Disclosure Mondiale: “I governi nascosero la presenza extraterrestre alla popolazione mondiale”

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wheaton80
00martedì 7 maggio 2013 16:17
05/05/2013

In questi giorni si è tenuto a Washington DC, esattamente al National Press Club, un evento che è durato fino al 3 maggio, in cui ricercatori, esperti UFO, militari, ex politici e agenti hanno testimoniato per 30 ore nell’arco di 5 giorni davanti ad ex-membri della Camera e del Senato degli Stati Uniti. Un’audizione di cittadini sulla Divulgazione di informazioni legate a temi ritenuti scomodi e volontariamente nascosti alla popolazione mondiale. Al congresso sono stati presenti quaranta testimoni provenienti da diverse Nazioni che hanno esposto la loro testimonianza di fronte a sei ex membri del consiglio degli Stati Uniti: Il senatore Mike Gravel, Merril Cook, Carolyn Kilpatric, Darlen Hooley, Lyn Woolsey e Roscoe Bartlett.



I membri di questo speciale comitato vantano in totale 80 anni di presenza in carica al Congresso degli Stati Uniti. La Riunione è durata oltre 30 ore per 5 giorni consecutivi. L’obiettivo del congresso era quello di interrompere l’embargo sulle notizie relative alla questione UFO/ET e di ottenere la massima divulgazione tra l’opinione pubblica di tutte le informazioni in merito all’esistenza di Esseri di altri Mondi in contatto con esponenti governativi del nostro pianeta.

E’ stato dichiararto da alcuni ricercatori ed esperti UFO presenti all’audizione del Congresso, che i responsabili dell’embargo sulla questione aliena hanno letteralmente gettato la spugna di fronte ad un evento di questa portata e dato il presunto coinvolgimento delle strutture governative con le cosiddette “razze ET” presenti sul nostro pianeta, si deduce che nei prossimi mesi la questione potrebbe diventare con molta probabilità di dominio pubblico.

Quindi i Governi nascosero la causa e la presenza Extraterrestre alla Popolazione Mondiale e continuano a farlo!!

Ma vediamo uno degli interventi cha ha lasciato il segno a questa Audizione.

Una delle tante audizioni che in parte ha rappresentato questo dibattito è stato l’intervento del deputato brasiliano Wilson Picler che racconta ciò che in sintesi ha dichiarato davanti ai membri del Congresso USA.

“Audizione pubblica sugli Extraterrestri a Washington, DC, USA. Ho fatto un discorso davanti al Congresso americano che ha partecipato in questi giorni a un dibattito pubblico sugli UFO e la presenza extraterrestre (ET) al National Press Club di Washington, DC. L’audizione pubblica sulle testimonianze raccolte e registrate in video, hanno riguardato pensionati militari, scienziati, ufologi da diversi paesi ed ex politici. Le testimonianze dei militari sono state rivelatrici, infatti già con queste ultime, eravamo in possesso di materiale sufficiente per concludere che siamo visitati da esseri di altri mondi fin dalla seconda grande guerra mondiale, subito dopo le detonazioni di bombe atomiche sul Giappone”.

"L’ultima detonazione a scopo di test si è tenuta dai russi nel 1960, con una bomba chiamata TZAR, una bomba cosi soprannominata dai russi di con il nome “Vi mostreremo”. Quando il test è stato fatto, l’onda d’urto ha raggiunto le zone della Finlandia e Norvegia causando molti feriti per la rottura di finestre e altri danni alle abitazioni.
La potenza della bomba del TZAR è di Kiloton 50.000, pari a cinquanta milioni di tonnellate di TNT, ovvero 3.333 volte la potenza della bomba di Hiroshima, che era di 15 Kiloton".

"È per questo che gli Extraterrestri sono venuti sulla Terra, per vedere, osservare le dimensioni della follia dei nostri leader, che appunto ha attirato la loro attenzione soprattutto alla possibilità di distruggere la specie umana stessa e recare danno alla Terra".

"Nel 1985, al culmine della guerra fredda il mondo è venuto a dispiegare 68.000 testate nucleari; è stato stimato che ci sono circa 6.000 testate operative. Ciò che deve essere chiarito è anche la potenza di queste armi, perché potrebbero aver ridotto la quantità, ma con l’avvento delle nuove tecnologie hanno aumentato la capacità di distruzione".

"I governi nascosero la causa extraterrestre alla popolazione mondiale, perché questi esseri hanno dimostrato la capacità tecnologica ben oltre la nostra comprensione, anche perchè possono interferire con tutti i tipi di attrezzature tecnologiche e meccanihce esistenti sulla Terra, tra cui anche i sistemi di armi e lancio missili".

"Gli Extraterrestri sono come gli Angeli dell’apocalisse descritti nella Bibbia?"

Dr. Wilson Picler
Tratto dalll’audizione del National Press Club di Washington, DC, Stati Uniti d’America
www.segnidalcielo.it/2013/05/05/disclosure-mondiale-i-governi-nascosero-la-presenza-extraterrestre-alla-popolazione-m...

wheaton80
00venerdì 17 maggio 2013 02:08
“L’ONU organizzi una conferenza mondiale sugli Alieni”

“La Casa Bianca ha contribuito a tenere celata alla pubblica opinione la verità su una presenza extraterrestre che sta studiando il nostro pianeta”. Lo ha affermato in un’ intervista alla tv americana ABC l’ex senatore Mike Gravel, uno dei sei rappresentanti del Congresso ad aver preso parte al “Citizen Hearing on disclosure“, l’audizione che si è svolta nei giorni scorsi a Washington.



Quaranta relatori di dieci diverse Nazioni del mondo- per l’Italia, c’era il sociologo Roberto Pinotti - dal 29 aprile al 3 maggio hanno portato la loro testimonianza in merito alla questione aliena: tra loro, politici in pensione, scrittori, ricercatori, ex militari, esponenti governativi. Molti i nomi illustri: dall’astronauta di Apollo 14 Edgar Mitchell al fisico Stanton Friedman, dall’ufologo britannico Nick Pope all’ex ministro degli esteri canadese Paul Hellyer. La “cinque-giorni”, promossa da Stephen Bassett, ha così portato sotto i riflettori internazionali decine di casi ufologici, documenti ed inchieste.

Si è così riparlato della nota vicenda di Rendlesham Forest- l’Ufo avvistato per varie notti di fila nelle basi gemelle della RAF Bentwaters e Woodbridge, nel Regno Unito- con i racconti di alcuni dei protagonisti, all’epoca (era il dicembre del 1980) in servizio. John Burroughs and James Penniston hanno denunciato l’impossibilità, ad oggi, di ottenere le cartelle cliniche compilate più di trent’anni fa, all’indomani del fenomeno mai chiarito di cui furono i primi testimoni e sempre negato dai vertici delle Forze Armate.

Gli avvistamenti, avvenuti in un luogo così sensibile e durante gli anni della Guerra Fredda, furono oggetto di indagini, dopo i rapporti presentati dai militari coinvolti, incluso il colonnello Charles Halt. Eppure, tra le migliaia di pagine conservate per decenni negli archivi del Ministero della Difesa britannico e declassificate a partire dal 2008, non c’è una sola riga su Rendlesham Forest. Tutti i file sono scomparsi. Ufficialmente, smarriti. Non si sa quanto involontariamente.

Nuove rivelazioni sul famigerato crash di Roswell sono invece arrivate dalla testimonianza video di un sedicente agente della Cia che ormai molto anziano e malato ha deciso di raccontare quello che ha visto nei lontani anni ’50, pur senza rivelare il proprio nome. L’Anonimo, intervistato da Richard Dolan, ha rivelato di aver collaborato al “Project Blue Book”- lo studio condotto dall’aeronautica militare statunitense sugli Ufo, la cui relazione finale definì “scientificamente non rilevante” tutti i casi analizzati.

“Una mezza truffa”, lo ha definito Mister X, ammettendo che molti degli avvistamenti erano stati bellamente inventati.
Ma a fare più scalpore sono i suoi ricordi sull’Area 51. Il sedicente agente della Cia avrebbe visitato la base segreta del Nevada insieme al suo superiore, con lo scopo di raccogliere dati ed informazioni da riportare al presidente Eisenhower. E lì, avrebbe visto varie astronavi aliene, compresa quella che si era schiantata nel 1947 a Roswell. Ma non solo: in una altra zona della base, la cosiddetta S4, avrebbe potuto osservare di persona delle entità biologiche extraterrestri.


Il supertestimone, il sedicente agente della CIA


Quelle “EBE” sulle quali si è soffermata la scrittrice e sceneggiatrice Linda Molton Howe. “C’è qualcosa di sbagliato, nel ventre di questa Nazione- ha detto nel suo intervento- ed è legato alla negazione da parte del nostro Governo dell’esistenza di entità biologiche extraterrestri, per chiamarle come fanno loro, perchè queste parole compaiono nei documenti. Esistono da secoli e c’è una relazione stretta tra quello che noi siamo e quello che loro hanno fatto. Personalmente, ritengo che non abbiano atteggiamenti ostili, non vogliono ucciderci, ma stanno svolgendo un programma di ricerca su quello che avviene sul nostro pianeta, in superficie e al di sotto.”

A convincere l’ex senatore Gravel della serietà e della fondatezza della questione aliena sono state soprattutto le deposizioni di alcuni veterani dell’USAF, come il capitano Robert Salas, in merito all’attività Ufo attorno a siti nucleari americani durante gli anni più bui del confronto Usa-Urss. Mentre i due nemici si fronteggiavano a suon di minacce, potenziando il proprio arsenale, un terzo contendente sarebbe più volte intervenuto per disattivare le testate atomiche. L’ultima volta, nel 2010, quando per un’ ora gli Stati Uniti hanno perso il controllo di 50 missili intercontinentali custoditi nella base del Wyoming.

Per Mike Gravel, sarebbe questa la “pistola fumante” - la prova definitiva, insomma- che qualcuno ci sta monitorando e lo fa con grande attenzione, perchè siamo molto bellicosi. Ma anche l’ex deputato Carolyn Kilpatrick- anche lei invitata all’audizione- è rimasta impressionata dalla mole di testimonianze e documenti presentati dai relatori di Washington. “Il nostro Paese ha banalizzato la questione extraterrestre, l’ha trasformata in un gioco, rappresentando gli E.T. come omini verdi con le antenne. Adesso io credo che sia molto di più. E non è uno scherzo.”

Alla fine dei lavori, è stata diffusa una dichiarazione firmata dagli ex parlamentari a sostegno dell’iniziativa della Citizen Hearing Foundation, volta a raccogliere i fondi necessari per promuovere una campagna di informazione internazionale e trovare un paese disponibile a presentare una risoluzione all’Assemblea Generale delle Nazioni Uniti. Obiettivo: organizzare, sotto il patrocinio dell’ONU, una conferenza mondiale sugli Ufo. Ecco il passo centrale del documento:


L'ultima volta che l'ONU si è occupata di UFO: era il 1978

“Considerato che, in virtù delle nuove conoscenze scientifiche sui pianeti potenzialmente abitabili, sarebbe un atto di arroganza asserire che gli uomini siano gli unici esseri senzienti della galassia; considerato che un numero crescente di testimoni credibili hanno portato prove schiaccianti sulla presenza di mezzi volanti non identificati e non spiegati che secondo molti rispecchiano un’intelligenza extraterrestre; considerato che, viste le enormi implicazioni su scala globale, nel caso in cui questi mezzi volanti fossero davvero di origine extraterrestre, un simile argomento sarebbe di pertinenza dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite; allora, sottoscriviamo la richiesta della Citizen Hearing Foundation.”

Sabrina Pieragostini, 15 maggio 2013
www.extremamente.it/2013/05/15/lonu-organizzi-una-conferenza-mondiale-sugli...
wheaton80
00sabato 18 maggio 2013 01:59
Ufo commissione alle Nazioni Unite?

Washington. “La Casa Bianca ha contribuito a tenere celata alla pubblica opinione la verità su una presenza extraterrestre che sta studiando il nostro pianeta”. Questa grave e pesante esternazione fatta in un’ intervista alla tv americana ABC non è stata rilasciata dal solito “complottista” o “sedicente ufologo”, lo ha affermato l’ex senatore Mike Gravel, uno dei sei rappresentanti del Congresso degli Stati Uniti dopo l’audizione che si è svolta nei giorni scorsi a Washington al “Citizen Hearing on disclosure“ al National Press Club. Con lui altri 5 membri rappresentanti del Congresso: Roscoe Bartlett, Merrill Cook, Lynn Woolsey, Carolyn Kilpatrick e Darlene Hooley. Questo speciale comitato, i cui membri vantano complessivamente 80 anni di permanenza in carica al Congresso americano, hanno ascoltato quaranta testimoni provenienti da dieci Paesi, testimoni tutti ex militari, membri dell’Intelligence, scienziati, per oltre 30 ore nell’arco di 5 giorni.

Presente anche il nostro sociologo Roberto Pinotti, ex miliare pure lui e fondatore e animatore del centro ufologico nazionale, autore di una proposta di protocolli in caso di “contatto”. Notizia ripresa perfino dal giornale finanziario italiano come il Sole 24ore: “Washington. Ufo, sei ex membri del Congresso Usa a caccia di prove. Tra i testimoni anche l’italiano Roberto Pinotti” seguita da una stupita cronaca dal corrispondente in Usa della Stampa: Alieni, reali o no audizione a Washington, ne riferisce il NewYork Times.

Le testimonianze giurate, sono state davvero molte e incredibili. Siti di lancio di missili balistici intercontinentali, degli Usa e dell’ex Urss, disattivati da oggetti volanti sconosciuti, intercettazioni in volo e foto, rapporti di ex ministri della Difesa, ed ex vicepremier come il Canadese Paul Hellyer, o l’astronauta Edgar Mitchell, detenente il record della più lunga passeggiata sul suolo lunare e che si è detto sicuro del fatto che non siamo soli nello spazio. Qui infatti la credibilità di persone che hanno ricoperto incarichi elevatissimi, e che tramite dichiarazioni giurate fatte davanti a rappresentanti del governo Usa, si sono “messi in gioco”, riproponendo una tematica sempre ridotta a illusioni e facili ironie o occultata scientemente dalle istituzioni.

Ora sono proprio i suoi addetti a chiedere di mettere fine a tale atteggiamento di discredito sistematico. Questi ex alti ufficiali di Intelligence, Difesa o scienziati chiedono, con la loro diretta testimonianza, la fine dell’embargo sul problema Ufo extraterrestri, dove il fenomeno Ufo, lasciate le bizzarre spiegazioni di fenomeni naturali anomali sconosciuti, o velivoli militari ultrasegreti, di fronte a uno scarto tecnologico così evidente, dovranno considerare e prendere atto le evidenze esposte.

Sembra essere evidente, solo a pochi addetti ai lavori, che le notizie riguardanti il fenomeno degli Ufo e probabili contatti extraterrestri, sono approdate persino negli ambienti economici come il prestigioso GFA (Global Competitiveness Forum), che si è tenuto nei giorni 23-24-25 e 26 gennaio 2011 a Riyadh (Arabia Saudita), dove si è parlato di Ufo e di extraterrestri nel corso della Quinta Riunione annuale, in cui hanno partecipato, in quanto esperti nella tematica, illustri ufologi e scienziati, seguite di qualche mese dalle dichiarazioni del Premio Nobel dell’economia Paul Krugman sul problema extraterrestre e gli investimenti nella crisi degli Usa.
Oppure la comparsa di tali argomenti anche alla recente ottava edizione del World economic forum “Global Risks 2013″ dove nell’annuale rapporto redatto, oltre a fattori concomitanti di rischio ambientale vi campeggia la possibilità della scoperta di vita extraterrestre con i rischi previsti con scenari immaginati, dove il risultato potrebbe non essere la distruzione immediata del genere umano “ma certo andrebbero rivisti completamente i pilastri di economia, religione e filosofia”.

Forse per questo che in Vaticano, dopo le incredibili aperture dottrinali a livello teologico, come il recentissimo testo del teologo ufficiale del Vaticano Kreiner, dove nel testo “Gesù gli Ufo e gli alieni”, propone una attenta disamina del fenomeno degli ufo, con una insospettata competenza, e dove sotto l’aspetto dottrinale la presenza di tali manifestazioni nulla osterebbe alla Dottrina.

Per non parlare della recente conferenza fatta ad aprile in Vaticano, preceduta dai lavori dei Simposi Mondiali di San Marino. Nei lavori dei simposi dove si sono alternati, scienziati, ricercatori, sociologi è stata riproposta l’attenzione sulla “Recommendation to Establish UN Agency for UFO Research – UN General Assembly decision 33/426, 1978 proposta all’87° plenary meeting, del 18 Dicembre 1978, presso l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, cioè quella della costituzione di un gruppo di studio sul fenomeno Ufo.

L’Ufologia attraversa un cambio di paradigma negli scenari inediti di Politica, Economia, Religione, Scienza. Tale cambio lascia pensare e sperare a quella speranzosa cinica frase postulata da Shopenhauer: “Tutte le verità passano attraverso tre stadi. Primo: vengono ridicolizzate; secondo: vengono violentemente contestate; terzo: vengono accettate dandole come evidenti”.

Vladimiro Bibolotti
www.ilfattoquotidiano.it/2013/05/17/ufo-commissione-alle-nazioni-unite...
wheaton80
00lunedì 7 luglio 2014 02:14
Il Patto con gli Alieni: i contatti e la collaborazione tra il governo americano e diverse razze ET e l’influenza del governo ombra



Laura M. Eisenhower, pronipote del Presidente americano, è stata recentemente ospite del 22º Simposio Ufologico di San Marino (29 e 30 marzo 2014), in cui ha esposto le sue personali conoscenze e convinzioni in merito a UFO ed extraterrestri. La sua prestigiosa famiglia mai ha confermato né smentito tali eventi e da sempre sulla vicenda ha calato una cortina di riservatezza. La relatrice, quindi, ha premesso al pubblico del convegno che quelle che avrebbe riportato non sono dicerie provenienti dall’ambito familiare, ma frutto di indagini tra le diverse figure istituzionali a lei vicine, appartenute alle varie gestioni che negli anni si sono succedute ai vertici dell’ amministrazione USA.

Il Trattato di Grenada
Da subito la nipote di “Ike”ha confermato la realtà del contatto che Eisenhower ebbe con le EBE, entità biologiche extraterrestri, nel 1954, e che tale incontro tra americani e alieni non fu il primo. Il Governo USA, nel corso del governo Roosevelt, nel 1933, incontrò la razza dei Grigi, con i quali scaturì, nei primi mesi del ’34, un accordo a scadenza decennale. L’accordo prevedeva il rilascio di tecnologia aliena in cambio di una concessione che consentisse agli alieni il rapimento temporaneo e incruento di esseri umani e il prelievo di bestiame, principalmente per studi biologici e genetici. Inoltre, il governo avrebbe consentito agli extraterrestri di potersi installare presso basi sotterranee sia naturali che artificiali, terrestri e marine, dislocate nella zona occidentale degli Stati Uniti, dove avrebbero operato con discrezione e indisturbati. L’accordo fu denominato “Trattato di Grenada”. La razza dei piccoli Grigi proponeva al Governo Roosevelt un allettante pacchetto tecnologico riguardante, tra l’altro, l’acquisizione di strumenti innovativi nell’industria spaziale e del trasporto, indicazioni sullo studio di rivoluzionarie leghe metalliche, dispositivi antigravitazionali e conoscenze chimiche legate alla medicina. Nel biennio 1933-34, mentre i Grigi patteggiavano con gli USA, i Pleiadiani prendevano invece contatto con la Germania nazista, inizialmente attraverso le capacità psichiche di un gruppo di “esper” tedesche, note ai vertici militari con il nome di VrilGesellschaft e coordinate da Maria Orsic. Anche la Germania nazista stava trattando l’acquisizione di elementi innovativi per la ricerca tecnologica legata ai viaggi spazio-temporali e tecniche per il controllo mentale noto agli alieni. La vicenda su questi patti venne confermata dal noto contattista svizzero “Edward” Billy Meyer in tempi non sospetti, in quanto lo stesso mantenne stretti contatti con i Pleiadiani per decenni.

La lenta e progressiva infiltrazione
Durante l’amministrazione Truman, i vertici americani erano consapevoli che la gestione del rapporto tra Stati Uniti e alieni fosse un’incombenza le cui decisioni non potevano gravare sulle sole spalle del Presidente. Oltretutto, in quegli anni erano avvenuti, anche oltre i confini USA, diversi crash di navicelle aliene ed era quindi urgente evitare che la presenza extraterrestre attirasse eccessiva attenzione sia dei media, che degli altri governi. Era necessario perciò un team di esperti dell’esercito vicini ai servizi segreti in grado di gestire tali eventi accidentali. Truman, di conseguenza, nel ‘46 autorizzò l’avvio del progetto Paperclip, i cui scopi erano: impedire il recupero UFO da parte di altri, impedire l’utilizzo dei risultati ottenuti dal Reich e “disinnescare” la capacità di riarmo e riorganizzazione militare da parte della Germania del dopo-guerra. L’operazione richiedeva una tale priorità che l’Ufficio Servizi Strategici OSS risultò essere operativo tre mesi prima che il Presidente Truman lo ufficializzasse. Giocando così d’anticipo, molti membri del settore ricerca della Germania nazista divennero ospiti del governo americano, ripuliti da un imbarazzante passato e, con il beneplacito delle Autorità, poterono così continuare in serenità le loro ricerche. Questa operazione su vasta scala, nel tempo e con l’intromissione degli alieni, divenne però uno strumento che si ritorse contro la stessa amministrazione americana.

