Accanto a te senza discriminazioni moralistiche o ricatti dottrinali

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BAGAVAN
00sabato 13 gennaio 2007 07:46
Accanto a Te

Questa che scrivo è una storia realmente esistita nella mia vita:

Anno Domini MCMLXXXVIII

In una notte d’inverno,
freddo ma non da raggelare il cuore,
soltanto brividi per la pelle nuda di un barbone che si era accasciato lungo le strade deserte
e mai frequentate da schiatte benpensanti.

Chi era quest’uomo che si permetteva di sfidare il perbenismo moralista di quel paese?
Quel paese in cui niente e nessuno doveva chiedere la carità,
poiché essa era sottointesa nella dottrina predicata in lussuosi templi pieni di incenso e falsi onori.

Chi era quest’uomo che vedeva la vita come realmente è per tutti quando si è soli con se stessi,
nel vuoto siderale di quella solitudine a cui tutti giungono prima o poi con la propria coscienza?

Mi rammentavo un giorno, quando ero a Spello, ed ero incaricato di preparare la mensa per i poveri, o come diceva Padre Vittorio, i fratelli pellegrini.

Preparai dunque due minestre per due tipi diversi di poveri,
uno seduto alla mia destra e uno alla mia sinistra,
al lato del tavolo che si affacciava sugli spazi della foresteria
in cui erano due letti già pronti per ospitare i sogni nel cassetto di entrambi.

Essi mangiarono le loro minestre ma alla fine mi osservarono molto seriosi:
io mi accorsi che volevano dirmi qualcosa ma nessuno dei due iniziava per primo.
Ruppi il ghiaccio, se così si può dire, e mi rivolsi a tutti e due in generale,
non volendo discriminare nessuno e prestando uguale attenzione ai due imprevedibili moti d’animo,
chiesi: vi è piaciuta la minestra?

Si misero d’accordo e iniziò quello di sinistra:

si! Grazie! Mi è piaciuta ,a temo di aver mangiato la minestra dell’altro povero.

L’altro allora rispose seccato:
ero sopra pensiero e mi son seduto al posto dell’altro povero, comunque grazie!

Lì per lì al momento sorrisi a motivo del buon umore loro tornato dopo una bella cena, ma…
….quando il mio sorriso si fece risata fragorosa, essi si osservarono e si lamentarono reciprocamente per non aver rispettato le loro abitudini.

Ero stato attento a tutto, persino che si fossero lavati le mani e il resto del corpo,
ma ovviamente non bastò, quello che mi sfuggi era la loro ossessiva mania di dare importanza al posto in cui si dovevano sedere come ogni santo giorno in cui venivano a visitarmi.

Dissi tra me: ma la minestra era uguale per tutti e due, cosa poteva essere accaduto di così grave?
In realtà erano loro ad essersi diversamente posti davanti alla stessa minestra, questo per loro costituiva una discontinuità e una rivoluzione nelle abitudini e ciò minava profondamente la loro ordinata monotonia, avevo operato una rivoluzione nel loro inconscio e ciò era uno shock.
Il fatto aveva avuto un'altra reazione da parte del padre cappuccino, il quale molto sbrigativamente disse: avete mangiato bene? E loro: si grazie ma non come al solito perché fratel….(bagavan) ci ha fatti sedere in maniera casuale e noi eravamo troppo affamati per accorgecene.

Padre Vittorio si rivolse a me e chiese: cosa è successo?
Io risposi, contravvenendo casualmente alle loro abitudini, ho prodotto una discontinuità e, quando ala fine, dopo che si sono sfamati, si sono alzati in piedi, si accorsero di aver mangiato l’uno la minestra dell’altro.

Il Padre Vittorio sorrise e rispose loro: ma che razza di speculazioni sono queste? Avete avuto il cibo e soddisfazione nell’ospitalità offertavi dall’ordine francescano, ora, alzate i tacchi e fatevi un giretto fuori dal convento, su…circolare per favore, fate i bravi e buona serata, pace e bene!

Il giorno dopo decisi di tornare a casa mia ma nel frattempo mangiai al sacco con uno di quei poveri e pregai con Lui, accanto a Lui.

Commento al racconto.
Ecco - mi dissi – un esempio di relativismo pragmatico, ovvero un abituare le persone ad una discontinuità nel consumare e porsi davanti alle stesse cose, viste certamente da più punti di vista ma mai oggetto di vera analisi approfondita.

Come la stessa minestra abbia avuto due impatti inconsciamente diversi?
Come la stessa minestra abbia avuto due gusti diversi?
Come un cibo eguale per entrambi trova diverse valutazioni e diverse soddisfazioni?

Ecco come il dogma religioso mentale è, per uno che è nato e battezzato cristiano, cibo accettato nel suo ordine di preparazione e di posto ove lo si assimila nella mente umana,
ma se gli si cambia posto sociale il dogma è egualmente creduto ma si troverebbe in un altro ordine, cioè in altri ambiti religiosi e quindi, che non vedono il suo dogma come una certezza assoluta.

I due poveri hanno mangiato la stessa minestra ma all’inizio senza accorgersi di essersi seduti l’uno al posto dell’altro ed allora alla fine le loro certezze assolute, secondo le loro abitudini mentali, hanno subito un parziale relativismo, che li ha alla fine messi uno davanti all’altro a considerare la stessa terra, acqua, aria, fuoco, che passava sotto i loro occhi, nelle loro narici, nelle loro orecchie, sotto i loro piedi e insegnava loro che i diversi punti di vista, anche se relativi o creduti assoluti, sono solo punti di vista e niente più o di meno, tutt’al più si erano accorti che la stessa minestra li aveva sfamati entrambi e ridato loro vigore.

