I due «messia»

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
LiviaGloria
00mercoledì 20 dicembre 2006 21:42
religione

I due «messia»
Domenico Savino
13/12/2006
Nel corso della storia del giudaismo l'idea messianica ha subìto una progressiva evoluzione.
Per non incorrere in equivoci va anzitutto ed immediatamente ricordato che per il giudaismo talmudico non c'è differenza tra l'età presente e il «mondo a venire», tranne che per l'assoggettamento di Israele ai gentili, da cui Israele con l'avvento del «messia» verrebbe liberata, rovesciando addirittura questa condizione.
L'antica tradizione dell'Haggadah (1), ripresa ad esempio da Rabbi Berak Berekyah, sosteneva riguardo alle motivazioni della venuta del «messia» un'idea in fondo non distante da quella che è propria della fede cristiana e cioè che «benché tutte le cose siano state create nella pienezza del loro essere [in uno stato di perfezione] attraverso il peccato di Adamo esse furono corrotte e non verranno restaurate nella loro perfezione fino a quando non verrà il 'messia'». (2)
Anche per il giudaismo dell'Haggadà, quello cioè della tradizione rabbinica, il «messia» atteso sarebbe stato dunque colui che avrebbe ripristinato ogni cosa nella sua perfezione originaria.
A mano a mano che si affermano le correnti cabalistiche ed in particolare quella luriana, per contro la prospettiva si invertì: il «messia» non venne più considerato la causa e l'inizio del processo di «redenzione», ma la sua conclusione.
Anzichè limitarsi ad attendere l'avvento del «messia», dunque, esso va preparato e in questo Israele acquista un ruolo centrale.
Secondo le scuole cabalistiche, infatti, il «male» non era il frutto dell'azione del Maligno, ma nasceva come risultato di un processo le cui dinamiche erano profondamente radicate all'interno della divinità stessa: insomma non c'era stato alcun difetto, disastro o catastrofe nel processo divino che avessero determinato l'irrompere del «male», costituendo piuttosto questo un dispiegarsi organico di certe leggi fisse insite nell'attività creatrice di Dio.
Si può dire che sussista una certa analogia tra le teorie del Vedanta indu e le diverse scuole cabalistiche e dello Zohar: come nell'induismo il Brahman è l'immanifesto e «colui» del quale nulla si può dire (il Nirguna), che degrada, apparendo nei diversi gradi della manifestazione dai più «sottili» fino a quelli più «grossolani», anche nel giudaismo esoterico e cabalistico la semplice «manifestazione» del «divinum» ne determina la «caduta».
A mano a mano che il flusso dell'emanazione divina procede dalle sefirot (o luci divine) verso le diverse forme del manifestato, esso diviene meno spirituale e raffinato, più manifesto e grossolano, sicchè - per usare l'espressione dello Zohar - il nostro mondo materiale altro non è che «la veste della divinità».

Tra i cabalisti di Safed e ancor più nel sistema luriano le cose si complicano: la realtà non si produce per emanazione, ma per ritrazione (simun) dell'En Sof che produce il vuoto (tehriu), al cui interno cominciano a delinearsi le Sefirot, strutture riflesse del mondo delle luci divine.
La luce che attraversò lo spazio primordiale fu quella dell'Adamo primordiale.
Le luci, che a loro volta emanavano da lui, venivano raccolte in vasi (o gusci della sostanza divina) che però ad un tratto esplosero, consentendo alle scintille di luce di ritornare in parte alla luce originaria.
In parte però esse rimasero attaccate ai frammenti dei vasi rotti, producendo le forze negative delle qellipah (letteralmente l'altra parte).
Ma quelle luci che esplosero e si dispersero nel vuoto erano parte della divinità, sicchè quell'esplosione produsse in realtà un evento all'interno della «divinità», che è rimasta essa stessa perturbata dal «caos» e dal «male».
Per rimediare a ciò occorre procedere a realizzare il tiqqun, cioè la riparazione o restaurazione.
Per le scuole cabalistiche il tiqqun non è però dipendente essenzialmente da un intervento soprannaturale, ma è l'esito di un processo di purificazione che deve essere compiuto nel corso del divenire storico.
Il tiqqun, che secondo la vecchia tradizione haggadica, deve attendere l'arrivo del «messia» per poter essere compiuto, nella visione cabalistica luriana deve precederlo, perché, anzi, senza di esso è impossibile che il «re» messianico possa venire.
Anziché produrre il tiqqun, il «messia» ne è dunque egli stesso prodotto: egli apparirà solo dopo che il tiqqun è stato raggiunto.
La redenzione per i cabalisti appare come il logico e necessario compiersi della storia ebraica.
Il compito di Israele non è dunque quello di essere luce delle genti, ma al contrario di strappare proprio alle genti le scintille di santità e di vita che vi sono rimaste imprigionate dopo la «rottura dei vasi».
Il processo del tiqqun, benché sostanzialmente costruttivo per i giudei, «non è privo però di aspetti distruttivi rispetto al potere usurpato delle qelippot e dai loro rappresentanti storici, i gentili». (3)
Si comprende allora che, se per il Talmud nessun convertito sarebbe più stato accettato nell'era messianica, un cabalista come Hayyim Vital spiegò che l'ipotesi di una conversione di un qualche gentile non sarebbe stata neppure immaginabile, perchè non sarebbero rimaste più anime sante tra i gentili, dato che per definizione, il «messia» sarebbe potuto venire soltanto dopo che le residue scintille di santità erano state loro sottratte.
Come scrive Scholem «la redenzione cosmica dell'elevarsi delle scintille si fonde con la redenzione nazionale d'Israele e il simbolo della radunanza degli esuli le comprende entrambe». (4)
Ovvio che in conseguenza di ciò le «doglie messianiche» sarebbero state accompagnate con l'annientamento delle genti, oramai private di qualsiasi scintilla della luce primordiale.

E' evidente che, trasferendo a Israele, la nazione storica, gran parte del compito di redenzione precedentemente assegnato al «messia», molte delle sue caratteristiche personali distintive che precedentemente figuravano nella letteratura apocalittica, venivano così ad essere cancellate.
E' in questo contesto che si viene sviluppando anche l'idea della venuta non di uno, ma di due «messia»: il «messia» figlio di Giuseppe ed il «messia» figlio di Davide, il primo «messia» della sofferenza, il secondo «messia» della vittoria.
La haggadah rabbinica, incorporata nel Talmud, non aveva fatto alcun accenno al «messia» figlio di Giuseppe.
E' a partire dall'analisi della sezione Ra'aya mehemma dello Zohar che sono esposti alcuni pensieri mistici riguardo all'anima dei due «messia», alle radici delle loro anime e al loro destino alla fine del tempo.
Si tratta di idee molto complesse, tranne per il fatto che i due «messia» sono in qualche modo connessi con Mosè e si riveleranno con lui nella generazione finale.
Mentre infatti nell'ebraismo haggadico tradizionale - al contrario di ciò che accade nel cristianesimo - il passo del «servo sofferente» di Isaia non è in alcun modo riferibile al Messia (tranne che talvolta durante il periodo tannaitico), fu con i cabalisti di Safed che cominciò a farsi strada l'idea di un «messia» sofferente, anche se a ben vedere non tutti gli scrittori distinguono con precisione il «messia» vittorioso, figlio di Davide, dal «messia» che cade in battaglia, figlio di Giuseppe.
Sempre dallo Zohar poi i discepoli di Luria traggono la convinzione che il «messia» figlio di Giuseppe compare e rinasce in ogni generazione in individui diversi: se non c'è un numero sufficiente di uomini giusti nella sua generazione per salvarlo dalla morte, creando le premesse per la venuta del «messia» figlio di Davide, il «messia» figlio di Giusepe deve morire, finché la reintegrazione non sia compiuta.
Il compito di preparazione dell'era messianica comporterà per Israele ed il mondo intero un periodo di sofferenza terribile.
Sono le doglie dell'era messianica, quando, per dirla con Moshè Cordovero «le sofferenze di Israele aumenteranno al massimo ed essi [il popolo d'Israele] saranno così sofferenti che diranno alle montagne 'copriteci' ed alle colline 'cadete su di noi' …[ Israele] passerà attraverso un raffinamento dopo l'altro finchè sarà [come] argento puro». (5)

Significativo è il fatto che secondo un precetto talmudico (bSanedrin 98a) il figlio di Davide sarebbe comparso solo in una generazione che fosse «o del tutto peccatrice o del tutto giusta».
Se i cabalisti di Safed coltivarono l'idea di affrettare l'avvento del «messia» con opere di santità, i cabalisti sabbatiani e frankisti fecero invece della trasgressione della «legge» e dell'iniquità lo strumento della loro opera di preparazione del tiqqun.
In ogni caso questa idea dell'esistenza di due «messia» servì per spiegare il «fallimento» di tanti «maestri», che pure talvolta avevano suscitato tanta speranza (il caso di Shabbetai Zevi o quello di Jakob Frank sono al riguardo significativi), oppure per dare ragione in qualche modo delle sofferenze che colpivano il popolo di Israele, ma è alla base di quel messianesimo laico che si arrivò a far nascere con una tenacia altrimenti inspiegabile lo Stato di Israele.
La pericolosità di questa idea dei due «messia» fu avvertita con straordinaria lucidità un secolo e mezzo fa da La Civiltà Cattolica, quando il giornale dei Gesuiti era ancora un saldo baluardo della dottrina cattolica: «Consta del resto dalle tradizioni cabalisticlie ebree presenti che (come si legge presso l'Imbonati a pagina 50 dell'appendice alla sua Bibliotheca latino-Hebraica) nel libro del rabbino Meir Aldabi Sephardi intitolato: Via de/la Fede: Via Decima: Capo 1°, pagina 123, si legge che quando verrà il Messia anche il Messia Figliuolo di Giuseppe (cioè Gesù Cristo) risorgerà. Ed andranno i due Messia insieme e faranno 'pace tra loro': quasi come due Re a braccetto, come dicono ora certi conciliatori ebrei della Libertà e dell'Opinione». (6)
La follia apocalittica dei «cristiani rinati» si fonda proprio su questa visione pervertita della verità, sulla conciliazione tra il Messia della Croce e quello della stella di Davide: è la grande menzogna che spalanca le porte alla «grande apostasia».
Jerry Falwell, il telepredicatore padrone di uno dei grandi imperi mediatici religiosi, assicura: «L'età delle Genti (Luca 21:24) o è finita con la conquista ebraica di Gerusalemme nel 1967, oppure finirà in un futuro molto prossimo […]. Israele e la Chiesa cristiana tutt'e due sono stati eletti da Dio […] nessuno è responsabile della morte di Cristo che ha dato volontariamente la vita per lavare i peccati dell'umanità […]. Oggi, lo Stato d'Israele è la sede della profezia. Nel Vecchio Testamento il ruolo degli ebrei era quello di testimoniare, oggi è quello di preparare la Seconda Venuta di Cristo».
Poi ammonisce: «Nel giorno di Armageddon, in data ancora imprecisata, pur se prossima, milioni saranno inceneriti, ma proprio per questo non dobbiamo dimenticare com'è bello esser cristiani! Noi abbiamo un futuro meraviglioso davanti!» (7), quando i «rinati in Cristo», i reborn, verranno «rapiti», raptured, sollevati a mezz'aria tra la terra e il cielo e lì resteranno per «tutti i sette anni delle Tribolazioni».


