Dio si è fatto Uomo in Cristo, è morto per noi ed è risorto!

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Ghergon
00venerdì 23 gennaio 2009 16:19
Benedetto XVI promuove Internet e sbarca su ‘Youtube’ con un chiaro mandato per i giovani: “Andate e annunciate anche in Rete che Dio si è fatto Uomo in Cristo, è morto per noi ed è risorto”



CITTA’ DEL VATICANO

- "Se usate per favorire la comprensione e la solidarietà umana", la Rete di Internet e le nuove tecnologie informatiche rappresentano "un vero dono per l'umanità"
. Lo afferma il Papa nel Messaggio per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali.
"L'accessibilità di cellulari e computer, unita alla portata globale e alla capillarità di Internet, ha creato - rileva Benedetto XVI - una molteplicità di vie attraverso le quali e' possibile inviare, in modo istantaneo, parole ed immagini ai più lontani ed isolati angoli del mondo: è, questa, chiaramente una possibilità impensabile per le precedenti generazioni.
Molti benefici derivano da questa nuova cultura della comunicazione: le famiglie possono restare in contatto anche se divise da enormi distanze, gli studenti e i ricercatori hanno un accesso più facile e immediato ai documenti, alle fonti e alle scoperte scientifiche e possono, pertanto, lavorare in equipe da luoghi diversi; inoltre, la natura interattiva dei nuovi media facilita forme più dinamiche di apprendimento e di comunicazione, che contribuiscono al progresso sociale".
Il Pontefice chiede però che "i vantaggi" offerti dal mondo digitale "siano messi al servizio di tutti gli esseri umani e di tutte le comunita', soprattutto di chi è bisognoso e vulnerabile".
A 82 anni compiuti, quindi, Joseph Ratzinger si colloca tra quanti ("noi adulti", scrive) "hanno dovuto imparare a capire ed apprezzare le opportunità" dell'informatica e in particolare di Internet, mentre i giovani più facilemnte "hanno colto l'enorme potenziale dei nuovi media nel favorire la connessione, la comunicazione e la comprensione tra individui e comunità e li utilizzano per comunicare con i propri amici, per incontrarne di nuovi, per creare comunità e reti, per cercare informazioni e notizie, per condividere le proprie idee e opinioni".
Per il Santo Padre, "il desiderio di connessione e l'istinto di comunicazione, che sono così scontati nella cultura contemporanea, non sono in verità che manifestazioni moderne della fondamentale e costante propensione degli esseri umani ad andare oltre se stessi per entrare in rapporto con gli altri.
In realtà, quando ci apriamo agli altri - ricorda il Papa -, portiamo a compimento i nostri bisogni piu' profondi e diventiamo piu' pienamente umani: amare è, infatti, ciò per cui siamo stati progettati dal Creatore".
Per Benedetto XVI, inoltre, "è gratificante vedere l'emergere di nuove Reti digitali che cercano di promuovere la solidarietà umana, la pace e la giustizia, i diritti umani e il rispetto per la vita e il bene della creazione".
"Queste Reti - osserva - possono facilitare forme di cooperazione tra popoli di diversi contesti geografici e culturali, consentendo loro di approfondire la comune umanità e il senso di corresponsabilità per il bene di tutti". E dunque, raccomanda il Pontefice, "ci si deve preoccupare di far sì che il mondo digitale, in cui tali Reti possono essere stabilite, sia un mondo veramente accessibile a tutti". Infatti, "sarebbe un grave danno per il futuro dell'umanità se i nuovi strumenti della comunicazione, che permettono di condividere sapere e informazioni in maniera più rapida ed efficace, non fossero resi accessibili a coloro che sono già economicamente e socialmente emarginati o se contribuissero solo a incrementare il divario che separa i poveri dalle nuove Reti che si stanno sviluppando al servizio dell'informazione e della socializzazione umana".
Nel messaggio, il Papa si rivolge in particolare "ai giovani cattolici, per esortarli a portare nel mondo digitale la testimonianza della loro fede".
"Carissimi - sottolinea il successore di Pietro -, sentitevi impegnati ad introdurre nella cultura di questo nuovo ambiente comunicativo e informativo i valori su cui poggia la vostra vita".
In proposito, nel Messaggio, il Santo Padre rammenta che "nei primi tempi della Chiesa, gli Apostoli e i loro discepoli hanno portato la Buona Novella di Gesù nel mondo greco romano: come allora l'evangelizzazione, per essere fruttuosa, richiese l'attenta comprensione della cultura e dei costumi di quei popoli pagani nell'intento di toccarne le menti e i cuori, nello stesso modo, ora, l'annuncio di Cristo nel mondo delle nuove tecnologie suppone una loro approfondita conoscenza per un conseguente adeguato utilizzo". Benedetto XVI esorta a cogliere le grandi opportunità positive offerte da Internet, ma invita anche ad "essere attenti a non banalizzare il concetto e l'esperienza dell'amicizia".