La mania del controllo delle coscienze religiose ha portato certe autorità religiose a quantificare il servizio al povero e come esso debba accontentarsi e tirare dritto senza poter almeno fare un proprio commento sul servizio ricevuto. Io l’ho accettato il loro diverso commento sul medesimo servizio, è solo che l’autorità religiosa non ha tanti scrupoli nell’erogare servizi incontestabili e infallibili, quasi come per dire, chi vi serve è “non plus ultra”, invece è soggetto anch’esso di critica o di consigli, quindi nessuna casta sacerdotale nella chiesa è immacolata davanti al relativismo e ciò mi affascina perché produce uno shock iniziale come avvenne per il buddha, il quale iniziò a vedere la realtà in modo molto relativistico e così vide miriadi di elementi in infinite combinazioni avere le stesse cause ma con effetti molto diversi tra loro, ciò conferma anche alcune teorie sull’osservazione deterministica e indeterministica dei fisici quantistici del XX/XXI secolo.

Un servizio erogato al pubblico è comunque un servizio nobile ma non idolatriamolo, è sempre un servizio imperfetto e quindi soggetto e oggetto di analisi e critiche.
Sappiamo che due servizi religiosi diversi, ma che servono lo stesso uomo, sono relativi e non assoluti, in quanto ognuno di essi è incompleto senza l’altro e, se ognuno di essi se ne arroga l’unilateralità, entrambi darebbero due versioni morali diverse, cioè faziose, ovvero: per esempio:
un servizio crede di essere il bene e accusa l’altro di essere male, e viceversa.

Ok, ora parla l’uomo che ha avuto 4 impressioni:
1. che il primo servizio non lo soddisfala appieno
2. il secondo lo lasciava insaziabile.
3. che entrambi presumevano di essere esaurienti
4. che alla fine se ne è andato in un altro ristorante.

Vedete cari amici laici e religiosi, la vigna del Signore è immensa ma in essa non vi sono utenti saziabili o insaziabili, soddisfatti o insoddisfatti perché ci si deve staccare dal frutto delle proprie azioni come diceva anche Saulo di Tarso: passa la scena di questo mondo.

Prendete per esempio il discorso di Saulo ad Atene con i filosofi di quel tempo:
egli disse: Ho notato un tempio dedicato al Dio ignoto, ebbene, quel che voi adorate senza conoscerlo io ve lo faccio conoscere. Ecc…ec…

questo è proprio un evidente relativismo che interpreta la presenza del Dio di Abramo ovunque vi sia un tempio a Lui dedicato ma senza il suo nome inciso. Questo è come per i relativisti affermare che krsna è una incarnazione divina e il cattolico non accetta questo, ma i primi missionari in India furono accolti sia con sospetto che con molto fascino, infatti nella stessa Bibbia si parla del Dio degli dei che convoca il cielo dall’alto e la terra come sgabello per i suoi piedi.

Agli indù 2000 anni fa come agli antichi pagani di quel periodo storico, avere un tempio in più magari dedicato a Gesù non era un problema teologico insormontabile, anzi, gli stessi apostoli nella trasfigurazione di Gesù volevano fare tre tende (tre templi per così dire), una per Gesù una per Mosè e una per Elia.

Era nella mentalità di allora impostare la presenza della divinità come luogo fisso in mattoni, non importa a quale divinità fosse stato poi dedicato il tempio, se considerate poi che persino agli apostoli nell’antica Roma fu consentito di costruire templi dedicati a Gesù e non pensate subito alle catacombe, quella è una storia tutta da verificare perché lo stesso Costantino, che era ancora pagano, aveva intenzione di costruirne tanti a Gesù di templi e a Costantinopoli conclude dei patti con la chiesa di allora per farla divenire una chiesa tollerante con il paganesimo ancora molto vivo.

Ma torniamo al tipo di relativismo che lo stesso saulo di tarso promosse per poter proporre all’attenzione dei filosofi.

Il tempio di Atene dedicato al dio ignoto, Saulo lo propose subito come tempio di quel Dio che essi adoravano ma non conoscevano, Egli lo identificò in Gesù Cristo, quindi nel panteon greco Saulo non fa immediatamente discriminazioni fra Gesù e gli altri dei, ma indica in quel tempio un luogo di diversa adorazione, purtroppo si cadde anche li in una idolatria.

Ecco perché il relativismo è insito stesso nella primitiva proposta cristiana di un dio che gli altri pur non conoscendolo lo adoravano e gli avevano magari costruito un tempio sontuoso.
Saulo è un esempio di questa proposta relativista, cioè il porre accanto agli dei un dio che potevano adorare e conoscere semmai avessero ascoltato Saulo, ma ciò non implicava un secondo fine ovvero che si dovessero distruggere gli altri templi. Che io sappia lo stesso Gesù Cristo disse agli apostoli che il tempio di Gerusalemme che loro ammiravano tanto, sarebbe stato distrutto e fu così nel 70 dC
LiviaGloria
00sabato 13 gennaio 2007 13:49



Esperienze di un ex devoto di Sai Baba - 1

Fonte: Jens Sethu - Una Lettera a David - MONACO, GERMANIA

Oggetto: ESPERIENZE DI UN EX DEVOTO DI SAI BABA

(Questo racconto contiene esperienze piuttosto spaventose con la polizia di Puttaparthi e rivelazioni sul vero luogo di nascita di Sai Baba)



Salve David Bailey, ti fornisco un racconto esauriente delle mie traumatiche esperienze con Sathya Sai Baba e spero che questo aiutera’ la gente a capire di che personaggio si tratta. Tutti i dettagli sono veri e possono essere considerati come una testimonianza. Potrei e vorrei testimoniare riguardo quanto segue in un tribunale.

Ho trentacinque anni e fin dall’infanzia mi sono sempre stato interessato alle materie spirituali. Per lungo tempo ho venerato Gesu’ e Padre Pio, poi dopo aver letto ‘Autobiografia di uno Yogi’ di Yogananda mi sono rivolto al cammino yogico.

Nell'ottobre 1988 sono diventato un ardente seguace di Sathya Sai Baba e sono andato a Puttaparthi per la prima volta il 09/09/1989. Da allora ho visitato regolarmente Puttaparthi ogni anno ed ero totalmente assorbito nell' "aura" di Sathya Sai Baba. Ero completamente convinto che fosse un avatar ed ero diventato talmente devoto a Sathya Sai Baba che i miei pensieri e la mia contemplazione erano sempre e solo per lui.