Jerry Falwell

Così invece descrivono il mondo post-apocalittico gli esponenti della International Christian Embassy in Jerusalem, una denominazione «cristiana» (si fa per dire!) al cui vertice sta il pastore pentecostale americano David Allen Lewis e Willem van der Hoeven, predicatore sudafricano e sostenitore storico dell'apartheid: «Il Messia regnerà dal trono ristabilito di Davide a Gerusalemme. Risorto, Re Davide sarà co-reggente assieme a Cristo. Israele occuperà una posizione di gloria e dominio sulle nazioni del mondo. I Cristiani rinati [reborn, come si definisce lo stesso G.W. Bush nda] si uniranno al Messia e ai dirigenti di Israele nell'amministrare il regno di Dio sulla terra. Siamo in marcia verso Sion!». (8)
E' un'idea che si è fatta strada purtroppo anche nella coscienza di molti cattolici o sedicenti tali, specie oggi che l'antica teologia della sostituzione (secondo cui la Chiesa è il nuovo Israele che ha sostituito l'Israele storico nella Nuova Alleanza) sta pericolosamente lasciando il posto alla teologia delle salvezze parallele.
Questa falsa teologia secondo la quale Israele avrebbe una propria e speciale via di salvezza, fondata sull'irrevocabilità dell'Antica Alleanza a prescindere dal Cristo, è quanto di più perverso e anticristiano il dialogo interreligioso abbia prodotto e possa produrre.
E' davvero cambiato il rapporto tra ebrei e cristiani!
Molti cristiani, specie protestanti, sono oramai giudaizzati.
In fondo i Christian Zionists e i teocon di tutte le Americhe sono solo la punta dell'iceberg, giacchè anche i cattolici non sono più quelli di una volta.
Ha detto Olivier Clément, denunciando un complesso di inferiorità nei confronti del mondo ebraico: «Con l'ebraismo è in corso una vera sfida spirituale. Molti cristiani occidentali sono diventati spiritualmente degli ebrei; ormai non si studia più il greco patristico, bensì l'ebraico. L'espressione 'fratelli maggiori' è bella, ma per noi ciò che conta alla fine è Cristo». (9)
Pressati da un'opinione pubblica sovente manipolata, in un rapporto sempre più problematico e perdente col mondo, incapaci di controbattere ad infondate accuse di antisemitismo, spesso tremebondi nell'annuncio della fede, prigionieri dell'ossessione di non offendere nessuno, anche i cattolici, pur di non vedersi accusati di essere contro gli ebrei, hanno smesso il severo antigiudaismo di una volta.
Eppure mai come in questo campo sarebbe da applicare - diciamolo provocatoriamente - la roncalliana distinzione tra errore ed errante.
Ma tant'è, la paura fa novanta.
Sono in pochi ad avere ancora coraggio e idee chiare.
Vittorio Messori ad esempio: «E' abbastanza rattristante e anche un po' buffo osservare come il cattolicesimo cerchi in ciò di scimmiottare - in ritardo - la Riforma […] Sotto questa moda per l'ebraismo, vedo un problema teologico: si vuol passare cioè dalla cristologia alla teologia; 'Basta con Cristo - si dice -, e torniamo a Dio'. Ecco: stiamo riscoprendo il monoteismo ebraico, magari non abbandonando Gesù ma certo declassandolo da Dio a profeta: e ciò risponde al bisogno di normalizzare lo 'scandalo' e la follia cristiana di rendere un uomo Dio. Le nostre radici sono indubbiamente in Israele, ma si rischia di dimenticare che il Dio rivelatoci da Cristo non è affatto quello ebraico; anzi, quel Dio scandalizza un ebreo osservante. Mettere continuamente ebraismo (e islamismo) accanto al cristianesimo mi pare dunque gravemente abusivo: il nostro non è affatto un monoteismo come gli altri; ed è proprio il Nuovo Testamento che ci impedisce di essere rimasti una setta ebraica. Come sempre, è Gesù a far problema; e lo si vuol demitizzare anche enfatizzando il suo contesto». (10)

Ma Messori è una mosca bianca, i più si adeguano.
Oramai per tutti - o quasi - gli ebrei sono i nostri fratelli maggiori.
Ma questo non basta agli ebrei, forse perché lo Spirito non ha permesso che la Chiesa, dietro un'espressione di riconciliazione, nascondesse comunque la Verità.
Nella Bibbia infatti i fratelli maggiori non ci fanno una gran figura: Caino è il fratello maggiore di Abele, Esaù vende la primogenitura per un piatto di lenticchie, i fratelli maggiori vendono Giuseppe, ai fratelli maggiori viene preferito Davide.
In quella «storica» visita alla Sinagoga lo Spirito Santo deve avere suggerito al Papa un modo nuovo per ricordare una verità eterna: nella parabola del figliol prodigo colui che si deve convertire resta comunque il fratello maggiore.
La cosa non è passata inosservata in casa ebraica e non è piaciuta.
La Chiesa li ha di nuovo accontentati: la nuova formula è «fratelli privilegiati». (11)
Ma ancora non basta.
Lo ricorda il rabbino Di Segni: c'è una frase nella «Nostra aetate» che non viene quasi mai citata, ma rivela il nodo del problema: «E se è vero che la Chiesa è il nuovo popolo di Dio...» dice il documento.
E' in qualche modo una ripresa dell'antico tema del verus Israel , che nella sua formulazione conciliare lascia aperto il problema: se «nuovo» popolo di Dio significa che il vecchio non lo è più, o se insieme vecchio e nuovo hanno un ruolo nella salvezza.
Il cardinale Bea, coraggioso difensore del documento conciliare […] non aveva dubbi su questo punto: spiegava che «naturalmente è vero che il popolo ebraico non è più il popolo di Dio nel senso di istituzione di salvezza per l'umanità». (12)
Tutto ciò che è cattolico dà fastidio.
Il termine in voga è: «inquietante».
Inquietante è stato definito il film di Mel Gibson sulla Passione di Cristo, perché non ha edulcorato il sacrificio cruento di Cristo, perché non ha nascosto la brutalità del modo in cui Egli fu straziato. Inquietante è stata definita perfino la pubblicazione da parte di un'autorevole casa editrice cattolica delle memorie dell'ex rabbino capo di Roma, Eugenio Zolli, convertitosi al cristianesimo nel 1945, accompagnata da recensioni elogiative se non entusiastiche nel mondo cattolico.
Se ne lamenta senza mezzi termini ancora il rabbino Di Segni: «Il dato che segnalo, è che a 39 anni dalla 'Nostra aetate' e a 30 anni dalla Commissione non mi è parso di vedere - e sarei lieto se qualcuno mi potesse contraddire - un solo articolo di un cattolico dove si dicesse che i tempi sono cambiati e che un rabbino che si converte al cristianesimo non è più un obbiettivo e un ideale per la Chiesa cattolica». (13)

Il fatto è che oggi il giudaismo pretende di indicare ai cristiani una teologia ebraica del cristianesimo, di fissarne i termini e i percorsi, specificando che il problema teologico della definizione dell'altro da parte ebraica - visto che unilateralmente si specifica che la halakhà ha le sue regole - è un problema che dovrà essere risolto all'interno dell'ebraismo, con dinamiche interne e fuori dal dialogo.
Si domanda Di Segni: «Ma questa teologia c'è? Certo che c'è. E ci sono state evoluzioni nel pensiero di questi ultimi anni? Certo, come in passato, ma non parallele a quelle del cristianesimo. Molto più lente, e molto più dialettiche. Israele, come il patriarca Ja'aqov nel suo momento di reincontro con il fratello maggiore Esav, che lo invita a viaggiare insieme, risponde che ha bisogno di tempo, del suo tempo, dei suoi ritmi (Gen. 33:14). Il dialogo, che non deve essere teologico, pone inevitabilmente a Israele il problema teologico della definizione dell'altro. Questo è un problema che dovrà essere risolto all'interno e con dinamiche interne, fuori dal dialogo, ma al quale, con i suoi tempi naturali, Israele non potrà sottrarsi. Ma nell'ebraismo la teologia (termine assente dal suo vocabolario classico) non può essere disgiunta dalla halakhà (14), la regola, ben più importante e decisiva. […] la halakhà ha le sue regole, e i risultati non sono programmabili politicamente». (15)
Ma poi si va ancora più in là.
Da parte ebraica si chiede - a ben vedere - di mutare non solo la dottrina cattolica, ma di adulterarne addirittura l'insegnamento circa la natura del rapporto di Dio col suo popolo: non più un Dio geloso e fedele alla sua Sposa (la Chiesa o da parte ebraica Israele), ma un Dio poligamo e addirittura dominato dall'elemento femminile.
Scrive proprio così il rabbino Di Segni: «Sul piano della dottrina possiamo concederci un po' più di libertà. Certamente, sulla base dei testi, ci sono piste da percorrere anche se con cautela, per nuove riflessioni dottrinali. […] Ma resta un'immagine interessante (che magari non sarà gradita alle donne di oggi): come un uomo può avere più mogli, stabilendo con ognuna un rapporto affettivo speciale, così Dio può unirsi a vari popoli, dopo essere stato unito a Israele come sua prima compagna. Non c'è limite all'amore divino; ma resta da definire se a ogni nuova unione la precedente compagna sia ripudiata e negletta per sempre o se resti sempre amata; e il testo profetico deporrebbe per la seconda ipotesi; ma in fondo questa riflessione rabbinica non esclude la possibilità di affetti non esclusivi per Dio. E con un po' d'ironia potremmo anche immaginare che, come spesso succede nelle famiglie poligamiche dopo l'iniziale contrasto tra le rivali, le mogli si alleino per dominare o resistere al marito. Sarebbe un'imprevedibile e paradossale evoluzione storica». (16)


Il rabbino Riccardo Di Segni

Cosa dovrebbero fare i cristiani per compiacere davvero gli ebrei?
Dovrebbero smettere di dare retta a san Paolo, che aveva predetto che un giorno l'indurimento di Israele sarebbe cessato (Romani 11, 25-27)?
Pare di sì a sentire Di Segni: «[…] racconta la Genesi (27:45) che quando Esav minacciò di uccidere il fratello Ja'aqov non appena il padre Izchaq fosse morto, la madre Rivkà ordinò a Ja'aqov di fuggire, dicendo 'perché dovrei rimanere priva di voi due in solo giorno?' […] Rashì, riprendendo l'idea dal Talmud (TB Sotà 13a), dice che in quel momento Rivkà era stata dotata di spirito profetico, e aveva intuito, come il midrash deduce dal racconto biblico, che effettivamente, dopo molti anni, i due fratelli gemelli sarebbero morti (o sarebbero stati sepolti) nello stesso giorno. Le parole di Rashì fanno pensare a una cosa importante: che tra i due fratelli non ci sarà uno che scomparirà prima dell'altro, magari inghiottito dall'altro. Siamo destinati a stare nel bene e nel male per sempre insieme e finché uno di noi vivrà, vivrà anche l'altro». (17)
Secondo il rabbino di Roma, i cristiani dovrebbero cessare di insistere, di essere «intolleranti», aderendo piuttosto a quello che egli definisce come uno scenario politico: «[…] e che consiste essenzialmente nella volontà di una sorta di moratoria, di una sospensione e di un rinvio all'imperscrutabile volontà superiore alla fine dei giorni. Due grandi ebrei, a distanza di undici secoli e schierati in campi opposti, hanno forse detto la stessa cosa. Il primo, Saul di Tarso, l'apostolo Paolo, davanti al dato per lui inesplicabile dell'incredulità ebraica, ha formulato in 'Romani 10:25' l'idea dell'ostinazione di Israele che durerà finché tutti gli altri popoli non arriveranno alla salvezza, e solo allora 'tutto Israele sarà salvato'. Il secondo, Mosè Maimonide, nelle norme sui Re del suo codice (capitolo 11), dopo aver denunciato l'invalidità della fede di Gesù, ha comunque formulato un'interpretazione sul significato provvidenziale della diffusione del cristianesimo, 'per preparare la strada per il re Messia, e aggiustare il mondo intero al servizio di Dio insieme, come è detto, perché allora riverserò sui popoli una lingua chiara perché tutti invochino il nome del Signore e Lo servano unanimamente' (Zef. 3:9). Forse il pensiero parallelo dei due suggerisce la soluzione, che non può essere immediata ma escatologica. Entrambi abbiamo il diritto di sperare che l'altro riconosca in noi la vera fede, ma lasciamo che la cosa si svolga in tempi lunghi e incontrollabili». (18)

Dunque i cristiani - secondo il rabbino Di Segni - dovrebbero abbandonare la missione, pardòn il «fondamentalismo» dell'apostolo Paolo (assumendo come maestro Maimonide, che peraltro denuncia l'invalidità della fede di Gesù) e adottare una «tollerante e paziente» speranza di reciproco riconoscimento: Israele percorrerebbe il suo cammino come in parallelo, cioè all'interno di un'economia di salvezza completamente staccata e autonoma rispetto al cammino della Chiesa. La sua conversione non si dispiegherebbe nel tempo, perché tutto sarebbe rimandato all'eschaton.
Terribili e accattivanti parole, dietro cui si nascondono da un lato il prevalere della tendenza esclusivista di separazione del giudaismo e dall'altro la più insidiosa delle prospettive per il cristianesimo, che ne eliminerebbe il carattere di universalità: l'esistenza, cioè, di due popoli distinti (Israele e le Genti), con due distinte vie di salvezza (Cristo e il messia dei Giudei).
E' chiaro che accettare ciò significherebbe per un cristiano rinnegare «Colui che ha fatto dei due un popolo solo, abbattendo il muro di separazione che era frammezzo, cioè l'inimicizia, annullando, per mezzo della sua carne, la legge fatta di prescrizioni e di decreti, per creare in se stesso, dei due, un solo uomo nuovo, facendo la pace, e per riconciliare tutti e due con Dio in un solo corpo, per mezzo della croce, distruggendo in se stesso l'inimicizia. Egli è venuto perciò ad annunziare pace a voi che eravate lontani e pace a coloro che erano vicini. Per mezzo di lui possiamo presentarci, gli uni e gli altri, al Padre in un solo Spirito». (19)

Al di fuori della prospettiva paolina, i cristiani sono inevitabilmente destinati a diventare - come i Christian Zionists - cristiani giudaizzanti, per giunta col corollario di declassare - come hanno fatto costoro - il Cristo a co-reggente del messia di Israele.
In una parola sono inevitabilmente destinati a renderne vana la Croce, a diventare apostati.
Davvero sorge il sospetto che - come dice san Paolo - «la salvezza è giunta ai pagani, per suscitare la loro gelosia». (20)
Davvero viene da chiedersi a cosa si riferisca l'Apostolo delle Genti, quando predice che «dovrà avvenire l'apostasia».
Davvero agli esponenti di certo ecumenismo, agli estremisti di un certo dialogo interreligioso dovrebbero risuonare nelle orecchie - se ancora le ricordano - le parole tremende di Gesù: «Ma il Figlio dell'Uomo, quando verrà, troverà la Fede sulla terra?».

