Carlo Maria di Pietro "il burattinaio"

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Ghergon
00domenica 5 ottobre 2008 11:39
Ho trovato questo bell'articolo tratto dal libro "il Burattinaio" di Carlo Maria di Pietro:
fa molto piacere trovare ancora persone colte e ben preparate nel discernimento e combattimento spirituali e che sanno bene individuare il punto cruciale di tutto.
Davvero ottimo.
Consiglio, anche se lungo, di leggerlo per intero.
www.miliziadisanmichelearcangelo.org/content/view/629/99/...





Il Maligno, benché ferito ed indebolito, ha ancora la possibilità di schierare la sua offensiva contro il genere umano. La stessa “Salve Regina” ci nomina la seguente frase: “… orsù dunque, Avvocata Nostra, rivolgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi e mostraci, dopo questo esilio, Gesù …”. Questa terra è un teatro di lotta, un palco dove si affrontano tenacemente le forze del bene e le potenze sataniche.

Questa grande pugna ha come bersaglio il cuore dell’uomo: la sua anima. Noi, ricevendo il battesimo, abbiamo in dono la grazia; viene cancellato il peccato originale con gli eventuali peccati personali. E se moriamo nella fede ci è donata la vita eterna. È vero che la grazia ci viene data in abbondanza attraverso i Sacramenti ed in modo particolare mediante la S.S. Eucaristia, tuttavia,la nostra anima rimane debole ed incline al male. Con il permesso di Dio, il Maligno opera e tenta, vaga intorno a noi e cerca in tutti i modi di distruggere con le vanità, la lussuria ed il lusso, la grazia che con difficoltà riusciamo a conquistare. La vita dell’uomo, nonostante tutto, è un tempo di grazia, ma è anche il tempo del combattimento spirituale.

Indice: Precisazione iniziale - Voce del Nemico - Sacra Scrittura: verità assoluta - Creazione e Provvidenza - Angeli del Signore - Caduta e angeli ribelli - Primo, imperdonabile peccato - Effettive conseguenze del peccato - Il combattimento spirituale - I consigli di Gesù - Maligno: terribile realtà - - l diavolo esiste e Dio lo ha detto chiaramente - Storia dell'esorcistato - L’opinione dei Servi di Dio - Il male ci perseguita … perché? … e gli Angeli, i Santi ed i Beati soffrono per noi ? - L'Arcangelo San Michele - San Bernardino: angeli e diavoli - I falsi credenti - Gli esorcismi, le benedizioni e le guarigioni - Il maleficio, la fattura, il malocchio: … e la Sacra Scrittura? - Don Marcello… Un cambiamento radicale nella mia vita - Omosessualità: abominio - La donna - Apologetica: difesa della Fede e della Santa Chiesa

La parte iniziale del mio libro è dedicata ad un argomento, a mio parere, basilare: instaurare un rapporto di conoscenza e di complicità con il lettore. È bene mettere i cosiddetti “puntini sulle i” ed è necessario che voi conosciate apertamente il mio punto di vista e quanto, grazie a Dio, ho appreso. Non sono una vittima, al contrario, nella vita ho sempre conseguito risultati soddisfacenti e, in tutti i campi nei quali mi sono seriamente impegnato, sono stato in grado di emergere, di provare enormi soddisfazioni; penserete… “Evviva la superbia!”. Mi auguro che voi riusciate ad interpretare bene le mie parole e, proprio per giungere a ciò, cercherò di seguire il consiglio di San Paolo Apostolo che ci invita a conversare con il prossimo in estrema semplicità e senza utilizzare eccessivi artifizi linguistici, senza fare vezzo di “paroloni” e senza cercare di esprimere concetti divagando in modo diplomatico. Da questo concetto voglio incominciare la mia trattazione. Penso che ognuno di noi “civili” uomini occidentali, possegga un vocabolario della lingua italiana, noto anche come dizionario. Spesso mi capita di utilizzarlo e, imbattendomi nella parola “diplomazia”, ho letto quanto segue: “Accortezza nel condurre faccende importanti e delicate”. Ma cosa, quali sono le cose delicate e, ancor più, cosa intendiamo per accortezza? Cari amici Gesù Cristo dice:

“Nel frattempo, radunatesi migliaia di persone che si calpestavano a vicenda, Gesù cominciò a dire anzitutto ai Discepoli: “Guardatevi dal lievito dei farisei, che è l'ipocrisia. Non c'è nulla di nascosto che non sarà svelato, né di segreto che non sarà conosciuto. Pertanto ciò che avrete detto nelle tenebre, sarà udito in piena luce; e ciò che avrete detto all'orecchio nelle stanze più interne, sarà annunziato sui tetti”.
(Luca 12, 1-3).

