Caso Polanski

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
LiviaGloria
00martedì 20 luglio 2010 18:09
Caso Polanski: ai laicisti non interessa nulla delle vittime della pedofilia.
In Contraddizioni, assurdità atei, Scandalo pedofilia nella Chiesa on 16 luglio 2010 at 13:32

La pedofilia in realtà non interessa a nessuno. Men che meno interessano i bambini abusati. Tutto il polverone alzato nei mesi scorsi era unicamente destinato a colpire la Chiesa, utilizzando al posto delle solite crociate o di Giordano Bruno, i piccoli vittime dei pedofili. Ai laicisti non interssano gli abusi nella chiesa anglicana o protestante (ben superiori come numero), neanche quelli che avvengono a centinaia nelle famiglie e nelle scuole (infinitamente superiori come numero). Non interessano neppure i milioni di turisti europei che stanno partendo -come ogni anno dopo la rivoluzione anticlericale e libertina del ’68- per le vacanze sessuali nei paesi del Terzo mondo in cerca di piccoli bimbi per i loro giochini (vedi Corriere della Sera). Anzi, sono in prima linea -oltre ad attaccare la Chiesa- a difedere i pedofili (vedi Ultimissima 11/6/10) e a cercare di legalizzare la pedofilia come atto d’amore (vedi Ultimissima 29/5/10). Solo la Chiesa sta facendo di tutto per cambiare l’andazzo al suo interno ma sopratutto all’esterno. Tutta la premessa fatta è dimostrata dal caso Polanski. Il noto regista è stato arrestato in Svizzera lo scorso dicembre per aver ripetutamente abusato sessualmente di una bambina di 13 anni nel 1977. Ha vissuto gli arresti domiciliari in uno chalet a Gstaad. E’ tornato libero in questi giorni fra lo stupore del mondo e il silenzio dei feroci accusatori dei pochi sacerdoti macchiatisi di pedofila. Swisscom riporta che il Neue Luzerner Zeitung, quotidiano svizzero più importante, titola: “Non tutti sono uguali”. Nell’articolo si dice: se al posto del famoso regista fosse stato fermato un attore sconosciuto, quest’ultimo sarebbe ora davanti a un tribunale americano. L’altro quotidiano, il “Landboten”, si chiede: «che cosa sarebbe successo se invece di Polanski, a finire in prigione fosse stato un religioso cattolico autore di abusi sessuali 33 anni fa?». Il Giornale si chiede: «Perché la giustizia non può essere uguale per tutti, se trattasi di artista o di religioso, secondo le ultime notizie di cronaca?». L’amministrazione Obama è invece profondamente «delusa» dalla decisione della magistratura svizzera e ha annunciato che continuerà comunque a cercare di affidare alla giustizia il regista pedofilo. Questa è l’idiozia dei laicisti: prima trattare il Papa da criminale e poi trattare da Papa un criminale. Tutta l’ipocrisia è riportata in un ottimo articolo del Telegraph di qualche giorno fa.

Post Scriptum: il pensionato zoologo Richard Dawkins (vedi cosa ha detto quando ha lasciato il mondo scientifico dopo anni di battaglia ideologo-ateistica e dopo che il suo miglior alleato, non che maestro, Antony Flew, si è convertito al teismo), gran sacerdote dell’ateismo mondiale, dopo aver annunciato di voler far arrestare il Santo Padre per presunti e aleatori insabbiamenti (o forse per devastante concorrenza e invidia), non ha ancora preso alcuna iniziativa verso l’arresto del pedofilo Polanski. Siamo in attesa di aggiornamenti…





antiuaar.wordpress.com/2010/07/16/caso-polanski-ai-laicisti-non-interessa-nulla-delle-vittime-della-pe...
LiviaGloria
00martedì 20 luglio 2010 18:21
Sondaggio del New York Times: aumentano i cattolici che stimano la Chiesa.
In Aumento numero credenti, cristiani, cattolici, Scandalo pedofilia nella Chiesa on 6 maggio 2010 at 18:31

Un sondaggio promosso da CBS news e dal New York Times ha mostrato che i cattolici non hanno mutato i loro sentimenti a riguardo della Chiesa dopo i fatti degli abusi sessuali. Anzi, ci sono più cattolici favorevoli all’operato della Chiesa ora di quanti ce ne fossero a Marzo. In molti ritengono gonfiate a dismisura le notizie della stampa. La notizia è apparsa su Catholic News Agency. Un mese fa il sito GayNews aveva faziosamente parlato di un “crollo disastroso”.

Intanto l’ex redattore della rivista americana Newskweek ha fortemente criticato il New York Times di mentire sullo scandalo degli abusi nella Chiesa, cercando di implicare, senza successo, il Papa, e mancando di professionalità. La notizia è apparsa su ReligionenLibertad.

La Corte di Cassazione ha intanto assolto un altro sacerdote (e alcune maestre) accusato ingiustamente di molestie sessuali in una scuola di Brescia. La notizia è apparsa su Avvenire.






antiuaar.wordpress.com/2010/05/06/sondaggio-del-new-york-times-aumentano-i-cattolici-che-stimano-la...



già,peccato che quando si prova l innocenza delle accuse,nessuno spende una parola...parlo dei media,forse "media-persuasione"?!
LiviaGloria
00sabato 24 luglio 2010 11:09
antiuaar.wordpress.com/2010/04/26/abusi-sessuali-la-follia-inquisitoria-si-e-fermata-ora-emerge-la...


Abusi sessuali: la follia inquisitoria si è fermata, ora emerge la verità.
In False accuse alla Chiesa, Scandalo pedofilia nella Chiesa on 26 aprile 2010 at 18:05

Come la storia insegna, prima c’è la fase dell’archiviazione meticolosa di notizie e cronache, poi avviene l’attacco concentrato e via via diluito per il tempo necessario, portando come prove i documenti precedentemente e macchiavellicamente catalogati. Dopo di chè vengono emarginati gli inquisitori poiché non fanno più notizia e lentamente emerge la verità. Questo quadro corrisponde perfettamente a ciò che è avvenuto contro l’odiata Chiesa Cattolica in questi mesi. Ora è il momento della verità e la Chiesa sembra esserne uscita più in forze, potendo fare purilizia delle pochissime mele marce.