Domenico Savino


--------------------------------------------------------------------------------
Note
1) Letteralmente Haggadah significa «racconto» ed è il nome dato a quelle parti del Talmud che sono leggendarie: parabole, allegorie proverbi, preghiere, discussioni, interpretazioni bibliche, ecc. E' un genere letterario tipico del giudaismo rabbinico, a lungo trasmesso oralmente, fu incorporato per la prima volta nel Talmud babilonese, poi in quello palestinese. Non ha valore normativo, ma edificante; rappresenta un documento di grande interesse per conoscere stati d'animo, credenze, usi, ecc. della vita di ogni giorno dei palestinesi nei primi secoli dell'era volgare. Contiene anche una serie di riflessioni sui grandi problemi di Dio e della provvidenza, del premio e della punizione, del tempo presente e di quello futuro, ecc. Una rinascita della Haggadah la si può vedere nel Chassidismo, un movimento mistico dell'ebraismo, diffusosi in Galizia, Volinia ed Ucraina. Esso tendeva all'enfasi della salvezza personale, al rifiuto della magia, all'attaccamento a Dio.
2) Rabbi Berak Berekyah, Genesi, Rabba XII, 6, citato in Gershom Sholem, «Šabbetai Þevi - Il messia mistico», Einaudi.
3) Gershom Sholem, citato, pagina 54.
4) Gershom Sholem, «Šabbetai Þevi - Il messia mistico», Einaudi.
5) M . Cordovero Elimah Rabbati, L'vov 1891, pagina 91.
6) In La Civiltà Cattolica, Anno XXXII, Serie XI, Volume VIII, Quaderno 751, pagina 606.
7) I sionisti cristiani in soccorso del grande Israele di Michele Giorgio, Il Manifesto, 19 maggio 2004 ed anche su www.kelebekler.com/occ/giammanco.htm
8) www.kelebekler.com/christianzionism-it.htm
9) Confronta «Ebrei, dialogo o moda?», di Roberto Beretta, «Avvenire», 3 marzo 2000.
10) Confronta «Ebrei, dialogo o moda?», di Roberto Beretta, «Avvenire» 3 marzo 2000.
11) Nelle «Considerazioni sul messaggio del Papa per il Centenario della Sinagoga» di Roma il Rav dottor Riccardo Di Segni, rabbino capo di Roma sottolinea come «il dato più rilevante e certamente positivo è che si usi ora l'espressione di 'fratelli prediletti', e non si faccia più riferimento ai 'fratelli maggiori'; quest'ultima espressione usata nel 1986 fu certamente geniale e grazie ad essa l'uomo della strada capì che il rapporto con gli ebrei poteva essere di fratellanza; per il teologo o il conoscitore della Bibbia, invece, l'espressione poteva conservare il sapore della cattiveria dei biblici fratelli maggiori, da Caino a Esaù insieme all'idea della perdita della primogenitura a favore del fratello minore. L'aver ora tralasciato questa espressione segnala sensibilità alle ripetute proteste in campo ebraico».
12) Intervento del Rav dottor Riccardo Di Segni, rabbino capo di Roma: «Percorsi, fatti e questioni aperte nei rapporti ebraico cristiani oggi», Roma, 19 ottobre 2004 presso la Pontificia Università Gregoriana; «Trent'anni della Commissione per i Rapporti Religiosi con l'Ebraismo».
I teologi spesso si arrampicano sui vetri, ma alla fine - come giustamente evidenzia Di Segni - il problema resta. Ed è insolubile. Don Pietro Cantoni, dopo avere impiegato pagine intere a illustrare il quadro dello sviluppo che la dottrina della Chiesa cattolica ha conosciuto su questo tema soprattutto a partire dal Concilio Ecumenico Vaticano II, non può che concludere in maniera tradizionale: «La Chiesa è l'Israele messianico che si sente sempre legata all'Israele antico, come appunto ai suoi 'fratelli' maggiori. Questo non vuole ovviamente togliere la differenza. Per la Chiesa un velo rimane steso sugli occhi di Israele. Il velo non significa di suo che la legge a cui Israele rimane attaccato sia qualcosa di falso o di transitorio, ma che gli occorre un passo - che è la conversione - per coglierne il vero senso. Che non è quello della sua distruzione, ma del suo compimento. Neppure si deve pensare che Israele percorra ora il suo cammino come in parallelo, cioè completamente staccato e autonomo rispetto al cammino della Chiesa. Tutto sarebbe rimandato all'eschaton. In quell'occasione Israele si convertirà. Questa visione trasmette un'immagine falsa dei rapporti tra piano di Dio e libertà umana. La conversione è sempre un dono di Dio, ma un dono fatto alla libertà dell'uomo che - per sua natura - si dispiega nel tempo. Così deve essere per la conversione di Israele». (confronta don Pietro Cantoni «Antigiudaismo, antisemitismo e Chiesa cattolica», Studio Teologico Interdiocesano «Monsignor Enrico Bartoletti», Camaiore, intervento al convegno «Ebraismo moderno, antisemitismo e Chiesa cattolica» organizzato dal CESNUR e dall'Arcidiocesi di Monreale, 24 febbraio 2005).
13) Intervento del Rav dottor Riccardo Di Segni, rabbino capo di Roma: «Percorsi, fatti e questioni aperte nei rapporti ebraico cristiani oggi», Roma, 19 ottobre 2004 presso la Pontificia Università Gregoriana; «Trent'anni della Commissione per i Rapporti Religiosi con l'Ebraismo».
14) L' halakhà (via da seguire) è il complesso delle norme codificate della legge ebraica. Deriva dalla codificazione delle regole del Talmud espresse in tutte le opere che seguono, ovvero è l'aspetto giuridico cui tutti gli ebrei sono tenuti a osservare.
15) Intervento del Rav dottor Riccardo Di Segni, rabbino capo di Roma: «Percorsi, fatti e questioni aperte nei rapporti ebraico cristiani oggi», Roma, 19 ottobre 2004 presso la Pontificia Università Gregoriana; «Trent'anni della Commissione per i Rapporti Religiosi con l'Ebraismo».
16) Idem.
17) Idem.
18) Idem
19) Confronta Ef. 2, 14-18.
20) Lettera ai Romani 11, 11. San Paolo tuttavia prosegue: «Se pertanto la loro caduta è stata ricchezza del mondo e il loro fallimento ricchezza dei pagani, che cosa non sarà la loro partecipazione totale! Pertanto, ecco che cosa dico a voi, Gentili: come apostolo dei Gentili, io faccio onore al mio ministero, nella speranza di suscitare la gelosia di quelli del mio sangue e di salvarne alcuni. Se infatti il loro rifiuto ha segnato la riconciliazione del mondo, quale potrà mai essere la loro riammissione, se non una risurrezione dai morti?».



Copyright © - EFFEDIEFFE - all rights reserved.
LiviaGloria
00mercoledì 20 dicembre 2006 21:54
Chiarisco giá da subito...io sono e non sono con quel post...
Diciamo che a livello religioso spirituale lo sono...ma a livello di condanna dell azione della chiesa di trovare punti in comune di dialogo con gli ebrei...non sono con questo post.

GEBURAH
00giovedì 21 dicembre 2006 11:01
Livia
Ciao Livia, come va?
Si ma cosa ne pensi dei due messia della dottrina ebraica.
Uno è il figlio di dio, l'Altro chi pensi che sia?
LiviaGloria
00giovedì 21 dicembre 2006 11:49
Re: Livia

Scritto da: GEBURAH 21/12/2006 11.01
Ciao Livia, come va?
Si ma cosa ne pensi dei due messia della dottrina ebraica.
Uno è il figlio di dio, l'Altro chi pensi che sia?




Ciao Geb!!!!

Sono contenta di risentirti!

...diciamo che certe forme-teologiche che si sviluppano da tempo antico...ha nei tempi di oggi i suoi risvolti in diverse forme-pensiero di oggi...
Cioé molte ufilosofie,pensieri a livello spirituale religioso o meno...hanno una matrice che proviene da determinato pensiero ...quello che in quel post riassume brevemente...

Ci sono diverse componenti che riuniscono in un certo senso i vari pensieri di oggi...

-che il male non esiste...e questo tramite l annullamento dell esistenza di satana oppure tramite il pensiero che anche il "male",in un certo senso,fa parte di Dio...detto molto semplice...e attorno a questa base girano vari "sviluppi" di pensiero con alcune sfumature diverse.

-altra caratteristica é l avvento di un "essere",anche questo é comune...ma in diverse sfumature...chi lo identifica chiamandolo maestro,chi messia,chi monarca,chi maytreia...e cosí via....ma la base é una eccezzionale persona con doti eccezzionali capace di operare "miracoli"....cioé colui che guiderá il mondo in futuro unendolo in una forma di pace...
Partendo da questa attesa,che in apparenza puo sembrare diversa nelle diverse correnti di pensiero....sará comunque possibile riunirle tutte nel momento che verrá unificata una forma pensiero,cioé quella del Dio unico di tutti i popoli...e in base questo...per ogni forma pensiero verranno fatti ulteriori sviluppi,passi per instillare nelle menti la uguaglianza delle religioni...logicamente meno quella di Gesu Cristo...perché esso verrá identificato in una persona importante della storia,voluta da Dio...ma...ma con qualche variazione d interpretazione.

Tutto questo andrebbe guardato con le diverse sfumature nel forma-pensiero a seconda della caratteristica del popolo,della religione e dello stato sociale nel quale fare questi piccoli cambiamenti...cosí da portare passo passo ad unificazione di pensiero,credo e vita sociale...standardizzando cioé...livellando solo orizzontalmente i popoli...

Nel quadro politico mondiale e obbiettivo finale nwo...sicuramente é rilevante l uso che viene e verrá fatto di ogni nazione in base alle caratteristiche peculiari del popolo dove si agisce...

Ma questo non vale solo per cristiani,musulmani,...ma anche per l oriente...dove anche lí vengono fatti i passi in orizzontale per livellare le differenti credenze religiose...e portarli ad una "consapevolezza" che tutte le religioni sono ,in fondo,uguali....
E un piano mondiale...dove la dinamica viene da se,cioé viene dal popolo stesso dopo aver instaurato una forma pensiero in modo persistente...
Basta un sassolino...staccarlo,spingerlo...e andrá giu da solo...e nella corsa coinvolgerá in modo assolutamente "indipendente" tutto dov é la sua traiettoria.
GEBURAH
00giovedì 21 dicembre 2006 15:45
Livia
Di salvatori nella storia ebraica ce ne sono stati tanti,Noè, Mosè, Davide.
Messia come ben sappiamo significa UNTO da DIO di spirito santo, che significa Cristo.
Sappiamo bene che Cristo è uno, è Gesù e basta.
Se Dio Manderà un nuovo liberatore non sarà di certo il Messia, sarà come Mosè, Elia, Davide ecc....
LiviaGloria
00giovedì 21 dicembre 2006 16:23
Re: Livia

Scritto da: GEBURAH 21/12/2006 15.45
Di salvatori nella storia ebraica ce ne sono stati tanti,Noè, Mosè, Davide.
Messia come ben sappiamo significa UNTO da DIO di spirito santo, che significa Cristo.
Sappiamo bene che Cristo è uno, è Gesù e basta.
Se Dio Manderà un nuovo liberatore non sarà di certo il Messia, sarà come Mosè, Elia, Davide ecc....



Si puo dire che per ogni religione o cultura...arriverá il "suo" messia...

Per i buddisti sará il grande maestro
Per la new age sará maytreia
Per gli ebrei sará il messia
Per gli esoterici sará uno della gerarchia bianca
Per i futuristi sará un alieno
Per altri esoteristi sará uno proveniente dalle terre sotto
Per i cattolici sará il monarca
Per certi "templari" sará il proseguo del sangue di Cristo
ecc....

Come noterai tutti spettano quel personaggio...meno che i cristiani...perché sanno che Gesu era il messia che oggi gli altri aspettano ancora.
Per questo motivo si puo notare come oggi,tutte queste religioni,filosofie ed esoterismi stanno uniformando,mischiando ed accettando e sviluppando dei concetti da diversi credo...per poi unificarli in una concezione unica che quello che si aspettava,in fondo,era la stessa persona che ogniuno ha identificato in nomi diversi...
Questo personaggio avrá poteri anche straordinari per cui anche chi sará un po scettico...verrá convinto in forza dei miracoli che tale personaggio fará...