Sicuramente vi state chiedendo il perché di questo mio preambolo circa la diplomazia e l’illusione che essa genera; intendo farvi capire che non ho nessuna intenzione di essere delicato, moderato ed ingannatore, anzi, proprio a causa dei miei trascorsi, intendo comunicarvi tutta la realtà, senza mezze misure e così come Dio mi ha permesso di comprenderla. Non usufruirò, quindi, di raggiri e di vane parole, bensì cercherò di centrare i problemi senza disagio. A tal punto siete legittimati a pensare che io sia un presuntuoso, un idealista, un fanatico o forse un estremista! Stiamo attenti, per esempio, proprio a quest’ultimo termine che genera e diffonde paura e riluttanza. Come sempre, analizziamo l’attuale interpretazione di tale parola. Sul vocabolario, è spiegata nel seguente modo: “Estremista è chi sostiene e propugna idee, teorie e simili ispirate all’estremismo”; ma che sono questi giri di parole? Analizziamo allora il significato di “estremismo” e, dopo un’ulteriore ricerca si evince che questo termine sta ad indicare quella “tendenza e quegli atteggiamenti di chi sostiene e propugna idee radicali ed estreme”. Voi sicuramente avrete capito il significato di questa parola ma, visto che secondo me il dizionario della lingua italiana è scritto con “ragion di stato”, non sono ancora soddisfatto e vado a verificare cosa si intende per “radicali” ovvero “che propongono, sostengono, mutamenti e trasformazioni sostanziali da apportare alle radici, in profondità, che tendono ad estirpare il male combattendone le cause” (da Il Nuovo Zingarelli). A questo punto mi viene da sottolineare il perché l’estremista venga considerato male dall’opinione comune e dalla stampa, quando anche il dizionario sembra esprimere un concetto positivo di chi crede in ciò che fa e sposa la giusta causa fino in fondo, mirando all’estirpazione del male. A tale proposito Gesù mi sembra essere l’estremista del Padre, in altre parole l’uomo che più di chiunque altro ha sposato la giusta volontà del Padre ed ha messo in atto tutto ciò che Egli chiedeva Lui, fino a farsi addirittura crocifiggere per salvarci, rimanendo fedele alla Verità; il Vangelo dice:

“Allora Gesù andò con loro in un podere, chiamato Getsèmani, e disse ai Discepoli: “Sedetevi qui, mentre io vado là a pregare”. E presi con sé Pietro e i due figli di Zebedèo, cominciò a provare tristezza e angoscia. Disse loro: “La mia anima è triste fino alla morte; restate qui e vegliate con me”. E avanzatosi un poco, si prostrò con la faccia a terra e pregava dicendo: “Padre mio, se è possibile, passi da me questo calice! Però non come voglio io, ma come vuoi tu!”. Poi tornò dai Discepoli e li trovò che dormivano. E disse a Pietro: “Così non siete stati capaci di vegliare un'ora sola con me? Vegliate e pregate, per non cadere in tentazione. Lo spirito è pronto, ma la carne è debole”. E di nuovo, allontanatosi, pregava dicendo: “Padre mio, se questo calice non può passare da me senza che io lo beva, sia fatta la tua volontà”. (Matteo 26, 36-42).

Nella metafora del calice è comprensibile che Gesù intende la volontà del Padre, il dolore che essa può provocare, la sofferenza; proprio questa frase deve farci riflettere ed ha l'obbligo di renderci compagni di chi come uomo e come Dio è rimasto estremista fino alla fine e si è fatto uccidere bevendo un calice molto amaro. Questo ulteriore preambolo circa il significato del termine estremista l’ho inserito semplicemente per farvi intendere che il mio punto di vista circa l’atteggiamento estremo (finalizzato al bene) è positivo, anzi, come lo stesso Gesù ci dice, non esistono vie di mezzo, sfumature di grigio o mezze misure; è bene sapere chiaramente che o siamo con Lui o siamo contro di Lui, come Egli stesso ci conferma:

“Chi non è con me, è contro di me; e chi non raccoglie con me, disperde”. (Luca 11, 23).