Nonostante nel 1989 io fossi riuscito ad avere una copia del libro di Tal Brooke "Lord of the Air", non ho creduto alla storia di Tal Brooke quando ho letto il suo libro. Ho pensato che Tal volesse solo denigrare Baba ed ho semplicemente ignorato i fatti.


Negli anni ho avuto centinaia di darshan, ma non ho mai avuto unaudienza. Nel 1993 sono diventato un po' sospettoso sullo stile di vita di Sai Baba e sulle attivita' nell'ashram. Ogni anno potevo vedere nuovi costosi edifici e sentivo che era in atto una crescente commercializzazione dell'ashram. Una volta nel 1996 ho visto Sai Baba lasciare l'ashram su una costosissima Jaguar e mi sono molto innervosito quando ho visto le Mercedes e le BMW del suo seguito. Continuavo comunque a credere che Sai Baba fosse l'avatar di questa epoca.

Il 17 gennaio 1996 ho avuto la prima udienza ed egli e' stato molto gentile con me dicendomi cose gentili del tipo: "Io ti daro' ogni cosa". Poi mi ha toccato la testa accarezzandola gentilmente. Egli ha detto: "So che non sei sicuro riguardo alla tua vita e il tuo futuro e cosi' via. sei anche infelice' per via delle donne. Lo so, non temere. Hai anche dei cattivi pensieri, non e' bene." Poi ha detto: "Io ti daro' ogni cosa che riguarda salute, spiritualita', e vita. Ogni cosa". Ha detto: "Io ti daro' infinito amore". "Tu ed io diventeremo uno". Io ho toccato la sua veste arancione e lui ha messo le sue mani sulla mia testa dicendo "Ti daro’ un'altra udienza separata".

Il 20 gennaio 1996 ho avuto la seconda udienza e già alcuni giorni prima aveva stabilito con me un contatto visivo. Io e mia moglie ci siamo recati all'udienza e stavolta egli era molto contrariato nel vedermi insieme a mia moglie. Mi ha portato da solo nella stanza delle udienze e mi ha detto: "Lei e' vecchia e malata ed e' molto piu' vecchia di te, dovresti separarti da lei". Io sono rimasto molto scioccato e gli ho risposto “Lei e’ molto legata a me”.

Io gli ho chiesto di darle qualche consiglio spirituale, cosa che ha prontamente fatto, ma aveva qualcos’altro nella sua mente.

Senza chiedermi il permesso ha iniziato a baciarmi sulle labbra per un po’ di tempo, e poi mi ha chiesto di calarmi i pantaloni e ha ‘materializzato’ dell’olio che ha poi frizionato sulla pelle vicino ai miei genitali. La cosa mi metteva molto a disagio, ma la accettavo, dato che avevo piena fiducia in Sai Baba.

Poi ha portato mia moglie da sola nella stanza delle udienze private, e le ha detto: "O ti separi da lui o ti caccio via da Puttaparthi". Egli appariva talmente furibondo ed eccitato (piu' tardi mia moglie me lo ha riferito) che lei rabbrividiva in tutto il corpo. Quando e’ ricomparsa dopo poco tempo, tutta rossa in viso e molto spaventata, nessuno si e’ permesso di chiederle cosa fosse successo la’ dentro.

A Whitefield lui mi ha visto di nuovo dopo qualche giorno e durante il darshan mi ha chiesto se mi ero separato oppure no. Io gli ho detto: "Non ancora". Lui mi ha voltato le spalle ed andandosene ha urlato, in modo che tutti potessero sentirlo: "Ragazzo cattivo, cattivo!!!" Emanava una tale aura maligna ed era cosi' aggressivo che io ero davvero sotto shock. Ho lasciato immediatamente Whitefield e contattato mia moglie. Siamo andati al Nord per qualche pellegrinaggio.

Questo è stato un punto di svolta, ma dopo un po’ di tempo ho deciso di andare una volta ancora da Sai Baba per chiarire la faccenda. Alla fine del 1996 sono tornato in India ed ho avuto un'udienza il 4 Dicembre nel corso della quale mi ha chiesto: “Da dove vieni?” Quando gli ho detto che venivo dalla Germania, lui mi ha risposto “Sei come Hitler!”. Scioccato, ho pensato tra me: “Non e' molto gentile, non e' vero?”

Ciononostante, nella stanza privata quel vecchio dissoluto mi ha nuovamente baciato, direttamente e continuamente sulle labbra per circa 20 secondi, e mi ha dato un colpetto gentile sul didietro.

Il 28 dicembre 1996 sono stato di nuovo chiamato per una interview. In questa occasione egli ha materializzato per me un anello d'oro, ma non era della misura adatta a dispetto del fatto che ci avesse soffiato sopra. Nella stanza privata mi ha detto: "Vieni!" e mi ha baciato di nuovo sulla bocca per un po', e stavolta io ho resistito e lui ha borbottato: "Non avere paura". Io ho detto: "Non ho paura" e quindi lui ha detto: "Questa e' una buona occasione, cosi' tanti l'aspettano per mesi e non la otterranno!". Questo mi ha lasciato esterrefatto. Sono certo che la gente non va a Puttaparthi per essere baciata sulla bocca.

Allora il suo umore e’ cambiato totalmente ed io ho avuto un po’ di paura. Mi ha ordinato di togliermi i pantaloni ed e' andato con la sua mano destra all'interno dei miei slip. Sathya Sai Baba il "Divino" ha toccato e massaggiato i miei genitali senza averne avuto il permesso. Si aspettava una qualche erezione ma questo non e' accaduto, perche' non potevo provare alcuna eccitazione sessuale, alcun desiderio in presenza di un vecchio settantenne. Inoltre non ero venuto a Puttaparthi per quel genere di giochi. Sathya Sai Baba era deluso e ha detto: "E' molto debole, non sprecare energia!" Che strana scusa. Nel guardarlo ho compreso la verita' su di lui ed ero davvero scioccato. Aveva una tale vibrazione maligna. Poco dopo mi ha mandato fuori dalla stanza.

