L'io, identificazione della propria immagine cosciente, l'ubicazione del se

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Salidum
00lunedì 3 marzo 2008 19:25
un po' di personale follia
Molti di voi si saranno posti il dilemma esistenziale, "chi sono io", sia dal punto di vista individuale che da quello antropologico "cosa è un essere umano".

bhe, un essere umano è secondo me un essere intenzionale più che naturale, con una dimensione storica, capace di differenziare le sue risposte-azioni nel tempo, che vive una sorta di simbiosi con gli altri esseri viventi e l'universo.

Pensando a me stesso, mi viene in mente un corpo, non solo fisico, ma anche energetico, mi viene in mente il mio passato, i miei desideri, il mio presente, la mia coerenza e le mie contraddizioni, il futuro e le mie intenzioni.

Ma quando mi chiedo profondamente chi sono, cerco di identificarmi in qualcosa e mi accorgo di uno sguardo che mi vede dall'alto. fa sempre parte di me e forse ha a che vedere con la mia coscienza, con la mia guida, che nonostante senta dentro, è fuori di me, appena sopra di me.

Quando ricordate un evento di cui siete stati protagonisti, che immagine avete di voi?

Vedete ciò che vedevano i vostri occhi o vedete il vostro corpo come se vi vedeste in un filmato?

io non ricordo ciò che hanno visto i miei occhi, ma ho immagini di me dall'alto come se i miei veri occhi mi scrutassero nella complessità dei fenomeni e delle persone circostanti, occhi distanti che sì, distinguano il mio corpo dagli altri, ma come se fossimo uniti da un filo invisibile... [SM=g1456024] sono folle?

in che cosa vi identificate voi?
LiviaGloria
00mercoledì 5 marzo 2008 21:03
Re: un po' di personale follia
Salidum, 3.3.2008 19:25:

Molti di voi si saranno posti il dilemma esistenziale, "chi sono io", sia dal punto di vista individuale che da quello antropologico "cosa è un essere umano".

bhe, un essere umano è secondo me un essere intenzionale più che naturale, con una dimensione storica, capace di differenziare le sue risposte-azioni nel tempo, che vive una sorta di simbiosi con gli altri esseri viventi e l'universo.

Pensando a me stesso, mi viene in mente un corpo, non solo fisico, ma anche energetico, mi viene in mente il mio passato, i miei desideri, il mio presente, la mia coerenza e le mie contraddizioni, il futuro e le mie intenzioni.

Ma quando mi chiedo profondamente chi sono, cerco di identificarmi in qualcosa e mi accorgo di uno sguardo che mi vede dall'alto. fa sempre parte di me e forse ha a che vedere con la mia coscienza, con la mia guida, che nonostante senta dentro, è fuori di me, appena sopra di me.

Quando ricordate un evento di cui siete stati protagonisti, che immagine avete di voi?

Vedete ciò che vedevano i vostri occhi o vedete il vostro corpo come se vi vedeste in un filmato?

io non ricordo ciò che hanno visto i miei occhi, ma ho immagini di me dall'alto come se i miei veri occhi mi scrutassero nella complessità dei fenomeni e delle persone circostanti, occhi distanti che sì, distinguano il mio corpo dagli altri, ma come se fossimo uniti da un filo invisibile... [SM=g1456024] sono folle?

in che cosa vi identificate voi?



Quando penso al passato...vedo cio che era...o almeno cio che ho registrato in modo "evidente"...e vedo cio che ero... [SM=g27823]

E piu facile che vivo degli stati particolari in altre situazioni...di solito mai programmate...dove una parte del mio essere si espande e tutto diventa percettibile nella sua totalitá sia nel "bene" che nel "male"...sia nell essenza che soppravivenza...

In cosa mi identifico?...bé,se devo dire oggi...lo sapete tutti! [SM=g27823]
Se devo dire ieri?...niente...
Cosa particolare é che non mai avuto idoli,da sempre...nessun cantante o attore o politico o persona vicino...quindi io viveo...non mi identificavo.
E come vivere la vita cosí come é...non come vorrei...lottavo ogni secondo per quel secondo...


