Il Tempo dell'Anti-Cristo

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LiviaGloria
00venerdì 6 marzo 2009 11:06
Il Tempo dell'Anti-Cristo

"Figlioli, questa è l'ultima ora. Come avete udito che deve venire l'anticristo, di fatto ora molti anticristi sono apparsi. Da questo sappiamo che è l'ultima ora (...). Chi è il menzognero se non colui che nega che Gesù è il Cristo? L'anticristo è colui che nega il Padre e il Figlio" (1 Gv 2,18-22).

"L'ultima ora" che s. Giovanni descrive, come l'ora dell'anticristo, riguarda anche il nostro tempo, poiché anche noi siamo "dentro" in quell'ora. L'ora di cui parla Giovanni non è l'ora dell'orologio, composta di sessanta minuti, con cui noi scandiamo il ritmo del tempo. L'ora di Giovanni designa l'era escatologica, quella che la Bibbia chiama "ultimi giorni", inaugurata dalla morte e dalla risurrezione di Cristo, che comprende tutto il tempo della Chiesa militante fino al tempo della salvezza, al ritorno di Cristo.

Se dunque anche il nostro tempo rientra in questo periodo intermedio, possiamo dire che questo è anche il tempo dell'anticristo. Giovanni, nella sua lettera, ci mostra una specie di progressione del male nel corso della storia: prima gli "anticristi", poi l'"Anticristo" in persona. Ma chi sono gli anticristi? Giovanni risponde al singolare: "E' colui che nega che Gesù è il Cristo! L'anticristo è colui che nega il Padre e il Figlio".

Storicamente parlando, l'anticristo è quello spirito di opposizione e di corruzione che contrasta l'azione salvifica di Cristo sulla terra. La sua è un'azione multiforme e intelligente, che ha come scopo quella di contrastare l'opera di Dio tra gli uomini e di allontanare definitivamente l'uomo dal suo creatore. Possiamo dividere l'opera dell'anticristo in due periodi storici principali che vanno dal I secolo dell'era cristiana fino al XVII secolo e dal XVIII secolo fino al XX secolo.

Primo periodo - Uno dei primi passi dell'anticristo fu quello di seminare discordie sulla natura e sulla persona di Gesù, di qui le prime eresie già a partire dal I secolo. Il contrasto con il potere politico di Roma pagana, che causò la prima grande fioritura di martiri cristiani e che proseguì, a fasi alterne, fino al IV secolo. Poi vennero i problemi ecclesiologici, teologici e politici, di qui i due maggiori scismi: quello fra la Chiesa d'Occidente e la Chiesa d'Oriente, nel 1054, e quello fra la Chiesa Cattolica e il Protestantesimo, avvenuto nel XVI secolo. Il contrasto religioso e militare con il mondo islamico occupò, a fasi alterne, l'epoca medioevale e, in parte, anche il Rinascimento tanto che solo per un miracolo l'Occidente riuscì a fermare la sua forza d'espansione militare (assedio di Vienna 1683).

Ma, se la battaglia contro l'Islam era stata vinta, altre battaglie più insidiose attendevano il cristianesimo. Con il Rinascimento si cercò di portare quell'equilibrio, fra mondo spirituale e mondo materiale, fra scienza e teologia, fra ragione e fede, che nel periodo precedente era mancato. Tuttavia, l'umanesimo rinascimentale imboccò ben presto la strada che lo porterà, nei secoli successivi, verso l'Illuminismo e il Positivismo. Lo spirito dell'anticristo aveva ancora una volta sedotto l'uomo facendo leva sul suo orgoglio e sulla sua fragilità. Quanti scandali e quante infedeltà, non solo in quest'epoca, da parte degli stessi cristiani, hanno aiutato, anche se indirettamente, lo spirito dell'anticristo!

Secondo periodo - In questa fase storica, che comprende il periodo che va dal XVIII secolo fino al XX secolo, abbiamo il pieno sviluppo dello scientismo e del razionalismo. Qui l'anticristo prosegue la sua opera di contrapposizione, di demolizione della Chiesa e del Messaggio cristiano. Dopo avere diviso la Chiesa nella sua unità organica (a livello teologico, liturgico, ecclesiologico e culturale, vere premesse di una unità anche politica dell'Europa), inizia la sua campagna di demolizione ontologica del concetto di uomo e della metafisica del creato. Scientismo e razionalismo, che ben poco avevano a che fare con la vera "scienza" e la vera "retta ragione" intese in senso tomista, rappresentavano la nuova sapienza da contrapporre al Cristianesimo. Una volta che questa sapienza stabilì che solo il principio pensante era reale, essa giunse presto ad identificarlo con l'Essere supremo, infine questo scomparve, dietro all'immagine gigantesca, ma immaginaria, dell'uomo-re della natura e dio unico del suo piccolo universo. L'anticristo giunse ad intaccare, in tal modo, l'uomo sul piano religioso, intellettuale, sociale e morale.

Così, durante questi ultimi secoli, si cadde sempre più nel relativismo religioso e morale. Con lo studio comparato delle religioni, si giunse alla conclusione che, in pratica, le religioni si rassomigliano tutte e che esse sono il vero oppio dei popoli (Marx). La società veniva così evolvendosi su principi essenzialmente immanestistici e materialistici. Nasceva il marxismo, come reazione interna al capitalismo e alla società liberal - borghese del XIX secolo, ma la visione del mondo e dell'uomo, ereditata dall'Illuminismo e dal Positivismo, era sempre la stessa: Dio non esiste e l'uomo è un animale come tutti gli altri, anche se ha la prerogativa della razionalità. Il marxismo, nato nel seno del capitalismo europeo, esasperò semmai l'aspetto sociale e politico, imponendo di fatto la dittatura di una classe (in realtà di un partito!) sulle altre. Al mito dell'economia e del libero mercato, del liberalismo europeo, il marxismo contrappose la dittatura in nome di un certo tipo di economia e di un certo tipo di credo materialista, già insito nel capitalismo stesso. Liberalismo economico e marxismo, solo apparentemente contrapposti, erano in realtà le due teste di un unico mostro, quelle del materialismo pratico e teorico. Non per niente l'Apocalisse dipinge tutti i sistemi politici sotto le sembianze di forme mostruose, cioè come l'immagine della multiforme azione dell'anticristo.

A livello individuale, la cultura dell'anticristo si basò sempre più sul culto della propria individualità (individualismo) e del proprio benessere (edonismo), sul relativismo morale e religioso, che finirà ben presto per tramutarsi in quel nichilismo che è la vera culla di ogni violenza sia individuale che collettiva dell'era moderna. Lo spirito dell'anticristo, nel nostro tempo, ha scisso sempre più l'uomo dalla sua vera origine e dal suo vero scopo, lasciandolo in balia della sua fragilità e della precarietà dell'esistenza, come se un naufrago si trovasse a un tratto su una barca senza timoniere, senza ricordare né da dove viene né dove deve andare.

Tuttavia, in questa seconda fase, siamo ancora nel tempo degli "anticristi", come direbbe Giovanni. Solo quando tutti i preparativi saranno ultimati, preparativi durati molti secoli, apparirà colui, cioè l'Anticristo, che dovrà incarnare alla massima potenza il rifiuto della vera fede e della persona di Cristo in tutte le sue dimensioni: umane, culturali, religiose e politiche. Egli, per avere successo (anche tra gli eletti di Dio: Mt 24,24), userà le armi tipiche del serpente antico, cioè la menzogna e l'inganno.

A dire il vero, non possiamo, cristianamente parlando, chiudere gli occhi di fronte ad una molteplicità di segni che ci inducono a pensare che siamo ormai nella fase della piena maturazione dei "tempi". Anche Giovanni Paolo II, in un discorso tenuto a Fatima il 13/05/82, sembra presentire tale pericolo:"Di fronte a noi sta il pericolo dell'apostasia da Dio, della lotta contro Dio e contro tutto ciò che è sacro e divino. Siamo forse vicini al tempo predetto da S. Paolo, il tempo dell'anticristo che si alza contro Dio e contro ogni specie di religione. E' il tempo però in cui anche lo Spirito Santo mobilita, attraverso la Madonna, tutta la Chiesa." (Citato da don A. Mutti su 'Eco' 72 - Il riferimento è a 2 Tess, 2, 1-8). Di qui il compito della vigilanza che il Vangelo sempre raccomanda (Lc 12,35).