Molti mi condanneranno per le mie affermazioni, tanti mi definiranno un povero eccentrico ed altri ancora, invece, mi ameranno ancor più e mi ringrazieranno per i consigli che io darò, così come io ringrazio Dio per avermi avviato alla guarigione spirituale e per avermi donato la conoscenza della Sacra Scrittura e della vera Chiesa. Non preoocupatevi se vi giudicheranno, ricordate il suggerimento che Gesù ci dava già 2000 anni fa:

“Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti hanno perseguitato i profeti prima di voi”. (Matteo 5, 11-12).

Come potete notare io non ho “peli sulla lingua” e, mentre un tempo eludevo lo scontro, cercavo di divagare e di circumnavigare intorno ai problemi, adesso, con la forza dei Sacramenti, con la preghiera e la meditazione cerco di essere pronto a tutte le difficoltà e non ho più sbigottimento di nulla, tantomeno della morte; l’unica cosa che mi interessa è di piacere a Dio, così come Gesù ha fatto.

Gesù disse loro: “Mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato e compiere la sua opera. (Giovanni 4, 34).

L’uomo per rendere felice il Signore deve innanzi tutto fare quanto segue:

… Vivere nella rigorosa osservanza della Parola …

… Svuotarsi della propria personalità e riempirsi di quella del Cristo Redentore …

… Amare il suo prossimo come Lui lo ha amato …

Il Signore ed unico Creatore, fornendoci i giusti mezzi e le conoscenze adeguate, ci mette nella condizione di superare le nostre concupiscenze e di mantenere un cammino di fede che risulta salvifico per noi e di gioia estrema per Egli stesso. Sovente, purtroppo, accade che ci allontaniamo dal progetto divino e ci lasciamo sedurre dalle tentazioni del mondo. Viene automatico, quindi, chiedersi come fare a riconoscere ciò che è giusto da ciò che non lo è. L’unica via che ci porta alla salvezza è quella di Dio; essa è presente nella Santa Romana Chiesa che, tra i tanti insegnamenti di vita, si assume anche il compito di guidarci nella corretta realizzazione dell’essere e di vigilare sui nostri pensieri; “ dice il Signore: “chi segue me non cammina nelle tenebre”. Non c’è tristezza peggiore, per Dio, che vedere un suo figlio brancolare nel buio e non riconoscere quanto di chiaro e limpido Egli ci offre. Allontanandoci dal Creatore, ovviamente, abbandoniamo la luce della salvezza; quella luce che ci fa stare bene con poco e che ci avvicina amorevolmente al nostro simile, quel bagliore che ci omaggia della possibilità di camminare “a braccetto” con l’Angelo Custode, quella folgore che, dopo la morte, ci porterà a Dio. Diviene ragionevolmente ovvio che, mancando la luce, sopravvengono le tenebre ed il buio, il male, le tentazioni, gli errori, lo smarrimento, alcune malattie, la debolezza psichica, tutto ciò che è disordine. Siamo agli inizi del XXI secolo e, l’estremo razionalismo, il positivismo, il secolarismo, secoli di rivoluzione industriale e di consumismo speculativo, contribuiscono al nostro disinteresse verso la concreta esistenza umana. Purtroppo succede che, non meditando, non pensando o facendolo male, ci si allontana proporzionalmente dai Sacramenti, poi da Dio e, alla fine, ci si ritrova a vivere da superficiali. Questo è quanto di più grave possa capitarci: vivere nella superficialità, condurre una vita da “falsi” cattolici o da atei, senza offrire al nostro “spirito” un incontro con Dio, senza renderci conto di dov’è l’errore, senza prestare ascolto alla parola di Chi vuole la nostra salvezza eterna. A tale proposito è illuminante riportare le classiche frasi che l’uomo dice per giustificare a se stesso ed ai sui simili la scarsa fede ed i peccati:

“Sono Cattolico credente ma non praticante”

“Credo in Dio ma non nella Chiesa”

“Non vado a Messa perché il mio Prete ……!”