Ora tocca a Neil Addison, avvocato nel nord-ovest dell’Inghilterra, già procuratore Senior Crown per molti anni. Egli ha studiato i documenti vaticani relativi alla istruttoria delle denunce di abusi sui bambini e smonta completamente l’ipotesi che dietro all’insabbiamento degli abusi sessuali vi sia un’associazione segreta a delinquere. Inoltre, anche lui, elogia completamente l’operato di Benedetto XVI. L’articolo è apparso su MarcatorNet.

Ora tocca a Marco Casonato, docente di Psicologia dinamica all’Università di Milano Bicocca, che intervistato da Francesco Agnoli afferma: “mi sembra che si possa dire che i preti non rappresentano una categoria particolarmente a rischio. C’è molta politica dietro. La pedofilia oggi, infatti, è spesso una clava usata a danno di qualcuno. Gli attacchi alla Chiesa sono attacchi veri e propri, oltre che, talora, regolamenti di conti interni; non sono neppure da trascurare vecchie ruggini con protestanti, anglicani ecc., riemerse magari in occasione del rientro di alcuni gruppi anglicani nella Chiesa di Roma. Semmai dell’attuale papa si può dire che è uno di quelli che si è occupato del problema, ben più di altri che lo hanno preceduto…”.

Tocca anche allo storico ed intellettuale laico Ernesto Galli della Loggia, che nell’editoriale del Corriere della Sera, difende nuovamente Benedetto XVI, come aveva già fatto in precedenza, dimostrandosi soddisfatto della reazione della Chiesa Cattolica: “l’opera di pulizia auspicata con parole di fuoco da Benedetto XVI quando era ancora il cardinale Ratzinger (e quando su questi temi — mi sembra importante notarlo— l’opinione pubblica non si faceva sentire) va avanti con decisione senza guardare in faccia a nessuno. E’ estrema la risolutezza con cui il Papa ha deciso di affrontare la questione non indietreggiando di fronte alle conseguenze. [..] Forse è vero, insomma, che il futuro dell’Occidente si avvia a non essere più un futuro cristiano; ma ciò nonostante, in un modo o nell’altro e chissà ancora per quanto tempo, il Cristianesimo continuerà ad essere essenzialmente occidentale”.

John Waters, uno dei più importanti scrittori ed intellettuali irlandesi, recentemente convertitosi al cattolicesimo, spiega di essere convinto che Benedetto XVI porterà la Chiesa fuori dalla scandalo degli abusi.
LiviaGloria
00sabato 24 luglio 2010 16:14
antiuaar.wordpress.com/2010/07/24/chiusa-indagine-su-mons-zollitsch-totalmente-estraneo-a...


indagine zollitsch, mons zollitsch, pedofilia germania, presidente vescovi tedeschi
Chiusa indagine su mons. Zollitsch: totalmente estraneo ai fatti.
In False accuse alla Chiesa, Scandalo pedofilia nella Chiesa on 24 luglio 2010 at 14:12

Ai laicisti è andata male un’altra volta: dopo essersi esaltati perché qualche sacerdote ha compiuto atti pedofili su dei bambini, hanno provato anche ad incastrare il presidente dei vescovi tedesco. Ma l’accusa si è rivelata, anche questa, totalmente infondata. L’arcivescovo di Friburgo, Robert Zollitsch, non si infatti reso complice del sacerdote che negli anni Sessanta avrebbe (sarà vero o anche qui è una montatura??) abusato sessualmente di un minore. L’archiviazione dell’inchiesta è stata chiesta dalla Procura di Costanza. Non si ritiene infatti che mons. Zollitsch abbia mai coperto o in qualche modo agevolato il religioso. Secondo la presunta vittima degli abusi, mons. Zollitsch – che all’epoca era responsabile del personale della Chiesa friburghese – sarebbe stato a conoscenza degli abusi e nonostante ciò avrebbe confermato al suo posto il religioso cistercense. La Procura, tuttavia, ha concluso che in quello stesso lasso di tempo non si era a conoscenza degli abusi e che dunque ciò fa decadere qualsiasi responsabilità da parte dell’attuale presidente dei vescovi tedeschi. Fin da subito, 2 giugno 2010, l’arcidiocesi di Friburgo aveva parlato di totale estraneità, ricordando le stesse conclusioni a cui è giunta ora la procura tedesca. La notizia è riportata su Radio Vaticana e su Kath.net.

LiviaGloria
00sabato 24 luglio 2010 16:19
antiuaar.wordpress.com/2010/05/19/il-vizietto-di-repubblica-nuovo-tentativo-per-incastrare-benede...

Il vizietto di Repubblica: nuovo tentativo per incastrare Benedetto XVI.
In Contraddizioni, assurdità atei, Scandalo pedofilia nella Chiesa on 19 maggio 2010 at 14:08

Il quotidiano di sinistra non ci sta a constatare che tutto il sudore per montare una campagna contro il Santo Padre sia stato inutile e che il tutto stia scemando velocemente. La foga di Repubblica ha addirittura concesso alcune gaffe clamorose, come quella dell’intervista del 23 marzo scorso a Joseph O’Connor il quale chiedeva le dimissioni del Papa e per tre volte replicò di non essere cattolico. Peccato che Ezio Mauro & Co intitolarono l’articolo: “Intellettuale cattolico chiede le dimissioni del Papa”. “Qualcuno, alla corte di Mauro, deve aver pensato che un attacco al Papa fatto da un non cattolico è molto meno efficace di uno sferrato da un fedele”, ha commentato Il Giornale riprendendo il sito del Senatore Saccomanno. Oggi, unico quotidiano a tentarci, ha voluto iniziare un nuovo assalto. Ha accusato Benedetto XVI di aver scritto nel 2004 l’introduzione ad un libro che tratta esclusivamente argomenti liturgici (la trovate qui) il cui autore è un religioso australiano accusato di avance verso seminaristi e già privato delle facoltà canoniche dall’arcidiocesi di Melbourne nel 1991. Repubblica per lo meno riporta che si parla solo di sospetti poiché l’arcidiocesi non ha mai ricevuto alcuna denuncia di abusi (la notizia è stata presa dal quotidiano australiano The Age). Repubblica si dimentica di citare (appositamente?) che il sacerdote, sospettato pedofilo, ha potuto laurearsi nel 2002 (solo due anni prima di aver scritto il libro in questione) alla University of London, con una dissertazione, permessa dall’università, sulla “Natura del movimento liturgico e i principi della Riforma liturgica”. Di conseguenza occorre condannare anche l’Università di Londa, ma dubitiamo che Ezio Mauro abbia il coraggio di farlo…

La BBC inglese, organo di informazione ben più importante, ha fatto pubblicamente marcia indietro per le accuse rivolte alla Chiesa Cattolica sulla questione pedofilia.