Salidum
00giovedì 6 marzo 2008 10:02
E' una questione piuttosto complessa dello psichismo umano, quella delle immagini (immaginazioni), che possono essere oltre che visive, uditive, olfattive, tattili, cenestesiche e chinestesiche.

Le immagini, che sono quindi legate a tutta la sfera percettiva e rappresentativa, producono e attraggono azioni, che lo si voglia o no.
E' importante dunque, imparare a riconoscere le proprie immagini e magari a guidarle.

Per quanto mi riguarda personalmente, spontaneamente, quando mi penso, quando mi immagino-vedo, anche per i ricordi, non vedo come vedrei se guardassi con gli ochhi, ma vedo-immagino il mio corpo dall'alto..

altre persone vedono-immaginano se stesse, come se guardassero con gli occhi, vedono ciò che i loro occhi hanno visto o vedrebbero.

e allora mi sono chiesto: come caspita succede che se penso a me, persino nei ricordi, mi vedo dall'alto?
E' un po' strano. O no?

Voi come vi vedete-immaginate?




LiviaGloria
00venerdì 7 marzo 2008 08:05
Credo di essere "differente" da té in questo...probabilmente per essenze diverse giá dal principio... [SM=g27823]

Io non mi vedo...io "vivo" cio che sono...cioé...cavolo come spiegarlo? [SM=x268919] [SM=g27823] ...diciamo che per mé il "carpidiem" nella recezione di mé é attivo...cosí piu che "vedermi" o percepirmi in "esterno" io percepisco in "interno".
Ed infatti una caratteristica di mé é andare oltre a cio che "vedo" con l immagine...anche nelle persone...c é chi mi chiama scanner... [SM=g27820] [SM=g27823] ...é un mondo particolare e puo "stancare" chi lo mette in pratica...e puo anche dare dolore,ma anche gioia e speranza perché fá "vedere-percepire"la scintilla di ogni uomo...e cio che le orecchie sentono e gli occhi vedono non sono cio che l altro é...ma solo un "essere in quel momento".

Credo di non esser riuscita a spiegarmi... [SM=g27829]
Salidum
00venerdì 7 marzo 2008 10:22
Sicuramente siamo diversi. la diversità è ricchezza...

forse mi sono spiegato male...se chiedo per esempio di immaginare una mela o il sapore di una mela si riesce, no?

magari l'argomento non interessa.. [SM=g27817]


_Azzurra_
00venerdì 7 marzo 2008 10:56
no, invece è molto interessante..

anch io se vado nei ricordi mi vedo dall'alto come in una foto aerea
e riesco a percepire gli odori, vedere icolori ..le sensaioni atmosfiche (il vnto ilsole ecc)di quel particolare evento..

un pò come succede in un viaggio astrale

e' il nostro sè superiore a guidarci

concordi salidum?
bacioatomico
00venerdì 7 marzo 2008 12:03
cari amici miei.

il passato non è mai realmente passato.

voi esistete in ogni vostro giorno.


esiste il TU a 10 anni mentre va a scuola in una piovosa mattina d'inverno.

quel bambino è li.

nella pellicola del tempo, come asfalto lucido scivola, si allontana nel tempo e nel tempo ritorna.

guai a chi perde il proprio collegamento nel tempo.

quando si torna a se non ci si puo' permettere di essere irriconoscibili.
_Azzurra_
00venerdì 7 marzo 2008 12:16
e i pensieri relavi al nostr futuro in quali
anfratti sono nascosti?

nel senso che se percepiamo costantemente il
nostro passato attraverso i ricordi, dovè collocato
ciò che deve ancora accadere?

ancora nel nostro sè superiore oserei dire...ma contraddicetemi se sbaglio...

