Le Chiese contro il sionismo cristiano

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LiviaGloria
00martedì 14 novembre 2006 14:04
religione

Le Chiese contro il sionismo cristiano
Maurizio Blondet
28/08/2006
Al centro il Patriarca latino Michel Sabbah durante la processione delle Palme da Betfage a GerusalemmeC'è anche la firma del Patriarca latino cattolico di Gerusalemme sotto l'importante documento che pubblichiamo, anzi è la prima.
La seguono le firme delle massime autorità cristiane di Gerusalemme.



Gerusalemme, 22 agosto 2006.
«The Jerusalem declaration on Christian Zionism - Statement by Patriarch and local heads of Churches in Jerusalem».
«Beati I pacificatori, perchè saranno chiamati figli di Dio» (Matteo 5,9).
Il sionismo cristiano è un moderno movimento teologico e politico che adotta le posizioni ideologiche più estreme del sionismo, sì da diventare dannoso a una giusta pace in Palestina e Israele.
Il programma sionista cristiano contiene una visione del mondo in cui il Vangelo è identificato con l'ideologia di imperialismo, colonialismo e militarismo.
Nella sua forma estrema, pone l'accento su eventi apocalittici conducenti alla fine della storia piuttosto che sull'amore e la giustizia di Cristo vivente oggi.
[…]
Noi rigettiamo categoricamente le dottrine del sionismo cristiano come insegnamenti falsi che corrompono il messaggio biblico di amore, riconciliazione e giustizia.
Noi rigettiamo inoltre l'alleanza contemporanea tra i capi e le organizzazioni dei sionisti cristiani con elementi del governo di Israele e Stati Uniti che oggi impongono sulla Palestina i loro confini preventivi unilaterali e il loro dominio.
Ciò porta inevitabilmente a cicli di violenza senza fine che minano la sicurezza di tutti i popoli del Medio Oriente e del resto del mondo.



Noi rigettiamo gli insegnamenti del sionismo cristiano che giustificano e sostengono queste politiche, che fanno avanzare l'esclusivismo razziale e la guerra perpetua anziché il vangelo dell'amore universale, della redenzione e della riconciliazione insegnati da Gesù Cristo.
Anziché condannare il mondo alla distruzione di Armageddon noi chiamiamo ciascuno a liberarsi dalle ideologie del militarismo e dell'occupazione.
Piuttosto, che avvenga la guarigione delle nazioni!
Noi facciamo appello ai cristiani e alle Chiese in ogni continente di pregare per i popoli palestinese e israeliano, che entrambi soffrono come vittime di occupazione e militarismo.
Azioni di discriminazione stanno tramutando la Palestina in ghetti impoveriti circondati da insediamenti israeliani esclusivi.
La creazione degli insediamenti illegali e la costruzione del Muro di Separazione su terra palestinese confiscata mina la vivibilità dello Stato palestinese, e anche la pace e la sicurezza dell'intera regione.
Facciamo appello alle Chiese che tacciono di rompere il loro silenzio e parlare ad alta voce di riconciliazione con giustizia nella Terra Santa.



Per questo ci impegniamo ai seguenti principii come base per un'altra via:
- Noi affermiamo che tutti gli uomini sono creati ad immagine di Dio; e a loro volta sono chiamati ad onorare la dignità di ogni essere umano, e a rispettare i suoi diritti inalienabili.
- Noi affermiamo che israeliani e palestinesi possono vivere insieme in pace, giustizia e sicurezza.
- Noi affermiamo che i palestinesi, musulmani e cristiani, sono un solo popolo; rigettiamo ogni tentativo di spezzare la loro unità.
- Chiamiamo tutti a rifiutare la ristretta visione del mondo del sionismo cristiano e le altre ideologie che privilegiano un popolo a spese di altri.
- Ci affidiamo alla resistenza non-violenta come il mezzo più efficace per porre fine all'occupazione illegale onde ottenere una pace giusta e duratura.
- Ammoniamo con urgenza che il sionismo cristiano e le sue alleanze stanno giustificando
la colonizzazione, l'apartheid e l'imperialismo.
- Dio chiede che giustizia sia fatta. Nessuna pace durevole, né sicurezza o riconciliazione
sono possibili se non fondate sulla giustizia; a domanda di giustizia non scomparirà.
La lotta per la giustizia va perseguita con costanza e diligenza, ma senza violenza.
- «Ciò che il tuo Signore esige da tè è agire con giustizia, amare la misericordia, e camminare
con umiltà assieme al tuo Dio» (Michea, 6,8).
- Questa è la nostra posizione. Noi siamo per la giustizia. non possiamo fare altrimenti, solo la giustizia garantisce una pace che porterà alla riconciliazione in una vita di sicurezza e prosperità
per tutti i popoli della nostra Terra. Ponendoci dalla parte della giustizia, noi ci apriamo all'opera
di pace - e operare per la pace fa di noi figli di Dio.
- «Dio ha riconciliato a sé il mondo in Cristo, e non ha contato i peccati degli uomini contro di Lui. Egli ha affidato a noi il messaggio di riconciliazione» (2 Cor., 5,19).



