La chiesa “alternativa” di Martini e don Verzé

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
LiviaGloria
00giovedì 28 maggio 2009 22:08
www.fattisentire.org/modules.php?name=News&file=article&...


La chiesa “alternativa” di Martini e don Verzé

Siamo tutti sulla stessa barca è il libro firmato dal cardinale Carlo Maria Martini, già arcivescovo di Milano, e da don Luigi Verzé, fondatore dell’Ospedale San Raffaele e rettore dell’Università Vita-Salute. Siamo tutti sulla stessa barca, dice il titolo del libro. Qualcuno ci spieghi se è quella di Pietro…

di Alessandro Gnocchi e Mario Palmaro



La pillola anticoncezionale? Spesso è giocoforza che vada consigliata e fornita. L’etica cristiana? Incongruente, da rifare. I divorziati risposati? Basta fisime clericali. Il celibato ecclesiastico? Una finzione, buttiamolo a mare. I vescovi? Li elegga il popolo di Dio.
Tutto ciò fermandosi solo alle anticipazioni di Siamo tutti sulla stessa barca (Editrice San Raffaele, pp. 96, euro 14,5) libro in uscita oggi e anticipato ieri dal Corriere della Sera, firmato dal cardinale Carlo Maria Martini, già arcivescovo di Milano, e da don Luigi Verzé, fondatore dell’Ospedale San Raffaele e rettore dell’Università Vita-Salute.
Sarebbe interessante sapere che cosa pensano di queste tesi le autorità preposte alla salvaguardia della dottrina cattolica. Perché è venuto il momento di dire se, in materia di dottrina e di morale, i fedeli sono tutti uguali e devono accettare tutti le stesse regole o se, invece, c’è qualcuno più uguale degli altri.
Contraltare del Papa
Il cattolico medio non può ignorare che se il Papa si pronuncia su un tema, subito spunta il cardinale Martini a fare da contraltare. Il Papa scrive un libro su Gesù? Lui l’avrebbe fatto meglio. Il Papa liberalizza la Messa in latino? Lui non avrebbe suscitato perniciose nostalgie. Il Papa ribadisce il primato di Pietro? Lui si appella alla collegialità. Il Papa prende atto degli scivoloni del Vaticano II? Lui convoca il Vaticano III.
Così come non può ignorare che don Verzé ha riempito la sua università di nomi come Massimo Cacciari, Roberta De Monticelli, Vito Mancuso, Salvatore Natoli, Emanuele Severino, Edoardo Boncinelli: il meglio del pensiero anticattolico sulla piazza. Del resto, don Verzé è l’inventore di un’inedita dottrina simil-cattolica grazie alla quale si è auto-autorizzato a praticare nel suo ospedale la fecondazione artificiale omologa condannata dalla Chiesa.
Lo ha fatto con una decisione del comitato etico del San Raffaele e poco gli importa di essere stato smentito dalla Congregazione per la dottrina della fede. Senza dimenticare che, in piena bagarre sul caso Englaro, don Verzé rivelò di aver tolto la spina ad un amico attaccato a un respiratore artificiale. «Col pianto nel cuore», ma lo fece.
Due come il cardinale Martini e don Verzé sembrano fatti apposta per incontrarsi. E potrebbe stupire che, per anni, la curia martiniana abbia fatto la guerra al san Raffaele e al suo fondatore. Ma si trattava di questioni politiche e non teologiche. Perché sul metodo del dubbio applicato al dogma e sulla teoria delle “zone grigie” applicata alla morale messi a punto da Martini, don Verzé ci va a nozze. Tanto che, nel 2006, la sua università ha conferito la laurea honoris causa al porporato.
E così ecco spiegato il presente libro, nel quale il fondatore del San Raffaele parla con rammarico di «un’etica ecclesiastica imposta».
Poi dice «che anche ai sacerdoti dovrebbe essere presto tolto l’obbligo del celibato» e annuncia che l’ora della democrazia nella Chiesa suonerà con l’elezione diretta dei vescovi. «La Chiesa cattolica è troppo lontana dalla realtà, e le fiumane di gente, quando arriva il Papa, hanno più o meno il valore delle carnevalate».
Un nuovo concilio
Don Verzé va giù di vanga, e allora Martini interviene con il fioretto ad allargare il solco. «Oggi ci sono non poche prescrizioni e norme che non sempre vengono capite dal semplice fedele».
Caro don Luigi, ha proprio ragione lei, qui bisogna cambiare tutto, che orrore quelle fiumane di gente ignorante e impreparata, avrà mai seguito almeno una lezione della Cattedra dei non credenti?
Con studiata ritrosia, il cardinale conferma tutto. Senza dimenticare che, per rimettere un po’ d’ordine, «non basta un semplice sacerdote o un vescovo. Bisogna che tutta la Chiesa si metta a riflettere su questi casi». Insomma, un altro Concilio.
Siamo tutti sulla stessa barca, dice il titolo del libro. Qualcuno ci spieghi se è quella di Pietro.
Libero, 20 maggio 2009