“Preferisco pregare in privato e confessare i miei peccati direttamente a Dio”

“Sono molto Cattolico, ma non ho tempo per pregare e per andare a Messa”

“Sono Cristiano, però sono anche moderno, tu sei rimasto al Medioevo”

Le succitate espressioni non sono altro che “figlie” del secolarismo e della superbia. L’uomo, però, non ha capito che la data impressa sulla prima pagina dei quotidiani non potrà mai cambiare od abolire le eterne leggi di Dio. Le “cose” antiche quando fanno comodo sono ben accette, mentre quando ci richiamano all’ordine vengono definite come “superate”; questa è l’ipocrisia. Il dato più atroce, purtroppo, è che molte volte le frasi elencate od altre simili, vengono pronunciate con convinzione e con “robuste” prese di posizione, quasi assurgendo al ruolo di teologi, di giudicatori, di ferventi cattolici e, il più delle volte, tali asserzioni sono originate da una intollerante superficialità di fondo che ormai imperversa e che ci rende ciechi verso la parola di Dio. Purtroppo, però, per quanto possa l’uomo essere razionale, competente e realizzato, sente il bisogno di qualcosa di sovrumano, di non tangibile, di tranquillizzante, di quel qualcosa che lo completi (ovvero di Dio) e, a causa del modernismo, delle distrazioni e del potere, ricerca quanto predetto nelle nuove religioni, nelle filosofie orientali, nelle scuole di meditazione, nei centri officinali, negli studi dei maghi, dall’amica medium, nel dio denaro, nel sesso, nelle droghe, ecc…

A questo punto, o si spalancano bene le orecchie e si consegnano cuore e mente a Gesù ed alla Madonna, oppure si entra nella trappola dell’antico Avversario, il quale è molto astuto nello sfruttare i limiti caratteriali, psicologici e fisici dell’uomo. Così facendo il Maligno può facilmente e viscidamente infiltrarsi nella nostra vita, recapitandoci alla dannazione eterna. Succede, facendo un’indagine campione, che ci si rende conto di avere amici cristiani, che si ritengono tali, pur sposando idee teologiche e morali incompatibili con quelle che il Cristo Risorto ci ha insegnato. Un esempio classico in cui “sprofonda” un italiano su dieci è quello di credere nella reincarnazione che, ahimé, è in netto contrasto con il concetto di resurrezione. Altre forme di pseudo-cristianesimo sono quelle proposte dai maghi, dai medium, dagli spiritisti, dai cartomanti, da tutti gli operatori dell’occulto che, per ingannare il fedele, spesso esibiscono immagini sacre nei loro studi, al fine però di ingiuriarle di nascosto e continuamente. Potremmo citare centinaia di surrogati religiosi, di culti privati, di filosofie vitali, di “vangeli secondo me …”, di arti divinatorie che, nonostante siano in diretto contrasto con la fede cristiana, si collocano al centro della vita di tanti fedeli superficiali, i quali, non volendo, non fanno altro che aprire il loro cuore al peccato, alle tentazioni, alla lussuria, alla bramosia di potere: a Satana! Altri, poi, sono quei personaggi che ostentano una fede cattolica e ritengono tutte le religioni uguali (per presunti motivi di solidarietà e di buonismo); poi, ci rendiamo conto che sono i primi a ritenere che l’aborto, il divorzio, i rapporti prematrimoniali, ed altre brutture, sono perfettamente normali, nonché dei sacrosanti diritti del “cittadino”. Io mi chiedo: ma di quale “cittadino”? Di quello appartenente al Popolo di Dio o di quello ingannato dal diavolo? Stiamo attenti a chi ci circonda, affidiamoci solo nelle mani di Dio, attraverso la Santa Romana Chiesa e la preghiera/meditazione, abbandoniamo le nostre presunzioni e prese di posizione, insomma, mettiamo per un attimo nel dimenticatoio quella famosa parola che è cardine delle nostre vite: “IO”. Cerchiamo di affrontare con maggiore sapienza e con il giusto peso, tutto ciò che pian pianino ci condurrà alla salvezza eterna. Penso che già a questo punto state cominciando a capire chi per me è “il Burattinaio” per eccellenza ma, per chi non avesse ancora ben inteso il mio discorso, consiglio fraternamente di procedere insieme nella tranquilla lettura di questo piccolo ma utile libro. Dice Baudelaire:

“Il capolavoro di Satana è di aver fatto perdere le sue tracce e di aver convinto gli uomini che egli non esiste”.