è possibile quindi prevedere un evento,
o avvertire un segnale di pericolo espandendo la nostra coscienza (?)
_Azzurra_
00venerdì 7 marzo 2008 12:26
appurato quindi che il nostro passato risiede nella pellicola del tempo...

dove collocherei anche il nostro futuro...

è possibile prevedere determinati fatti e
"sentire" i campanelli dall'arme che il nostre sè invia
al nostro corpo fisico, se supponiamo che passato e futuro
sono costantemente nel nostro presente...


da qui potremmo dedurre che la coscienza superiore (o sè)
guida il nostro percorso, se noi ci mettiamo in ascolto
.............
bacioatomico
00venerdì 7 marzo 2008 12:51
è molto complicato con questi mezzi rispondere alla tua domanda Azzurra.

anche se la risposta si trova nel DNA di ogni essere vivente, bisogna concepire tale sistema non singolarmente, ma nell'insieme. Ogni xodix gehtx è la risposta e la continuazione di un altro.
nella zona posteriore del cervello c'è il senso della vista, ma anche un "regitro" dove è impressionata su di una sorta di pellicola ogni cosa reale che abbiamo percepito, ma anche le cose non percepite dai vostri sensi relativi. per esempio le subfrequenze del suono universale motore del tempo.

la cosa interessante è che ogni essere vivente ha questo registro fin dalla nascita. già quando è in gestazione nel grambo materno esso è l'inizio della lettura di quel codice che fa parte del programma. nei vostri 9 mesi vi sviluppate su indicazioni dal futuro.

in quei 9 mesi avete una vita extraterrestre, poichè il collegamento alle informazioni è extratempo. Alla nascita questo collegamento viene staccato. Ma il registro che avete ognuno di voi, diciamo che è come la chiamate voi una sorta di scatola nera che viene letta alla fine di ogni viaggio.

in parole piu' semplici : le informazioni ci sono , ma il collegamento è disattivato.
LiviaGloria
00venerdì 7 marzo 2008 13:13
Re:
bacioatomico, 7.3.2008 12:03:

cari amici miei.

il passato non è mai realmente passato.

voi esistete in ogni vostro giorno.


esiste il TU a 10 anni mentre va a scuola in una piovosa mattina d'inverno.

quel bambino è li.

nella pellicola del tempo, come asfalto lucido scivola, si allontana nel tempo e nel tempo ritorna.

guai a chi perde il proprio collegamento nel tempo.

quando si torna a se non ci si puo' permettere di essere irriconoscibili.



Mi fai venire in mente una cosa che scrissi tempo fá.

Lasciando perdere la tematica principale di cio che ho scritto,trovo un collegamento,forse,in cio che dici...su quello che io ho chiamato "nastro".

Si parla tanto di reincarnazione e anche con scarse informazioni nell'occidente riguardo i tempi del suo sviluppo di pensiero...credendo che sia antica...ma in realtà nei veda antichi la reincarnazione non é accennata...fu un pensiero filosofico sviluppatosi più tardi, in tempi relativamente più recenti di quanto molti pensano.

Per un buon periodo della mia vita mi attraversava questo pensiero e dentro di me sentivo forte la la certezza e sicurezza che la reincarnazione non esiste, sento profondamente la unicità inseparabile nell' eternità del corpo-anima, inscindibili, unici.

Il corpo non lo sentivo come un pezzo di carne da ricambio come nei pezzi di auto, dove l'anima poteva usarlo il tempo di una vita per poi "gettarlo" e ritornare in un altro "pezzo di carne".

Credo profondamente nella sacralità e unicità del corpo e della SUA anima, dove uno esiste per l'altro.

Partendo dal presupposto e dalla convinzione della buona fede di chi diceva di aver visto di essere vissuti in altre vite passate... ho sempre cercato di comprendere il perché di tale fenomeno.

Dentro di me c'erano sempre dei punti fissi, delle frasi che si susseguivano e rincorrevano.

