Come combattere il maligno

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LiviaGloria
00mercoledì 28 febbraio 2007 22:05
www.entraevedi.org


Premetto questo scritto affrontando le pagine dell'aldilà

"Alla sera della vita saremo giudicati sull'amore" (S. Giovanni della Croce)

La morte pone fine alla vita dell'uomo come tempo aperto all'accoglienza o al rifiuto della grazia divina apparsa in Cristo. Il Nuovo Testamento parla del giudizio principalmente nella prospettiva dell'incontro finale con Cristo alla sua seconda venuta, ma afferma anche, a più riprese, l'immediata retribuzione che, dopo la morte, sarà data a ciascuno in rapporto alle sue opere e alla sua fede. Ogni uomo, fin dal momento della sua morte riceve nella sua anima immortale la retribuzione eterna, in un giudizio particolare che mette la sua vita in rapporto a Cristo, per cui o passerà attraverso una purificazione o entrerà immediatamente nella beatitudine del cielo, oppure si dannerà immediatamente per sempre.

La risurrezione di tutti i morti, "dei giusti e delgi ingiusti", precederà il Giudizio finale. Sarà "l'ora in cui tutti coloro che sono nei sepolcri udranno la sua voce [del Figlio dell'Uomo] e ne usciranno: quanti fecero il bene per una risurrezione di vita e quanti fecero il male per una risurrezione di condanna" (Gv. 5, 28-29). Allora Cristo verrà nella sua gloria, con tutti i suoi angeli... E saranno riunite davanti a lui tutte le genti, ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri, e porrà le pecore alla sua destra e i capri alla sua sinistra...