L’Agenda delle 3 Alternative
Durante la sua amministrazione, Eisenhower dispose la realizzazione di una società governativa secretata, nota ai vertici col nome “Jason Society”, i cui selezionati membri erano chiamati “Jason Scolars”. Il team si occupava di quella che definivano l’Agenda delle 3 Alternative. Agenda che, in realtà, era un insieme di programmi pianificabili nel tempo. Ognuna delle “Alternative” prevedeva la preservazione di una parte del genere umano (sia sul piano biologico che tecnologico) da un’eventuale apocalisse naturale o provocata da aggressive civiltà aliene. Lo scenario previsto dall’ Alternativa 1 ipotizzava l’uso di testate nucleari tattiche in grado di creare buchi nella stratosfera, allo scopo di mitigare il surriscaldamento terrestre e disperdere nello spazio l’inquinamento più volatile e dannoso. L’Alternativa 2 predisponeva la progressiva costruzione di tunnel e città sotterranee, destinate, in caso di cataclisma sulla superficie, a ospitare la solita élite umana. L’Alternativa 3 pianificava la parziale migrazione dalla Terra alla volta di Marte. Un programma sicuramente più complesso dei precedenti ma che, grazie a tecnologie acquisite, sarebbe risultato il più sicuro. La stessa Laura Eisnehower ha affermato di essere stata scelta e contattata, nel marzo 2006, da organi governativi riguardo l’Alternativa 3. Proposta che Laura rifiutò, in quanto fermamente convinta che la spiritualità individuale sia indissolubilmente legata alla Madre Terra. Una consapevolezza che viene sempre più condivisa, ma che ancora non basta a frenare il numero di attività segrete come i tunnel. A questo proposito, l’ingegnere e rivelatore Philip Schneider sostenne che, a partire dal 1947, di basi sotterranee di profondità ne furono costruite non meno di 131. Attualmente, 62 sono gestite da alieni di razza Grigia, originari di Zeta Reticuli e da Grigi di statura elevata.

Il Primo Contatto di “Ike”
Laura Eisenhower ha ricordato al pubblico uno dei più famosi discorsi del suo bisnonno, “Dialoghi per la pace”, tenuto alle Nazioni Unite poco tempo dopo il meeting con gli extraterrestri del febbraio 1954. Il discorso indicava la sua posizione favorevole all’arresto del proliferare delle armi nucleari e conseguenti test. “Ike” non era il solo ad avere questo desiderio, condiviso specialmente dal gruppo dei Pleiadiani. Il suo contatto con questa specifica razza avvenne in un hangar della base aerea di Hercules, nota, all’epoca, come Muroc. Questi alieni avevano già contatti, anche se informali, con semplici cittadini terrestri. All’incontro ufficiale erano presenti anche quattro rappresentanti della società civile americana, vicini ai vertici governativi. Si trattava di Gerald Lights, scienziato metafisico (parapsicologo, diremmo noi), il giornalista Franklin Winthrop Allen, l’economista Edwin Nourse e il vescovo della Chiesa Cattolica di Los Angeles James Francis McIntyre. Da frammenti sul dialogo che intercorse tra extraterrestri e Presidente, Laura ha affermato che il gruppo di alieni mise in guardia “Ike” dal proseguire gli accordi di Roosevelt con la razza dei Grigi, che in quel periodo stazionavano su un’astronave madre orbitante sull’Equatore. I Pleiadiani, ancor prima di un apporto tecnologico, si offrirono di aiutarci tramite una sorta di sviluppo spirituale, base indispensabile per l’utilizzo della loro elevata tecnologia. In contropartita chiesero lo smantellamento totale dell’arsenale atomico, condizione per loro imprescindibile dell’accordo. Le richieste vennero recepite con molta diffidenza, in quanto avrebbero reso il territorio statunitense e i governi alleati troppo vulnerabili all’attacco di chiunque, che fosse terrestre o altro. A malincuore Eisenhower dovette declinare la proposta. Seguirono altri contatti con differenti gruppi di alieni, dichiarò Gerald Light. In tutto, le razze che in qualche modo concordarono le loro operazioni sulla Terra furono quattro: oltre ai Nordici e ai Grigi, i contatti avvennero anche con una razza umanoide mediamente alta oltre due metri e una delegazione di rettiliani.

La raccolta delle anime

Il già citato Trattato di Grenada, firmato nel ‘33 con la razza dei Grigi, essendo ritrattabile ogni dieci anni, portò Eisenhower all’incontro con tale delegazione nel 1954, ponendo la sua amministrazione nell’evidenza di trovarsi al cospetto di civiltà talmente progredite da ritenere, all’epoca, la resistenza militare del tutto inutile. Ma i Grigi rassicurarono gli americani: non era loro intenzione un programma di aggressione alla Terra. Le loro richieste erano di carattere puramente scientifiche e di studio. Secondo Laura, però, da parte dei Grigi ci fu un secondo fine: quello che definirono “raccolta delle Anime”, ossia una complessa operazione di “estrazione” delle energie vitali dagli esseri umani per ottenere un’ibridazione umano/aliena in grado di rendere compatibili fra loro varie razze. Operazione che i Grigi, e non solo, tentarono già con i più evoluti Nordici, dando vita a “Grigi di statura superiore”. L’operazione sarebbe basilare per i Grigi, in quanto prossimi a una catastrofe genetica che metterebbe a rischio la loro energia vitale e la loro capacità di riproduzione.

Il Bilderberg
Arriviamo poi al 1952 quando, grazie a vertici economici globali, nacque il “gruppo Bilderberg”, non solo per “gestire” i destini economico-industriali del mondo, ma anche per monitorare la possibile intenzione, da parte dei visitatori alieni, di acquisire il controllo dell’economia terrestre. Tale nucleo interno ai Bilderberg è noto come Consiglio delle Relazioni Esterne, che con la Commissione Trilaterale formerebbe il famigerato Governo Ombra, in grado di influenzare le scelte dell’intero sistema geopolitico grazie anche alla gestione sul rilascio di tecnologia aliena. Tale situazione non poteva che scatenare, all’interno di questi organismi segreti, lotte di potere tra i più moderati e chi, sia umani che alieni, aspirerebbe a un maggior controllo sulla Terra. Noi umani, a detta di Laura Eisenhower, presi tra i due fuochi, dovremmo reagire con la cognizione di quanto accade, comprendendo che il nostro primario interesse è quello di essere tutti più uniti.

Pleiadiani al Pentagono

I contatti tra “Ike” e i benevoli Pleiadiani, anche senza accordi firmati, non si interruppero, al punto che lui e il suo staff, compreso l’allora vice presidente Richard Nixon, acconsentirono a ospitare una delegazione di Pleiadiani presso il Pentagono, dove rimasero per tre anni. Tale convivenza fu voluta per una sorta di distensione reciproca e per consolidare la fiducia tra le parti. Gli unici a non gradirne la presenza furono i vertici del già citato Governo Ombra, che ritenevano in pericolo il patto con le altre razze meno disinteressate. Nel tempo, la fiducia tra americani e le razze Nordiche dei Pleiadiani, Arturiani, Taucetiani, AlfaCentauriani e Arturiani si sarebbe consolidata. Il nostro risveglio spirituale porterebbe a un fondamentale duplice risultato: respingere chi, da altre stelle, si avvicini per sfruttare noi e il nostro pianeta e aprire finalmente gli occhi sulla nostra valenza spirituale, che ci consentirebbe di accedere a nuovi concetti di elevata tecnologia, entrando a pieno titolo in una famiglia extraplanetaria.

Gianpaolo Saccomano e Elvio Fiorentini, tratto dalla rivista X-Times
05/07/2014
www.segnidalcielo.it/2014/07/05/il-patto-con-gli-alieni-i-contatti-e-la-collaborazione-tra-il-governo-americano-e-diverse-razze-et-e-linfluenza-del-govern...
wheaton80
00domenica 12 ottobre 2014 02:34
Ufo: Cun, in 50 anni più di 12mila segnalazioni

(Adnkronos) - Il Centro ufologico nazionale, attivo dal 1965, apre i suoi archivi, composti di oltre 12mila dossier di indagine e svela i suoi 'x-files'. Con i suoi 389 casi di avvistamento, spiega in una nota il Centro ufologico, l'Italia rappresenta su scala planetaria il 10% del fenomeno degli oggetti volanti non identificati. Nel corso del 'Terzo convegno internazionale', che si terrà domani a Roma, verranno illustrati i dati raccolti dal centro in 50 anni di ricerca. La casistica prevede complessivamente finora circa 12mila segnalazioni. Tra l'altro sono oltre 8mila, spiega il centro ufologico nazionale, gli avvistamenti ad alta quota, mentre circa 1400 quelli a bassa quota; circa 350 gli ufo scesi a terra, mentre 360 gli 'incontri ravvicinati' registrati. Al centro del convegno, il tema dello "sviluppo della comunicazione in ambito ufologico in relazione all'evoluzione dei media contemporanei, alle moderne metodologie di indagine ed ai rinnovati rapporti con le autorità". Sarà presente alla manifestazione Falco Accame, autore di una delle prime interrogazioni parlamentari sugli ufo e presidente della commissione parlamentare Difesa dal '76 al '78. Verranno inoltre presentati i 'protocolli di contatto', modus operandi codificato per l'eventuale arrivo di visitatori extraterrestri. Il convegno prevede la presentazione del dossier "Libro bianco", aggiornato al 2014 ad opera del presidente del Cun, Vladimiro Bibolotti. Nel corso dei lavori, informa una nota, si svolgerà la Terza Edizione del Premio Giornalistico Nazionale J. A. Hynek per i migliori articoli, servizi ed inchieste ufologiche svolte nel mondo della comunicazione: tra i premiati quest’anno anche Fabio Fazio, gli autori del bestseller Mursia “UFO i dossier italiani” Lao Petrilli e Vincenzo Sinapi, e Maria Antonietta Calabrò del Corriere della Sera.

10 ottobre 2014
it.notizie.yahoo.com/ufo-cun-50-anni-piu-di-12mila-segnalazioni-182500...
wheaton80
00venerdì 17 ottobre 2014 22:54
Velivolo alieno nei cieli delle Alpi Apuane: due persone lo vedono e lo descrivono minuziosamente (ai carabinieri)

Un oggetto di forma circolare ellittica, di circa 8-10 metri di diametro, alto pochi metri da terra e che emanava della luce blu elettrico: e' l'Ufo, cioé l'Oggetto volante non identificato, avvistato lo scorso 5 aprile da un impiegato e dalla moglie casalinga sulle Alpi Apuane: il caso, già denunciato ai carabinieri di Massa, e' stato reso noto nel corso del terzo congresso internazionale del CUN, il Centro ufologico nazionale, che si e' appena svolto a Roma. Secondo Vladimiro Bibolotti, presidente del CUN, si tratta di "uno degli avvistamenti più importanti degli ultimi quindici anni". L'impiegato e la moglie, residenti in un comune della provincia di Massa, entrambi quarantenni, stavano tornando a casa dopo aver cenato da parenti. A bordo dell'auto anche il loro figlio di pochi anni, che dormiva. Mancavano pochi minuti alle 23.00. Giunti a ridosso di una curva, si accorgono che la ringhiera che delimita lo spazio dove si trova un'edicola votiva riflette della luce blu, ad intervalli regolari. Circostanza strana, pensano, considerato che la ringhiera e' di ferro nero opaco. Dopo pochi metri di marcia il "disco volante" si materializza a circa cinque metri di quota, a non più di 10-15 metri dalla vettura. L'uomo racconta di essere stato investito da luci blu elettrico e poi di aver visto questa sorta di "anello", anch'esso blu, che girava. Lo stesso oggetto viene avvistato dalla moglie, che lo descrive negli stessi termini. Ai testimoni l'oggetto sembra un "tagadà", la giostra dei luna park, ma rovesciato, con settori verticali, che girava in modo vorticoso. La visione dell'Ufo terrorizza i due coniugi. L'uomo, ancora abbagliato, scappa a tutta velocità. Si ferma più avanti, scende dall'auto, ma dell'oggetto non c'è più traccia. Sull'avvistamento hanno fatto una prima indagine i ricercatori del CUN, ma il testimone si e' anche recato dai carabinieri per denunciare il fatto. Alla stazione dell'Arma di Massa gli e' stato fatto compilare l'apposito Modulo di avvistamento di Oggetto volante non identificato, dove l'impiegato ha ricostruito l'episodio, disegnato e fatto uno schizzo dell' "anello" misterioso. La segnalazione e' stata quindi girata al Reparto generale sicurezza dell'Aeronautica militare, che si occupa della materia. Nel corso del simposio il CUN, un'organizzazione sulla breccia dal 1965, ha fatto il punto - con il presidente Bibolotti e uno dei fondatori, Roberto Pinotti - su circa cinquanta anni di ricerca: mezzo secolo durante il quale sono stati raccolti 12.365 dossier relativi ad avvistamenti di Ufo, risalenti fino al lontano 1901. Dei 12.365 X-files raccolti e indagati dal CUN, 8.804 riguardano segnalazioni di Oggetti volanti non identificati ad alte quote (sopra i 150 metri); 1.440 a basse quote (sotto i 150 metri); 376 Ufo a terra; 368 riguardanti "presenze di entità", cioé i famosi "incontri ravvicinati del terzo tipo"; 93 Ufo a pelo d'acqua (mare o lago); 40 USO, cioé oggetti non identificati sotto il livello dell'acqua; 1.240 segnalazioni inserite in altre tipologie minori. Il 1954, anno analizzato nel dettaglio durante il congresso, ha visto tre episodi che ancora rimangono tra i più significativi nella casistica italiana. Due avvistamenti collettivi quasi concomitanti su Roma e Milano, 17 settembre, e un avvistamento di massa: si tratta della partita di calcio interrotta allo Stadio Comunale di Firenze il 27 ottobre, dove tutti, calciatori e pubblico, si fermarono per osservare il passaggio nei cieli di due dischi volanti. Non manca nemmeno un "incontro ravvicinato del terzo tipo" avvenuto a Cennina (Arezzo), dove due "entità" uscite da un oggetto volante fecero un "approccio di contatto" con una donna. Durante il congresso - nel quale sono stati anche presentati i "Protocolli di Contatto", un modus operandi per l'eventuale arrivo di visitatori extraterrestri - sono stati proclamati i vincitori del Premio Giornalistico Nazionale "J. A. Hynek" per i migliori articoli, servizi ed inchieste ufologiche svolte nel mondo della comunicazione. I giornalisti premiati sono stati Fabio Fazio, Maria Antonietta Calabro' del Corriere della Sera, Ivano Pasqualino della Repubblica e gli autori del libro-inchiesta "Ufo i dossier italiani" (Mursia), Lao Petrilli e Vincenzo Sinapi, che hanno pubblicato le 445 segnalazioni di Ufo raccolte dall'Aeronautica dal 1972 ad oggi. (ANSA)

13 ottobre 2014
www.ilnord.it/c-3627_VELIVOLO_ALIENO_NEI_CIELI_DELLE_ALPI_APUANE_DUE_PERSONE_LO_VEDONO_E_LO_DESCRIVONO_MINUZIOSAMENTE_AI_CAR...
wheaton80
00lunedì 1 febbraio 2016 13:44
La CIA pubblica i suoi "X-Files"

La CIA pubblica i suoi "X-Files", concedendo al pubblico la possibilità di guardare alle indagini sugli UFO e gli alieni fra gli anni ‘40 e gli anni ‘50. "Guardate i nostri X-Files. Abbiamo deciso di mettere in evidenza alcuni documenti che sia gli scettici sia coloro che credono" negli UFO "troveranno interessanti", afferma la CIA sul proprio sito internet, dividendo i documenti in due categorie. Ispirandosi alla serie TV di successo '"The X-Files" e ai suoi protagonisti, gli agenti Fox Mulder e Dana Scully, la CIA divide i documenti proprio in base a loro: in quelli che l'agente Mulder userebbe per cercare di persuadere gli altri dell'esistenza di attività extraterrestre, e quelli che l'agente Scully userebbe per offrire spiegazioni scientifiche alla visione degli UFO. Uno dei casi della CIA nel file dell'agente Mulder risale al 1952, quando un oggetto "simile a una grande padella volante" è atterrato in Germania. La CIA cita un testimone oculare che, una volta avvicinatosi al luogo dell'atterraggio dell'oggetto, ha visto due uomini con indosso una tuta metallica brillante. I due si sono chinati verso il testimone oculare, per poi tornare alla "grande padella volante" e spiccare il volo. "L'oggetto ha iniziato a sollevarsi lentamente da terra e a ruotare", riferisce il testimone alla CIA, sottolineando che, anche se inizialmente pensava di sognare, poi, avvicinandosi al terreno, ha visto l'impronta circolare dell'oggetto volante. Fra i file anche i documenti e i pareri della commissione scientifica sugli UFO. I ripetuti avvistamenti nel 1952 non avevano dati né prove solide per poter essere spiegati e la commissione ha concluso all'unanimità che non c'era una diretta minaccia alla sicurezza nazionale con gli avvistamenti. Molti infatti non erano altro che aerei militari, luce riflessa da cristalli di ghiaccio e chiari raggi di luce.

Andrea Riva
31/01/2016
www.ilgiornale.it/news/mondo/cia-pubblica-i-suoi-x-files-1218...
wheaton80
00lunedì 1 febbraio 2016 16:30
La CIA rilascia centinaia di veri X-Files sugli UFO



La CIA ha declassificato e pubblicato sul suo sito in queste ultime ore centinaia di X-Files riguardanti proprie indagini sugli avvistamenti UFO e altri casi non convenzionali, tutti datati tra la fine del 1940 e il 1960, che erano archiviati fino ad oggi con la dicitura di "top secret". Proprio in contemporanea con il ritorno televisivo della famosissima serie televisiva "The X-Files", la CIA ha deciso di rilasciare questi documenti, ora non più secretati, che presentano ben oltre 1000 casi "non convenzionali", tra avvistamenti UFO, alieni e altri fenomeni inspiegabili. Per facilitare gli utenti a navigare nella vasta collezione FOIA (http://www.foia.cia.gov/collection/ufos-fact-or-fiction) sugli avvistamenti UFO l’agenzia americana ha deciso di mettere in evidenza “alcuni documenti che sia scettici e credenti troveranno interessanti”, si legge in un post pubblicato sul sito web:“Qui di seguito troverete cinque documenti che pensiamo l’agente Fox Mulder vorrebbe utilizzare per cercare di persuadere gli altri dell’esistenza di attività extraterrestre, e altri cinque che pensiamo il suo partner scettico, l’agente Dana Scully, potrebbe utilizzare per provare che c’è una spiegazione scientifica per gli avvistamenti di UFO” (https://www.cia.gov/news-information/blog/2016/take-a-peek-into-our-x-files.html).

Riportiamo brevemente alcuni casi tratti dai documenti:

Un testimone – una donna tedesca che ha assistito al fenomeno con la figlia – ha dichiarato di aver visto l’oggetto prendere il volo davanti ai suoi occhi, descrivendo minuziosamente i dettagli del misterioso velivolo. Uno dei file allegati è un documento del 1952, dove gli agenti sono stati chiamati a indagare su ciò che i testimoni hanno descritto come un ‘enorme piatto volante’ in Germania dell’Est. L’oggetto è stato riferito avere un diametro di circa 15 metri.

Come si legge in un altro documento, dischi volanti simili sono stati anche avvistati in Nord Africa e in Spagna.

Insieme ad alcuni documenti, sono state allegate tre foto di presunti avvistamenti extraterrestri. Una delle foto – scattata dallo studente britannico Alex Birch nel 1962 – mostra un gruppo di dischi volanti che sorvolano la città di Sheffield nel Regno Unito (foto sotto).



Un altra foto rilasciata dalla CIA: "disco volante" immortalato su Passoria New Jersey 1952:



Nei file si leggono i dettagli di un caso di dischi volanti individuati da più persone in quello che era in passato chiamato Congo Belga. Il documento rivela che due “dischi di fuoco” sono stati visti su una miniera di uranio, e che un disco aveva “curve dorate e la sua posizione cambiava molte volte”. “Improvvisamente, entrambi i dischi si libravano in un punto e poi se ne andarono in un volo a zig-zag verso nord-est”. “Un penetrante suono come sibili e ronzii era udibile a chi stava in basso. L’intera performance è durata dai 10 ai 12 minuti”. Un aereo è stato inviato ad indagare. Secondo il pilota, l’apertura di una manopola poteva essere vista dall’esterno. Il pilota ha poi inviato la sua ricerca quando i ‘dischi’ scomparvero.



Su Twitter, tra gli altri post, leggiamo un altro documento che la CIA ha pubblicato, dove si leggono le 10 linee guida ufficiali per indagare su avvistamenti di UFO (https://twitter.com/CIA/status/691692273533329408):



29/01/16
www.noiegliextraterrestri.it/2016/01/la-cia-rilascia-centinaia-di-veri-x.html?utm_source=feedburner&utm_medium=email&utm_campaign=Feed%3A+blogspot%2FnafRj+%28NOI+E+GLI+EXTRATERR...
wheaton80
00lunedì 13 novembre 2017 00:39
TG1: Laura Eisenhower e gli extraterrestri

wheaton80
00giovedì 21 dicembre 2017 16:05
UFO, il Pentagono ammette indagini della Difesa USA

Il Dipartimento della Difesa USA ha continuato ad indagare sugli UFO sino a cinque anni fa, quando ha messo fine ai finanziamenti di un programma avviato nel 2007, per un totale di 22 milioni di dollari. Il Pentagono ha ammesso ora, per la prima volta, l'esistenza del programma, che non era classificato ma era noto solo ad una ristretta cerchia di persone. Lo rivelano alcuni media americani. Gli UFO sono stati ripetutamente al centro di indagini per decenni negli Stati Uniti, anche da parte dell'esercito americano. Nel 1947 l'aviazione cominciò una serie di studi per far luce su oltre 12mila presunti oggetti non identificati prima di mettere la parola fine nel 1969. Il programma, che comprendeva uno studio denominato Project Blue Book, aveva concluso che la maggioranza degli avvistamenti erano stelle, nuvole, aerei convenzionali o velivoli spia, benché 701 rimasero senza spiegazione. Ma nessuno, o pochissimi, sapevano che il Pentagono aveva lanciato un nuovo programma dieci anni fa, battezzato "Advanced Aerospace Threat Identification Program". Inizialmente fu ampiamente finanziato su richiesta di Harry Reid, all'epoca leader della maggioranza democratica al Senato e appassionato di fenomeni spaziali. Gran parte dei soldi finirono ad una società di ricerca aerospaziale di un magnate suo amico e sostenitore elettorale, Robert Bigelow, che attualmente lavora con la NASA e che si è detto “assolutamente convinto” che gli alieni esistano e che gli UFO abbiano visitato la terra.