Per esempio, come fa Dio a sapere tutto di tutti sempre, passato, presente, futuro... e quando si aprirà il libro della vita, avere a "disposizione" miliardi di vite-anime.

Pensavo anche quando Gesù diceva "io sono"...

Pensavo alle profezie, cioè proiezioni vissute del futuro.

Pensavo al passato delle "reincarnazioni"...

Pensavo a quei fenomeni particolari dove "fantasmi" si presentavano in modo regolare e scandito in una certa sequenza ciclica: ripetizione dell'evento.

Poi pensavo a tutti i vari fenomeni paranormali.

Pensavo tutto questo e mi informavo.... quando poi un giorno... percepii un "idea"...un essenza...un "collegamento" che univa tutte queste cose e ne spiegava delle incongruenze... come ad esempio molti nelle vite passate affermano di aver vissuto in uno stesso personaggio, cioè molte anime rivivevano tutte un unico corpo....com' era possibile? Non potevano coesistere 100 anime in un solo corpo vissuto: tipo Napoleone o in qualche altro personaggio...

Oppure un altra incongruenza nei "fantasmi"...si ripresentano sempre in un atteggiamento standard, ciclico...come un disco incantato...ed erano sempre riguardanti morti violente.....Perché?

Ecco, sentii il collegamento...sentii che esiste una "registrazione", sì...come che nel nostro mondo energetico ci fosse un "liquido", una "vibrazione", una "pellicola" che registra assolutamente tutto: pensieri, azioni, sentimenti e tutto provoca una specie di imprinting che non disperde nulla, neanche il più piccolo respiro...(nulla si distrugge).

Con questo si spiegava il credere di aver vissuto vite passate...cioè noi uomini, la nostra anima ha la possibilità in determinate condizioni, di poter andare a "prendere", "recepire" all'interno di questo "nastro registrato" che altro non é che una vibrazione energetica stabile.

E quando l'anima arriva in quel nastro crede di aver vissuto lei stessa quella vita passata perché ne sente in contemporanea i pensieri, sentimenti, azioni....solo che tornando al "presente", l'uomo si identifica in quel personaggio come che fosse stato lui stesso, ma era solo partecipe della "registrazione".

Il tempo ci confonde, cioè il tempo che noi recepiamo come passato, presente, futuro... mentre nel "registro" tutto é presente...cioè "io sono"...

La prova del tempo che ci confonde si trova nelle profezie, cioè la proiezione del tempo nel futuro....

Infatti chi va nel "registro" in un tempo futuro e poi torna nel "presente"...non ha alcun dubbio che ciò che ha vissuto non é lui stesso...perché tornando sa che lui é qui ora, adesso...non domani.

Quindi il futuro visto non é lui....

Mentre quando si va nella "registrazione" del passato ci confondiamo dando possibilità che eravamo noi.

Con questo ipotetico "nastro registrato" si spiegherebbero molti fenomeni chiamati paranormali...sempre una determinata condizione ci fa attingere informazioni dal "nastro": telepatia, preveggenza,...tutto dal nastro e solo il tempo confonde.

E forse é così che Dio sa tutto sempre e non c'é tempo...sa del "cuore", dei desideri, dei pensieri...che anch'essi sono e non si perdono perché sono "energia", "vibrazione" registrata nel "nastro"...ed ecco il libro della vita che verrà aperto...ed ecco perché le reincarnazioni di più anime riporterebbero ad una sola persona...ed ecco perché si può leggere in un pensiero...ecco perché i "fantasmi" hanno ripetitività d'azione e che con la loro morte violenta hanno impresso nel nastro una "vibrazione" più forte data dal trauma...così forte che in alcuni é possibile "udire" o "vedere".

Ecco perché non possiamo nascondere nulla a Cristo...

L'anima con la mente e il corpo, in determinate condizioni, può andare ad attingere in quell' immenso "nastro" dove tutto é registrato, é.

Solo il tempo é confuso dal presente materiale...se vado nel passato posso pensare di essere stato io...ma se vado nel futuro so che non sono io dato dal mio "presente" attuale.