Il Maligno è invisibile, ma esiste; è come un esercito nascosto che assoggetta il mondo alla sua volontà e, non essendo visibile, risulta molto difficile combatterlo. Eppure senza la presenza di Satana resta inspiegabile tutto il male che c’è nel mondo, come senza la presenza di Dio resta misterioso tutto il bene. Hanno cominciato col negare Satana gli atei, i positivisti, i razionalisti, gli illuministi; hanno finito col negarlo una buona quantità di teologi e, naturalmente, dietro di loro un’immensa moltitudine di cattolici; vi prego di non cascare in questa trappola e di aprire bene gli occhi circa la vera fede, circa la verità contenuta nella Sacra Scrittura, che è attualissima e non è soggetta a private interpretazioni. Ricordiamo, inoltre, quanto dice San Pietro:

Se infatti, dopo aver fuggito le corruzioni del mondo per mezzo della conoscenza del Signore e salvatore Gesù Cristo, ne rimangono di nuovo invischiati e vinti, la loro ultima condizione è divenuta peggiore della prima. Meglio sarebbe stato per loro non aver conosciuto la via della giustizia, piuttosto che, dopo averla conosciuta, voltar le spalle al santo precetto che era stato loro dato. (2Pt 2, 20-21).

Sta nascendo una teologia ed una morale fatta dall’uomo e, di conseguenza, a misura d’uomo, dove tutte le realtà ed i dogmi vengono interpretati e gestiti secondo i propri usi e costumi, quasi rifacendosi alla classica tradizione della New-Age. Quest’ultima corrente di pensiero, difatti, propende alla creazione di una fede a misura di chi la osserva e asseconda i desideri delle semplici comodità individuali o collettive. Non c’è più posto per gli Angeli e per i diavoli, per il Paradiso, che sembra accessibile a tutti, e per l’Inferno che ormai è relegato all’unica fantasia dei gironi danteschi. A stento essi, siano atei, cattolici, fascisti, comunisti, ma pur sempre di “comodo”, trovano il posto per Dio e per Gesù Cristo. Sembra che Freud e Marx siano stati assunti al rango di padri della erudizione e della morale comune. Ormai i concetti e le interpretazioni delle fasi storiche e delle vicende umane hanno raggiunto un’interpretazione falsata, nella quale si lascia spazio ad illusorie ideologie democratiche che non sono da condannare in quanto tali, ma che purtroppo avvantaggiano sempre e comunque solo i grandi dominatori ed i furbi; non dimentichiamo, però, che gran parte dei Profeti e Padri della Chiesa sono soliti affermare:

“È molto difficile, se non impossibile, raggiungere grandezza e dominazione su questa terra senza purtroppo dover concludere un incondizionato compromesso con il “Principe” di questo mondo, ovvero il diavolo”.