Il rischio non è solo quello di favorire "passeggere, superficiali relazioni" che porterebbero a svilire il valore dell'amicizia, che il Pontefice considera "un grande bene umano che sarebbe svuotato del suo valore se fosse considerato fine a se stesso: gli amici devono sostenersi e incoraggiarsi l'un l'altro nello sviluppare i loro doni e talenti e nel metterli al servizio della comunità umana"; soprattutto, occorre evitare, sottolinea il Papa, il rischio dell'alienazione:
"Quando, infatti, il desiderio di connessione virtuale diventa ossessivo, la conseguenza è che la persona si isola, interrompendo la reale interazione sociale". "Ciò - rileva Benedetto XVI - finisce per disturbare anche i modelli di riposo, di silenzio e di riflessione necessari per un sano sviluppo umano".
"Sarebbe triste - si legge ancora nel Messaggio per la Giornata delle Comunicazioni Sociali - se il nostro desiderio di sostenere e sviluppare on-line le amicizie si realizzasse a spese della disponibilità per la famiglia, per i vicini e per coloro che si incontrano nella realtà di ogni giorno, sul posto di lavoro, a scuola, nel tempo libero".
Il Santo Padre, dunque, si rivolge in particolar modo alle nuove generazioni. "A voi giovani che quasi spontaneamente vi trovate in sintonia con questi nuovi mezzi di comunicazione, spetta in particolare - evidenzia Ratzinger - il compito della evangelizzazione di questo continente digitale".
"Sappiate farvi carico con entusiasmo - raccomanda - dell'annuncio del Vangelo ai vostri coetanei.
Voi conoscete le loro paure e le loro speranze, i loro entusiasmi e le loro delusioni: il dono più prezioso che ad essi potete fare è di condividere con loro la 'buona novella' di un Dio che si è fatto uomo, ha patito, è morto ed è risorto per salvare l'umanità".
Ai ragazzi, Benedetto XVI dice che "il cuore umano anela ad un mondo in cui regni l'amore, dove i doni siano condivisi, dove si edifichi l'unità, dove la libertà trovi il proprio significato nella verità e dove l'identità di ciascuno sia realizzata in una comunione rispettosa.
A queste attese - è la sua valutazione - la fede può dare risposta: siatene gli araldi.
Il Papa vi è accanto con la sua preghiera e con la sua benedizione". Comunque sia, "coloro che operano nel settore della produzione e della diffusione di contenuti dei nuovi media non possono non sentirsi impegnati al rispetto della dignità e del valore della persona umana". "Se le nuove tecnologie devono servire al bene dei singoli e della società, quanti ne usano - sostiene Benedetto XVI - devono evitare la condivisione di parole e immagini degradanti per l'essere umano, escludendo quindi ciò che alimenta l'odio e l'intolleranza, svilisce la bellezza e l'intimità della sessualità umana, sfrutta i deboli e gli indifesi".
"Le nuove tecnologie - è l’analisi del Pontefice - hanno anche aperto la strada al dialogo tra persone di differenti Paesi, culture e religioni. La nuova arena digitale, il cosiddetto ‘cyberspace’, permette di incontrarsi e di conoscere i valori e le tradizioni degli altri. Simili incontri, tuttavia, per essere fecondi, richiedono forme oneste e corrette di espressione insieme ad un ascolto attento e rispettoso".
"Occorre - è la raccomandazione del Santo Padre - non lasciarsi ingannare da quanti cercano semplicemente dei consumatori in un mercato di possibilita' indifferenziate, dove la scelta in se stessa diviene il bene, la novità si contrabbanda come bellezza, l'esperienza soggettiva soppianta la verità".
Per il Papa, "il dialogo deve essere radicato in una ricerca sincera e reciproca della verità, per realizzare la promozione dello sviluppo nella comprensione e nella tolleranza. La vita - conclude il successore di Pietro - non e' un semplice succedersi di fatti e di esperienze: è piuttosto ricerca del vero, del bene e del bello. Proprio per tale fine compiamo le nostre scelte, esercitiamo la nostra libertà e in questo, cioè nella verità, nel bene e nel bello, troviamo felicità e gioia".
Insieme al Messaggio del Pontefice per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, che esalta le grandi opportunità offerte all'umanità da Internet e dalle nuove tecnologie informatiche, il Vaticano ha presentato anche il suo canale su Youtube che, ha spiegato il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi, "offre una copertura informativa delle principali attività del Santo Padre Benedetto XVI e degli avvenimenti vaticani più rilevanti".