Tornato in Germania ho fatto delle ricerche intensive su internet ed ho trovato un articolo di Jed Geyerhahn e sono stato molto felice di aver trovato qualcuno con esperienze simili alle mie.

Dato che avevo ancora delle cose (bagagli) a Puttaparthi, ho preso un paio di pagine con me e nel novembre 1999 sono andato a Puttaparthi per discutere la questione con alcuni amici. Sfortunatamente una signora e' entrata in possesso del mio materiale e lo ha portato alla stazione di polizia di Puttaparthi, al sig. Reddy. La' mi sono state fatte molte domande.

Il sig. Reddy mi ha chiesto ripetutamente da chi avevo avuto il materiale, e qual’era la chiave d’accesso. Io ho detto loro che l'India e' ancora una democrazia e che io potevo portare con me qualsiasi materiale, ma lui non ha dato ascolto alle mie parole. Io gli ho detto che non c’era alcuna password per entrare in rete e che ognuno aveva libero accesso a quel materiale. Allora lui mi ha mandato in un punto internet scortato da un poliziotto che aspettava, ma i computers collegati con Hydrabad erano molto lenti, per cui non sono riuscito ad entrare nel sito web.

Alla fine l’ispettore, il sig. Reddy, mi ha requisito il passaporto e ha detto "Fintanto che lei non mi da' la chiave d'accesso e il nome della persona, io la dichiaro colpevole e non le permetto di lasciare Puttaparthi". Mi ha trattato molto male, come un criminale, specialmente durante l’ultimo interrogatorio, e in parecchi hanno testimoniato questo incidente. Tutto questo solo perche’ ero in possesso di un paio di pagine che nemmeno avevo scritto io.

Egli ha poi accompagnato me, mia moglie ed un amico americano all’interno dell’ashram e, una volta varcato il cancello, mi ha nuovamente fatto quella stupida domanda della parola d’accesso. In quel momento non capivo perche’ lo faceva, ma oggi so che ci stava mostrando a qualche persona o funzionario che noi non potevamo vedere o riconoscere.

Con la polizia avevo un altro appuntamento il 1 di novembre, il giorno in cui intendevo andare a Delhi. Ma senza passaporto questo non sarebbe stato possibile. Nella tarda serata del 30 novembre 1999 due persone che conoscevo ed una persona sconosciuta sono venute da me e mi hanno avvertito che la mia vita era in pericolo e che dovevo lasciare Puttaparthi immediatamente.

Mia moglie ed io siamo partiti il mattino seguente molto presto, per Delhi. Alla stazione di Dharmmavaram la polizia ci stava cercando, ma noi abbiamo preso il treno ad Anantapur. C’e’ un posto di polizia vicino al binario che dovevamo attraversare per prendere il treno, e nel momento in cui l’ho notato ho detto a mia moglie di prendere il treno separati. Mia moglie ha sentito un gruppo di poliziotti che parlava di cercare qualcuno, ed ha afferrato le parole ‘passaporto, Delhi e telegramma’. Eravamo in serio pericolo ma fortunatamente io ero vestito come un indiano, e sono sfuggito all’identificazione.

Cosi’ siamo fuggiti e abbiamo raggiunto Delhi, e siamo andati immediatamente all’Ambasciata Tedesca. Raccontando loro la mia esperienza ho ottenuto un documento di viaggio, e il funzionario dell’Ambasciata mi ha detto che avrebbero inviato una nota di protesta al Governo indiano. Egli mi ha detto che un tale comportamento e’ illegale e che sapevano di casi analoghi.

Voglio informarvi che alla stazione di polizia di Puttaparthi, il poliziotto aveva un mucchio passaporti sia indiani che stranieri in un cassetto sotto un tavolo, e una volta li ho visti nelle sue mani. Questa e’ solo un’osservazione, non so a chi appartenessero.

Durante questo spaventoso periodo a Puttaparthi ho incontrato una coppia di italiani di nostra conoscenza ed ho cercato di raccontare loro cio’ che mi era accaduto nell’udienza con Sai Baba. Essi hanno semplicemente chiuso gli occhi e la signora ha gridato: “Stai calmo!! Taci!! Sai Baba e’ il nostro Dio, e tutte le brutte storie sono false!!” e poi se ne sono andati. Queste stesse persone mi avevano detto molti anni prima che non riuscivano mai a trovare pace nell’ashram, e che non riuscivano a capire perche’. Ma essi non volevano ascoltare quelli che sapevano qualcosa. Nessuno puo’ anche solo immaginare come mi sentivo mentre tutto questo avveniva. Ho sofferto moltissimo.

Ho incontrato un ex-soldato del Ruanda che e’ molto alto e bello. Anche questa persona e’ stata molestata sessualmente da Sai Baba e mi ha raccontato la sua storia. E’ sposato e la sua moglie giapponese e’ una fanatica sostenitrice di Sai Baba. Essi hanno un bambino. Lui dipende totalmente da lei e non riesce a vedere alcun modo per liberarsi da Sai Baba. Quest’ultimo gli ha fatto molti regali come anelli, un bracciale, un orologio d’oro. Sai Baba gli ha toccato i testicoli e gli ha massaggiato i genitali almeno due volte. I regali appaiono come pagamenti per prostituzione, ma una prostituta ed il suo cliente hanno un reciproco accordo, mentre i devoti maschi sono molestati contro il loro volere, e vanno la’ con uno scopo del tutto differente.

La nostra forte fede in Sai Baba e’ stata manipolata dallo stesso Baba, con il suo comportamento da pedofilo, e questa e’ la cosa piu’ infame che lui potesse fare.

