Cossiga “piccona” il Cardinale Martini

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Ghergon
00martedì 26 maggio 2009 19:40
Cossiga “piccona” il Cardinale Martini: “È ora che taccia e si ritiri a vita privata”.

di Bruno Volpe,
da Petrus (17/05/08)

Il "picconatore" per eccellenza ne ha per tutti. Questa volta è il turno del Cardinale Carlo Maria Martini, del suo successore sulla Cattedra di Sant’Ambrogio, Dionigi Tettamanzi, dei Gesuiti e dei progressisti. Come dire, gli anni passeranno pure, ma il Senatore a Vita Francesco Cossiga, già Presidente della Repubblica, continua a non guardare - orgogliosamente - in faccia a nessuno.

Presidente, il Cardinale Martini non sembra piacerLe affatto…
Per carità, è indubbiamente un fior di galantuomo e un insigne biblista, ma - e lo dico con amarezza - di teologia capisce ben poco, eppure non perde occasione per mettere in discussione ciò che fa o dice il Papa teologo.

Continui, prego.
Guardi, Martini e la teologia vivono su pianeti diversi. Lo dimostra la prefazione scritta dal Cardinale all’ultimo libro del cosiddetto teologo laico Vito Mancuso.

Scommettiamo che non Le piace neanche il libro di Mancuso.
È un libro che può piacere solo ai cattolici adulti, ma essendo io infante e in comunione con la Chiesa, non lo condivido.

Non vorrà mica dire che Martini non è in comunione con la Chiesa?
Mi limiterò a dire che Martini ha giurato fedeltà al Papa eppure, sino ad oggi, ha quasi sempre preso posizioni contrastanti con la Chiesa. Liberissimo di farlo: se Santa Romana Chiesa e la Congregazione per la Dottrina della Fede non hanno preso posizione, significa che lui ha ragione ed io torto. Naturalmente, la mia è una provocazione…

Presidente, quale consiglio darebbe a Martini?
Alla sua età dica basta, taccia e si ritiri a vita privata: ha già dato, ormai non è più la sua epoca. Ma purtroppo, veda, è in buona compagnia: prenda il Cardinale Lehmann della Conferenza episcopale tedesca o l’attuale Arcivescovo "buonista" di Milano, il Cardinale Tettamanzi. Tra poco farà ballare nel Duomo anche le donne nude! Non c’è che dire, Tettamanzi è degno erede del suo predecessore!

Vuole dare un consiglio anche a Tettamanzi?
Certo. Rispetti il Motu Proprio del Papa sul rito tridentino invece di far il "bastian contrario". E le danze tribali le organizzi in Africa, non nel Duomo di Milano.

Senatore Cossiga, torniamo a Martini. Sappiamo di un curioso retroscena…
Faccio "mea culpa": purtroppo, all’epoca, in quanto Presidente della Repubblica[1], contribuii anch’io a farlo nominare Arcivescovo di Milano.

Come sarebbe a dire?
Con il vecchio Concordato ci voleva la mia controfirma per rendere valida la sua nomina ed io ho dovuto firmare. Avrei dovuto diffidare di lui, è un gesuita.

Essere Gesuita è un peccato grave?
Martini ha la mentalità tipica del progressista, che fa tanto snob. Eppure i Gesuiti sono il braccio armato della Chiesa. Curiosamente prima erano reazionari, poi hanno cavalcato la tigre del progressismo sfrenato, si sono persino rifatti alla teologia della liberazione. La cosa più grave è che non vengono mai richiamati all’ordine dalla Santa Sede. Un mistero…

Veniamo al Concilio Vaticano II.
Caro Volpe, io non sono contro il Concilio, ma censuro l’ermeneutica rivoluzionaria e progressista che ne è seguita e che sembra di moda sbandierare ancora oggi sotto le insegne del cosiddetto "cattobuonismo". Lo stesso "cattobuonismo" di Martini, tanto per intenderci. Ma poi, cosa vuole, io sono fedele sia al teologo Joseph Ratzinger che al Papa Benedetto XVI: siamo sicuri che lo siano anche i vari Martini e Tettamanzi?