Il canale si trova all'indirizzo Internet

it.youtube.com/vaticanit

ed è aggiornato quotidianamente. Le immagini sono prodotte dal Centro Televisivo Vaticano (CTV), i testi redatti dalla Radio Vaticana e dal Centro Televisivo Vaticano e le videonews offrono una presentazione delle posizioni più autorevoli della Chiesa cattolica sulle principali questioni del mondo d'oggi. "Siamo convinti - ha dichiarato Lombardi - che dappertutto ci siano persone attente e sensibili, interessate ai messaggi, alle proposte, alle posizioni sui grandi problemi del mondo contemporaneo di un’autorità morale di alto livello come il Papa, e in generale la Chiesa Cattolica".
"Percio' - ha aggiunto - la scelta di 'Youtube' come piattaforma adatta per diventare presenti sulla Rete, in uno dei grandi 'areopaghi' della comunicazione nel mondo di oggi, ed esservi presenti con regolarità, in modo da poter offrire una fonte di riferimento attendibile e continua, aldilà dei moltissimi frammenti di informazione su Papa e Vaticano presenti sulla Rete".
Nell'attuale fase di partenza, il sito dispone di limitate "forme di interattività": la possibilità di inviare un messaggio e-mail, la condivisione del canale, l’inserimento su 'iGoogle', l’opzione di lasciare un commento su ogni singola videonews. Per il momento, ha chiarito il portavoce vaticano, "non è prevista la pubblicazione dei commenti e la nostra reazione: attualmente non saremmo in grado di gestire un flusso 'mondiale' di commenti e risposte. In ogni caso, ricevendo commenti e messaggi, studieremo come continuare la strada". Quanto ai costi dell'operazione, la Santa Sede sostiene tutta la parte relativa ai contenuti e ‘Google’ provvede all'inserimento. "Non c'è nessuna pubblicità - ha affermato Lombardi -, quindi non c'è da discutere su interessi di alcun genere: non vogliamo guadagnarci nulla".

petrus on line
orsopazzo
00domenica 15 marzo 2009 22:40
Cristo si è fatto uomo...
Tanti fanno questa affermazione ma nessuno si chiede il perchè?
Si cerca negli altri una Verità, ma questa è dentro di noi, si deve solo riscoprirla,
Maper fare ciò è necessario usare la "Chiave" altrimenti il Deposito della Sapienza rimane chiuso;
La prima cosa da fare è guardare dentro se stessi e chiedersi cosa realmente si desidera, esprimere il desiderio di incontrare Colui di cui tutti parlano e di cui nessuno umanamente può conoscerlo ed allora, ecco che lo Spirito si risveglia e prende "Fuoco", il Fuoco della Fede, cioè del Credere intimamente e completamente con pieno coinvolgimento al Salvatore, al Messia;
Nessun uomo, per quanto intriso di scienza o delegato dal mondo per dare assoluzioni o condanne, può mettersi al posto del Vero Maestro, Cristo Gesù di Nazareth!
Egli solo può Salvare quell'Essere che si chiude in una stanza, alla riceca di una Verità piena e completa, e questo avverrà se si vuole Entrae a forza, ma con Umiltà, nel Regno del DIO Eterno.
Orsopazzo
viadelcosmo
00lunedì 16 marzo 2009 07:39
Caro Orsopazzo, per abbattere tutte le paure dell'uomo contemporaneo immesso nella terribile spirale della crisi Mondiale, manipolata indotta o vera che sia bisogna infondere prendere e dare piena consapevolezza del : Fratelli e Sorelle non abbiate paura, con JESUS CRISTUS in noi, noi, non avremo nulla da temere dove ogni cosa è a cura e protezione di NOSTRO PATER DEUS L'IDDIO UNI - VERSO dove DIO si è fatto Uomo in CRISTO morto per noi e risorto.

Noi credenti rappresentiamo la Forza, noi credenti rappresentiamo la Potenza di Amore Infinito ed Eterno donatoci da DIO in noi, da DIO tra di noi in DIO UNI - VERSO.
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