I fenomeni aerei non identificati sono stati riportati da piloti ed altri militari, secondo cui quello che avevano visto sfidava le leggi della fisica, con oggetti che si muovevano ad alte velocità senza segni visibili di propulsione o che volteggiavano senza apparenti mezzi per alzarsi in volo. Una delle possibili teorie per spiegare tali fenomeni, secondo un ex membro dello staff parlamentare, è che ci fosse una potenza straniera, forse la Russia o la Cina, che aveva sviluppato tecnologie di nuova generazione che potevano minacciare gli USA. Ma nessuna prova è stata prodotta. Tanto che nel 2012 sono stati interrotti i finanziamenti. "Fu deciso che c'erano altre e più alte priorità che meritavano di essere finanziate e fu nel migliore interesse del Dipartimento della Difesa fare un cambiamento", ha spiegato un portavoce del Pentagono, Thomas Crosson. Eppure Luis Elizondo, l'ufficiale dell'intelligence militare che ha gestito il programma al quinto piano dell'anello C del Pentagono, sostiene di aver continuato a lavorare - fuori dal Pentagono - con dirigenti della Marina e della CIA sino allo scorso ottobre, quando ha scritto una lettera di dimissioni polemica al Ministro della Difesa James Mattis. "Perché non investiamo più tempo e più sforzi su questa questione?", ha chiesto, lamentandosi della eccessiva segretezza e dell'opposizione interna che caratterizzava il programma.

17 dicembre 2017
www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2017/12/16/mediapentagono-ammette-programma-su-ufo_9afb500a-feb1-439d-a5cd-bdc855cf7...
wheaton80
00giovedì 21 dicembre 2017 16:06
"Potremmo non essere soli, prove schiaccianti"

Gli oggetti volanti non identificati osservati attraverso il programma del Pentagono per lo studio degli UFO hanno fornito "prove schiaccianti" del fatto che nell'universo "potremmo non essere soli". Lo afferma Luiz Elizondo, ex direttore del programma, intervistato dalla CNN. "Abbiamo trovato molte cose", dice Elizondo, dopo che nei giorni scorsi i media USA hanno svelato l'esistenza, fino al 2012, del programma segreto del Pentagono. Le caratteristiche degli 'oggetti' osservati vengono riassunte da Elizondo. Si tratta, spiega, di "cose che non hanno superfici di volo evidenti, nessuna forma evidente di propulsione". E ancora, presentano una "manovrabilità estrema, oltre la sopportabilità umana o di qualsiasi cosa di natura biologica". Inoltre, gli UFO avvistati hanno "velocità ipersonica, bassa osservabilità" e "sembrano sfidare le leggi dell'aerodinamica". Alcuni degli oggetti volanti, ha raccontato Elizondo alla CNN, mostravano capacità che né gli Stati Uniti, né nessun altro Paese sono in grado di eguagliare. Almeno, "per quanto ne sappiamo", ha concluso.

20/12/2017
www.adnkronos.com/fatti/esteri/2017/12/20/potremmononesseresoliproveschiaccianti_XAvR9cnqdc2vzFXDe3N17J.html?re...
wheaton80
00mercoledì 3 gennaio 2018 01:10
Auree incandescenti e fondi neri: il misterioso programma UFO del Pentagono



Tra i 600 miliardi di dollari di budget annuali del Dipartimento della Difesa, i 22 milioni spesi per il Programma d’Identificazione delle Minacce Aerospaziali avanzate erano quasi impossibili da trovare. Come voleva il Pentagono. Per anni, il programma ha indagato sulle segnalazioni di oggetti volanti non identificati, secondo i funzionari del Dipartimento della Difesa, secondo interviste ai protagonisti del programma e secondo documenti ottenuti dal New York Times. Era gestito da un ufficiale dell’Intelligence militare, Luis Elizondo, al quinto piano del C Ring del Pentagono, nel ventre labirintico dell’edificio. Il Dipartimento della Difesa non ha mai riconosciuto l’esistenza del programma, che dice di aver chiuso nel 2012. Ma i sostenitori dicono che, mentre il Pentagono al momento ha arrestato i finanziamenti, il programma resta. Negli ultimi cinque anni, dicono, i funzionari del programma hanno continuato ad indagare su episodi riportatigli dai militari mentre svolgevano altri compiti del Dipartimento della Difesa. Il programma segreto, di cui alcune parti restano classificate, iniziò nel 2007 ed inizialmente fu ampiamente finanziato su richiesta di Harry Reid, il democratico del Nevada che all’epoca era il leader della maggioranza del Senato e che da tempo s’interessa ai fenomeni spaziali. La maggior parte del denaro andò a una società di ricerca aerospaziale gestita da un imprenditore miliardario e vecchio amico di Reid, Robert Bigelow, che attualmente collabora con la NASA per produrre mezzi espandibili da utilizzare nello spazio.

A maggio, su “60 minutes” della CBS, Bigelow disse di essere “assolutamente convinto” che gli alieni esistono e che gli UFO visitano la Terra. Lavorando con la compagnia di Bigelow a Las Vegas, il programma ha prodotto documenti che descrivono avvistamenti di aerei che sembravano muoversi a velocità molto elevate senza segni visibili di propulsione, o che si libravano senza apparenti mezzi di sostentamento. Funzionari del programma hanno anche studiato video di incontri tra oggetti sconosciuti e aerei militari statunitensi, tra cui uno pubblicato ad agosto riguardante un oggetto ovale biancastro, delle dimensioni di un aereo commerciale, inseguito da due caccia F/A-18F della Marina della portaerei Nimitz, al largo di San Diego, nel 2004. Reid, ritiratosi dal Congresso quest’anno, dichiarava di essere orgoglioso del programma. “Non sono imbarazzato, non mi vergogno o mi dispiace di aver fatto andare avanti questa cosa”, aveva detto Reid in un’intervista in Nevada. “Penso che sia una delle cose buone che ho fatto nella mia permanenza al Congresso.

Ho fatto qualcosa che nessuno ha mai fatto prima”. Anche altri due ex-senatori e membri di spicco di una sottocommissione per le spese della Difesa, Ted Stevens, repubblicano dell’Alaska, e Daniel K. Inouye, democratico alle Hawaii, sostennero il programma. Stevens è morto nel 2010 e Inouye nel 2012. Pur non affrontando i meriti del programma, Sara Seager, astrofisica del MIT, ammoniva che non conoscere l’origine di un oggetto non significa che provenga da un altro pianeta o galassia. “Quando si dichiara di osservare fenomeni veramente insoliti, a volte vale la pena investigare seriamente”, ha detto. Ma aggiungeva:“Ciò che la gente a volte non capisce della scienza è che spesso abbiamo fenomeni che rimangono inspiegabili”. Anche James E. Oberg, ex-ingegnere dello space shuttle della NASA e autore di 10 libri sui voli spaziali, che spesso sfatano gli avvistamenti UFO, era dubbioso. “Ci sono molti eventi prosaici e tratti percettivi umani che possono spiegare queste storie”, ha detto. “Molta gente è attiva nei cieli e non vuole che gli altri lo sappiano. E’ felice di nascondersi non riconosciuta in mezzo alle voci, e ne fa persino un camuffamento”. Tuttavia, Oberg affermava di accogliere favorevolmente la ricerca. “Potrebbe esserci una perla”, dice.
In risposta alle domande del Times, i funzionari del Pentagono questo mese hanno riconosciuto l’esistenza del programma, iniziato nell’ambio dell’Agenzia d’Intelligence della Difesa. I funzionari hanno insistito sul fatto che lo sforzo si concluse dopo cinque anni, nel 2012. “Fu deciso che c’erano altri problemi dalla priorità più alta che meritavano finanziamenti, e fu nell’interesse del DoD cambiare”, disse il portavoce del Pentagono Thomas Crosson in un’e-mail, riferendosi al Dipartimento della Difesa. Ma Elizondo ha detto che l’unica cosa a finire fu il finanziamento del governo, prosciugatosi nel 2012.

Da allora, Elizondo ha detto in un’intervista di aver collaborato con ufficiali della Marina e della CIA e continuato a lavorare fuori dal suo ufficio del Pentagono fino ad ottobre, quando si dimise per protesta contro ciò che definiva eccessiva segretezza ed ostruzione interna. “Perché non spendiamo più tempo e sforzi su questo tema?”, scrisse Elizondo nella lettera di dimissioni al Segretario alla Difesa Jim Mattis. Elizondo ha detto che lo sforzo continuò e che ebbe un successore, che si è rifiutato di nominare. Gli UFO sono stati studiati ripetutamente nel corso dei decenni negli Stati Uniti, anche dai militari. Nel 1947, l’Air Force iniziò una serie di studi che indagarono su oltre 12.000 avvistamenti UFO, prima che venissero ufficialmente conclusi nel 1969. Il programma, che includeva uno studio dal nome in codice Project Blue Book, iniziò nel 1952 e concluse che la maggior parte degli avvistamenti riguardava stelle, nuvole, aerei convenzionali o aerei spia, anche se 701 rimasero inspiegabili. Robert C. Seamans Jr., Segretario dell’Aeronautica Militare all’epoca, dichiarò in un memorandum l’annuncio della fine del Project Blue Book, che “non può più essere giustificato né sulla base della sicurezza nazionale né nell’interesse della scienza”. Reid disse che l’interesse per gli UFO glielo trasmise Bigelow. Nel 2007, Reid affermò in un’intervista che Bigelow gli disse che un ufficiale della Defense Intelligence Agency gli si era avvicinato per visitare il ranch di Bigelow nello Utah, dove conduceva ricerche. Reid disse di aver incontrato funzionari dell’agenzia poco dopo l’incontro con Bigelow e apprese che volevano avviare un programma di ricerca sugli UFO. Reid convocò Stevens ed Inouye in una stanza sicura al Campidoglio. “Avevo parlato con John Glenn alcuni anni prima”, disse Reid riferendosi all’astronauta ed ex-senatore dell’Ohio morto nel 2016. Glenn, secondo Reid, gli disse che pensava che il governo federale dovrebbe guardare seriamente agli UFO e dovrebbe parlare coi militari, in particolare con i piloti, che avevano riferito di aver visto aerei che non potevano identificare o spiegare.

Gli avvistamenti non venivano segnalati spesso alla catena di comando militare, secondo Reid, perché i militari temevano di essere derisi o stigmatizzati. L’incontro con Stevens e Inouye, disse Reid, “fu uno degli migliori che abbia mai avuto”, e aggiunse, “Ted Stevens disse, ‘Ho aspettato fin da quando ero nell’Air Force’” (il senatore dell’Alaska fu un pilota nell’aviazione dell’esercito, in missioni di trasporto aereo sulla Cina durante la Seconda Guerra Mondiale). Durante l’incontro, secondo Reid, Stevens raccontò di essere stato inseguito da uno strano aereo d’origine sconosciuta, che venne dietro al suo aereo per chilometri. Nessuno dei tre senatori voleva un dibattito pubblico sul piano del Senato per il finanziamento del programma, affermava Reid. “Questo era il cosiddetto fondo nero”, disse. “Stevens lo sapeva come Inouye. Ma era così, ed era così che volevamo”. Reid si riferiva al budget del Pentagono per i programmi classificati. I contratti ottenuti dal Times mostrano un’appropriazione congressuale di poco meno di 22 milioni di dollari dalla fine del 2008 al 2011. Il denaro fu utilizzato per la gestione del programma, la ricerca e la valutazione della minaccia posta dagli oggetti. Il finanziamento andò alla società di Bigelow, Bigelow Aerospace, che assunse subcontraenti e sollecitò ricerche per il programma. Sotto la direzione di Bigelow, la società modificò gli edifici di Las Vegas per lo stoccaggio di leghe metalliche e altri materiali che Elizondo e gli appaltatori del programma dichiararono essere stati recuperati da fenomeni aerei non identificati. I ricercatori hanno anche studiato persone che affermarono di aver subito effetti fisici dagli incontri con gli oggetti e li esaminarono per eventuali cambiamenti fisiologici. Inoltre, i ricercatori parlarono coi militari che avevano riferito avvistamenti di strani aerei.

“Siamo un po’ nella posizione che si avrebbe se dessimo a Leonardo da Vinci la chiave del garage”, disse Harold E. Puthoff, ingegnere che condusse ricerche sulle percezioni extrasensoriali della CIA e in seguito lavorò al programma. “Prima di tutto, cercherebbe di capire cos’è questa roba di plastica. Non saprebbe nulla di segnali elettromagnetici o della loro funzione”. Il programma raccolse video e audio di incidenti UFO, come le riprese da un F/A-18 Super Hornet della Marina che mostra un velivolo circondato da una sorta di aura incandescente che viaggiava ad alta velocità e ruotava mentre volava. I piloti della Marina possono essere ascoltati mentre cercavano di capire cosa vedevano. “Ce n’è un’intera flotta”, esclama uno. I funzionari della difesa si rifiutano di rilasciare posizione e data dell’incidente. “A livello internazionale, siamo il Paese più arretrato del mondo su questo tema”, ha detto Bigelow in un’intervista. “I nostri scienziati hanno paura di essere ostracizzati e i nostri media sono spaventati dallo stigma. Cina e Russia sono molto più aperte e lavorano su questo con enormi organizzazioni nei loro Paesi. Anche Paesi più piccoli come Belgio, Francia, Regno Unito e latinoamericani come il Cile sono più aperti. Sono attivi e disposti a discuterne piuttosto che essere trattenuti da un tabù infantile”. Nel 2009 Reid decise che il programma aveva compiuto straordinarie scoperte sostenendo un aumento della sicurezza per proteggerlo. “Furono compiuti molti progressi nell’identificazione di numerose scoperte aerospaziali sensibili e non convenzionali”, scrisse Reid in una lettera a William Lynn III, vicesegretario della Difesa all’epoca, chiedendo che venisse designato “un programma speciale e riservato” accessibile solo per pochi funzionari scelti.

Una sintesi del programma del Pentagono del 2009 preparata dal direttore dell’epoca afferma che “ciò che era considerato fantascienza è ormai un fatto scientifico” e che gli Stati Uniti non potevano difendersi da certe scoperte tecnologiche. La richiesta di Reid per la designazione speciale fu respinta. Elizondo, nella lettera di dimissioni del 4 ottobre, affermava che era necessario prestare maggiore attenzione ai “molti resoconti della Marina e di altri servizi su insoliti sistemi aerei che interferiscono con le piattaforme militari e mostrano capacità oltre la prossima generazione”. Espresse frustrazione per le limitazioni imposte al programma, dicendo a Mattis che “rimane vitale accertare capacità e intento di questi fenomeni a beneficio delle forze armate e della Nazione”. Elizondo ora, assieme a Puthoff e a un altro ex-funzionario del Dipartimento della Difesa, Christopher K. Mellon, ex-vicesegretario alla Difesa per l’intelligence, partecipa a una nuova iniziativa commerciale intitolata To the Stars Academy of Arts and Science. Parlano pubblicamente dei loro sforzi mirando a raccogliere fondi per la ricerca sugli UFO. Nell’intervista, Elizondo ha detto che lui e i suoi colleghi governativi avevano deciso che i fenomeni che avevano studiato non sembravano provenire da alcun Paese. “Questo non è un fatto che un governo o un’istituzione dovrebbe secretare al popolo”, aveva detto. Da parte sua, Reid ha affermato di non sapere da dove gli oggetti provengano. “Se qualcuno dice di avere la risposta ora, vi prende in giro”, ha detto. “Non lo sappiamo”. Ma, concluse, “dobbiamo iniziare da qualche parte”.

Helene Cooper, Ralph Blumenthal, Leslie Kean
16 dicembre 2017

Fonte: www.nytimes.com/2017/12/16/us/politics/pentagon-program-ufo-harry-r...

Traduzione: Alessandro Lattanzio
aurorasito.wordpress.com/2018/01/01/auree-incandescenti-e-fondi-neri-il-misterioso-programma-ufo-del-pe...
wheaton80
00venerdì 1 febbraio 2019 22:50

wheaton80
00domenica 2 giugno 2019 22:58
UFO, il Pentagono ha diffuso un video ufficiale. In attesa di nuove ‘rivelazioni’

Continua l’eco mediatica suscitata dai vari articoli pubblicati negli USA, tra cui emergono, per rilevanza, quelli del Washington Post e del New York Times usciti quasi in contemporanea, in uno scenario nostrano caratterizzato da una robusta dose di confusione e fraintendimenti. La confusione è dovuta soprattutto alle nuove sigle adottate. All’acronimo UFO, sempre più considerato scomodo in quanto dequalificato, si tende infatti a preferire sempre di più i maggiormente presentabili UAP (Unidentified Aerial/Aerospace Phenomena) e UAV (Unidentified Aerial/Aerospace Vehicle) e un pò più raramente la coppia AAP (Anomalous Aerial/Aerospace Phenomena) e AAV (Anomalous Aerial/Aerospace Vehicle). Intanto, in questo polverone di interpretazioni e sigle, sfugge, come spesso accade, la cosa più importante: la costituzione negli Stati Uniti di un gruppo di scienziati e ricercatori indipendenti denominato SCU (Scientific Coalition for UAP Studies), che si definisce “un’organizzazione di ricerca composta principalmente da scienziati, ex ufficiali militari e personale delle forze dell’ordine con esperienza tecnica e background nelle tecniche investigative”. Tale gruppo ha recentemente tenuto il suo primo congresso pubblico e ha rilasciato una perizia forense di ben 276 pagine (A forensic analysis of navy carrier strike group eleven’s encounter with an anomalous aerial vehicle – 2004 Us nimitz incident report) basata, in particolar modo ma non solo, sulla minuziosa analisi di un filmato acquisito da un sistema ATFLIR imbarcato su di un caccia F/A-18F della Marina USA e ufficialmente rilasciato dal Pentagono, quindi dati non contestabili, acquisiti dalle più avanzate strumentazioni di rilevamento oggi disponibili:

www.explorescu.org/papers/nimitz_strike_group_2004

Le conclusioni di tale minuziosa analisi sono che “le accelerazioni dimostrate da tali AAV vanno al di là delle capacità di qualsiasi aeromobile conosciuto”. Verrebbe quindi da pensare che non sia poi del tutto una coincidenza il fatto che un tale gruppo nasca dopo che la stessa NASA ha compiuto passi che sarebbero stati considerati alla stregua di fantascienza solo pochissimi anni fa. Prima di tutto vengono sollecitazioni da parte di ricercatori NASA nei confronti del SETI (Search for Extraterrestrial Intelligence), come quella dello scienziato Silvano P. Colombano dell’Ames Research Center, in un documento presentato per la prima volta a marzo 2019 al Decoding Alien Intelligence Workshop, organizzato appunto dal SETI. Nel suo documento, Colombano invita i ricercatori del SETI a una maggiore flessibilità, a mostrare “disponibilità a estendere le possibilità in merito alla natura dello spazio-tempo e dell’energia” e a “considerare il fenomeno UFO degno di studio“, implicitamente criticando l’atteggiamento del SETI per non avere mai preso in seria considerazione la vastissima casistica UFO (pardon, UAP), pubblicamente disponibile. Poi, la stessa NASA ha recentemente tenuto uno specifico workshop, intitolato NASA and the Search for Technosignatures, dove le Technosignatures sono definite come “un qualsiasi segno di tecnologia dal quale è possibile inferire l’esistenza di vita intelligente ovunque nell’universo” e dove si discute senza mezzi termini di argomenti quali la possibile scoperta di artefatti extraterrestri nel sistema solare. Pubblicato su Arxiv.org il 28.12.2018, il report di questo workshop è disponibile online:

arxiv.org/ftp/arxiv/papers/1812/1812.08681.pdf?fbclid=IwAR28z1YzqtFa-VDIfcN5sf5u_WlQdOJ9sSln669zhnlaIJhGBo9...

Ricordiamo infine con soddisfazione che lo scorso 27 ottobre 2018 si è tenuto il settimo Convegno Internazionale “Città di Roma” del CUN, nel quale abbiamo avuto il privilegio, unici al di fuori degli Stati Uniti, di avere come relatore Luis Elizondo, ex direttore del programma Advanced Aerospace Threat Identification Program (AATIP). Nel corso del convegno romano, Elizondo fra le altre cose ha di fatto anticipato le dichiarazioni riportate in questi giorni sulla stampa americana, quando ha affermato, riferendosi ai filmati ufficialmente rilasciati dal Pentagono, “se comprendete ciò che vedete in questi video, è evidente che questa non è tecnologia nostra”. In chiusura, una personale considerazione a tale proposito: se le tecnologie per costruite tali ordigni fossero effettivamente in possesso di una qualche potenza terrestre, non vi è dubbio che sarebbero già stati utilizzati e avrebbero già cambiato, e per sempre, gli scenari geopolitici come li conosciamo oggi. E probabilmente sulla Luna, su Marte e ben oltre ci saremmo già tranquillamente arrivati senza i problemi che le agenzie spaziali devono affrontare oggi. Intanto, in attesa di nuove “rivelazioni”, la ricerca e il cambio di paradigma procedono.

