il Corano esposto negli scaffali.
ecco che allora potrebbe anche aver ragione l'amico rpp, che vede in queste religioni proprio l'autorità dell'anti-Cristo che vuole ricostrure il sacro romano impero o l'impero ottmano.
la chiesa vive dei momenti di crisi sul aino della predicazione ma non per colpa dei laici ma per colpa sua, che ha estremizzato la propria ingerenza nello stato itaiano ed ha ottenuto una reaazione spesso comprensibile, perchè gli inciuci con i diversi poteri temporali con cui la chiesa ha convissuto, hanno esasperato la gente e non le si può fare la predica che se si ribella alla chiesa temporale del papa-re, va all'inferno o verrà islamizzata per una conseguente scristianizzazione dell'europa.
ma come si fa, cari amici miei, ad avere la faccia tosta integralista di predicare la fedeltà al papa a gente che è stata perseguitata dallo stato vaticano per secoli?
ma.... ma non è immaginabile e giust che vi stia a sentire quando fate la predica ad un tale a cui è stata uccisa ala madre o il padre da Pinochet, da Hitler, dal fascismo e dai dittatori d'accordo con la chiesa per motivi di convìvenza politica.
Io resto .... non so... esterefatto nel sentire che si fa la predica del perdono a chi è stato pregiudicato dai moralisti ed emarginato perchè di imbarazzo alla carenza di sensibilità dottrinaria. la gente va alla festa di sant agata ed esce di chiesa e dice: quello sbirro ci ha rovinato la festa.
poi allo stadio si fischia al poliziotto ucciso dal fanatismo degli ultrà e Matarrese quasi giustifica un certo malcontento da parte degli sportivi.
che cosa sta succedendo in italia? perchè alla cultura degli ultrà non si contrappone una nuova educazione allo sport che non inneggi al sacrificio o al campanilismo estremszzato e fazioso di certi aspetti violenti del calcio, dei calciatori e dei tifosi. saper perdere è ugualmente educazione ad uno sport sano e moderato nei toni dei tifosi.
con rispetto bagavan.
Io scrivo ma non ho bisogno di amore moralista in questo forum, ma ringrazio ugualmente chi mi vuol bene, ma non credo a all'amore indottrinato offertomi a certe condizioni, cioè che devo sentirmi amato dall'amore del fedel che mi predica secondo la dottrina cattolica. Non mi sento amato dai moralisti e chi tra loro crede di amarmi così non è sincero con me perchè non è il suo cuore che mi parla ma la sua testa indottrinata.
io vorrei dire al fedelissimo al papa: smettila di dirmi che mi ami perchè te lo ha insegnato la dottrina, non sento il tuo cuore ma la predica mentale che attribusisce al proprio cuore l'amore di Dio mentre invece è entusiasmo religioso nel far proseliti e nell'essere convinto che così salva qualcuno dalla dannazione e ciò è pregiudizio e non amore verso di me o di altri.
Scritto da: BAGAVAN 20/02/2007 2.27
grazie Franceska, buona notte, il mondo ha bisogno di Amore autentico ma libero da ogni dottrina che lo strumentalizza a seconda della moda teologica e della moda estetica del momento.
La libera e laica comunione con Dio ci comunica lei stessa le parole che vengono dal nostro cuore, infatti non vi è soddisfazione più grande per Dio che vedere i suoi figli liberi da ogni condizionamento cultualistico per essere Lui stesso a comunicarci personalmente il suo Amore e scavalcando la rigidità dottrinale del significato attribuito all'Amore dalle autorità religiose.