Questo non vuole certamente significare che tutti i potenti della terra sono dei satanisti, anzi al contrario, ma che tutti i dominatori ed i governanti operino senza riconoscere ed osservare i “Dieci comandamenti”, la cosa è scontata. Ripeto nuovamente che la Bibbia è colma di esempi di vita pratica che mettono l’uomo dinanzi alla dura realtà: è impossibile accumulare denari, vanità, lusso e potere senza essere in abominio con Dio, perché il solo significato dei termini appena elencati va in contrasto con l’esempio pratico di vita che Cristo ci ha donato. Tornando al discorso che facevamo prima circa le nuove teorie e le moderne concezioni di vita morale e pratica, si potrebbero ricercare tutte le cause che ci portano alla disconoscenza dell’antico Avversario ed alla vita che attualmente conduciamo, ma non mi sembra questo l’ambito adatto, anzi, non vi nascondo che ho una grandissima voglia di scrivere un libro interamente dedicato alla figura di Satana ed alla sua influenza concreta nella vita dell’uomo partendo dai tempi di Zaratustra fino ai giorni nostri; in questa sede mi limiterò a dire che noi siamo talmente deviati dalla cultura, dagli insegnamenti, dalla scientificità, che non riusciamo più a tornare indietro, anzi, abbiamo raggiunto il momento in cui l’Apocalisse dell’illuminato San Giovanni sembra essere alle porte. Dio ci regala il petrolio e noi ne facciamo un uso talmente sballato, eccessivo e spropositato tanto da mettere a repentaglio la vita, l’integrità fisica e mentale finanche delle povere popolazioni aborigene che non hanno alcun interesse alle automobili, alla corrente elettrica ed alle industrie. Dio ci omaggia delle piante officinali e dei loro principi attivi, ci permette di inventare i medicinali per limitare i danni che il peccato originale ha generato nella nostra integrità fisica e mentale e noi, come di consueto, ne approfittiamo, fino a partorire dei veri e propri business; le multinazionali concepiscono prima i virus e poi mettono in commercio i farmaci, i poveri animali subiscono costantemente abominevoli sperimentazioni, gli uomini si prestano come cavie umane in cambio di denaro, i medici si fanno tali più per orgoglio e vanità che per amore dei malati. Essi pensano di poter risolvere tutto con i soli farmaci e mandano a quel paese il fattore umano, la Preghiera di Guarigione ed il ringraziamento a Dio. Abbiamo una risposta al perché accade tutto ciò? Ma è semplicissimo, tutto per il dio denaro, cristianamente definito: “sterco del diavolo”. Ma attenzione, non mi fraintendete, io non sto criticando la medicina ufficiale e le industrie farmaceutiche, d’altro canto se esiste il male e la vulnerabilità, bisogna pure ridurre ciò ai minimi termini, difatti, la stessa Sacra Scrittura ci dice:

“Onora il medico come si deve secondo il bisogno, anch'egli è stato creato dal Signore. Dall'Altissimo viene la guarigione, anche dal re egli riceve doni. La scienza del medico lo fa procedere a testa alta, egli è ammirato anche tra i grandi. Il Signore ha creato medicamenti dalla terra, l'uomo assennato non li disprezza. L'acqua non fu forse resa dolce per mezzo di un legno, per rendere evidente la potenza di lui? Dio ha dato agli uomini la scienza perché potessero gloriarsi delle sue meraviglie. Con esse il medico cura ed elimina il dolore e il farmacista prepara le miscele. Non verranno meno le sue opere! Da lui proviene il benessere sulla terra. Figlio, non avvilirti nella malattia, ma prega il Signore ed egli ti guarirà. Purificati, lavati le mani; monda il cuore da ogni peccato. Offri incenso e un memoriale di fior di farina e sacrifici pingui secondo le tue possibilità. Fà poi passare il medico - il Signore ha creato anche lui - non stia lontano da te, poiché ne hai bisogno. Ci sono casi in cui il successo è nelle loro mani. Anch'essi pregano il Signore perché li guidi felicemente ad alleviare la malattia e a risanarla, perché il malato ritorni alla vita. Chi pecca contro il proprio creatore cada nelle mani del medico”. (Siracide 38, 1-15).