P.S.
Curiosità. Il termine UFO è stato tradotto in Unexplained Flying Object, cioè oggetto volante non spiegato, che curiosamente coincide con il termine RIV (Res Inexplicata Volantis), appunto “cosa volante non spiegata”, coniato in Vaticano per l’aggiornamento dei nuovi vocaboli ancora non esistenti nella lingua latina. Sarà forse il segno del “cambio di paradigma?”.

Vladimiro Bibolotti
31 Maggio 2019
www.ilfattoquotidiano.it/2019/05/31/ufo-il-pentagono-ha-diffuso-un-video-ufficiale-inattesa-di-nuove-rivelazioni/...
wheaton80
00lunedì 3 giugno 2019 15:34
UFO, "clamorose dichiarazioni su governo USA"

"Nel corso di un’intervista rilasciata il 30 maggio al conduttore Tucker Carlson della Fox News, il quale gli ha posto una precisa domanda, ovvero se il governo USA sia in possesso di UFO e/o di rottami UFO", l’ex direttore del progetto segreto di ricerca sugli UFO/UAP del governo statunitense, Luis Elizondo ha rilasciato "clamorose dichiarazioni": ha risposto 'Yes, I do', ovvero 'sì, lo credo' ed ha confermato la risposta quando il conduttore, apparentemente incredulo di quanto avesse appena ascoltato, ha ripetuto la domanda". Lo sottolinea il CUN, il Centro Ufologico Nazionale, ricordando che "Elizondo, che ha da un paio di anni lasciato il suo incarico di direttore del Progetto Aatip nell’ambito della DIA statunitense per entrare a far parte della To The Stars Academy, pur mantenendo una linea di condotta improntata a un elevato livello di cautela, ha in almeno una occasione manifestato esplicita propensione per la cosiddetta 'Ipotesi Extraterrestre' sulla natura degli UFO/UAP". “Il 19 dicembre del 2017”, rileva il CUN, “ha infatti pubblicamente affermato alla CNN che 'ci sono prove molto convincenti del fatto che potremmo non essere soli'".

02/06/2019
www.adnkronos.com/fatti/cronaca/2019/06/02/ufoclamorosedichiarazionigovernousa_1Z3A22Xf4ypMO2zkODwhEJ.html?re...
wheaton80
00venerdì 1 maggio 2020 19:21
USA, il Pentagono ammette: abbiamo incontrato gli UFO

Il dipartimento della Difesa USA ha reso noto, in un comunicato, di aver preso la decisione di pubblicare tre video di oggetti volanti "per dissipare eventuali idee pubbliche sbagliate sulla veridicità o meno delle immagini diffuse o sul fatto che ce ne fossero altre". Dell'esistenza di queste immagini aveva parlato in passato anche il New York Times, mentre la Marina Militare aveva già confermato, nell'ottobre scorso, l'autenticità dei filmati. Il fenomeno osservato nei video rimane qualificato come 'non identificato'", ha aggiunto il Pentagono. Su uno di questi è possibile vedere un oggetto di forma allungata muoversi rapidamente: lo stesso oggetto, pochi secondi dopo essere stato individuato da uno dei sensori a bordo dell'aereo della Marina statunitense, scompare alla sinistra con un'accelerazione improvvisa.

www.youtube.com/watch?v=C4FHw5ipIQo

In un altro video, invece, è possibile vedere un oggetto sopra le nuvole. Il pilota statunitense si chiede se sia un drone:"C'è un'intera scia. Sta andando contro il vento! Un vento da ovest di 120 nodi!", afferma il suo compagno di volo. "Guarda questa cosa!", prosegue il suo interlocutore, mentre l'oggetto in questione comincia a girare. Un pilota della Marina statunitense in congedo, David Fravor, che ha incontrato uno di questi UFO nel 2004, ha detto alla CNN nel 2017 che l'oggetto in questione si muoveva in maniera irregolare. "Mentre mi avvicinavo a lui accelerò rapidamente verso sud e scomparve in meno di due secondi", ha raccontato. Fu "come una pallina da ping pong che rimbalza su un muro". L'ex senatore del Nevada Harry Reid, vale a dire dello Stato in cui si trovano le installazioni segrete della Zona 51 dell'Aeronautica americana, in un Tweet si è detto "contento del fatto che il Pentagono stia finalmente trasmettendo queste immagini", anche se ciò "scalfisce soltanto la superficie della ricerca e delle documentazioni disponibili". "Gli Stati Uniti devono dare uno sguardo serio e scientifico a questo e a tutte le potenziali implicazioni per la sicurezza nazionale. Il popolo americano merita di essere informato":

twitter.com/SenatorReid/status/1254836730546384897?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1254836730546384897&ref_url=http%...

Nel dicembre 2017, ricorda l'agenzia AFP, il Dipartimento della Difesa USA aveva ammesso di avere finanziato fino al 2012, data ufficiale del suo completamento, un programma segreto di diversi milioni di dollari per indagare sugli avvistamenti di UFO. Su Twitter, intanto, è 'febbre da alieno', che supera i Tweet sul coronavirus, come osserva anche Bloomberg:

twitter.com/QuickTake/status/1255118455247962112?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1255118455247962112&ref_url=http%...

28 aprile 2020
www.rainews.it/dl/rainews/articoli/pentagono-rilascia-ufficialmente-tre-video-con-ufo-f669bc1f-a1b7-4189-be3b-4e252e2fab20.html?re...
wheaton80
00domenica 14 giugno 2020 19:48
Il Principe del Liechtenstein e l'UFO scomparso verso la Svizzera

Ci sono alieni? E visitano la Terra? L'antica domanda, "Siamo soli?", occupa molte persone, compresi capi di Stato e dirigenti aziendali. Il tema degli UFO è ritornato alla ribalta negli ultimi anni, in relazione, tra l’altro, ad un articolo del New York Times su un programma segreto di ricerca sugli UFO condotto dal Pentagono. L'interesse dei media ha attirato l'attenzione su alcune celebrità appassionate di questo argomento: per esempio l'ex musicista statunitense Tom DeLonge, che sta indagando su presunti relitti di UFO con il suo programma "To The Stars Academy", o l'imprenditore spaziale e partner della NASA Robert Bigelow, il quale in un'intervista alla CBS ha dichiarato di essere convinto che ci sia una "presenza extraterrestre sulla Terra". Finora, nei media non era quasi apparso invece il nome del Principe Hans-Adam II, Capo di Stato del Liechtenstein, che ha sponsorizzato per decenni la ricerca internazionale sugli UFO, mantenendo stretti contatti con persone come Robert Bigelow. Si sapeva da tempo che il riservato Principe credeva negli UFO e negli extraterrestri. Ma i dettagli non erano mai diventati pubblici. E sarebbero rimasti sconosciuti, se non fosse stato per il meticoloso diario tenuto per decenni da un astrofisico francese, di nome Jacques Vallée.

"Scienza proibita"
Jacques Vallée è considerato un faro nella ricerca sugli UFO e una delle poche fonti credibili in un campo di studi ridicolizzato da scienziati affermati. Il francese è anche finanziatore del settore tecnologico nella Silicon Valley e co-fondatore del precursore di Internet, Arpanet. Ha tenuto diverse conferenze nella nota serie TED Talk, un forum in cui importanti ricercatori illustrano i loro campi di studio. I suoi diari sulla "Scienza proibita" forniscono informazioni dettagliate e a volte spietate sul curioso mondo della ricerca sugli UFO. Un mondo in cui ricercatori per passione, funzionari governativi e presunte persone di contatto con gli alieni si contendono la sovranità dell'interpretazione. Dove dicerie, miti e inganni sono onnipresenti e scienziati rinnegati si contendono i favori di milionari per appagare la loro ossessione per gli UFO. Anche Hans-Adam II, ormai settantacinquenne Principe del Liechtenstein, si è mosso in questo mondo, come finanziatore affascinato.

Una tradizione di famiglia
I diari di Jacques Vallée iniziano nel 1957, l'edizione più recente risale al 1999. Il Principe del Liechtenstein compare principalmente nelle pagine scritte negli anni Ottanta e Novanta. In un testo del novembre 1989, Jacques Vallée descrive una visita al castello di Vaduz. "Abbiamo pranzato nella sala da pranzo più piccola con la famiglia: la moglie del Principe, sua sorella, due dei suoi figli. Il caffè è stato servito in un salone", ha registrato con sobrietà nel suo diario. Le conversazioni sugli UFO e altri "fenomeni paranormali" sarebbero durate fino a notte fonda.

Si dice che Hans-Adam II abbia osservato un UFO da ragazzo. Un ricercatore sugli oggetti volanti non identificati, di nome Dick Haines, ha riferito a Jacques Vallée di una conversazione tenuta con il monarca. Quest’ultimo gli ha raccontato di aver osservato dal giardino del castello un UFO che volava verso la Svizzera ed era scomparso dietro gli alberi. Lo stesso Principe ha detto a Jacques Vallée di essersi interessato a questo tema, dopo che sua zia aveva avvistato un UFO a Monaco di Baviera. Anche un suo cugino sembra aver osservato un UFO, come si può leggere in un'altra nota del novembre 1989. Secondo i documenti di Jacques Vallée, Hans-Adam II ha versato molto denaro a singoli e gruppi che indagano sugli UFO. Gran parte dei fondi sponsorizzati è finita negli USA ed è stata impiegata per incontri di ricercatori e studi. Ad esempio, Hans-Adam II, insieme a Robert Bigelow, ha commissionato all'inizio degli anni Novanta uno studio, per 200.000 dollari, per determinare quanti americani fossero stati rapiti da alieni.

A caccia di nuovi propulsori
La giornalista statunitense Sarah Scoles, che scrive per le riviste tecnologiche statunitensi "Wired" e "Popular Mechanics", tra le altre, ha condotto negli ultimi anni un'indagine approfondita sulla comunità degli appassionati di UFO. Ha riassunto le sue esperienze in un libro pubblicato di recente, intitolato "They Are Already Here: UFO Culture and Why We See Saucers" ("Sono già qui: cultura degli UFO e perché vediamo dischi volanti"). "Oggi si parla e si scrive di UFO in modo più serio rispetto al passato", dice Sarah Scoles a swissinfo.ch. "Appaiono su noti media e vengono discussi nei briefing dei politici, almeno negli Stati Uniti". Le rivelazioni del New York Times su un programma del Pentagono consacrato agli UFO ne sarebbe la ragione. "Il fatto che il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti prenda sul serio gli UFO, conferisce una certa legittimità a questo tema". Soprattutto negli USA molte persone si occuperebbero seriamente degli UFO. Vi sono visionari, ma molti cercherebbero con sobrietà e serietà di "risolvere il mistero". "La maggior parte vuole raccogliere prove", rileva Sarah Scoles. "Altri, per esempio Robert Bigelow, stanno indagando sugli UFO per promuovere nuove tecnologie per l'aerospazio", dice Sarah Scoles. Questo apparentemente vale anche per il Principe del Liechtenstein. Secondo i diari di Vallée, Hans-Adam II voleva indagare sugli UFO anche per trovare nuove fonti di energia e sistemi di propulsione. Il Principe riteneva che gli UFO provengano da pianeti lontani e siano controllati da alieni tecnologicamente avanzati.

Oscure teorie cospirative
Il cattolico Hans-Adam II aveva pure paura di loro. "C'è un potere extraterrestre che monitora e controlla gli sforzi dell'umanità per conquistare lo spazio", avrebbe affermato il Principe, citato nei diari di Jacques Vallée. "Sembra che una razza di alieni geneticamente degenerati stia visitando la Terra per cercare persone sane per guarire se stessi", avrebbe ipotizzato Hans-Adam II, a detta di un’iscrizione del 1989. Frasi che fanno pensare a oscure teorie cospirative. Secondo Sarah Scoles, oggi tali opinioni non sono molto comuni tra gli appassionati di UFO. "La maggior parte preferisce semplicemente l'ipotesi aliena. Cioè, credono che gli UFO provengano da alieni. Questo sembra essere il caso di Robert Bigelow, come pure di Tom DeLonge". Altri, come Jacques Vallée, vorrebbero piuttosto "scoprire da dove viene il fenomeno". Qual'è l'opinione di Sarah Scoles su Jacques Vallée? Durante la sua ricerca, non si è occupata particolarmente di Vallée, ma dice che è "molto rispettato, soprattutto nella comunità UFO americana”. Lei stessa non si posiziona in nessuno di questi campi.

"Rimango piuttosto scettica. Penso che le persone vedano nel cielo cose che non riescono a spiegarsi. E che ci siano avvistamenti di UFO che nessuno può spiegare sulla base dei dati esistenti. Ma mi chiedo se questi avvistamenti potrebbero essere spiegati, se ci fossero più dati. Non lo so...". Non si sa cosa pensi oggi degli UFO il Capo di Stato del Liechtenstein. Sponsorizza ancora progetti? Cosa dice il riservato principe della sua rappresentazione nei diari di Vallée? E cosa pensa delle recenti rivelazioni sul programma UFO dell'Esercito Americano? Queste sono le domande che swissinfo.ch ha voluto porre al Principe. La sua segreteria ha comunicato che "il Principe vorrebbe astenersi dal rilasciare un'intervista su questo argomento". Hans-Adam II vive ora a Vienna. Nel 2004 ha affidato al figlio Alois l'esercizio dei diritti sovrani del Principato, ma è rimasto Capo dello Stato del Liechtenstein. Da allora si è dedicato alla gestione del patrimonio di famiglia, stimato a 9-10 miliardi di franchi svizzeri, secondo la rivista Bilanz. Se avesse potuto scegliere la propria professione, sarebbe probabilmente diventato fisico o archeologo, ha detto il Principe al quotidiano Liechtensteiner Vaterland lo scorso novembre.

26 maggio 2020
Christoph Kummer
www.swissinfo.ch/ita/famiglie-aristocratiche_il-principe-del-liechtenstein-e-l-ufo-scomparso-verso-la-svizzera/...
wheaton80
00martedì 8 dicembre 2020 22:43
“Alieni in contatto con noi, ma l’umanità non è pronta”: così l’ex capo della sicurezza spaziale israeliana

Gli alieni esistono: lo sostiene un funzionario spaziale israeliano. Non solo: sono anche segretamente in contatto con l’America e Israele, ma hanno deciso di mantenere la loro esistenza celata perché l’umanità “non è pronta”.

Eshed:“Alieni hanno un patto con gli USA”
Haim Eshed, che è stato a capo del programma di sicurezza spaziale israeliano per quasi 30 anni ed è un generale in pensione, ha parlato di una cosiddetta “Federazione Galattica” che presumibilmente gestisce una base sotterranea di Marte, stretta in un patto segreto con Washington.

Lo scienziato israeliano:“Gli alieni ci sono”
Secondo il Daily Mail, per Eshed gli alieni sono dovuti intervenire per fermare Donald Trump quando è apparso “sul punto di svelare i loro segreti”. E l’87enne Eshed dice che gli alieni non verranno allo scoperto fino a quando l’umanità non potrà “evolversi e raggiungere uno stadio in cui …capire cosa sono lo spazio e le astronavi”. Eshed non ha detto da quanto tempo gli alieni si sono nascosti nell’ombra, ma ha detto che alcuni dei presunti contatti erano avvenuti durante la Presidenza Trump.

Trump parla con gli extraterrestri?
Parlando di un “accordo” tra il governo degli Stati Uniti e i visitatori alieni, Eshed ha detto che gli extraterrestri volevano lavorare con agenti americani per studiare “il tessuto dell’universo”. “Gli alieni hanno chiesto di non annunciare che sono qui [perché] l’umanità non è ancora pronta”, ha detto Eshed al quotidiano in lingua ebraica Yedioth Aharonoth, secondo Jewish Press. “Trump era sul punto di rivelare [l’esistenza aliena], ma gli alieni nella Federazione Galattica stanno dicendo:“Aspetta, lascia che la gente si calmi prima”. Forse se si fosse giocato la carta “alieni”, ora Trump sarebbe stato eletto…

Ilaria Paoletti
08 dicembre 2020
www.ilprimatonazionale.it/esteri/alieni-umanita-israeliano...
wheaton80
00martedì 15 dicembre 2020 19:27
ItaliaSì! - Extraterrestri: ora c'è la prova

www.youtube.com/watch?app=desktop&v=Tqnlvt58dt8&feature=youtu.be&fbclid=IwAR2I11_OeGS-7pR4umB_9WvjI4Sblqe_KwcuFpiXvZYWpjmUcKP...

Il Generale in pensione Haim Eshed, responsabile del programma di sicurezza spaziale dello Stato ebraico dal 1981 al 2010, assicura che il suo Paese e gli Stati Uniti sono in relazione con una "Federazione Galattica". Se ne parla in studio con Roberto Pinotti, scrittore, giornalista e ufologo italiano

12/12/2020
wheaton80
00mercoledì 30 dicembre 2020 19:17
Tutti gli indizi della vita aliena di questo 2020

Siamo soli nell’universo? Questo 2020 ormai agli sgoccioli non ha dato risposta all’interrogativo che l’Umanità si pone da sempre, ma per lo meno ha fornito qualche indizio in più a chi la domanda se la fa per lavoro o per passione. Nuove scoperte, test di laboratorio e anche annunci sorprendenti arrivati proprio quest’anno sembrano rafforzare l’idea che la vita aliena esista. E magari persino a poca distanza da noi.


All'esame degli studiosi, il segnale captato da Proxima Centauri

La notizia più recente ed eclatante riguarda il segnale (uno strano raggio di energia nello spettro elettromagnetico di 980 megahertz) registrato da un team di ricercatori e proveniente dal sistema stellare più vicino, quello di cui fa parte Proxima Centauri. Attorno alla nana rossa, a 4.2 anni luce dal nostro Sole, nella fascia di abitabilità orbita un pianeta roccioso un pò più grande della Terra. «È ET che ci sta contattando?», si chiede il sito Livescience.com. Ma è ancora presto per stabilire cosa abbia prodotto quel segnale radio, potrebbe essere un fenomeno naturale ancora da accertare o un effetto della tecnologia umana. Tuttavia, pur tra mille cautele, gli astrofisici non hanno nascosto la loro eccitazione. Che sia la volta buona? Una sorpresa inattesa e molto interessante ce l’ha riservata anche Venere: a settembre, un team che ha utilizzato il telescopio James Clerk Maxwell alle Hawaii e il radiointerferometro situato ad Atacama, in Cile, ha annunciato di aver individuato nella sua atmosfera la fosfina, un gas raro che è quasi sempre associato alla presenza di organismi viventi. La sostanza è stata trovata tra gli strati superiori delle nuvole venusiane e a quell’altezza la pressione e la temperatura non sono così terribili come sulla superficie del pianeta. Considerando che molti batteri terrestri riescono a vivere in condizioni proibitive, nel magma bollente o negli abissi oceanici, ad esempio, questa scoperta ci autorizza a pensare che la vita si possa sviluppare anche altrove nel sistema solare, persino sui pianeti o sulle lune apparentemente più ostili.


Nelle nubi di Venere, trovate molecole di fosfina

D’altra parte, un esame di laboratorio ha dimostrato che l’ossigeno in fondo non è così necessario: ci sono organismi che ne possono benissimo fare a meno. A maggio un'equipe di ricercatori ha dimostrato che l’E. Coli (un comune batterio che vive anche nel corpo umano) e il lievito (un tipo di fungo), posizionati all’interno di boccette contenenti idrogeno o elio, hanno trovato comunque il modo di moltiplicarsi, a un ritmo più lento, ma l’hanno fatto. Il risultato suggerisce che nella nostra ricerca della vita aliena non dobbiamo fermarci alle caratteristiche che permettono a noi umani di sopravvivere: non siamo l’unica forma vivente possibile. E visto che l’ossigeno, nell’universo, è piuttosto raro (costituisce circa lo 0,1% della sua massa) mentre l’idrogeno e l’elio sono molto più diffusi (parliamo del 92% e del 7%), ipotizzare creature molto diverse da noi che respirano questi gas significa ampliare enormemente le possibilità di trovarle, prima o poi, nel cosmo. Ma se pure volessimo puntare sul noto (ossigeno e acqua in abbondanza), anche in questo caso le chance si sono moltiplicate. Gli studi più recenti sostengono infatti che la Via Lattea sia piena di pianeti dotati di vasti oceani: su 53 esopianeti simili alla Terra per dimensioni, almeno un quarto di essi avrebbe le giuste condizioni per essere considerati mondi acquatici. Facendo le debite proporzioni, ciò significa svariati milioni di pianeti nella galassia. Anche nel nostro sistema solare non mancano gli esempi, basti pensare alla luna di Giove, Europa, o a quella di Saturno, Encelado, ricoperte da uno spesso strato di ghiaccio: sotto quella crosta congelata, si estende un grande mare nel quale potrebbero nuotare forme di vita sconosciute.