Cosí dopo le differenze non saranno quasi piu...perché tranquillamente nei pensieri,una volta infuso l idea che Gesu era solo un personaggio storico mandato da Dio come altri,sará piu facile instillare l accettazione di tale persona nelle coscienze...ecco l apostasia del mondo prima dell avvento dell anticristo...
Non per niente é scritto "sará manifestato dopo che cio che lo trattiene sará abbattuto"S.Paolo...ed é logico che nell apostasia arriverá anche la grande tribolazione...e questo anche perché una volta "abattuto" Gesu e chi trattiene il maligno...molti saranno quelli che vorranno per se il potere di quello che é stato abbattuto...cosí sará un massacro tra chi vorrá il trono "vuoto" per se ...chi crede ancora nella chiesa,cioé i martiri, e chi non sottostá ne a uno ne all altro...che pero in nome della giustizia provocherá l anarchia....e in questo vortice di prese di potere e convinzioni di giustizia...l uomo si massacrerá uno con l altro...non potendosi fidare neanche di se stesso...



GEBURAH
00giovedì 21 dicembre 2006 16:38
Livia
Dunque per te che sei cattolica il liberatore è il monarca [SM=g27828]
Dai vedrai che non sarà così male [SM=g27828]
LiviaGloria
00giovedì 21 dicembre 2006 16:52
Re: Livia

Scritto da: GEBURAH 21/12/2006 16.38
Dunque per te che sei cattolica il liberatore è il monarca [SM=g27828]
Dai vedrai che non sarà così male [SM=g27828]




[SM=g27828] [SM=g27828] ...sai che sono una cattolica "atipica"... [SM=g27828] [SM=g27828]
GEBURAH
00giovedì 21 dicembre 2006 16:58
Re: Re: Livia

Scritto da: LiviaGloria 21/12/2006 16.52



[SM=g27828] [SM=g27828] ...sai che sono una cattolica "atipica"... [SM=g27828] [SM=g27828]

Loso, lo so siamo un pò tutti incoerenti [SM=g27828]
guarda me [SM=x268940]
BAGAVAN
00giovedì 21 dicembre 2006 19:17
Re: Livia
il monarca nella fede di Livia è una figura teocratica e non laica come potrebbe esrrero il re davide eccc...ecc..

non dimentichiamoci che nella casa di Mosè solo a partire da Aronne si ha il sacerdozio ebraico, Mosè invece era un profeta laico e tale rimase.

Quando il popolo ebraico chiese a Dio un re che li governasse, il Divino per mezzo del suo non duale profeta Samuele, rispose:

Perchè il mio popolo vuole un re come tanti altri popoli hanno? io sono il suo Re ecc..ec...

ma poi diede ugualmente un re in Saul, sostituito poi da Davide il suo prediletto, in seguito ad un misterioso segno di disappunto del profeta nei confronti di Saul che venne destituito dal cielo.

Dio non ha mai voluto una teocrazia messianica, anzi, sia a Nimrod a babele che a Nabucodonosor il Divino fa capire che le loro potenze e imperi sono di argilla e infatti il Suo Spirito mette fine alla loro gloria sulla terra.

Dio Libera il proprio popolo dalle deportazioni e poi lo riconsegna ai suoi nemici, segno questo di un insegnamento chiaro: Sono Io il tuo Re, ti chiamo dall'egitto per parlare al tuo cuore e ti libero e ti do una legge sacra.

Poi ti do dei profeti miei intimi collaboratori per parlare al tuo cuore e portarti alla conoscenza del Cristo che viene.

Poi in Cristo il Padre afferma davanti ai propri accusatori del sinedrio: il mio Regno non è di questo mondo eccc..ecc...

poi attraverso i mistici e altri profeti Dio ha sempre fatto capire che non è venuto per sostituire un re umano ma per liberare le anime prigioniere di questa assurda teocrazia umana, falsa interrete della volontà divina, sostituiendosi al cammino libero dell'uomo come Dio ho la fatto per essere suo amico e collaboratore e non più servo di un sacro romano impero o di qualche altro sacro impero umano.

Ecco dove sta la differenza tra il Regno dell'Amore di Dio e l'NWO, il regno umano del controllo delle coscienze per mezzo delle religioni ufficiali.

Il messia è tra noi, ma ha delle richieste da farci:

Volete essere miei intimi?

purtroppo ancora molti risponderanno:
mi dispiace Gesù o come vuoi farti chiamare oggi, le autorità del culto, che 2000 anni fa mi dicono che hai istituito di cui loro sono gli interpreti ufficiali, mi consigliano prudenza e di non credere a qualsiasi messia venga a dirsi tale nella storia, quindi, prima ascolto il papa, i vescovi e il mio confessore e poi, se loro mi dicono che sei il messia, allora ti crederò.

ma Gesù disse ai discepoli: non pensate che io ritorni palesemente, anzi, verrò come un ladro e vi sorpenderò nel sonno, quimdi vigilate ec...ec...

allora, cari amici, il Messia è come dicevo io un mistero esoterico e non palesemente manifesto come per sbaragialre via e mandare all'inferno i suoi nemici o portare in paradiso i suoi amici. Questa sarebbe ancora la mentalità ebraica in cui il nemico era Roma e il Messia, identificato in Gesù dagli zeloti, sarebbe stato quello che avrebbe punito Roma per i suoi peccati.

Ma Gesù si è consegnato volontariamente ai suoi nemici e ha detto persino di perdonarli e dice al buon ladrone: oggi tua sarai in Cielo con me (tradotto in latino e poi in italiano paradiso non è quello proprio descrittoo da Dante)

Sapete anci cosa doceva del tempio di Salomone?
verrà distrutto e indovinò.

il velo nel tempio che si squarciò sta a significare il dualismo cultuale che viene sostituito dalla Nuova alleanza in Cristo non duale con Il Padre e che ha iscritto anche noi in quella comunione divina.

Dio non ama la teocrazia e la sconfesserà sempre col tempo e la smentirà e la farà cadere nella crisi istituzionale e al contempo religiosa.


Scritto da: GEBURAH 21/12/2006 16.38
Dunque per te che sei cattolica il liberatore è il monarca [SM=g27828]
Dai vedrai che non sarà così male [SM=g27828]

LiviaGloria
00giovedì 21 dicembre 2006 19:43
Bagavan
...mmmmm...Bagavan...devo fare una precisazione dovuta...
Devi sapere che io e Geb é giá un po mesi che postiamo...e capisco che da questi ultimi post non si capisce bene chi e chi...ma la persona che crede al monarca...non sono io [SM=g27823] ...anzi,questo del monarca é stato un lunghissssssimo tema di discussione tra me e Geb....ed infatti spiegavo a lui cio che hai scritto tu....cioé che Gesu non verrá come re inteso in senso di re teocratico umano... [SM=g27823]

Ma per Geb...non é Gesu il monarca che verrá...ma diciamo la potenza dell arcangelo Minchele data ad un uomo per volere del Padre...e vi sará anche un papa santo...
Non so sei informato di questi movimenti.

Per il resto del post...ci sono,come logico...differenze di "visuali" tra me te...


Non io condivido il monarca...anzi...se guardi nella lista che ho fatto nel post sopra...vedrai il mio "pensiero"...


[SM=g27823]
LiviaGloria
00giovedì 21 dicembre 2006 19:52
Bagavan."il monarca nella fede di Livia ..."
Come vedi...la mia fede non é neanche quella che hai pensato fosse... [SM=g27823]
Lo so é facile "confondersi" con me...perché é difficile racchiudermi unicamente in un "pensiero-fede"...
Non sei l unico ha cercare di dire come sono...ma che poi non é cosí... [SM=g27823]

[Modificato da LiviaGloria 21/12/2006 21.34]

LiviaGloria
00giovedì 21 dicembre 2006 21:28
Re: Re: Livia

Scritto da: BAGAVAN 21/12/2006 19.17
il monarca nella fede di Livia è una figura teocratica e non laica come potrebbe esrrero il re davide eccc...ecc..

non dimentichiamoci che nella casa di Mosè solo a partire da Aronne si ha il sacerdozio ebraico, Mosè invece era un profeta laico e tale rimase.

Quando il popolo ebraico chiese a Dio un re che li governasse, il Divino per mezzo del suo non duale profeta Samuele, rispose:

Perchè il mio popolo vuole un re come tanti altri popoli hanno? io sono il suo Re ecc..ec...

ma poi diede ugualmente un re in Saul, sostituito poi da Davide il suo prediletto, in seguito ad un misterioso segno di disappunto del profeta nei confronti di Saul che venne destituito dal cielo.

Dio non ha mai voluto una teocrazia messianica, anzi, sia a Nimrod a babele che a Nabucodonosor il Divino fa capire che le loro potenze e imperi sono di argilla e infatti il Suo Spirito mette fine alla loro gloria sulla terra.


...nella bibbia piu volte Dio ha dato al suo popolo un re teocratico...infatti Dio gli diede dei re anche alla guida "materiale",cioé sociale...cosa dici tu delle cittá distrutte lo furono per gli sbagli..cioé Lui,il Dio...diede potere,ma gli uomini ugualmente si allontanarono da Lui...
Poi ci sono i re il cui potere gli é stato concesso da Dio anche per andare contro al suo stesso popolo sempre per il disegno di redenzione di Dio...che non si ferma ad una generazione,due o tre...ma é il paino che Lui solo conosce dall inizio...fino la fine dei tempi.
Infatti non di rado Dio rimprovera i re che si sono isuperbiti...o quelli che hanno abbandonato la giusta via.





Dio Libera il proprio popolo dalle deportazioni e poi lo riconsegna ai suoi nemici, segno questo di un insegnamento chiaro: Sono Io il tuo Re, ti chiamo dall'egitto per parlare al tuo cuore e ti libero e ti do una legge sacra.

Sí...la legge nello spirito e nella materia...infatti credo che la bibbia vada "vista" in tutte e due le "realtá" perché una non esiste senza l altra.



Poi ti do dei profeti miei intimi collaboratori per parlare al tuo cuore e portarti alla conoscenza del Cristo che viene.

Poi in Cristo il Padre afferma davanti ai propri accusatori del sinedrio: il mio Regno non è di questo mondo eccc..ecc...


Sí...il suo regno non é solo materiale...ma spirituale...ma anche il materiale é suo...infatti resusciteremo con i corpi...dimostrazione che spirito e corpo é inscindibile...
Ma nell intanto dell attesa del suo ritorno diede a Pietro "le chiavi"...e di "confermare i tuoi fratelli "e "su questa pietra edifichero la mia chiesa"..."le porte dell inferno non la prevarranno" e "cio che legherai in terra sará legato in cielo..."...e "chi ascolta voi,ascolta me" ecc...




poi attraverso i mistici e altri profeti Dio ha sempre fatto capire che non è venuto per sostituire un re umano ma per liberare le anime prigioniere di questa assurda teocrazia umana,


Sí,Gesu non é venuto per sostituire re umani perché Lui é re di tutto....ma ha dato mandato a uomo di stare in questo mondo per assistere nello spirito gli uomini...questo anche é il suo grande amore...donare ad un essere imperfetto l aiuto per proseguire la parola di Cristo..cosí che i lupi non la divorassero



falsa interrete della volontà divina, sostituiendosi al cammino libero dell'uomo come Dio ho la fatto per essere suo amico e collaboratore e non più servo di un sacro romano impero o di qualche altro sacro impero umano.


Se Dio voleva lasciare libero uomo,nel senso che intendi tu libertá....non avrebbe mai mandato nessuno...nemmeno i profeti...perché l uomo,per sentirsi "libero" nel senso che lo intendi tu...non aveva certo bisogno di aiuti...ma se ha mandato i profeti e Gesu...vuole dire che nella sua libertá deve stare attento al rischio di deviare dalla "giusta" strada.






Ecco dove sta la differenza tra il Regno dell'Amore di Dio e l'NWO, il regno umano del controllo delle coscienze per mezzo delle religioni ufficiali.


...sí...ufficiali...e quelle che oggi non sono ufficiali?? [SM=g27828]




Il messia è tra noi, ma ha delle richieste da farci:

Volete essere miei intimi?

purtroppo ancora molti risponderanno:
mi dispiace Gesù o come vuoi farti chiamare oggi, le autorità del culto, che 2000 anni fa mi dicono che hai istituito di cui loro sono gli interpreti ufficiali, mi consigliano prudenza e di non credere a qualsiasi messia venga a dirsi tale nella storia, quindi, prima ascolto il papa, i vescovi e il mio confessore e poi, se loro mi dicono che sei il messia, allora ti crederò.


"non credete a vane filosofie di uomini" e "astuti come serpenti e semplici come colombe" e "...molti lupi si sono introdotti tra noi" e "indagate gli spiriti da dove provengono" e "li riconoscerete dai frutti" e "non tutti quelli che gridano Signore,Signore si salveranno,ma solo chi avrá fatto la VOLONTA del Padre mio che é nei cieli"...ecc...



ma Gesù disse ai discepoli: non pensate che io ritorni palesemente, anzi, verrò come un ladro e vi sorpenderò nel sonno, quimdi vigilate ec...ec...