Detto questo non intendo sprecare altre pagine del libro per affrontare questo argomento e, come si suole dire, a buon intenditore poche parole… ! Dio ci regala gli animali, belli, liberi e felici e noi ne facciamo dei fenomeni da baraccone e li teniamo chiusi nelle gabbie, li manteniamo sacrificati ed infelici e, tutto questo perché? Certo! Semplicemente per la nostra vana gloria, per speculare. Dio ci insegna a ricoprirci delle pelli e noi ne facciamo un lusso ed originiamo veri e propri business che hanno dell’incredibile, che sono movimenti mondiali di plagio mentale e di omologazione: “alta moda”. Dio ci onora della possibilità di dilettarci con giochi sportivi e noi ne facciamo una ragione di vita. Incrementiamo il commercio di uno sport che ormai altro non rappresenta che un trasferimento planetario di esseri umani in cambio di ingenti somme di denaro e, la cosa più sgraziata è che tutti gli sportivi sono orgogliosi del fatto che ci sono uomini nel mondo disposti a sborsare miliardi per loro, senza sapere che non divengono altro che mera merce di scambio. Lo sport, cari amici, nasce come un passatempo, nasce come un hobby per riposarsi la domenica dalle fatiche settimanali, invece, adesso, è diventato un lavoro e tutto questo sempre per bramosia di potere, di fama e di denaro. Potrei citare una miriade di esempi analoghi, ma io vi invito solo a riflettere ed a rendervi conto di ciò che affermo, senza prese di posizioni, ma semplicemente analizzando tutta la realtà attuale e le sue deformazioni. Chi è che vuole tutto ciò? Sicuramente non Dio, i suoi Santi e gli Angeli, bensì Satana ed i suoi angeli decaduti. Essi vogliono distruggerci, vogliono ucciderci tutti, ma Dio non glielo permette, allora si sfogano in questo modo, comprando le nostre anime con le vanità materiali del mondo; dice l’Apostolo Paolo:

“Vi esorto dunque, fratelli, per la misericordia di Dio, ad offrire i vostri corpi come sacrificio vivente, santo e gradito a Dio; è questo il vostro culto spirituale. Non conformatevi alla mentalità di questo secolo, ma trasformatevi rinnovando la vostra mente, per poter discernere la volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito e perfetto”. (Romani 12, 1-2);

“Vi dico dunque e vi scongiuro nel Signore: non comportatevi più come i pagani nella vanità della loro mente, accecati nei loro pensieri, estranei alla vita di Dio a causa dell'ignoranza che è in loro, e per la durezza del loro cuore. Diventati così insensibili, si sono abbandonati alla dissolutezza, commettendo ogni sorta di impurità con avidità insaziabile. Ma voi non così avete imparato a conoscere Cristo, se proprio gli avete dato ascolto e in lui siete stati istruiti, secondo la verità che è in Gesù, per la quale dovete deporre l'uomo vecchio con la condotta di prima, l'uomo che si corrompe dietro le passioni ingannatrici e dovete rinnovarvi nello spirito della vostra mente e rivestire l'uomo nuovo, creato secondo Dio nella giustizia e nella santità vera. Perciò, bando alla menzogna: dite ciascuno la verità al proprio prossimo; perché siamo membra gli uni degli altri. Nell'ira, non peccate; non tramonti il sole sopra la vostra ira, e non date occasione al diavolo. Chi è avvezzo a rubare non rubi più, anzi si dia da fare lavorando onestamente con le proprie mani, per farne parte a chi si trova in necessità. Nessuna parola cattiva esca più dalla vostra bocca; ma piuttosto, parole buone che possano servire per la necessaria edificazione, giovando a quelli che ascoltano. E non vogliate rattristare lo Spirito Santo di Dio, col quale foste segnati per il giorno della redenzione. Scompaia da voi ogni asprezza, sdegno, ira, clamore e maldicenza con ogni sorta di malignità. Siate invece benevoli gli uni verso gli altri, misericordiosi, perdonandovi a vicenda come Dio ha perdonato a voi in Cristo”. (Efesini 4, 17-32);

“Mentre alcuni parlavano del tempio e delle belle pietre e dei doni votivi che lo adornavano, disse: “Verranno giorni in cui, di tutto quello che ammirate, non resterà pietra su pietra che non venga distrutta”. Gli domandarono: “Maestro, quando accadrà questo e quale sarà il segno che ciò sta per compiersi?”. (Luca 21, 5-7).

Satana ha paura di essere riconosciuto, ha il terrore che si sappia chi egli realmente è; quale missione vuol compiere. Le epoche nelle quali riesce a farsi dimenticare sono proprio quelle in cui lui trionfa con una presenza attivissima. Non pensiamo che esistano solo gli Angeli Custodi, la Tradizione Cristiana ci insegna che 1/3 delle creature invisibili sono state precipitate su questo mondo; l’Apocalisse a tal proposito dice:

“Scoppiò quindi una guerra nel cielo: Michele e i suoi Angeli combattevano contro il drago. Il drago combatteva insieme con i suoi angeli, ma non prevalsero e non ci fu più posto per essi in cielo. Il grande drago, il serpente antico, colui che chiamiamo il diavolo e Satana e che seduce tutta la terra, fu precipitato sulla terra e con lui furono precipitati anche i suoi angeli”. (Apocalisse 12, 7-9).