La mia é solo una "ipotesi sensazione", folle, vera...chissà, ma possibile...dove tante cose in apparenza scollegate, possono essere spiegate, unite in questo "nastro registrato"....come un energia che non percepiamo che "stampa" e tiene con sé per l'eternità...

Noi abbiamo un corpo "il tempio di Dio", quindi un corpo unico, meraviglioso e indissolubile con la sua anima che ci vive.

Il corpo non é un "pezzo di carne" da ricambio come si fa con le auto...l'anima é per la salvezza del corpo e il corpo per la salvezza dell' anima...per questo resusciteremo col corpo, Dio lo ha creato e quindi é prezioso...come tutto ciò che é creato...

E se abbiamo vissuto con un anima più corpi...con quale dei tanti corpi resusciteremo???...con uno solo...cioè l'unico che ci é dato.

Samantha






LiviaGloria
00venerdì 7 marzo 2008 13:19
Salidum
Percepire l immagine di una mele o il sapore...anche quello é relativo alle potenzialitá insite in ogniuno,c é chi é piu propenso in certi campi e chi in altri.

Di solito io percepisco gli odori del passato,l essenza dello stato "emotivo-personale e "generale"...

Comunque credo che ogniuno,anche vedendo una mela con la mente...non é la stessa mela che vede un altro...cioé credo che la registrazione visiva vari anche solo sensibilmente da persona a persona....forse perché la registrazione é data dalla mente ed ogni mente elabora in base a cio che é ed ha vissuto.
bacioatomico
00venerdì 7 marzo 2008 13:21
benvenuta Samantha.

hai un bel lavoro da fare sulla cara Livia.
Salidum
00venerdì 7 marzo 2008 14:31
azzurra
penso di si, il se superiore, una guida.


credo che la realtà esteriore sia la proiezione delle realtà interiori, e che queste siano variabili...

ma persino il passato puo essere modificato, per esempio con una profonda comprensione avvenuta nel futuro o nel presente.

Salidum
00venerdì 7 marzo 2008 14:37
penso esistano anche corpi energetici che non deperiscano nel tempo...
ci sono personaggi di cui si sente la presenza, oltre il tempo, personaggi che hanno coltivato consapevolvemnte un "corpo" energetico.
bacioatomico
00venerdì 7 marzo 2008 14:39
al vostro tramonto guardate attraverso una rara goccia di rugiada sopravissuta al giorno, per vedere irreali prospettive.
_Azzurra_
00venerdì 7 marzo 2008 14:48
salidum





ti riferisci alla presa di coscienza di una azione avvenuta nel passato...
quindi alla consapevolezza?

se non districhiamo il nostro passato procederemo sempre e cmq
in direzione sbagliata

prima comprediamo i meccanismi della nostra mente che fuorvia il

nostro sè, prima avremo la visione chiara della nostra evoluzione

personale e spirituale in questo contesto e intreccio di anime

che si stanno cercando x comunicare la vera essenza che le unisce

LiviaGloria
00venerdì 7 marzo 2008 15:04
Re:
bacioatomico, 7.3.2008 13:21:

benvenuta Samantha.

hai un bel lavoro da fare sulla cara Livia.



Se vuoi parlare di mé,puoi aprire un topic in "face to face". [SM=g27823]


_Azzurra_
00venerdì 7 marzo 2008 15:12
_Azzurra_
00venerdì 7 marzo 2008 15:36



potremmo parlare anche di aura...

In essenza: l'aura è una manifestazione energetica del conscio, la quale si forma come conseguenza del "condensarsi" delle vibrazioni del Conscio.