...mmmm....la frase non é proprio quella.... [SM=g27823] comunque ti rispondo "...non credete quando vi diranno il Signore eccolo é nelle stanze segrete...come un lampo apparirá nel cielo ed ogni occhio umano lo vedrá"
Il discorso del ladro é riferito alla pigrizia di spirito...cioé di cercarlo tutti i giorni nel nostro cuore e anche si riferisce di amarlo anche che pensiamo non arriverá a breve...perché in veritá...non sappiamo quando arriverá...infatti la frase che hai detto tu é preceduta da "non sapete quando arrivero" a conferma della venuta anche materiale e non solo spirituale...che é anche quella nel cuore umano ogni giorno di vita...
Altro passo della "materialitá del suo arrivo "ogni tribu e nazione DELLA TERRA fará cordoglio"







allora, cari amici, il Messia è come dicevo io un mistero esoterico e non palesemente manifesto come per sbaragialre via e mandare all'inferno i suoi nemici o portare in paradiso i suoi amici. Questa sarebbe ancora la mentalità ebraica in cui il nemico era Roma e il Messia, identificato in Gesù dagli zeloti, sarebbe stato quello che avrebbe punito Roma per i suoi peccati.


Gesu Cristo non é nessun mistero esoterico...é un mistero che é poi quello di Dio...esoterico nessuno "cosa io vi dico nell orecchio,voi gridatelo sui tetti" e "non si accende una lucerna per metterla sotto il tavolo"...il mistero é nella sua manificenza...come Gesu opera diversamente nel cuore di ogni omo...dove nelle diverse vie riesce a trovare l unitá in Lui...





Ma Gesù si è consegnato volontariamente ai suoi nemici e ha detto persino di perdonarli

Gesu disse al Padre"Padre perdonali perché non sanno quello che fanno"...perché perdono e giudizio sono in mano del Padre e noi da Cristo dobbiamo prendere il suo esempio...come Lui perdono,cosí dobbiamo fare noi....ma Dio nel suo imprescrutabile immenso disegno...ci ha dato di poter chiedere anche per i fratelli...


e dice al buon ladrone: oggi tua sarai in Cielo con me (tradotto in latino e poi in italiano paradiso non è quello proprio descrittoo da Dante)

Sapete anci cosa doceva del tempio di Salomone?
verrà distrutto e indovinò.



...sí...ma non indovino...Lui sapeva,é diverso...e come affermi che sapeva del tempio...vuole dire che affermi che sapeva anche in tutte le altre parabole...comprese quelle dove Lui di diachiara figlio di Dio...




il velo nel tempio che si squarciò sta a significare il dualismo cultuale che viene sostituito dalla Nuova alleanza in Cristo non duale con Il Padre e che ha iscritto anche noi in quella comunione divina.


Apocalisse ...solo alla venuta di Dio sará svelato il mistero...
Il velo del tempio era la rottura con Israele...per poi in un futuro ricongiungersi anche Israele con Dio in Cristo Gesu





Dio non ama la teocrazia e la sconfesserà sempre col tempo e la smentirà e la farà cadere nella crisi istituzionale e al contempo religiosa.




...sí...ma non indovino...Lui sapeva,é diverso...e come affermi che sapeva del tempio...vuole dire che affermi che sapeva anche in tutte le altre parabole...comprese quelle dove Lui di diachiara figlio di Dio...
Cio che doveva essere é stato...cio che é,deve essere...e cio che sará,dovrá essere...

"chi é il bugiardo se non colui che nega che Gesu Cristo é figlio di Dio"....non un maestro come molti...non profeta,come tanti...ma il Cristo..." colui che vede me,vede il Padre"...che forse vedendo maestri e profeti si é detto di loro che vediamo il Padre?...non si puo rinnegare nessuna parola del Signore...neanche quelle che per la nostra piccola comprensione,vorremmo non fossero tali...ma la giustizia di Dio non é la nostra....e noi gli apparteniamo.




BAGAVAN
00venerdì 22 dicembre 2006 04:24
Re: Re: Re: Livia
a te piacerebbe ugualmente perchè attraverso lui, queli come me li brucereste volentieri sul rogo, ne sono certo, o al massimo mi si darebbe la grazia se ritratto tutto quello in cui credo, infatti in quei bui momenti avresti fatto anche la diavola a 4 come fecero per salvare Giovanna d'Arco convincendola a ritrattare la propria visione mistica della sua vocazione, certo non molto in linea con la chiesa di allora.

Tu non nasconderti adesso dietro ad una diplomazia cattolica che da tempo non è più credibile anzi mi sembra anche poco sincera, di la verità, di quelli come me voi cattolici integralisti non ne vedete l'utilità esistenziale, tutt'alpiù per darvi la soddisfazione di averci mandati all'inferno, in fondo è quello che vi riesce più semplice piuttosto che dialogare con noi scendeno dal vostro piedistallo teologico dogmatico.

Cara Livia, le mie interpretazioni esoteriche e gnostiche della bibbia non possono essere confutate da chi è rimasto/a dualistica/o ed è ancora ancorato/a alla visione rigida e moralistica della storia dell'uomo fin dalla sua fantomatica cacciata dall'Eden, anche questo tutto da spiegare attraverso al chiave esoterica perchp altrimenti ci si ferma ancora al morso della mela e magari al peccato originale considerato solo una disobbedienza.

Dio ha fatto a sua immagine e somiglianza l'uomo e la donna, quindi Dio è Padre e Madre dell'umanità, non un artigiano che fatta l'opera la vende al miglior offerente e poi non se ne cura più.

Ecco perchè i miei scritti sono provocanti e non hanno l'ipocrisia, proprio perchè mi interessa che tu ed altri vediate gli opposti estremi del vostro ragionamento e vedendoli ne porendiate le distanze e poi camminiate per la via di mezzo.

Alla fine mi darete atto che la dualità era illusoria e diradata dalla conoscenza di voi stessi, ma prima bisogna allenare la propria mente a vedere emergere le tendenze e i pensieri rigidi e dogmatici cristallizzati nell'esperienza cistiana.

La vostra mente è stata a questo punto sottoposta allo shock intenzionale dell'Anima, vera identità immortale, e ha visto i propri pensieri e tendenze e il loro timer ma senza più identificandosi con essi, ecco allora il distacco dalle emozioni e dalle sensazioni codificate dal database della coscienza mentale.

la mente umana, che è stata educata a sentirsi maschio e femmina, per via dell'eterogenesi adeguatamente riempita di codici comportamentali, in base ad una serie di suggerimenti e condizionali educative, a loro volta in base alla pedagogia moralistica, si sente dualistica e accetta tale sua condizione.

Essa accetta anche la definizione di Anima, ma la consaevolezza dell'Anima è immortale mentre la coscienza della mente è in continua trasformazione dal concepimento alla sua nascita ed è mortale, cambia spesso l'autodefinizione che significa falso ego con diverse maschere durante la crescita e maturazione, ma alla morte l'energia della mente viene riassorbita ancora dalla Luna, la quale è vero perchè è provato in natura, ha influenzato l'incarnazione e la nascita.

ecco che allora come te e altri, è naturale sentirvi femmina e maschio, proprio perchè non avete ancora percepito di voi stessi la vostra vera identità, cioè l'Atman, trascendente, quello che ha liberato la mente dalle identificazioni dualistiche.

essendovi riuscito, al di là della grammatica con cui devo scriverti per cui devo usare il genere maschile o femminile, posso tstimoniare la gioia di essere qui per portare un contributo straordinario e utile per tutti al fine di trascendere l'immagine che si vede allo specchio e ci si vede magari belli o brutti, bassi o alti, magri o grassi, ec...ec... sono tutti vestiti e naschere del falso ego, il quale si è cristallizzato e dogmatizzato e persino si ha paura di cambiare la propria vita se Dio chiama al deserto per far fare un po di ritiro spieituale.

Tanti anni fa lavoravo e prendevo tanto al mese ma in me ho rivisto la mia vera identità Atmica non duale ed allora non faccio altro che essere unito a Dio per conoscermi meglio sacrificando bemessere e soldi, tempo e comodità, per mostrare a tutti che si può essere non dualistici con Dio ed è tutta la mia vita che ho imegnato per questo scopo, non faccio altro.

Sono anche in pensione a 45 anni e ringrazio Iddio mi che ha aiutato ad averla dopo anni di commissioni e domande all'INPS, infatti ho lavorato in ogni branca delle attività umane e ho cercato prima il Regno dei cieli e la sua giustizia, tutto il resto, cioè la Provvidenza, mi è stata data in sovrappiù, perchè l'operaio di Dio ha diritto alla mercede.

ma l'opeario di Dio è amico di Dio e non suo servo, perchè il servo è dualistico e non sa quello che fa il padrone, ma io so quello che fa Dio in me, perchè mi promuove a farlo e mi da le risorse e i mezzi, anche tecnologici.

proprio come Gesù aveva promesso:

il praclito vi dirà tutto ciò che vi ho insegnato e ve lo farà mettere in pratica.

cioè proprio come affermo nel mio concetto esistenziale non dualistico, Charitas christi urget nos.

ma la Carità è intesa come La Potenza Divina d'Amore in noi ricevuta come Spirito Santo in modo non dualistico, cioè in modo da formare una comunione di intenti con Dio.

Ecco perchè Gesù affermò: voi avete il pensiero di Dio, pensate come Dio, proprio perchè riempiti di Spirito del Figlio e del Padre.

Alla fine la non dualità è proprio voluta da Dio perchè si pensi come Lui e lo si capisca nel notro cuore e lo si ascolti intimamente come figli, non più come servi con la paura di essere licenziati o cacciati dall'eden.

rifletti su questo: il dualismo è dei servi, mentre la non dualità è di chi ha ricevuto lo Spirito Santo, proprio perchè Egli genera Comunione d'Intenti senza contraddizione.

ma purtroppo, se mi fai l'analisi logica di quel che scrivo, tu non potrai mai gioire della comunione che ho con Dio mentre alla fine avrai solo speso molte righe per rispondermi senza aver capito il senso delle mie parole.

vai oltre la tua rigida elaborazione teologica, è un consiglio!







dagli stessi per vedere oltre la cortina fumogena del dogma, che è una emanazione della paura dell'Horror vacui, cioè della vacuità della mente in meditazione impersonale e totalmente libera dal falso ego.



Scritto da: LiviaGloria 21/12/2006 21.28

BAGAVAN
00venerdì 22 dicembre 2006 05:16
Correzioni al mio intervento
a te piacerebbe ugualmente perchè attraverso il monarca, quelli come me li brucereste volentieri sul rogo, ne sono certo, o al massimo mi si darebbe la grazia se ritratto tutto quello in cui credo, infatti in quei bui momenti avresti fatto anche la diavola a 4 come fecero per salvare Giovanna d'Arco convincendola a ritrattare la propria visione mistica della sua vocazione, certo non molto in linea con la chiesa di allora.

Tu non nasconderti adesso dietro ad una diplomazia cattolica che da tempo non è più credibile anzi mi sembra anche poco sincera, di la verità, di quelli come me voi cattolici integralisti non ne vedete l'utilità esistenziale, al massimo per darvi la soddisfazione di averci mandati all'inferno, in fondo è quello che vi riesce più semplice piuttosto che dialogare con noi.

Cara Livia, le mie interpretazioni esoteriche e gnostiche della bibbia non possono essere confutate da chi è rimasto/a dualistica/o ed è ancora ancorato/a alla visione rigida e moralistica della storia dell'uomo fin dalla sua fantomatica cacciata dall'Eden, anche questo tutto da spiegare attraverso la chiave esoterica perchè altrimenti ci si ferma ancora al morso della mela e magari al peccato originale considerato solo una perdonabile disobbedienza.

Dio ha fatto a sua immagine e somiglianza l'uomo e la donna, quindi Dio è Padre e Madre dell'umanità, non un artigiano che fatta l'opera la vende al miglior offerente e poi non se ne cura più.

Ecco perchè i miei scritti sono provocanti e non hanno l'ipocrisia, proprio perchè mi interessa che tu ed altri vediate gli opposti estremi del vostro ragionamento e vedendoli ne prendiate le distanze e poi camminiate per la via di mezzo.

Alla fine mi darete atto che la dualità era illusoria e diradata dalla conoscenza di voi stessi, ma prima bisogna allenare la propria mente a vedere emergere le tendenze e i pensieri rigidi e dogmatici cristallizzati nell'esperienza cristiana.

La vostra mente è stata a questo punto sottoposta allo shock intenzionale dell'Anima, vera identità immortale, e ha visto i propri pensieri e tendenze e il loro timer ma senza più identificandosi con essi, ecco allora il distacco dalle emozioni e dalle sensazioni codificate dal database della coscienza mentale.

la mente umana, che è stata educata a sentirsi maschio e femmina, per via dell'eterogenesi adeguatamente riempita di codici comportamentali, in base ad una serie di suggerimenti e condizionali educative, a loro volta in base alla pedagogia moralistica, si sente dualistica e accetta tale sua condizione.