Il Volto dell'Anti-Cristo

"Ora vi preghiamo, fratelli, riguardo alla venuta del Signore nostro Gesù Cristo..., di non lasciarvi così facilmente confondere e turbare..., quasi che il giorno del Signore sia imminente. Nessuno vi inganni in alcun modo! Prima infatti dovrà avvenire l'apostasia e dovrà essere rivelato l'uomo iniquo, il figlio della perdizione, colui che si contrappone e s'innalza sopra ogni essere che viene detto Dio o è oggetto di culto, fino a sedere nel tempio di Dio, additando se stesso come Dio. [...] Il mistero dell'iniquità è già in atto, ma è necessario che sia tolto di mezzo chi finora lo trattiene. Solo allora sarà rivelato l'empio..., la cui venuta avverrà nella potenza di satana, con ogni specie di portenti, di segni e prodigi menzogneri, e con ogni sorta di empio inganno per quelli che vanno in rovina perché non hanno accolto l'amore della verità per essere salvi" (2 Ts 2,1-10).

Se nel numero di settembre (1996), su questa stessa rivista, ho cercato di rendere ragione delle parole di Giovanni (vedi 1 Gv 2,18-22) a proposito "dell'ultima ora" e dell'Anticristo che deve venire, mi è sembrato giusto concludere il discorso sull'Anticristo con questo secondo articolo, concentrando l'attenzione sulla sua persona e sui segni che lo accompagneranno. Questo affinché nessuno si lasci ingannare da quello che farà o dirà. Per fare questo ho preso il brano di Paolo ai Tessalonicesi, sopra citato, come canovaccio interpretativo in quanto mostra i tratti fondamentali del nostro problema.

In questo brano (2 Ts 2,1-12), Paolo, si limita a precisare che il ritorno (a quel tempo) di Gesù non era imminente, ma che occorreva prima che si verificassero due fatti fondamentali: l'"apostasia" e l'apparizione sulla scena della storia (soprattutto della storia della Chiesa) dell'"uomo iniquo".

Cerchiamo ora di esaminare entrambi questi fatti.

La parola "apostasia", in teologia, significa l'abbandono volontario della fede da parte di chi professava una determinata fede religiosa (nel nostro caso la fede cristiana). Al concetto di apostasia si accompagna, per vicinanza tematica, anche il concetto di "eresia", non come abbandono totale della fede, ma come abbandono di singole verità che appartengono anch'esse all'insieme della rivelazione, così come la Tradizione della Chiesa le ha tramandate. Ora, nell'era moderna e in particolare nel XX secolo, ebbe luogo un fenomeno che, diversamente dall'eresia, non era mai accaduto nella storia della Chiesa, cioè l'apostasia di massa di intere popolazioni un tempo cristiane. Non si trattò più di un rifiuto di singole verità da parte di singoli o di piccoli gruppi, ma del rifiuto organico, sistematico e pratico di ogni fede soprannaturale da parte di vaste masse di uomini e donne. Fu un capovolgimento ontologico e antropologico che segnò profondamente interi continenti e alla quale la Chiesa non era forse preparata.

Ed è questa l'"apostasia" cui Paolo si riferisce nella sua lettera ai Tessalonicesi. Essa è un passaggio storico troppo importante e decisivo per la storia della Chiesa e dell'umanità perché Paolo (e con lui tutta la Sacra Scrittura) non ci facesse caso. Ed è proprio in questo humus materialista e immanentista che si fa strada "l'uomo iniquo" di cui parla la lettera di Paolo. Tuttavia, lo si noti bene, l'Anticristo, quando apparirà, non si presenterà apertamente come apostata, ma come un rinnovatore religioso, amico di Dio e degli uomini. Ma qui sta la menzogna e l'inganno, poiché la sua sarà in realtà una eresia gnostica molto vicina al Modernismo. Esso si servirà della secolarizzazione, da una parte, e del risorgente sincretismo religioso alla "New Age", dall'altra, per attaccare, dall'interno, il nocciolo del cristianesimo, cioè Gesù Cristo. Proprio per lui sembrano state dette queste parole di Gesù: "In verità, in verità vi dico: Chi non entra per la porta nell'ovile delle pecore, ma s'arrampica da un'altra parte, è un ladro e un bandito. Chi invece entra per la porta, è il pastore delle pecore [...] in verità vi dico: Io sono la porta delle pecore..." (Gv 10,1-2;7a).

Allora che cosa distingue gli anticristi dall'Anticristo? Ci sono, a mio modesto parere, una pluralità di gradi nel fare il male, come ci sono diversi gradi nel fare il bene. Un santo, ad esempio, raggiunge un grado di perfezione superiore rispetto ad un cristiano mediocre. La stessa cosa accade anche nel male dove, l'Anticristo personificato, raggiungerà una perfezione maggiore nel fare e nel volere il male, superiore al resto degli anticristi che l' hanno preceduto. Egli s'insuperbirà talmente che si contrapporrà a Cristo stesso fino a sedere nel tempio di Dio, come dice Paolo, non come servo dei servi ma con un culto maniacale per la propria persona, "additando se stesso come Dio".

Che cosa s'intende per "tempio"? Per tempio di Dio si possono intendere tre cose: a) il cuore dell'uomo, in quanto egli esercita un potere seduttore là dove dovrebbe regnare solo Dio (Mt 24,24; Ap 13,1-8); b) il tempio di pietra, cioè il centro religioso della cristianità cattolica, ovvero il Vaticano. La Sacra Scrittura, con Ezechiele, parla anch'essa di un luogo concreto dove è situato questo tempio: "seggio divino in mezzo ai mari" (28,2) e, con Isaia, di "monte dell'assemblea nelle parti più remote del settentrione" (14,13); c) la Chiesa come tempio dove dimora il popolo di Dio. Io propendo più per l'interpretazione "b", anche se le soluzioni "a" e "c" sono strettamente collegate e contigue al punto "b".

Paolo dice ancora che "Il mistero dell'iniquità è già in atto, ma è necessario che sia tolto di mezzo chi finora lo trattiene. Solo allora sarà rivelato l'empio...". Questo significa che l'azione del male contro la Chiesa era già in atto ai tempi di Paolo, ma che solo quando sarà tolto di mezzo la fede in Cristo, per mezzo dell92attuale apostasia (o secolarizzazione) di massa e dopo che l'annuncio del Vangelo, grazie anche ai numerosi viaggi papali e l'impegno di tanti missionari sparsi per il mondo, sarà stato portato a tutti i popoli della terra, come già sta avvenendo, l'empio potrà rivelarsi in tutta la sua potenza di seduttore.

Dicevamo sopra che egli, secondo Paolo, sederà nel tempio. Nessuno può assidersi nel "tempio di Dio", nel nostro caso all'interno della Santa Sede, senza avere una qualche dignità sacerdotale o episcopale. Infatti, il termine "sedere nel tempio di Dio" esprime innanzi tutto una dignità e una qualità "sacra" di comando, o di grandi responsabilità, da parte di chi "siede" nel tempio. E' perciò probabile che egli sia attualmente collocato nella gerarchia cattolica (anche se non è necessario che lavori già in Vaticano), estremamente colto in teologia e nelle scienze umane e che, prima di cambiare segretamente padrone, sia stato un campione nel campo dello spirito. Egli sarà per questo il Giuda perfetto, come già scriveva s. Giovanni: "Sono usciti di mezzo a noi, ma non erano dei nostri; se fossero stati dei nostri, sarebbero rimasti con noi; ma doveva rendersi manifesto che non tutti sono dei nostri" (1 Gv 2, 19. Vedere anche 2 Pt 2,20-22).

Il problema dell'Anticristo, o falso profeta come lo chiama l'Apocalisse (16,13), è quindi un fatto che riguarda prima di tutto la vita della Chiesa. Esso non giunge dall'esterno, ma dall'interno. Egli è il cavallo di Troia del Dragone (il diavolo), della prima e seconda bestia (cioè della massoneria mondiale e della massoneria infiltrata nella gerarchia della Chiesa), citati nell'Apocalisse (Ap 13), che vogliono una chiesa fantoccio, non più al servizio di Dio, ma del mondo e dei suoi più o meno occulti padroni.

