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Akhenaton
Passato alla storia come il faraone eretico che intorno al 1300 a.C. contrappose un culto monoteista a quello politeista che era stato in vigore in tutto il suo regno.
Akhenaton non fu l’unico faraone ribelle. Il suo predecessore prima, ed alcuni successori perseguirono una politica anti-tebana.
Ad iniziare la svolta religiosa in senso monoteista fu Amenofi III (chiamato anche Amenhotep III), il padre di Akhenaton, che cominciò a combattere il potente clero tebano di Amon contrapponendogli il dio Aton.
A testimonianza di questa nuova tendenza, Amenhotep III, soprannominato "il donnaiolo" perchè si diceva avesse 365 donne diverse all'anno, fece costruire ai confini del deserto uno splendido palazzo circondato da un grande parco a cui aveva dato il nome di "splendore di Aton", dove nacque Akhenaton (o Ekhnaton), che alla sua nascita prese il nome del padre, Amenophis IV.
Immagine:
Il piccolo principe ereditario, all'età di 12 anni, fu fatto sposare con una fanciulla nubiana di nome Nefertiti ("la bella che viene da lontano"), di due o tre anni più giovane, perché il trono avesse al più presto un erede.
Alla morte di Amenophis III la regina Tiye prese il potere in nome del figlio.
Salito al potere, il faraone fanciullo per prima cosa si cambiò il nome, e da Amenophis, che significa "Pace di Amon", divenne Akhenaton, cioè "Aton è soddisfatto".
Akhenaton si attribuisce la funzione di rivelatore di Aton agli uomini definendosi suo figlio e cerca di convincere i propri sudditi a credere anch'essi in un solo dio e quindi a se stesso.
Attività del Faraone
Durante il regno di Akhenaton l’Egitto non ebbe una buona politica estera: non seppe contrapporsi all’ascesa dei Mitanni e degli Ittiti in Asia Minore, perdendo così quegli stati vassalli dell'area siro-palestinese, che apportavano ricchezza alle casse reali.
Di questa situazione, infatti, seppe approfittare molto bene il re ittita Suppiluliumas, che realizzò un potente impero.
Dal punto di vista culturale, invece, l’Egitto conobbe un grande splendore: nacque l'arte armaniana, rivoluzionaria per il periodo, in quanto contrapponeva alla staticità classica delle figure egiziane, una nuova dinamicità, arricchita di particolari, quali immagini naturali importate da Micene.
Inoltre, attraverso l'arte, vengono rappresentate scene di vita reale che, per la prima volta, riguardavano anche la famiglia del faraone.
Dopo 17 anni di governo, Akhenaton scompare.
Tale scomparsa è ancora oggi un mistero.
Alcuni pensano vi sia stata una congiura contro di lui anche se è mal supportata dal fatto che vi sono molte perplessità sull'identità del suo successore.
Molti studiosi ritengono che questo successore sia Semenkara, figlio o fratello di Akhenaton, mentre per altri dietro il nome Semenkara si cela la moglie Nefertiti, che quindi avrebbe regnato fino alla salita al trono di Tutankamon, suo figliastro.
La tomba di Akhenaton fu collocata ad est di Akhetaton ed in perfetto allineamento con il tempio di Aton.
Nelle loro raffigurazioni, Akhenaton e Nefertiti, vengono ritratti nudi; inoltre, Nefertiti rappresentata in battaglia è vestita dei simboli del faraone, mentre Akhenaton viene raffigurato da solo quando intercede presso il dio sole Aton.
Tutto ciò, finora, non era mai stato osato da nessun faraone.
Con la morte di Akhenaton vengono anche ristabiliti i culti tradizionali.
Ad Akhenaton da adesso in poi si farà riferimento come al "nemico", il suo nome verrà cancellato dagli annali e la città di Akhetaton distrutta come le opere realizzate in onore di Aton.
Il nome del faraone non sarà più pronunciato sino al 1917 d.C., quando venne scoperta nella Valle dei Re una tomba, la numero 55, risalente all'epoca di Tutankamon.
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Testi ed immagini per gentile concessione di: Paolo Pastore – Popoli Antichi
Akhenaton
Akhenaton - AMENHOTEP IV (NEFERKHEPRURA-UA-ENRA) XVIII Dinastia 1353-1335 a.C.
Nome assunto dal faraone egizio Amenofi IV (1372-1354 ca. a.C.), figlio di Amenofi III (1390-1353 a.C.) e di Tiye, salì al trono dopo la morte di suo fratello maggiore.
Nefertiti fu la moglie principale, e Kiya la sua Molto Amata.
Sovrano della XVIII dinastia del Nuovo Regno, nei suoi 17 anni da faraone eretico assunse il nome del dio Aton, cioè il dio Sole, con cui si identificò.
Dopo aver imposto il culto di questa divinità, il faraone trasferì la capitale da Tebe ad Akhetaton (l'attuale Tell el-Amarna), che divenne il centro del nuovo culto, e combatté contro i potenti sacerdoti che cercavano di mantenere vivo il culto del dio Ammone.
La riforma religiosa di Amenofi ebbe conseguenze sull'arte egizia, che passò dalla consueta forma rituale stilizzata ad una rappresentazione di carattere più naturalistico, e sulla letteratura religiosa, che conobbe un nuovo sviluppo.
Il fiorire di questa nuova cultura tuttavia ebbe fine con la morte del faraone.
Tutankhamon il suo successore, riportò la capitale a Tebe e restaurò il culto di Ammone.