Essa accetta anche la definizione di Anima, ma la consapevolezza dell'Anima è immortale mentre la coscienza della mente è in continua trasformazione dal concepimento alla sua nascita ed è mortale, cambia spesso l'autodefinizione che significa falso ego con diverse maschere durante la crescita e maturazione, ma alla morte l'energia della mente viene riassorbita ancora dalla Luna, la quale è vero perchè è provato in natura, ha influenzato l'incarnazione e la nascita.

ecco che allora come te e altri, è naturale sentirvi femmina e maschio, proprio perchè non avete ancora percepito di voi stessi la vostra vera identità, cioè l'Atman, trascendente, quello che ha liberato la mente dalle identificazioni dualistiche.

essendovi riuscito, al di là della grammatica con cui devo scriverti per cui devo usare il genere maschile o femminile, posso testimoniare la gioia di essere qui per portare un contributo straordinario e utile per tutti al fine di trascendere l'immagine che si vede allo specchio e ci si vede magari belli o brutti, bassi o alti, magri o grassi, ec...ec... sono tutti vestiti e maschere del falso ego, il quale si è cristallizzato e dogmatizzato e persino si ha paura di cambiare la propria vita se Dio chiama al deserto per far fare un po’ di ritiro spirituale.

Tanti anni fa lavoravo e prendevo tanto al mese ma in me ho rivisto la mia vera identità Atmica non duale ed allora non faccio altro che essere unito a Dio per conoscermi meglio sacrificando benessere e soldi, tempo e comodità, per mostrare a tutti che si può essere non dualistici con Dio ed è tutta la mia vita che ho impegnato per questo scopo, non faccio altro.

Sono anche in pensione a 45 anni e ringrazio Iddio mi che ha aiutato ad averla dopo anni di commissioni e domande all'INPS, infatti ho lavorato in ogni branca delle attività umane e ho cercato prima il Regno dei cieli e la sua giustizia, tutto il resto, cioè la Provvidenza, mi è stata data in sovrappiù, perchè l'operaio di Dio ha diritto alla mercede.

ma l'operaio di Dio è amico di Dio e non suo servo, perchè il servo è dualistico e non sa quello che fa il padrone, ma io so quello che fa Dio in me, perchè mi promuove a farlo e mi da le risorse e i mezzi, anche tecnologici.

proprio come Gesù aveva promesso:

il Paraclito vi dirà tutto ciò che vi ho insegnato e ve lo farà mettere in pratica.

cioè proprio come affermo nel mio concetto esistenziale non dualistico, Charitas Christi urget nos.

ma la Carità è intesa come La Potenza Divina d'Amore in noi ricevuta come Spirito Santo in modo non dualistico, cioè in modo da formare una comunione di intenti con Dio.

Ecco perchè Gesù affermò: voi avete il pensiero di Dio, pensate come Dio, proprio perchè riempiti di Spirito del Figlio e del Padre.

Alla fine la non dualità è proprio voluta da Dio perchè si pensi come Lui e lo si capisca nel notro cuore e lo si ascolti intimamente come figli, non più come servi con la paura di essere licenziati o cacciati dall'eden.

Rifletti su questo: il dualismo è dei servi, mentre la non dualità è di chi ha ricevuto lo Spirito Santo, proprio perchè Egli genera Comunione d'Intenti senza contraddizione.

ma purtroppo, se mi fai l'analisi logica di quel che scrivo, tu non potrai mai gioire della comunione che ho con Dio mentre alla fine avrai solo speso molte righe per rispondermi senza aver capito il senso delle mie parole.

vai oltre la tua rigida elaborazione teologica, è un consiglio!
LiviaGloria
00venerdì 22 dicembre 2006 11:54
Re: Re: Re: Re: Livia
... [SM=g27829] come non detto...invece di dire che ti eri sbagliato perché da poco in questi forum...continui a voler confermare cio per cui hai sbagliato...questo conferma la tua battaglia contro la chiesa cattolica...e non la battaglia per Gesu Cristo....
Confermi cio che non sai su me...praticamente i tuoi post sono basati su giudizio verso una persona...cosa devo dirti,confermi tu da te stesso quello che io affermo:la dualitá sará fino la fine...








Scritto da: BAGAVAN 22/12/2006 4.24

a te piacerebbe ugualmente perchè attraverso lui, queli come me li brucereste volentieri sul rogo, ne sono certo, o al massimo mi si darebbe la grazia se ritratto tutto quello in cui credo, infatti in quei bui momenti avresti fatto anche la diavola a 4 come fecero per salvare Giovanna d'Arco convincendola a ritrattare la propria visione mistica della sua vocazione, certo non molto in linea con la chiesa di allora.

Tu non nasconderti adesso dietro ad una diplomazia cattolica che da tempo non è più credibile anzi mi sembra anche poco sincera, di la verità, di quelli come me voi cattolici integralisti



...anche da questo si denota che non conosci assolutamente il mondo cattolico...perché se un vero integralista ti leggesse nel dire che io sono integralista,si offenderebbe... [SM=g27828] ...mi dispiace,ma hai sbagliato anche su questo giudicarmi....





non ne vedete l'utilità esistenziale, tutt'alpiù per darvi la soddisfazione di averci mandati all'inferno, in fondo è quello che vi riesce più semplice piuttosto che dialogare con noi scendeno dal vostro piedistallo teologico dogmatico.





...mamma mia Bagavan...quanto rancore porti nel cuore.... [SM=g27819]





Cara Livia, le mie interpretazioni esoteriche e gnostiche della bibbia non possono essere confutate da chi è rimasto/a dualistica/o ed è ancora ancorato/a alla visione rigida e moralistica della storia dell'uomo fin dalla sua fantomatica cacciata dall'Eden, anche questo tutto da spiegare attraverso al chiave esoterica perchp altrimenti ci si ferma ancora al morso della mela e magari al peccato originale considerato solo una disobbedienza.



...confermi da solo da te stesso la dualitá....le tue sono parole a cui vorresti arrivare...ma per arrivarci il piu vicino possibile...non é negando la dualitá che troverai un po di pace...ma accettandola e "lottandoci" tutti i giorni....perché le vittorie non sono mai definitive,ogni giorno ha la sua "battaglia"..





Dio ha fatto a sua immagine e somiglianza l'uomo e la donna, quindi Dio è Padre e Madre dell'umanità, non un artigiano che fatta l'opera la vende al miglior offerente e poi non se ne cura più.




...non é certamente il pensiero cattolico quello di un Dio che non s interessa all uomo...queste sono frasi tue...tue supposizioni...





Ecco perchè i miei scritti sono provocanti e non hanno l'ipocrisia, proprio perchè mi interessa che tu ed altri vediate gli opposti estremi del vostro ragionamento e vedendoli ne porendiate le distanze e poi camminiate per la via di mezzo.




...mentre tu cerchi di farci vedere gli estremi del ragionamento...io cerco di farti vedere gli "estremi" del tuo scritto...cioé dei fatti..





Alla fine mi darete atto che la dualità era illusoria e diradata dalla conoscenza di voi stessi, ma prima bisogna allenare la propria mente a vedere emergere le tendenze e i pensieri rigidi e dogmatici cristallizzati nell'esperienza cistiana.

La vostra mente è stata a questo punto sottoposta allo shock intenzionale dell'Anima, vera identità immortale, e ha visto i propri pensieri e tendenze e il loro timer ma senza più identificandosi con essi, ecco allora il distacco dalle emozioni e dalle sensazioni codificate dal database della coscienza mentale.

la mente umana, che è stata educata a sentirsi maschio e femmina, per via dell'eterogenesi adeguatamente riempita di codici comportamentali, in base ad una serie di suggerimenti e condizionali educative, a loro volta in base alla pedagogia moralistica, si sente dualistica e accetta tale sua condizione.





...sí,sí....androgino esoterico... [SM=g27823] ...quindi non Dio ci ha fatti maschio e femmina per completarci uno nell altro....ma siamo condizionati dalla nostra mente plasmata...devo dirlo a mio marito!! [SM=x268919] [SM=x268926]

Senti Bag...l anima non ha la dualitá che esiste su queta terra....ma il corpo,la materia é duale...e lo é per il nostro sviluppo spirituale,non che di amore...cosí che tutti abbiamo bisogno uno dell altro e pratica l amarci incondizionatamente...
L amore piu grande sta nella dualitá....cioé nel saper amare la "differenza"...





Essa accetta anche la definizione di Anima, ma la consaevolezza dell'Anima è immortale mentre la coscienza della mente è in continua trasformazione dal concepimento alla sua nascita ed è mortale, cambia spesso l'autodefinizione che significa falso ego con diverse maschere durante la crescita e maturazione, ma alla morte l'energia della mente viene riassorbita ancora dalla Luna, la quale è vero perchè è provato in natura, ha influenzato l'incarnazione e la nascita.



...la luna...poi dici che Paolo ha voluto fare un Gesu pagano.. [SM=g27823]





ecco che allora come te e altri, è naturale sentirvi femmina e maschio, proprio perchè non avete ancora percepito di voi stessi la vostra vera identità, cioè l'Atman, trascendente, quello che ha liberato la mente dalle identificazioni dualistiche.



sí,sí...madre terra,luna,Maria maddalena...androgino...
Senti,io sono femmina perché Dio mi ha voluto cosí e sono fiera di esserlo...come un uomo deve essere fiero di esserlo...ma esserlo vuole dire trascendere la propria condizione in forza dell amore...e non negando cio che Dio ha stabilito....




essendovi riuscito, al di là della grammatica con cui devo scriverti per cui devo usare il genere maschile o femminile, posso tstimoniare la gioia di essere qui per portare un contributo straordinario e utile per tutti al fine di trascendere l'immagine che si vede allo specchio e ci si vede magari belli o brutti, bassi o alti, magri o grassi, ec...ec... sono tutti vestiti e naschere del falso ego, il quale si è cristallizzato e dogmatizzato e persino si ha paura di cambiare la propria vita se Dio chiama al deserto per far fare un po di ritiro spieituale.




Bagavan...non puoi dividere cio che Dio ha creato...cioé non puoi dividere la materia dall anima....sono inseparabili fino la fine...perché una deve amare l altra...e non rifiutarla...non nella negazione si ama...ma nell accettazione...






Tanti anni fa lavoravo e prendevo tanto al mese ma in me ho rivisto la mia vera identità Atmica non duale ed allora non faccio altro che essere unito a Dio per conoscermi meglio sacrificando bemessere e soldi, tempo e comodità, per mostrare a tutti che si può essere non dualistici con Dio ed è tutta la mia vita che ho imegnato per questo scopo, non faccio altro.

Sono anche in pensione a 45 anni e ringrazio Iddio mi che ha aiutato ad averla dopo anni di commissioni e domande all'INPS, infatti ho lavorato in ogni branca delle attività umane e ho cercato prima il Regno dei cieli e la sua giustizia, tutto il resto, cioè la Provvidenza, mi è stata data in sovrappiù, perchè l'operaio di Dio ha diritto alla mercede.

ma l'opeario di Dio è amico di Dio e non suo servo, perchè il servo è dualistico e non sa quello che fa il padrone, ma io so quello che fa Dio in me, perchè mi promuove a farlo e mi da le risorse e i mezzi, anche tecnologici.

proprio come Gesù aveva promesso:

il praclito vi dirà tutto ciò che vi ho insegnato e ve lo farà mettere in pratica.

cioè proprio come affermo nel mio concetto esistenziale non dualistico, Charitas christi urget nos.

ma la Carità è intesa come La Potenza Divina d'Amore in noi ricevuta come Spirito Santo in modo non dualistico, cioè in modo da formare una comunione di intenti con Dio.




...nella dualitá si esercita la forza dell amore...perché é nalla diversitá che s impara ad amare...cioé amare cio che é "diverso" da te....se siamo tutti uguali...quale forza abbiamo di amare?...infatti Gesu disse "se ami quelli che ti amano,che premio ne avete?"...questa frase dimostra come la dulaitá é la forza per la quale perfezionarci nell amore di Dio...infatti Dio ci ama a noi umani...e non certo perché siamo uguali a Lui...ma ci ama di un amore infinito nella nostra dualitá...e la perfezione dell amare come Lui ama,la chiede anche a noi..."amatevi gli uni gli altri come io vi ho amato"...cioé trascendendo la dualitá,ma non vuole dire che non esiste...ma che tramite essa il nostro amore viene provato,fortificato e ingrandioto...





Ecco perchè Gesù affermò: voi avete il pensiero di Dio, pensate come Dio, proprio perchè riempiti di Spirito del Figlio e del Padre.

Alla fine la non dualità è proprio voluta da Dio perchè si pensi come Lui e lo si capisca nel notro cuore e lo si ascolti intimamente come figli, non più come servi con la paura di essere licenziati o cacciati dall'eden.

rifletti su questo: il dualismo è dei servi, mentre la non dualità è di chi ha ricevuto lo Spirito Santo, proprio perchè Egli genera Comunione d'Intenti senza contraddizione.

ma purtroppo, se mi fai l'analisi logica di quel che scrivo, tu non potrai mai gioire della comunione che ho con Dio mentre alla fine avrai solo speso molte righe per rispondermi senza aver capito il senso delle mie parole.

vai oltre la tua rigida elaborazione teologica, è un consiglio!





...anche l analisi é un qualcosa che ci viene dato per discernere...tutto dipende da come si usa...io controbatto a cosa scrivi anche con le parabole di Gesu...che non sono mie....