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Come combattere il maligno




Da questo numero inizia uria collaborazione assai significativa il nostro caro amico don Gabriele Amorth, il più noto ed esperto esorcista del nostro tempo. A lui un grazie da parte nostra e dì tantissimi lettori che desideravano approfondire l'argomento specifico.i proponiamo di esporre al lettori, in forma semplice e pratica, una breve serie di articoli in cui trattare quello che in realtà è il compito principale della nostra vita terrena. Lo scopo è chiaro: è quello di vivere con Dio, uniti a Dio in terra per goderlo eternamente in Cielo. Ma questo che, come insegnavail vecchio catechismo di Pio X, è il fine per cui Iddio ci ha creati, non può essere raggiunto senza combattere Satana, che cerca in tutti i modi di strapparci dalla fede e dall'osservanza delle leggi divine.
Credere all'effistenza di Satana Il punto di partenza è credere che Satana c'è e che agisce incessantemente su di noi. è importante ricordarlo perché oggi in molti, in troppi, non credono nell'esistenza del demonio e quindi gli aprono tutte le porte. Da qui la situazione attuale di perdita del senso del bene e del male, di sfascio della famiglia, di sfacciata immoralità, di perdita di ogni valore, di cedimento agli istinti più perversi. E non è certo esente da questa colpa, di aver fatto dimenticare il demonio e la sua attività, il clero con la sua doverosa predicazione della verità.Scrive il card. Biffi, arcivescovo di Bologna: "Alcuni teologi, più o meno implicitamente, sono arrivati a dichiarare la morte del diavolo, lo hanno liquidato. Essi sono partiti da un'ermeneutica dei testi della Scrittura e del Magistero basandosi sulla mentalità moderna, che relega il diavolo a mito e simbolo. La prospettiva, invece, in cui si colloca la S. Scrittura è la descrizione della storia della salvezza attuata da Cristo. L'azione di Gesù, fin dal suo inizio, si pone come un'azione che contrasta quella del demonio: il Regno di Dio è giunto sulla terra e lotta contro l'altro regno, quello del "padre delle tenebre". Per questo non ci interessa tanto il demonio in se stesso, ma perché è inserito nella vicenda di Cristo" (Osservatore Romano, 17 settembre 1998).E' chiarissimo Giovanni quando scrive: "Per questo il Figlio di Dio è venuto al mondo, per distruggere le opere di Satana" (1 Gv 3,8). Chi non crede nel demonio e nella sua continua azione, non capirà mai lo scopo della venuta di Cristo e da che cosa Cristo ci ha redenti. La lotta è stata tra Cristo vincitore e Satana sconfitto. E per ogni uomo la scelta da operare è tra Cristo e Satana.Riguardo al demonio non posso fare a meno di riportare le fortissime espressioni usate da Paolo VI nel suo famoso discorso del 15 novembre 1972, in cui scosse il mondo cattolico sulla presenza del maligno. "Quali sono oggi i maggiori bisogni della Chiesa? Uno dei maggiori è la difesa da quel male che chiamiamo demonio. à il nemico numero uno. E agente oscuro pervertito e pervertitore, dall'azione misteriosa e paurosa. Tentatore per eccellenza, è il nemico occulto che semina errori. Non è un solo demonio, ma una paurosa pluralità. Questo essere oscuro e conturbante esiste davvero: esce dal quadro biblico ed ecclesiastico (ossia dalla Chiesa) chi si rifiuta di riconoscere questa esistenza".Ma allora bisogna vedere il demonio dappertutto? t questa una frase più volte ripetuta e che contiene un equivoco. Se tu vedi il demonio nel mal di denti o mentre inciampi per strada (ossia in qualunque caso che ti capita nella vita), sei certamente fuori strada e rischi di diventare un maniaco. Ma che il demonio sia dappertutto e ci assalga 24 ore al giorno è una realtà. Ce lo ricorda S. Pietro quando afferma che Satana, come leone ruggente, ci circuisce cercando chi divorare (1 Pt 5,8-9). Ce lo ripete S. Paolo affermando: "Non lottiamo contro una natura umana mortale, ma contro i principati, contro le potenze, contro i dominatori di questo mondo oscuro, contro gli spiriti maligni delle regioni celesti" (Ef 6,12);ossia lottiamo contro i demoni che ci avvolgono completamente. Si fa eco della Scrittura il Vaticano Il quando afferma: "Tutta intera la storia umana è pervasa da una lotta tremenda, cominciata dall'origine del mondo e che durerà, come dice il Signore, fino all'ultimo giorno" (Gs 37).Mai la Bibbia ci dice di avere paura del demonio, ma ci pone sempre in guardia e ci dice di resistergli con fede forte, e lui fuggirà da noi.Siamo avvertiti. La vita è una lotta tra il bene e il male: a noi la scelta. Poi ognuno sarà giudicato in base a questa scelta: se avrà ascoltato la voce di Dio o la voce del demonio. Dio ci dà tutti i mezzi per riconoscere Satana e vincerlo. Ma la prima condizione è credere nella sua esistenza e nella sua attività:egli cerca di farci ribellare a Dio e di farci finire dove lui si trova. Usa sempre la stessa tattica, quella adoperata con Adamo ed Eva: "Non è vero che morirete" (quindi non dovete credere alle parole di Dio); "Anzi, sarete simili a lui perché conoscerete il bene e il male" (ossia disubbidire a Dio è unvantaggio, è imparare qualche cosa che non si sapeva; non è peccato ma è esperienza).Come può l'uomo salvarsi dalla tentazione e dall'opera del maligno? t quello che un po' per volta vedremo. Ma il primo passo per vincere un pericolo è renderci conto che questo pericolo esiste. Solo così useremo i mezzi per superarlo.1 libro della Bibbia che più si occupa di Satana, benché tutto il Sacro Testo se ne occupi continuamente, è l'Apocalisse. Dal capitolo 12 di questo libro entusiasmante traggo qualche frase significativa. "Un segno grandioso apparve nel cielo: una donna vestita di sole, con la luna sotto i piedi, e sul capo una corona di dodici stelle... E un altro segno apparve nel cielo: Michele con i suoi angeli ingaggiò battaglia contro il dragone, che combatté con i suoi angeli, ma non prevalsero... Non ci fu più posto per loro nel cielo. Fu infatti scacciato il grande dragone, il serpente antico, quello che è chiamato 'Diavolo' o 'Satana', colui che inganna tutta la terra abitata; fu precipitato sulla terra e con lui furono precipitati anche i suoi angeli... Si mise quindi a far guerra contro quelli che osservano i comandamenti di Dio e posseggono la testimonianza di Gesù".Ecco come inizia l'azione di Satana: precipitato dal cielo cerca di corrompere gli uomini. Il suo destino è deciso in eterno e sbagliano coloro che, intendendo falsamente la misericordia di Dio, affermano che anche il demonio, anche i dannati, potranno un giorno raggiungere la salvezza. Questi teologi sono traditori della Bibbia e ingannatori del popolo. Dimenticano che anche la giustizia di Dio è una divina virtù, che non si oppone affatto alla sua misericordia. Così facendo favoriscono l'opera di Satana,dando da bere che anche la condanna eterna ("Via da me, maledetti, al fuoco eterno", Mt: 25,41) sia in sostanza una buffonata. Questa è una derisione di tutta la Bibbia e della storia umana, quale la Bibbia ci insegna.L'azione di Satana contro l'uomo è duplice: ordinaria e straordinaria. L'azione ordinaria, di cui parliamo in questa puntata, è di tentare l'uomo al male, allontanarlo da Dio facendolo cadere nel peccato, ossia nella ribellione a Dio, e trascinandolo così a quello stesso inferno eterno in cui lui si trova. L'azione straordinaria è il potere che Satana ha, nei limiti consentiti da Dio, di infliggere all'uomo mali straordinari, che possono arrivare alla vera e propria possessione diabolica. Ci occuperemo di questo secondo caso negli articoli seguenti.L'azione ordinaria di Satana contro l'uomo Tutti gli uomini, in tutto il corso della loro vita terrena, soggiacciono all'azione ordinaria del demonio, ossia debbono lottare contro le sue tentazioni. E una condizione umana così insita nella vita attuale, che neppure Gesù, facendosi uomo, è stato sottratto da questo stato. Ricordava il Santo Padre, nel discorso del mercoledì 3 giugno 1998: 1niziata nel deserto la lotta con Satana prosegue per tutta la vita di GesJ. Tante volte ci viene chiesto come mai Dio non blocca l'attività di Satana, perché la permette. Il motivo è evidente: Dio offre all'uomo decaduto l'occasione per dimostrargli la sua fedeltà. Addirittura la Bibbia tratta la tentazione come una beatitudine:"Beato l'uomo che sostiene la tentazione, poiché una volta collaudato riceverà la corona della vita che Dio promise a quanti lo amano" (Giacomo 1,12). Già scriveva il Siracide: "Beato l'uomo che poteva trasgredire e non ha trasgredito, che poteva fare il male e non lo fece" (Sir 31,10). Un grande santo e dottore della Chiesa, S.Giovanni Crisostomo, arrivò ad affermare che il demonio (certamente suo malgrado) è il "santificatore delle anime".Prima di tutto nelle virtù teologali: fede, speranza e carità. Poi ci tenta nei nostri punti deboli, che sono le grandi passioni: il piacere, la ricchezza, il successo (ossia il potere). E studia per ciascuno le condizioni in cui si trova, le persone che incontra, gli stati d'animo, specie se depressi, le occasioni che la vita fa incontrare. Esempi di persone, amicizie, letture, spettacoli... tutto il demonio cerca di sfruttare per i suoi scopi, accompagnando sempre ogni occasione col far ignorare o non credere alle parole di Dio, alle sue leggi, alle sue stesse minacce di castigo.La Bibbia ci assicura che mai saremo tentati sopra le nostre forze. Ma attenzione, ci dice anche che le nostre forze non bastano. "Vigilate e pregate per non cadere in tentazionè. Il grande ammonimento che Gesù ci dà nel tragico momento del Getzemam contiene le due condizioni indispensabili per vincere l'azione ordinaria del demonio. Vigilate e pregate. La vigilanza significa autocontrollo; significa fuga dalle occasioni; significa istruzione continua sulla legge di Dio. Ma anche con tutta la nostra buona volontà noi non siamo in grado di vincere le tentazioni. t necessaria la grazia di Dio. Senza il suo aiuto saremmo sempre dei vinti. Quindi occorre la preghiera costante, la frequenza al sacramenti, l'uso di tutti quei mezzi di grazia che il Signore ci mette largamente a disposizione.Da notare che la lotta è proporzionata anche all'età: non dobbiamo stupirci se, invecchiando, le tentazioni si fanno più violente. Anche un caro amico, arcivescovo e ultra settantenne, può sbagliare. Mai tradisco l'amicizia e mai la rinnego, anche se posso disapprovare il comportamento di un amico. Ma ho tanto pregato e fatto pregare, che ben volentieri ho ucciso il vitello grasso e ho fatto festa al suo rientro. Per 26 anni sono stato da Padre Pio; solo dopo la sua morte, quando sono state pubblicate le sue lettere ai direttori spirituali, ho imparato che P. Pio è vissuto sempre con due incubi, due terrori: la paura di cadere in peccato e la paura di perdere la fede. Giustissimo; i santi hanno la vista lunga e lui sapeva bene che né la vita in convento né le stimmate lo mettevano al riparo da questi due pericoli.Ma il Signore ci aiuta e ci perdona, la Madonna ci protegge, gli angeli e i santi ci assistono. Io credo che cadere nel peccaro e perseverare in esso sia molto più difficile e più raro che sconfiggere le insidie del demonio.Come si combatte ildemonio?", si chiede Paolo VI nel famoso discorso del 15 novembre 1972. E risponde: "Tutto ciò che combatte il peccato combatte il demomo". La lotta contro il peccato è il punto di partenza imprescindibile per sconfiggere il maligno. La Sacra Scrittura è chiara: la morte è entrata nel mondo a causa del peccato; il peccato è entrato nel mondo a causa del maligno.E' molto difficile far comprendere oggi la gravità e il senso del peccato, in un mondo che ha perso la fede e ritiene tutto lecito, tutto permesso. Ma diciamo francamente: è sempre stato difficile far comprendere la gravità del peccato alla nostra umanità immersa nei pensieri, nelle preoccupazioni, nel desideri terreni, e così restia a riflettere sul serio che la vita presente è tutta in funzione della vita eterna. Da qui i grandi ammonimenti del vangelo: "Che giova all'uomo guadagnare il mondo se perde l'anima sua? Che cosa potrà dare in cambio della sua anima?" (Matteo 16,26). Noi siamo esseri limitati; il peccato ha invece un aspetto di illimitatezza, per le sue conseguenze eterne. Perciò ci resta difficile comprenderne la portata. Cerchiamo allora di provare a capirlo riflettendo sulle sue conseguenze: negli angeli ribelli, in Adamo ed Eva, nel mistero della Redenzione, nelle conseguenze per chi muore in peccato.Obbedienza e ribellione Dio ha creato tutte le cose buone e belle; le ha create tutte per il bene e per la felicità. Quando creò miriadi di angeli, erano tutti splendenti e felici. Ma diede loro il dono più grande, ciò che li avrebbe resi responsabili del loro destino: il dono del libero arbitrio. Non può esistere vera grandezza senza fatica e senza merito. Ora noi non sappiamo quale fu la prova a cui furono sottoposti gli angeli: i Padri della Chiesa e i teologi si cimentano nel presentare delle ipotesi. Quella che è certa è la sostanza della prova: si è trattato di ubbidire a Dio o di ribellarsi a lui. Dio non sa che farsene di una obbedienza costretta e irresponsabile; i suoi doni, anche i più fondamentali, li offre, non li impone. Sappiamo che una parte di angeli si è ribellata a Dio,ha voluto contestarlo ed erigersi contro di lui. La condanna è stata inesorabile: cacciati dal Cielo, si sono costruiti l'inferno con le loro mani.Opponendosi a Dio lo hanno odiato e per odio contro di lui tentano l'uomo al male: vogliono spingerlo alla stessa ribellione e alla stessa fine. Vediamo così, anche se pallidamente, l'effetto eterno del peccato e la perversa volontà di contagiarne gli altri.Anche in Adamo ed Eva la ribellione a Dio, ossia il peccato, ci si presenta con tutta la sua estrema gravità: cacciati dal paradiso terrestre, ossia da una condizione felice, vengono sottoposti alla morte, alla fatica, alla malattia, alla durezza di guadagnarsi il pane con fatica, a essere esclusi per sempre dalla visione beatifica di Dio. E vediamo come una buona parte di queste conseguenze, quelle soggette al tempo passeggero, perdurano e perdureranno fino alla fine del mondo. Ecco il peccato: ergersi contro Dio ribellandosi a lui, come se tutto quello che ci ha ordinato non fosse per il nostro bene. Diciamo pure che il peccato è qualcosa di orribile, è l'unico vero male, se queste ne sono state le conseguenze.