Il suo cavallo di battaglia sarà l'ecumenismo e il rinnovamento della Chiesa in molti campi, ma in realtà sarà una sorta di neomodernismo. Alcuni segni già si avvertono in diversi paesi europei dove, i suoi epigoni, già si battono per il sacerdozio per donne e uomini sposati; l'abolizione del celibato dei sacerdoti; l'ammissione ai sacramenti dei divorziati; la democratizzazione del governo della Chiesa, fino ad arrivare anche alla trasformazione della s. Messa facendo di essa una semplice commemorazione di tipo protestante, eliminando di fatto l'eucaristia (Mt 24,15).

Sarà il paladino del dialogo, ma non della comunione fraterna; della filantropia, ma non della carità; della cultura, ma non della sapienza di Dio; sembrerà saggio per il mondo, ma sarà empio agli occhi di Dio; sembrerà benedire, ma in realtà le sue saranno maledizioni; forse farà anche dei prodigi (Mt 24,24), ma questi non verranno da Dio; sembrerà essere il rinnovatore della Chiesa, ma in realtà sarà uno scismatico e cercherà di dividere e di demolire la Casa di Dio fra gli uomini, tuttavia non riuscirà nel suo intento perché il Verbo di Dio interverrà personalmente (Ap 19,20). Tale intervento è annunciato implicitamente anche a Fatima e, recentemente, ribadito dalla Vergine stessa a don Stefano Gobbi in un messaggio del 5 dicembre 1994:"...Ti confermo che per il grande giubileo del duemila avverrà il trionfo del mio Cuore Immacolato, che vi ho predetto a Fatima ed esso si realizzerà con il ritorno di Gesù nella gloria, per instaurare il suo Regno nel mondo...".


Profezia sull’Anticristo

Attribuita a S. Odilia o Ottilia nata circa nel 660 e morta circa nel 720. Ascolta o mio, fratello poiché io ho visto il terrore della foresta e delle montagne, lo spavento che ha agghiacciato i popoli. t venuto il tempo quando la ... sarà chiamata la nazione più battagliera della terra. È arrivata l'epoca quando sorgerà dal suo seno il guerriero terribile che intraprenderà la guerra mondiale e che i popoli in armi chiameranno l'Anticristo.

Colui che sarà maledetto dalle madri piangenti i loro figliuoli come Rachele.

Venti popoli diversi si combatteranno in questa guerra.. Il conquistatore si partirà dalle rive del Danubio. La guerra che egli incomincerà sarà la più spaventosa che l'umanità abbia mai vista.

Le armi saranno dei pendagli lucenti che le loro mani brandiranno come torce infiammate. Egli riporterà delle vittorie in terra ed in mare e fino nell'aria perché si libreranno i suoi guerrieri alati fino al firmamento e getteranno il fuoco sulle città e causeranno grandi incendi.

Le nazioni saranno sorprese ed esclameranno: "Da dove viene la sua forza?"

La terra sarà distrutta per il cozzo dei combattimenti. I fiumi saranno rossi di sangue ed i mostri marini stessi s'immergeranno nel più profondo degli oceani atterriti.

Le generazioni future si stupiranno che i loro avversari non abbiano arrestato la marcia della vittoria. Torrenti di sangue coleranno giù dalle montagne; questa sarà l'ultima battaglia, con tutto ciò il conquistatore avrà raggiunto l'apogeo dei suoi trionfi, verso il sesto mese del secondo anno di ostilità.

Questa sarà la fine del primo periodo detto delle vittorie sanguinose.

Egli crederà allora di poter dettare le sue condizioni.

La seconda parte eguaglierà in lunghezza la metà della prima.

Sarà chiamato il periodo di dominazione. Sarà fecondo di sorprese che faranno fremere i popoli. Questa non sarà ancora la fine, ma il principio della fine allorquando il combattimento si svolgerà nella città delle città.

A questo momento molti dei suoi lo vorranno lapidare, ma si faranno cose prodigiose in oriente.

Il terzo periodo sarà di corta durata, si chiamerà il periodo d'invasione perché per un giusto ritorno di cose il paese conquistatore sarà invaso da tutte le parti.

Le armate saranno diminuite per gran mali e tutti diranno: "Il dito di DIO è là".

I popoli crederanno che la fine sia vicina, lo scettro cambierà di mano in mano; i suoi si rallegreranno. Tutti i popoli spogliati riacquisteranno quello che essi avevano e qualche cosa dì più.

La regione parigina sarà salvata essa stessa a causa delle montagne benedette e delle sue donne devote.

Tuttavia tutti avranno aumento delle proprie perdite. Ma i popoli andranno sulle montagne e renderanno grazie al Signore perché gli uomini avranno visti tali orrori e abominazioni in questa guerra che per generazioni non se ne vedranno più.

L'ora della pace sulla spada sarà arrivata e si vedranno i due corni della luna riunirsi alla croce perché in questi giorni gli uomini atterriti adoreranno DIO, in verità il sole brillerà di uno splendore insolito.

(Articoli apparsi sul mensile "Il Segno del Soprannaturale" e gentilmente concessi dall'autore)



La Venuta dell'Anti - Cristo

La beata Anna Maria Taigi (1769-1837): diceva ugualmente, dopo avere descritto gli avvenimenti:"San Michele che apparirà sulla Terra sotto forme umane terrà il demonio incatenato fino all'epoca della predicazione dell'Anti Cristo. In quel tempo, la religione stenderà dappertutto il suo impero: Unus Pastor. I Russi saranno convertiti, come pure gli Inglesi e la Cina, e il popolo sarà nel giubilo contemplando questo trionfo strepitoso della Chiesa. Allora apparirà il seduttore".

Sèdir: (scrittore mistico dell'inizio del XX secolo) fu senza dubbio il migliore che abbia analizzato la personalità dell'Anti-Cristo. "Il luogotenente del Principe di questo mondo, con lo speciale incarico di contrastare l'attività religiosa di Cristo, è l'Anti-Cristo". L'Anti-Cristo è uno spirito individuale potentissimo e di un attività vastissima. Egli comanda ad altri spiriti subalterni come lui, egli può mettere in azione certe forze naturali, egli può ispirare gli uomini che le ricercano, ossessionare i deboli, suggestionare quelli che si sono imprudentemente avventurati in certe regioni dell'occulto. Egli può avere un'apparenza corporea, ed è certo che un giorno egli apparirà sulla terra come un uomo simile a noi. Ma lo si riconoscerà per certi segni: egli sarà rivestito di tutta pompa della potenza terrestre, egli avrà la ricchezza, la gloria, gli ossequi della folla, tutti i doni apparenti dell'intelligenza. Egli ammalierà , avrà la bellezza del corpo e tutto ciò che ottiene le approvazioni della folla".

L'Origine dell'Anti - Cristo

Il Segreto de La Salette indica la sua nascita: "L'Anti-Cristo nascerà da una religiosa ebraica, da una falsa vergine che sarà in comunicazione con il vecchio serpente, il maestro dell'impurità . Il suo padre sarà un vescovo". Siccome non esistono religiose nella religione israelita, si può pensare che la madre dell'Anti-Cristo è verosimilmente una religiosa cattolica di origine ebraica, soprattutto se il padre è vescovo. In molte rivelazioni lo indicano come nato dal seno della Chiesa romana, come Giuda era uno dei dodici Apostoli.

Suor della Natività, Clarissa di Fougères (1701-1738), ricevette una rivelazione identica:"L'Anti-Cristo nascerà da una donna maledetta ma che simula la santità e da un uomo maledetto, dai quali il demonio formerà la sua opera con un permesso di Dio. La sua madre farà parte di sedicenti religiose che si voteranno a parole alla continenza...Una di queste vestali farà nascere l'Anti-Cristo, di cui ella ignorerà il padre..."(probabilmente a causa di possibilità multiple). "Non avrà ancora dieci anni che sarà potente, il più sapiente di tutti. Userà in pieno la sua potenza all'età di trenta anni".