[1] Cossiga ricorda male: non era Presidente della Repubblica, ma Presidente del Consiglio.
LiviaGloria
00martedì 26 maggio 2009 20:45
Indubbiamente interessante,ma da uno che vuole o voleva abolire l incesto e approvare il concubinato...non accetto certamente critiche...anche che certi prelati se la meritano,ma non certo da Cosiga.

Quindi...come già detto,non importa come o per cosa,importante è screditare la chiesa...questo è il gioco,anche dietro "brave" apparenze

Ecco Cossiga...

www.stranau.it/news/news_0702/cossiga_caustico.htm


COSSIGA CAUSTICO, MIO DDL PER ABOLIRE INCESTO E POLIGAMIA (ANSA) - ROMA, 9 feb - Francesco Cossiga, il giorno dopo l'approvazione del disegno di legge sulle coppie di fatto, presenta in Senato un disegno di legge intitolato ''Modifiche del Codice Penale'' per abolire l'incesto e permettere la poligamia. Un unico articolo che prevede, seccamente, oltre la soppressione del delitto di bigamia, la possibilita' di contrarre matrimonio tra un uomo e una o non piu' di tre donne, mentre viene ammesso il matrimonio tra fratello e sorella, ma solo nella forma monogamica, l'incesto non e' piu' reato. Sintetica la caustica relazione che accompagna il testo: ''Con la presentazione di un disegno di legge, presentato da un governo a larga base cattolica, che fa proprio il concetto di 'natura' e di legge ed etica 'naturale' come frutto di una determinata cultura e sovrastruttura di un certo tipo di societa' civile ed economica, considerato che per la concezione monogamica della generazione e della successione del genere umano, dopo la prima coppia, la vita deve essere stata necessariamente trasmessa attraverso il 'matrimonio' tra fratelli e sorelle, e che e' nella tradizione del Vecchio Testamento il concubinato e in quella dell'Islam anche la poligamia, con il presente disegno di legge, nella strada del riconoscimento dei ''nuovi diritti di liberta''', sulla quale concordano laici e cattolici democratici, si propone l'abolizione del delitto di bigamia, l'abolizione del divieto di matrimonio tra fratello e sorella, l'ammissione della poligamia, e la soppressione del reato di incesto''.(ANSA).
Ghergon
00martedì 26 maggio 2009 21:10
Oh Livia quella di cossiga non era una proposta seria ma era una provocazione per ironizzare sul progetto di legge sulle coppie di fatto...
Quindi cossiga non intendeva dire sul serio... [SM=g27824]
LiviaGloria
00martedì 26 maggio 2009 21:15
Non credo proprio...

"presenta in Senato un disegno di legge intitolato"non si presentano in senato disegni di legge per burlarsi.
Ghergon
00martedì 26 maggio 2009 21:19
Oh Livia...fai una ricerca in internet e vedrai che è così... [SM=g27824]
LiviaGloria
00martedì 26 maggio 2009 21:25
archiviostorico.corriere.it/2001/novembre/03/Poligamia_anche_Italia_Dai_vescovi_co_0_01110375...


Poligamia anche in Italia. Dai vescovi no a Cossiga
Il presidente emerito rilancia la provocazione: sono in linea con l' ecumenismo della Chiesa

