Ma deve essere una PIENA RAGIONE e non una solo RELATIVA.
Nel sito WWW.ORDINESPIRITOSANTO.COM di ROMANO AMODEO la Filosofia ritorna “a volare alto”, nella certezza che l'amore per la PIENA SAPIENZA abbia tutti i mezzi necessari e sufficienti a configurare l'ORDINE cui sono sottoposte tutte le cose, nel loro infinito ESSERE.
LA PIENA SAPIENZA.
La PIENA SAPIENZA (e dunque quella certamente VERA, TOTALE, UNITARIA ed ASSOLUTA) è quella che non è “RELATIVA” ad alcun presupposto.
Ogni “presupposto” è infatti sempre un vero ARBITRIO della FEDE:
- sia quando esso è un “assioma” (ossia un principio generalmente accettato senza dimostrazione);
- sia quando è creduto vero per religione, ossia solo per la stima verso un PROFETA che l'abbia affermato;
- sia quando è creduto vero per scienza (e fino a prova contraria) per le risultanze sempre ripetitive e ripetibili accertate nei fenomeni naturali;
- sia quando è creduto vero per unilateralità, tanto che poi, sulla base dell'esatta uguaglianza tra una AZIONE (magnetica e antimateriale) e l'AZIONE esattamente UGUALE E CONTRARIA ad essa (elettrica e materiale), si configura l'unilaterale e vera evoluzione nel tempo di un unico UNIVERSO, elettro-magnetico e materiale-antimateriale nel suo complesso;
- sia quando è creduto vero in una “RELATIVITA' GENERALE” che si fondi su ENERGIE, MASSE, SPAZI, TEMPI, VELOCITA' e ACCELERAZIONI “presupposti veri” solo per la fede nella loro reale esperienza e non dimostrati veri in un modo aprioristico ed assoluto.
Pertanto non è PIENA SAPIENZA quella che afferma esistere – in generale – l'unicità del divenire e che porta per relativa conseguenza alla generale “teoria dell'evoluzione” dell'Universo nel suo complesso, a partire da un presupposto e totale Big-Bang e fino al suo totale esaurirsi.
La SAPIENZA è ASSOLUTA solo allorché svincola da ogni possibile relativo tutto quanto appaia “relativo”.
Anche l'ESSERE è relativo a se stesso, pur essendo il FONDAMENTO (riconosciuto vero ad Elea) di tutte le cose che SONO. Anche JAHVE, quando si dichiara «IO SONO CHI SONO» è un ENTE RELATIVO a se stesso, anche se SOLO a se stesso.
Per passare da JAHVE (Dio Relativo) al DIO ASSOLUTO bisogna solo maturare l'essenza UNA E TRINA di Dio.
Infatti, perché l'ESSERE non sia relativo, ma assoluto, esso deve poter «ESSERE SENZA ESSERE», ossia deve poter ESISTERE solamente IN POTENZA di esistere, realizzandosi concretamente attraverso il DISEGNO di una ONNIPOTENZA messa realmente IN ATTO (come affermava Aristotele)... nell'IMPOTENZA e senza perdere alcuna POTENZA (come affermo io, Romano Antonio Anna Paolo Torquato AMODEO).
Quando questo «ESSERE SENZA ESSERE» si attua, in un suo puro disegno, allora assume la RELAZIONE IN SE STESSA espressa dal NUMERO UNO.
Infatti ogni NUMERO «ESISTE SENZA ESISTERE», essendo una pura e SANTA ASTRAZIONE, esente da ogni giudizio QUALITATIVO, ed anche QUANTITATIVO (quando ogni numero è UNO, essendo con ciò non solo se stesso ma anche il suo stesso e opposto valore).
L'«ESSERE SENZA ESSERE» - infatti – si risolve nel NUMERO UNO, quando ogni N è non solo ogni essere che esista in un valore qualunque diverso da ZERO (essendo dunque uguale a ±N elevato a +1), ma è anche il suo esatto inverso 1/N (uguale a ±N elevato a -1).
Pertanto l'«ESSERE SENZA ESSERE» è espresso “per numeri” da questa equazione:
N^0 = N^+1 volte N^-1, ossia
N^0 = N ENNESIMI, ossia
N^= N/N
Ebbene questo «ESSERE SENZA ESSERE» è il DIO UNO E TRINO rivelato per annuncio da Gesù Cristo ed ASSOLUTAMENTE CREDIBILE, essendo una PURA VERITA' riscontrata vera mediante la VERITA' MATEMATICA.
Dalla priorità del NUMERO UNO (dunque ente PURO, ASSOLUTO e SANTO per il suo ESSERE IL NON ESSERE d'ogni giudizio circa l'essenza qualitativo-quantitativa riferibile ad N/N) si risale così alla priorità dello SPIRITO SANTO soggettivo, che lo ha ASTRATTO e che è alla base della concezione quantitativa di ogni NUMERO.
Ma anche tale SPIRITO “SANTO” soggettivo partecipa però dell'ASSOLUTO, giacché “è senza essere totalmente se stesso”.