Noi, esseri viventi dotati di anima, non abbiamo di fianco solo il giusto consigliere, ma anche l’abile ingannatore che, però, ci offre quanto a noi è maggiormente gradito. Non dimentichiamo che qui siamo in esilio, sulla terra è inviata la nostra anima per guadagnare la salvezza rimanendo salda nella preghiera, nei sacrifici e nella pratica delle virtù cristiane soprannaturali. È troppo semplice pensare di essere nelle spoglie mortali per fare la bella vita; quando mai Cristo ha parlato di questo, noi siamo qui per piangere le colpe dei nostri progenitori Adamo ed Eva; noi viviamo per purificarci e per giungere alla visione eterna di Dio in modo così preparati da non avere più alcun legame né con le atrocità né tantomeno con le bellezze di questo mondo fatto di materia. L’offensiva di Satana ha questo proposito: rovinare il progetto di Dio facendo perdere gli uomini per i quali Dio ha tutto creato, si è fatto uomo e si è fatto crocifiggere. Ricordiamo, infine, che la Sacra Scrittura ci parla così spesso del Maligno che per negarlo bisogna addirittura riscrivere l’intero Testo Sacro. Se è vero che per noi la Sacra Scrittura è parola di Dio, non possiamo far finta di niente o pensare che 2000 anni fa con il termine diavolo si intendeva il peccato, oppure la psiche o l’inconscio; anche un ateo, leggendo il Testo, noterà che questi argomenti vengono trattati da Dio, ma nella loro specificità. Attualmente siamo nel periodo storico cruciale, cioè in quello del massimo trionfo di Satana. La Madonna ha detto a Medjugorje:

“L’ora è venuta in cui il demonio è autorizzato ad agire con tutta la sua forza e la sua potenza. Questa è l’ora di Satana”.

Se noi non soffriamo, non impariamo… Posso ulteriormente asserire, con convinzione ferrea, che ognuno di noi possiede dei talenti. Per tutti noi, Dio ha riservato degli specifici doni, ma sono proprio queste attitudini che attraggono il Maligno. Questi, una volta resosi conto delle nostre capacità, farà di tutto per asservirci al suo seguito e, valutando i nostri difetti, le imperfezioni e le debolezze, utilizzerà tutto ciò per esasperarci, per farci perdere fiducia in Dio e per farci attaccare morbosamente solo a ciò per cui siamo portati. Anche questo è, quindi, il meccanismo che il diavolo usa per condurci alla perdizione e per generale egoismo ed individualismo smodato. Vi riferisco tutto ciò perché tale esperienza l’ho vissuta sulla mia pelle e credo che tutti voi, riflettendo su quanto da me detto, vi ritroverete nella vostra singolare esperienza di vita. Attenzione, in tutto questo meccanismo, però, Dio non sta a guardare, ma con i suoi Santi Angeli e con la sua potenza, fa in modo che tutti noi possiamo, volendo, seguire la sua volontà ed i suoi progetti di salvezza. Dio ci dona le “armi”, noi dobbiamo solo saperle usare:

Prendete perciò l'armatura di Dio, perché possiate resistere nel giorno malvagio e restare in piedi dopo aver superato tutte le prove. State dunque ben fermi, cinti i fianchi con la verità, rivestiti con la corazza della giustizia, e avendo come calzatura ai piedi lo zelo per propagare il vangelo della pace. Tenete sempre in mano lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutti i dardi infuocati del maligno; prendete anche l'elmo della salvezza e la spada dello Spirito, cioè la parola di Dio. Pregate inoltre incessantemente con ogni sorta di preghiere e di suppliche nello Spirito, vigilando a questo scopo con ogni perseveranza e pregando per tutti … (Efesini 6, 13-18).

Tratto dal testo "il Burattinaio" di Carlo Maria di Pietro (WebMaster e Promoter della M.S.M.A.)
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 05:45.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com