Suor Benedetta del Laus (Hautes - Alpes, 1664 - 1748) udì un giorno la Vergine dirle:"Alla fine dei tempi, l'Anti - Cristo parlerà tre volte meglio di Mio Figlio".

Santa Ildegarda descrisse l'Anti - Cristo nel XII secolo con le stesse parole dette dalla Vergine Santissima a La Salette nel 1846:"...Dopo avere trascorso una giovinezza silenziosa in mezzo a uomini molto perversi e in un deserto dove ella sarà stata condotta da un demonio travestito da angelo di luce, la madre del figlio di perdizione lo concepirà e lo darà alla luce. Il figlio di perdizione è questa bestia fortemente cattiva (come San Giovanni lo chiama nell'Apocalisse) che farà morire quelli che si rifiuteranno di credere in lui, che si assocerà ai re, i principi, i grandi e i ricchi che disprezzano l'umiltà , ed avrà stima solo per l'orgoglio, che, infine soggiogherà l'universo intero con mezzi diabolici.

Sembrerà che egli agiti l'aria, che faccia discendere il fuoco dal cielo, produrre dei lampi, il tuono e la grandine, rovesciare le montagne, seccare i fiumi, spogliare il verde degli alberi, delle foreste e renderglielo in seguito. Sembrerà pure che egli renda gli uomini ammalati, che guarisca gli infermi, che cacci i demoni, e qualche volta resusciti i morti, facendo in modo che un cadavere si muova come se fosse in vita. Tuttavia questa specie di risurrezione non durerà mai oltre un'ora perché la gloria di Dio non ne soffra.

Conquisterà molte persone dicendo loro:"Voi potete fare tutto ciò che vi piacerà , rinunciate al digiuno, è sufficiente che voi mi amiate, che sono il vostro Dio". Mostrerà loro dei tesori e delle ricchezze e permetterà che essi si abbandonino ad ogni specie di festino, come essi li vorranno. Li obbligherà a praticare la circoncisione e parecchie osservanza giudaiche dicendo loro:"Colui che crederà in me riceverà il perdono dei suoi peccati e vivrà con me eternamente". Respingerà il battesimo ed il vangelo e deriderà tutti i precetti che la Chiesa ha dato agli uomini per conto Mio. Infine, egli dirà ai suoi partigiani:"Colpitemi con un gladio, e mettete il mio corpo in un lenzuolo senza macchia fino al giorno della mia resurrezione".

Si crederà di avergli realmente procurato la morte e, da parte sua, egli farà finta di risuscitare, dopo di che egli comanderà ai suoi servitori di adorarlo. Quelli che per amore per il Mio Nome, rifiuteranno di rendere questa adorazione sacrilega al figlio della perdizione, egli farà morire in mezzo ai più grandi tormenti. Ma Io invierò i miei due testimoni Enoch ed Elia, che ho riservato per quel tempo. La loro missione sarà di combattere quest'uomo del male, e di ricondurre nella via della verità quelli che egli avrà sedotto. Essi avranno la virtù di operare i miracoli più strepitosi in tutti i luoghi nei quali il figlio della perdizione avrà diffuso le sue cattive dottrine.

Tuttavia Io permetterò che questo malvagio li faccia morire e darà loro nel cielo la ricompensa dei loro lavori. Quando il figlio di perdizione avrà compiuto tutti questi progetti, egli radunerà i suoi credenti e dirà loro che egli vuole salire in cielo. Nello stesso momento di questa ascensione, un colpo di fulmine lo abbatterà e lo farà morire. D'altra parte, la montagna dove egli si sarà stabilito per operare la sua ascensione, sarà immediatamente coperta da una nube, che diffonderà una corruzione insopportabile e veramente infernale, cosa che alla vista del suo cadavere coperto di marciume, aprirà gli occhi ad un gran numero di persone e farà dichiarare il loro miserabile errore.

Dopo la triste disfatta del figlio della perdizione, la sposa di Mio Figlio, che è la Chiesa, brillerà di una gloria senza uguali e le vittime dell'errore cercheranno in gran fretta di rientrare nell'ovile. Quanto a sapere in quale giorno, dopo la caduta dell'Anti-Cristo, il mondo dovrà finire, l'uomo non deve cercare di conoscerlo, non potrebbe conoscerlo. Il Padre se né riservato il segreto. "Oh!Uomini, preparatevi al giudizio!".

Maria Valtorta: conferma la dominazione dell'Anti - Cristo nello stesso seno della Chiesa romana:"Sarà una persona molto in vista, come un astro. Non come un astro umano che brilla in un cielo umano. Ma un astro di sfera soprannaturale che, cedendo alle blandizie del nemico, conoscerà l'orgoglio dopo l'umiltà , l'ateismo dopo la fede, la lussuria dopo la castità , la fame dell'oro dopo la povertà evangelica, la sete di onori dopo il nascondimento. Sarebbe meno raccapricciante veder cadere una stella dal firmamento piuttosto che vedere precipitarsi nelle spire di Satana questa creatura già designata, e che copierà il peccato di suo padre d'elezione. Lucifero, per orgoglio, è divenuto il Maledetto e l'Oscuro. L'Anti-Cristo per l'orgoglio di un momento, diverrà il maledetto e l'oscuro, dopo essere stato un astro della mia armata. Ma in verità , Io vi dico pure che la terra sarà parimenti distrutta quando l'abominazione della desolazione entrerà nel nuovo sacerdozio e porterà gli uomini all'apostasia e ad abbracciare le dottrine dell'inferno. Allora il figlio di Satana sorgerà e i popoli gemeranno in un terribile panico... pochi resteranno fedeli al Signore. E allora altresì, in convulsioni di orrore, verrà la fine dopo la vittoria di Dio".

Filippo di Lione dimostrerà, che l'Anti - Cristo rinnegherà la divinità di Cristo e lo farà passare per un iniziato nelle scienze occulte:"L'Anti-Cristo verrà ben presto. Egli sarà così bello che sedurrà molte persone. Colui che otterrà delle guarigioni, delle cose straordinarie e che dirà che è opera sua, quello è l'Anti-Cristo. Colui che dice che è Dio che lo compie, che lui è solo uno strumento non è dell'Anti-Cristo". "I soldati dell'Anti-Cristo sono quelli che fanno sul Cristo, che è la parola del Padre incarnato, il Verbo di Dio, dei giudizi umani. Dicono che Cristo è un uomo evoluto, che ha studiato nel tal tempio, nel tal santuario, e che la sua iniziazione lo elevò al rango che Egli ha occupato" (17/2/1902). "Non credete mai a questi operatori di miracoli che si dicono Cristo incarnato, Cristo resuscitato". (28/3/1895).

San Paolo conferma la venuta dell'Anti - Cristo proprio prima del Ritorno glorioso del Figlio dell'Uomo: Vi preghiamo fratelli, quanto alla venuta del Signore nostro Gesù Cristo e la nostra riunione con lui... Nessuno vi inganni in alcun modo. Perché il giorno del Signore non verrà se prima non viene l'apostasia e non si rivela l'uomo dell'iniquità , il figlio della perdizione, colui che si oppone e si innalza su tutto ciò che è chiamato Dio o che è oggetto di culto, fino a sedersi egli stesso nel tempio di Dio, dichiarando se stesso Dio" (2 Tessalonicesi 2,1-4). Detto in altre parole, l'Anti-Cristo farà credere che egli è Cristo, Dio stesso. Ma l'Evangelista Giovanni ci dà il mezzo per il discernimento:"Da questo voi riconoscerete lo Spirito di Dio: ogni spirito che conferma Gesù Cristo venuto nella carne, è da Dio; e ogni spirito che non conferma Gesù, non è da Dio. Ma questo è lo spirito dell'Anti - Cristo".

Profetizzato dagli apostoli, che raccolgono e sviluppano una tradizione viva della comunità dei credenti, sorta dagli insegnamenti di Cristo, l’Anticristo é il personaggio più tipico degli "ultimi tempi". Ciononostante é lasciato quasi completamente all’ombra nell’insegnamento ufficiale della Chiesa Cattolica e, per la stessa teologia, la storia dell’Anticristo non ha, per cosi dire, maggior consistenza dell’Ebreo Errante.