Poligamia per i musulmani I vescovi bocciano Cossiga Il presidente emerito rilancia la provocazione: sono in linea con l' ecumenismo della Chiesa MILANO - Era una provocazione intellettuale e giuridica, per ammissione dello stesso Francesco Cossiga. E come spesso accade con le provocazioni è stata accolta da un coro di dinieghi. Tra l' indignato («inaccettabile» perché «bisogna difendere con orgoglio le conquiste dell' Occidente, le conquiste delle donne della mia generazione» tuona l' «azzurra» Tiziana Maiolo, assessore alle Politiche sociali del Comune di Milano) e il pensoso («Non credo sia un strada plausibile né auspicabile ma riconosco a Cossiga il merito di essere andato controcorrente rispetto alle banalizzazioni del nostro dibattito sul rapporto con l' Islam» conviene l' ex ministro ds della Solidarietà sociale Livia Turco). L' idea illustrata nell' intervista di ieri al Corriere dal presidente emerito della Repubblica era semplice: «combattere le collusioni con il terrorismo o anche solo l' estremismo islamico» ponendosi tra l' altro «il problema dei rapporti giuridici dei cittadini islamici sul nostro territorio». Un ragionamento che portato alle estreme conseguenze prevede l' accettazione della «poligamia e la superiorità dell' uomo sulla donna in famiglia e nel rapporto con i figli». Tutto ciò «anche in deroga alla Costituzione». A stupire Cossiga è stato però l' intervento del Sir, l' agenzia dei vescovi italiani, che lo ha bocciato attraverso il parere del giurista Giuseppe Della Torre. «Il presidente Cossiga - spiega Della Torre - parte da una premessa giusta per arrivare a una conclusione non condivisibile. La premessa giusta è che in una società multietnica si debba dare un certo spazio ai diritti personali, la conclusione sbagliata è il fatto che questo diritto personale non abbia limiti e che quindi si possa dare luogo, nel caso specifico, al "matrimonio poligamico"». Il giurista nota che la poligamia «contrasta con dei valori portanti del nostro ordinamento, compresi quelli costituzionali». Perché «un matrimonio poligamico è un istituto in cui non è rispettata la parità della donna». Cossiga confessa il proprio stupore: «Credevo di essere proprio nella linea religiosa di cui Della Torre è specificamente portatore. Mi sembra che la linea vocazionale della Chiesa sia quella dell' ecumenismo inteso come accettazione - se non sul piano della parità dei valori certo sul piano giuridico-sociale - dei valori delle diverse religioni e confessioni e in particolare di quelle religioni che, in quanto religioni del Libro, possono considerare di adorare lo stesso Dio unitario». Sostiene che «dei valori costituzionali di cui parla Della Torre si è già data una particolare lettura», ad esempio «alla concezione cristiana del matrimonio e della famiglia noi politici e governo a guida cattolica abbiamo rinunciato assumendoci almeno costituzionalmente la responsabilità delle leggi sul divorzio». Dunque «non vedo perché - conclude Cossiga - in nome dell' ecumenismo, anche a fini di strategia politica e militare non si possa pensare a ridar vigore a principi già conosciuti in una società multireligiosa come l' impero ottomano e cioè lo statuto personale». Ma ecco svelata la provocazione: a Livia Turco che alla sua strada contrappone «la dichiarazione dei diritti umani e la realizzazione di un processo» che porti «quelle culture a comprendere quanto sia vantaggioso anche per loro il riconoscimento di quei diritti», l' ex capo dello Stato dà ragione. A patto che però sia coerente: «Va detto che quella è la dichiarazione dei diritti dell' uomo secondo la cultura occidentale. Io sono d' accordo che sia legittimo affermare la superiorità su