La redenzione
Vediamo allora a quale prezzo Dio è ricorso per salvarlo. Seguendo l'insegnamento dei Padri, riviviamo l'episodio del peccato e la sua riparazione. C'era Eva, la donna del peccato; ora c'è Paria, la piena di grazia. C'era Adamo, il capostipite dei caduti; ora c'è il nuovo Adamo, Gesù, il Figlio stesso di Dio venuto a salvarci. Da Eva il frutto del peccato; da Maria il frutto della vita. C'era l'albero della tentazione, ora c'è la croce, il segno della redenzione. C'era la presenza di Satana, che ha vinto i progenitori; ora c'è ancora Satana, ma che viene sconfitto da Cristo. E quale ne è il segno più smagliante? Alla disobbedienza di Adamo è seguita la morte; all'obbedienza di Cristo è seguita la risurrezione. Ma la gravità di che cosa sia il peccato risulta evidente dalla enormità del sacrificio a cui Cristo si è sottoposto per redimerci. Infine il nostro sguardo si ferma sul giudizio universale: "Venite benedetti... Via da me maledetti, al fuoco eterno" (Matteo 25,34 e 41). Per cui il mondo terreno si concluderà con quelle parole definitive: "E questi se ne andranno al castigo eterno, i giusti invece alla vita eterna" (Matteo 25,46). Eterno il paradiso, eterno l'inferno. Ecco la conseguenza per cui ognuno raccoglierà quello che ha seminato; ognuno sarà giudicato secondo le sue azioni."Tutto ciò che combatte il peccato combatte il demonio". Così abbiamo iniziato, con le parole di Paolo VI. La vita dell'uomo è un continuo combattimento: dobbiamo rendercene conto, sapendo di dover lottare contro un nemico fortissimo, e che siamo in grado di vincere solo con la fede ("è questa la vittoria che vince il mondo: la vostra fede", 1 Giovanni 5,4), di fronte a cui il diavolo fugge. Dobbiamo usare i mezzi di grazia (preghiera,sacramenti). In particolare possedere la forza della parola di Dio. Mi limito anche solo a citare due ammonimenti di S. Paolo: "Siete chiamati alla libertà,purché la libertà non diventi un pretesto per vivere secondo la carne" (Gal 5, 19). E ancora: "Non conformatevi alla mentalità di questo inondo" (Rom 12,2). Così il demonio: ci tenta facendoci passare il peccato come espressione di libertà; ci tenta spingendoci a seguire le correnti del mondo, che allontanano sempre più da Dio. Abbbiamo già parlato, partendo dall'esempio dei progenitori, del metodo monotono, ma efficace, che usa Satana per farci cadere nel peccato: togliere la fede nella parola di Dio ("Non è vero che morirete") e fare apparire il male come un bene ("Anzi, sarete simili a lui"). Consideriamo ora come questi due aspetti dell'azione di Satana vengano attuati in pratica nella vita sociale.Ignoranza sulla parola di Dio Oggi è un vero gioco per il demonio farci perdere la fiducia nella parola di Dio. In questo periodo di storia del cristianesimo credo che si sia raggiunto il massimo di ignoranza sulla parola di Dio. La famiglia non insegna più nulla, neppure a pregare (mi riferisco naturalmente alla maggioranza dei casi). La scuola è dominata dalla totale assenza di Dio; non si tratta solo di fatti esteriori, come i crocifissi tolti, ma di Dio non si parla più neppure nelle lezioni di religione (si raccomanda agli insegnanti di religione di fare "culturd', non catechesi). Nelle parrocchie i giovani spariscono completamente dopo la cresima; il corso di preparazione al matrimonio, il più delle volte, non serve a niente.Si dirà, ed è vero, che oggi finalmente anche i cattolici hanno ripreso in mano la Bibbia; ma quale è la percentuale di chi la legge sul serio e con fede? Si dirà che oggi ci sono i nuovi catechismi ben fatti. Qui mi si permetta una critica. Sono troppi, troppo voluminosi, privi di praticità. Anche il nuovo Catechismo della Chiesa Cattolica, scoraggiante per la sua mole, è valido come libro di consultazione su l'uno o l'altro argomento, ma non potrà mai essere valido come testo di studio. Sarebbe stato molto più pratico rivedere il vecchio catechismo di Pio X, uguale per tutte le età, e riprendere quel metodo che lasciava in testa princìpi precisi, il metodo delle domande e risposte, brevi e chiare.La conclusione è che oggi la gente non conosce più neppure i dieci comandamenti e non ha più il senso che sia un peccato grave trascredirli. Ad esempio, se,ritenendolo opportu no, durante il sacramento della confessione, si domanda alla persona se va a messa tutte le domeniche, si vede come questo comandamento sia trascurato senza che ci si senta in colpa. Peggio ancora se si passa al sesto comandamento. Ma il più trascurato è la premessa, che è la colonna di sostegno del decalogo: 1o sono il Signore Dio tuo". Se non si mette Dio al primo posto nella nostra vita, ogni altro insegnamento religioso è,inefficace.Il Papa parla di "nuova evangelizzazione"; tutti i sacerdoti sentono il bisogno di catechesi. Ma di fatto l'istruzione cristiana non arriva alla gente neppure nella forma più elementare e più essenziale. La parola di Dio è ignorata nel suo contenuto e nella sua importanza vitale. In questo Satana oggi ha vinto. Sarà una dura fatica ricuperare il terreno perduto, che coinvolge l'impegno della famiglia, della parrocchia, della società.L'azione del demonio sugli organi sociali
Passiamo al secondo punto: come fa il demonio a convincere che il peccato è un guadagno, un acquisto di espenienza, un vantaggio e un superamento dei falsi tabù del passato? Anche qui il demonio ha saputo agire su tutti gli organi sociali, su tutti i mezzi di informazione e di divertimento, su tutte le invenzioni, che tanto avrebbero potuto contribuire alla formazione dei cittadini.Incomincio proprio da questi ultimi, che sempre più hanno acquistato la forza di creare il costume, la entalità, il comportamento. Si è iniziato con il cinema, poi con la televisione, poi con i computer, poi con internet... Invenzioni in sé validissime e che avrebbero potuto contribuire al progresso spirituale dell'uomo. Ma in realtà quale è l'uso più frequente che ne viene fatto? Ricordo, all'inizio della televisione, come Padre Pio era furente. E a chi gli diceva: "Padre, ma è un'invenzione meravigliosa!", lui rispondeva: "Lo so, è una conquista stupenda. Ma vedrete che uso ne verrà fatto! Vedrete quale corruzione porterà nelle famiglie e nei conventi'.Credo che proprio da questi grandi mezzi, divenuti arbitri della mentalità e del costume di vita, sia venuto lo sfacelo della famiglia, dell'amore, della scuola, dei luoghi di lavoro, di ogni ambiente. Ne è derivata l'immoralità più sfrenata, la perdita di ogni valore, il vuoto nei giovani: quel vuoto che li spinge alle esperienze più deleterie, come la droga; spesso al rifiuto di ogni lavoro, di ogni fatica, di ogni sacrificio. E, come sempre avviene, quando cala la fede, aumenta la superstizione. Ecco allora il crescere dell'occultismo in tutte le sue pratiche: tredici milioni d'italiani che frequentano maghi e cartomanti; oltre ottocento sètte sataniche in Italia; sedute spiritiche che, nelle loro varie forme, interessano, almeno qualche volta, il 40% della popolazione.Anche questa battaglia è stata vinta da Satana e spinge a riflettere sulla sentenza di Giovanni: "Tutto il mondo giace sotto il potere del maligno". Il quale sa agire nascostamente, tanto che molti, i più, del clero non credono alla sua azione; e guai a parlare di esorcismi a certi vescovi e preti. Come ricuperare gli autentici valori della vita? Il punto di partenza è uno solo: tornare a Dio, perché "senza di me non potete fare nulla". La vita ci viene da Dio e torniamo a Dio, a cui dovremo rendere conto di ogni nostra azione. Poi il retto uso dei beni umani, delle invenzioni umane: che valgano a educare e non a corrompere. La scelta delle compagnie: ci sono gruppi sani di Azione Cattolica, del Rinnovamento, dei focolarini, di R Pio, dei terziari,gli scout... La salvezza della gioventù sta nel frequentare ambienti buoni: "dimmi con chi vai e ti dirò chi sei". Comprendere il valore della vita umana in ordine alla vita eterna: solo così si spuntano le frecce del nemico
IMALI MALEFICI
. Numeri precedenti della nostra rivista abbiamo parlato dell'azione ordinaria dei demonio: tentare l'uomo al male, farlo cadere nel peccato, allontanarlo da Dio. E la principale attività di Satana, quella che più gli preme, stante il suo odio verso Dio, che vuole invece la salvezza di tutti. Abbiamo detto che a questa azione diabolica siamo tutti sottoposti e lo saremo fino alla morte. Gesù stesso, assumendo la natura umana, non ha voluto esimersi da questa condizione. Ma abbiamo da Dio tutti i mezzi per resistere agli assalti del demonio, per cui la Bibbia mai ci dice di avere paura di Satana, ma di sconfiggerlo con la nostra fede. ~ una lotta durissima che, come sottolinea anche il Vaticano Il (GS 37), durerà fino alla fine del mondo.Ma il demonio esercita anche un'attività straordinaria, rara perché non interessa tutti: può dare mali malefici tali da raggiungere il loro culmine nella possessione diabolica. Affermiamo subito che, in generale, chi vive in grazia di Dio è corazzato e il demonio non può usare questa attività straordinana contro di lui. Perciò ripetiamo l'insegnamento di Paolo VI: "Come si combatte il demonio? Tutto ciò che combatte il peccato combatte il derricinio".
L'azione straordinarla dei demonio
Non è facile parlare dell'azione straordinaria del demonio in questo nostro tempo in cui anche preti e vescovi sono i primi a non crederci; in cui regna un'ignoranza così profonda che la gente invece di rivolgersi a Dio, si rivolge al mondo dell'occulto, senza che nessuno la metta in guardia. Per cui dodici milioni di italiani frequentano maghi e cartomanti, reclamizzati dalle reti televisive e dalle pagine gialle telefoniche; in cui c'è un crescente sviluppo delle sedute spiritiche e delle sètte sataniche; in cui c'è una corsa verso i riti onientali; per non parlare delle lunghe file davanti a falsi veggenti, carismatici, guaritori e imbroglioni vari; per non parlare di chi si dà al seguito di guru, tipo Sai Baba.Come si è caduti in questa situazione? In uno dei miei libri, Esorcisti e psicbiatr~ espongo i motivi per cui da tre secoli, nella Chiesa latina, si è quasi cessato l'uso degli esorcismi. Già ho riportato, in un precedente articolo, le parole del card. Biffi: "Alcum teologi, più o meno implicitamente, sono arrivati a dichiarare la morte del diavolo, lo hanno liquidato. Essi sono partiti da un'ermeneutica dei testi della Scrittura e del Magistero basandosi sulla mentalità moderna, che relega il diavolo a mito o simbolo". Non pochi biblisti, per dimostrarsi aggiornati, hanno negato perfino gli esorcismi del Vangelo, affermando che si tratta di un linguaggio culturale, in cui gli evangelisti si sono adattati alla mentalità dei contemporanei; ma si è solo trattato di guarigioni da mali naturali. Di fatto in molti seminari da decenni si è omesso l'insegnamento di tre parti di trattati teologici: in dogmatica, la creazione e la prova a cui furono sottoposti gli angeli; in morale i peccari contro il primo comandamento, per ciò che riguarda la superstizione e le pratiche di magia (anche i più recenti dizionari di morale sono del tutto carenti su questi argomenti); in teologia spirituale si è omessa interamente la parte che riguarda l'azione straordinaria del demonio e l'uso degli esorcismi.Dalle cattedre le omissioni si sono ripercosse su tutto il clero e dal clero sono ricadute sui fedeli. Così la gente non si rivolge più ai sacerdoti, che trova increduli, impreparati e talvolta addirittura offensivi; ma si rivolge ai maghi e al mondo dell'occulto.
I disturbi malefici
Qui vediamo brevemente quali sono i disturbi malefici; nel prossimo articolo vedremo come se ne può essere colpiti; nell'ultimo articolo vedremo come ci si difende. Purtroppo non esiste ancora un linguaggio ufficiale, per cui spesso le stesse parole vengono usate dai vari autori con significati diversi. lo mi sforzo di proporre una terminologia precisa.1 mali malefici sono di quattro tipi e li riporto iniziando dal più grave.1) Possessione diabolica. Ne abbiamo un chiaro esempio evangelico dall'indemoniato di Gerasa. Il demonio si impossessa di un corpo umano (mai dell'amma) e agisce usandone le membra: la bocca, che può dire anche cose occulte o parlare lingue ignote alla persona; le membra, a cui può imprimere una forza innaturale; può bestemmiare, assalire le persone, compiere azioni del tutto contrarie al comportamento della persona invasata. Aggiungo che ci sono molti gradi diversi di possessione, come gravità e come modo d'esprimersi.2) Vessazione diabolica. Il demonio non è nella persona, ma agisce dall'esterno. Pensiamo alle gravi percosse che il Curato d'Ars o P. Pio hanno ricevuto dal demonio. Ma c'è anche un altro modo, assai più difficile da identificare. Il demonio può colpire nella salute, negli affetti, nel lavoro (o nei beni materiali). Quasi sempre questi mali sono dovuti a cause naturali, per cui occorrono modalità particolari ed esperienza per capire se c'è intervento demoniaco.3) Ossessione diabolica. Quando si è assaliti quasi incessantemente da pensieri ossessivi invincibili, incubi, sogni, visioni terrifflcanti. Con lo scopo evidente del demonio di portare alla disperazione e spesso al suicidio, almeno tentato.4) Infestazione diabolica. Riservo questo termine non alle persone, ma alle case, agli oggetti, agli animali.Quando cala la fede aumenta la superstizione. Per cui questi disturbi sono molto aumentati in questi ultimi tempi e continuano ad aumentare. La gente vive tranquillamente nel peccato e magari qualche volta si accosta anche alla comunione, senza neppure confessarsi. "Credo in Dio, ma non sono praticante": a questa espressione, così comune, rispondo: "Tutti i diavoli credono in Dio, ma non sono praticanti". t così chi non osserva le leggi di Dio.Abbiamo visto nel numero precedente i vari disturbi straordinari che il demonio può