Tuttavia ci sono molte altre irregolarita’ che attendono di essere chiarite. Voglio inoltre farvi sapere che Baba voleva lasciare Puttaparthi il 28 Novembre 1999 per recarsi a Bangalore per delle cure cardiache, ma non lo ha fatto a causa di quello che si dice su internet. Questo me lo ha detto l’ispettore di polizia che mi ha rimproverato per aver portato quelle pagine internet a Puttaparthi. Ho un buon amico che ha una bottega a Puttaparthi, e lui mi aveva gia’ detto che nel Novembre 1999 Baba aveva avuto due attacchi di cuore ed era andato a Bangalore per curarsi. Mi ha anche detto che la maggior parte delle persone che ne sono a conoscenza ritengono che Sai Baba non sopravvivera’ ai prossimi due anni.

I funzionari dell’Organizzazione sono molto preoccupati riguardo a internet.

Inoltre voglio rendervi noto (nel caso non lo sapeste) che Sathya Sai Baba non e' nato a Puttaparthi ma a Karnatakka-Nagepalle, un villaggio vicino a Puttaparthi. Il luogo e' tuttora visibile e ho una foto di quel posto. La madre di Baba veniva da li' e secondo la tradizione doveva andare a partorire nel suo luogo di origine. Conosco questa cosa da una persona che e' nata a Puttaparthi e vive la' da oltre 40 anni. Questa persona dice che e' un finto segreto, che tutti lo sanno ma hanno paura di dirlo apertamente. Vedete bene che gia' dall'inizio Baba e i suoi seguaci hanno mentito.

Studiate le affermazioni che Krishna, un’amico di gioventu’ di Sai Baba, ha reso ad Erlendur Haraldsson. Nessun devoto e’ mai stato tanto vicino a Sai Baba per cosi’ tanto tempo, quanto lo e’ stato Krishna. Egli e’ stato per un po’ di tempo insieme a Sai Baba per ventiquattr’ore al giorno. Questo e’ avvenuto quasi sessant’anni fa. Alla fine Krishna ha abbandonato Sai Baba ed e’ andato a Hyderabad. In una intervista con Haraldsson, Krishna ha detto che anche in quei giorni Sai Baba era piu’ simile ad un politico o al capo di un sistema feudale. Krishna ha inoltre detto: “Qualsiasi cosa Baba possa avere, una cosa non ha, ed e’ la compassione”.

Spero che questo incubo finisca e spero che per Grazia dell'Onnipotente tutta la gente di tutto il mondo sappia dei misfatti di Sathya Sai Baba, un potente demone venuto nella veste illegittima di santo, che e’ interessato solo all’auto-glorificazione, al nome e alla fama.

Egli e’ un maestro: dell’inganno.

Sinceramente vostri, Jens e Gurprit Sethu



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Esperienze di un ex devoto di Sai Baba - 2



Caro Signor Ghan Shyam Patel,

un mio amico mi ha chiesto di contattarti per condividere con te le esperienze che ho avuto con Sai Baba durante gli ultimi 10 anni. Come te, anche io sono stato un fervente devoto di Sai Baba per molti anni finchè non ho avuto parecchie esperienze personali con Lui che mi hanno fatto cambiare idea. Prima di tutto vorrei farti sapere che ho condotto una vita spirituale sin dalla mia infanzia. Ebbi il primo risveglio della mia kundalini all'età di sette anni e ho fatto delle esperienze al di là dell'umana comprensione. Più tardi, quando venni in India, incontrai parecchi sedicenti santoni, yogi e avadhutas. Alcuni di loro li conosco molto bene. Sono Swami Hariharananda, Sri Shivabalayogi, Rama Reddy Avadhuta, Nampally Baba, Ganapathi Sachchidananda, Amma, Karunamayi Ma, B.S. Goel, e molti altri. Nemmeno gli ex devoti sanno questo di me, poichè non sento alcuna necessità di raccontare loro della mia vita spirituale. Per quale ragione lo racconto a te?

Al momento "The Findings" sta circolando in tutto il mondo, come tu sai bene, ed esso contiene accuse serie contro Sai Baba. Io sono una delle persone citate in "The Findings" e ho dato una dettagliata descrizione di ciò che mi è accaduto. Caro Patel, ti assicuro che tutto quello che puoi leggere lì su di me, mi è davvero accaduto. Le esperienze degli ex devoti sono rivelazioni oneste da devoti che hanno servito Sai Baba per molti anni, alcuni di loro anche per 20 lunghi anni. Alcuni di loro sono stati abusati sessualmente e tutti hanno il diritto di essere informati su quello che sta accadendo a Prashanti Nilayam. Queste persone non sono malvage, ma piuttosto si sono dedicate e al sentiero della compassione. Ecco perchè nella parte introduttiva ho citato i miei contatti con parecchie personaggi spirituali. Vorrei chiarire che Dio ha il primo posto nella mia vita e sin dalla mia infanzia ho cercato l'ultima realtà (sakshatkara) e il mio Sadguru. Prima di andare da Sai Baba ho praticato lo Yoga Kriya sotto le istruzioni del vecchissimo Swami Hariharananda, un discepolo fratello di Swami Yogananda. Più tardi Sri Shivabalayogi mi istruì a Dhyana. Sono molto grato per quello che hanno fatto. Nell'atteggiamento mitra-bhava egli mi concesse la sua conoscenza e la sua grazia. In seguito incontrai un avadhuta vicino a Hyderabad che viveva una vita spirituale molto esaltata ed io realizzai qualcosa anche attraverso lui. Ho fatto molte altre esperienze, ma non posso raccontartele adesso. Talvolta ho vissuto in luoghi molto remoti. Qui mi sono reso conto che senza il silenzio e la concentrazione interiore non puoi raggiungere la pace della mente o Turiya. Ho anche compreso il potere della preghiera. Poichè amo ancora l'India e la sua antica tradizione spirituale, mi sento come un indiano. Quando incontrai Karunamyi Ma lei mi disse personalmente che nel cuore io sono più "bharatiyan" di tanti indiani che si identificano con fama, nome, denaro e tutti gli altri attributi del mondo moderno. Essi fingono di essere indiani, ma le loro vite mostrano cose diverse.