Vi é in tutto ciò un gravissimo errore di fondo: l’ignoranza delle Sacre Scritture e la ottusa sordità di fronte a decine di profezie a noi contemporanee, le quali ribadiscono il dato biblico e lo illuminano alla luce dei prossimi, tragici e gioiosi, avvenimenti mondiali. Ma procediamo con ordine. Si premette, a scanso di equivoci, che l’appellativo ‘Anticristo’ non é un nome in senso stretto, cosi che é racchiuso nel simbolo numerico, e per conoscerlo dobbiamo calcolare gematricamente il numero 666. Secondo il Nuovo Testamento, il termine Anticristo designa la funzione escatologica di uno Spirito di demonio, il quale possederà un uomo (il Figlio della perdizione), mentre inabita in più uomini (i falsi cristi o anticristi), costituendo in tal modo un regno (la bestia dell’Apocalisse) in antitesi, ma non in senso manicheo, al regno di Dio, fondato da Cristo nello Spirito al quale aderiscono i cristiani con la fede e con le opere.

II termine greco ‘Antichristos’ ha due significati in rapporto al valore del prefisso: quello di ’contro’, quindi contro lo Spirito e la Parola di Cristo; e quello di ’prima’ di Cristo, in quanto lo precederà al momento della Parusia intermedia. Per tal motivo, si può tradurre anche con ‘Avanticristo’. Entrambe le traduzioni hanno una precisa connotazione teologica, in quanto specificano il ruolo dello spirito di demonio nella modalità (anti-Cristo) e nel tempo (avanti-Cristo).

Questo concetto, che é presente anche in alcuni codici, non é estraneo neanche alle profezie. Scrive J.N.S.R.: "lo (Gesù) resterò per un Tempo nel silenzio, come ti ho già detto, poiché colui che doveva venire prima di Me, secondo le Scritture, sarà li a sconvolgere tutto. In seguito romperò il Mio silenzio, perché il Mondo Mi chiamerà per essere salvato’ ( J.N.S.R. 1998: 124).

II nome vero e proprio dell’Anticristo lo sapremo quando, tra breve, si manifesterà come Uomo, conformemente al nostro calcolo escatologico. Intanto le Sacre Scritture, soprattutto l’apostolo Paolo e l’evangelista Giovanni, offrono delle preziose informazioni per conoscere l’Anticristo nella sua attività e nel suo essere, per poterlo individuare con discernimento e, quindi, fermarlo. Precisiamo, innanzitutto, che gli autori sacri non danno una visione sistematica dell’Anticristo, come neanche v’e un solo attributo per designarlo. Ciò é dovuto al carattere profetico delle Sacre Scritture, le quali, pur rivelando personaggi ed eventi del futuro, lo fanno in modo velato, perché Dio mette alla prova la fede di chi l’ascolta.

Cercheremo di definire, a partire da quattro unita tematiche, il concetto di ’Anticristo’ nel Nuovo Testamento, svelandone il volto tetradimensionale.

1. Dal discorso escatologico di Gesù, conosciamo la profezia dei ’falsi cristi’ (Mt 24,24; Mc 13, 18-22; Lc 21, 18). II loro ruolo sarà quello di ingannare i credenti sulla venuta di Cristo e di indurre in errore gli eletti. I falsi cristi sono i falsi maestri, gli eretici, gli increduli, i miscredenti e gli atei, ovverosia tutta quella cricca di uomini che, deliberatamente, non scelgono il Cristo e, con la loro volontà e le loro azioni, si pongono ’contro’ di Lui: "Chi non é con me é contro di me" (Mt 12, 30).

Giovanni l’evangelista sviluppa, nella sua prima lettera, questo tema, specificando il concetto di ’falsi cristi’ con ’anticristi’, giacche la falsità e in antitesi alla verità e, come sappiamo, Cristo é la Verità (Gv 14, 6). Essi provengono dai cristiani e se ne separano spargendo false e ingegnose dottrine, negando il Figlio e il Padre predicato dal Cristo, quindi negano la Trinità e l’Incarnazione (1 Gv 2, 18-23). Quando Giovanni avverte i fedeli della presenza degli anticristi in seno alla comunità dei credenti, vedeva già realizzata nel suo tempo la profezia di Gesù. Sono loro che aprono agli uomini la larga porta é la spaziosa via che conduce alla perdizione, mentre la porta che conduce alla Vita é stretta e angusta la via (Mt 7, 13-14). La porta che conduce alla Vita é Gesù (Gv 10, 7).

2. Sempre da Giovanni sappiamo che la decisione per Cristo o per l’Anticristo, non é solo una scelta etica. L’essenza del cristianesimo non é la Legge, ma Gesù stesso. Accogliere Cristo ed osservare le sue Parole sono due momenti di un unico atto di fede, che si traduce in fede operosa, in etica per l’appunto. II Risorto é una persona reale, é vero Dio e vero Uomo, che non si é rifugiato nei cieli dopo l’Ascensione, ma si rende presente nei Sacramenti, nella Parola, nella Comunità orante e nel Sacerdozio. Anche l’Anticristo é una realtà personale, e un Demonio che esercita una influenza negativa negli spiriti umani portandoli all’apostasia, al sincretismo, e all’indifferenza.

Ci segnala l’evangelista che ogni spirito che non riconosce Gesù venuto nella carne é questo lo spirito dell’Anticristo (1 Gv 4, 3). Ciò giustifica il modo di essere degli anticristi, i quali partecipando dello Spirito dell’Anticristo, lo testimoniano in opere e parole e, nello stesso tempo, permette ai cristiani di individuarlo nella molteplicità degli anticristi: "questo é lo spirito dell’Anticristo"! Per intendere questa partecipazione allo Spirito di Cristo e allo Spirito dell’Anticristo occorre aver presene l’antropologia teologica dei primi Padri della Chiesa, in special modo quello di sant’Ireneo il quale, sulla falsa riga della antropologia paolina, sviluppa la concezione dell’uomo in tre parti: il corpo, l’anima e lo spirito.

L’anima é stata creata ad immagine di Dio, ma é lo spirito che ci fa essere simili a Dio. Per tal ragione, Gesù afferma che i veri adoratori graditi al Padre sono quelli che adorano in ’Spirito e verità’. Lo spirito umano ha la possibilità di entrare in contatto con lo Spirito di Dio in virtù della grazia. L’uomo e ’capax dei’! Ora, l’uomo é posto sempre nella libertà di agire, e si da il caso che spesso non opta per il Sommo Bene, ma é spinto a scegliere il Male, che considera incautamente un bene.

In verità, questa scelta non si limita solo ad una dimensione morale. L’uomo va considerato nella sua complessità. Pertanto alla dimensione morale si sovrappone, compenetrandola, quella spirituale. Lo spirito dell’uomo accoglie in se, essendone capace, un altro Spirito, che qui evidenziamo sulla base dell’indicazione giovannea, come lo Spirito dell’Anticristo. Da questa impostazione antropologica si può intendere sia il concetto di inabitazione della Trinità, sia la suggestione della Triade infernale sulla persona umana.

Nell’Apocalisse l’autore sacro precisa meglio l’essere e l’azione dell’Anticristo, quando la Bestia (anti-cristo =Bestia) aprirà la bocca per far uscire uno spirito immondo, simile a rana, ed é spirito di demonio, per radunare i re della terra e far guerra al Dio che viene (Ap 16, 12-14). Questo Spirito di demonio ha cominciato già ad operare fin dal tempo di Cristo. Questi aveva sì il potere di cacciare i demoni, perché e Dio, é tutto gli é sottomesso, anche le potenze infernali, ma non poteva cacciare lo spirito che gli Ebrei avevano deliberatamente scelto, perché Gesù non limita, né attenta la libertà degli uomini. Una parte degli Ebrei, allora, scelsero l’Anticristo e per mostrargli fedeltà ed ubbidienza uccisero il vero Cristo. Allo stesso modo, gli anticristi di ogni tempo uccidono con il peccato di apostasia il Cristo che inabita nei cuori. È questa la bestemmia contro lo Spirito Santo per la quale non c’é nessun perdono (Mt 12,32). Dunque, si decide per Cristo o per l’Anticristo, tertium non datur.