Infatti l'ESSENZA FONDAMENTALE di questo soggetto relativo stà nell'ESSENZA ASSOLUTA, insita nel solo “poter ESSERE”... IL SUO STESSO NON ESSERE...
Stà nel solo poterlo, per la VERA “ONNIPOTENZA” di un DIO (ossia di un VALORE ASSOLUTO e che sia così FONDAMENTALE da poter ESSERE IL NON ESSERE).
Dio è ONNIPOTENTE ed “è (DIO) senza essere (DIO)” quando:
Il CREATORE UNO è tutte le sue CREATURE N/N”, ossia quando non solo:
N^0 “è” N volte N^-1, ma anche quando:
N volte N^-1 “e” N^0, giacché, dicendo TUTTA LA VERITA':
N^0 “è uguale a” N volte N^-1, ossia:
N^0 = N/N
UNO = N/N
L'ONNIPOTENZA del DIO (UNO E TRINO, e «POTENTE CREATORE») esiste solo se Egli PUO' ESSERE anche tutte le sue «IMPOTENTI CREATURE, essendo Se Stesso».
Se infatti il «POTENTE CREATORE» potesse essere solo SE STESSO, sarebbe DELIMITATO e CONDIZIONATO dalla sua stessa POTENZA, ed essa gli impedirebbe “OGNI” POTERE (anche quello di un CREATORE che possa essere LE CREATURE) tanto da renderlo in sintesi PRIVO DI OGNI POTERE.
Un vero PRIMO lo è solo se è così “un Gran Signore” da poter porre VERO PRIMO un VERO ULTIMO... senza che con ciò Egli ponga VERAMENTE ULTIMO se stesso.
Questa è la sintesi estrema definibile come quanto è in «ESSERE SENZA ESSERE», ossia come quanto è in «ESSERE ESSENDO IL SUO OPPOSTO».
Tutta questa RELAZIONE ASSOLUTA diviene una SINTESI ESTREMA quando essa si riduce al PURO NUMERO UNO (riferibile a TUTTO), che è un UNO qualunque (N) di quel tutto se è anche il suo esatto opposto, 1/N.
Già Pitagora lo aveva detto: IL NUMERO era alla base stessa dell'ESSERE dell'universo.
Dopo che Eraclito aveva affermato il DIVENIRE (di ciò che è in essere e si determina), Platone lo postulò orientato, e in modo tale che:
N ENNESIMI “determinano UNO”
Ma Plotino poi sostenne, nel terzo secolo dopo Cristo, che l'esistenza reale del divenire fosse orientata esattamente nel verso contrario, ossia sostenne che:
“UNO determina” N ENNESIMI
Ebbene il solo GESU' CRISTO (e la Verità Matematica scaturita come opera reale dello SPIRITO) aveva affermato vere entrambe (ed assolutamente uguali) le due opposte linee evolutive, affermando che:
N^0 “fosse uguali a” N ENNESIMI
Lo ha fatto (ma solo molti secoli dopo Gesù Cristo) anche la Fisica, attraverso la VERITA' riconosciuta come il II principio fondamentale della Dinamica.
Lo ha fatto quando, anziché scrivere che la Forza F “determina” l'accelerazione della massa (vedendo la questione evolutiva nel modo di Plotino), o che l'accelerazione della massa “determina” la Forza, (vedendo la questione evolutiva nel modo di Platone) ha posto l'UGUAGLIANZA e non la DETERMINAZIONE tra la «F» e la «a m», nella formula:
F = a m.
Ora se voi chiederete QUANDO MAI Gesù Cristo l'abbia veramente fatto, molti e molti secoli prima della Scienza, dovete accorgervi che l'ha fatto davvero quando ha DICHIARATO “DIO” un ENTE UNO e TRINO”.
Con questo in sostanza (dando significato alle parole) Gesù ha rivelato che DIO (ossia IL FONDAMENTO di ogni cosa IN ESSERE) agisce COME VERA LEGGE SUPERIORE in questo modo:
riconduce ad UNO ogni possibile forza «F»;
ciò mentre la massa «m» sta nel valore ENNESIMO di un ciclo N;
e mentre l' “accelerazione della massa (ENNESIMA)” è quella che tenta di ricondurre ad N ogni massa ENNESIMA.
Insomma, il II Principio della Dinamica:
F = ma
sta all'interno del rapporto SUPERIORE e reso “SANTO” da ogni “qualità” (grazie allo SPIRITO) espresso matematicamente da questa LEGGE PURA DEI RAPPORTI:
N^0 = N ENNESIMI
Infatti la FORZA è una qualità specifica posta all'interno del puro essere in potenza espresso come N^0. Quando essa è TUTTA, intera, nella sua UNITA', vale 1.
Infatti, per definire unitariamente la massa, i Francesi dell'Accademia stabilirono che il ciclo dinamico N, della massa, dovesse valere 10, tanto che l'unità ennesima fosse 1/10 del ciclo di 10 kg.
Ciò fissato, la massima accelerazione di 1/10 (quella unitaria) sarebbe stata esclusivamente quella che lo portasse a valere 10/10 di kg, ossia 1 kg.