Quando incontrai Sai Baba io credetti che lui fosse l'Avatar per parecchie ragioni. Prima di tutto incontrai molti devoti che mi raccontarono delle loro innumerevoli esperienze e in seguito io ebbi delle altre esperienze. A causa del suo presunto lavoro filantropico credevo che egli fosse una persona pura e cominciai ad adorarlo. Egli ha giocato il ruolo più importante nella mia vita per otto lunghi anni ed io l'ho accettato come Guru. Non mi è mai interessato ottenere una udienza da Swami ma ero solo felice di incontrarlo. Ebbi centinaia di darshan con Swami all'esterno e all'interno del mandir. Potei toccare i suoi piedi molte volte ed ebbi anche la vibhuti da lui.

Era una fede cieca e non mettevo in dubbio mai nulla.

Ma un giorno cominciai a indagare in profondità sulla crescente commercializzazione dell'ashram e sul fatto che ogni anno gli edifici venivano regolarmente rimpiazzati da altri più costosi e altre istituzioni consumavano più dei miliardi di rupie spesi principalmente dagli stranieri. Inoltre, osservai Swami che andava a Bangalore con macchine costose e di gran classe, come Mercedes che anche in Germania costano circa 2.000.000 Rs. Nell'ashram c'è sempre un gran movimento e non mi ci sono mai sentito a mio agio. Comunque ancora accettavo Swami come l'avatar dell'epoca. Un giorno comunque tutta la mia adorazione per lui crollò quando fui convocato per una udienza. Ciò che accadde lì può essere letto in "The Findings". Ero da solo nella seconda sala delle udienze ed egli rivelò la sua natura demoniaca piena di lussuria. Contro la mia volontà egli premette le sue labbra contro le mie e cominciò a baciarmi (per circa 20 secondi). Questo si verificò in parecchie udienze. Massaggiò i miei genitali e attese una erezione che non venne. Prima dovetti togliermi i pantaloni, poi lui schiacciò il palmo aperto della sua mano destra sui miei genitali per vedere se si erigevano o meno. Poichè questo non accadde egli li massaggiò. Ma tutti i suoi sforzi furono inutili e Swami era molto deluso. Mi mandò fuori senza dire una parola. Durante questa operazione la sua natura cambiò e divenne diabolica. Feci parecchie altre esperienze che hanno mostrato la sua natura ambivalente e mi resi conto di come lui stia ingannando persone innocenti che non lo sanno.

Entrai in contatto con altri devoti che avevano avuto esperienze sessuali simili o anche peggiori e giunsi alla conclusione che c'è uno schema fisso nel comportamento di Swami verso le sue vittime. Prima di tutto egli stabilisce un contatto e controlla il potenziale di devozione del devoto. In seguito, una volta che ha deciso di molestare una persona, egli comincia a baciarla nello stesso modo. Il passo successivo è il massaggio ai genitali con olio o vibhuti e finalmente la masturbazione. Alla fine egli chiede di fare sesso orale! Questa non è null'altro che la verità ed è certo che sono state fatte delle testimonianze da indiani che sono stati molestati da Swami addirittura nei primi anni settanta.

Ora diventa evidente attraverso così tante testimonianze che egli ha sessualmente molestato e violentato ragazzi per un lungo tempo. Questo mi rese molto triste e mi spezzò il cuore. Più tardi fui umiliato dalla polizia di Puttaparthi ed essi mi portarono via il passaporto. Mi trattarono come un criminale e mi minacciarono molto seriamente. C'è una forte azione di copertura riguardo al comportamento pedofilo di Sai Baba ma si può stare certi che tutti coloro che sono stati sessualmente molestati da Sai Baba e coloro che hanno compreso la sua natura malvagia non resteranno in silenzio per il resto della loro vita. Stanne certo! Si farà di tutto per smascherarlo!

Tu potresti dire che noi non possiamo capire Dio e che comunque Sai Baba sta facendo molte cose buone! La mia risposta. Dio non molesta i bambini innocenti contro la loro volontà e l'abuso di uomini e bambini è criminale, che la vittima ne sia consapevole o no! Dio è sempre suprema compassione e non ferisce mai nessuno nè spezza i cuori. E' chiaro adesso che egli ha delle motivazioni malvage e per nascondere gli incresciosi incidenti, egli costruisce sempre più edifici per distrarre gli innocenti devoti dalla sua cattiveria. Vuole diventare più famoso di Krishna e persegue il nome e la fama. Un vero santo e anche Dio non permetterebbero mai a nessuno di adorare lui o le sue immagini, egli non permetterebbe la creazione di un culto attorno a lui per essere adorato su un trono d'oro. Dio è semplice, puro e pieno di compassione e umiltà. Adesso noi, ex devoti, vediamo che coloro che ci chiamavano fratelli alcuni anni fa adesso ci diffamano.

Abbiamo imparato dalla storia, specialmente dal Terzo Reich sotto Hitler che non dovrebbe più accadere di restare in silenzio davanti all'ingiustizia a danno di migliaia di persone che soffrono. Caro GhanShyam Patel colui che resta in silenzio su ciò che accade laggiù a Prashanti Nilayam o nell'ashram si rende altrettanto colpevole e se egli difende Sai Baba malgrado la sua conoscenza di tutte queste accuse che sono indubbiamente vere , diventa anche lui un complice. Chiunque sappia e ancora sostenga il pedofilo Sai Baba si rende colpevole. Tu non sai quanto ho sofferto per tutto questo ma solo a pochi devoti importa. La verità può essere dolorosa per i devoti, ma è stata molto più dolorosa per le vittime che hanno sofferto queste esperienze traumatiche. Ma un giorno la verità verrà fuori e il mondo intero saprà che Swami non è puro ed ha ingannato il mondo intero. Tutte le molestie sessuali non sono un atto di purificazione nè un segno di obbedienza, nè di risveglio della kundalini. Le molestie sessuali sono una violenza mentale e fisica, un abuso del più infimo livello, poichè i devoti credono in Swami e la loro posizione è stata sfruttata.

Dopo tutte le esperienze traumatiche con Swami, realizzai la natura cattiva e lussuriosa di Swami. Non lo accetto più come Guru e ho deciso di informare tutti i devoti sulla verità. Sto ancora facendo il mio sadhana e prego ogni giorno il Signore Onnipotente della Suprema Compassione di mostrare la verità all'umanità.