quella islamica della concezione giudeo-cristiana, liberale e anche marxista di uomo, famiglia e società. Ma perché lei non lo dice? Con la mia proposta ho solo cercato di acconciarmi al volere della maggioranza democratica e alla forte spinta dell' ecumenismo cattolico e cristiano portando le cose alle conseguenze naturali». Per don Gianni Baget Bozzo quella di Cossiga è invece solo «l' ennesima ricerca di compromesso, fare con l' Islam come fece con i comunisti. Ma con gli islamici non si fanno compromessi, si vede che non li conosce». Quanto allo statuto personale «è improponibile a noi perché si applicava a società che dovevano restare chiuse. Mentre oggi un cristiano può diventare islamico là non era possibile il contrario. E i cristiani avevano una condizione simile ai servi della gleba». Enrico Caiano TORINO L' imam: sono monogamo, non è peccato MILANO - (e. ca.) «Noi vogliamo l' integrazione, inserirci nel tessuto sociale italiano mantenendo le nostre radici. Ma le nostre radici non c' entrano con la poligamia». L' imam di Torino, quel Bouriki Bouchta che non ha condannato il «fratello nell' Islam» Bin Laden perché non considera sufficienti le prove di un suo coinvolgimento negli attentati dell' 11 settembre, condanna invece la proposta di Cossiga. Corano alla mano. «Io sono monogamo come la maggioranza dei marocchini - annuncia -. E non sono certo in peccato». La poligamia «noi non la richiediamo nell' intesa presentata allo Stato italiano - spiega l' imam -. Perché non è un rito religioso obbligatorio come lo sono la preghiera, il digiuno, il pellegrinaggio, l' educazione dei bambini. Maometto non l' ha ordinata. E' una branca facoltativa che non ha tanta importanza. C' è, è vero, nell' Islam. Ma va usata nel momento giusto». Ovvero? «Per salvare una donna vedova con tanti figli che nessuno vuole sposare e solo se sposata ha poi diritto all' eredità. E' una soluzione per alcuni problemi sociali». Neppure l' obiezione che Maometto ebbe 4 mogli è calzante secondo l' imam: «Il profeta si è sposato una volta sola, a 25 anni con una donna di 40. Poi, a 50 anni, si unì in matrimonio con la figlia di un suo compagno solo perché voleva che diventasse suo cognato e facesse famiglia unica con lui. Poi adottò un figlio e per far capire che il figlio adottato ha meno diritti di quello di sangue ne sposò la moglie divorziata. Infine in guerra ha sposato una donna con tanti bambini perché non aveva nessuno che la mantenesse» L' Islam e le mogli LE FRASI DI COSSIGA «Bisogna porre anche il problema dei rapporti giuridici dei cittadini islamici sul nostro territorio. Forse bisognerà tornare ai modelli antichi dell' impero ottomano. Penso al regime degli "statuti personali", per il quale i rapporti matrimoniali e familiari sono regolati dalla religione di appartenenza. Quindi, dovremo accettare la poligamia e la superiorità dell' uomo sulla donna in famiglia e nel rapporto con i figli, anche in deroga alla Costituzione». NEI PAESI ISLAMICI La poligamia è la regola in Arabia Saudita, è tollerata in Marocco (dove si sta pensando ad una legge per proibirla), è espressamente vietata in Turchia e Tunisia. E' praticata negli Usa nello Utah da alcuni esponenti della comunità mormone, anche se la Chiesa mormone l' ha vietata sin dal secolo scorso I RECORD L' egiziano Ragab Rezq Alsuwerki è sotto processo per aver contratto una novantina di matrimoni. Il pastore mormone Thomas Green ha 5 consorti e 29 figli. Rischia negli Usa 25 anni di carcere La diessina Livia Turco: la proposta non è plausibile, ma riconosco che cerca di superare le banalizzazioni sul tema Baget Bozzo: cerca un compromesso come fece con i comunisti, ma gli islamici non fanno compromessi