Su Il Foglio del 15/5/10 sono stati pubblicati tantissimi casi di sacerdoti assolti dopo essere stati ingiustamente calunniati di pedofilia.


Sempre su Il Foglio è stato fatto un ampio studio sui casi di pedofilia in Irlanda, ridimensionando completamente l’accaduto.


LiviaGloria
00sabato 24 luglio 2010 16:38
LiviaGloria
00sabato 24 luglio 2010 19:11
orrore...e i media?
antiuaar.wordpress.com/?s=pedofilia+video+politico

abusi chiesa cattolica, ateismo pedofilia, laici sessualità
Ateismo, laicismo e pedofilia.
In Crimini ateismo nella storia, Scandalo pedofilia nella Chiesa on 29 maggio 2010 at 11:54

Nasce su UCCR una prima scheda informativa sul problema degli abusi sessuali sui minori commessi da esponenti del laicismo e dell’ateismo nella storia moderna (e non). La pedofilia è un problema della secolarizzazione moderna e non solo della Chiesa. Purtroppo le notizie non sono facilmente reperibili poiché un senza dio che commette un abuso non fa notizia, al contrario di un cattolico e per di più riconoscibile come sacerdote.

Lungi dal voler difendere i preti che si sono macchiati di questo orribile atto, vogliamo sottolineare che il mondo laico (e anche noti affaristi, come riporta Il Foglio del 30/4/10), oggi scandalizzato, ha da sempre ha inneggiato la liberazione sessuale, bambini compresi. Gli stessi che oggi hanno usato i terribili atti pedofili di alcuni esponenti religiosi per creare una campagna anticlericale e ravvivare la propria ideologia (come hanno sottolineato anche alcune vittime), sono gli stessi che, oltre a commettere a loro volta gli stessi reati (sicuramente oltre lo 0,03% dei casi che riguardano sacerdoti cattolici), hanno sempre chiesto la legalizzazione della pedofilia e hanno offerto protezione ai pedofili. Senza Dio, tutto è possibile, sia per chi rifiuta apertamente Dio, sia per i religiosi che commettendo abusi sessuali si sono apertamente allontanati dal messaggio cristiano ed evangelico, diventando anticristiani. La pagina sarà in continuo aggiornamento, chi volesse segnalare altri casi può scriverci a uccrsitonazionale@gmail.com.



7 aprile 2010. Da La Repubblica, la notizia di abusi sessuali in una scuola scuola-convitto laica per vip nei pressi di Francoforte. L’ultimo caso risale al 1999 e sono almeno 40 le vittime degli abusi messi in atto “da più di otto insegnanti”, ma parla anche di “spaventosi abusi tra studenti”, forse a sottolineare la qualità dell’educazione ricevuta in questi posti. Almeno quattro studenti abusati si sono suicidati dopo aver terminato gli studi. Si tratta della Odenwaldschule, una scuola che promuovere la auto-determinazione della personalità e l’educazione anti-autoritaria, in opposizione alla cultura cristiana. Nella scuola è utilizzato il “tu” agli insegnanti e nell’ora di educazione fisica, ragazzi e ragazze, devono essere sempre senza vestiti, con lo scopo di liberarsi dalla morale (da Wikipedia e da 40 vittime di abusi in una scuola laica tedesca.).

8 marzo 2010. L’Associazione Nazionale Sociologi e l’Osservatorio sui Diritti dei Minori ha preso posizione contro l’ateo anticlericale e omosessuale Aldo Busi, ritenuto “pro-pedofilo” (da ASCA.it e OneTv.it). Nel suo libro “Manuale per il perfetto papà”, ha infatti spiegato che l’età per rapporti omosessuali ritenuta da lui lecita è a partire dai tredici anni, in quanto a questa età un ragazzo, sarebbe adulto e libero di decidere di avere rapporti con un altro uomo. Nel 1996 (ne parleremo più sotto) ha dichiarato al Maurizio Costanzo Show: “ma da quando la pedofilia è un crimine? Io ho fatto di tutto! Se anche un adulto masturbasse un ragazzino, che male ci sarebbe?”. E’ presente anche un video su Youtube che riprende le dichiarazioni in diretta: guarda il video).

8 ottobre 2008. Frédéric Mitterrand, omosessuale e ministro della Cultura francese, è stato accusato dal quotdiano Front National e dal Partito socialista, di aver difeso, tra gli altri, Roman Polanski condannato per pedofilia e di aver scritto un libro nel 2005 in cui rivela orgogliosamente atti pedofili durante un suo tour sessuale in Thailandia. Dalla parte dell’intellettuale laico si è schierato il leader dei Verdi franco-tedeschi Daniel Cohn-Bendit, già difensore della pedofilia (di cui parleremo più sotto) (da Il Giornale e EuroNews).

24 febbraio 2009. I laicisti e anticlericali esponenti del Partito dei Pedofili Olandese hanno inveito contro la Chiesa: “L’Italia non è un paese liberale sulle questioni sessuali. La società italiana è conservatrice perché è la Chiesa che comanda da voi” (da La Stampa: pedofili contro la Chiesa).