arrecare: possessione, vessazione, ossessione, infestazione.Vediamo ora quali sono le cause per cui si può rimanere colpiti da questi mali. ~ molto importante conoscere le cause, per poterle evitare. Non mi stanco di ripetere che tutta l'azione straordinaria del demonio è rara, per cui è inutile avere false paure. Mentre invece è continua l'azione ordinaria del demonio,ossia la tentazione, a cui tutti siamo esposti per tutta la vita.Vedremo poi nella prossima e ultima puntata quali sono i mezzi per liberarsi dai mali malefici da cui si è stati colpiti. Il Signore non ci abbandona mai,neppure quando, per nostra colpa, siamo caduti nei lacci di Satana. Sappiamo tutti che Dio è un Padre misericordioso e che viene sempre in aiuto dei suoi figli, anche quando si trovano in difficoltà per loro colpa.Come è possibile cadere nei disturbi straordinari di Satana? In quattro modi diversi, alcuni colpevoli, altri no. Per cui è importante conoscerli per evitarli.1) Per iniziativa del demonio, in cui il Signore non interviene a impedirla, dal momento che vi vede un modo di santificare maggiormente la persona già buona. E il caso biblico di Giobbe; è il caso di tanti santi, che hanno subìto le vessazioni o anche la possessione da parte del demonio.4)Penso alla Piccola Araba, Suor Maria di Gesù Crocifisso; penso a S. Maria Maddalena de' Pazzi, a s. Gemma Galgani, a Sant'Angela da Foligno, al Curato d'Ars, a P. Pio...2) Una seconda causa, questa volta col pevole, è data da un indurimento in peccati gravi, tale da escludere ogni possibilità di ravvedimento. è il caso evangelico di Giuda Iscaniota. Chissà quanti tentativi ha fatto il Signore per farlo ravvedere dalla sua cupidi gia di danaro, che lo rendeva un ladro. Ma dopo che egli giunse al cultriine, recandosi dai farisei chiedendo: "Quarito mi pagate, se io ve lo consegno?", e gli promisero la cifra di trenta denari; allora l'evangelista Giovanni ci dice: "Da quel momento Satana entrò in lui" (Gv 13,27). Ho avuto due casi di uomini posseduti da Satana, che erano coscienti di questo e che si sono rifiutati di esserne liberati. Come si capisce, è un caso rarissimo.3) La terza causa, di gran lunga la più frequente, si ha quando una persona subisce un maleficio. Maleficio è fare dei male per mezzo del demonio.Tale male può essere fatto in tante forme diverse. Quando si sente parlare di fatture, legature, malocchio, maledizione, rito satanico, macumba, vodoo...sono tutte forme diverse di maleficio. Intendiamoci: anche il maleficio, come tutti i mali malefici, è raro. Ci tengo a dirlo perché è molto facile cadere nell'errore di attribuire a maleficio le sfortune o la male sorte da cui tanti sono perseguitati; ci sono troppe persone che hanno la mania di essere vittime di maleficio, mentre non hanno niente di malefico. Ed è molto comune che maghi o cartomanti, che sono quasi tutti semplici imbroglioni, affermino: "Ti hanno fatto una fatturd'. E chiedono cifre anche molto alte di danaro per toglierle. Menzogneri, reclamizzati da reti televisive o dalle pagine gialle dei telefoni, che hanno l'unico potere di vuotare il portafoglio dei malcapitati creduloni.Il quarto modo per aprire le porte al dernonio, subendo vessazioni o addirittura la possessione diabolica, è la pratica dell'occultismo, oggi quanto mai in auge. Sotto la voce occultismo intendo racchiudere tutte le forme di pratiche condannate dalla Bibbia, quali: la magia, lo spiritismo, il satanismo.Abbiamo tredici milioni di italiani che frequentano maghi e cartomanti. Abbiamo le sedute spiritiche reclamizzate da associazioni tipo 1l movimento della speranza"; non occorre più chiamare un medium. che vada in trance ed evochi un defunto: si può fare tutto da soli, soprattutto col metodo della scrittura automatica o facendo uso del registratore; i giovani, che amano fare le cose insieme, preferiscono il cosiddetto "giocci" del cartellone, praticato almeno qualche volta dal 37% dei giovani delle scuole superiori. Il satanismo è diffuso da libri, da giornali anche per bambini, dalla musica rock. Ci sono certe discoteche (non generalizzo) in cui il percorso è fisso: prima l'alcol, poi la droga, poi il sesso, e infine la sètta satanica. E ci sono satanistì con larghissimo seguito, tipo Marylin Manson, e farricisi complessi musicali che diffondono messaggi subliminali inneggianti a Satana, alla consacrazione a Satana, proclamando la libertà da qualsiasi perversione. Tutte queste pratiche sono porte aperte per i demoni.Non c'è dubbio che i mass media dettano legge sulla mentalità, sul comportamento, sulla morale. Cinema, televisione, Internet, potrebbero essere strumenti di formazione e di bene. Purtroppo assai spesso sfornano programmi di sesso, violenza e orrore. In tal modo si è fatto perdere ogni senso del pudore; non si capisce più cosa è bene e cosa è male. La conclusione è che siamo arrivati all'abbandono delle chiese, allo sfascio delle famiglie.Quando ero giovane sacerdote ci si adoperava perché i fidanzati scegliessero il matrimonio religioso, anziché quello civile; oggi molti, di tutte le età e non solo i giovani, scelgono di convivere; oppure capita che trascinino il fidanzamento per quindici anni, si sposano, e dopo due mesi sono già divisi;capita pure che da fidanzati vivano come se fossero sposati, e da sposati vivano come fratello e sorella. Sono tutti trionfi del demonio. Perché tra l'azione ordinaria del demonio e la sua azione straordinaria non c'è una netta separazione.La prossima volta chiudo il mio argomento con il settimo articolo. Poi, chi volesse intervenire su quanto ho scritto, può inviare alla direzione della rivista le sue osservazioni o richieste, e io sarò ben lieto di rispondere.
Le armi di difesa
ricominciamo con l'affermare che mai la Sacra Scrittura ci dice di temere il maligno. Ci dice che è molto forte, Gesù lo chiama ripetutamente "principe di questo mondo" e San Paolo addirittura lo chiama "dio di questo mondo". Ci viene detto di stare in guardia perché "come leone ruggente ci circuisce cercando chi divorare" (1 Pietro 5,8-9); ma ci viene detto che se gli resistiamo con fede lui fuggirà da noi. Possiamo dire che, in linea di massima, il demonio non può farci niente senza il nostro consenso. E vero che questa regola ha qualche eccezione, ad esempio gli assalti dei demoni ai Santi. Ma si tratta di persone eccezionali per l'unione con Dio e quindi per la forza di resistere al demonio.Se vogliamo parlare delle armi di difesa, credo che prima di tutto si debba parlare dei mezzi di prevenzione. Chi vive in grazia di Dio,chi prega, chi non commette l'errore di darsi alle pratiche d'occultismo (in particolare: magia, sedute spiritiche, satanismo), è corazzato.Ma se ci fossero state delle debolezze o dei casi particolari, i tre grandi mezzi di difesa dal demonio sono questi:A - Ricorso al mezzi normali di grazia: preghiera, sacramenti, lettura della Parola di Dio. Sono mezzi che rafforzano la fede e in questo campo la fede è fondamentale. S. Giacomo ci dice: "Resistete al diavolo con fede e lui fuggirà da voi Dobbiamo partire dalla