Karl Popper e Michele Martelli

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BAGAVAN
00venerdì 31 agosto 2007 20:07
i due volti della nuova filosofia e della nuova scienza
Karl Raimund Popper (Vienna, 1902 - Londra, 1994)
www.ildiogene.it/EncyPages/Ency=Popper.html

Karl Popper è un filosofo e scienziato critico che sveglia la giusta passione per la filosofia e per scienza, quella che non sentezia moralisticamente ma sa mettersi sinceramente in dubbio qualora scienziati religiosi la forzassero a dedurre o a indurre conclusioni paranormali o sopranaturali (intelligent designe).
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Cattedra di Filosofia Morale: Prof.re Michele Martelli
"Il valore di scambio del buon relativista"
Un lucido saggio di Michele Martelli in favore di uno «scetticismo democratico» come antidoto alla dilagante e claustrofobica teologia del terrore attuato dalle religioni monoteiste.

molte sono le loro publicazioni in merito a veri temi, quali la politica, la filosofia, la scienza, la sociologia ecc...ecc...

vogliamo oggi riflettere su alcuni principi base della ricerca scientifica e come essa si è sviluppata da galileo ad oggi.

- il principio deontologico che garantisce universalmente l'autonomia della scienza e della tecnologia dall'invasione metafisica e ideologica.

- il principio che salvaguarda il progresso e il patrimonio dell'umanità dagli abusi di ufficio e dalle teorie politiche utilitaristiche e speculative.

- Il principio che vigila sui metodi di ricerca scientifica affinchè non cedano alle petisioni soggettive e ideologiche di istituzioni religiose e dittatoriali.

- Il principio insito nella deontologia perchè si rispetti le direttive della comunità scientifica internazionale in materia di riconoscimenti sul piano etico e professionale.

questi principi si riassumono in uno: onestà e trasparenza nel lavoro professionale, niente scienza massonica e niente scienza di stato, solo scienza libera e responsabile.

Io ho sempre rispettato questi principi ma qualcuno sul forum non ha capito nulla del sottoscritto e quindi estrapola quà e la delle frasi mie per metermele contro in altri post in cui sviluppo temi simili ma con maggiori approfondimenti, quindi esposti all'illogica analisi di chi non studia seriamente la scienza e la flosofia.

io non assolutizzo nulla nella scienza ma esiste nello studio scientifico serio una disciplina precisa e non si può prendermi in giro dicendo che anche lo studio scientifico è assoluto se esclude dio, perchè dio è un concetto di per se stesso già assoluto, quindi inibitorio dell'autonomia della scienza, quindi inopportuno e demagogico se pretende di guidare la scienza dal suo olimpo.

dio, la metafisica, l'ideologia, la teologia sono assolutismi in cui credere o no, mentre il relativismo scientifico salvaguarda l'autonomia dei lavori delle diverse comunità scientifiche che rispettano l'etica e la professionalità, non solo ma che onestamente riconoscono i principi sui quali si fonda lo studio scientifico e che in esso vi è solo l'intenzione del progresso dell'umanità e non dell'ateismo militante.

alle accuse di assolutismo relativista oppongo la mia sincera e onesta etica professionale e il mio rispetto per la comunità scientifica legittimamente impegnat a purificare ogni ambito della scienza da ideologie metafisiche e presuntuosamente opranaturali.

Il mondo in cui vivo io non è il mondo sopranaturale, quindi ho il diritto e dovere come scienziato di esaminare nella mia comunità scientifica la realtà oggettivamente analizzabile, quindi lontano da pretese rivelazioni mistiche, anche se i casi che io tratto a volte mi costringono a fare appello alle conoscenze che ho del buddismo e dell'induismo, ma senza che io voglia cadere nel paradosso di credere io stesso a tali mitologie e teologie, io ne interpreto solo i significati esoterici e mistici, ne ho la qualifica in quanto psicologo e osservatore di molti casi come quelli di rashta, oesopazzo, yeiael, ghergon,.....ecc...ec...

ora torniamo alla scienza vera:
prove riproducibili in laboratorio non sono possibili per induzione se i casi sono stati raccolti indiferenzialmente, come per applicare loro leggi generali.
le leggi generali da casi particolari, sono state dogmatizzate anche per tutti i casi dell'universo, ma non vi è un caso simile ad altri in tutto l'universo ma casi analoghi in differenti contesti chimico-fisici, quindi anche biologici, mineralogici e geologici.

ogni caso particolare è un fenomeno più o meno riproducibile in laboratorio ma i fenomeni mistici sono osservabili solo con una lente di ingrandimento e un microscopio molto approfondito e diverso dai metodi dell'Intelligent design, quindi anche la neuroteologia non è una legge generale da dogmatizzare, io ne studio le analisi ma non ho mai detto che sia l'ultima parola della presenza o meno di dio nell'uomo,

Gustavo Roll aveva detto cose interessanti ma la sua non era una tecnomagia o una conferma dell'esistenza di dio, ma solo un'analisi di come nell'uomo si verificano dei fenomeni psichici non ancora sondati a suffcianza dalla scienza ordinaria, e non per questo la scienza debba affermare che esiste il miracolo e la sopranaturalità.

una mancata spiegazione da parte della scienza non significa la conferma della sopranaturalità, ma la mancanza di prove sopranaturali riproducibili in laboratorio, quindi, che non soddisfano la ricerca onesta e seria sui fenomeni paranormali. Se la sopranaturalità non soddisfa i criteri scientifici ordinari allora non può essere confermata come un limite della scienza e una signoria di dio che unilia gli scienziati ed esalta l'ignoranza su se stessi che hanno i poveri creduloni nel papa,

magari che affermano anche interpretando male le parole di gesù:

agli intelligenti e ai sapienti hai nascosto le cose del cielo per rivelarle a noi beati obbedienti (ignoranti su voi stessi) alla prudenza (inibitoria) della chiesa.

alla fine, voi cattolici vi definite beati perchè dio avrebbe nascosto a noi scienziati la verità ultima mentre a voi avrebbe rivelato l'ordine del cosmo, ma anche voi dell'intelligent design vi definite scienziati intelligenti e sapienti, a quali scieniati allora dio terrà nascosto il regno dei cieli?

ma non vedete in voi stessi cattolici integralisti secondo la vostra fede l'assurdità della vostra presunzione a definirvi anche scienziati? Non lo siete neppure per la comunità scientifica internazionale, figuriamoci per me! le prove che voi non siete scienziati è nella stessa ontologia dei pricipi su cui si fonda lo studio scientico e che all'inizione del mio post ho elencato.