27 marzo 2007. La laica Dacia Maraini, sulla scia dei filosofi illuministi praticanti del sesso anche con i figli, ha sostenuto nel periodo del ’68, che l’incesto è una pratica naturale. Ha ribadito il concetto nel 2007, difendendo involontariamente la religione: “La famiglia naturale? Non esiste, perché la natura è violenza, caos e incesto. Nel mondo naturale il più grosso mangia il più piccolo, il più robusto schiavizza il più debole, le madri si accoppiano con i figli, i padri con le figlie, i fratelli con le sorelle. In natura non esiste morale. L’incesto per esempio, presente in tutte le specie, anche nell’uomo, addirittura ammesso in certe circostanze storiche, è stato proibito. L’etica non è un prodotto della natura ma una difficile e nobile prassi che l’uomo avoca a sé, in nome di un Dio che sceglie di applicare la giustizia, concetto assolutamente contrario alla natura” (da Corriere della Sera).

2006. Marco Cappato, segretario dell’Associazione Luca Coscioni e deputato europeo radicale, nel 2006 ha difeso al TG2 il diritto dei pedofili olandesi ad avere il loro partito, il NVD. Il deputato, sempre in prima linea nell’accusare la Chiesa di pedofilia, ha più volte espresso il desiderio che essa venga regolata da leggi, così non ci sarebbe violenza ma soltanto “amore” (da RadiciCristiane). Il grande feeling tra Partito Radicale e pedofilia, di cui si parlerà anche più sotto, è ben espresso nello studio che l’Associazione Famiglia Domani ha consegnato il 30 ottobre 2000 a tutti i senatori e deputati e all’ONU. Il Comitato per le Organizzazioni Non Governative dell’ONU ne ha deciso la sospensione dall’assise internazionale, verdetto poi non ratificato dal voto finale del Consiglio Economico e Sociale e quindi non reso esecutivo.

31 maggio 2006. Nasce il Partito Olandese dei Pedofili (NVD – Partij voor Naastenliefde, Vrijheid en Diversiteit – Amore del prossimo, libertà e diversità). E’ stato fondato da Marthijn Uittenbogaard, Ad van den Berg e Norbert de Jonge. Alcuni scopi sono: ridurre da 16 a 12 anni l’età minima per avere rapporti sessuali (per poi eliminare col tempo ogni diveto), abbassare almeno a 16 anni il limite per recitare in film a luci rosse, legalizzare la pornografia infantile, legalizzare la zoofilia (sesso con animali), assoluta libertà di circolare nudi in pubblico, legalizzare ogni droga, leggera e pesante che sia, per adulti e minorenni (vedi Repubblica). Gli esponenti citati hanno spesso insultato la Chiesa e la sua moralità (da La Stampa: pedofili contro la Chiesa).

12 giugno 2006. Alcuni articoli di giornale, nel giorno del centenario del laico poeta omosessuale Sandro Penna, che scriveva “Il cielo è vuoto. Ma negli occhi neri di quel fanciullo io pregherò il mio dio. Ma il mio dio se ne va in bicicletta o bagna il muro con disinvoltura..”, riportano che il poeta era ossessionato dai bambini e dai fanciulli e batteva le sponde del Tevere e gli orinatoi in cerca dei piccoli. Decisamente aperto alla pederastia e alla pedofilia (anche se non è certo che commise abusi), scrisse ad esempio: “«fanciullo non fuggire, non andare / solo. Non è per me che io lo dico. Io ti ho visto alla fronte un segno chiaro. / E tua madre non vede. Non vede l’amico» (Scuola). Oppure: “era con me un dolce fanciullo selvaggio che pieno / di ardire pur mi si avvinghiava tremando – tremavano forse le foglie / in tutte le siepi? – tenevalo io sotto il mio braccio voluttuosamente. / La notte era fosca e le tombe chiudevano i morti infelici. Il mio cuore / cercava la vita e l’amore” (L’amor di un fanciullo di dodici anni?). Ancora: «Ecco, fanciullo, io ti ho portato a questo / luogo selvaggio, a notte, per che fare? Non so. Non posso soffocare io questo / amore della vita”. (da Sandro Penna e i Maestrini dalla Penna Rossa).

30 agosto 2002. La casa editrice francese Gallimard (che predilige autori laici e comunisti, vedi Wikipedia) è finita sotto accusa di istigazione alla pedofilia da parte di un’associazione francese per la protezione dell’ infanzia, Enfant bleu. La causa sta nella pubblicazione di un libro intitolato Rose bonbon, scritto da un giovane intellettuale sinistramente emergente di nome Nicolas Jones-Gorlin. L’autore mette in scena un pedofilo che parla in prima persona e descrive le scene di palpeggiamenti di bambini. Il libro è stato dovuto ritirare dal commercio (da il Corriere della Sera ). Un altro editore è finito sotto inchiesta. Si tratta di Lèo Scheer, che ha promosso il libro Il entrait dans la légende, scritto da Louis Skorecki, critico cinematografico del quotidiano francese di sinistra Libération, fondato dall’ateo Sartre. Tratta di un serial killer pedofilo che, attraverso dettagliate descrizioni, sodomizza e squarta fanciullini e fanciulline (qui una recensione di un lettore).

16 marzo 2002 L’ateo radicale Marco Cappato ha difeso più volte il partito dei pedofili olandese. Ha anche dichiarato che la pedofilia debba essere regolata da leggi, in questo modo non ci sarebbe violenza ma soltanto “amore”. Ha inoltre ricevuto una lettera da William Andraghetti, orgoglioso pedofilo (di cui parleremo più sotto), che scrive: «Gentile sig. Cappato: che cosa intendono fare i radicali nei riguardi del problema pedofilia? Io sono pedofilo e gradirei che il suo partito prendesse una posizione chiara sulla pedofilia. Grazie. William» (10/03/02). Cappato risponde il giorno stesso (10/03/2002): «Mi pare che i radicali siano stati e siano molto chiari nel denunciare i metodi da caccia alle streghe sui casi di pedofilia, così come il proibizionismo su internet e la sottovalutazione dell’impatto della pedofilia “domestica”». Due giorni dopo, una utente che si firma “Interdetta”, chiede spiegazioni riguardo a questo intervento ambiguo. La replica di Cappato è del 16/03/2002: «Al centro delle varie operazioni antipedofilia c’è stata la demonizzazione di Internet, con procedimenti penali anche a carico di chi ha semplicemente visitato siti pedofili» (da Archivio del Novecento).