1. FORMAZIONE DELL'AURA

Nel corso della vita di tutti noi la nostra aura cambia e si trasforma. Nel momento del concepimento l'aura esiste soltanto come parte del codice genetico energetico. Dopo 28 giorni dal concepimento inizia la costituzione dell'aura come struttura energetica che durante lo sviluppo dell'embrione raggiunge le dimensioni dell'utero della madre. Comunque, l'aura dell'embrione esiste soltanto come struttura energetica che in stato passivo "attende" il momento della nascita. In questo periodo il ruolo dell'aura dell'embrione viene svolto dall'aura della madre. In questo l'aura dell'embrione contiene l'Energia Vitale Grigia e l'Energia Vitale Bianca della madre, ovvero non ha né il proprio Cerchio, né il Corpo energetico e nemmeno la "Corona" attorno al corpo fisico (la "Corona" si forma dopo 6-8 settimane dal concepimento).

Nel momento della nascita, ovvero del primo inspirare avviene il "lampo" (3) nella regione cerebrale e con questo il nostro Conscio inizia a funzionare in modo diverso, ovvero inizia ad usare strumenti differenti sul percorso del proprio autoriconoscersi.

(3)Definiamo "lampo" il processo istantaneo dell'"iniziazione" del Conscio che avviene con il primo inspirare.

In questo momento si attiva anche la nostra aura e da allora sino alla fine della nostra vita da esseri materiali-energetici, l'aura è parte di noi come condizione indispensabile della nostra esistenza. Durante la vita dell'uomo, l'aura cresce, si sviluppa e matura assieme ad esso. Comunque lo sviluppo e la maturazione dell'aura non sono soltanto una conseguenza della crescita e dello sviluppo del corpo fisico.

La crescita, lo sviluppo e la maturazione dell'aura sono conseguenze dirette e parte dello sviluppo complessivo dell'uomo come essere.

Così come i muscoli si sviluppano meglio è più velocemente se assumiamo le proteine necessarie, mentre il grasso si sedimenta se assumiamo troppi carboidrati e grassi, così pure la nostra aura si sviluppa più velocemente e meglio se facciamo quello che apporta al suo sviluppo. La maggioranza di coloro che oltre l'interesse per il cibo, i beni materiali, il potere e il sesso avevano anche altri interessamenti che esigevano lo sviluppo della creatività, dell'intelligenza, dell'umanità o perlomeno della fantasia, ha l'aura maggiormente sviluppata. La ragione di ciò è semplice: l'uomo non è un essere che può realizzarsi soltanto attraverso il mangiare e il bere, i beni materiali (status), il potere e il sesso. L'essere che si realizza soltanto in una parte della propria essenza, in effetti, non si sviluppa e quindi non possiamo attenderci che tale frammentario sviluppo dell'essere sia accompagnato dallo sviluppo di una struttura mentale-energetica come l'aura.



Salidum
00venerdì 7 marzo 2008 18:09
Re:
_Azzurra_, 07/03/2008 14.48:

salidum





ti riferisci alla presa di coscienza di una azione avvenuta nel passato...
quindi alla consapevolezza?

se non districhiamo il nostro passato procederemo sempre e cmq
in direzione sbagliata

prima comprediamo i meccanismi della nostra mente che fuorvia il

nostro sè, prima avremo la visione chiara della nostra evoluzione

personale e spirituale in questo contesto e intreccio di anime

che si stanno cercando x comunicare la vera essenza che le unisce





penso proprio di si..sto "lavorando" affinchè possa governare la mia mente e non esserne succube...

LettereDiBerlicche
00sabato 15 marzo 2008 17:01

”È quando mi volgo a Cristo, quando mi abbandono alla Sua Personalità, che comincio ad avere una vera personalità mia… Finché non Gli avrai dato tutto te stesso non sarai veramente te stesso… Rinuncia a te stesso e troverai il tuo vero io. Perdi la tua vita e la salverai. Cerca te stesso, e a lungo andare troverai solo odio, solitudine, disperazione, rabbia, rovina,disfacimento. Ma cerca Cristo e Lo troverai, e con Lui tutto il resto per soprappiù”.


C.S. Lewis




[SM=g27829]

Pax!!

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