So che il mio Signore Supremo non violenta mai i ragazzi e concede solo la sua benedizione spirituale. So che al mio Supremo Signore piace una vita semplice e non l'opulenza! So che il mio Supremo Signore di Compassione non fa mai differenze tra i poveri e i VIP. Egli non si vanta mai dei suoi miracoli e aborrisce qualunque culto sfarzoso!

Caro GhanShaym Patel, non so chi sei, che tu sia un rappresentante del Trust o meno, ti chiedo di riflettere profondamente su tutto questo, non importa quanto doloroso possa essere e spero che il Supremo Signore della Compassione ti illumini. Possa tu seguire solo la verità, non importa quali sono le conseguenze, non importa cosa dicono gli altri. Studia la vita di Ravidas, Kabir, Guru Nanak e Vallalar e scoprirai cos'è un santone.

VALLALAR nell'Avagal dice:

O Supremo Essere! Tu hai detto:

"Coloro che non conoscono la compassione, non conoscono loro stessi e Noi e la Nostra costituzione"

Per quanto grandi si possa essere agli occhi degli altri, non serve a nulla se non si possiede la Compassione verso il proprio essere. Essere Dio senza la Compassione è impossibile.

Questo è il resoconto onesto e di prima mano di una vittima che è stata sessualmente molestata da Sathya Sai Baba. Possa tu, Patel, avere la forza di accettare la verità che ti rende grande. Possa Dio benedire te e la tua famiglia.

Cordiali saluti

Jens Sethu


www.exbaba.it
Ghergon
00sabato 13 gennaio 2007 19:12

"Ho avuto la forza, Deo Gratias, di leggere parola per parola lo scritto qui sopra di quel tizio che va sotto il nome di Bagavane.

C'è da trasecolare.

Invito tutti quelli che passano di qua a farsi coraggio e a leggere quanto è scritto sopra.
A notare le "perle di saggezza" che vengono dispensate.
C'è solo un termine per definire quello che ho letto: delirio.


Credo a qeusto punto che si tratti di spam. "
=FRANCESCKA=
00domenica 14 gennaio 2007 02:53
bagavan...
bello il tuo penzioero bagavan.....
insomma da dove ti giri da qualsiasi strada imbokki il percorso porta sempre a dio.....sono gli uomini che si eleggono a suo verbo e decidono la strada migliore!
Non dio! Non Gesu' .....non sono loro ad imporre bensi' l'uomo che ne usa il verbo a proprio interesse.....
caro bagavan non ti adirare se ti arriveranno commenti assurdi come quelli che leggo anche nelle discussioni da te aperte.....
ignora le offese perche dio sa' che c'e' in fondo al tuo cuore....
non hai bisogno della loro approvazione perche essi sono niente! [SM=x268955]
Ghergon
00domenica 14 gennaio 2007 08:55
Re: bagavan...

Scritto da: =FRANCESCKA= 14/01/2007 2.53
bello il tuo penzioero bagavan.....
insomma da dove ti giri da qualsiasi strada imbokki il percorso porta sempre a dio.....sono gli uomini che si eleggono a suo verbo e decidono la strada migliore!
Non dio! Non Gesu' .....non sono loro ad imporre bensi' l'uomo che ne usa il verbo a proprio interesse.....
caro bagavan non ti adirare se ti arriveranno commenti assurdi come quelli che leggo anche nelle discussioni da te aperte.....
ignora le offese perche dio sa' che c'e' in fondo al tuo cuore....
non hai bisogno della loro approvazione perche essi sono niente! [SM=x268955]



Notevole: dagli insulti atei, dall'ignoranza religiosa dimostrata e dall'intolleranza totale verso i cristiani ora l'utente francesca con la k è diventata credente e continua a parlare di Dio.
Che sia miracolo?

Uhm ma non parla del Dio che è in cielo e che ci guarda, ma di un dio inventato di sana pianta.
Un dio che rispecchia i suoi deisderi.

Un dio che, tout court, ama tutti, anche i peccatori, un dio che si può tirare fuori dal taschino e usare quando serve a nostro uso e consumo...e se per caso questo dio ha avuto la pretesa di far scrivere nei secoli qualcosa che non ci piace allora via!
Piccolo dio ribelle sparisci, la verità è dell'uomo e della sua fantasia.
Ora mi creo un nuovo dio...

E' così che credi ora nell'Altissimo francesca?

Il dio dei tuoi desideri? Che se oer caso non rispecchia il tuo pensiero, che è l'unico pensiero vero al mondo, che diamine, allora deve essere eliminato?

Dagli insulti con il quale sproloquiavi contro i cristiani ora
ti fai portavoce della parola di Dio...bella coerenza complimenti!

Sarò duro ma lo farò per il tuo bene perchè tu stai perdendo l'anima
VERGOGNATI!
Vai a studiare!
Studia chi è Dio, studia la teologia, la biologia, la psicologia.
Te lo dico col cuore, prima che tu possa finire vittima di false religioni e di falsi profeti da tre lire.
=FRANCESCKA=
00domenica 14 gennaio 2007 15:29
ma devi vergognarti tu!!!!!!!!
io non ho mai detto di non essere cristiana ma certemente non sono cattolica!
leggi bene prima di scrivere cose che non anno alcun senso!
evidentemente sei tu nel "giusto" e lo sono tutti i cattolici come te [SM=x268951] [SM=x268951] [SM=x268951] .
ma fammi il piacere!
vorrei capire dove sta' victor mentre ci sono persone come te che scrivono ste schifezze!
=FRANCESCKA=
00domenica 14 gennaio 2007 15:30
CHI E' DIO!?
ma come ti permetti?
ma che ti senti l'unico suo figliolo?
VERGOGNA!
=FRANCESCKA=
00domenica 14 gennaio 2007 16:04
liviagloria
poi mi spieghi che centra saibaba???
LiviaGloria
00domenica 14 gennaio 2007 16:07
Re: liviagloria

Scritto da: =FRANCESCKA= 14/01/2007 16.04
poi mi spieghi che centra saibaba???