5 dicembre del 2000. In un’intervista a Radio Vaticana, il politico Daniele Capezzone, che allora militava nelle file dei radicali di Marco Pannella, affermò «La pedofilia “al pari di qualunque orientamento e preferenza sessuale, non può essere considerata un reato” (vedi Wikiquote). Il 28 aprile 2002 scrisse, assieme a Maurizio Turco, vicepresidente vicario del Partito Radicale, una lettera a Libero, nella quale si scagliava contro i provvedimenti informatici per bloccare il traffico di materiale pedopornografico in internet: “è del tutto inaccettabile la criminalizzazione di un orientamento sessuale (??) in quanto tale. Si tratta di affermare il diritto di tutti e di ciascuno a non essere condannati e nemmeno giudicati, sulla base della riprovazione morale che altri possono provare nei confronti delle loro preferenze sessuali. Criminalizzare i pedofili in quanto tali, al contrario, non serve a tutelare i minori, ma solo a creare un clima incivile…”

Gennaio 1999. Si scatena la bufera sull’ateo Alfred Charles Kinsey, biologo e sessuologo statunitense, celebre autore negli anni ’50 del famoso “Rapporto sulla vita sessuale”, uno dei testi fondamentali della rivoluzione culturale. Egli descrisse la capacità dei bambini di provare orgasmi, con l’intento di sdoganare la pedofilia. Questo studio ha protato alla proliferazione di gruppi per la libertà e i diritti sessuali che chiedono l’abbassamento delll’età di consenso dei rapporti sessuali. E’ stato rivelato che gli esperimenti che Kinsey ha attuato sui bambini siano stati in effetti dei veri e propri atti di pedofilia (da Wikipedia e WikiEnglish, video del 1998). Addirittura si è scoperto che alcuni risultati da lui ottenuti sulla condotta sessuale, che ha modificato i curriculum scolastici e l’ approccio all’ infanzia, sono stati basati, non su esperimenti scientifici, ma presi dal diario privato di un pedofilo che abuso’ di 317 bambini dagli 1 ai 14 anni. Tutto è stato confermato con amarezza da John Bancroft, direttore dell’ Istituto Kinsey dell’ Universita’ dell’ Indiana: “ricorrere a un pedofilo significa rinunciare a ogni base scientifica. Significa degradare l’ infanzia” (da Il Corriere della Sera 9/12/05 e Zenit.it 15/5/05).

14 novembre 1998. Il radicale William Andraghetti, già condannato per violenze sessuali su sei minori, scrisse al Partito Radicale di Marco Pannella chiedendo di potersi candidare nelle sua liste di Bologna, oppure di diventare “europarlamentare pedofilo”. Il pedofilo è stato difeso dal gruppo di scrittori Luther Blissett, collettivo anticristiano e legato al satanismo. Scrisse anche “Diario di un pedofilo”, pubblicato da Stampa Alternativa, casa editrice laicista. Nel libro sostenne che “il diritto di difendere il minore sta sovvertendo ogni altro diritto: bisogna mettere a nudo le violazioni del diritto a esistere come pedofilo”. E ancora: “non ho scelto di essere pedofilo, lo sono sempre stato e lo sono ancora. Come posso pentirmi di qualcosa che non ho scelto di essere?” (ricorda vagamente le frasi che si sentono dire oggi, in cui si sostituisce la parola omosessuale a quella di pedofilo) (da Corriere della Sera 14/11/98).

27 ottobre 1998. I Radicali Italiani hanno organizzato un convegno i dal titolo Pedofilia e Internet, vecchie ossessioni e nuove critiche, promosso sopratutto da Marco Pannella. Tra le motivazioni del convegno si legge: “siamo certi che gli adolescenti a cui molti paesi del mondo attribuiamo la capacità di rispondere in giudizio delle proprie azioni non abbiano invece pari consapevolezza e responsabilità nell’ambito sessuale? In ogni caso in uno Stato di diritto, essere pedofili, proclamarsi tali, o anche sostenerne la legittimità non può essere considerato reato”. Hanno quindi lanciato parole di fuoco contro la legge 269 che, oltre a punire lo sfruttamento sessuale dei minori, obbliga anche gli Internet provider a una funzione di controllo e di censura dei contenuti pedopornografici, pena la chiusura e il sequestro dei server. Massimo Bordin, il trotskista direttore di Radio Radicale, e Roberto Cicciomessere, esponente del Partito Radicale e direttore di Agorà telematica, l’hanno definita “mostruosità giuridica”, legge da “caccia alle streghe”, “illiberale”, “antigarantista”, “cavallo di Troia contro Internet”. La presentazione di questo convegno nelle aule del Senato recitava: “essere pedofili [...] non può essere considerato un reato; la pedofilia […] diventa reato nel momento in cui danneggia altre persone”. Sul sito Internet dell’Associazione danese per la difesa dei pedofili “www.danpedo.dk” (ora è chiuso dalla polizia informatica) si potevano facilmente consultare gli atti del convegno sul cui sfondo è impresso il simbolo dell’associazione stessa: un uomo ed un bambino e due cuori (da InterLex). Radio Radicale è stata anche l’unica radio italiana a mandare in onda il vergognoso programma danese dal titolo “Papà posso toccarti l’uccello?” (da I radicali e pedofilia).

17 ottobre 1997. Viene pubblicato il libro The Political Journey of the Generation of 1968, del giornalista del New York Times e scrittore Paul Berman. L’autore ha suscitato molto scalpore anche perché ha scritto che molti attivisti del nascente movimento gay sperimentarono sin da piccoli, a scuola, o nei parchi, il “sesso tra giovanissimi e adulti”, nel clima appunto di sessualità sfrenata e “liberata” di quegli anni.