Il regno dei cieli? adesso vorreste rendere palesemente scientifico anche questo? ma per chi ci avete presi? non eravate voi ad avere quella prudenza a trattare il relativismo scientifico che il papa definisce anticristiano? E come mai adesso volete trattarne i risvolti dell'analisi dei metodi induttivi e deduttivi quando voi avete un solo metodo a priori, quello della dottrina in cattedra a dettar leggi all'universo?

qui non è solo una questione di opinioni diverse tra noi, per cui anche voi, da veri opportunisti, impugnate una specie di rispetto per le vostre molto relative asserzioni fantascientifiche, la questione è se avete capito come si procede a mostrar le prove di laboratorio e voi un laboratorio lo avete ma è solo per le vostre cavie credulone ormai innamorate dell'intelligent design, visto che non hanno mai come servi della gleba sviluppato una loro autonomia di ricerca scientifica per cui si fdano ancora della cattedra di pietro.

il dialogo è possibile se non vi sono dogmi tra i piedi e sui piedistalli dove voi soli vi siete seduti, non noi, capito? porca miseria! rigirate la frittata come volete voi per tomore di perdere la vostra fede fragile?

il dialogo non ammette dogmi quindi nemmeno persone sedute sugli scanni degli dei falsi e bugiardi.
BAGAVAN
00mercoledì 26 settembre 2007 02:50
Re: i due volti della nuova filosofia e della nuova scienza
le origini del ragionamento semplice e complesso:

il ragionamento semplice ha poche regole ed obbedisce a criteri di osservazione esteriore molto spicciola e di una sintesi dialettica essoterica, cioè superficiale, quindi molto attinente alle attività domestiche, non troppo impegnative.

il ragionamento complesso invece è esoterico e ha due metodi filosofici altrtettanto complessi nella loro elaborazione filosofica e dialettica: induttivo e deduttivo

- induttivo perchè ha delle leggi generali a monte ma approfondendo moltissimi casi particolari, quindi che possano dimostrare o meno le suddette leggi! in questo caso il principio di falsificabilità lo salva dalla tentazione di cadere in assolutismo e dogmatismo.

- deduttivo perchè si prepongono due proposizioni o premesse da cui poi dedurre una terza proposizione che chiameremo logica o poaradossale, ma anche a volte solo apparentemente logica. Non si deve parlare in questo caso di conclusione logica nella scienza ma di una terza via mediana che sta tra tutti gli opposti estremi delle suddette due premesse a periori.

quindi vale anche per la deduzione il principio di falsificabilità, onde evitare di dogmatizzare le due premesse per timore che i loro estremi opposti diventino paradossali e alla fine si rischi di concludere con una sentenza metafisica e per nulla dimostrativa delle teorie che si vogliono verificare poi in pratica.

la logica deduttiva e induttiva è solo due diversi tipi di ragionamenti della saggezza filosofica non il suo epilogo.

quindi se la logica emersa dai due metodi rispetta il principio di falsificabilità, rispecchia altresì la filosofia come saggezza della ricerca scientifica relativa e mai pretestuosa o trascendentale!

ecco che il ragionamento esoterico ed essoterico può essere in simbiosi con l'innata tensione verso la verità, ma non per averla come dogmatica, piuttosto come dipendente dalle diverse sfaccettature della complessità universale.

quindi non come uno specchio che riflette la perfezione intelligente di un disegno imperscrutabile o divino na come un territorio inesplorato in cui i pionieri audaci e coraggiosi si lanciano con passione nell'approfondire le cause e gli effetti di cosmici sconvolgimenti e di miriadi di trasformazioni della materia in infinite combinazioni in lungo e in largo e in espansione!

ecco che allora, il semplice ragionamento domestico essoterico, cioè superficiale ed acritico si fa curioso e scettico ed abbandona la monoforma della dialettica di sintesi per abbracciare un esplorazione approfondita della complessità e così da semplice monoforma il soggetto essoterico entra a far parte dell'esplorazione esoterica.

tutti hano in mente l'espressione esoterica attribuendole erroneamente il giudizio di massoneria, ma esoterico è stato gesù stesso nello spiegare le parabole ai suoi discepoli in privato.

piragora era esoterico mentre spiegava il significato dei numeri,
socrate era esoterico quando spiegava l'ironico-maieutica ai suoi discepoli.
krsna era esoterico quando insegnava ad arjuna il dharma

ecco che allora non esiste un ragionamento semplice che non sia in qualche modo affascinato dalla complessità del mondo che lo cirtconda, e i perchè del sempliciotto diventano echi e riflessi di una insoddisfazione interiore e di una frustrazione psicologica che accusa una certa limitatezza e provvisorità della vita, quindi una vera e propria impotenza a mutare la propria vita o a migliorarla nella sua innata spinta verso ciò che è nuovo sotto il sole.

ma qualcuno ce la fatta ed è riuscito a scalare pazientemente i gradini delle discipline filosofiche e scientifiche, partendo da una condizione domestica di semplice e sintetica dialettica fino ad arrivare alla via mediana che sta tra tutti gli opposti estremi, quindi diviene saggio e scettico sospendendo in se tutte quelle sentenze morali che lo obbligavano ad identificarsi con il peccatore.

ora vede se stesso come l'artefice libero del proprio miglioramento psicologico e professionale! nulla lo distrae, ormai non è più un sempliciotto supino ai precetti teoligici, è divenuto responsabile delle cause ed effetti delle proprie azioni, non le subisce più come un automa di dio o dei preti, ma le esamina da un punto di vista interoiore più sereno e distaccato dai sensi di colpa moralistici.

il ragionamento si è fatto complesso e si è arricchito di una visione più chiara ed illuminata, quindi necessita di strumenti più sofisticati e di metodi logici più approfonditi che lo lascino libero dai dogmi e lo lascino libero di avere dei legittimi dubbi sulle impostazioni metafisiche dell'intelligent design, le quali non rispettano in alcun modo il principio di falsificabilità, quindi cedendo alla tentazione di abusare della scienza per costringere il metodo induttivo a confermare le leggi generali idealizzate come leggi di un ipotetico disegno trascendentale, alla fine si fanno di tutti i casi particolari esaminati un fascio indistinto e monoforma, cioè che gioca a dadi con l'universo.

quindi il ragionamento semplice è stato superato ed ora si vede la compolessità dei porcessi di simbiosi tra tutte le miriadi di elementi in infinite combinazioni!

BAGAVAN, 31/08/2007 20.07:

Karl Raimund Popper (Vienna, 1902 - Londra, 1994)
www.ildiogene.it/EncyPages/Ency=Popper.html

Karl Popper è un filosofo e scienziato critico che sveglia la giusta passione per la filosofia e per scienza, quella che non sentezia moralisticamente ma sa mettersi sinceramente in dubbio qualora scienziati religiosi la forzassero a dedurre o a indurre conclusioni paranormali o sopranaturali (intelligent designe).
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Cattedra di Filosofia Morale: Prof.re Michele Martelli
"Il valore di scambio del buon relativista"
Un lucido saggio di Michele Martelli in favore di uno «scetticismo democratico» come antidoto alla dilagante e claustrofobica teologia del terrore attuato dalle religioni monoteiste.

molte sono le loro publicazioni in merito a veri temi, quali la politica, la filosofia, la scienza, la sociologia ecc...ecc...

vogliamo oggi riflettere su alcuni principi base della ricerca scientifica e come essa si è sviluppata da galileo ad oggi.

- il principio deontologico che garantisce universalmente l'autonomia della scienza e della tecnologia dall'invasione metafisica e ideologica.

- il principio che salvaguarda il progresso e il patrimonio dell'umanità dagli abusi di ufficio e dalle teorie politiche utilitaristiche e speculative.

- Il principio che vigila sui metodi di ricerca scientifica affinchè non cedano alle petisioni soggettive e ideologiche di istituzioni religiose e dittatoriali.

- Il principio insito nella deontologia perchè si rispetti le direttive della comunità scientifica internazionale in materia di riconoscimenti sul piano etico e professionale.

questi principi si riassumono in uno: onestà e trasparenza nel lavoro professionale, niente scienza massonica e niente scienza di stato, solo scienza libera e responsabile.