Tra 10 anni, una sonda della NASA dovrebbe essere lanciata per andare a verificare questa affascinante ipotesi. E mentre noi cerchiamo gli Alieni, gli Alieni potrebbero cercare noi… A ottobre, un gruppo di ricercatori guidato dalla professoressa Lisa Kaltenegger ha elaborato un catalogo di 1.004 stelle vicine in una buona posizione per rilevare la vita sulla Terra. Usando strumenti simili al metodo del transito utilizzato dai nostri scienziati, gli osservatori extraterrestri potrebbero scovare tracce di ossigeno e di acqua nella nostra atmosfera e forse concludere che la Terra, in fondo, è abitabile. Sempre che le potenziali civiltà della Via Lattea non si siano estinte. Lo ipotizza uno studio appena pubblicato che ha preso in esame il numero di stelle simili al Sole con pianeti come il nostro, la frequenza di supernove che emettono radiazioni mortali, il tempo necessario perché la vita intelligente possa emergere e la tendenza ad autodistruggersi. E secondo questi calcoli, è probabile che le civiltà spaziali siano emerse 5 miliardi e mezzo di anni fa, prima che la Terra si formasse, ma nel frattempo sono scomparse.


Un misterioso oggetto volante ripreso dai piloti della US Navy

Sempre che, invece, non siano qui, tra noi. Ipotesi remota, che la scienza accademica si rifiuta di prendere in considerazione e che pure le immagini, per molti versi scioccanti, riprese dai piloti della US Navy rendono meno assurda del previsto. Ad aprile, il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha ammesso pubblicamente che quei video sono autentici e mostrano reali fenomeni aerei non identificati. Nessuno ufficialmente ha mai parlato di astronavi aliene eppure, secondo le gole profonde che hanno parlato al New York Times, secondo gli studi di ricercatori come Hal Puthoff e Jack Sarfatti, secondo i rapporti di numerosi analisti di Intelligence, quei velivoli che hanno lasciato sbigottiti i piloti della Marina americana hanno caratteristiche tecnologiche che non sarebbero “di questo mondo”. Sarebbe davvero curioso se la scienza cercasse tracce di vita aliena ovunque, nel cosmo, evitando però con cura di prendere in esame quelle che appaiono nei nostri cieli…

Sabrina Pieragostini
28 dicembre 2020
www.extremamente.it/2020/12/28/tutti-gli-indizi-della-vita-aliena-di-ques...
wheaton80
00lunedì 11 gennaio 2021 16:49
Alieni, il professor Avi Loeb di Harvard li sdogana:"Sono tra noi già dal 2017"


Avi Loeb

Il tema alieno (in modo diretto o indiretto) sembra essere sempre più presente nelle cronache quotidiane, anche se c’è chi se ne frega altamente. In attesa di sviluppi sul fronte del governo americano, c’è una sorta di onda lunga che segue le affermazioni di Haim Eshed, l’ex capo della sicurezza spaziale di Israele. Su uno degli aspetti della questione cruciale (siamo già stati visitati, e lo siamo ancora, oppure no?) è intervenuto addirittura un professore di Harvard, che a occhio, leggendo il suo nome, è a sua volta di radici ebree (Avi Loeb). Ha scritto un libro e se ne sono occupati in tanti: questo è quanto scrive il dispaccio d’agenzia ripreso dai media, in Italia perfino da Dagospia. Dopo le dichiarazioni di Haim Eshed, ex-capo della sicurezza spaziale di Israele, arriva anche un professore di Harvard a supportare la tesi dell’esistenza degli Alieni. I turisti spaziali sarebbero per di più già arrivati sul pianeta Terra nel 2017, secondo il professor Abraham 'Avi' Loeb. Il riferimento è all’oggetto non identificato (soprannominato Oumuamua) che è apparso in quel periodo, destando l’attenzione dei più curiosi. L’insegnante svela le sue convinzioni nel libro “Extraterrestrial: The First Sign of Intelligent Life Beyond Earth”, secondo cui l’oggetto sarebbe stato il primo segno inviatoci dai visitatori alieni. “Cosa sarebbe successo se un uomo delle caverne avesse visto un cellulare? Avendo visto pietre tutta la vita, avrebbe pensato ad una pietra scintillante. Certa gente non vuole discutere della possibilità che ci siano altre civiltà là fuori, credono che siamo speciali e unici. Io credo che sia un pregiudizio che dobbiamo abbandonare”, ha dichiarato in un’intervista al New York Post. Secondo Loeb tutto ciò ci aiuterebbe a mettere le cose in prospettiva e ci darebbe maggiore consapevolezza come specie, riducendo gli sprechi di risorse e i cambiamenti climatici. Persino Ridley Scott crede agli alieni e afferma che sono stati loro a crearci. Cosa ne pensate? Esistono altre forme di vita? E soprattutto, ci hanno già raggiunto? Una cosa è certa, è arrivato il momento di tornare a giocare a Destroy All Humans. Mary McCartney è la figlia primogenita di Paul McCartney, l’ex Beatle: fa la fotografa di professione. Il padre ama anche dipingere e realizzare opere miste, unendo immagini e disegni. Questo è il caso di quanto vedete qua. La cosa interessante è proprio la foto, opera della figlia (che ha contribuito con la sua arte a fornire le immagini per il nuovo album McCartney III). Voi che cosa notate? Chi me l’ha segnalata (magari poi vi svelerò il nome) ha la mia stessa idea… Quindi, dite la vostra. Che cosa vedete della foto di Mary McCartney?



Ecco perché potrebbe essere un UFO
Ovviamente quanto dirò qui non è oro colato. E’ solo un’interpretazione della foto, ma si avvale della valutazione del team del CUN (Centro Ufologico Nazionale), coordinato dal professor Massimo Angelucci. Il mister X di cui parlavo è infatti Vladimiro Bibolotti, che oltre a essere Presidente onorario del Centro, è un appassionato dei Beatles e, soprattutto, un amico personale dei McCartney. Tra l’altro il lavoro che vedete, frutto dell’opera di Paul McCartney e della figlia Mary, appare nell’album "McCartney III", uscito lo scorso 18 dicembre. Ci sono due versioni: una “pubblica” e in vendita e una a tiratura limitata (nella prima la figura geometrica in copertina è bianca con tre centri neri; nella seconda è rossa con i tre cerchi sempre in nero). L’immagine in questione appare solo nell’edizione limitata. Se focalizzate l’attenzione su quella formazione discoidale argentea in alto, sulla destra poco il centro, non potete non essere incuriositi. Il team del CUN ha ingrandito il dettaglio: potrebbe sembrare una nuvola, ma nell’ingrandimento appaiono dei collegamenti filiformi tra quattro corpuscoli. La sintesi che mi è stata proposta è questa: senza quei filamenti e quei corpi esterni sarebbe al 100 per cento un IFO, cioè un oggetto identificato (nella fattispecie una nuvola, appunto). Ma alla luce dei dettagli illustrati la rimodulazione del CUN è: 40% UFO e 60% IFO. In ogni caso, una bella storia, anche perché, curiosamente, l’immagine appare solo nell’album non in vendita.







Flavio Vanetti
05 gennaio 2021
misterobufo.corriere.it/2021/01/05/alieni-il-professor-avi-loeb-di-harvard-li-sdoganasonotra-noi-gia-d...
wheaton80
00mercoledì 20 gennaio 2021 14:51
Online gli X-file della CIA

Un veloce antipasto prima di un piatto ben più succulento. Potremmo definire così, con una metafora culinaria, la pubblicazione di una serie di documenti relativi agli UFO provenienti dagli archivi della CIA. Pagine redatte dagli agenti della Central Intelligence Agency e messe online dal sito The Black Vault, il più vasto database di documenti declassificati disponibile sul WEB: in attesa dei corposi file in possesso della Task Force sugli UAP e delle altre agenzie governative richiesti dal Senato degli Stati Uniti (se mai li leggeremo…), possiamo incominciare a dare un’occhiata a questi rapporti ufficiali. Un lavoro certosino, quello di John Greenwald Jr., creatore del sito: ha riempito circa 10mila moduli del Freedom of Information Act per ottenere, nel corso degli ultimi 25 anni, più di due milioni di carte riservate. La sua costanza lo ha premiato anche stavolta. Ma di certo la CIA non gli ha reso il compito facile, anzi. La sua battaglia a colpi di FOIA è iniziata nel 1996 e solo dopo varie richieste e molti anni di attesa gli è stato consegnato uno scatolone contenente qualche centinaio di fogli che ha dovuto scansionare a uno a uno a mano. Nel frattempo, l’agenzia ha creato un CD-ROM contenente tutti i rapporti rilasciati al pubblico: Greenwald lo ha acquistato per essere sicuro di poter offrire ai suoi lettori la registrazione più completa possibile dei documenti disponibili. Ma non sono mancate le brutte sorprese. «La CIA ha reso incredibilmente difficile ottenere i dati in modo ragionevole, ricorrendo a un formato molto obsoleto e con un tipo di file in gran parte inutilizzabile. Un modo, a mio parere, per complicare la vita alle persone che vogliono leggere i documenti e usarli per qualsiasi scopo di ricerca», ha spiegato alla rivista online Vice.com. In ogni caso, il fondatore di The Black Vault è riuscito a trasformarli in PDF e a renderli disponibili per chiunque voglia scaricarli online. Ecco il link:

www.theblackvault.com/documentarchive/ufos-the-central-intelligence-agency-ciacol...

Alcuni file sono anteriori agli Anni Ottanta ma secondo la CIA il CD contiene tutte le indagini svolte sull’argomento. Un’affermazione, sottolinea John Greenwald, che al momento è impossibile verificare: anzi, potrebbero esserci altri dossier nell’archivio dell’agenzia di Intelligence ancora da declassificare.


Il CD-ROM della CIA in una foto di John Greenwald

Inoltre, come da prassi, molte pagine rilasciate sono talmente piene di omissis da essere praticamente indecifrabili: c’è l’intestazione, la data, qualche sigla e qualche frase di circostanza ma poi i dati sensibili (nomi, luoghi, fatti…) sono coperti da spesse strisce nere. Quando invece si riesce a leggere senza problemi, i contenuti sono di scarso interesse. Ad esempio, c’è un documento relativo alla latitanza di Radovan Karadzic (l’ex Presidente serbo-bosniaco in seguito arrestato e condannato per crimini di guerra) che nulla ha a che fare con gli UFO, se non per una affermazione utilizzata dall’autore del testo per sottolineare l’insolita imperizia dimostrata dagli uomini del Pentagono: capaci di tutto (“si dice che riescano a comunicare costantemente con gli Extraterrestri”) ma non di catturare il super fuggitivo.


Un esempio di omissis che rendono illegibili i documenti rilasciati

Poca sostanza anche in un documento che riferisce di una forte esplosione avvenuta nell’aprile 1991 in una cittadina della Russia, Sasovo, svegliata nel cuore della notte da un violento scoppio: l’onda d’urto mandò in frantumi le finestre di un intero isolato senza per fortuna provocare vittime. Tra le ipotesi ventilate nel rapporto, la deflagrazione di un ordigno bellico, una bomba piovuta dall’alto, un meteorite oppure un UFO, avvistato in cielo da alcuni testimoni. Tutto qui. Decisamente più interessante, invece (e quindi pieno di omissis), un documento del 1976 che Greenwald ha postato su Twitter. Protagonista, l’assistente del vicedirettore di Scienza e Tecnologia dell’ Agenzia (il nome è oscurato), intenzionato a capire di più riguardo “qualcosa” relativo a un UFO che gli era stato consegnato a mano in ufficio. Dopo un sommario esame del suo contenuto, si disse disposto a studiarlo personalmente e a dare indicazioni in seguito su come procedere. Ma i suoi consigli a quanto pare sono tuttora classificati.


Il testo postato su Twitter da Greenwald

In base alla sua esperienza, John Greenwald ha notato da parte delle istituzioni statunitensi una sempre minor disponibilità a collaborare quando vengono richiesti documenti su questo specifico argomento: progressivamente, dalla fine degli anni Ottanta, la chiusura si è fatta più accentuata. Ma questo non lo ferma. «Lo dico chiaro e tondo: il pubblico ha diritto di sapere!», ha dichiarato a Vice.com. «Quando ho iniziato la mia ricerca 25 anni fa (all’epoca ne avevo 15) ero consapevole che c’era qualcosa da scoprire. Non per via delle bufale virali su Internet. Non in virtù delle riunioni dalla porta di servizio nelle quali qualcuno ti promette rivelazioni sconvolgenti. No, nulla di tutto ciò. Semplicemente grazie alle prove che ho ottenuto dalla CIA. E dalla NSA, dall’Aeronautica Militare, dalla DIA. Sento che sto raggiungendo quello che mi ero prefissato. Facile accesso a materiali importanti, in modo che la gente possa valutare con la propria testa quello che sta accadendo».

Sabrina Pieragostini
13 gennaio 2021
www.extremamente.it/2021/01/13/online-gli-x-file-della-cia/
wheaton80
00mercoledì 17 febbraio 2021 22:56
Il Pentagono USA ammette di avere rottami di UFO. Rilasciati i risultati dei test scientifici


Robert Bigelow

È ufficiale: la DIA, la Defense Intelligence Agency del Pentagono, ovvero il quartier generale della Difesa del Governo degli Stati Uniti, ha ammesso di avere in suo possesso materiali provenienti da UFO (oggi chiamati UAP, Fenomeni Aerei non Identificati). I frammenti metallici in custodia della Difesa sarebbero stati analizzati a lungo da una serie di scienziati, dando via allo studio di nuovi e avveniristici componenti tecnologici dalle incredibili proprietà, definiti “Metamateriali”. La Difesa USA ammette di essere in possesso di materiale tecnologico derivato da UFO/UAP recuperato e delle documentazioni relative alle analisi e alle applicazioni in base al programma AATIP (Advanced Aerospace Threat Identification Program) e che l’appaltatore della Difesa, la Bigelow Aerospace di Las Vegas, Nevada, è in possesso del materiale. Lo si apprende da notizie divulgate nei giorni scorsi (con data generica febbraio 2021) dal sito UFO Explorations del ricercatore statunitense Anthony Bragalia. Grazie al FOIA (Freedom of Information Act), il decreto che consente di ottenere documentazioni governative classificate sino al Top Secret, alcuni giorni fa Bragalia ha ricevuto dalla DIA una risposta che ha dell’incredibile:«Una sbalorditiva ammissione da parte del Governo degli Stati Uniti di possedere rottami di UFO è stata recentemente fatta in risposta a una richiesta del Freedom of Information Act (FOIA) presentata più di tre anni fa dal sottoscritto», dichiara Bragalia. «In una lettera di risposta, la U.S. Defense Intelligence Agency (DIA) ha posto fine a decenni di speculazioni, ammettendo di essere in possesso di materiale effettivamente recuperato di alcuni UFO (ora ufficialmente denominati UAP, Unidentified Aerial Phenomena)». Parte di questo materiale, spiega Bragalia, è stato depositato presso un appaltatore della Difesa per l'analisi e l'archiviazione in "strutture specializzate".

Nella lettera pervenuta a Bragalia, la Defense Intelligence Agency (DIA) gli ha risposto in merito alla sua richiesta di informazioni sui risultati dei test effettuati sul materiale UAP (UFO) della Bigelow Aerospace. La ricerca nei sistemi della DIA ha individuato cinque documenti (154 pagine) rispondenti alla richiesta e, opportunamente declassificati da Top Secret, sono contenuti in un documento PDF giunto a Bragalia in allegato. Va chiarito un punto fondamentale: molti documenti che rispondevano alle specifiche della richiesta FOIA di Bragalia rimangono al momento negli archivi della DIA per motivi di segretezza (vedasi in allegato la richiesta FOIA a firma di Bragalia e la risposta del Pentagono). Ma la sostanza non cambia: la Difesa USA ammette di essere in possesso di materiale tecnologico derivato da UFO e UAP recuperati e delle documentazioni relative alle analisi e alle applicazioni in base al programma ATIP (Advanced Aerospace Threat Identification Program) e che l’appaltatore della Difesa (Bigelow Aerospace a Las Vegas, Nevada) ha archiviato (è in possesso) del materiale. Le qualità dei Metamateriali analizzati dalla Difesa USA, di cui è possibile leggere una sintesi nelle note, sono straordinarie: ad esempio si menzionano materiali capaci di "rallentare la luce" o indurre invisibilità manipolando la rifrazione e la riflettività e aumentando l'assorbimento della luce. I rapporti utilizzano termini come "isolamento ottico" e "trasparenza" riferendosi alla tecnologia "MetaMirror" (implica la capacità di rendere qualcosa che non può essere visto e/o rilevato dal radar, dalla scansione o dall'imaging). Materiali che possono "comprimere l'energia elettromagnetica", hanno una "risonanza sintonizzabile" che è stata probabilmente "determinata durante la fabbricazione". Il documento fa riferimento a molte applicazioni tecniche interessanti, ma ancora non in commercio, a materiali che in futuro cambieranno il modo in cui le nostre vite sono vissute. Materiali ottenuti da Oggetti Volanti non Identificati, in possesso del Governo degli Stati Uniti e, come sottolinea Bragalia, forse connessi all’incidente di Roswell, New Mexico 1947. Tutto questo non può non riportare alla memoria il libro “Il giorno dopo Roswell” del compianto Colonnello dell’Esercito USA, Philip James Corso. Ad esempio le straordinarie qualità dei rottami in “memory metal” da lui descritte e testimoniate dal Colonnello Jesse Marcel Jr. Ma ne parleremo in altra sede e ora facciamo necessariamente un passo indietro.


La lettera di risposta della DIA a Bragalia

I 22 milioni di dollari per la ricerca UFO del Senatore Reid
Anthony Bragalia invia una richiesta ufficiale alla DIA (Agenzia di Intelligence per la Difesa) richiedendo ogni documento relativo a frammenti di UFO /UAP in possesso del Governo degli Stati Uniti, metallici o di altro tipo, ivi inclusi quelli derivanti da UFO precipitati, materiale eiettato dagli UFO, detriti ecc... In particolare, il ricercatore chiede, oltre a una lista completa dei frammenti e dei nomi delle agenzie governative o degli appaltatori privati che li custodivano, anche i documenti che ne descrivessero aspetto, quantità, origine e soprattutto le analisi delle loro caratteristiche chimiche e fisiche. La lettera di Bragalia specificava di riferirsi alle recenti dichiarazioni del Senatore USA Harry Reid e dell’ex Ufficiale del Dipartimento della Difesa Luis Elizondo. Reid e Elizondo vengono tirati in ballo da Bragalia in riferimento a notizie eclatanti che divamparono sui media nel 2017. Ne trattò persino il New York Times, che all’epoca, in un lungo articolo del 16 dicembre intitolato "Glowing Auras and ‘Black Money’: The Pentagon’s Mysterious U.F.O. Program", specificava quanto segue:«Nei budget annuali del Dipartimento della Difesa di 600 miliardi di dollari, i 22 milioni di dollari spesi per il programma di identificazione delle minacce aerospaziali avanzate erano quasi impossibili da trovare. Ed era così che voleva il Pentagono. Per anni, il programma ha indagato su rapporti di oggetti volanti non identificati, secondo i funzionari del Dipartimento della Difesa e le interviste con i partecipanti al programma e le registrazioni ottenute dal New York Times. Era gestito da un funzionario dell'Intelligence militare, Luis Elizondo, che lavorava al quinto piano dell'anello a C del Pentagono, nel profondo del labirinto dell'edificio. Il programma ombra (parti di esso rimangono riservate) è iniziato nel 2007 e inizialmente è stato in gran parte finanziato su richiesta di Harry Reid, il democratico del Nevada che all'epoca era il leader della maggioranza al Senato e che da tempo ha avuto un interesse per i fenomeni spaziali. La maggior parte del denaro è andato a una società di ricerca aerospaziale gestita da un imprenditore miliardario e amico di lunga data del signor Reid, Robert Bigelow, che sta attualmente lavorando con la NASA per produrre velivoli espandibili per gli esseri umani da utilizzare nello spazio. In effetti parte dei 22 milioni vennero utilizzati per allargare gli hangar della Bigelow Aerospace di Las Vegas in Nevada. Hangar che, stando a Luis Elizondo, andavano ingranditi per poter meglio alloggiare i «reperti metallici» provenienti dagli UFO. Dalle foto si evince che sono stati aggiunti edifici per circa 6.000 mq.


Gli edifici della Bigelow Aerospace di Las Vegas prima e dopo i lavori di ampliamento

Nel programma 60 Minutes della CBS di maggio, Mr. Bigelow ha detto di essere "assolutamente convinto" che gli alieni esistano e che gli UFO abbiano visitato la Terra. Lavorando con la società con sede a Las Vegas di Mr. Bigelow, il programma ha prodotto documenti che descrivono gli avvistamenti di aerei che sembravano muoversi a velocità molto elevate senza segni visibili di propulsione, o che si libravano senza apparenti mezzi di sollevamento. Il signor Reid, che si è ritirato dal Congresso quest'anno, si è detto orgoglioso del programma. "Non mi imbarazza, né mi dispiace di aver operato in questo senso", ha detto il signor Reid in una recente intervista in Nevada. "Penso che sia una delle cose migliori che ho mai fatto durante il mio servizio al Congresso. Ho fatto qualcosa che nessuno ha mai fatto prima».