1996. Aldo Busi, noto ateo, anticlericale, radicale e omosessuale si è mostato aperto alla pedofilia. Al Maurizio Costanzo Show ha dichiarato: “ma da quando la pedofilia è un crimine? Io ho fatto di tutto! Se anche un adulto masturbasse un ragazzino, che male ci sarebbe?”. E’ presente anche un video su Youtube in cui alla fine di queste affermazioni si sente il pubblico applaudire. Le stesse persone probabilmente sono quelle che ora si scagliano contro la Chiesa (da Youtube). Busi ha anche incolpato addirittura i minori di essere provocatori verso gli adulti. Ha affermato: “non c’ è nulla di scandaloso se un ragazzo compie atti sessuali con un adulto e semmai sono i bambini a corrompere gli adulti e non viceversa”. Dopo le inevitabili polemiche, Busi ha sbraitato contro il cattolicesimo: “Ipocriti. Siete i soliti cattolici che nascete e crescete con l’idea di sesso legata alla colpa e al peccato”. Intervistato da Repubblica ha detto: “Può esistere una pedofilia blanda, quella praticata dai bambini sugli adulti. I bambini sono in certi casi corruttori degli adulti. Oggi cercano il capro espiatorio nel cosiddetto pedofilo, come ieri negli zingari, negli omosessuali, negli ebrei, nei palestinesi, nelle donne, ma anche i bambini hanno la loro brava sessualità e che gli adulti non devono più reprimerla” (da Repubblica 12/12/1996). Sul sito Ragione e Fede c’è una sua piccola ed interessante biografia.

Dal 1993 al 2003. In questi anni l’International Lesbian and Gay Assciation (ILGA), ovvero la più grande associazione di omosessuali a livello internazionale, ha contenuto al suo interno anche l’organizzazione per l’emancipazione della pedofilia: la North American Man-Boy Lovers Association (NAMBLA), compresi numerosi membri. Per questo motivo ha perso lo status consultivo all’ONU e ha dovuto, date le circostanze, eliminare i membri del partito dei pedofili (da Wikipedia).

5 febbraio 1993. Un articolo di Repubblica desta scalpore: Sartre e Simone “mangiabambine”. Louise Védrine, afferma di essere stata vittima da minorenne “degli impulsi dongiovanneschi” di Sartre (ateo) e della sua professoressa di filosofia Simone Beauvoir (atea), accusando quest’ ultima di aver svolto il ruolo di mezzana per procurare al suo compagno “carne fresca”, ovvero giovani fanciulle da lei “pregustate” prima di rifilargliele. Mostra anche le centinaia di lettere osè che il laicissimo Sartre le inviava (da La Repubblica 5/2/93). I due maestri di ateismo avevano già sottoscritto nel 1977 il famoso manifesto dove -in nome della «liberazione sessuale» — esigevano la depenalizzazione dei rapporti con minori, bambini compresi (ne parleremo più sotto).

1990. Le associazioni omosessuali (COC) fondate da Jef Last (pedofilo omosessuale e amico di André Gide) nei Paesi Bassi hanno voluto e ottenuto la depenalizzazione dei contatti sessuali con giovanetti al di sopra dei 12 anni, avvenuta nel 1990. Le condizioni poste furoo il consenso del giovane e il nulla osta dei genitori (da G.J.M. van den Aardweg, Matrimonio omosessuale e affidamento a omosessuali, 1998, p. 507 e da Pedofilia in Italia e cultura pedofila).

1983. Nasce il circolo di cultura omosessuale Mario Mieli, dedita alla difesa dei diritti civili delle persone LGBT. E’ una delle principali organizzatrici del Gay Pride di Roma e vede il transessuale Vladimir Luxuria tra i suoi esponenti ed è dedicata allo scrittore ateo e iniziatore del movimento omosessuale in Italia Mario Mieli (di cui parleremo più sotto), promotore della pedofilia e della liberalizzazione sessuale del fanciullo (vedi anche Contro la Leggenda nera). L’intellettuale riteneva anche che omosessualità e pedofilia fossero correlate (da Gris.Imola.it).

1977. L’ateo e iniziatore del movimento omosessuale in Italia, Mario Mieli, che considerava «opera redentiva», per entrambi, il sesso tra un adulto e un giovanissimo (e anche la necrofilia, la coprofagia e la pedofilia in senso stretto) ha pubblicato il suo libro Elementi di critica omessuale, nel quale ha scritto: “Noi checche rivoluzionarie sappiamo vedere nel bambino l’essere umano potenzialmente libero. Noi, si, possiamo amare i bambini. Possiamo desiderarli eroticamente rispondendo alla loro voglia di Eros, possiamo cogliere a viso e a braccia aperte la sensualità inebriante che profondono, possiamo fare l’amore con loro. Per questo la pederastia è tanto duramente condannata: essa rivolge messaggi amorosi al bambino che la società invece, tramite la famiglia, traumatizza, educastra, nega, calando sul suo erotismo la griglia edipica” (Mario Mieli. Elementi di critica omosessuale. Milano, Einaudi, 1977). E ancora: “la corporeità umana entra liberamente in relazioni egualitarie multiple con tutti gli esseri della terra, inclusi i bambini e i nuovi arrivati di ogni tipo, corpi defunti, animali, piante, cose, annullando “democraticamente” ogni differenza non solo tra gli esseri umani ma anche tra le specie. A questa rivoluzione sociale sono di ostacolo i valori famigliari naturali e cristiani”. Morì suicida nel 1983. Col sostegno dei Radicali è nato il F.u.o.r.i. di Mario Mieli, centro culturale omosessuale che si ispira ai valori del suo beniamino (vedi anche Contro la Leggenda nera).

1977. I paladini dell’ateismo e dell’omosessualità firmarono un famoso manifesto dove -in nome della «liberazione sessuale» — esigevano la depenalizzazione dei rapporti con minori, bambini compresi. I firmatari più famosi furono: i guru laicisti e atei radicali Sartre; Simone de Beauvoir; Michel Foucault; il politico socialista e materialista Jack Lang; l’ateo omosessuale Louis Aragon; il marxista omosessuale Roland Barthes; il filosofo ateo André Glucksman, autore nel 2004 del libro La terza morte di Dio. Perché l’Europa è ormai un continente ateo e nel resto del mondo invece si uccide per fede; Félix Guattari, ateo anarchico e psicoanalista nicciano; Bernard Kouchner, politico social-comunista francese, Guy Hocquenghem, scrittore omosessuale marxista; ecc. (da Il Foglio 17/4/10).