Io ho sempre rispettato questi principi ma qualcuno sul forum non ha capito nulla del sottoscritto e quindi estrapola quà e la delle frasi mie per metermele contro in altri post in cui sviluppo temi simili ma con maggiori approfondimenti, quindi esposti all'illogica analisi di chi non studia seriamente la scienza e la flosofia.

io non assolutizzo nulla nella scienza ma esiste nello studio scientifico serio una disciplina precisa e non si può prendermi in giro dicendo che anche lo studio scientifico è assoluto se esclude dio, perchè dio è un concetto di per se stesso già assoluto, quindi inibitorio dell'autonomia della scienza, quindi inopportuno e demagogico se pretende di guidare la scienza dal suo olimpo.

dio, la metafisica, l'ideologia, la teologia sono assolutismi in cui credere o no, mentre il relativismo scientifico salvaguarda l'autonomia dei lavori delle diverse comunità scientifiche che rispettano l'etica e la professionalità, non solo ma che onestamente riconoscono i principi sui quali si fonda lo studio scientifico e che in esso vi è solo l'intenzione del progresso dell'umanità e non dell'ateismo militante.

alle accuse di assolutismo relativista oppongo la mia sincera e onesta etica professionale e il mio rispetto per la comunità scientifica legittimamente impegnat a purificare ogni ambito della scienza da ideologie metafisiche e presuntuosamente opranaturali.

Il mondo in cui vivo io non è il mondo sopranaturale, quindi ho il diritto e dovere come scienziato di esaminare nella mia comunità scientifica la realtà oggettivamente analizzabile, quindi lontano da pretese rivelazioni mistiche, anche se i casi che io tratto a volte mi costringono a fare appello alle conoscenze che ho del buddismo e dell'induismo, ma senza che io voglia cadere nel paradosso di credere io stesso a tali mitologie e teologie, io ne interpreto solo i significati esoterici e mistici, ne ho la qualifica in quanto psicologo e osservatore di molti casi come quelli di rashta, oesopazzo, yeiael, ghergon,.....ecc...ec...

ora torniamo alla scienza vera:
prove riproducibili in laboratorio non sono possibili per induzione se i casi sono stati raccolti indiferenzialmente, come per applicare loro leggi generali.
le leggi generali da casi particolari, sono state dogmatizzate anche per tutti i casi dell'universo, ma non vi è un caso simile ad altri in tutto l'universo ma casi analoghi in differenti contesti chimico-fisici, quindi anche biologici, mineralogici e geologici.

ogni caso particolare è un fenomeno più o meno riproducibile in laboratorio ma i fenomeni mistici sono osservabili solo con una lente di ingrandimento e un microscopio molto approfondito e diverso dai metodi dell'Intelligent design, quindi anche la neuroteologia non è una legge generale da dogmatizzare, io ne studio le analisi ma non ho mai detto che sia l'ultima parola della presenza o meno di dio nell'uomo,

Gustavo Roll aveva detto cose interessanti ma la sua non era una tecnomagia o una conferma dell'esistenza di dio, ma solo un'analisi di come nell'uomo si verificano dei fenomeni psichici non ancora sondati a suffcianza dalla scienza ordinaria, e non per questo la scienza debba affermare che esiste il miracolo e la sopranaturalità.

una mancata spiegazione da parte della scienza non significa la conferma della sopranaturalità, ma la mancanza di prove sopranaturali riproducibili in laboratorio, quindi, che non soddisfano la ricerca onesta e seria sui fenomeni paranormali. Se la sopranaturalità non soddisfa i criteri scientifici ordinari allora non può essere confermata come un limite della scienza e una signoria di dio che unilia gli scienziati ed esalta l'ignoranza su se stessi che hanno i poveri creduloni nel papa,

magari che affermano anche interpretando male le parole di gesù:

agli intelligenti e ai sapienti hai nascosto le cose del cielo per rivelarle a noi beati obbedienti (ignoranti su voi stessi) alla prudenza (inibitoria) della chiesa.

alla fine, voi cattolici vi definite beati perchè dio avrebbe nascosto a noi scienziati la verità ultima mentre a voi avrebbe rivelato l'ordine del cosmo, ma anche voi dell'intelligent design vi definite scienziati intelligenti e sapienti, a quali scieniati allora dio terrà nascosto il regno dei cieli?

ma non vedete in voi stessi cattolici integralisti secondo la vostra fede l'assurdità della vostra presunzione a definirvi anche scienziati? Non lo siete neppure per la comunità scientifica internazionale, figuriamoci per me! le prove che voi non siete scienziati è nella stessa ontologia dei pricipi su cui si fonda lo studio scientico e che all'inizione del mio post ho elencato.

Il regno dei cieli? adesso vorreste rendere palesemente scientifico anche questo? ma per chi ci avete presi? non eravate voi ad avere quella prudenza a trattare il relativismo scientifico che il papa definisce anticristiano? E come mai adesso volete trattarne i risvolti dell'analisi dei metodi induttivi e deduttivi quando voi avete un solo metodo a priori, quello della dottrina in cattedra a dettar leggi all'universo?

qui non è solo una questione di opinioni diverse tra noi, per cui anche voi, da veri opportunisti, impugnate una specie di rispetto per le vostre molto relative asserzioni fantascientifiche, la questione è se avete capito come si procede a mostrar le prove di laboratorio e voi un laboratorio lo avete ma è solo per le vostre cavie credulone ormai innamorate dell'intelligent design, visto che non hanno mai come servi della gleba sviluppato una loro autonomia di ricerca scientifica per cui si fdano ancora della cattedra di pietro.

il dialogo è possibile se non vi sono dogmi tra i piedi e sui piedistalli dove voi soli vi siete seduti, non noi, capito? porca miseria! rigirate la frittata come volete voi per tomore di perdere la vostra fede fragile?

il dialogo non ammette dogmi quindi nemmeno persone sedute sugli scanni degli dei falsi e bugiardi.




BAGAVAN
00domenica 7 ottobre 2007 18:41
VICTOR DOVE SEI? QUI NON VEDO ALCUN MODERATORE ONESTO
se dio lo permette allora è una facoltà esperienzale dell'uomo di scienza giungere ad esplorare i terreni ignoti dell'universo e della vita, dato che il dottor Craig Venter ha inaugurato l'era della genetica moderna con una sbalorditiva e interessante scoperta e invenzione: la creazione della vita artificiale.