I pezzi di UFO in possesso della To The Stars Academy
Dunque, stando alle notizie, l'azienda gestita dal miliardario Robert Bigelow ha ricevuto ingenti somme di denaro dal Dipartimento della Difesa americano per studiare il fenomeno e occuparsi delle "leghe metalliche" degli UFO. Luis Elizondo, che nell’ottobre 2017 si era dimesso “ufficialmente” dalla Difesa, ha poi formato un gruppo di ricerca UFO chiamato “To The Stars Academy” assieme all'ex cantante dei Blink 182, Tom DeLonge. Non si pensi che il gruppo formato da un ex rocker e un ex del Pentagono sia un’accolita di fuori di testa. Ne fanno parte scienziati di alto livello già impegnati con strutture di Governo e industrie aerospaziali, come il dr. Hal Puthoff, fisico, ricercatore e consulente del Pentagono, della NASA e della Difesa, super esperto di visione a distanza, o Jim Semivan, esperto in contrasto ad armi di distruzione di massa con 25 anni di esperienza nel Direttorato Operativo della CIA. E ancora, il dr. Norm Kahn, ex esperto della CIA sul Programma Armi Biologiche, o Chris Herndon, Direttore della Information Technology della Casa Bianca. La lista continua. Prosciugati i fondi (neri) per la ricerca UFO/UAP garantiti dal Senatore Reid, alla chiusura del programma, diversi personaggi collegati a grossi enti americani si sono riuniti nel team To The Stars Academy of Arts & Science (TTSA), ottenendo risultati interessanti soprattutto in merito alle analisi chimiche e fisiche su presunto materiale UFO, campioni metallici dalle qualità sorprendenti definiti “Metamateriali”.



Un loro articolo del luglio 2019 specificava che «la TTSA aveva acquisito diversi pezzi di Metamateriali e un archivio di analisi e ricerche iniziali per il progetto di ricerca ADAM (Acquisition and Data Analysis of Materials), un programma di ricerca accademica incentrato sullo sfruttamento di materiali esotici per l'innovazione tecnologica. Gli oggetti, che in precedenza erano stati conservati e studiati dalla giornalista investigativa Linda Moulton Howe e si dice provenissero da un veicolo aerospaziale avanzato di origine sconosciuta, avrebbero consentito a TTSA di condurre rigorose valutazioni scientifiche per determinarne la funzione e le possibili applicazioni. "La struttura e la composizione di questi materiali non provengono da alcuna applicazione militare o commerciale esistente", afferma Steve Justice, attuale Direttore Esecutivo della TTSA ed ex capo dei sistemi avanzati presso la Lockheed Martin. “…in alcuni casi, la tecnologia di produzione necessaria per fabbricare il materiale sta diventando disponibile solo ora, ma il materiale è stato in possesso documentato dalla metà degli anni '90. Al momento abbiamo più campioni di materiale in fase di analisi da laboratori in appalto e abbiamo in programma di estendere l'ambito di questo studio. Se le affermazioni associate a queste risorse possono essere convalidate e motivate, allora possiamo puntare ad un utilizzo di questa tecnologia in ambito commerciale e militare", aggiunge Justice. "Come dichiarato nel nostro lancio della TTSA di ottobre 2017, le tecnologie di questi materiali ci consentirebbero di progettare la metrica dello spaziotempo e ci garantirebbero capacità che altererebbero radicalmente la civiltà, con cambiamenti rivoluzionari per i trasporti, le comunicazioni e il calcolo"».

Il contratto della To The Stars Academy con l’Esercito USA
In sintesi, la TTSA è un gruppo che afferma di essere indipendente, ma ha invece forti addentellati con il Governo USA e con gli apparati della Difesa. Tant’è vero che, in un articolo del 17 ottobre 2019, la testata War Zone scriveva:«L'Esercito degli Stati Uniti ha confermato di aver firmato un accordo di ricerca e sviluppo cooperativa con l'ex frontman dei Blink 182 Tom DeLonge della To The Stars Academy, meglio conosciuto per le sue attività di indagine sugli avvistamenti UFO, oggi indicati come fenomeni aerei non identificati o UAP. Questo nuovo accordo copre la ricerca sui Metamateriali e altri campi ad alta tecnologia che confinano con il regno della fantascienza… TTSA ha annunciato l'accordo di ricerca e sviluppo cooperativo (CRADA) con il Comando per lo Sviluppo delle Capacità di Combattimento (CCDC) dell'Esercito USA… L'ufficio degli affari pubblici del CCDC, situato presso il Detroit Arsenal, sito militare di Warren, nel Michigan, ha successivamente confermato a The War Zone che questo CRADA esiste e che sarà responsabile delle operazioni… L'obiettivo è che i ricercatori dell'esercito lavorino direttamente con il personale TTSA nell'esplorazione di vari sviluppi ad alta tecnologia».
Appare evidente che questo rilascio di materiale sugli UFO o UAP che dir si voglia sia solo l'ennesima puntata di un percorso di disclosure iniziato all'incirca quattro anni fa con la diffusione dei tre video sui caccia della US Navy che inseguivano un UFO. Riteniamo ormai assolutamente certa l'esistenza di un preciso progetto, da parte delle autorità militari statunitensi, di acclimatare un po' alla volta il grande pubblico all'esistenza di intelligenze extraterrestri sul nostro pianeta.

Allegato 1
Lettera di Anthony Bragalia con la richiesta dei documenti
Inviato: martedì 26 dicembre 201.7 alle 9:41
A: FOIA Oggetto: [Fonte non DoD] Richiesta FOIA ricevuta 27 dic 2017
26 dicembre 2017
Da Anthony Bragalia per
Alesia Williams o parte responsabile
Collegamento pubblico FOIA
Agenzia di intelligence per la Difesa

Richiesta FOIA
Sono un cittadino degli Stati Uniti. Sono disposto a pagare qualsiasi costo associato per l'adempimento di questo Richiesta di Legge sulla libertà d’informazione. Associati al programma Advanced Aerospace Threat Identification del Dipartimento della Difesa del Pentagono degli Stati Uniti (operativo dal 2009 al 2012 circa) vi sono magazzini nell'area di Las Vegas, NV, deputati al recupero di materiale in lega simile al metallo rinvenuto dai Fenomeni Aerei Non Identificati (UAP). Questi potrebbero includere detriti fisici recuperati dal personale del Dipartimento della Difesa, quali residui, rottami, materiali espulsi o schiantati da UAP o UFO. Per aiutarvi nella ricerca, l’esistenza di questo materiale di base è stato confermato dal Senatore americano Harry Reid e dall'ex Ufficiale del Dipartimento della Difesa Luis Elizondo. Il richiedente chiede di ricevere un elenco di inventario e tutta la documentazione associata di detto materiale. Tale documentazione dovrebbe concernere quanto segue:

1} Descrizione fisica di tutto il materiale contenuto
2} Fonte di origine di tutto il materiale detenuto
3) Circostanza e metodo di ottenimento di tutto il materiale trattenuto (ad es. relitti, residui, materiale eiettato, materiale derivato da uno schianto)
4) Agenzia governativa statunitense che custodisce detto materiale
5) I titoli e gli autori di tutte le relazioni tecniche e analitiche condotte su tali materiali
6) Nomi di appaltatori privati del Governo degli Stati Uniti impegnati nella conservazione e nello studio di tutto il materiale ritenuto
7) Risultati dei test sul materiale UAP (UFO) recuperato, inclusivamente le proprietà fisiche, chimiche e composizione elementare di materiale e determinazione del materiale come terrestre o di origine extraterrestre.

Grazie, Anthony Bragalia

Allegato 2
Lettera di risposta della Defense Intelligence Agency a Bragalia tramite il FOIA

"Questo, in risposta alla sua richiesta di ottenere, tramite Freedom of Information Act (FOIA), datata 27 dicembre 2017 e da lei inoltrata alla Defense Intelligence Agency (DIA) tutte le informazioni esistenti sui risultati dei test di materiali UAP condotti dalla Bigelow Aerospace. Chiedo scusa per la tardiva risposta alla sua richiesta. DIA è grandemente impegnata per evadere la massa di richieste FOIA in sospeso. Per rispondere adeguatamente, si è reso necessario consultare un altro ufficio all'interno dell'agenzia. La ricerca nei sistemi di registrazione dati della DIA ha individuato cinque documenti (154 pagine) rispondenti alla sua richiesta. Alla luce dell’esame, ho stabilito che alcune porzioni di cinque documenti (154 pagine) devono restare parzialmente escluse dalla divulgazione ai sensi del FOIA. Le porzioni trattenute sono esenti al rilascio in base alle esenzioni 3 e 6 del FOIA, 5 U.S.C. § 552 (b) (3) e (b) (6). L'esenzione 3 si applica alle informazioni specificamente esentate da uno statuto che stabilisce particolari criteri per la ritenuta alla fonte. Lo statuto applicabile è 10 U.S.C. § 424. Statuto 10 U.S.C. § 424 protegge l'identità dei dipendenti DIA, la struttura organizzativa dell'agenzia e qualsiasi altra funzione della DIA. L'esenzione 6 si applica alle informazioni che, se rilasciate, costituirebbero una violazione ingiustificata della privacy personale di altri individui. DIA non ha trattenuto alcuna porzione non ragionevolmente segregabile dei dati. Se non si riterrà soddisfatto della mia risposta alla sua richiesta, potrà contattare il DIA FOIA Requester Service Center, nonché il nostro collegamento pubblico FOIA al 301-394-6253. Inoltre, può contattare l'Office of Government Information Services (OGIS) all'indirizzo National Archives and Records Administration per richiedere informazioni sui servizi di mediazione FOIA da loro offerti. È possibile contattare OGIS tramite e-mail all'indirizzo ogis@nara.gov; telefono al 202-741-5770, numero verde gratuito al numero 1-877-684-6448 o facsimile al numero 202-741-5769; oppure può inviarli per posta al seguente indirizzo:

Ufficio dei servizi di informazione del governo
National Archives and Records Administration
8601 Adelphi Road-OGIS
College Park, MD 20740-6001

Le è inoltre consentito di esercitare il suo diritto di inoltrare una richiesta di appello amministrativo scrivendo all’indirizzo sottoelencato menzionando il caso numero FOIA-00089-218. Il suo appello deve essere inviato per posta non oltre 90 giorni dalla data di questa lettera.

Defense Intelligence Agency
7400 Pentagon
ATTN: FAC-2C (FOIA)
Washington, D.C. 20301-7400

Sinceramente (firma in calce) Steven W. Tuminsky
Chief, Records Management and Information Services

Allegato 3
Articolo originale del New York Times


www.nytimes.com/2017/12/16/us/politics/pentagon-program-ufo-harry-r...

Allegato 4
Articolo sull’acquisizione di metamateriali esotici da parte della To The Stars Academy

dpo.tothestarsacademy.com/blog/to-the-stars-academy-of-arts-sciencemakesgroundbreaking-metamaterials-acq...

Allegato 5
Articolo del contratto firmato tra la To the Stars Academy e l’Esercito USA


www.thedrive.com/the-war-zone/30481/what-we-know-about-the-army-teaming-up-with-rockstar-tom-delonges-ufo-research...

Allegato 6
Articolo dei Daily Mirror


www.dailystar.co.uk/news/world-news/pentagon-admits-carrying-out-tests-...

Allegato 7
I documenti della DIA


7f215854ce294a129bb0f4e7eb88d38a.filesusr.com/ugd/aa4aac_e69847bdf5814f43b69d49e2962a...

Nota 1
Metamateriali

Si ritiene che il Metamateriale, una parola coniata e relativamente recente, sia qualsiasi materiale ingegnerizzato per avere una proprietà che non si trova nei materiali naturali. Alcuni di questi materiali sembrano essere realizzati da assemblaggi di più elementi modellati da materiali compositi come metalli e plastica. Questi mezzi compositi possono essere progettati per mostrare proprietà elettromagnetiche uniche. Costituiti da elementi costitutivi della lunghezza d'onda (molto spesso basati su metalli), questi Metamateriali consentono un controllo estremo sull'energia della luce e sui campi ottici, consentendo di realizzare effetti come la rifrazione negativa. Parti dei rapporti si concentrano sui metalli amorfi di nuova generazione (chiamati anche "metallo liquido" o "vetro metallico"), che sono nuove leghe ingegneristiche con una struttura disordinata su scala atomica. Il metallo è cristallino allo stato solido, il che significa che ha una disposizione degli atomi altamente ordinata. I metalli amorfi però sono follemente disordinati: un materiale simile al metallo così unico che si ritiene possa un giorno sostituire la plastica e il metallo in molte applicazioni. Il materiale è più resistente e leggero di qualsiasi metallo esistente, può essere stampato a iniezione come la plastica (senza rivetti, cuciture o giunture, liscio come molti UFO segnalati) e non si corroderà o arrugginirà mai. Immagina di usare una sola lama di rasoio per il resto della tua vita perché rimane affilatissima per sempre. Una mazza da golf così elastica da poter guidare una pallina più lontano di quanto abbia mai fatto qualsiasi professionista. Un impianto d'anca artificiale che funziona meglio di un'anca vera. Una custodia per cellulare completamente indistruttibile.

Nota 2
Il contratto con Robert Bigelow

Il contratto concesso a Bigelow era sotto gli auspici di uno studio ufficiale del governo sugli UFO (la cui esistenza è stata rivelata dal New York Times nel 2017). Il contratto prevedeva che Bigelow costruisse "strutture modificate specializzate" per contenere il materiale per i test. Lo studio sugli UFO del Dipartimento della Difesa/Pentagono è stato chiamato Advanced Aerospace Threat Identification Program (AATIP). Ha funzionato per alcuni anni (e sotto più di un nome) e, secondo fonti informate, rimane in funzione fino ad oggi.

Nota 3
Advanced Aerospace Threat Identification Program

Si noti che Advanced Aerospace Threat Identification Program (AATIP) è indicato con un nome alternativo o predecessore, Advanced Aerospace Weapons Systems Applications Program (AAWSA).

Nota 4
I documenti declassificati

Il funzionario FOIA che ha risposto, Steve Tumiski, spiega che la DIA ha identificato 5 documenti per un totale di 154 pagine che rispondono alla mia richiesta. Ben oltre la metà dei documenti non è stata rilasciata. E tale studio di materiale extraterrestre dovrebbe generare migliaia di pagine rilevanti per la richiesta, non solo 154. La DIA cita le esenzioni 3 e 6 dei regolamenti FOIA federali come motivi per cui sono costretti a sopprimere alcuni dei documenti. L'esenzione 3 consente il trattenimento di informazioni vietate alla divulgazione dalla legge federale e non lascia discrezionalità sulla questione a causa di potenziali danni alla sicurezza nazionale. L'esenzione 6 generalmente si applica ai record che coinvolgono la privacy personale. È probabile che i documenti in materia siano molti di più e rimangano classificati.

Nota 5
Bigelow Aerospace

Bigelow Aerospace LLC nasce da un'idea di Robert Bigelow, un miliardario dell'industria alberghiera con un forte interesse per gli argomenti stellari ed extraterrestri. Bigelow si è associato a personaggi di spicco come il senatore Harry Reid e l'ex rock star Tom DeLonge. Bigelow ha avuto precedenti "iniziative misteriose" come il National Institute for Discovery Science (NIDS), senza scopo di lucro, ora defunto. Un tempo era anche associato al famoso "Skinwalker Ranch" nello Utah, dove presunte attività paranormali si verificano da anni. Bigelow ha portato in primo piano una miscela unica di denaro e risorse, imprenditorialità e interesse per le indagini sul paranormale. Nel 1999 Bigelow ha fondato la Bigelow Aerospace, sviluppando complessi spaziali con equipaggio e habitat gonfiabili. Le strutture di Bigelow operavano sotto grande segretezza. Secondo il loro sito WEB ancora attivo, un avviso per tutti è pubblicato sulla loro Home Page:"Se sei stato invitato a visitare le strutture di Bigelow Aerospace, tieni presente che avrai bisogno di una patente di guida valida o di un altro documento di identità rilasciato dal governo. Se non autorizzato dalla direzione, tieni presente che telefoni cellulari, fotocamere, unità flash e laptop non sono ammessi nella proprietà. Da una panoramica aerea delle strutture Bigelow vicino a Las Vegas notiamo che quasi ogni finestra è bloccata, tutto è sigillato all'estremo. Sono queste le strutture a cui il Pentagono si riferisce nel contratto con Bigelow come "strutture appositamente modificate" per ospitare pezzi fisici di UFO? L’ex Direttore della Sicurezza Ryan Aslesen e l’ex consulente legale della società Jon Field rifiutano ogni commento.

Nota 6
La relazione con Roswell

Incredibilmente, una parte delle informazioni rilasciate discute di materiale con proprietà di recupero della forma, molto simile ai detriti di "metallo a memoria di forma" trovati in seguito all'incidente dell'UFO di Roswell del 1947. Il colonnello Philip Corso, nei suoi libri "Il giorno dopo Roswell" e "L’alba di una Nuova Era", parlò a lungo dei rottami metallici dell’UFO di Roswell che ebbe modo di visionare quando lavorò presso l’Ufficio Ricerca & Sviluppo del Pentagono dal 1960 al 1962. Sulla base della documentazione ricevuta da Bragalia, sembra che i detriti recuperati mostrino altre straordinarie capacità. Oltre a "ricordare" la loro forma originale quando piegati o schiacciati, alcuni di questi materiali futuristici hanno il potenziale per rendere le cose invisibili, “comprimere” l'energia elettromagnetica e persino rallentare la velocità della luce. Sebbene gran parte dei dettagli dei rapporti siano stati oscurati, ciò che si può ricavare è che queste tecnologie rappresentano un vero e proprio salto di qualità oltre le proprietà di tutto il materiale esistente noto all'uomo. Il luogo in cui si trovano attualmente i rottami di UFO detenuti dall'appaltatore è sconosciuto, anche se si sospetta fossero tenuti fino a poco tempo fa nei magazzini della Bigelow Aerospace a Las Vegas. Alcuni mesi fa hanno licenziato i loro dipendenti e hanno cessato l'attività. Gli ex funzionari dell'azienda, una volta contattati, rifiutano di commentare. Le informazioni ricevute includono diverse pagine di quelli che vengono chiamati "rapporti di tecnologia avanzata" sul Nitinol, una lega a memoria di forma. Il Nitinol ha proprietà simili al "metallo a memoria di forma" trovato tra i detriti nell'incidente UFO di Roswell, New Mexico, del 1947, come dalle testimonianze giurate del Maggiore Jesse Marcel, del figlio e di oltre 40 testimoni di Roswell. Le pagine all'interno dei documenti FOIA sul Nitinol esplorano il suo potenziale per integrarlo nel corpo umano per il miglioramento della salute. È credibile che il Nitinol rappresenti il nostro tentativo di replicare un materiale alieno usato nella costruzione di questi velivoli. I detriti di Roswell sono stati spediti a Wright Field in Ohio dopo l'incidente. Alcuni mesi dopo, i militari hanno concesso un contratto al Battelle Memorial Institute per iniziare i diagrammi di fase per mescolare il nichel e il titanio ad altissima purezza, necessari per produrre il metallo a memoria di forma. Il Generale Arthur Exon, Comandante della base a Wright Patterson negli anni '60, che sorvolò il luogo dell'incidente nel 1947, disse al ricercatore Kevin Randle che alcuni dei rottami dell’UFO erano costituiti in parte da titanio "appositamente lavorato". Nel settembre del 1947, due mesi dopo l'incidente di Roswell, il Generale George Shulgen dell'Air Intelligence descrisse "i materiali di costruzione" dei dischi volanti come potenzialmente fatti di "costruzione composita o stratificata che utilizza varie combinazioni di metallo e plastica". Si diceva che alcuni dei detriti dell'incidente di Roswell mostrassero aspetto e caratteristiche simili a metallo-plastica. I rapporti spediti dalla DIA menzionano un materiale altamente ingegnerizzato chiamato "Metamateriale" come composto da "mezzi compositi". Il Metamateriale può essere composto stratificando metallo e materie plastiche. Viene inoltre fatto ampio riferimento allo studio e all'applicazione di ciò che i test hanno chiamato Metamateriale, incluso il fatto che parte di questo materiale può essere utilizzato per "rallentare la luce" e persino "portare la luce a un arresto completo" (implica la capacità di manipolare la velocità della luce, energia elettromagnetica che viaggia a 186.000 miglia al secondo). Può indurre invisibilità manipolando la rifrazione, la riflettività e aumentando l'assorbimento della luce. I rapporti utilizzano termini come "isolamento ottico" e "trasparenza" e fanno riferimento a una tecnologia "MetaMirror" (implica la capacità di rendere qualcosa che non può essere visto e/o rilevato dal radar, dalla scansione o dall'imaging). Ha l'interessante capacità di "comprimere l'energia elettromagnetica" (tale condensazione può velocizzare le informazioni, l'accumulo di energia e il loro trasferimento riducendo il volume). Mostra una particolare "risonanza sintonizzabile" che è stata probabilmente "determinata durante la fabbricazione" (la frase "risonanza sintonizzabile" si riferisce a una vibrazione di grande ampiezza da un piccolo stimolo. Ricerche molto recenti mostrano il potenziale nel campo delle tecnologie di "raccolta di energia" o di estrazione di energia dall'ambiente per dispositivi elettronici a bassa potenza). Il documento fa riferimento a molte applicazioni tecniche interessanti, ma ancora non in commercio, a materiali che in futuro cambieranno il modo in cui le nostre vite sono vissute.

Dichiarazione originale di Anthony Bragalia: www.ufoexplorations.com

Lettera della Defense Intelligence Agency e analisi dei materiali UFO:

7f215854-ce29-4a12-9bb0-f4e7eb88d38a.filesusr.com/ugd/aa4aac_e69847bdf5814f43b69d49e2962a...

Pablo Ayo, Maurizio Baiata
11 febbraio 2021
it.pabloayo.net/post/la-difesa-usa-ammette-di-avere-rottami-di-ufo-rilasciati-i-risultati-dei-test-sci...
wheaton80
00giovedì 10 giugno 2021 15:02
“Dal sentito dire alle prove concrete”: gli UFO stanno per diventare mainstream?