1975. Viene pubblicato il libro Le grand Bazar, scritto dal leader dei Verdi all’Europarlamento, l’ateo e anarchico Daniel Cohn-Bendit. Egli ha descritto i giochi a sfondo erotico dei bambini con gli insegnanti in un asilo riformato di Francoforte, mettendo in evidenza la dimensione pulsionale dell’infanzia e si è vantato di avere non solo raccomandato ma praticato il sesso con i minori lui stesso, quando era insegnante: «Mi è successo che qualche bimbo mi aprisse la cerniera dei pantaloni e iniziasse ad accarezzarmi. Io reagivo in modo diverso a seconda delle circostanze. Il loro desiderio mi creava dei problemi. E chiedevo: “Perchè giocate con me e non con gli altri?”. Ma quando loro insistevano, io li accarezzavo» Difendendosi dopo le richieste di dimissioni ha detto: “Liberale e libertario, io assumo su di me tutta intera l’ eredità della mia generazione [quella del '68]». Ha promosso la legalizzazione della pedofilia sostenendo l’idea di “liberazione sessuale” dei bambini. Ha ribadito i suoi concetti anche durante il programma tv Apostrophes del il 23 aprile 1982. Il sito Libertà e Persona mostra il video della trasmissione. (dal Corriere della Sera 9/2001).

LiviaGloria
00sabato 24 luglio 2010 19:12
Ottobre 1974. Viene fondata in Inghilterra la Paedophile Information Exchange (PIE), un’associazione attiva nella legalizzazione della pedofilia. Keith Hose divenne quasi subito presidente ed ebbe numerosi collegamenti con il gruppo omosessuale Gay Liberation Front di Londa. Il gruppo omosessuale condivideva con il PIE la critica alla famiglia come struttura portante del sistema sociale. Inoltre era favorevole all’abolizione della età del consenso, organizzando una marcia apposita. In seguito il gruppo omosessuale si fuse con il gruppo dei pedofili (PIE). Venne sciolto solo nel 1984 (da Wikipedia).

1970. L’ideologa laica e radicale femminista Shulamith Firestone, nel suo “La dialettica dei sessi”, propose di separare sessualità da riproduzione e difende una sessualità “liberata”, senza confini, arrivando coerentemente ad auspicare la liceità dell’incesto, cioè della pedofilia. L’incesto, infatti, sarebbe un “tabù” che serve “solo a preservare la famiglia”. Sempre in nome della “liberazione sessuale di donne e bambini”, scrisse: “Dobbiamo includere anche l’oppressione dei bambini in ogni programma della rivoluzione femminista. Il nostro passo deve essere l’eliminazione della stessa condizione di femminilità ed infanzia, e si deve arrivare a far sì che tutti i rapporti intimi, anche quelli tra genitori e figli, adulti e piccini, includano anche la fisicità in senso lato” (da Il Foglio 17/4/10).

Anni 60. Il Gerd Koenen , giornalista e storico ha scritto: “Negli asili infantili più radicali le attività sessuali divennero parte integrante dei giochi”.. Anche Sergio Romano sul Corriere della Sera ha ricordato recentemente che negli “asili antiautoritari” o “asili alternativi” “venivano e vengono insegnati ai bambini «giochi erotici» per liberarli dai tabù sessuali. Si tratta delle scuole riformate secondo criteri relativi alla “nuova pedagogia”, che si distaccava dall’educazione tradizionale cristiana, nati intorno agli anni 1960.

1949. In quest’anno si rese pubblica la pederastia di Pier Paolo Pasolini, scrittore e poeta laico omosessuale. Sembra però che andasse oltre alla pederastia: Alberto Moravia ha narrato più volte infatti che, viaggiando in Africa e in Asia con lui, questi ogni sera partiva a caccia di adolescenti: e talmente giovani che (è ancora Moravia a riferirlo) spesso quel suo amico e collega pederasta tornava in albergo pieno di lividi per le botte ricevute dai genitori infuriati (vedi Pasolini e Bologna).

1936. L’ateo marxista Wihelm Reich, già allievo di Freud, scrisse “La libertà sessuale”, stampata in Italia da Feltrinelli nel 1963. Nel libro si predica la distruzione del modello familiare naturale, ritenuto oppressivo anzitutto per la libertà sessuale del bambino, per la sua “genialità spontanea e priva di complessi di colpa”, negata brutalmente dalla concezione cristiana e “borghese” della famiglia (da Il Foglio 30/3/10).

1934 Balthus, pittore del laicismo francese raggiunse l’apice rispetto ai suoi molti dipinti di giovani fanciulle ritratte in un contesto erotico. In un suo quadro del 1934, “Lezioni di chitarra” presenta una donna che sottopone una bambina a molestie sessuali. E’ il suo quadro più famoso ed è valutato in miliardi. Ad un amico scrisse: “Sto preparando una nuova tela. Una tela piuttosto feroce. Posso arrischiare a perlartene? Figurati se non posso parlarne con te – E’ una scena erotica, non è una di quelle piccole infamie che ci si mostra clandestinamente dandosi colpetti di gomito. No, io voglio declamare alla luce del sole, con sincerità e partecipazione, tutta la tragedia e l’emozione di un dramma della carne, proclamare a gran voce le incrollabili leggi dell’istinto. Morte agli ipocriti!” (da Wikipedia).

1905. Esce uno studio di Sigmund Freud, celebre psicoanalista ateo, che raccoglie i Tre saggi sulla teoria sessuale. Esso ha indubbiamente offerto argomenti a chi cercava alibi alla propria perversione pedofila. Le teorie freudiane non hanno mai dato apertamente legittimità alla pedofilia, prò alcune di queste, come la visione del bambino come “perverso polimorfo”, il primato assegnato alle pulsioni sessuali nello sviluppo della personalità o la “repressione” di tali pulsioni quale causa di nevrosi, si sono facilmente prestate a volgarizzazioni approssimative e strumentali. Questo studio e queste teorie sono state tra l’altro in parte abbandonate dalla stessa comunità psicanalitica. Un suo allievo, Wilhelm Reich (di cui abbiamo parlato sopra), psichiatra comunista ha usato questo studio scientifico per invore la “liberazione sessuale” dei bambini (da Europa oggi e Wikipedia).