Qualcuno (che non conosce se stesso e la scienza) accosterà erroneamente senza conoscerlo il passo della genesi in cui il serpente antico (identificato come dna) tentava adamo ed eva per poi sentenziare che il suddetto scienziato è il diavolo o è caduto nelle sue tentazioni diaboliche.

ma la realtà nuda e cruda oggi è che la chiesa e le religioni in genere non potranno fare nulla, per fortuna, per fermare il progresso scientifico, anche se io stesso consiglio cautela e riflessione bioetica sulla creazione della vita artificiale.

bisogna che tutti i fanatici religiosi ammettano di essere impotenti e frustrati spiritualmente ed egogicamente nello scorgere in tutta l'umanità germi di futura nuova scienza davanti alla quale dio non metterà ostacoli moralistici e che solo da parte di suddetti fanatici è prevedibile che vi siano azioni di terrorismo moralista contro la scienza che è creativa.

mi aspetto conseguentemente all'invenzione del genoma artificiale gesti religiosi inconsulti o di ipocrita protesta fondamentalista e da parte del fondamentalismo più legato alla inibitoria e medioevale politca dell'estrema prudenza o meglio dire di estrema censura della scienza.

ma per fortuna la scienza non dipende dalla religione come in italia dove vi è quel rompianima del moralismo vaticano e ovunque vi sia creatività umana ivi deve esserci anche libertà di espressione scientifica.

nei prossimi 50 anni vedremo una progressiva liberazione dell'umanità dalla censura religiosa dei monoteismi ancora legati alla condanna contro galilei!

io auspico una totale liberazione dalle inibizioni moraliste e una più larga veduta mentale della scienza al servizio dell'umanità.

ps.
vedo oltremodo una ipocrisia e astuzie dialettiche nel gestire questi forum che rasenta la coercizione per cui se non sei gradito al moderatore sei fuori discussione e ultimamente è così come ho visto nei confronti di utenti di idee diverse dal moderatore stesso.

victor dove sei?

BAGAVAN, 26/09/2007 2.50:

le origini del ragionamento semplice e complesso:

il ragionamento semplice ha poche regole ed obbedisce a criteri di osservazione esteriore molto spicciola e di una sintesi dialettica essoterica, cioè superficiale, quindi molto attinente alle attività domestiche, non troppo impegnative.

il ragionamento complesso invece è esoterico e ha due metodi filosofici altrtettanto complessi nella loro elaborazione filosofica e dialettica: induttivo e deduttivo

- induttivo perchè ha delle leggi generali a monte ma approfondendo moltissimi casi particolari, quindi che possano dimostrare o meno le suddette leggi! in questo caso il principio di falsificabilità lo salva dalla tentazione di cadere in assolutismo e dogmatismo.

- deduttivo perchè si prepongono due proposizioni o premesse da cui poi dedurre una terza proposizione che chiameremo logica o poaradossale, ma anche a volte solo apparentemente logica. Non si deve parlare in questo caso di conclusione logica nella scienza ma di una terza via mediana che sta tra tutti gli opposti estremi delle suddette due premesse a periori.

quindi vale anche per la deduzione il principio di falsificabilità, onde evitare di dogmatizzare le due premesse per timore che i loro estremi opposti diventino paradossali e alla fine si rischi di concludere con una sentenza metafisica e per nulla dimostrativa delle teorie che si vogliono verificare poi in pratica.

la logica deduttiva e induttiva è solo due diversi tipi di ragionamenti della saggezza filosofica non il suo epilogo.

quindi se la logica emersa dai due metodi rispetta il principio di falsificabilità, rispecchia altresì la filosofia come saggezza della ricerca scientifica relativa e mai pretestuosa o trascendentale!

ecco che il ragionamento esoterico ed essoterico può essere in simbiosi con l'innata tensione verso la verità, ma non per averla come dogmatica, piuttosto come dipendente dalle diverse sfaccettature della complessità universale.

quindi non come uno specchio che riflette la perfezione intelligente di un disegno imperscrutabile o divino na come un territorio inesplorato in cui i pionieri audaci e coraggiosi si lanciano con passione nell'approfondire le cause e gli effetti di cosmici sconvolgimenti e di miriadi di trasformazioni della materia in infinite combinazioni in lungo e in largo e in espansione!

ecco che allora, il semplice ragionamento domestico essoterico, cioè superficiale ed acritico si fa curioso e scettico ed abbandona la monoforma della dialettica di sintesi per abbracciare un esplorazione approfondita della complessità e così da semplice monoforma il soggetto essoterico entra a far parte dell'esplorazione esoterica.

tutti hano in mente l'espressione esoterica attribuendole erroneamente il giudizio di massoneria, ma esoterico è stato gesù stesso nello spiegare le parabole ai suoi discepoli in privato.

piragora era esoterico mentre spiegava il significato dei numeri,
socrate era esoterico quando spiegava l'ironico-maieutica ai suoi discepoli.
krsna era esoterico quando insegnava ad arjuna il dharma

ecco che allora non esiste un ragionamento semplice che non sia in qualche modo affascinato dalla complessità del mondo che lo cirtconda, e i perchè del sempliciotto diventano echi e riflessi di una insoddisfazione interiore e di una frustrazione psicologica che accusa una certa limitatezza e provvisorità della vita, quindi una vera e propria impotenza a mutare la propria vita o a migliorarla nella sua innata spinta verso ciò che è nuovo sotto il sole.

ma qualcuno ce la fatta ed è riuscito a scalare pazientemente i gradini delle discipline filosofiche e scientifiche, partendo da una condizione domestica di semplice e sintetica dialettica fino ad arrivare alla via mediana che sta tra tutti gli opposti estremi, quindi diviene saggio e scettico sospendendo in se tutte quelle sentenze morali che lo obbligavano ad identificarsi con il peccatore.

ora vede se stesso come l'artefice libero del proprio miglioramento psicologico e professionale! nulla lo distrae, ormai non è più un sempliciotto supino ai precetti teoligici, è divenuto responsabile delle cause ed effetti delle proprie azioni, non le subisce più come un automa di dio o dei preti, ma le esamina da un punto di vista interoiore più sereno e distaccato dai sensi di colpa moralistici.

il ragionamento si è fatto complesso e si è arricchito di una visione più chiara ed illuminata, quindi necessita di strumenti più sofisticati e di metodi logici più approfonditi che lo lascino libero dai dogmi e lo lascino libero di avere dei legittimi dubbi sulle impostazioni metafisiche dell'intelligent design, le quali non rispettano in alcun modo il principio di falsificabilità, quindi cedendo alla tentazione di abusare della scienza per costringere il metodo induttivo a confermare le leggi generali idealizzate come leggi di un ipotetico disegno trascendentale, alla fine si fanno di tutti i casi particolari esaminati un fascio indistinto e monoforma, cioè che gioca a dadi con l'universo.

quindi il ragionamento semplice è stato superato ed ora si vede la compolessità dei porcessi di simbiosi tra tutte le miriadi di elementi in infinite combinazioni!








@Yoghurt@
00lunedì 8 ottobre 2007 16:07
Parli di questo esperimento?....
Il famoso genetista che in passato era riuscito a mappare il genoma umano ha portato a termine un'altra promessa: trapiantare l'intero genoma da un batterio a un altro.


C'è chi la chiama alchimia batterica, e in effetti ha dell'incredibile. Utilizzando un “trapianto di genoma", una tecnica mai utilizzata prima, alcuni ricercatori sono riusciti per la prima volta a trasformare una specie di batterio in un'altra.


Si tratta dell'ultima avventura dell'americano Craig Venter, pioniere della genomica, e segna un nuovo passo avanti verso il suo più grande obiettivo, quello di poter generare forme di vita di origine sintetica. La scoperta è stata appena pubblicata sulla rivista Science.


Durante questi ultimi anni, Venter ed i suoi colleghi hanno individuato quello che chiamano un genoma minimo (ovvero il più piccolo genoma possibile che premetta l'esistenza della vita), che contiene meno di 400 geni necessari a sostenere la vita di una cellula.