Come sto DIMOSTRANDO, fu proprio IL FONDAMENTO dell'Unità e Trinità di ogni cosa in essere (come essenzialmente era stato affermato da Gesù Cristo) ad essere poi riconosciuto ANCHE dalla Scienza Fisica come IL DIO (ossia “La LEGGE SUPREMA”) che regola questo mondo.
Gli Illuministi Francesi, dell'Accademia, intervennero all'interno del PRINCIPIO FONDAMENTALE espresso con:
UNO = N/N
e precisarono l'UNO in “una forza”, qualificarono 1/N in “una massa” e qualificarono N come “l'accelerazione unitaria della massa”.
Quando EINSTEIN “dichiarò” la “RELATIVITA' GENERALE”, partendo sempre dalla Verità UNA e TRINA espressa da:
UNO = 1/N × N
questo riconosciuto GENIO non fece altro che individuare la qualità E (dell'Energia), al posto della forza F esistente nel II Principio della Legge Dinamica, espresso da:
F = m a.
Einstein riconobbe come questa FORZA (espressa da una massa) sarebbe riuscita ad essere «tutta l'Energia di quella massa» quando la massa (unitaria nel DECIMO) avesse accelerato AL MASSIMO quel suo 1/10 (ossia quando l'avesse accelerata esattamente per 9/10 e fino a portare 1/10 all'unità di 10 DECIMI... come sta rivelando Romano Amodeo, “giustificando” la VERITA' già rivelata da Gesù... ma in modo ingiustificato).
Ciò dimostra altresì come le definizioni delle due leggi introdotte in rapida successione quasi due millenni dopo la rivelazione di Gesù Cristo (del DIO UNO E TRINO) non abbiano fatto altro che DETERMINARE (in modo qualitativo-quantitativo) dei VALORI ESSENZIALI, “degradando, relativizzando e sporcando di attribuzioni qualitativo-quantitative” i rapporti PURI, IDEALI, DIVINI ed ESSENZIALI affermati da Gesù Cristo come appartenenti al FONDAMENTO TRASCENDENTE tutte le cose ed IMMANENTE “divinamente” in esse.
Pertando L'IDEAZIONE MATEMATICA è la vera POTENZA dello SPIRITO SANTO che dà ORDINE a tutto mediante ogni possibile N diverso da zero che sia realmente sottopposto a NESSUN ORDINE ossia all'ORDINE “ZERO”.
La MATEMATICA ha la capacità intrinseca, innata, di fissare un generale CONCETTO numerico e SPIRITUALE, utilizzando la lettera N ed attribuendole OGNI ESSERE che, “essendoci” sia diverso dallo ZERO di esistenza.
CARTESIO collocò nell' «io penso» la prova dell'ESISTENZA realmente e soggettivamente provata da ogni possibile IO che esista in PURO SPIRITO.
Ma è il PENSIERO IN SE STESSO che – attraverso l'ASTRAZIONE dei “NUMERI” da tutte le cose “enumerabili” - ha il dono di ricondursi alla VERITA' fondamentale del DIO UNO E TRINO come all'ESSENZA fondamentale di tutte le cose CHE SONO grazie al loro NON ESSERE, ossia ad un ESSERE valido “nel negativo” di una pura e NEGATA PREMESSA.
Solo quando il fondamentale “PRIMA” si avvale di un “NON ESSERE... IL PRIMA”, solo allora avremo un possibile POI che possa essere relativo a quel PRIMA senza essere posto veramente prima.
Ciò accade quando una AZIONE che APPARE DETERMINI una REAZIONE (ossia una AZIONE UGUALE E CONTRARIA), non lo fa nel tempo e veramente, ma solo per effetto di una UGUAGLIANZA (e non di una determinazione) che pero APPAIA essere una determinazione quando si passi realmente da un membro all'altro di quella equazione essenziale secondo cui:
UNO = N volte 1/N.
QUSTO E' “DIO”, nella sua assoluta “UMANA” TRASCENDENZA espressa da N^0, e in tutta la sua “DIVINA” IMMANENZA espressa dal MONDO BINARIO poggiato sul coesistere di tutti i possibili valori opposti.
Tutte le LEGGI relative all'esistenza e in ogni sua possibile forma e contenuto si sintetizzano in questo DIO UNO E TRINO.
Con il SAPIENTE USO della PIENA RAGIONE si arriva a comprendete come il DOGMA dell'Unità e Trinità di Dio stia alla base di tutta la realtà, e come sia stato PIENAMENTE DIMOSTRATO in tutta la sua verità... altro che una PURA AFFERMAZIONE in cui credere, essendo indimostrabile !!!!
Altro che CHIUDERE LA MENTE... perché la RAGIONE porterebbe lontano dalla Fede!
Lo induce solo la RAGIONE DI QUESTO MONDO, quando essa è così “faziosa ed assolutamente unilaterale” da ipotizzare un solo moto nel tempo, nell'universo, e non i DUE uguali e contrari di UN MONDO e di QUELL'ALTRO MONDO che perfettamente lo contraddica, tanto da ricondurre tutto il reale nel fenomeno decisamente ASSOLUTO cui ci condurrà con certezza estrema la nostra ANIMAZIONE ASSOLUTA.