1700. Il noto filosofo illuminista Jean Jacques Rousseau, profeta dell’educazione relativista e laicista dopo aver avuto cinque figli dalla sua compagna, se ne libera rapidamente depositandoli nell’ospizio dei trovatelli. Credente nella assoluta bontà delle sensazioni, a Venezia si compra per pochi franchi una bambina di dieci anni per allietare sessualmente le sue serate (da Jean-Jacques Rousseau, Le Confessioni, Biblioteca Universale Rizzoli, aprile 2001, p.28).

Tra il I° a.C. e IV° secolo a.C. Presso i Romani la pederastia ha continuato a essere praticata: il ragazzino libero è sostituito dallo schiavo e dal figlio dello schiavo e, talvolta, dal nemico sconfitto. Plutarco racconta che i romani usavano mettere al collo dei figli una bulla d’oro, affinchè, «quando giocavano nudi, non venissero scambiati per degli schiavi e fatti oggetto di tentativi di seduzione» (da Plutarchus, Dell’educazione dei figliuoli, G.C. Sansoni, Firenze, 1916, p. 52). Il Cristianesimo fornì le basi religiose per la condanna di ogni comportamento non eterosessuale ed in quanto tale “contra naturam”, non naturalmente preordinato alla procreazione (da Centro di documentazione su carcere, devianza e marginalità).

Tra I° e III° secolo d.C. Il mondo pagano non tutelò sufficientemente i diritti del fanciullo, mentre la tutela piena di questi diritti è stata uno dei cardini della restaurazione morale operata dal Cristianesimo. Alle teorie dei filosofi e dei legislatori della società pagana, vengono contrapposte le dottrine della società cristiana, i principi della nuova religione. I Padri e gli scrittori ecclesiastici dei primi secoli sono unanimi nel condannare l’infanticidio, l’esposizione, la vendita dei fanciulli (da Barnaba Pseudo, Epistola, cap. XIX). L’argomento dei diritti del fanciullo come “persona”, soggetto di diritto, è trattato da Sant’Agostino con notevole ampiezza (da Vita di S. Agostino). La Chiesa, anche grazie a Costantino Magno, stabilisce gravissime pene contro coloro che abusano della debolezza della giovane età. Le innovazioni del Cristianesimo esercitarono una decisa influenza sull’ordine giuridico, specialmente quando il Cristianesimo ottenne il riconoscimento ufficiale dallo Stato. Sempre la Chiesa cominciò ad allestire asili, orfanotrofi che sorgono all’ombra dei suoi templi e dei monasteri. Gli amanuensi cristiani distrussero i testi che parlavano di pedofilia (da Centro di documentazione su carcere, devianza e marginalità).

Tra VI e IV secolo a.C. . La pedofilia ebbe la massima diffusione in età pre-cristiana, sopratutto tra Sparta e Atene. Essa consisteva in una relazione sessuale tra adulti maschi e adolescenti, spesso all’interno di un’esperienza spirituale e pedagogica attraverso la quale l’amante adulto trasmetteva le virtù del cittadino. Il coinvolgimento di molti maestri del tempo, tra cui Socrate e Platone, così come la poesia di Alceo e Anacreonte rendono possibile un’ingente quantità di documenti sulla pederastia, considerata lecita e riconosciuta come forma pedagogico-educativa (da C. Schinaia, Pedofilia, Pedofilie. La psicoanalisi e il mondo del pedofilo, Bollati Boringhieri, Torino, 2001 p. 110. e da Centro di documentazione su carcere, devianza e marginalità). Platone aveva indicato come presupposto filosofico dell’insegnamento l’eros, che è nello stesso tempo desiderio, piacere e amore. Weitbrecht ha sostenuto che tra l’amore psichico e spirituale dell’adulto verso il giovane discepolo da lui educato e formato e il graduale scivolamento verso la pedofilia sensuale il passo è breve (H.J. Weitbrecht, Compendio di psichiatria, trad. it. Piccin, Padova, 1970, p. 31. Plutarco ha affermato che nonostante le norme, le violenze sessuali su bambini di età inferiore ai 12 anni da parte di pedagoghi e insegnanti dovevano avvenire regolarmente (Centro di documentazione su carcere, devianza e marginalità).



Conclusione. Sottolineiamo che sovente molte di queste persone, di questi “liberatori”, si scagliarono con virulenza proprio contro la chiesa, contro i “puritani”, contro il pensiero cristiano in generale, reo di opprimere la libera sessualità, di imporre regole e divieti. L’esplosione della secolarizzazioneha prodotto la “liberazione sessuale”, con disgregazione della famiglia, pornografia, pedofilia, esplosione del numero dei divorzi, instabilità dei bambini, boom di suicidio adolescenziale ecc.


LiviaGloria
00sabato 24 luglio 2010 20:08
www.europaoggi.it/content/view/2176/28/


Nel 1998 lo Psychological Bulletin, organo della American Psychological Association, ha scritto che gli abusi sessuali nell’infanzia “non causano danni profondi e permanenti così gravi”, e raccomanda che il termine pedofilia “caricato con una connotazione negativa”, sia sostituito dal termine “intimità inter-generazionale”.


L'attuale ministro della Giustizia tedesco, la liberale Sabine Leutheusser-Schnarrenberger, tra i più accesi critici della Chiesa in tema di pedofilia, faceva parte del direttivo della Humanistische Union quando questa organizzazione si batteva per liberalizzare tutti gli atti sessuali "consensuali", inclusi quelli con minorenni.
LiviaGloria
00sabato 24 luglio 2010 20:29
www.libertaepersona.org/dblog/articolo.asp?articolo=1762


Ancora, potrebbero farci sapere se trovano giusto che la venerata cultura laica, ormai diversi anni fa, abbia assegnato nientemeno che il Nobel per la Letteratura ad André Gide, scrittore che nei suoi scritti racconta di quando, nei vicoli di Tangeri e di Casablanca, si divertiva con gli impuberi: se la sentirebbero di assegnare ad un prete pedofilo letterariamente dotato addirittura il Nobel?
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 14:40.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com