Questo genoma è stato ottenuto eliminando sistematicamente vari geni di un batterio il cui genoma è particolarmente semplice per natura, il Mycoplasma genitalium, un parassita che viene trasmesso sessualmente e che infetta gli esseri umani.


L'obiettivo di Venter è quello di riuscire a sintetizzare chimicamente questo genoma a partire dai nucleotidi che compongono il DNA, e in seguito inserirlo nella cellula batterica.


Un primo passo per poter realizzare questo obiettivo riguarda lo sviluppo di una tecnica attraverso la quale poter sostituire il genoma del Mycoplasma con la nuova versione sintetica. La scoperta appena pubblicata relativa al "trapianto genetico" ha dimostrato che questa tecnica esiste davvero.

Il gruppo di ricerca di Venter, guidato da John Glass, del J. Craig Venter Institute a Rockville (nel Maryland, negli Stati Uniti), è riuscito a trasferire il genoma del Mycoplasma micoide all'interno di un altro parassita simile, chiamato Mycoplasma capricolum. Entrambe queste specie di batteri infettano capre, pecore e mucche.

A giudicare dalle proteine che il genoma "trapiantato" ha iniziato a sintetizzare, le cellule risultanti nel parassita che ospitava il nuovo genoma hanno dimostrato di essersi completamente trasformate nel Mycoplasma micoide.


Le cellule del Mycoplasma sono troppo piccole per poter essere modificate meccanicamente, e per questo i ricercatori hanno dovuto sviluppare laboriosi metodi chimici e fisici per poter estrarre il genoma da una specie e introdurlo nell'altra.

“Si tratta di un processo molto semplice teoricamente, ma molto complesso nell'esecuzione reale", spiega Craig Venter.

Per poter estrarre il genoma, i ricercatori hanno preso un tipo di Mycoplasma micoide che è resistente all'antibiotico tetraciclina, ne hanno aperto le cellule e attentamente fatto in modo che ne fossero “digerite" le proteine, rimanendo in questo modo solo con i cromosomi circolari intatti, ovvero il DNA.


Questi cromosomi sono stati quindi incubati con cellule di Mycoplasma capricolum all'interno di un polimero che stimola le membrane delle cellule a fondersi tra loro. Secondo i ricercatori alcune cellule del Mycoplasma capricolum si sono unite tra loro, inglobando allo stesso tempo il cromosoma del Mycoplasma micoide.


Infine, i ricercatori hanno trattato le colture di queste nuove cellule con la tetraciclina, in modo che solo le cellule di Mycoplasma capricolum che contenevano il genoma del Mycoplasma micoide potessero sopravvivere.


Il trapianto ha funzionato in circa 1 di ogni 150.000 cellule, e questo è stato sufficiente per generare buone colonie di batteri trasformati, che non contenevano più il DNA del Mycoplasma capricolum.

Non è ancora chiaro esattamente come il genoma del Mycoplasma micoide si sia trasferito all'interno delle cellule, ma i ricercatori hanno notato che le cellule che contengono genomi multipli si dividono velocemente, generando cellule che contengono solo uno dei genomi presenti nella cellula madre. Alla fine del processo le cellule che contengono il genoma del Mycoplasma capricolum vengono quindi velocemente eliminate dalla presenza dell'antibiotico tetraciclina.


Venter, che ha suscitato varie polemiche tentando in passato di brevettare il suo genoma minimo, ha effermato che gli sforzi del gruppo di ricercatori di sintetizzare da zero il genoma sono ancora in fase di sviluppo.

Una volta che il genoma sintetico sarà pronto, la tecnica di trapianto genetico appena scoperta dovrebbe permettere di generare velocemente il primo batterio “sintetico". “Pensiamo che non manchi molto, ormai si tratta di settimane o di pochi mesi", ha concluso Craig Venter.



29 giugno 2007In collaborazione con New Scientist

Beh sicuramente un grande passo in avanti nella comprensione della gestione dei processi del DNA.....certo non e creare vita piu che altro e trasformarla ma sarebbe davvero importante se la capacita di trasformare una struttura negativa come un virus in una struttura innocua come un batterio permettesse di combattere molte malattie in futuro....

E tutta li la questione stiamo facendo questo per far ricchi e famosi pochi o per curare milioni di persone e ridare speranza anche a chi un tempo avrebbe sofferto inutilmente?....

Se seguiamo la prima via sara una rovina per la scienza e l´umanita se intraprendiamo al seconda un successo per la scienza e una vittoria per l´umanita.
@Yoghurt@
00lunedì 8 ottobre 2007 16:16
Per quanto riguarda i moderatori....
Bagavan non so se hai letto il mio post sull´archeo e sulla questione falso e vero....

Ghergon ha postato un articolo riguardo a dei fossili truffa ai quali si puo anche credere perche di falsi in giro ce n sta di ogni specie....

Pero io ho postato riguardo a dove trovare (e cioe realmente visibili e visionabili) i fossili veri dell´archeo che e una scoperta tutta tedesca.....poi se a londra ci mettono un fossile falso per cercare di competere con i musei tedeschi non e un porblema della scienza e un problema di coscienza dei gestori dei musei....

Morale?.....Ghergon mi da del cieco credente (lui invece e una persona obiettiva che si basa sulo su prove certe) con la puzza di zolfo....solo perche ho fatto chiarezza riguardo a fossili veri e falsi.

Lo stesso fanno questi grandi rappresentanti delle religioni sempre pieni di moniti contro tutti perche loro comodamente prendono pochi esempi negativi per demolire qualsiasi forma di liberta di ricerca e pensiero diferente dalla loro....

Non e la scienza che cerca di giustificare la sua presenza su questo pianeta.....finche ci sara l´uomo lei esistera sempre....sono questi buffoni che ormai davanti alle nuove frontiere e scoperte umane che mettono in crisi le loro posizioni vecchie obsolete e assolute al quale loro cercano disperatamente di opporsi appoggiandosi all´ignoranza di fondo che esiste nelle persone specialmente in paesi come l´Italia dove di scienza e ricerca ne capiscono pochi....gli altri si cacano adosso non appena ratzinger gli parla...
BAGAVAN
00martedì 9 ottobre 2007 01:49
Re: Per quanto riguarda i moderatori....
caro yoghurt ritieni che a questo punto si possa parlare di future bonifiche all'eco sistema?

sai perché? mi interessa che vi sia maggiore chiarezza sui possibili impieghi di questa scoperta e invenzione biologica e che non sia abbia mai paure inutili sulle vere intenzioni scientifiche a discrezione dell'esame critico della comunità scientifica.

so anche di una polemica sul fatto che il dottor venter non abbia consultato dapprima Nature o altre riviste ufficiali della scienza, ma si sia rivolto al Guardian, anche se ufficialmente in una università.

