I 441 clienti americani di Mossack Fonseca. Sapete chi sono?

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wheaton80
00mercoledì 6 aprile 2016 16:10

Scemata l'euforia della rivelazione dei file della Mossack Fonseca, resta una domanda: perché non c'erano nomi di clienti americani della società (almeno non ancora)? Dopo che tutti i leader, in Islanda, Russia, Ucraina, Brasile, Australia e molte altre nazioni stanno già rispondendo a domande sul loro uso dello studio legale di Panama, come mai nulla negli Stati Uniti?

twitter.com/adamjohnsonNYC/status/716718478577823744?ref_src=t...

Adam H. Johnson ‎@adamjohnsonNYC
The United States is pure and good and incorruptible

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Un suggerimento potrebbe emergere se si guarda chi sono i finanziatori dell'International Consortium of Investigative Journalist, la rete che ha pubblicato i Panama Papers, che è finanziato e organizzato interamente dal Center for Public Integrity degli USA. I finanziatori comprendono:

- Ford Foundation
- Carnegie Endowment
- Fund famiglia Rockefeller
- W.K. Kellogg Fondazione
- Open Society Foundation di George Soros

(https://www.icij.org/about)

Tra i recenti finanziatori compaiono: Adessium Foundation, Open Society Foundations, The Sigrid Rausing Trust, the Fritt Ord Foundation, the Pulitzer Center on Crisis Reporting, The Ford Foundation, The David and Lucile Packard Foundation, Pew Charitable Trusts and Waterloo Foundation. Chiaramente questo implicherebbe un potenziale "conflitto di interessi" che si spera non abbia pregiudicato la natura oggettiva di questo massiccio impegno giornalistico. Ci può essere una spiegazione più semplice: come sottolinea Eoin Higgins (http://eoinhiggins.com/no-us-names-in-panama-papers-leak-why-not/), l'Accordo Commerciale Stati Uniti-Panama del 2010 include una clausola di tassazione che di fatto chiude ogni possibilità ai ricchi negli Stati Uniti di battezzare Panama come rifugio fiscale. Il Tax Information Exchange Agreement comprende una clausola, l'articolo 5, che specifica i termini di scambio di informazioni tra i due Paesi in materia fiscale.

Secondo Higgins, "se Panama era stata una destinazione attraente per la registrazione offshore di fondi americani, questo accordo ha chiuso la porta a questa possibilità". Forse. Tuttavia questo non spiega il motivo per cui, secondo una mappa interattiva creata da Brian Kilmartin (https://briankilmartin.cartodb.com/viz/54ddb5c0-f80e-11e5-9a9c-0e5db1731f59/public_map) che espone i dati (non nomi) sul numero di aziende, clienti, beneficiari e azionisti di Mossack Fonseca, ci sono almeno 441 clienti, 3.072 aziende, 211 beneficiari e 3.467 azionisti americani dello studio legale panamense. Indicativamente, con 441 clienti, gli Stati Uniti sono tra i Paesi con il maggior numero di clienti serviti da Mossack Fonseca. Allora, chi sono questi 441 clienti, e perché l'ICIJ ha deciso di non rivelare i loro nomi? O forse tutto sarà rivelato a tempo debito? Dopo tutto, come è stato fatto con il resto del mondo, è giusto aprire anche i libri degli Stati Uniti.

05/04/2016
www.lantidiplomatico.it/dettnews.php?idx=82&pg=15099
wheaton80
00mercoledì 6 aprile 2016 16:14
Il dossier “Panama Papers” nella valigia di Kerry?



Il 24 marzo John Kerry, Segretario di Stato degli USA, è sceso dall’aereo all’aeroporto di Mosca portando da sé una borsa piuttosto ingombrante, cosa che non è sfuggita all’attenzione di Putin, temibile osservatore. Successivamente, seduto al tavolo con Kerry durante il summit, il Presidente russo ha apparentemente preso in giro il segretario USA:“Oggi, quando l’ho vista scendere dall’aereo portandosi gli effetti, mi sono un pò preoccupato. Da un lato è molto democratico; dall’altro ho pensato: le cose vanno davvero male negli Stati Uniti se non c’è nessuno che aiuti il segretario di Stato a portare una borsa”. Infine Putin, sempre sorridendo in modo sarcastico, ha detto:“Ho pensato che in quella valigia ci fosse qualcosa che non potesse essere affidato a nessuno. Probabilmente avrà portato dei soldi”. Ora c’è chi giura di aver visto quella borsa vuota, da qualche parte, nello stesso giorno. Ed ecco che cosa è accaduto il 28 marzo:

28 marzo 2016 – Il portavoce del Presidente, Dmitry Peskov, dichiara che un pool di giornalisti d’inchiesta (naturalmente sostenitori di NATO, USA e complici vari) pianifica di pubblicare attacchi mediatici contro Putin con materiali riguardanti la famiglia e gli amici del Presidente (http://www.imolaoggi.it/2016/03/28/cremlino-stanno-preparando-un-attacco-mediatico-contro-putin/). “Abbiamo ricevuto richieste molto curiose, ma formulate in modo da interrogatorio (RICATTO?), da parte di un’organizzazione che si autodefinisce un gruppo internazionale di giornalismo d’inchiesta, che include giornalisti di diversi media. Ma siamo sicuri che non ci siano solo giornalisti, ma anche rappresentanti di altre organizzazioni e servizi segreti.



Peskov ha detto che gli autori e i committenti di questi materiali lavorano “su schemi ben sperimentati e conosciuti”. Il portavoce del Presidente ha deciso di informare i media deliberatamente per rendere pubblico immediatamente l’atteggiamento di fronte a questi “attacchi”. Ricordiamo che la “fuga di notizie” è gestita da un certo “Consorzio Internazionale dei Giornalisti Investigativi”, finanziato ed organizzato interamente dall’US Center for Public Integrity, i cui finanziatori sono:

- Ford Foundation
- Carnegie Endowment
- Rockefeller Family Fund
- W.K. Kellogg Foundation
- Open Society Foundation (Soros)

5 aprile 2016
www.imolaoggi.it/2016/04/05/il-dossier-panama-papers-nella-valigia-di-kerry-putin-aveva-capit...
wheaton80
00mercoledì 6 aprile 2016 16:18
Wikileaks. Gli USA hanno finanziato lo scandalo dei Panama Papers, che ha preso di mira la Russia e Vladimir Putin

Lo scandalo suscitato dalla rivelazione dei cosiddetti ‘Panama Papers’, milioni di documenti che hanno rivelato le attività di migliaia di società offshore, alcune controllate da politici, capi di stato e banche di tutto il mondo, è stato organizzato dall'organizzazione Organized Crime and Corruption Reporting Project (OCCRP) e finanziato dall'Agenzia degli Stati Uniti per lo Sviluppo Internazionale (USAID) e il fondo di Soros, ha denunciato WikiLeaks:

#PanamaPapers:“Putin attack was produced by OCCRP which targets Russia & former USSR and was funded by USAID & Soros”.

twitter.com/wikileaks/status/717458064324964352/photo/1?ref_src=t...

“The US OCCRP can do good work, but for the US govt to directly fund the #PanamaPapers attack on Putin seriously undermines its integrity”.

twitter.com/wikileaks/status/717459700367790080?ref_src=t...

Prima di questi tweet, l'organizzazione co-fondata da Julian Assange aveva accusato, come L'AntiDiplomatico scriveva ieri, l'International Consortium of Investigative Journalist, la rete che ha pubblicato i Panama Papers, di essere finanziato da Soros:

“Washington DC based Ford, Soros funded soft-power tax-dodge "ICIJ" has a WikiLeaks problem #PanamaPapers”.

twitter.com/wikileaks/status/717454569861611520?ref_src=t...

Il direttore dell'organizzazione che ha rilasciato il Panama Papers, il Consorzio Internazionale dei Giornalisti investigativi, o ICIJ, Gerard Ryle, aveva dichiarato che "l'organizzazione non ha in programma di rilasciare il completo set di dati, in stile WikiLeaks, che esporrebbe le informazioni sensibili di privati innocenti insieme ai personaggi pubblici su cui il lavoro del gruppo si è focalizzato. Non siamo WikiLeaks. Stiamo cercando di dimostrare che il giornalismo può essere fatto in modo responsabile".

06/04/2016
www.lantidiplomatico.it/dettnews.php?idx=82&pg=15114
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