3. Nel Nuovo Testamento vi é un altro gruppo di profezie che prefigurano in un uomo lo Spirito dell’Anticristo. È l’Anticristo, che tra breve vedremo in tutta la sua potenza distruttrice, soprattutto nella persecuzione contro i cristiani. Tenterà di uccidere il cristianesimo nella sua forma istituzionale. I pochi fedeli che non adoreranno la Bestia vivranno nascosti nelle catacombe come i primi cristiani. Non opererà da solo, ma sarà appoggiato da una serie di fedeli collaboratori: gli anticristi, reclutati in alcune società segrete, nei comunisti; e gli pseudoprofeti, reclutati nella massoneria ecclesiastica e nelle sette. Senza dimenticare il terribile appoggio dato dalle potenze infernali. Le recenti profezie confermano questa persecuzione come la più terribile della storia della Chiesa. I cristiani sono avvisati di ciò fin dalle origini, perché lo Spirito dell’Anticristo, operante negli anticristi, é entrato in azione al tempo delle prime comunità. Questo Spirito é stato poi individuato nei grandi persecutori del cristianesimo.

Quindi si é individuato l’Anticristo ora negli imperatori romani, Nerone e Diocleziano in primis, ora in Napoleone, ora in Adolf Hitler o in Joseph Stalin. Ma questi erano solo dei predecessori dell’Anticristo, allo stesso modo in cui Cristo ebbe i suoi predecessori in Mosé, Davide e Giovanni Battista. Pertanto, la Tradizione della Chiesa di individuare la concretizzazione storica dello Spirito dell’Anticristo in un personaggio o in un movimento politico o filosofico, va salvaguardata, perché fondata su indicazione dei testi sacri. Adesso i cristiani, nella lucidità dello spirito di fede, devono individuare, conoscere ed affrontare l’ultimo e il più grande degli anticristi, ‘Colui che viene nella potenza di Satana’(2 Ts 2, 9).

Ne vale della nostra salvezza eterna. Un aiuto ci viene dato attraverso le R.P = Rivelazioni Private. Scrive Maria Valtorta sull’identità dell’Anticristo: "Sarà persona molto in alto, in alto come un astro. Alon un astro umano che brilli in un cielo umano. Ma un astro di una sfera soprannaturale, il quale, cedendo alla lusinga del Nemico, conoscerà la superbia dopo l’umiltà, l’ateismo dopo la fede, la lussuria dopo la castità, la fame dell’oro dopo l’evangelica povertà (...) A premio della sua abiura, che scrollerà i cieli sotto un brivido di orrore e farà tremare le colonne della mia Chiesa nello sgomento che susciterà il suo precipitare, otterrà l’aiuto completo di Satana, il quale darà ad esso le chiavi del pozzo dell’abisso perché lo apra. Ma lo spalanchi del tutto perché ne escano gli strumenti di orrore che, nei millenni, Satana ha fabbricato per portare gli uomini alla totale disperazione, di modo che da loro stessi invochino Satana Re, e corrano al seguito dell’Anticristo, l’unico che potrà spalancare le porte dell’abisso per farne uscire il Re dell’Abisso, cosi come il Cristo ha aperto le porte dei Cieli per farne uscire la grazia e il perdono, che fanno degli uomini dei simili a Dio e re di un Regno eterno in cui il Re dei re sono lo" (Valtorta 1985a: 147-148).

Giovanni riporta le parole di Gesù sull’Anticristo, quando lui, l’Atteso delle genti, pur venendo nel nome del Padre, non è stato accolto dal popolo eletto, ma quando verrà l’Altro (il falso Cristo, l’Anticristo) nel proprio nome lo riceveranno (Gv 5, 43). Da qui si deduce l’insegnamento di Cristo sul suo Avversario. Lo fa in maniera velata, probabilmente illustrerà privatamente ai suoi questa profezia, e in seguito sarà san Paolo, ma meglio ancora san Giovanni, a spiegarci in maniera più dettagliata, anche se con il solito linguaggio profetico, l’essere e l’azione dell’AntiUnto. Nella prima lettera, l’apostolo prediletto sottolinea la venuta dell’Anticristo e la sua perentoria negazione del Padre e del Figlio: é l’Ateo per eccellenza (1 Gv 2, 18. 22). Dall’Apocalisse, sappiamo che é la Bestia che uccide i due Testimoni che per primi riusciranno a smascherare il falso Agnello, che sembrerà il Messia, ma non lo é (Ap 11, 7). Tuttavia riuscirà ad ingannare molti cristiani, gli eletti, nonostante questi possiedano validi mezzi per il discernimento. Rammentiamolo: vi sono la Bibbia, la Tradizione, il Magistero e molti profeti a noi contemporanei che invitano continuamente a stare in guardia con la forza della preghiera, nella consapevolezza dello svolgimento degli eventi. II pericolo c’é, ma possiamo ancora evitarlo.

II pericolo per i cristiani si chiama idolatria. Secondo l’Apocalisse, il falso Profeta farà erigere la ‘statua’ dell’Anticristo al culto della Bestia. La Statua sarà l’effigie umana dello Spirito dell’Anticristo, e avrà il potere di mettere a morte tutti quelli che non l’adorano (Ap 13, 15). Gli adoratori dell’Anticristo-uomo saranno segnati sulla fronte e sulla mano destra dal segno della Bestia, ma saranno castigati da Dio con la prima COPPA D’ORO, il flagello della piaga dolorosa nella carne (Ap 16, 2). Nella seconda lettera ai Tessalonicesi troviamo gli stessi accenni dell’Apocalisse, infatti "dovrà rivelarsi l’Uomo iniquo, il figlio della perdizione, colui che si contrappone e s’innalza sopra ogni essere che viene detto Dio o e oggetto di culto fino a sedere nel tempio di Dio, additando se stesso come Dio" (2 Ts 2, 3-4). La superbia dell’Anticristo, e l’infedeltà dei cristiani che gli presteranno lode e culto, scatenerà il DIES IRAE. Tutto il cosmo parteciperà, sconvolgendosi, all’ira di Dio. Niente e nessuno rimarrà impunito o impuro, quando il Signore pronuncerà il suo ‘BASTA’, e la pazienza e la misericordia cederanno il passo alla giustizia nel momento della Parusia intermedia. Sarà come un ‘giudizio in piccolo’, dove lo Spirito e il fuoco purificatore avranno un ruolo determinante per realizzare il mondo migliore, e una Chiesa rinnovata e finalmente unita in tutte le sue ramificazioni storiche.

4. Lo Spirito dell’Anticristo (l Gv 4,3), fin dai tempi antichi, é solito costituire un regno, nel quale farsi adorare come Dio. II quarto gruppo di profezie si orienta in tal senso.

Nell’Apocalisse il regno della Bestia è l’Impero Romano, che viene assunto come metafora per futuri regni dell’Anticristo. I Cesari dell’Impero Romano si facevano adorare dai loro sudditi come dei. Uomini che adoravano altri uomini. L’insegnamento di Cristo cozza contro questa idolatria e rivela la Trinità come l’unico Dio da adorare. Non ve ne sono altri. Non esiste un olimpo ecumenico per altri dei. Da qui la feroce persecuzione dell’Impero Romano contro i cristiani, alimentata dallo Spirito dell’Anticristo, il quale si vede sottratto a poco a poco il culto tributatogli nella persona dei Cesari. I cristiani, forti della Parola di Dio, ravvisano in Nerone lo Spirito dell’Anticristo e lo vincono, rimanendo saldi nella fede.

Così hanno fatto con tutti i grandi anticristi della Storia, che hanno costruito dei grandi imperi, l’ultimo dei quali quello comunista, l’URSS, pubblicamente ateo, sbriciolatosi da poco di fronte agli occhi di tutto il mondo, ma che diabolicamente persiste in molte nazioni nella sua perniciosa ideologia. ignari di questi pericoli, i cristiani stanno sottovalutando la rinascita del regno della Bestia. La sua strategia é nota: secondo le scritture si muoverà per far guerra ai santi e vincerli (Ap 13, 7) e si siederà nel tempio di Dio (2 Ts 2, 4). Le attuali profezie precisano che sarà una grande persecuzione, e che l’Anticristo siederà nel Vaticano circondato da schiere di adoratori e profanatori delle ricchezze divine.