Certo si sa che il dot venter aveva un marcato senso anticonformista rispetto alle fonti ufficiali ma non per questo ha voluto deliberatamente fare un torto ai canali mediatici scientifici, e poi era assieme ad una ventina di scienziati con a capo un premio nobel e tutti riconosciuti dalla comunità scientifica.

comunque siano trapelate fuori dall'ufficialità, queste polemiche sono sterili secondo me; in realtà il raporto è all'esame della comunità scientifica, quindi Nature e altre come lei avranno senz'altro come al solito una dettagliata stesura dei risultati scientifici e delle loro applicazioni senza alcun dubbio ufficializzati e predisposti alla comunicazione istituzionale e sociale per una trasparente informazione anche sui futuri testi universtari e scolastici dei gradi medio e superiore o anche professionale e dei corsi di master.

le implicazioni bioetiche sono anch'esse all'esame scientifico e non si creda che la comunità scientifica bypassi l'opinione pubblica e la sua sensibilità morale, solo che questa morale deve fare degli ulteriori sforzi nel dialogo tra scienza e fede anche per rispettare il lavoro intrappreso dagli scienziati del team del dott venter.

secondo la morale di certuni qui nel forum, la loro visione della scienza è: ribelle a dio se gestita dai laici e ancella di dio se gestita dai credenti.

capite che a questo punto non esiste una serena moderazione in un dialogo ove si fanno dei distinguo teologici sulla scienza e sui suoi scienziati, anzi si usano due pesi e due misure a seconda che la scienza sia ispirata dal creazionismo o accusata di essere in mano a degli infedeli.

se noi scianziati moderni abbiamo abbandonato l'assolutismo positivistico e ci siamo guardati pure dal cedere ai dogmi del creazionismo è perchè abbiamo imboccato una oggettiva e scettica via mediana della ricerca secondo il principio della falsificabilità, quindi mettendo a dura prova le nostre stesse teorie e accettando altresì di essere smentiti dalle future possibili e probabili scoperte scientifiche, quindi non abbiamo dogmatizzato nulla di ciò che oggi abbiamo scoperto di nuovo sotto il sole.

questo sia chiaro per tutti coloro che insistono ostinatamente a vedere un assolutismo nel relativismo scientifico, che altro non è che una prova di ammissione della propria provvisorietà e relatività, già verificata da controlli molto rigorosi e altrettanto prefettibili.

Persite ancora la mentalità del cardinal Bellarmino (ai tempi di galileo) in alcuni degli utenti della rete, cioè, lui sosteneva che, dal momento in cui la scienza ammette di essere relativa e provvisoria, l'alternativa all'horror vacui (la natura aborrisce il vuoto) non poteva essere che il dogma a tempo indeterminato, giacché la fede deve avere certezze teologiche su cui riflettere nell'uso della scienza, quindi, un uso secondo una visione biblico-socialista e di colonialismo, ecco spiegato in parte la mentalità del capitale nella concezione giudaico-cristiana presente anche nelle ideologie marxiste.

queste ideologie hanno di per se stesse costiuito un fenomeno abusivo della scienza e della teconologia ai fini dello sfruttamento delle risorse e marx, guarda caso, era uno studioso del movimento ebraico socialista (a tratti anche ateo) che si prefiggeva la deposizione dell'aristocrazia europea, giudicata come intermediaria e realizzatrice di una vosione messianica cristiana, quindi ecco perchè la massoneria, apparentemente anticrtistiana, aveva assnto il simbolo di giano bifronte, esso costituiva una duplice visione della storia, quella biblica e quella antropologica, in cui l'uomo è al centro del pentagono, già prefigurato nei codici di leonardo.

venne sempre più accentuato il comandamento biblico di soggiogare la terra e popolarla ma questo voleva dire anche un giorno distribuire egualmente a tutti le risorse e la globalizzazione ne è un eco progettuale di antica data ma non appare proprio equa al momento, comunque ci riserviamo di osservarla meglio in tutte le sue dimensioni planetarie.

detto questo, il mio post è comunque una mia opinione libera che ammetto sia relativa ma non soggetta al determinismo teologico per cui vale la certezza dogmatica a priori fino all'arrivo di scoperte scientifiche come un nuovo cielo sotto il sole.

è chiaro che però si esalta la certezza a priori e dogmatizzata fino all'arrivo di nuove scoperte, quindi, col il pretesto che la scienza è relativa e non assoluta, si mantiene ancora a tempo indeterminato la certezza dogmatica come garanzia morale per valutare le eventuali scoperte sbalorditive, ciò a motivo dell'insufficienza teologica a riadattarsi velocemente ai tempi moderni, quindi incapace di predisporsi adeguatamente ad aprire la propria mente ad infinite opportunità di esplorare il cosmo senza pregiudizi creazionistici.

ora è il momento di liberare la scienza da abusi ideologici e teologici che fino ad oggi hanno solo sfruttato cinicamente la terra per realizzare un progetto msssianico, e vediamo come le religioni si sono spinte con arroganza a pretenderne il possesso teocratico, fino a cadere in contraddizione teologica e sociologica tra cosmopolitismo aperto alle differenze etiniche e identificazione religiosa dell'europa per cui si vuole rivendicare le sue radici cristiane.

ma la scienza non fa differenze e distinguo così pregiudiziali omofobe e xenofobe, quindi questi pregiudizi sono tipici della speculazione telogica dei monotoeismi ed io non darei tanto volentieri la scienza in mano alle condizionali teologiche che pregiudicano a priori chi deve e chi non deve fare esperimenti biologici o che cosa deve cercare e che cosa non deve cercare la scienza oltre i paletti morali posti dai veti del vaticano.

per fortuna il vaticano è in via di estinzione e non ha più tanta forza ecumenica per tenere insieme i cristiani su un solo argomento serio che sia legato alla scienza.

sempre più laici credenti si stanno separando dalla concezione del papa, sia perchè studiano per divenire scienziati a loro volta e dovranno essere a loro volta riconosciut dalla comunità scientifica, sia perchè han deciso di fare percorsi alternativi e si son dedicati all'approccio scientifico buddista che è ben visto da tutti noi come una buona volontà e collaborazione sui complessi meccanismi della nuova frontiera della fisica quantistica.

se l'horror vacui (leggersi anche l'interessante mentalità di Qoelet) faceva paura ai credenti e fa oggi tremare le autorità relgiose davanti al relativismo scientifico, il buddismo sostiene la vacuità di alcuni settori della mente e in meditazione loro possono esperimentarla, la scienza non esclude la vacuità perchè parte dell'intero spazio sia macrocosmico che miscrocosmico.

la scienza ovunque essa si sia evoluta è stata anche oggetto di accese controversie storiche, proprio perchè la vsione del mondo e dell'uomo differisce da teologia a teologia, quindi l'uomo è ancora dualistico in rapporto con le reliigioni e spesso agisce in modo altrettanto dualistico con la scienza abusandone sia del significato che dell'utilità.

ps
se scrivo ancora in questo forum vuol dire che lo onoro della serietà dei miei interventi, altrimenti dovrei lasciarlo per sempre e probabilmente lo farò, ma se oggi scrivo qualcosa non lo si intepreti come un attaccamento egogico, piuttosto come un semplice scrivere per far riflettere. è vero e indubbio che non provo attaccamento al forum ma solo una normale frequenza, è forse troppo chiedere che si possa postare anche argomenti dissidenti rispetto ghergon?

buona notte!


@Yoghurt@, 08/10/2007 16.16:

Bagavan non so se hai letto il mio post sull´archeo e sulla questione falso e vero....

Ghergon ha postato un articolo riguardo a dei fossili truffa ai quali si puo anche credere perche di falsi in giro ce n sta di ogni specie....

