Riguardo al discorso gay...anche in passato vedo sempre che alla fine tutto gira su un perno..."normalitá"
Ogniuno a seconda del suo usentire",essere e vissuto tende ad enfatizzare o a minimizzare certi termini...in questo caso "normalitá"
Ma cosa é "normalitá"?...come si puo valutare la normalitá?...da una maggioranza?...da un sentire comune?...da cosa?
La prima cosa che mi viene in mente,quando penso alla unormalitá"...sono quei popoli che manguano dei bruchi lunghi 20 cm e per loro é normalitá....mi viene in mente allo sciamano che rotea vorticosamente e per loro é normalitá....mi viene in mente alcune donne dell africa che si fanno allungare il collo come giraffe...e per loro é normalitá...mi viene in mente il popolo italiano che mangiare gli spaghetti almeno una volta alla settimana,é normalitá.
Questi esempi che ho fatto riportano cose che indubbiamente per chi li vive sono normalitá...e magari per altri da fuori non lo sono...ma quella "normalitá" selettiva,circoscritta é "normalitá"!?
Cosí,guardando cosí a livello di abitudini,gusti,culture...si puo dire che la normalitá é relativa....ma...esiste una normalitá non relativa???...la mia risposta é sí...perché ci sono cose che sono normali in tutto il mondo in modo uguale,indipendentemente dall essere umano in se e il suo vissuto....
Ci sono punti che non si possono cambiare...neanche che fossimo i piu pazzi del mondo...o i piu intelligenti,o i piu moderni...o avessimo i gusti piu stravaganti...e questi punti fermi della normalitá,che esiste,...sono:la vita e la morte,il mangiare,dormire,pensare,sviluppare...il procreare.
Direi che questi sono punti comuni in tutto il mondo,in tutte le epoche...quindi si possono definire una normalitá per tutti.
Il problema della "normalitá" nasce nel momento che entriamo nel privato umano...dove certi gusti,tendenze e scelte sono private e per se stessi normali...ma é indubbio che anche alcune scelte private non rientrano nella normalitá della vita,cioé procreazione...nella normalitá del comportamento,cioé violenza...nella normalitá dell alimentazione,cioé anoressia o abulimia....se si nota...tutti questi comportamenti hanno un comune denominatore....la salvaguardia della vita,che ci é data dalla natura stessa con la sua grande forza e intelligenza perché creata da Dio.
Perché se io penso ad un gay,lui non persegue la continuazione della vita....se penso ad un comportamento violento di uno che ammazza,non prosegue la vita di un altro....se guardo un anoressico,non persegue la vita,perché muore.....
Tutti questi esempi sono per districarsi nell intreccio del termine "normalitá"...dove ovviamente nel privato prende diverse sfumature.
L amore é una forza che puo variare il senso,la concezione di normalitá dentro all individuo...ma che resta comunque individuale quella normalitá e non generale.
Esempio :un martire che si fa ammazzare per amore di Cristo...col suo amore é andato contro a quella che é la normalitá di preservare la vita....ma cio non toglie la normalitá dell istinto di sopravvivenza.
Anche un gay che fa scelte non normali...non toglie la normalitá del naturale rapporto tra uomo-donna.
Credo che il problema stia qui....cioé considerare normale cio che normale non é...proprio perché va contro alle leggi della natura.
Con questo non vuole dire che il gay non deve esistere come essere umano e quindi rispettato...ma non vuole neanche dire che la famiglia normale vada considerata alla stessa maniera di un rapporto tra gay.
Poi...l amore é in ogni cuore e sull amore non si puo sindacare,ma sulla naturalitá della natura sí.
Credo che il problema oggi sia proprio lí...cioé voler scardinare la famiglia naturale per includere in questo corso naturale...situazioni che naturali non sono....e cosí si vengono a creare muri tra chi difende il diritto della famiglia a considerarlo tale come natura ci impone...e chi rivendica il se stesso,essere umano con sentimenti come tutti gli uomini di considerarsi normale.
Detto questo volevo anche dire che ho notato spesso e non solo ora...che l uomo oggi cerca di idealizzare popoli lontani nel tempo...come che ,oggi non vedendo giustizia,senta il bisogno di cercarla in tempi non presenti...tipo i maya...o tipo gli ufo e il mondo che sará nel futuro...
Noto spesso anche in altri forum questa idealizzazione...cioé di favoleggiare e romanzare su popoli antichi e quindi dirne o rivelarne solo le sfaccettature piu "romantiche" o tranquillizzanti...tipo i maya....sí,é vero che era un popolo che per il loro tempo avevano conoscenze che oggi definiamo straordinarie riguardo astrologia e altro....ma mai menzioniamo dei sacrifici di bambini che venivano utilizzati nei rituali...ed era una pratica comune a molti popoli antichi...pero quasi lo nascondiamo come che volessimo cercare in loro una giustizia,una filosofia...un qualcosa che oggi non vediamo....
Sí anche io ho letto di sfuggita tempo fa che in un quale popolo i gay venivano considerati persone "magiche"...a contato con gli dei...ma questa é la dimostrazione non della "normalitá" del gay a quei tempi....ma proprio della anormalitá che era considerata tale anche allora...e per poterne dare una spiegazione...venivano come considerati magici....
Comunque in antichitá c erano molte cose con caratteristiche anormali...e in quanto tali...venivano in un qualche modo "razionalizzate"per poterle accettare.
Scusate il post un po lungo....e mi sono anche trattenuta.