Il senso di cio che scrivi penso di averlo capito...il discorso é un altro...noi partiamo da punti diversi...la dualitá...mentre tu la vedi come tomba...io la vedo in due prospettive ...quella di forza di amare...o quella di forza di distruggere....
La differenza é che io vedo nell amore la forza di trascendere il dualitá....ma non perché non esiste...ma perché tramite l amore si accetta cosa Dio ha creato e voluto...quindi la mia non é una negazione della dualitá...ma un superamento di essa IN essa...
Dal momento che Dio ci ha dato questa condizione...vuole dire che é in tale condizione che dobbiamo comprendere ed arrivare a Lui...ma arrivare a Lui ci é dato dall amore e SACRIFICIO...e tale sacrificio é dato proprio dalla dualitá..cioé dall accettare gli uomini e il creato cosí come Lui ha deciso che sia fino la fine.








dagli stessi per vedere oltre la cortina fumogena del dogma, che è una emanazione della paura dell'Horror vacui, cioè della vacuità della mente in meditazione impersonale e totalmente libera dal falso ego.



Piertheoriginal
00venerdì 22 dicembre 2006 15:16
Livia
Se Dio ha voluto la dualità è solo per imporci AMORE E SACRIFICIO, od anche per qualcos'altro??? Come si può trascendere questa visione se non se ne raggiunge la consapevolezza??? Sei molto vicina a capire il concetto....prova a vederlo nel suo fine "utilitaristico"....perchè Dio mi ha "imposto" ciò? A quale scopo? Se riesci a rispondere "utilitaristicamente" a questa domando vedrai che tutto ha un senso....ed è un senso PERFETTO come perfetto è il suo disegno Divino [SM=g27811] !
BAGAVAN
00sabato 23 dicembre 2006 03:23
Re: Livia
Pier, secondo te a cosa serve l'analisi logica se non sia ben chiaro e coerente il dartabase dogmatico su cui si è elaborato per induzione le due premesse?

è ovvio che se si vuole confutare qualcuno come voleva fare anche Aristotele, ma per mostrarlo alla berlina dei pregiudizi cattolici, allora si deve escludere che alla fine vi sia una logica, anzi, se le premesse sono basate sul dogma, allora si ha l'induzione e la conseguente falsa logica deduzione, cioè si cade nelò paradosso.

la logica di Livia è un paradosso neppure uno dei migliori in filosofia, perchè la sua dualità è un conflitto tra ricerca della verità (e lei tende alla ricerca naturalmente come tutti i laici) e autoimposizione del dogma, quimdi, a che le serve cercare la verità se l'accetta inesorabilmente preconfezionata dalla teologia?

come si può cercare qualcosa che si crede di avere già?

Nel mio caso io cerco la verità, sempre perchè Dio è infinito e non vuole la cristallizazione dogmatica e i suoi blocchi psicologici tappino le ali del buon ricecatore appassionato e sincero, oserei dire che il Divino in noi è proprio un Dio rispettoso della ricerca laica della verità.

La mia non dualità non esclude il cammino laico della ricerca scientifica o filosofica e altri tipi di ricerca, anzi la interpeta proprio nello spirito di conoscenza di se stessi alla luce della promozione che Dio vuole per tutti.

Il divino in noi, affinchè alleniamo la mente alla mitezza e all'umiltà, ha disposto una momentanea apparente provvisorietà della conoscenza umana, proprio per questo la conoscenza dell'uomo non può essere esautirnte al 100%, quindi l'uomo continuerà nel cammino della conoscenza di se stesso, dell'universo e delle sue leggi che lo regolano.

Fuor di Dio non vi è nulla, quindi è tutto in Lui ma Egli ha disposto mediante il suo Spirito Santo, che anche noi giungessimo alla sua conoscenza ma aiutandoci ad allenare la mente a non consumarla per i soli scopi materiali, anzi a distaccarcene a volte con un sano ascetismo anche laico.

perchè il Divino fa compiere degli esodi ai suoi intimi acollaboratori non dualistici?

Perchè la loro mente sia abituata al distacco, perchè passa la scena di questo mondo. e siamo aiutati a superare la meccanicità mortale di questa esistenza biologica ed entrare sempre più in dimensioni spirituali che trascendono la visione dualistica del bene e del male.

spero che lo si capisca in questo modo, comunque avevo ragione io, voi cattolici usate ancora il sillogismo aristotelico in modo falsamente logico ed è invece un metodo induttivo con premesse dogmatiche preconfezionate, alla fine pretendendo anche di vedere le incoerenze e le contraddizioni altrui.

Livia, mi sono fatto 20 anni di studi aristoteli, per favore, non ostentare la tua logicità dogmatica come conclusione e sentenza di discernimento del bene e del male.

Poi lo sai anche a te che il Divino nell'eden ti avrebbe detto:

non accostarti all'albero della conoscenza del bene e del male, e questo perchè sapeva come era fatta la tua mente umana e non avrebbe voluto che tu cadessi nel duaismo moralistico che ti avrebbe portato ai sensi di colpa e poi a far sentire gli altri in colpa.

Gesù disse: non fate agli altri quello che non vorreste fosse fatto a voi, cioè non applicate contro voi stessi in modo moralistico la conoscenza del mene e del male, perchè poi arrivereste a proiettare sugli altri il vostro stesso discernimento che diverrà sentenza, alla fine dovrete darm i ragione, perchè:

il "sarete giudicati con lo steso giudizio con cui giudicate"

lo riavrete indietro come boomerang e vi accorgerete che la vostra sentenza-discernimento è stata solo un atto di dualismo sordo al divino che vi aveva avvisato in voi stessi.

ma chi è caro pier quell'uomo che non capisce questo mistero?

se per discernimento divento giudice di me stesso, dopo aver morsicato la mela della conoscenza del bene e del male, allora, convinto che il discernimento mi sia stato insegnato da autorità attendibili (teologici dogmatici, oseri dire farisei) allora alla fine anche sugli proietterei il frutto del mio discernimento, ed ecco l'antica accusa reciproca tra edamo ed eva e il serpente.

è molto chiaro Pier, queste accuse reciproche erano la conseguenza dell'interpretazione moralistica de4la conoscenza del bene e del male. Da allora il dualismo divenne anche un bascondersi da Dio in se stessi, quindi, ecco perchè aqdamo ed eva si nascosero alla presenza di Dio nell'Eden.

In realtà Dio abita nell'eden ed è solo stato un atto dualistico-moralistico e con una lunga coda di paglia che i nostri progenitori si nascosero da Lui in se stessi, il cespuglio sta a significare l'ignoranza su se stessi e della conoscenza di Dio.

psicologicamente funziona così:

dal momento che il database moralistico ha formato il discernimento del cattolico, allora egli, se crede di avere peccato, si sente inteprellato da Dio nella sua coscienza ma in realtà è solo una supposizione indotta dalla dottrina sull'accostamento alla confessione, ciò lo porta a far la lista dei suoi peccati al prete, ma rimane ignorante circa le cause karmiche e continuerà a commettere gli stessi peccati, o tali creduti per il lungo menù moralistico insegnato al fedele, più in base alla tradizione teologica umana che in base ai comandamenti.

Ecco che allora il Divino è divenuto il giudice della coscienza e non il Padre misericordioso che ti porterà alla conoscenza di te stesso. Alla fine il devoto è indotto a rimanere e ad accettare questa distanza con Dio, come se il divino fosse divenuto un ospiste scomodo, in virtù della sua continua presenza nell'Anima.

Ma una vota l'Anima è risvegliata e illuminata, la mente viene liberata dalla falsa coscienza moralistica e viene liberata dalle false identificazioni che gli indù chiamano falso ego.

Allora l'uomo rientra nell'eden non dualistico con Dio e vede in se stesso questo Padre e madre misercordiosi, che non aspettavano altro che lui si accorgesse di Loro e che si accorgesse che non sono mai stati sioi giudici ma pazienti e comprensivi. Dio tuttavia è anche un po' severo a colte con i sioi figli e li vuole risvegliare e liberare dal loro dualismo e manda i suoi intimi collaboratori, le guide esoteriche e gnostiche come Gesù per spiegare ai fedeli il senso della sacra scrittura..

buon natale! ascolta Livia, fra qualche settimana sarò invitato ad andare in una famiglia per pregare il riosario con loro, ma essi sanno che medianet la loro ripetizione io attuerò l'alchimia di Dio e in loro vedranno la sua presenza e si conosceranno meglio e scopriranno di avere il Suo Santo Spirito proprio nei loro cuori senza più intermediari moralistici.














Scritto da: Piertheoriginal 22/12/2006 15.16
Se Dio ha voluto la dualità è solo per imporci AMORE E SACRIFICIO, od anche per qualcos'altro??? Come si può trascendere questa visione se non se ne raggiunge la consapevolezza??? Sei molto vicina a capire il concetto....prova a vederlo nel suo fine "utilitaristico"....perchè Dio mi ha "imposto" ciò? A quale scopo? Se riesci a rispondere "utilitaristicamente" a questa domando vedrai che tutto ha un senso....ed è un senso PERFETTO come perfetto è il suo disegno Divino [SM=g27811] !

Ghergon
00sabato 23 dicembre 2006 07:47
La verità è che Dio ha istituito la Santa Chiesa Cattolica perchè diffondesse il Suo Messaggio in terra.
Dio rifiuta la ricerca interiore per il semplice fatto che questa ricerca cozza contro i più evidenti fondamenti teologici.
Dio ha creato l'uomo così come lo vediamo, lo ha redento per dargli la possibilità di essere figlio di Dio.

All'uomo è preclusa ogni sorta di illuminazione semplicemente perchè questa è una pura illusione di stampo demoniaco.

In realtà l'idea balzana di stampo panteista che sussurra che Dio è dentro di noi è del tutto arbitraria e ripete per l'ennesima volta e all'enesima potenza il peccato originale e lo ripete in forme diverse e mascherate.

A quanto pare l'uomo non imparerà mai e continua a sperare di diventare come il Suo Creatore.
Desideri vacui...
Promessa diabolica!
E' vero trattasi di un conflitto egotico.


Lo Spirito Santo MUOVE la Chiesa Cristiana e lo fa da duemila anni.
In realtà lo Spirito Santo non ha nulla a che vedere con questi terribili minestroni religiosi.
Lo Spirito Santo soffia solo da una parte!

Si ruba un po da una religione un po da un altra per condire tutto poi con una buona dose di filosofia aristotelica.


Evidentemente il crearsi un autoreligione che realizzi il nostro più profondo ego e ci permetta di svicolare i punti doverosi della VERA RELIGIONE DI CRISTO è allettante!
Ma è una cattiva strada.

In verità l'uomo non continuerà nessun cammino verso la conoscenza.
Questo cammino potrebbe essere troncato a breve.
Svegliatevi e studiate: la vostra scienza illuminata è in un vicolo cieco da cent'anni!
Aprite gli occhi: è così che vi tratta il vostro padrone, vi da l'illusione di grandi orizzonti ma i primi a saltare sarete voi.
Babilonia insegna.

Il pittoresco termine dualismo morale è un reale insulto a Dio.
Il bene non è il male.

Ho spiegato qui:

freeforumzone.leonardo.it/viewmessaggi.aspx?f=24938&idd...


L'inversione SEMASIOLOGICA del bene col male non è opera Divina.

Lo scopo dell'anima non è quello di essere illuminata, gli indù quindi o SBAGLIANO o MENTONO...

LA VERITA' E' CHE NEI PROGETTI DI DIO non e' contemplato MANDARE GUIDE ESOTERICHE NE GNOSTICHE NE ALTRO SULLA TERRA.
LA VERITA' E CHE IL MALIGNO CONFONDE LE MENTI CON FALSE RELIGIONI sperando che questa varietà di finte filosofie confonda le idee il più possibile al prossimo e che parecchi cadano nella trappola.
Perchè di trappola si tratta.
Auguri...

GESU' CRISTO E' IL FIGLIO DI DIO E NON UNA GUIDA GNOSTICA O ESOTERICA.
GESU' CRISTO E' IL FIGLIO DI DIO quindi figliuolo piano con gli insulti.
GESU CRISTO è FIGLIO DI DIO E LA CHIESA CATTOLICA E' L'UNICA SUA VERITA' IN TERRA.