Pero io ho postato riguardo a dove trovare (e cioe realmente visibili e visionabili) i fossili veri dell´archeo che e una scoperta tutta tedesca.....poi se a londra ci mettono un fossile falso per cercare di competere con i musei tedeschi non e un porblema della scienza e un problema di coscienza dei gestori dei musei....

Morale?.....Ghergon mi da del cieco credente (lui invece e una persona obiettiva che si basa sulo su prove certe) con la puzza di zolfo....solo perche ho fatto chiarezza riguardo a fossili veri e falsi.

Lo stesso fanno questi grandi rappresentanti delle religioni sempre pieni di moniti contro tutti perche loro comodamente prendono pochi esempi negativi per demolire qualsiasi forma di liberta di ricerca e pensiero diferente dalla loro....

Non e la scienza che cerca di giustificare la sua presenza su questo pianeta.....finche ci sara l´uomo lei esistera sempre....sono questi buffoni che ormai davanti alle nuove frontiere e scoperte umane che mettono in crisi le loro posizioni vecchie obsolete e assolute al quale loro cercano disperatamente di opporsi appoggiandosi all´ignoranza di fondo che esiste nelle persone specialmente in paesi come l´Italia dove di scienza e ricerca ne capiscono pochi....gli altri si cacano adosso non appena ratzinger gli parla...




@Yoghurt@
00martedì 9 ottobre 2007 09:24
Mah....
Bagavan la domanda che poni e lecita ed e il vero punto di discussione della scienza moderna non di gente come il cardinale Ruini che ancora impone una mentalita cattolica retrograda.

Le scoperte attuali e quelle che verranno stanno mettendo in luce "nuovi aspetti della materia" che prima non eravamo nemmeno in grado di concepire.

L´uomo sta intraprendendo quei primi passi verso una "parziale" (non credo mai totale per i voluti limiti energetici imposti dalle leggi naturali) gestione della materia.

E un fatto sorprendente.....poter trasformare una entita cellulare in una di un altro tipo "simile" ma con latre caratterisitche certo fa sperare.

Pero da qua a realizzare applicazioni efficenti i passaggi sono tanti.
Tecnici, economici e purtroppo anche politici....

Credo che la scienza in se per se per ottenere un´applicazione pratica di una scoperta non ci metta molto.....e rendere questa applicazione un beneficio per tutti che come sempre diventa un problema.

Ora scienziati come Venter che si e autofinanziato secondo me rappresentano qulla categoria di scienziati-imprenditori che sono in grado di seguire una propria strada seguendo una etica personale e ovviamente nache un minimo di obiettivo remunerativo.

Se Ventero altri come lui riusciranno a creare delle applicazioni brevettabili credo queste verranno comunque create a beneficio della comunita. Venter infatti non e guidato da un bieco obiettivo economico ma come lui stesso ha affermato dopo aver visto migliaia di morti e feriti nella guerra del Vietnam ha capito che la sofferenza umana se puo essere evitata la scienza un passo in questa direzione lo puo fare.

E qui non fa differenza di quale credo Venter sia.....non e uno scienziato cattolico meglio di uno laico meglio di uno mussulmano meglio di uno buddista etc....e che se le tue esperienze personali di vita ti portano a fare delle considerazioni in chiave "altruista" anche il tuo agire scientifico lo sara altrettanto.

Le religioni non hanno saputo "imprimere" questo nello spirito umano quindi non si possono fare garanti di nessuna "etica" in campo menchemai scientifico del quale nemmen si occupano....questo ovviamente riferito agli organi ufficiali come il Vaticano.....che come disse gesu e meglio che si guardi nel suo di animo prima di giudicare gli altri perche di che vergognarsi ne ha parecchio molto piu della scienza.

Quindi la fede di uno scienziato sta non nel suo credo religioso ma nelle motivazioni umane che lo spingono aprocedere verso una ricerca che apre la via ad applicazioni di cui si sa benissimo esistono sempre 2 facce.....una buona una cattiva.

Manipolare la materia ovviamente e interesse non solo di chi vuole fare del bene all´umanita ma anche di chi vuole sempre di piu rafforzare il suo potere o domino sugli altri.

Credo che la fortuna dell´umanita stia nel fatto che gente come Venter che ha visto la realta e la sofferenza della guerra siano poi autori di scoperte importanti.

La societa dovrebbe organizzarsi in maniera da rendere gli scienziati protetti dalla manipolazione di organi di potere politico o militare o lontano dalla gestione delle loro attivita di ricerca da parte di multinazionali dallo spirito ovviamente non pro- umanita.

Invece gli Stati non fanno altro che tagliare i finanziamenti alla ricerca o sottopagando i ricercatori o mettendoli in condizioni di lavorare male.....specialmente in paesi come l´Italia ricca di menti ma povera negli strumenti.

Questo non so se sia una volonta dell´NWO per fare in modo che molti ricercatori trovino rifugio in strutture controllate dai militari o dalle multinazionali....pero sta di fatto che pone la scienza e la sua ricerca in una poszione difficile dove esa non e piu libera di produrre risultati a beneficio di tutti ma in strumenti di utilizzo di pochi.

BAGAVAN
00domenica 2 dicembre 2007 02:11
Re: Mah....
ormai siamo all'arringa apologetica del papa come in un processo della santa inquisizione contro la laicità di ogni movimento scientifico.

è la sua una accusa arrogante al legittimo libero pensiero dei laici e scientifico, come se essi non avessero dato risposte postive al bisogno dell'uomo di ricerca della verità a 360° in mirisdi di elementi nell'universo in infinite combinazioni di curiosità, pionieristica e ricerca di soluzioni razionali ai gravi problemi che hanno bisogno di tempo per essere estinti o almeno risolti in parte.

Come spesso ha dimostrato, il papa preferisce separare i buoni dai cattivi nel mondo e nella storia e la fede dalla scienza, questo è già contraddittorio con l'enciclica del suo precedessore "ratio ed fide" il quale invece tentava almeno di conciliare la fede con la scienza per trarne beneficio senza demonizzarla.

Il papa attuale ha di fatto demonizzato la scienza e la messa all'indice, segno che non è riuscito lui stesso nell'equilibrio almeno teologico tra scienza e fede, figuriamoci se ci riuscirà la semplice e generica fede dei fedeli che si basa sull'obbedienza cieca dei richiami ad una coscienza dottrinale.

l'apello alla fede del papa è un sinonimo di: obbedite alla congregazione per la dottrina della fede ovvero ex sant'ufizio, di cui il papa attuale ne era il prefetto inquisitore.

Questa obbedianza non è fede vera ma acritico discernimento pregiudicante il fragile equilibrio che i fedeli hanno in se stessi tra ragione e fede, ma non sono molto aiutati da queste arringhe apologetiche, solo forzati a schierarsi in una lotta tra il bene e il male, segno questo di un dissociante dualismo introspettivo in cui il fedele è con il papa o contro cristo, quindi molto coercitivo e prepotente.

Come si può favorire la salute mentale dei fedeli se in essi si mina l'equilibrio tra fede e ragione con apologetiche arringhe da processo inquisitorio?

A me pare che molti utenti abbiano scelto qui nel forum di schierarsi contro la scienza come se fosse il mostro da cui essere esorcizzati dal papa, quindi schierarsi contro il libero pensiero proprio e altrui, eh si.. perchè se ci si castra la mente da se stessi in nome della fede, poi si diventa automaticamente degli adepti convinti che bisogna evangelizzare il mondo per salvarlo da se stesso e dal suo libero pensiero o dalla scienza.