Di grande e profonda attualità é la profezia di J.N.S.R.: "Si profanerà tutto ciò che la Mia Chiesa custodisce di sacro e di benedetto, tutte le ricchezze spirituali che essa conserva da secoli e dalla sua origine. Ecco perché lo soffrirò. Ecco ciò che sarà la Mia seconda Morte. Ecco come si compiranno le Scritture: la profanazione del Luogo Santo, la terribile Abominazione (...) Allora, Colui che ha potuto suscitare una così terribile infamia, non potrà più restare nell’ombra. Egli uscirà allo scoperto per finire quello che i suoi servi hanno cominciato. Egli é l’Orrore personificato, Colui che nessuno ancora ha potuto superare da secoli e secoli: nessuno di quelli che sono stati degli Anticristi prima di lui, perché lui stesso é L’ANTICRlSTO, il Nemico di Dio, il Figlio della Perdizione, per cui l’orrore non ha più nome, perché é l’Orrore personificato. Egli sarà come un re in mezzo a questo popolo di demoni e suo padre, il diavolo, non potrà dire che non l’ha generato. Egli non lo supera, ma gli é simile in tutto"

(J.AI.S.R. 1998: 124). Le profezie bibliche annunciano che solo un ‘resto’ si salverà (Is 4, 3), un ‘piccolo numero’ (Ez 5, 1-4), solo un terzo dell’umanità sarà conservato (Zc 13, 8).Tuttavia, secondo la rivelazione della Madonna di Fatima una previa e repentina conversione dell’umanità potrebbe evitare le sciagure provocate dall’Anticristo-uomo, ed aumenterà conseguentemente il numero dei salvati nel giorno della grande purificazione.

Brani tratti dal libro: Il tempo dell'Anticristo e la parusia intermedia © Edizioni Segno Udine



Satana l'Anticristo e lo Pseudo Profeta

Per una più completa conoscenza dell’Anticristo, dobbiamo inquadrare la Triade infernale a livello teologico e mondano. Sempre secondo l’Apocalisse, lo Spirito dell’Anticristo non agisce da solo, ma collabora con lo Pseudoprofeta, entrambi mandati da Satana, il Dragone rosso, per contrastare l’azione di Dio nel mondo e di Cristo nella Chiesa. Non basta quindi sottolineare, come abbiamo fatto fin d’ora, la funzione escatologica intramondana dello spirito dell’Anticristo, che storicamente si riassume nell’antagonismo di Giuda l’Iscariota e dei Predecessori dell’Anticristo all’azione redentrice di Gesù di Nazareth e all’azione sacramentale del Corpo Mistico di Cristo (la Chiesa), fino all’impari combattimento dell’Anticristo-uomo contro il Cristo Parusiaco. Dobbiamo ancora analizzare la funzione escatologica extramondana o spirituale, laddove i suddetti antagonisti ricevono il mandato e lo Spirito demoniaco per realizzare l’empia missione di combattere Cristo in tutte le sue forme. II Capo, il mandante, il Padre di Giuda, dei Predecessori e dell’Anticristo e Satana. II Nuovo Testamento lo attesta nei seguenti passi.

Poco prima dell’istituzione della santa Eucarestia, Giuda l’Iscariota viene indicato da Gesù come il traditore al momento di attingere il boccone dato dal Maestro. Giovanni annota: "dopo quel boccone, Satana entro in lui" (Gv 13, 27). Giuda fa entrare nel suo cuore Satana con un atto di volontà, perché il Diavolo già prima di cenare l’aveva istigato al tradimento (Gv 13, 2). Giuda poteva scegliere l’altra missione, quella per cui Cristo l’aveva chiamato: l’altissima carica di apostolo. Tra la missione di Satana, di essere il primo Anticristo, e la missione di Gesù, sceglie di essere il primo Traditore, il primo Deicida. Alla base del mysterium iniquitatis sta sempre un libero atto di volontà e non un cieco destino. Che tra Giuda e l’Anticristo intercorra uno stretto legame, osiamo dire di parentela spirituale (figli del diavolo), é il medesimo appellativo biblico che lo dimostra. Entrambi sono denominati ’figli della perdizione’. Gesù, nella grande preghiera di oblazione, chiama Giuda come "figlio della perdizione" (Gv 17, 12). San Paolo attribuisce questo titolo all’Anticristo (2 Ts 2, 3). La perdizione é un nome di Satana, per cui Giuda e l’Anticristo sono figli di Satana, non per generazione ma per volizione. Una sana demonologia dimostra che solo a Dio compete la creazione, non esistono demiurghi intermedi. È il Signore che crea gli spiriti e ne é Padre per generazione. Tuttavia ha dato agli spiriti, incarnati o uomini, e disincarnati o angeli, la possibilità di scegliere liberamente durante il periodo di prova.

Satana é il primo degli spiriti a negare Dio, e diverrà la perdizione per tutti gli spiriti che non si decidono per il Creatore. Essendo il primo a perdersi, Satana é il capostipite di coloro che, volendo incamminarsi sulle larghe strade della perdizione, lo scelgono come Padre di adozione. Solo a Dio si può attribuire in senso pieno il nome di Padre. Per questo Gesù dice che abbiamo un solo Padre, il Padre celeste (Mt 23, 9). Sta nei cieli, è perfetto e dobbiamo pregarlo nel segreto. Se scegliamo il Padre e decidiamo di amarlo, noi saremo "Figli dell’Altissimo" (Lc 6, 35). Quindi non basta essere generati dal Padre per essere suoi figli, ma dobbiamo, come l’intelligenza del cuore suggerisce, amarlo e adorarlo. L’esistenza di Satana e, quindi, la possibilità di essere traviati, non indica una cattiva volontà di Dio, anzi come Padre vuole che nessuno dei suo piccoli si perda (Mt 18,14). Gesù sottolinea a più riprese questo concetto, con la parabola della pecora smarrita (Mt 18,12-24) e l’amore del Padre per il figliol prodigo (Lc 15, 11-32). Satana é un usurpatore del titolo di ’padre’ e nel supremo atto di livore, con la venuta dell’Anticristo, cercherà in ogni modo e con ogni mezzo di strappare innumerevoli anime al Dio Padre: la sua coda trascinava giù un terzo delle stelle del cielo e le precipitava sulla terra (Ap 12, 4). Tuttavia, l’umanità si trova ancora nel momento della prova e ogni essere umano, finché é in vita, é posto davanti a questa scelta: o con Cristo nello Spirito Santo per il Padre, o con l’Anticristo nello Spirito di demonio per Satana.

Altro non é dato di scegliere (Gv 8, 42-47). Lo Pseudoprofeta é il terzo personaggio della Triade. Per il criterio del parallelismo deduciamo che lo Pseudoprofeta ha la stessa modalità escatologica dell’Anticristo. Entrambi entrano in scena nella storia di Gesù di Nazareth come Spiriti di demoni. Lo Pseudoprofeta, ontologicamente, é uno Spirito di demonio (Ap 16, 12-14). Da Satana ha ricevuto il potere e il mandato per compiere la sua missione. Infatti, ha tutto il potere della prima Bestia (Ap 13,12). II potere della prima Bestia viene dal Drago (Ap 13, 2). Gesù profetizzò l’azione dello Pseudoprofeta nei suoi discepoli, i ’falsi profeti’, che opereranno insieme ai ’falsi cristi’ per ingannare gli eletti (Mt 24, 24; Mc 13, 18-22; Lc 21, 8). I ’falsi cristi’ e i ’falsi profeti’ collaborano per un unico scopo: distruggere la Chiesa di Cristo, ma con due missioni differenti.

Mentre i falsi cristi cercano di costituire l’ ’antiRegno’ per muovere guerra contro la Chiesa cattolica, come hanno fatto con le persecuzioni l’Impero Romano, il Terzo Reich e, ultimamente in maniera vistosa, l’ U.R.S.S, con le perniciose idee della lotta di classe e dell’ateismo come modus vivendi, i falsi profeti cercano di costruire I "antiChiesa". Poiché nell’uomo é insito il bisogno di credere, lo si svia dalla Verità e lo si indirizza alla Menzogna. Per questo motivo, nel mondo vi sono migliaia di confessioni religiose. Ogni chiesa é cosi fondata da un falso profeta.

