Il mio pellegrinaggio a Colonia (II parte)
LA GENTE DELLE AUTOSTRADE
Bisogna avere occhio e saper selezionare quando si fa l'autostop, e c'è sempre da imparare. Mi hanno fatto salire protestanti, evangelici e cattolici, per poco dei musulmani, con tutti ho parlato del Papa. Per fortuna li conosco abbastanza così ho cercato di rassicurarli con le parole del Papa, che desidera il dialogo e l'unità dei cristiani (non cioè tutti cattolici). Ogni persona meriterebbe un articolo.
Mi hanno colpito 3 ragazzi di Modena che sono stati "beccati" dalla polizia in borghese (tra cui una bella bionda) mentre tornavano da Amsterdam. Li avevano fatti spogliare, percuisire, e fatto l'analisi dell'urina, scoprendo che avevano fumato hascis e sniffato cocaina. Mi dicevano che non se l'aspettavano e che sono dei bravi ragazzi che lavorano tutto l'anno e hanno le carte pulite. Pensavano di farla franca e invece hanno incontrato me che tornavo dallo "sballo" del meeting con il Papa. Loro erano costretti a restare fermi per un giorno, senza macchina, e i loro soldi non sono neppure bastati per pagare tutta la multa.
Fare l'autostop è una vera e propria scuola di umiltà, specie se ti trovi in una terra straniera e ti trovi da solo in uno svincolo autostradale. Se non fossi motivato per il Papa non lo rifarei. Credo sia importante farlo con lo spirito giusto, ma ho visto farlo anche da ragazzi tedeschi "normali". Però è quando sperimenti la precarietà umana che meglio riconosci e apprezzi la provvidenza di Dio, che ti sorprende sempre e arriva da dove meno te l'aspetti.
IL CIBO
Consolatevi italiani, la nostra cucina è senza paragoni. Non pensavo che vivessero mangiando quella roba. Ho visto e assaggiato i piatti caldi dei pellegrini, e sempre ho visto roba mescolata, senza un criterio. C'era un'insalata di riso giallo (zafferano?) con uva passa, pezzetti di ananas, olive, verdure miste, che si mangia perchè si ha fame. Un'altra volta era una zuppa densa con pezzi di maiale con verdure, ed era discreta. La majonese degli hot-dog aveva anche lo zucchero, infatti zucchero e sale si trovano spesso mescolati nel loro cibo. I cibi sono speziati e piccanti, con salse. I cibi in scatola erano insalate di verdure con tonno o sardine in salsa di pomodoro, ma di queste scatolette ne sono state lasciate a qiuntali soprattutto nel campo della veglia, oltre negli autogrill. Lo stesso vale per vaschettine di margarina, il pane nero e i wurstel. Non ho mai mangiato tanti wurstel in vita mia, perchè le cose migliori se le portavano via. Prò nei fast food c'erano i veri wurstel che sono un'altra cosa. Le posate in plastica in dotazione erano biodegradabili, ma trasmettevano al cibo un cattivo sapore che ne alterava il gusto. In compenso in Germania un terzo delle coltivazioni sono biologiche, molto più che da noi.
IL DUOMO DI COLONIA
E' l'unico edificio della città rimasto in piedi, distrutta al 90% dai bombardieri alleati. Ha una mole immensa, compatta, fatta per durare nei secoli. E' la meta finale del pellegrinaggio dove sono conservati i resti dei 3 re magi. A fianco c'è il museo romano perchè la città e stata fondata da loro. Il duomo è di una bellezza gotica mozzafiato, ed è paragonabile a quella delle nostre maggiori cattedrali. Ci sono voluti più di 600 anni per completarlo.
IL COLLASSO ORGANIZZATIVO
Consolatevi italiani, ma c'è chi è peggio di noi.
Non mi aspettavo di trovare un casino così tipicamente mediterraneo, ma di una scadenza tale che se fosse accaduto in Italia avrebbero chiesto le dimissioni del governo e un mese di polemiche. Cio mi ha fatto riflettere, e dò queste risposte.
Il vivere tdesco è fondato sull'organizzazione, tutto viene programmato e nulla è lasciato al caso: in questo sta la forza della loro economia. Però quando arriva l'emergenza, non essendo abituati a gestirla entrano nel caos completo. In Italia invece che si vive quotidianamente nel caos, si fanno le leggi d'emergenza per far funzionare le cose, quindi si è abituati a gestire l'emergenza ed è una macchina ben organizzata (volontari, protezione civile; vedi morte del Papa, Giubileo, ecc). Ma mi è venuto anche il sospetto che sia stata sabotata in partenza, perchè a Colonia i cattolici sono una minoranza rispetto ai protestanti e c'è ancora divisione. All'inizio la popolazione ci ha accolto con distacco, indifferenza, senso di superiorità (non tutti ovviamente); bastava osservare quando i pellegrini erano fermi ai semafori o camminavano sui marciapiedi sopra le piste ciclabili segnate: quando passavano i ciclisti suonavano i campanelli e si scocciavano se non ti spostavi.
Ma giorno dopo giorno questa popolazione è rimasta sorpresa, stupita da tanto buon umore, rispetto, disciplina, che alla fine si è affezionata e aperta di più a noi, guardandoci con simpatia. E' stato davvero un evento storico per questa città che lascerà il segno, ma direi anche per la Germania.
Quando l'ultima notte abbiamo dormito sotto il cielo al Marienfeld, abbiamo trovato una buona organizzazione, ma quando alla fine siamo partiti abbiamo fatto 6 Km a piedi per giungere agli autobus. Ma non era finita perchè ne arrivavano pochissimi ed io ho avuto la fortuna di salire ma non sapevamo dove ci portavano. Lungo la strada abbiamo incrociato una colonna lunghissima di autobus vuoti che spettavano per venirci a prendere, così tutti aspettavano e nessuno si muoveva. La gente allora si è scocciata e si è avviata a piedi per Colonia (12 Km).
Io stesso già la prima notte volevo tornare a casa perchè o accetti quello che dicono loro e paghi o sei un clandestino.
E' vietato lavarsi nelle fontane pubbliche (non ne ho viste) neanche fare il bagno nel Reno, e non si bivacca. 150 euro era il min. per partecipare al meeting (tutti i miei soldi), ma per fortuna un italiano di Colonia della ricezione mi ha concesso di dormire per una notte dove non potevo (nel padiglione della fiera per terra...) nella speranza di trovare qualcuno che mi ospitasse. Alla fine ho trovato in una scuola come ho detto.
Ricordo che all'arena piena di italiani non permettevano sederci nei gradini in alto e molti rimasero fuori... neppure per un attimo si poteva sedersi!
Non c'è nulla di più impegnativo e massacrante delle GMG, sia a livello fisico, mentale, spirituale e si cerca di cogliere sempre il max che si può. Alla fine si è stanchi ma contentissimi; è fatto apposta per i giovani.
FINE