Questa foto, scattata attraverso la finestra di un laboratorio da un guardacoste ventunenne, mostra 4 oggetti volanti non identificati in forma di luci intense nel cielo, a Salem, Massachusetts, nell'agosto del 1952

Nick Pope ha trascorso i primi anni '90 indagando sugli UFO per il Ministero della Difesa britannico. Sequestrato in un ufficio governativo raramente visitato (il “seminterrato metaforico”), ricorda bene come era considerato il suo ambito di lavoro. "Camminavo lungo il corridoio e la gente fischiettava la colonna sonora di “Incontri ravvicinati del terzo tipo” o di “Ai confini della realtà”", racconta Pope al Guardian. Verso la fine del suo periodo al Ministero della Difesa, stava crescendo in popolarità un nuovo spettacolo di fantascienza con una coppia di cacciatori di alieni dell'FBI. "Ricordo che anche la sigla di X-Files è stata fischiettata", ha detto. In quasi due decenni da allora, l'atteggiamento nei confronti degli UFO è lentamente cambiato, specialmente in America, dove l'argomento è passato dai margini al mainstream, dove persino l'ex Presidente Barack Obama ha espresso opinioni sulla loro potenziale esistenza. Ribattezzati da governi e appassionati come "UAP", o fenomeni aerei non identificati, il 2021 ha visto probabilmente la prima discussione seria su oggetti volanti sconosciuti. A giugno il Pentagono rilascerà un attesissimo rapporto su ciò che sa sugli UAP e l'entusiasmo per tale divulgazione è stato alimentato da una sfilza di testimoni che si sono fatti avanti per condividere le loro esperienze con il telegiornale “60 Minutes” a maggio. Obama è stato tra i tanti personaggi pubblici di questo mese ad aggiungere i suoi pensieri sugli UAP e sul rapporto del Pentagono. "Ci sono filmati e registrazioni di oggetti nei cieli che non sappiamo esattamente cosa siano, non possiamo spiegare come si siano mossi, la loro traiettoria", ha detto Obama in un'intervista alla CBS. “Non avevano uno schema facilmente spiegabile. E quindi, sai, penso che le persone prendano ancora sul serio il tentativo di indagare e capire di cosa si tratti". La sincerità della discussione sugli UAP ("Voglio che la prendiamo sul serio e abbiamo una procedura per farlo", ha dichiarato a “60 Minutes” il senatore repubblicano Marco Rubio) è ben lontana dagli scherni che a suo tempo Pope ha dovuto affrontare. Allora cosa è cambiato in America? "Negli ultimi tre anni l'argomento è stato elevato al di sopra del semplice sentito dire e si è trasformato in prove concrete", ha detto Pope, che ora vive in Arizona. "Non solo le testimonianze dei piloti militari che sono stati coinvolti in incontri con questi oggetti, ma i dati radar e i video delle telecamere a infrarossi che tutti hanno visto". Negli ultimi anni sono stati rilasciati una serie di video del governo che mostrano gli UAP, tra cui filmati di un caccia da combattimento F-18 della Marina che mostravano un oggetto oblungo che volava nel cielo vicino a San Diego nel 2004.

Questo aprile le foto e i video ripresi dal personale della Marina sono trapelati online, mostrando oggetti di forma triangolare che ronzavano nel cielo, e a maggio filmati militari trapelati mostravano un oggetto volante ovale vicino a una nave della Marina a San Diego, un apparente hotspot UAP. I membri della Marina hanno visto gli UAP così frequentemente che gli incontri sono diventati all'ordine del giorno, ha detto a “60 Minutes” Ryan Graves, un pilota della Marina in pensione. "Ogni giorno", ha detto Graves. “Ogni giorno per almeno un paio d'anni”. Per Ted Roe, che gestisce il National Aviation Reporting Center on Anomalous Phenomena, un'organizzazione no-profit in cui i piloti o altre persone possono riferire le loro esperienze con gli UAP, questa era solo una conferma di ciò che già sapeva. "Tutto questo non mi sorprende affatto", ha detto Roe. “Da qualche parte nel mondo questo accade ogni giorno; si manifesta costantemente, ogni giorno. E dalle mie conversazioni private con aviatori militari attuali ed ex, sento che i rapporti che ricevo, per quanto riguarda i piloti, sono chiaramente la punta dell'iceberg". Ma nonostante tutto l'apparente allentamento del tabù intorno agli UAP, Roe dice che c'è ancora un certo pregiudizio. "Nessuno è disposto a rischiare la propria carriera o reputazione su questo argomento, anche adesso", ha detto Roe. “I piloti non ci contatteranno finché non andranno in pensione. Direi che c'è quasi un rapporto di 50-50 tra i casi più recenti che ricevo rispetto a quelli accaduti anni fa e di cui non volevano parlare perché avrebbero perso lo status di volo e perché preoccupati per le loro carriere”. In precedenza il governo (tutti i governi) era riluttante a riconoscere anche solo di monitorare gli UAP. Nel 2007 il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha lanciato un "Programma avanzato di identificazione delle minacce aerospaziali" per indagare sugli UFO. Lo sforzo era così segreto che il pubblico ne venne a conoscenza solo 10 anni dopo, dopo un'indagine del New York Times. Con la diffusione di filmati trapelati o pubblicati ufficialmente, tuttavia, le richieste di trasparenza da parte del pubblico e dei politici sono cresciute, spingendo la CIA a rilasciare migliaia di documenti sugli UAP nel gennaio 2021.

Rubio, vicepresidente del Comitato di intelligence del Senato, è stato una voce particolarmente forte, e faceva parte di un gruppo di funzionari eletti che sono riusciti a inserire l'Intelligence Authorization Act per l'anno fiscale 2021 nel disegno di legge da 2,3 miliardi di dollari per la spesa per il coronavirus firmato da Donald Trump a dicembre. Quell'atto ordinava alle agenzie governative di fornire una "analisi dettagliata di dati e informazioni sui fenomeni aerei non identificati" e "una descrizione dettagliata di una procedura interagenziale" per la segnalazione di UFO. Il verbale dovrà essere consegnato entro il 25 giugno. "Gli uomini e le donne a cui abbiamo affidato la difesa del nostro Paese stanno segnalando incontri con aerei non identificati con capacità superiori", ha detto Rubio al Tampa Bay Times a metà maggio. “Non possiamo permettere che il pregiudizio sugli UFO ci impedisca di indagare seriamente su tutto questo. Il prossimo rapporto è un passo avanti in questo processo, ma non sarà l'ultimo". La raffica di video recenti e l'imminente rilascio del rapporto ha acceso un'eccitazione intorno agli oggetti volanti non identificati come non si vedeva da anni. Pope avverte, tuttavia, che dopo anni di segretezza da parte delle agenzie di Intelligence la gente non dovrebbe aspettarsi che il governo rilasci tutto ciò che sa su questi misteriosi oggetti nel cielo. "Il rapporto deve essere non classificato, ma potrebbe avere un allegato classificato, quindi c'è una forte possibilità che qualsiasi fatto sconvolgente sarà in quell'allegato classificato, piuttosto che nel rapporto non classificato", ha detto Pope. Ha infine aggiunto:“Quindi le persone dovrebbero essere eccitate, ma non troppo. Dovrebbero essere pragmatiche e un pò di gestione delle aspettative potrebbe essere utile".

Adam Gabbatt
29 maggio 2021

Traduzione: Wheaton80
www.theguardian.com/world/2021/may/29/ufos-uap-america-pentagon-report?fbclid=IwAR0f_NNuDzu2g2niX9GLut-OEMN82KDFpfCeXDO57wwE91URzF1...

wheaton80
00martedì 23 novembre 2021 20:05
Il Direttore dell'Intelligence Nazionale Avril Haines ammette la possibilità dell'esistenza aliena

Avril Haines, il Direttore dell'Intelligence Nazionale, non ha escluso la possibilità degli alieni quando ha discusso di avvistamenti UFO durante un recente forum all'evento "Our Future in Space", presso la Washington National Cathedral. "Le questioni principali di cui il Congresso e altri si sono preoccupati sono la sicurezza dei problemi di volo e i problemi di controspionaggio", ha detto il DNI al forum. "Come sempre, c'è anche la domanda: 'C'è qualcos'altro che semplicemente non capiamo, che potrebbe essere extraterrestre?'". Haines, che guida 18 agenzie di Intelligence, ha parlato della mancanza di una struttura di segnalazione organizzata per potenziali avvistamenti. "Gran parte di ciò si basa sul fatto che non abbiamo un modo coerente di riportare queste informazioni: dobbiamo integrare molti dati che otteniamo", ha affermato. "Dobbiamo migliorare nel raccogliere informazioni utili dai diversi rilevamenti a nostra disposizione". "E dovremmo approfondire la nostra analisi in questi ambiti, e ciò non dovrebbe sorprendere, visto il nostro approccio al lavoro di Intelligence", ha aggiunto il Direttore. A giugno, l'ufficio di Haines ha rilasciato la valutazione tanto attesa di 144 rapporti UFO provenienti da fonti del governo degli Stati Uniti tra il 2004 e il 2021. Ottanta sono stati osservati da più fonti diverse e la maggior parte dei rapporti descriveva gli UFO come oggetti che hanno interrotto l'addestramento militare pianificato o altre operazioni militari. Il rapporto afferma anche che "una manciata" di UFO "sembra dimostrare tecnologia avanzata" e, "in 18 incidenti, descritti in 21 rapporti, gli osservatori hanno riportato modelli di movimento o caratteristiche di volo UAP insoliti”. L'ex senatore Bill Nelson, che ora gestisce la NASA, ha accennato alla possibilità degli alieni durante un evento il mese scorso:"La mia opinione personale è che l'universo è così grande, e ora ci sono persino teorie per cui potrebbero esserci altri universi, e se è così, chi sono io per dire che il pianeta Terra è l'unico luogo con una forma di vita civilizzata e organizzata come la nostra?". Il leader della NASA ha aggiunto:"Ci sono altri pianeti Terra là fuori? Lo penso sicuramente, perché l'universo è così grande".

Mike Brest
11 novembre 2021

Traduzione: Wheaton80
www.washingtonexaminer.com/policy/defense-national-security/national-intelligence-director-avril-haines-admits-possibility-o...
wheaton80
00venerdì 31 dicembre 2021 11:28
Spazio. Fratello alieno: la NASA "arruola" i teologi

Mentre le agenzie spaziali lanciano nuovi telescopi, sonde e rover per cercare forme di vita aliena oltre la Terra, La NASA ha chiamato 24 teologi a far parte di un progetto voluto dall’ente spaziale di cui farà parte il Center for Theological Inquiry a Princeton negli USA, il cui obiettivo è dare vita a «ponti di comprensione convocando teologi, scienziati, studiosi e responsabili politici per pensare insieme e informare il pubblico sulle preoccupazioni globali». Tra questi problemi risultano di rilevante importanza anche domande quali:«Cos’è la vita? Qual'è la linea di confine tra uomo e alieno? Quali sono le possibilità che esista vita su altri mondi?». Tra i teologi che verranno chiamati spicca Andrew Davison, sacerdote e teologo dell’Università di Cambridge con un dottorato in biochimica, il quale si è recentemente occupato di astrobiologia (la scienza che studia la ricerca di vita extraterrestre) e di sintesi evolutiva. Presto sarà pubblicato un suo lavoro sull’esobiologia (Astrobiology and Christian Doctrine) che tratta il rapporto tra vita aliena e principali aspetti della fede cristiana. “Le tradizioni religiose sarebbero una caratteristica importante nel modo in cui l’umanità affronterebbe le conferma della vita altrove”, ha scritto Davison sul sito dell’Università di Cambridge. “Per questo motivo, fa parte degli obiettivi della NASA sostenere il lavoro sulle implicazioni sociali dell’astrobiologia”. Spiega Davison:“Il mio progetto (all’interno di quello della NASA) è semplice da definire. Sto realizzando un’indagine sui temi principali della fede cristiana dal punto di vista della vita altrove nell’Universo. Penso al suo rapporto con le dottrine della creazione, del peccato, della persona e dell’opera di Gesù, della Redenzione, della rivelazione e dell’escatologia. Finora la mia attenzione si è concentrata principalmente su ciò che i teologi chiamano cristologia: la discussione su chi fosse Gesù, e in particolare su cosa significa ritenerlo insieme umano e divino. Ora, vista l’elevata probabilità che esista vita aliena, c’è una domanda teologica a cui dare risposta e riguarda la prospettiva della vita su altri mondi: dobbiamo pensare a molte incarnazioni o solo a quella di cui parlano i teologi, in Gesù?”. Un problema che dev’essere giustamente affrontato prima che possa arrivare il grande annuncio. Anche José Gabriel Funes, Direttore della Specola Vaticana, interpellato sui rapporti tra astronomia e fede, ha più volte ribadito della possibilità di vita extraterrestre:“A mio giudizio questa possibilità esiste. Gli astronomi ritengono che l’Universo sia formato da cento miliardi di galassie, ciascuna delle quali è composta da centinaia di miliardi di stelle. Molte di queste, o quasi tutte, potrebbero avere dei pianeti. Come si può escludere che la vita si sia sviluppata anche altrove?”. E anche se non ci sono prove, ribadisce Funes, non si può escludere che esistano esseri simili a noi o più evoluti. E se si scoprisse la loro esistenza non ci sarebbero problemi per la nostra fede. «Come esiste una molteplicità di creature sulla Terra, così potrebbero esserci altri esseri, anche intelligenti, creati da Dio. Questo non contrasta con la nostra Fede, perché non possiamo porre limiti alla libertà creatrice di Dio. Per dirla con san Francesco, se consideriamo le creature terrene come 'fratello' e 'sorella', perché non potremmo parlare anche di un 'fratello extraterrestre'? Farebbe comunque parte della creazione».

Luigi Bignami
28 dicembre 2021
www.avvenire.it/agora/pagine/fratello-alieno-teologi-nasa-ed-extrat...
wheaton80
00venerdì 15 aprile 2022 19:46
Il Pentagono studiava anche i viaggi nel tempo

Rapimenti alieni e viaggi nel tempo: un pò per volta, emergono nel dettaglio i vari ambiti di indagine su cui per alcuni anni si è focalizzato l’AATIP, il programma sulle cosiddette “minacce aerospaziali”, un modo edulcorato per definire gli UFO, condotto dal Pentagono con fondi neri stanziati dal Senato di Washington. Merito del quotidiano britannico The Sun, che all’indomani della rivelazione dell’esistenza di questo gruppo di lavoro, ha subito chiesto alla DIA, la Defence Intelligence Agency degli Stati Uniti, di avere una copia degli incartamenti, delle relazioni e dei video attraverso il Freedom of Information Act. L’agenzia americana ci ha messo più di quattro anni per rispondere, ma finalmente qualche settimana fa ha soddisfatto la richiesta. Scusandosi per il ritardo, dovuto alla mole di domande del genere ricevute, la DIA ha inviato al giornale 52 documenti, per un totale di 1.574 pagine. Molte presentano delle parti più o meno ampie oscurate e non leggibili, sia per tutelare la privacy delle persone citate che per evitare di diffondere informazioni sensibili sulla stessa struttura di Intelligence. Un lavoro lungo e complesso, dunque, per i giornalisti del Sun, che nei loro articoli stanno sintetizzando i punti centrali e gli argomenti più interessanti presenti in quel corposo incartamento. Nel primo articolo uscito qualche giorno fa abbiamo così avuto la conferma che il Pentagono si è interessato agli effetti biologici prodotti sugli esseri umani dagli incontri ravvicinati con questi velivoli misteriosi spesso avvistati anche dai piloti militari:

www.thesun.co.uk/news/18113689/us-government-releases-1500-pages-secret-documents-ufo-pr...

Nei file consegnati ci sono infatti rapporti relativi a ustioni, problemi cardiaci, disturbi del sonno e danni al sistema nervoso denunciati dai testimoni oculari; causa presunta, le radiazioni elettromagnetiche emesse dai sistemi di propulsione degli UFO. Il report in questione parla di 42 cartelle cliniche e di altri 300 casi simili di individui che hanno riportato conseguenze alla loro salute per essere stati esposti al passaggio a breve distanza di uno di questi oggetti anomali. “Una potenziale minaccia per gli interessi degli Stati Uniti”, scrivevano gli agenti della DIA. Più che una rivelazione, come dicevamo, si tratta di una conferma: già mesi fa il professor Garry Nolan aveva pubblicamente raccontato di essere stato coinvolto dalla CIA e dell’USAF per studiare un centinaio di casi medici particolarmente bizzarri. I pazienti (tutti dipendenti del Dipartimento della Difesa o di enti privati che lavorano per le agenzie governative) alla risonanza magnetica presentavano evidenti alterazioni al cervello. E avevano tutti avuto a che fare con un UFO:

www.extremamente.it/2021/12/17/garry-nolan-lo-scienziato-che-studia-i-frammenti-ufo-e-i-te...

Dunque, nulla di nuovo. Stupisce un pò di più, invece, sapere che la DIA si sia occupata persino di due fenomeni tradizionalmente correlati agli incontri (molto) ravvicinati, ovvero le abduction, vale a dire i rapimenti alieni, e le gravidanze ibride, risultato di esperimenti o accoppiamenti tra esseri umani e presunti ET. Strano, come scoprire che l’AATIP abbia pensato di classificare tutta una serie di manifestazioni legate al soprannaturale o all’ambito mitologico, come fantasmi, spiriti, elfi, poltergeist, autocombustione, crop circles: di tutto e di più, elencato sotto la sigla AN3. Di questo dunque si interessava il programma del Pentagono, svelato al grande pubblico dal suo ex direttore Luis Elizondo nel dicembre 2017 e fortemente voluto dal senatore Harry Reid, recentemente scomparso. Nel faldone ottenuto dal quotidiano inglese c’è anche una sua lettera del 2009, nella quale chiedeva la massima riservatezza su quello che l’Intelligence stava studiando. Reid avrebbe voluto che il progetto, non classificato, passasse al livello top secret perché aveva già identificato “varie scoperte aerospaziali altamente sensibili e non convenzionali” per le quali riteneva necessaria una “protezione straordinaria”, visto che da esse sarebbero arrivati enormi progressi a livello tecnologico nel breve termine. Dai documenti della DIA giunge poi un’altra conferma sul ruolo primario svolto dalla compagnia del milionario Robert Bigelow, amico personale del senatore, la Bigelow Aerospace Advanced Space Studies, unica autorizzata a svolgere analisi e verifiche scientifiche per conto del Pentagono: in cambio di un contratto da 12 milioni di dollari, doveva studiare “le minacce avanzate di armi aerospaziali da oggi ai prossimi 40 anni”.

Tra le strabilianti ricadute tecnologiche auspicate dal politico americano ce ne sono alcune da film di fantascienza, come i viaggi nel tempo tramite i worm hole. Ne parlano alcuni studi contenuti nel materiale divulgato grazie al FOIA. Nell’ultimo articolo pubblicato dal Sun leggiamo infatti che uno di questi “X-File” valutasse il modo in cui usare l’antigravità per costruire velivoli e astronavi partendo dal fatto che “gli effetti possono essere implementati manipolando lo spazio-tempo”. Riguardo poi i vari metodi per controllare la gravità, il documento afferma:«Potrebbe essere possibile produrre fenomeni esotici come viaggiare più veloci della luce e costruire macchine del tempo». Non solo, sfruttando i tunnel spaziotemporali (ovvero i worm hole) diventerebbero fattibili anche i viaggi interstellari. Un altro studio, spiega sempre il giornale, sostiene che le future piattaforme aerospaziali potranno avere mezzi di propulsione che modificano la geometria dello spazio-tempo attorno a loro, in modo da permettere voli a velocità superiori a quella della luce o produrre una levitazione tramite l’antigravità.

E poi compare anche un progetto stile Star Trek: è l’idea di inviare una serie di astronavi con equipaggio umano per conquistare il cosmo. La flotta dovrebbe comprendere anche una navicella dotata di scudi elettromagnetici alimentati da energia atomica per proteggere gli occupanti dalle radiazioni, di potenti radar per intercettare oggetti in avvicinamento oltre che di strumenti per l’esplorazione e l’estrazione di minerali dal sottosuolo. A pilotare questi gioielli del futuro sarà un pilota umano piuttosto che un robot, anche se lo studio contempla la possibilità di ampliare le capacità della mente umana con l’intelligenza artificiale. Altri testi prendono in esame l’ipotesi di razzi spaziali spinti da bombe nucleari con i quali creare collegamenti con pianeti simili alla Terra disseminati al di là del sistema solare. Obiettivo, la colonizzazione di altri mondi. Anche in questo caso, tuttavia, non siamo di fronte a novità assolute, al contrario. Già anni fa l’ingegnere e fisico Hal Puthoff, coinvolto nell’AATIP, aveva accennato a studi scientifici commissionati a vari esponenti del mondo accademico per immaginare quale potesse essere la tecnologia realizzabile entro i prossimi 50 anni. Tuttavia, nella vastità del materiale reso disponibile dalla DIA (dicevamo oltre 1.500 pagine, l’equivalente di quattro o cinque libri), potrebbero celarsi altre informazioni interessanti, altri dati sorprendenti e (chissà) magari anche nuove immagini. Non dimentichiamo infatti che la richiesta fatta tramite il FOIA riguarda sia documenti che video. Non resta che aspettare il prossimo articolo: se c’è qualcosa di succulento sepolto in quella valanga di carte, i reporter del Sun ce lo faranno sapere.

