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le pietre e la fede
l'URSS
S. E. Mons. Tadeusz Kondrusiewicz - Mosca - Federazione Russa
E’ Domenica, qui nella Cattedrale, a Mosca si celebra la S. Messa, sull’altare è il Vescovo Taddeus Kondrusievic, lo stesso matematico ed ingegner Taddeus Kondrusievic delle repubbliche sovietiche, che eludeva, la notte, la sorveglianza del regime, per incontrare e dare conforto come Sacerdote Cattolico della Chiesa Russa Clandestina, ai credenti....di quel tempo.
S. E. Mons. Tadeusz Kondrusiewicz - Mosca - Federazione Russa
Durante il comunismo arrivai nella città di Saratov e lì non c’erano sacerdoti
I fedeli mi chiesero di benedire delle pietre ed io:” ma perché delle pietre?”
Quelle piccole pietre, erano minuscoli resti raccolti della Chiesa fatta saltare dai comunisti. Ora quelle pietre erano divenute reliquie, tenute nelle case come simbolo di una Chiesa che non si può distruggere,
perché non si distrugge l’eternità, e noi lì pregammo ed in seguito davanti a quelle piccole pietre tenevamo i nostri incontri, era come se fossimo in Chiesa! La nostra Chiesa era lì, intatta.
Ho un altro ricordo!
Deportati tutti i sacerdoti in un paese per 60 anni i fedeli rimasero solo senza Chiesa e senza prete. Dopo 60 anni arrivai prete clandestino e la gente mi disse se volevamo andare a pregare su una Tomba. - “Ma certamente!” dissi io. Era la tomba di un vecchio santo sacerdote che i nonni e i bisnonni del loro paese dicevano sepolto lì. E mi dissero “Padre qui per 60 anni non abbiamo avuto né chiesa né sacerdote ma questa tomba per noi è stato tutto...Noi davanti a questa tomba pregavamo e confessavamo i nostri peccati, facevamo i giuramenti, ci sposavamo, come se questo sacerdote fosse vivo. E davanti a questa tomba noi sentivamo la voce di Cristo che ci diceva “non abbiate paura. Cristo vincerà ! Un giorno sarete liberi.”.
Davanti a delle fedi così, forti e silenziose, cosa poté fare il comunismo!?
Quelle piccole pietre, erano minuscoli resti raccolti della Chiesa fatta saltare dai comunisti. Ora quelle pietre erano divenute reliquie, tenute nelle case come simbolo di una Chiesa che non si può distruggere, perché non si distrugge l’eternità, e noi lì pregammo ed in seguito davanti a quelle piccole pietre tenevamo i nostri incontri, era come se fossimo in Chiesa! La nostra Chiesa era lì, intatta.