+Ludwig+
00domenica 24 dicembre 2006 01:52
Hai capito bavagan?,e cosi E BASTA!!!!!(...e non ti permettere a chiamare piu figliuolo il FIGLIO DI DIO,CAPITO BAVAGAN!!!!!lvdwig
BAGAVAN
00domenica 24 dicembre 2006 03:18
Re:
si ho capito maestro, sarà fatto secondo la tua fede! amen!

ciao, auguri sinceri di Buon Natale Ludwig,



Scritto da: +Ludwig+ 24/12/2006 1.52
Hai capito bavagan?,e cosi E BASTA!!!!!(...e non ti permettere a chiamare piu figliuolo il FIGLIO DI DIO,CAPITO BAVAGAN!!!!!lvdwig

+Ludwig+
00domenica 24 dicembre 2006 11:53
avevo paura che non mi avresti capito e difatti, cosi e successo:era un modo per farti capire che non puoi parlare con loro,perche hai visto la conclusione?:devi fare cosi e basta!!! o meglio pier ha voluto trasmettere questo:le cose stanno cosi,e basta!!hai capito bavagan?ma che fa nemmeno piu "tra noi ci capiamo"?buon solstlizio anche a te,e cerca di capirmi la prossima,la mia battuta era bella se non..spiegata,comunque anche se sento quello che pensi di me,non te ne faccio colpe,pero ricordati che gli stereotipi che diciamo che non dobbiamo avere tu nei miei riguardi ne hai e pure troppi(pensaci bene a questo che ti ho appena detto)non e per queste battute che ci siamo scambiati,non e da quello che lo sento,ma lo sento,e ricordati un altra volta tu nei miei confronti sei prevenuito,e siccome ti stimo mi dispiace,ma forse mi sbaglio a stimarti,perche io so perfettamente quale figura ti sei costruito su di me ,e sei proprio fuori stada,a prescindere quello che dirai, tu lo sai quello che intendo,dove la tua telepatia?ora e il momento di vedere se funziona
alidamiano
00domenica 24 dicembre 2006 12:48
Ciao ludwig, io l'ho capita bene la tua battuta [SM=g27827]:
Il problema è che ci sono persone che pensano di possedere la verità assoluta, dopotutto c'è stata una condanna contro il relativismo da parte del Papa...

Seguo molto i tuoi preziosi commenti sul forum del 2012 e quando avrò tempo ti porrò alcune domande su quel tema.
+Ludwig+
00domenica 24 dicembre 2006 14:18
io non scrivo piu qui ,sono tutti amici,ma il motivo e per incomprensione di...fedi..,comunque io per la verita ero venuto sul sito solo per augurare:BUON NATALE A TUTTI,poi ho visto quella discussione,e mi sono inserito,spero che pier non la abbia presa male,non pensó di aver detto cose offensive, volevo solo in modo sherzoso,dal risalto alle posizioni che si hanno,tutto qui.Per alidamiano,ciao,sono contento che leggi quello che scrivo,l unica raccomandazione,sappi discernere quello che scrivo,e molto importante,ecco perche dico,un uomo deve nel suo percorso seguire situazione per situazione,ecco il motivo per cui ti dicevo:che se per esempio stai attualmente approfondendo uno specifico fatto,cerca di leggere solo i post dove mi riferisco a quel problema.Comunque sai una cosa alidamiano?in questi ultimi gg sono "troppo combattivo"cioe sto quasi per perdere la pazienza,sento che sta per scoppiare qualcosa ho troppa potenza dentro forse le previsioni che accadra qualcosa entro il 31 sono vere,anche perche il 2006,e un anno troppo importante per la composizione del suo numero,e non passera senza un brl ricordino,il segno l anno 26 lo lasciera ci potete giurare;non c ela faccio piu a vedere come venga travisata la verita che sta uscendo,solo per il semplice motivo di difendere posizioni le quali sono gia cadute,e fino a quando si parla dal fondo di ignoranza lo posso ,in parte accettare,ma quando vedo che una persona e andata a fondo alla cosa(per cio che e permesso all uomo di fare ad oggi)e poi travisare le verita girando e rigirando solo per riuscire a "rimanere a galla"mi offende,mi deprime,mi fa perdere la pazienza mi uccide,..forse e questo, mi uccide,loro stanno rimettendo un altra volta quello che per loro e il figlio di dio di nuovo al palo,e io ne soffro,perche di piu di tutto quello che si e studiato ,da un punto di vis6ta logico e di concetti,non c ealtro per dimostrare la verita,e se non si capisce con quello la cosa e molto grave caro alidam.e la cosa uccide di nuovo il cristo.Sai una cosa?a proposito di gesu?:cosa e accaduto al cristo dai 12 anni ai 30?risposta:"..come si fa ad esseri padri o figli senza esseri fatti ancora uomini?...",vedi alidam.l uomo che venne salvato,noe,era l unico uomo capace di prendere la sua barca nella capacita di evolversi all interno di se stesso in quella;l unico che il diluvio nel gran mare salvo;e l uomo capace di navigare nella sua medesima barca
BAGAVAN
00domenica 24 dicembre 2006 15:36
Re:
Ludwig guarda che l'h capita la battuta e ti ho risposto in modo spiritoso ma credo accettabile per te!

non ho astio con nessuno caro Ludwig perchè mi si dovrebbe mettere in bocca o nell'animo sentimenti che non ho contro nessuno?

spero in cuor tu che tu mi abbia capito a fondo nelle cose che ho detto e che sono in disaccordo con le paure ingenerate dal papa e dalla chiesa a riguardo dela relativismo e dei percorsi laici alternativi.

Io mi ritengo un laico dissidente dalla chiesa al 100% e il dialogo è possibile sono le gli aasolutisti rinunciano a far pesare i loro dogmi.

Noi laici vogliamo dialogare volentieri a patto che non si impomga il dogma com condizione da credere per forza.



Scritto da: +Ludwig+ 24/12/2006 14.18
io non scrivo piu qui ,sono tutti amici,ma il motivo e per incomprensione di...fedi..,comunque io per la verita ero venuto sul sito solo per augurare:BUON NATALE A TUTTI,poi ho visto quella discussione,e mi sono inserito,spero che pier non la abbia presa male,non pensó di aver detto cose offensive, volevo solo in modo sherzoso,dal risalto alle posizioni che si hanno,tutto qui.Per alidamiano,ciao,sono contento che leggi quello che scrivo,l unica raccomandazione,sappi discernere quello che scrivo,e molto importante,ecco perche dico,un uomo deve nel suo percorso seguire situazione per situazione,ecco il motivo per cui ti dicevo:che se per esempio stai attualmente approfondendo uno specifico fatto,cerca di leggere solo i post dove mi riferisco a quel problema.Comunque sai una cosa alidamiano?in questi ultimi gg sono "troppo combattivo"cioe sto quasi per perdere la pazienza,sento che sta per scoppiare qualcosa ho troppa potenza dentro forse le previsioni che accadra qualcosa entro il 31 sono vere,anche perche il 2006,e un anno troppo importante per la composizione del suo numero,e non passera senza un brl ricordino,il segno l anno 26 lo lasciera ci potete giurare;non c ela faccio piu a vedere come venga travisata la verita che sta uscendo,solo per il semplice motivo di difendere posizioni le quali sono gia cadute,e fino a quando si parla dal fondo di ignoranza lo posso ,in parte accettare,ma quando vedo che una persona e andata a fondo alla cosa(per cio che e permesso all uomo di fare ad oggi)e poi travisare le verita girando e rigirando solo per riuscire a "rimanere a galla"mi offende,mi deprime,mi fa perdere la pazienza mi uccide,..forse e questo, mi uccide,loro stanno rimettendo un altra volta quello che per loro e il figlio di dio di nuovo al palo,e io ne soffro,perche di piu di tutto quello che si e studiato ,da un punto di vis6ta logico e di concetti,non c ealtro per dimostrare la verita,e se non si capisce con quello la cosa e molto grave caro alidam.e la cosa uccide di nuovo il cristo.Sai una cosa?a proposito di gesu?:cosa e accaduto al cristo dai 12 anni ai 30?risposta:"..come si fa ad esseri padri o figli senza esseri fatti ancora uomini?...",vedi alidam.l uomo che venne salvato,noe,era l unico uomo capace di prendere la sua barca nella capacita di evolversi all interno di se stesso in quella;l unico che il diluvio nel gran mare salvo;e l uomo capace di navigare nella sua medesima barca

+Ludwig+
00domenica 24 dicembre 2006 16:25
scusami bag.ho frainteso,volevo solo confermarti la mia stima per come riesci a dire quello che anche io sento ma no mi riesco ad esprimere come te.Sono sicuro che il motivo risieda nel fatto che ognumno ha un compito,e chi si e dovuto "allenare "molto nel proprio ,non ha avuto il tempo di imparare altre cose in modo approfondito,come per dire ci sono i profeti,ci sono chi parla in lingue,ci sono i martiri, etc etc,comunque,sento che sei una persona che ha capito(per quello che e dato ad oggi all uomo capire)e lo sento perche come me hai interposto il regno alle cose materiali(le altre cose ti saranno aggiunte,io come te lo posso dire,anche "la fortuna"che mi ha accompagnato quando ho scelto,e vero piu il benessere materiale lo disprezzi,e piu te ne viene offerto,ma tu sai prima e quindi meglio di me,che chi ancora non lo ha fatto quel passo,lo crede assurdo solo immagginarlo,anche se ha tutta la buona volonta del mondo,e questo viene prima del "tipo "di fede che uno"sceglie"se uno lo farebbe,e poi ,solo dopo questo passo si puo venire a discutere sui siti,sai come si alzerebbe la qualita dei discorsi e quindi l apprendimento?Io lo fatto quel passo e nel modo in cui si deve fare,non dicendo:"adesso mando a quel paese tutto etc etc"no ma come bagavan sa, ha un suo percorso graduale,e quando puoi dire, di averlo fatto e di viverlo,allora si che puoi dire qualcosa,anche sbagliata,insomma hai "diritto" di parlare.ora tutto quello che si puo dire ,fraintendere,o rispondere a questo post non mi interessa,il mio intento era solo ascambiare due chiacchiere con bavagan,al quale auguro un buon sostlizio(agli altri gia li ho fatti gli auguri)ciao baga.torno nella mia trincea,e li che ho le mie battaglie,non ti schifare dei termini "militari"io li uso solo per far capire,come la bibbia daltronde. Scrivo nel sito"gemello",ma quando ho tempo vengo a leggerti,come vedi,per scriverci ,ci vengo solo a pasqua e come vedi a natale,quindio ci risentiamo verso mrzo,bye-bye-.lvdwig
BAGAVAN
00domenica 24 dicembre 2006 22:54
Re:
caro Ludwig uniamci per fare al Webmaster Victor e agli utenti un Buon Natale!

cari amici miei, Livia ecc ec.. depositiamo davanti al natale che viene le nostre discussioni animate e permettiam al Divino, l'Emmanuele con noi, di addolcire i nostri cuori.

consapevoli che i nostri post possono essere stati un richiamo forte ai valori del CIELO sappiamo anche che non siamo in alcun modo nemici giurati del dialogo, anzi ognuno a mdodo suo chiarisce a se stesso il proprio ruolo man mano che si dialoga apertamente senza pregiudiziali.

detto questo, auguro a tutti di cuore un Buon Natale e ci risentiamo ancora ben carichi di argomenti dopo le feste.

in fondo in fondo tutti vogliono la comunione con Dio per esserne illuminati 24 ore su 24, collegamento internet con il Divino a triliardi di Gb al secondo.


Scritto da: +Ludwig+ 24/12/2006 16.25
scusami bag.ho frainteso,volevo solo confermarti la mia stima per come riesci a dire quello che anche io sento ma no mi riesco ad esprimere come te.Sono sicuro che il motivo risieda nel fatto che ognumno ha un compito,e chi si e dovuto "allenare "molto nel proprio ,non ha avuto il tempo di imparare altre cose in modo approfondito,come per dire ci sono i profeti,ci sono chi parla in lingue,ci sono i martiri, etc etc,comunque,sento che sei una persona che ha capito(per quello che e dato ad oggi all uomo capire)e lo sento perche come me hai interposto il regno alle cose materiali(le altre cose ti saranno aggiunte,io come te lo posso dire,anche "la fortuna"che mi ha accompagnato quando ho scelto,e vero piu il benessere materiale lo disprezzi,e piu te ne viene offerto,ma tu sai prima e quindi meglio di me,che chi ancora non lo ha fatto quel passo,lo crede assurdo solo immagginarlo,anche se ha tutta la buona volonta del mondo,e questo viene prima del "tipo "di fede che uno"sceglie"se uno lo farebbe,e poi ,solo dopo questo passo si puo venire a discutere sui siti,sai come si alzerebbe la qualita dei discorsi e quindi l apprendimento?Io lo fatto quel passo e nel modo in cui si deve fare,non dicendo:"adesso mando a quel paese tutto etc etc"no ma come bagavan sa, ha un suo percorso graduale,e quando puoi dire, di averlo fatto e di viverlo,allora si che puoi dire qualcosa,anche sbagliata,insomma hai "diritto" di parlare.ora tutto quello che si puo dire ,fraintendere,o rispondere a questo post non mi interessa,il mio intento era solo ascambiare due chiacchiere con bavagan,al quale auguro un buon sostlizio(agli altri gia li ho fatti gli auguri)ciao baga.torno nella mia trincea,e li che ho le mie battaglie,non ti schifare dei termini "militari"io li uso solo per far capire,come la bibbia daltronde. Scrivo nel sito"gemello",ma quando ho tempo vengo a leggerti,come vedi,per scriverci ,ci vengo solo a pasqua e come vedi a natale,quindio ci risentiamo verso mrzo,bye-bye-.lvdwig

LiviaGloria
00lunedì 25 dicembre 2006 11:24
Buon natale anche a voi:Bagavan e Ludving....che il Cristo possa essere nei cuori di tutti. [SM=g27823]
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 13:40.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com