Caiano Enrico


Quella non era una provocazione come intendi tu....ma una VERA provocazione giuridica-intellettuale e di contestazione attaccandosi alla cattolicità di tale pensiero visto che nella bibbia era il concubinato.

" Cossiga confessa il proprio stupore: «Credevo di essere proprio nella linea religiosa di cui Della Torre è specificamente portatore. Mi sembra che la linea vocazionale della Chiesa sia quella dell' ecumenismo inteso come accettazione - se non sul piano della parità dei valori certo sul piano giuridico-sociale - dei valori delle diverse religioni e confessioni e in particolare di quelle religioni che, in quanto religioni del Libro"


Quello caro Ghergon,è un sasso gettato,studiato ed elaborato per tastare i polsi,come si dice,e per incominciare ad abituare la gente a certe problematiche col discorso del multiculturalismo.

Tutto è fatto così,gettano il sasso,vedono le reazioni,studiano la logica,la legge,la "giustizia poi pianificano fino alla provocazione prossima...e ai prossimi consensi.

Anche l aborto e tante altre tematiche sono così insinuosamente fatte mangiare alla mente umana.

Ti abituano così quel giorno che le cose si realizzano,lo scandalo è di pochi...questi non pensano mica in termini di pochi anni...sono progetti lunghi.

Qindi ,ripeto ,la provocazione,come si vuole chiamarla,è il paravento di studi e tattiche ben piu approfondite.

Così,adesso,con questa "provocazione" hanno informazioni e piu dati per fare in futuro il prossimo passo.

Credi forse che in Inghilterra hanno approvato il tribunale islamico da un giorno all altro?

Dai per favore....
LiviaGloria
00martedì 26 maggio 2009 21:52
www.repubblica.it/2003/i/sezioni/politica/gelli/cossiga/coss...



Le picconate erano un'astuzia, insomma.
"Un espediente per dire sempre a voce alta la verità. Io non parlo mai a sproposito, mi creda. Ho buona memoria e una certa esperienza di vita. Se dico che la massoneria in Italia sta riacquistando vigore ho gli elementi per farlo. Inoltre, vengo dalla politica e so cosa sia. Non siamo rimasti in tanti con questo curriculum, non sembra anche a lei, madame?".






Senatore Cossiga, lei è massone?
"Au contraire, madame. Una volta me lo chiese anche un pm, voleva impugnare la mia deposizione perché riteneva che ci fosse comunanza di interessi fra me e l'imputato, massone. Io non posso essere massone perché sono cattolico, e credo fermamente che le due condizioni siano incompatibili".

Non è mai stato tentato, nessuno glielo ha mai proposto?
"Mai. Tutti sanno che sono un fedele suddito di Santa Romana Chiesa".



Seconda e terza ragione.
"Seconda: la curiosità. Terza: la cocciutaggine. Io sono un liberal, molto rispettoso delle idee altrui. La massoneria è stata oggetto di grandi pregiudizi. Intendiamoci: ci sono anche associazioni sportive di ladroni, come ci sono logge pulite e logge sporche. La massoneria tradizionale, quando gli altri la attaccavano io la difendevo".



"La verità è sempre più complessa di quel che sembra e quella che lei chiama stravaganza è un aspetto della storia.


hhh.
00mercoledì 27 maggio 2009 11:45
cardinal martini
non voglio analizzare la personalita' di cossiga perche' rischio di impazzire nell'intrecci politica,massoneria ,chiesa [SM=x268919] ,condivido le sue analisi ma tra' dire e il fare ce di mezzo il mare [SM=g27824] cardinal martini .......
come Hans Kung, ma mentre le idee di quest'ultimo sono marginali, le proposte dell'ex arcivescovo di Milano hanno un buon seguito all'interno della Chiesa; Martini e' un Kung che ha avuto successo nel seno della gerarchia ecclesiastica''.

Martini e' il suo ultimo libro ''Conversazioni notturne a Gerusalemme , egli preconizza in effetti l'ordinazione di uomini sposati, l'accesso delle donne agli ordini che precedono il sacerdozio (in attesa di meglio!) l'accesso dei divorziati risposati all'ecuaristia, l'appello ai diritti della coscienza individuale contro la disciplina dell'enciclica Humanae vitae''.

Il cardinale Martini, e' un Kung che ha avuto successo nel seno della gerarchia ecclesiastica. In realta' essi sono due ottuagenari contrari alla Chiesa che ha le promesse dell'eternita'!'' prendendo come obiettivo quell'aerea della Chiesa e delle personalita' di spicco della gerarchia e della teologia che sono maggiormente note per le loro posizioni di apertura rispetto ai temi classici della stagione post-conciliare, dalla possibilita' di ordinare uomini sposati, al sacerdozio femminile, alla liberta' di coscienza.

=Foxtrott=
00mercoledì 27 maggio 2009 20:58
per hhh
si consiglia sempre di inserire la fonte da dove si è preso l'articolo che è servito per rispondere, o per iniziare il 3d.


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