convinzione che è il demonio ad avere paura di noi: siamo creati a immagine di Dio, con il Battesimo abbiamo il sigillo della SS. Trinità, siamo uniti a Cristo come membra del suo corpo... Ce n'è d'avanzo e da vendere per pensare che è il demonio a tremare di fronte a un cristiano.Eppure il demonio tenta di assalirci e talvolta può farlo con una forza particolare.Gesù ci dice, nell'episodio del giovane indemoniato al piedi del Tabor, che certi generi di demoni si cacciano via solo con la preghiera e il digiuno. Anche ai nostri tempi sappiamo di santi, come D. Bosco e D. Calabria, che hanno avuto dei periodi in cui sono stati assaliti da attacchi furiosi del demonio, e si sono liberati da soli, ricorrendo ai comuni mezzi di grazia, al digiuno, ad altri sacrifici.E se i comuni mezzi di grazia, pur necessari e pure usati con larghezza non bastano, quali altri aiuti ci offre la Chiesa? E una domanda giusta. Uno può restare colpito da un male malefico per colpa propria, perché in un periodo di sbandamento dalla fede si è dedicato a pratiche di occultismo, oppure perché è stato vittima di un maleficio fatto da altri. A quali aiuti si può ricorrere? B - Sono efficaci le benedizioni dei sacerdoti, ricevute con fede, ma ci sono anche le preghiere di liberazione, che hanno il diretto scopo di liberare dalla presenza del maligno o da disturbi da lui causati. Oggi Finalmente, grazie al Cielo, si sono diffuse le preghiere di liberazione, per merito soprattutto di quel grande movimento che è il Rinnovamento Carismatico Cattolico. Si dice che vi aderiscano circa 85 milioni di fedeli; è senza dubbio il movimento numericamente più grande della Chiesa Cattolica e ha il merito, tra l'altro, di prendere sul serio i mali di carattere malefico e di combatterli con le preghiere di liberazione.Cosa sono queste preghiere? Sono preghiere private, che non seguono formulari ufficiali, e che tutti possono fare, basandosi sulla facoltà concessa da Gesù stesso. Leggiamo nel Vangelo che Gesù in un primo tempo ha dato al dodici apostoli il potere di scacciare i demoni;poi ha esteso questo potere ai settantadue discepoli; infine lo ha concesso a tutti i fedeli: "Coloro che crederanno in me, nel mio nome cacceranno i demoni" (Marco 16,17). è meglio che queste preghiere siano guidate da un sacerdote, ma non è necessario; anche se non esistono formulari fissi, debbono essere fatte con ordine, seguendo le disposizioni che l'autorità ecclesiastica ha emanato a tale riguardo.C - Ha detto il Santo Padre, nell'udienza pubblica del 20 agosto 1986: "Alla vittoria di Cristo sul diavolo partecipa la Chiesa. Cristo infatti ha dato al suoi discepoli il potere di cacciare i demoni. La Chiesa esercita tale potere vittorioso mediante la fede in Cristo e la preghiera che, in casi specifici, può assumere la forma dell'esorcismo". Ecco allora il mezzo più forte per i casi più difficili. Mentre la preghiera di liberazione è una preghiera privata, l'esorcismo è preghiera pubblica, ossia fatta in nome e per conto della Chiesa. Può essere fatta solo dai sacerdoti che ne hanno ricevuto la facoltà dal loro vescovi. Giova sia nel casi di vera e propria possessione diabolica, sia nel casi di mali causati dal demonio. Può essere fatta su persone, ma anche su case, oggetti, animali. 2 consigliabile che gli esorcismi siano preceduti da preghiere di liberazione, attraverso le quali si evidenzia se ci si trova di fronte a un caso veramente grave, che richieda il ricorso all'esorcismo.Dobbiamo riconoscere che, riguardo agli esorcismi, la Chiesa Cattolica Latina negli ultimi tempi è stata trascurata. Non così la Chiesa Ortodossa e talune confessioni protestanti. Ora si cerca di recuperare il terreno perduto, in aiuto a tante anime che soffrono e che hanno il diritto di ricevere dalla Chiesa tutto l'aiuto che il Signore ha disposto per loro.
Chi volesse intervenire su quanto ho scritto, può inviare alla direzione della rivista le sue osservazioni o richieste, e io sarò ben lieto di rispondere.
Direzione SEGNO DEL SOPRANNATURALE VIA E.FERMI,80-33010 TAVAGNACCO (UD) TEL.0432/575179
Don Gabriele Amorth, il noto esorcista di Roma, intervistato da "Medjugorje-Torino" ha risposto così a proposito del rapporto fra Fatima e Medjugorje e in particolare sul famoso terzo segreto. (dal numero 99, maggio-giugno 2001)
(...) Domanda - Lei ha più volte affermato di vedere in Medjugorje una continuazione di Fatima. Come spiega questo rapporto?
Risposta - A mio parere il rapporto e strettissimo. Le apparizioni di Fatima costituiscono il grande messaggio della Madonna per il nostro secolo. Alla fine della prima guerra mondiale, afferma che, se non si fosse seguito quanto la Vergine ha raccomandato, sotto il pontificato di Pio XI sarebbe incominciata una guerra peggiore. E c'è stata. Poi ha proseguito chiedendo la consacrazione della Russia al suo Cuore Immacolato, se no... E' stata forse fatta nel 1984: tardi, quando già la Russia aveva sparso nel mondo i suoi errori. Poi c'è stata la profezia del terzo segreto. Non mi ci fermo, ma dico solo che non si è ancora realizzato: non c'è nessun segno di conversione della Russia, nessun segno di sicura pace, nessun segno del trionfo finale del Cuore Immacolato di Maria.
In questi anni, specie prima dei viaggi a Fatima di questo Pontefice, il messaggio di Fatima era stato quasi accantonato; i richiami della Madonna erano rimasti disattesi; intanto la situazione generale del mondo si aggravava, con una continua crescita del male: calo di fede, aborto, divorzio, pornografia imperante, corsa alle vane forme di occultismo, soprattutto magia, spiritismo, sette sataniche. Era indispensabile una nuova spinta. Questa e venuta da Medjugorje, e poi dalle altre apparizioni mariane in tutto il mondo.
Ma Medjugorje è l'apparizione-pilota. Il messaggio punta, come a Fatima, sul ritorno alla vita cristiana, alla preghiera, al sacrificio (ci sono tante forme di digiuno!).
Punta decisamente, come a Fatima, sulla pace e, come a Fatima, contiene pericoli di guerra. Credo che con Medjugorje il messaggio di Fatima abbia ripreso vigore e non c'è dubbio che i pellegrinaggi a Medjugorje integrano i pellegrinaggi a Fatima, e hanno gli stessi scopi...
Il messaggio di Medjugorje del 25.8.1991 che si riferisce esplicitamente a Fatima
"Cari figli anche oggi vi invito alla preghiera, adesso come mai prima, quando il mio piano ha cominciato a realizzarsi. Satana è forte e desidera bloccare i piani della pace e della gioia e farvi pensare che mio Figlio non sia forte nelle sue decisioni. Perciò vi invito, cari figli, a pregare e digiunare ancora più fortemente. Vi invito alla rinuncia durante nove giorni, affinché con il vostro aiuto sia realizzato tutto quello che voglio realizzare attraverso i segreti che ho iniziato a Fatima. Vi invito, cari figli, a comprendere l'importanza della mia venuta e la serietà della situazione. Desidero salvare tutte le anime e presentarle a Dio. Perciò preghiamo affinché tutto quello che ho cominciato sia realizzato completamente. Grazie per aver risposto alla mia chiamata."