=Foxtrott=
00giovedì 28 maggio 2009 23:00
Siamo al solito concetto: E' la Chiesa che si deve adattare al mondo o il mondo alla Chiesa?
In questi tempi moderni dove l'etica si affaccia su valori sempre più liberali, è difficile mantenere una ferrea osservanza degli stessi.
Ma è altresì vero che la Chiesa e il Papa non si devono sottomettere ai voleri della civiltà facendola apparire essa stessa ridicola.
Ci si ritrova a voler cambiarsi a vicenda, a capire problemi e credenze.
La legge da far rispettare è quella dell'Amore, che non sempre si riesce a mettere in pratica perchè scossa da interessi che vanno contro la Cristianità.
A dire il vero prendere una pillola o un anticoncezionale non è come praticare un aborto e forse il Card. Martini, che si pone a metà strada tra i laici e i Cattolici progressisti, tenta di gettare una strada da poter percorrere insieme, cercando di evitare quella della dogmatica e della rigida morale Cattolica per sostituirla ad una più elastica adatta al mondo di oggi.







viadelcosmo
00giovedì 28 maggio 2009 23:51
Nella corretta valutazione Vinca l'Amore di DIO per l'Umanità e per DIO stesso.
LiviaGloria
00venerdì 29 maggio 2009 09:17
Purtroppo,quando si passano i limiti,tutto è fuori l amore di Dio.

Comunque io credo che il cardinale Martini e chi con lui hanno un intento ben preciso,lo dimostra i continui attacchi al Papa...ed è un intento non solo per le "vedute" che ha e che usa per contestare l autorità papale.

Non credo che Martini sia stupido,allora perchè sempre sto clamore?

Bè,io credo che di fondo l obbiettivo principale,che viene menzionato insieme agli altri per camuffàrlo,è che vogliono ritornare all elezione dei vescovi tramite il laicato e non per autorità del Papa.
Questo problema esiste da sempre all interno della chiesa,quindi le critiche continue servono a rendere meno credibile l autorità e la giustezza del Papa,ecco che il clamore attrae consensi così da dare una spinta dal basso verso l alto...e purtroppo molti ci cadono...haimè anche tra i fedeli e i chierici.

E dire che l esperienza della storia dovrebbe insegnarci...nel tempo in cui il potere secolare poteva intromettersi entro le decisioni papali...
hhh.
00venerdì 29 maggio 2009 19:47
Re:
LiviaGloria, 29/05/2009 9:17:

Purtroppo,quando si passano i limiti,tutto è fuori l amore di Dio.

Comunque io credo che il cardinale Martini e chi con lui hanno un intento ben preciso,lo dimostra i continui attacchi al Papa...ed è un intento non solo per le "vedute" che ha e che usa per contestare l autorità papale.

Non credo che Martini sia stupido,allora perchè sempre sto clamore?

Bè,io credo che di fondo l obbiettivo principale,che viene menzionato insieme agli altri per camuffàrlo,è che vogliono ritornare all elezione dei vescovi tramite il laicato e non per autorità del Papa.
Questo problema esiste da sempre all interno della chiesa,quindi le critiche continue servono a rendere meno credibile l autorità e la giustezza del Papa,ecco che il clamore attrae consensi così da dare una spinta dal basso verso l alto...e purtroppo molti ci cadono...haimè anche tra i fedeli e i chierici.

E dire che l esperienza della storia dovrebbe insegnarci...nel tempo in cui il potere secolare poteva intromettersi entro le decisioni papali...








beh .... volevo postare qualcosa ma non ce niente da aggiungere .perfetto liviagloria [SM=g27811] ma se fai cosi' per me non ce da dire niente, posso solo andare a casa [SM=x268960]
LiviaGloria
00sabato 30 maggio 2009 12:19
Grazie! [SM=g27823]

Bè,si potrebbe aggiungere che per logica conseguenza,nel caso di elezioni dei vescovi tramite laicato sarebbe piu facile alla massoneria e affini infiltrarsi??? [SM=x268919] [SM=g27828]

...anche che fosse,certo non possono nulla ugualmente contro la chiesa "saro con voi fino la fine" e "le tenebre non prevarranno contro di essa",pero se possiamo evitare tali intromissioni ,meglio farlo! [SM=g1456035] [SM=g10697]

Come a casa???...e dopo chi legge i miei chilometrici copia-incolla??? [SM=g27825] [SM=g27828] [SM=x268944] e come faccio a fare l avvocato del diavolo [SM=g27820] se non mi esponi i tuoi pensieri????? [SM=x268935]
LiviaGloria
00sabato 30 maggio 2009 15:21
Qui ci sono le "motivazione" per il discorso nomine vescovi.

La cosa per cui rimango meravigliata in questi tempi è come varie "fazioni"(mi si passi il termine solo per dare un idea astratta)della chiesa,siano esse piu progressiste o piu conservatrici,tendeno ad avere un unico "meccanismo" di logica,cioè voler riportare la chiesa "indietro" con il discorso "nella chiesa antica" o nelle prime comunità" o "nei concili precedenti".
Trovo interessante che comunque anche quelli che vengono definiti "progressisti",guardano ad un passato e anche quelli conservatori guardano ad un passato,ogniuno nel suo periodo di tempo che gli pare piu "vero" per principi o "verità",tendono a "rifiutare" la chiesa come un uncum di passato e presente dove ogni epoca ha avuto i doni dello Spirito per quello che doveva essere,ed a ogni tempo ha avuto i problemi dati dal fatto che è Santa e peccatrice.



www.we-are-church.org/it/attual/NominaVescovi.htm



Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 11:17.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com