Sua Beatitudine Patriarca Michel Sabbah, patriarca latino di Gerusalemme.
Arcivescovo Saverios Malki Mourad, patriarcato siriano ortodosso di Gerusalemme.
Vescovo Riah Abu El-Assal, Chiesa episcopale [anglicana] di Gerusalemme e Medio Oriente.
Vescovo Munib Younan, Chiesa luterana evangelica in Giordania e Terra Santa.



Solo qualche chiarimento informativo.
Si chiama Sionismo Cristiano la credenza, assai diffusa tra i protestanti americani («cristiani rinati»), che il ritorno degli ebrei in Terra Santa nel 1948 segnali il compimento delle profezie bibliche.
I tempi ultimi sono imminenti: la ricostruzione del Tempio, l'avvento dell'Anticristo (in passato identificato nella Chiesa cattolica, poi nell'URSS, oggi nell'l'Islam), l'ultima battaglia tra le forze del Bene e quelle del Male; ci sarà una «tribolazione», da cui i buoni protestanti saranno risparmiati tramite miracoloso rapimento in cielo (rapture); seguirà il Secondo Avvento - il ritorno di Gesù in gloria - e un piccolo resto degli ebrei lo riconoscerà come Messia.



Ciò che rende pericolosa questa pseudo-teologia («Esegesi da rotocalco», è stata chiamata) è il fatto che due americani su cinque ci credono, circa settanta milioni di fondamentalisti: e che questi sono la base elettorale del partito repubblicano, e spingono il partito ad agire politicamente in vista delle «profezie» apocalittiche, ossia secondo il più estremo irrazionalismo.
I fondamentalisti di questo genere sono i più rozzi e duri conservatori, e spesso antisemiti: la loro profezia, dopotutto, si concluderà con la disfatta degli ebrei e il loro ritorno alla «vera» religione. Ma oggi, questa enorme base aiuta anche finanziariamente le formazioni sioniste più estreme, allo scopo di «accelerare» la fine dei tempi: più presto gli ebrei debellano i musulmani e ricostruiscono il Tempio, e più presto scenderà dal cielo Gesù.



Questa base massiccia di «cristiani rinati» dà forza politica ai programmi dei cosiddetti neo-conservatori, per lo più ebrei americani, seguaci della filosofia politica di Leo Strauss: tipicamente, Paul Wolfowitz.
Costoro in fondo credono alle «loro» profezie: i tempi di Israele-Messia sono qui, e ciò è confermato dalle continue vittorie dello Stato ebraico, che viene liberato dai suoi nemici.
I «cristiani rinati» non appartengono ad alcuna denominazione storica.
Sono membri, se così si può dire, delle «chiese televisive» dei telepredicatori.
Alcuni dei più famosi, Jerry Falwell e Pat Robertson, elettrizzano continuamente le loro assemblee con prediche infiammate sul fatto che stiamo vivendo i tempi ultimi, e che Israele è lo Stato sacro della promessa.
Falwell ha detto: «Mettersi contro Israele è mettersi contro Dio. Noi crediamo che la storia e la scrittura dimostrano che Dio tratta le nazioni secondo come esse trattano Israele».
Falwell infatti giustifica in termini biblici anche le politiche più discutibili e belliciste di Israele. Non a caso, viene spesso premiato dal Likud.
Il primo ministro Menachem Begin regalò anni fa a Falwell un jet privato, a compenso dei servizi resi.
Lo Stato d'Israele ha riconosciuto ufficialmente il sionismo cristiano, dando il suo assenso all'apertura, fin dal 1980, di una «Ambasciata cristiana internazionale» a Gerusalemme: una parodia di patriarcato degli apocalittici.


Il telepredicatore Jerry Falwell



Il compito principale che questa «ambasciata» si è dato consiste nel cercare di ottenere il consenso delle entità e chiese cristiane nel mondo a favore di Israele.
Enorme la raccolta di fondi: questa ambasciata ha raccolto denaro per pagare gli ebrei dell'URSS che emigrarono in massa in Israele, raccoglie fondi per la ricostruzione del Tempio, e finanzia gli insediamenti ebraici più estremisti in Cisgiordania.
Proprio contro questo protestano il patriarca di Gerusalemme e gli altri firmatari, ortodossi, anglicani e luterani.
Benchè dilagante nel mondo anglo-americano, il fenomeno dei fondamentalisti apocalittici non manca di influire ogni giorno di più sulle frange «pentecostali» e giudaizzanti di un certo cattolicesimo, come i neocatecumenali, che sono in rapporti misticamente cordiali con i Lubavitcher, ossia la setta più irrazionalista del giudaismo americano, quella che fornisce i «coloni» più ostili negli insediamenti.
Anche in Italia, come noto, il neoconservatore Il Foglio arruola cattolici volonterosi per la «crociata» cristianista anti-islamica.

Maurizio Blondet




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genyus67
00martedì 14 novembre 2006 19:13
LA CHIESA=UTOPIA..........
[SM=x268950] E CHE C'E'VO'A CAPI'........ [SM=x268930]
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