DANIMARCA: SI' A INSEMINAZIONE ARTIFICIALE LESBICHE E SINGLE

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LiviaGloria
00sabato 3 giugno 2006 19:16
DANIMARCA: SI' A INSEMINAZIONE ARTIFICIALE LESBICHE E SINGLE

COPENHAGUE - Cade l'ultima barriera per le coppie omosessuali danesi: il parlamento ha approvato oggi la legge che consente l'inseminazione artificiale a coppie lesbiche e donne single gratuitamente negli ospedali.

La nuova norma è passata dopo una settimana di acceso di battito e divisioni all'interno dei partiti e dello stesso governo tra chi voleva concedere anche questo diritto alle coppie omosessuali e chi ha continuato a difendere i valori della famiglia tradizionale. Hanno votato a favore 86 deputati, 61 i contrari e 21 gli astenuti. Coppie lesbiche ed eterosessuali sono ora sullo stesso piano potendo accedere all'inseminazione artificiale gratuita negli ospedali.

La Danimarca è stato il primo paese al mondo a introdurre, il primo ottobre del 1989, il matrimonio tra omosessuali e tra lesbiche in municipio, chiamata 'unione registrata civilmente', che ha concesso a tali coppie gli stessi diritti di quelle eterosessuali, esclusa l'adozione di bambini e l'inseminazione artificiale.

INSEMINAZIONE ARTIFICIALE SPACCA PAESE
E' stata come una robusta scossa di terremoto l'ultimo tabu' caduto oggi in Danimarca, dove il si' del parlamento all'inseminazione artificiale gratuita negli ospedali per le coppie di lesbiche e per le single, ha spaccato governo, partiti e societa' civile. Negli ultimi nove anni, la vicenda ha occupato piu' di una volta l'agenda politica danese, ma l'ultima settimana e' stata la piu' infuocata.

Da un lato il governo di centro destra del premier Anders Fogh Rasmussen, che a maggioranza aveva presentato una versione mitigata rispetto alla proposta dell'opposizione: inseminazione artificiale si' per le coppie lesbiche e per le single, ma nelle cliniche private e a spese delle richiedenti. Al suo fianco, una fetta dell'opinione pubblica che vuole tenere alti valori e forma tradizionale della famiglia. Sul versante opposto, socialdemocratici, socialisti popolari e Lista Unitaria (opposizione), che in questa battaglia sono riusciti a spostare sulla lora linea una parte del partito liberale (al governo), in aperta sfida al premier Rasmussen, e a strappare cosi' una vittoria solida.

E' stata infatti questa defezione dei liberali ad assicurare che il si' all'inseminazione artificiale passasse in parlamento con 86 si', 61 contrari e 21 astenuti, su un totale di 179 seggi. Esultante la comunita' omosessuale danese: ''Dopo nove anni di battaglie siamo felicissimi, la gente piange di gioia, le lesbiche sono le piu' contente, e' passata la loro forma di famiglia'', ha dichiarato Mikael Boe Larsen dirigente dell'Associazione nazionale danese di lesbiche e gay.

Deluso e molto provato il premier Rasmussen che ha votato contro la legge: ''Naturalmente ho sostenuto la proposta del governo, e mi dispiace che non sia passata. Ma e' importante aver preso una decisione. La questione e' stata discussa per anni e non avremmo guadagnato nulla ad aspettare ancora''. Molto contrariati il partito conservatore e l'alleato di governo People's party, una formazione anti immigrati: ogni bambino ha diritto ad avere un padre, hanno commentato.

Il count down all'approvazione definitiva della legge era cominciato una settimana fa. Il 24 maggio la proposta dell'opposizione era passata a un primo esame con un solo voto di maggioranza grazie al sostegno di alcuni deputati liberali. La Danimarca e' stato il primo paese al mondo a introdurre, il primo ottobre del 1989, il matrimonio tra omosessuali e tra lesbiche in municipio, chiamata 'unione registrata civilmente', che ha concesso a tali coppie gli stessi diritti di quelle eterosessuali.