Le parole del papa non hanno trovato opinioni favorevoli nell'intelligent designe, sul quale carroccio si erano accomodati anche i cattolici, ma ora credono di essere stati fraintesi, perchè l'intelligent design non è contro la scienza ma di certo la vuole manipolare ideologicamente ed è questo forse che mette d'accrdo il papa e l'ID, mettere al primo posto la retorica, anche se con dei distinguo sul piano teologico.

Insomma, se non riescono a fare equilibrio tra scienza e fede con la teologia, allora passano alle arringhe demagogiche e inquisizioniste, non hanno la capacità di moderare tra discipline diverse ed allora le mettono in categorie morali, cioè le mettono sia nel bene che nel male, almeno si può così accusare chi è scienziato di essere un potenziale laicista o eretico, questo non era neppure negli scopi del papa woitila.

oggi, temendo ossessivamente il relativismo, la chiesa separa per discernere o meglio pregiudica per sentenziare e teme che il relativismo scientifico scuota l'irrisolto dilemma: ci ragiono sopra e conosco me stesso o credo ciacamente senza libero arbitrio?

La scienza è utile e dilettevole, va vista in un ottica etica disciplinare e non moralistica.

le remore demagogiche evangeliche di certi credenti portano alla giustificazione della auto-castrazione ascetica e mistica della propria mente piuttosto che ceda al diavolo, ma esiste una via della liberazione da queste fonti della superstizione, perchè ormai, l'atteggiamento del papa genera suoerstizione e fobie e incoraggia l'arresa acritica della ragione alle altrettanto acritiche vie della fede mentale sacramentalmente controllata dai riti sacri e dagli psico-deliranti esorcismi di padre Amorth e di altre inquietanti e medioevali figure uscite dal libro di Umberto Eco, il nome della rosa.

la superstizione religiosa va superata con il risveglio autonomo e illuminato della ragione che aiuta la conoscenza di se stessi, conoscendo meglio la propria mente e come essa è stata fino ad ora controllata dalla chiesa per via di una fede mentale che essa coltivava in modo introspettivo, cioè la fede nella dottrina predicata da papa, quindi una fede mistica anch'essa timorosa di perdere la grazia se cedesse alla ricerca del naturale ambito della ragione e della scienza.

con i moniti retorici e inquisizionisti del papa si ingenera la paura in se stessi di pedere la grazia se ci si conoscesse meglio come laici autonomi, quindi è vera e propria genesi psicologica della superstizione; quindi, non vi è alcun dubbio che, come nel caso di evitare il gatto nero, anche l'evitare di dialogare con il relativismo può generare dei blocchi psichici e non ci si predisporrà al dialogo sereno e aperto sui veri problemi di cui soffre l'umanità.

la suoerstizione è generata dalla paura e il papa sta ingenerando la paura del peccato intellettuale nei fedeli, ed essi dovranno forse separare gli scienziati in santi e demoni? ma non è possibile che si istighi al pregiudizio i poropri fedeli nei confronti della scienza e degli scienziati!

io scongiuro che i credenti con le loro ambizioni teocratiche (NWO) prendano il potere politico per poi manipolarlo con le loro leggi divine e assoggettarlo al potere vaticano secondo l'assioma di papa gelasio! quelli che inneggiano nel forum all'NWO come lo vorrebbe il papa, vorrebbero intermediare tra la religione e noi laici per poi catalogarci a seconda che ci giudichino buoni o cattivi, e lo hanno già fatto in realtà.

@Yoghurt@, 09/10/2007 9.24:

Bagavan la domanda che poni e lecita ed e il vero punto di discussione della scienza moderna non di gente come il cardinale Ruini che ancora impone una mentalita cattolica retrograda.

Le scoperte attuali e quelle che verranno stanno mettendo in luce "nuovi aspetti della materia" che prima non eravamo nemmeno in grado di concepire.

L´uomo sta intraprendendo quei primi passi verso una "parziale" (non credo mai totale per i voluti limiti energetici imposti dalle leggi naturali) gestione della materia.

E un fatto sorprendente.....poter trasformare una entita cellulare in una di un altro tipo "simile" ma con latre caratterisitche certo fa sperare.

Pero da qua a realizzare applicazioni efficenti i passaggi sono tanti.
Tecnici, economici e purtroppo anche politici....

Credo che la scienza in se per se per ottenere un´applicazione pratica di una scoperta non ci metta molto.....e rendere questa applicazione un beneficio per tutti che come sempre diventa un problema.

Ora scienziati come Venter che si e autofinanziato secondo me rappresentano qulla categoria di scienziati-imprenditori che sono in grado di seguire una propria strada seguendo una etica personale e ovviamente nache un minimo di obiettivo remunerativo.

Se Ventero altri come lui riusciranno a creare delle applicazioni brevettabili credo queste verranno comunque create a beneficio della comunita. Venter infatti non e guidato da un bieco obiettivo economico ma come lui stesso ha affermato dopo aver visto migliaia di morti e feriti nella guerra del Vietnam ha capito che la sofferenza umana se puo essere evitata la scienza un passo in questa direzione lo puo fare.

E qui non fa differenza di quale credo Venter sia.....non e uno scienziato cattolico meglio di uno laico meglio di uno mussulmano meglio di uno buddista etc....e che se le tue esperienze personali di vita ti portano a fare delle considerazioni in chiave "altruista" anche il tuo agire scientifico lo sara altrettanto.

Le religioni non hanno saputo "imprimere" questo nello spirito umano quindi non si possono fare garanti di nessuna "etica" in campo menchemai scientifico del quale nemmen si occupano....questo ovviamente riferito agli organi ufficiali come il Vaticano.....che come disse gesu e meglio che si guardi nel suo di animo prima di giudicare gli altri perche di che vergognarsi ne ha parecchio molto piu della scienza.

Quindi la fede di uno scienziato sta non nel suo credo religioso ma nelle motivazioni umane che lo spingono aprocedere verso una ricerca che apre la via ad applicazioni di cui si sa benissimo esistono sempre 2 facce.....una buona una cattiva.

Manipolare la materia ovviamente e interesse non solo di chi vuole fare del bene all´umanita ma anche di chi vuole sempre di piu rafforzare il suo potere o domino sugli altri.

Credo che la fortuna dell´umanita stia nel fatto che gente come Venter che ha visto la realta e la sofferenza della guerra siano poi autori di scoperte importanti.

La societa dovrebbe organizzarsi in maniera da rendere gli scienziati protetti dalla manipolazione di organi di potere politico o militare o lontano dalla gestione delle loro attivita di ricerca da parte di multinazionali dallo spirito ovviamente non pro- umanita.

Invece gli Stati non fanno altro che tagliare i finanziamenti alla ricerca o sottopagando i ricercatori o mettendoli in condizioni di lavorare male.....specialmente in paesi come l´Italia ricca di menti ma povera negli strumenti.

Questo non so se sia una volonta dell´NWO per fare in modo che molti ricercatori trovino rifugio in strutture controllate dai militari o dalle multinazionali....pero sta di fatto che pone la scienza e la sua ricerca in una poszione difficile dove esa non e piu libera di produrre risultati a beneficio di tutti ma in strumenti di utilizzo di pochi.





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