viadelpensiero
00giovedì 1 marzo 2007 12:36
Come combattere il maligno ?
DIO IN NOI, DIO TRA DI NOI IN DIO UNI-VERSO !
LiviaGloria
00giovedì 1 marzo 2007 13:22
Re: Come combattere il maligno ?

Scritto da: viadelpensiero 01/03/2007 12.36
DIO IN NOI, DIO TRA DI NOI IN DIO UNI-VERSO !



Hai ragione. [SM=g27823] ...ma dire solo cosí é uguale che dire ad una persona fai un quadro e dipingi...la persona capirá l obbiettivo e capisce cos é un quadro e dipingere...ma per farlo bisogna conoscere disegnare,i colori,le tele e vari materiali,il metodo,le luci e le ombre...e poi potrá disegnare. [SM=g27823]

Quindi per arrivare a quello che tu giustamente dici,bisogna anche pero far vedere le vie per arriverci...non basta dire solo l obbiettivo. [SM=g27823]
viadelpensiero
00giovedì 1 marzo 2007 13:42
Re: Come combattere il maligno ?



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Scritto da: viadelpensiero 01/03/2007 12.36
DIO IN NOI, DIO TRA DI NOI IN DIO UNI-VERSO !

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Hai ragione. ...ma dire solo cosí é uguale che dire ad una persona fai un quadro e dipingi...la persona capirá l obbiettivo e capisce cos é un quadro e dipingere...ma per farlo bisogna conoscere disegnare,i colori,le tele e vari materiali,il metodo,le luci e le ombre...e poi potrá disegnare.

Quindi per arrivare a quello che tu giustamente dici,bisogna anche pero far vedere le vie per arriverci...non basta dire solo l obbiettivo.

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risposta a Livia:
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Quello che dici è vero ed è anche vero che bisogna attingere alla propria interiorità, no ?
LiviaGloria
00giovedì 1 marzo 2007 13:52
Certamente!!!!!

Indicare una via non vuole dire che poi é la "stessa" via interioramente...come chi impara a dipingere poi realizza quadri profondamente diversi...cosí é nella fede o nella strada spirituale...proprio perché ogniuno é unico e irripetibile...

Per esempio per il disegno si impara che unendo due tipi di colori si ottiene un terzo colore,ed é sempre cosí...non si otterrá mai un colore diverso unendo due tipi di colore...pero é anche vero che il terzo colore ottenuto non sará uguale...cioé varierá nell intensitá,nella tonalitá ed é una variazione che comprende miglia di varianti....

Un arcobaleno resta comunque un arcobaleno...non si dice che é un sasso...pero l arcobaleno é composto da tanti colri differenti che nella loro unione formano un fenomeno meraviglioso e armonico anche nella differenza dei componenti di colore.

Cosí é quando si dice che Cristo Gesu non era figlio di Dio...ma affermare che Cristo Gesu era figlio di Dio non vuole dire essere uguali nel modo di "sentirlo" e viverlo...la strada é unica e personale tra Lui e noi stessi...ed ogniuno avrá qualitá che altri non hanno per la meravigliosa armonia d insieme...che a livello umano é nel comandamento "amare il tuo prossimo come te stesso".
viadelpensiero
00giovedì 1 marzo 2007 13:54
Re: Come combattere il maligno ?



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Scritto da: viadelpensiero 01/03/2007 12.36
DIO IN NOI, DIO TRA DI NOI IN DIO UNI-VERSO !

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Hai ragione. ...ma dire solo cosí é uguale che dire ad una persona fai un quadro e dipingi...la persona capirá l obbiettivo e capisce cos é un quadro e dipingere...ma per farlo bisogna conoscere disegnare,i colori,le tele e vari materiali,il metodo,le luci e le ombre...e poi potrá disegnare.

Quindi per arrivare a quello che tu giustamente dici,bisogna anche pero far vedere le vie per arriverci...non basta dire solo l obbiettivo.

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risposta a Livia:
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Quello che dici è vero ed è anche vero che bisogna attingere alla propria interiorità, no ?
LiviaGloria
00giovedì 1 marzo 2007 19:52
Re:

Scritto da: viadelpensiero 01/03/2007 13.54
Re: Come combattere il maligno ?



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Scritto da: viadelpensiero 01/03/2007 12.36
DIO IN NOI, DIO TRA DI NOI IN DIO UNI-VERSO !

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Hai ragione. ...ma dire solo cosí é uguale che dire ad una persona fai un quadro e dipingi...la persona capirá l obbiettivo e capisce cos é un quadro e dipingere...ma per farlo bisogna conoscere disegnare,i colori,le tele e vari materiali,il metodo,le luci e le ombre...e poi potrá disegnare.

Quindi per arrivare a quello che tu giustamente dici,bisogna anche pero far vedere le vie per arriverci...non basta dire solo l obbiettivo.

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risposta a Livia:
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Quello che dici è vero ed è anche vero che bisogna attingere alla propria interiorità, no ?



Certamente!!!

Credere che Cristo Gesu é figlio di Dio non vuole dire essere tutti uguali nella fede,ogniuno é unico e irripetibile....e come chi impara a dipengere con gli stessi insegnamenti,fará il quadro diverso da un altro...anche che i colori,i mescoli sono gli stessi...

Quando si guarda un arcobaleno non dubitiamo che sia tale e non lo chiamiamo nuvola,pero all interno dell arcobaleno vi sono diversi colori,e anche nella diversitá formano un armonia nell unione...cosí le fedi che si diversificano ad ogni soggetto...siamo diversi per essere uniti,per praticare "ama il prossimo tuo come te stesso" pur restando che certe veritá non si cambiano...certo l uomo puo provare a cambiarle,a deviarle,ma resterá sempre un "lavoro" di uomo,ma per Dio la veritá é sempre quella. [SM=g27823]
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