Da allora le comunita' gay e lesbiche hanno posto la richiesta di altri diritti, come l'adozione, il rito matrimoniale in chiesa e la fecondazione assistita, senza poter arrivare ad una soluzione. Alcuni vescovi hanno accolto la richiesta gay di celebrare con la messa la loro unione civile, ma si e' trattato di casi individuali non accettati dalla maggioranza. Quanto alla fecondazione artificiale assistita, gli stessi partiti hanno avanzato diverse proposte in questi anni. I liberali, che sono la maggiore forza di governo, hanno presentato un compromesso che avrebbe consentito la fecondazione assistita alle donne sole e alle lesbiche, pero' a spese proprie e negli ospedali privati. Ma nella maggioranza i conservatori vi si sono sempre opposti, e lo stesso ha fatto il Partito del Popolo Danese che appoggia il governo dall'esterno. Oggi ha vinto la linea della parita': le coppie lesbiche ed eterosessuali sono infatti sullo stesso piano potendo accedere entrambe all'inseminazione artificiale gratuita negli ospedali.
trojan.ll
00domenica 4 giugno 2006 08:40
BATWOMAN E' LESBICA!
Nella nuova serie la donna pipistrello innamorata di un'ex poliziotta

Anche i supereroi fanno outing
la nuova Batwoman è lesbica!


di LUCA RAFFAELLI


"Ci aspettavamo che la notizia del ritorno di Batwoman dichiaratemente omosessuale potesse stupire. Però non così tanto": anche Dan DiDio, vicepresidente della DC Comics, non si aspettava tanto scalpore sui periodici statunitensi e, fra gli appassionati, su internet. E poi la nota casa editrice statunitense non è nuova a certi comunicati clamorosi: Superman, ad esempio, dovette annunciare la sua morte per ritornare ad essere un grande successo editoriale.
Tutto il mondo del fumetto ha usato annunci straordinari in cerca di un rilancio di popolarità: e se un tempo gli eroi si sposavano (ad esempio L'uomo mascherato e Spiderman), oggi si scelgono altre strade.

Batwoman non cambierà molto, a dire il vero: osservando le immagini in anteprima del restyling, curato dal disegnatore iperrealista Alex Ross, si vede la solita grinta e l'immancabile granitica muscolatura sotto il costume. D'altra parte, come Batman, anche il suo corrispondente femminile è un supereroe senza superpoteri, e tutto deve alla propria intelligenza e abilità.

I nuovi albi, che saranno pubblicati a luglio, vedranno Batwoman protagonista in un mondo in cui gli altri suoi celebri colleghi non ci sono più. Nella sua vita privata sarà una ricca signora felicemente innamorata dell'ex detective di polizia Renee Montoya. Più signora che ragazza, e forse è questo il punto: l'omosessualità come scelta matura e, si presume, definitiva. Perché la scelta omosex di un personaggio a fumetti in fondo non è una novità: né nel fumetto italiano (Gea e Legs Weaver, ad esempio, due personaggi femminili omosessuali pubblicati da Sergio Bonelli) né tra i protagonisti del fumetto statunitense (Northstar degli Alpha Flight, supereroi della Marvel, fu il primo a dichiararsi gay quattordici anni fa).

Al di là della trovata pubblicitaria il motivo si capisce: i superman di un tempo combattevano la delinquenza per difendere gli Stati Uniti, lo statu quo. Quelli di oggi sono molto più complessi, si pongono dubbi politici e sociali, si chiedono dove sia la giustizia, se sia più pericoloso un delinquente comune o un politico corrotto, cosa sia la normalità e la moralità.

Un personaggio omosessuale è già di per sé un personaggio problematico, e da qualche tempo più che i poteri sono i problemi a far grande un supereroe. Insomma, i nostri tempi non sono poi così tanto sbagliati se certi personaggi di fumetti non hanno bisogno di essere asessuati e possono rivelare liberamente le proprie scelte. Soprattutto pensando che più di cinquant'anni fa lo psichiatra Fredric Wertham causò la più grande crisi nella storia del fumetto con un saggio intitolato "La seduzione degli innocenti": tra le altre cose, in quelle pagine accusava gli autori di Batman e Robin di lasciare intendere che fra loro vi fosse un rapporto omosessuale. Ora Batwoman gli risponde per le rime.


(3 giugno 2006)
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