Bagavan é un discepolo di Sai Baba.
=FRANCESCKA=
00domenica 14 gennaio 2007 16:18
liviagloria
be' saranno cavoli suoi......
nelle nostre discussioni non ha mai cercato di imboccarmi niente
quindi se e' nella pace per me' puo' essere anche un indu'...
perche come scrivevo in altro post le strade per arrivare a dio sono infinite
LiviaGloria
00domenica 14 gennaio 2007 16:45
Re: liviagloria

Scritto da: =FRANCESCKA= 14/01/2007 16.18
be' saranno cavoli suoi......
nelle nostre discussioni non ha mai cercato di imboccarmi niente
quindi se e' nella pace per me' puo' essere anche un indu'...
perche come scrivevo in altro post le strade per arrivare a dio sono infinite



Per me non é il problema di te...ripeto che se lui in ogni post attacca la chiesa io il diritto di rispondere...tutto qui.
Ghergon
00domenica 14 gennaio 2007 17:18
Franceska
Dove sei cristiana?
Vorrei capire...
Perchè fai finta di non leggere le cose che ti scrivo?
Il Gesù che tu dici di seguire è una tua fantasia.
Ma con quale arroganza ti permetti di dissentire da quello che lo Spirito Santo ha dettato per duemila anni alla Chiesa Cattolica?
Conosci lo Spirito Santo?
Con quali mezzi cognitivi dissenti dal catechismo?
Come conosci Gesù?
Per sentito dire?

Forza se vuoi essere credibile spiegaci la tua idea Cristiana.
Dai...
BAGAVAN
00lunedì 15 gennaio 2007 09:36
Re: Franceska
Hai visto Caro Victor, è palese il comportamento dei moralisti, non aggiungo altro. E poi sarei io che non rispetto i cristiani.

con rispetto bagavan


Scritto da: Ghergon 14/01/2007 17.18
Dove sei cristiana?
Vorrei capire...
Perchè fai finta di non leggere le cose che ti scrivo?
Il Gesù che tu dici di seguire è una tua fantasia.
Ma con quale arroganza ti permetti di dissentire da quello che lo Spirito Santo ha dettato per duemila anni alla Chiesa Cattolica?
Conosci lo Spirito Santo?
Con quali mezzi cognitivi dissenti dal catechismo?
Come conosci Gesù?
Per sentito dire?

Forza se vuoi essere credibile spiegaci la tua idea Cristiana.
Dai...

=FRANCESCKA=
00martedì 16 gennaio 2007 02:09
bagavan....
Non preoccuparti lasciali stare bagavan se sono telmente convinti di cio' che predficano che facciano pure tanto io ho deciso di fare finta che neppure ci siano.....
La cosa che mi fa' impazzire e' la presunzione di essere nel giusto che hanno certuni...
la pretesa di abbrogarsi il diritto di parlare in nome di gesu'....
la faccia tosta di dire che io non conosco la parola di gesu' solo perche' magari non conosco a memoria le LORO sacre scritture senza ricordarsi pero' che non e' stato cristo a scriverle.....
be' un giorno tutti noi sapremo....ogniuno di noi tirera' le somme delle cose che ha imparato nel cammino terreno e poi qualcuno vedra' se ricompensare lo sforzo compiuto o meno.....
lasciali stare caro bagavan non c'e' peggior sordo di chi non vuol sentire......
e poi fondamentalmente il sentirmi attaccata da loro non mi duole piu' di tanto.....mi spiace per loro
il mondo e' ormai in mano ai fondamentalisti....e non si rendono conto che abrogarsi il diritto divino di parlare al posto di dio non li portera' da nessuna parte....sopratutto perche nei loro discorsi ci sono solo parole di astio e di condanna.....
che il padre ci protegga tutti....loro compresi
BAGAVAN
00martedì 16 gennaio 2007 14:55
Re: bagavan....
Hai ragione, Francesca, Io non voglio perdere la moderazione.

ora sto affinttando una casa nuova e mi sto preparando a ristrutturare alcune cose per viverci piacevolmente. è un trilocale fatto bene, ora devo vedere le soluzioni riguardo il riscandamento, se premndere la stufa a pellet o quella a gas.

sono entusiasta della casa, una bella biblioteca e un bel salotto tutto in legno pregiato.

ho il palché molto bello in camera e nello studio.

sono soddisfatto e ci devo lavorare molto sopra.

ma posterò ancora nel forum, ma per ora sarò impegnato in lavoro di casa.

ciao amica, Dio ci ama tantissimo e ci chiede gentilmente di ascoltarlo nel nostro cuore, è li che si fa capire da Noi.



Scritto da: =FRANCESCKA= 16/01/2007 2.09
Non preoccuparti lasciali stare bagavan se sono telmente convinti di cio' che predficano che facciano pure tanto io ho deciso di fare finta che neppure ci siano.....
La cosa che mi fa' impazzire e' la presunzione di essere nel giusto che hanno certuni...
la pretesa di abbrogarsi il diritto di parlare in nome di gesu'....
la faccia tosta di dire che io non conosco la parola di gesu' solo perche' magari non conosco a memoria le LORO sacre scritture senza ricordarsi pero' che non e' stato cristo a scriverle.....
be' un giorno tutti noi sapremo....ogniuno di noi tirera' le somme delle cose che ha imparato nel cammino terreno e poi qualcuno vedra' se ricompensare lo sforzo compiuto o meno.....
lasciali stare caro bagavan non c'e' peggior sordo di chi non vuol sentire......
e poi fondamentalmente il sentirmi attaccata da loro non mi duole piu' di tanto.....mi spiace per loro
il mondo e' ormai in mano ai fondamentalisti....e non si rendono conto che abrogarsi il diritto divino di parlare al posto di dio non li portera' da nessuna parte....sopratutto perche nei loro discorsi ci sono solo parole di astio e di condanna.....
che il padre ci protegga tutti....loro compresi

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