Essi credono, illudendosi di essere ispirati da Dio, ma é lo Spirito dello Pseudoprofeta che li indirizza al culto di statue e di concetti vagamente religiosi che, spesso e volentieri, fanno da velo al culto di Satana. Più incisiva é l’azione dello Pseudoprofeta nelle sette sataniche, dove l’adorazione del Seduttore é più palese, ma non manca di servire l’Anticristo, in maniera più nascosta e subdola, in alcune sette massoniche. Sono proprio le sette massoniche che stanno realizzando il programma di azione dell’Anticristo nel mondo e nella Chiesa, introducendo la ribellione all’interno della gerarchia per poi costruire la falsa chiesa, la Chiesa Sinarchica. E per fare questo hanno bisogno di introdurre la massoneria nella chiesa, la massoneria ecclesiastica.

Ecco cosa scrive a tal proposito Vassula Ryden in un messaggio celeste: "La ribellione é penetrata nel cuore della Mia Chiesa. Una ribellione interiore infusa da Satana e penetrata nell’anima di alcuni Miei preti, vescovi e cardinali, offuscandoli, ed essi, ricoperti dalle ali di Satana, sono caduti nelle sue insidie. Ora questa ribellione é fra loro e lacera il Mio Sacro Cuore. All’inizio, queste anime sacerdotali che hanno assorbito la semenza della ribellione di Satana, hanno fatto crescere questa semenza, hanno tramato malvagi disegni ed intrighi, hanno preparato l’opposizione per contraddire il successore di Pietro, il Pietro dei Miei Agnelli scelto da Me.

Questa semenza della ribellione, arrivata ora nel pieno sviluppo, ha dato loro forza di dichiarare apertamente la loro ribellione, di dividersi di nuovo e lanciare frecce avvelenate sulla Mia Chiesa. Chiunque Mi rinnega é l’Anticristo, poiché egli rinnega il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, che sono Uno e il Medesimo (uno nella natura divina, ma tre persone distinte), poiché Noi siamo tutti e Tre in accordo (1 Gv 5-8). Oggi, molti di voi negano l’effusione del Mio Spirito Santo. Le grazie e i doni che il Mio Santo Spirito vi donano per la Mia Infinita Generosità, sono ignorati e soppressi.

Queste persone negano le apparenze esteriori della Mia Chiesa, la potenza interiore che è il Mio Santo Spirito. Egli abita nella Mia Chiesa e, invece di offrirmi offerte profumate e sacrifici, egli sostituisce questi con ogni sorta di forme di mali che gli sono offerte dal Maligno:

impurità, promiscuità, ingiustizia, disobbedienza alla Mia Legge, orge e gozzoviglie del sangue dei Miei profeti, i Miei medesimi (... ) La sua bocca proferisce in continuazione le sue millanterie e bestemmie ai quattro angoli della terra. False benedizioni e vere maledizioni escono da questa stessa bocca. Ma egli e il suo clan, al posto di ciò, si sono rivoltati contro di Me nella piena coscienza di annientare la loro fede (... ) E di infrangere l’Alleanza per sempre (...) II suo scopo é quello di distorcere le Scritture dall’inizio fino alla fine, e di fare della Mia Parola, delle Mie Verità, della Mia Sapienza e del linguaggio della Croce un cembalo risonante, una teoria razionale, una teoria di filosofi, scimmiottando la Sapienza, e di questi vuoti insegnamenti egli nutre una moltitudine e li conduce alla loro morte" (Ryden 1992: vol. II, p. 178).

È sufficiente guardare il simbolo della massoneria, il compasso aperto sopra il triangolo, per capire il loro programma: vittoria di Satana e sconfitta di Dio. Invece i cristiani proclamano che solo il Dio Uno e Trino, rivelato da Cristo, professato e adorato nella Chiesa cattolica é l’unico vero Dio da amare, adorare e servire. Nelle confessioni cristiane non cattoliche, la verità é inficiata da false dottrine, propugnate da falsi profeti che si sono limitati a dividere le membra del corpo mistico di Cristo, alterandone la composizione gerarchica. Queste confessioni conosceranno l’unione con la Chiesa cattolica quando accetteranno l’autorità del Papa e il suo Magistero. Ciò avverrà non con il dialogo ecumenico, pur sempre utile allo scopo, ma con un intervento risolutore di Dio nella prossima manifestazione parusiaca.

Molti credenti di altre religioni, soprattutto quelle monoteiste, riconosceranno l’azione di Gesù Risorto e, secondo le profezie, si uniranno sotto le insegne papali nella Gerusalemme messianica. Lo Pseudoprofeta si manifesterà anch’egli come l’Anticristo, in una forma umana negli ultimi tempi, i nostri. Costringerà gli abitanti della terra a far adorare la prima bestia. Farà grandi prodigi per sedurre gli animi. Gli uomini renderanno culto all’Anticristo e saranno segnati con il marchio della Bestia sulla mano destra e sulla fronte (Ap 13, 11-18). Detto in poche parole: il potere religioso servirà il potere politico. Chi non starà al gioco blasfemo, sarà messo a morte (Ap 13, 15).

Gesù spiega a Vassula come avverrà la guerra contro la Triade infernale:

"(...) Io la manderò per proclamare nel mio Nome i miei Messaggi di Pace e d’Amore a tutte le nazioni della terra, ai santi come ai peccatori: ’Ascoltate ciò che dice il Cielo, pentitevi e perdonate! Se voi ritornate a Dio e lodate il suo Nome, e pregate incessantemente, voi sarete perdonati’. Questo sarà il suo tema. Ah! Si, mia Vassula, lo ti conoscevo prima che tu nascessi e sapevo che ti avrei inviata in mezzo ai Flagelli (Ap 15, 1). Questo é perché, fin dall’inizio, lo e te abbiamo fatto un patto per prepararti alla tua missione, perché tu sei tra quelli che lo invio per questa grande guerra che tu avevi visto nella visione che ti avevo dato all’inizio: la guerra del mio Grande Giorno (Ap 16, 13-14) contro i tre spiriti immondi che scimmiottano la Santa Trinità, formando essi stessi un triangolo questi tre spiriti immondi, che ne occupano un angolo ciascuno e che altro non sono che il dragone, la prima e la seconda bestia. II grande dragone, il serpente originale, conosciuto con il nome di demonio, o Satana, continuerà soltanto per pochissimo tempo ora a fuorviare il mondo.

E la potenza e l’autorità che egli da alla Bestia, alleata con la seconda Bestia, alias il falso profeta, sarà gettata a terra e lo trionferò" (Ryden 1995: 111-112). Ogni autentico cristiano dovrebbe professare fedeltà all’autentica Trinità fin d’ora. Di grande aiuto é la consacrazione al Cuore Immacolato di Maria per la quale conseguiamo la forza e la speranza di non cadere durante la grande prova, come la Madonna di Fatima ci ha promesso, per non trovarci impreparati quando sarà interpellata la nostra fede, la nostra speranza e il nostro amore.

Le suggestioni di Satana, dell’Anticristo e dello Pseudoprofeta, sono e saranno sempre più forti proprio per intaccare la nostra fede in ‘Colui che é, che era e che viene’(Ap 1,8). San Giovanni nell’Apocalisse spiega ai fedeli che questa triade infernale imita, scimmiottando, la Trinità divina, in quanto non ha né il potere né la capacita di eguagliarla, essendo composta da creature. Quindi, per questo motivo, bisogna evitare qualsiasi impostazione manichea nel trattare le due Triadi. La Triade infernale si pone in concorrenza con la Triade divina anche per segnare le anime con il marchio idolatrico, il numero 666, al posto del segno di Dio, il Tau.

Brani tratti dal libro: Il tempo dell'Anticristo e la parusia intermedia © Edizioni Segno Udine
LiviaGloria
00mercoledì 18 marzo 2009 16:27
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