Sabrina Pieragostini
11 aprile 2022
www.extremamente.it/2022/04/11/il-pentagono-studiava-anche-i-viaggi-ne...
wheaton80
00mercoledì 1 giugno 2022 18:43
UFO, una «società segreta» all’interno del Pentagono nasconde i segreti: lo dicono gli stessi funzionari USA

Vi sarebbe una piccola guerra civile in corso tra i funzionari del governo su quanta parte delle loro informazioni sugli UFO dovrebbero consegnare al Congresso e al pubblico. Lo riporta Futurism. Al centro di questo conflitto vi sarebbe quindi una presunta cabala di potenti custodi segreti. Lo rivelano alcuni funzionari del governo USA in un’intervista a Politico:

www.politico.com/news/2022/05/16/intelligence-agencies-congress-ufo-hearing-...

Le fonti intervistate hanno parlato in condizione di anonimato, affermando che all’interno del Pentagono ci sono coloro che «proteggono informazioni molto interessanti» dal rilascio al pubblico, così come altri all’interno e all’esterno del Dipartimento della Difesa stanno cercando di portare luce su questo argomento di crescente interesse. «Feticizzano la loro società segreta», ha detto un funzionario dell’Intelligence a Politico in un’intervista prima delle audizioni della House Intelligence Committee su fenomeni aerei non identificati (UAP, che è il rebranding militare di quelli che erano precedentemente conosciuti come UFO), il primo del suo genere dal 1966. «È una specie di atmosfera alla Skull and Bones. La prendono sul serio ma non hanno responsabilità. Zero. C’è un intero gruppo di noi che conosce molto dettagliatamente questo argomento, molti dei quali non sono stati segnalati al Congresso per problemi di sicurezza», dicono le fonti di Politico. Per chi non lo sapesse, Skull and Bones è una fratellanza studentesca per giovani rampolli dell’aristocrazia americana che studiano a Yale, pienamente considerabile come società segreta. Della Skull and Bones, che ha riti di iniziazione paramassonici piuttosto macabri, hanno fatto parte vari presidenti, Bush padre e Bush figlio. Le elezioni presidenziali del 2004 furono tra due candidati entrambi Skull and Bones: George W. Bush e John F. Kerry. Secondo alcuni, la Skull and Bones fu la base si reclutamento dell’OSS, il servizio segreto esterno degli USA che divenne poi noto come CIA: questa ipotesi storica è sostenuta anche nel film di Roberto De Niro, “The Good Shepherd”. Questa Skull and Bones ufologica all’interno del potere militare americano non è disposta a lasciar andare i suoi segreti. Ci vorrà una sorta di «meccanismo forzante», ha detto un altro funzionario del Dipartimento della Difesa, per convincere questi guardiani a rivelare al Congresso USA e al pubblico anche una parte di ciò che costoro custodiscono. Come riportato da Renovatio 21, a fine 2021 è emerso che esiste una nuova legge americana che dà fondi alla retroingegneria UFO. Esistono sulla questione UFO anche studi economici, che ritengono che una loro manifestazione potrebbe portare ad una catastrofe finanziaria.

30 maggio 2022
www.renovatio21.com/ufo-una-societa-segreta-allinterno-del-pentagono-nasconde-i-segreti-lo-dicono-gli-stessi-funzion...
wheaton80
00lunedì 5 settembre 2022 11:43
In Brasile un evento davvero storico: al Senato la verità sugli UFO

Si è tanto parlato dell’audizione sugli UAP che si è tenuta lo scorso maggio davanti alla Sottocommissione dell’Intelligence per l’Antiterrorismo e il Controspionaggio del Congresso degli Stati Uniti: un incontro pubblico, seguito da uno strettamente riservato ai soli parlamentari, nel quale i vertici dei servizi segreti USA hanno fatto il punto sulle indagini riguardo i cosiddetti fenomeni aerei non identificati. Non è uscito molto di nuovo: in sostanza, è stato ribadito quanto già affermato dal report dello scorso anno, ovvero che sono centinaia gli avvistamenti effettuati dal personale militare per i quali al momento non c’è alcuna spiegazione. Ma la portata di questo incontro (definita da molti osservatori “storica”) quasi scompare di fronte alla sessione straordinaria convocata dal Senato Federale del Brasile per discutere di UFO davanti all’intera Nazione. L’occasione è stato il 75esimo anniversario del celebre caso Arnold, dal quale si fa partire la storia dell’ufologia moderna: il 24 giugno 1947, infatti, il pilota amatoriale Kenneth Arnold incrociò sulla sua rotta nove stranissimi velivoli, dalla forma simile a una mezza luna, che in formazione e con una velocità inusitata gli passarono davanti vicino al Monte Rainier, nello Stato di Washington. Dal modo in cui si muovevano, paragonabile a un oggetto piatto che rimbalza sull’acqua, li definì “flying saucers”, ovvero “piattini volanti”, un nome reso in italiano come “dischi volanti”. Da quel giorno, gli avvistamenti di velivoli dall’aspetto anomalo e dalle prestazioni ancora più insolite si sono moltiplicati, come ben sappiamo, senza però trovare credito a livelli istituzionali. Ma oltre settant’anni dopo, le cose sono drasticamente cambiate e così il Senato brasiliano ha scelto proprio questa data simbolica per organizzare un evento eccezionale: una diretta TV di oltre 5 ore nella quale studiosi del fenomeno, ricercatori indipendenti e funzionari governativi hanno ripercorso gli incidenti più clamorosi avvenuti in questa parte del Sud America. E non sono stati né pochi né irrilevanti, anzi: il Brasile vanta infatti svariati primati. Innanzitutto, come ha ricordato il senatore Eduardo Girão, promotore di questa sessione straordinaria, è stato il primo Paese al mondo a riconoscere pubblicamente l’esistenza degli UFO: era il 1954 e il Colonnello João Adil de Oliveira venne messo al corrente del fenomeno da parte dei colleghi statunitensi, che gli chiesero esplicitamente di tenerne all’oscuro la popolazione. Invece, l’ufficiale brasiliano, non appena rientrò a casa, fece l’esatto contrario, rendendo noto che gli UFO non solo erano reali, ma andavano anche studiati seriamente. Inoltre, l’Aeronautica di Brasilia ha già aperto parte dei suoi archivi, divulgando negli anni oltre 20mila pagine dei dossier sugli oggetti volanti non identificati. E poi proprio da queste parti ha avuto luogo un caso ufologico davvero unico, per qualità dei testimoni oculari, addetti ai radar e piloti, sia militari che civili, e tipologia degli oggetti avvistati. Tutto in una sola notte: la famosa Notte Ufficiale degli UFO del 19 maggio 1986. Un evento senza precedenti al quale Alberto Negri e io abbiamo dedicato un ampio capitolo del nostro libro “UFO-Parlano i piloti” (Mursia), con una dettagliata ricostruzione di quanto avvenuto, le dichiarazioni dei protagonisti e le conclusioni dell’indagine ufficiale.



Basterà qui ricordare che in quelle ore di pura follia furono venti gli oggetti che sorvolarono diverse aree del Brasile e cinque i jet militari che vennero inviati nel vano tentativo di intercettarli. Alcuni piloti riuscirono ad agganciare sui propri radar quei velivoli anomali, ma non furono in grado di vederli coi loro occhi, mentre altri ebbero un contatto visivo pur non avendone traccia sulle strumentazioni di bordo. La velocità degli intrusi fu stimata addirittura in 11.500 miglia orarie (vale a dire, 21mila km/h), circa 15 volte la velocità del suono. E che dire delle dimensioni? Per la maggior parte si aggiravano sui 30 metri di diametro, ma ce n’erano anche altri lunghi un centinaio di metri e persino, secondo i testimoni, uno addirittura di 1.500 metri (insomma, un chilometro e mezzo…). Ed erano oggetti reali, che riflettevano la luce, dotati di un movimento intelligente e di natura del tutto sconosciuta, sentenziò l’indagine condotta dall’Aeronautica Militare. La sessione straordinaria del Senato è stata l’occasione per ripercorrere questo e altri episodi sconcertanti. Come ad esempio i vari casi di abduction (o rapimento alieno) denunciati da uomini e donne, di cui il più famoso a livello mondiale è quello di Antonio Villas Boas, il contadino che nel 1957 raccontò di essere stato sequestrato da un disco volante e di essere stato costretto a fare sesso con una extraterrestre. Ma non sarebbe stato lui il primo brasiliano della storia: nel 1558 un indio sparì misteriosamente per 11 giorni e al suo ritorno spiegò di essere stato preso da strane creature che lo avevano sottoposto a “maltrattamenti“ (pare l’equivalente degli odierni dolorosi esami medici ai quali sono sottoposti i rapiti), ma all’epoca il sacerdote del posto archiviò tutto come opera del demonio. Ed erano per lo più indigeni anche gli abitanti delle regioni di Maranhão, Pará e Acri che secoli dopo (siamo tra il 1977 e il 1978) raccontarono di essere stati attaccati da sfere volanti che emettendo strani raggi luminosi ferirono centinaia di persone. Sulla vicenda indagarono anche l’Aeronautica Militare e la Polizia Federale, ma dopo quattro mesi i fenomeni sparirono e l’Operazione Piatto (Operação Prato in portoghese) venne chiusa senza dare spiegazioni.

Non si trattava però di suggestioni o fantasie: quelle sfere luminose erano state viste e fotografate, come confermò vent’anni dopo in un’intervista Uyrangê Hollanda, a capo di una squadra dei servizi segreti inviata sul posto per coordinare l’inchiesta. Il Comandante parlò di 500 scatti e sedici ore di filmati, immagini mai rese pubbliche. Tre mesi dopo le sue dichiarazioni, fu trovato impiccato: un suicidio, la versione ufficiale. Prima di presentare questa strana vicenda, Rony Vernet, ingegnere elettronico e informatico con specializzazione in automazione industriale e telecomunicazioni e con un Master in Fisica, ha proposto questa riflessione:«Quando noi ricercatori prendiamo un elicottero e scendiamo nella foresta amazzonica, addormentiamo un giaguaro, gli mettiamo un GPS ed eseguiamo procedure invasive per studiarlo e preservarne la specie, compiamo un’aggressione? E se quel giaguaro muore per una reazione naturale del suo organismo al narcotico, lo abbiamo ammazzato noi? Dal punto di vista dell’animale, probabilmente sì, ma dal suo punto di vista il ricercatore stava solo cercando di proteggere quella specie». Come dire, forse quelle sfere avevano altre intenzioni e non sapevano di poter essere dannose. Vernet, nel suo interessante intervento, ha anche riferito di un’altra ondata di avvistamenti anomali che hanno coinvolto sempre questa zona dell’Amazzonia a partire dal 2013: fenomeni luminosi o meglio oggetti luminosi visti muoversi in mezzo alla foresta, atterrare e decollare, ma anche entrare e uscire dall’acqua. L’ingegnere ha poi fatto un’importante dichiarazione, rivelando un episodio sconosciuto di cui è stato testimone in prima persona:«Giuro davanti al Congresso Nazionale e al popolo brasiliano, promettendo di riferire, in tutta verità, un evento da me osservato durante più di quattro anni di visita in questa regione, perché credo che come ingegnere, specializzato in Fisica, professore e funzionario federale, la credibilità della mia persona e la mia testimonianza contribuiranno a suscitare l’interesse dei nostri membri del Congresso e delle istituzioni di ricerca sull’argomento. Il 10 giugno 2021, alle 18:47, un enorme faro di circa 5 metri di diametro, con un colore e una luminosità simili alla ghisa, è apparso sulla sommità del colle noto come Cruzeiro. A questo punto parafraso il Comandante Hollanda per descrivere quello che stavo vedendo: c’era un sole davanti a me, un bagliore molto luminoso, ma si poteva fissarlo. Non faceva male agli occhi». Quando la luce si è attenuata, Vernet ha preso il binocolo, fornito di uno zoom ottico sufficiente per permettergli di osservare i dettagli del fenomeno a una distanza di circa 18 metri.

Non si aspettava certo di vedere questa scena:«Al posto di quella luce, c’erano esseri umanoidi stimati tra i 3 e i 5 metri di altezza, di colore nero opaco, i cui corpi erano fluidi come liquido e in grado di galleggiare. Luci più piccole, dello stesso colore della luce originale, accompagnavano questi esseri. Li vedevo guardare nella mia direzione, con l’aria di essere consapevoli della mia presenza. Sbalordito dall’ignoto, ho lasciato cadere a terra il binocolo, che era pronto per scattare delle fotografie con una camera agganciata. Così ho iniziato a filmare il fenomeno solo attraverso una fotocamera semi-professionale senza funzione di zoom. Registrazione storica, della durata di alcuni minuti, ma di scarsa qualità, a causa della distanza, stimata in 400 metri. Questo caso dimostra la difficoltà di fare una buona registrazione di questi fenomeni, a causa dell’errore umano. E impone la necessità di utilizzare stazioni di registrazione automatiche». Esattamente quello che ilgiovane fisico farà. In un terreno vicino a quest’ultimo inquietante avvistamento, è stata posizionata una stazione di monitoraggio composta da telecamere motorizzate all’avanguardia con zoom ottico automatico, antenne di comunicazione, pannelli solari, in grado di rilevare e registrare automaticamente i fenomeni che si verificano nella regione. Presto verranno installati anche diversi sensori per raccogliere i dati oltre che software di monitoraggio e intelligenza artificiale. Un progetto che, in piccolo, segue il modello su scala planetaria del Galileo Project promosso dal professore di Harvard Avi Loeb. Concludendo il suo intervento, Roni Vernet ha detto:«Il fatto che questo caso da me riportato, come altri, non descriva luci che vanno e vengono verso lo spazio, apre una serie di ipotesi per una spiegazione del fenomeno. Provengono dalla Terra stessa, da una realtà o dimensione alternativa ancora da esplorare dalla fisica moderna? Siamo noi stessi del futuro? Oppure sono forse fenomeni che operano nei nostri mari e fiumi, come si osserva nei casi dell’Amazzonia e anche nei casi rivelati dalla US Navy e dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti? Sono domande la cui risposta dipende dalla raccolta e dall’analisi dei dati da parte delle istituzioni scientifiche».

Tra i relatori è intervenuto poi Gary Heseltine, un detective della polizia britannica che dopo la pensione si è dedicato all’indagine sugli UFO. Ora è il vicepresidente dell’ICER, l’International Coalition for Extraterrestrial Research, che vede la partecipazione di studiosi di 30 diverse Nazioni. In apertura ha riservato una “chicca” che riguarda l’Italia, citando l’avvistamento di un Foo Fighter (come si chiamavano gli UFO una volta) rimasto a lungo classificato tra i report segreti e avvenuto nei cieli di Torino durante la Seconda Guerra Mondiale. Nel 1942 l’intero equipaggio di un Lancaster inglese impegnato nel bombardamento della città fu seguito per alcuni minuti da un misterioso velivolo di forma oblunga, simile a un cilindro, lungo un centinaio di metri, con luci rosse su un lato, che procedeva a 500 miglia orarie (circa 900 km/h). «Quindi c’era questo gigantesco oggetto volante, cilindrico, strutturato, meccanico: nel 1942, avevamo questa tecnologia? La si può trovare in qualche giornale di aviazione? Non nel 1942… Quel documento è stato tenuto segreto per decenni e ora è qui. Allora, cosa avevamo nel 1942? La risposta è: niente di quelle dimensioni e che raggiungesse quella velocità. Ma ecco la cosa più folle: ora, 80 anni dopo, non abbiamo ancora un velivolo del genere che vada a 500 miglia orarie e che non abbia ali, né coda e né un sistema di propulsione», ha detto Heseltine. Senza mezzi termini, l’ex detective ha puntato il dito contro il Governo americano, colpevole di aver costruito un castello di menzogne per coprire le verità su questo fenomeno. Il modo geniale è stato usare la stampa per screditarlo. Una volta ridicolizzati gli avvistamenti e derisi i testimoni, il gioco è stato facile: tutti hanno seguito l’esempio dell’America e UFO è diventato sinonimo di bufala. E per essere ancora più sicuri, negli USA un regolamento militare ha imposto il silenzio tra gli appartenenti alla Marina e all’Aeronautica, pena la reclusione fino a due anni e una multa salatissima per chi avesse pubblicamente parlato di UFO. «Vivete in un mondo di falsità», ha detto il poliziotto in pensione.

Ha poi sintetizzato alcuni dei casi più significativi che hanno coinvolto piloti militari e soldati, dall’avvistamento di Teheran del 1976 all’inseguimento in Perù ad opera del capitano Oscar Santa Maria Huerta, dal caso di Rendlesham Forest in Gran Bretagna, all’Ondata UFO del Belgio, per arrivare fino ai giorni nostri, alla svolta iniziata con la pubblicazione dei video del Pentagono a partire dal dicembre 2017. Il vaso di Pandora si è scoperchiato davanti ai nostri occhi e non si può più chiudere. Gli oggetti volanti osservati, inseguiti, ripresi dai caccia americani hanno caratteristiche di volo inusitate che gli analisti di Intelligence non sanno spiegare. Come ad esempio il famoso Tic-Tac:«Un’accelerazione istantanea e si ferma lì; sale molto velocemente in su e scende molto velocemente in basso. Cambio di angolo, 90 gradi, con grande velocità, accelera e si ferma, vola in retromarcia, avanti e indietro… Noi non possiamo farlo! Siamo ancora molto lontani da questo in termini di tecnologia. E questi oggetti possono anche essere visibili qua e là diventare invisibili. Possono farsi vedere quando vogliono. Sembra fantascienza, ma è stato visto e riportato in tutto il mondo. Appaiono e scompaiono. Noi no. Non siamo nemmeno vicini a realizzarlo. Non sappiamo come si possa fare. Le nostre caratteristiche di volo sono così diverse. Questo è il motivo della segretezza, perché li conoscono da molto tempo, ma le persone non lo devono sapere, perché altrimenti il pubblico andrà nel panico. Quindi, dicono, non possiamo farglielo sapere». Questo l’appello finale di Gary Heseltine:«Non permettiamo che gli Stati Uniti, da soli, si occupino di questo argomento per ricoprirlo ancora di segretezza». A chiudere la lunga sessione è stato un altro ospite internazionale: il capitano dell’USAF a riposo Robert Salas, protagonista di un evento a dir poco preoccupante. Il 16 marzo 1967, mentre con un superiore era nella sala controllo dei silos contenenti i missili intercontinentali a testate atomiche Minuteman nella base di Malmstrom, in Montana, fu avvisato dal soldato di guardia della presenza di uno strano oggetto che sorvolava la struttura. Pochi minuti dopo, 10 missili (da soli avrebbero potuto provocare la morte di milioni di persone), all’improvviso e nello stesso istante, vennero disattivati, finendo in posizione “no-go”. Insomma, era impossibile controllarli e così rimasero per parecchie ore.

L’inchiesta successiva non trovò alcuna spiegazione logica che potesse giustificare questo guasto simultaneo. Non solo: praticamente in contemporanea, si disattivarono anche alcuni Minuteman dell’Echo-Flight Launch Facilities di Great Falls, a una ventina di chilometri. Anche in quel caso, il testimone oculare, il Tenente Walter Figel, ammise in seguito che si era palesato sulla base uno strano velivolo. La settimana dopo, si fermarono altri missili in un’altro sito militare vicino, sempre nelle medesime circostanze. In totale, 20 bombe atomiche disattivate in 8 giorni. Anche se i comandanti delle basi e, a salire nella catena di comando, i vertici militari e governativi hanno taciuto o persino mentito, negando la presenza di UFO in questi luoghi strategici, gli episodi che legano questi misteriosi intrusi all’energia atomica sono numerosi e ben documentati. Qualunque cosa siano, gli oggetti volanti non identificati sembrano avere molto a cuore la questione nucleare. E hanno ragione ad essere preoccupati: nel mondo esistono ancora 20mila ordigni che potrebbero distruggere varie volte la Terra. E il rischio di una guerra atomica non è purtroppo remoto. «Penso che abbiamo ricevuto dei messaggi cosmici. Ora sappiamo che non siamo soli. Abbiamo avuto molti rapporti credibili sull’esistenza degli UFO. Altri esseri vivono nello stesso cosmo e non dobbiamo mai smettere di cercare di abolire le nostre armi nucleari o altri mezzi di autodistruzione. E siamo responsabili dell’aumento del nostro livello di comprensione e di preoccupazione gli uni per gli altri e per tutta la vita sul pianeta», ha concluso il suo discorso Bob Salas. Insomma, questa sì è stata un’audizione di portata storica. Per la grande levatura degli oratori, per la straordinarietà degli eventi illustrati, per gli ambiziosi obiettivi che sono stati posti. Al senatore Eduardo Girão i relatori hanno consegnato la “Carta de Brasilia”, una lettera sottoscritta da tutti i membri della Commissione Brasiliana degli Ufologi per chiedere la creazione di un organismo di ricerca misto, formato da scienziati, ufologi, militari e civili. Inoltre, è stata avanzata la richiesta di proseguire la discussione con nuove audizioni nelle sottocommissioni parlamentari, per promulgare leggi specifiche sulla questione e per far lavorare insieme le forze armate, le istituzioni federali, le accademie, le università. L’unico modo, è stato sottolineato, per fare chiarezza su un fenomeno innegabile, reale, concreto per troppo tempo taciuto e mistificato. Chissà, sarà proprio il Brasile, uno dei BRICS (la sigla che riunisce i Paesi con grandi risorse strategiche in antitesi allo strapotere del dollaro, ovvero Russia, India, Cina e Sud Africa oltre al gigante sudamericano) a far luce sugli UFO, svelando al mondo quello che gli Stati Uniti hanno finora gelosamente tenuto segreto?

Sabrina Pieragostini
29 giugno 2022
www.extremamente.it/2022/06/29/in-brasile-un-evento-davvero-storico-al-senato-la-verita-su...
wheaton80
00lunedì 12 giugno 2023 03:10
Vaticano e retro-ingegneria aliena. Le rivelazioni shock del prof. di Stanford Garry Nolan




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