Messa Tradizionale per tutte le parrocchie!!!

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Ghergon
00martedì 24 giugno 2008 21:51
15 Giugno 2008

Messa Tradizionale per tutte le parrocchie




Ieri il Cardinale Dario Castrillon Hoyos, Presidente della Commissione Pontificale Ecclesia Dei, ha annunciato a Londra che Papa Benedetto XVI vuole introdurre il “Rito Gregoriano” – in precedenza conosciuto come Rito Tridentino – in ogni parrocchia della Chiesa d’Occidente.

Il Papa vuole introdurre il ‘Rito Gregoriano’ in tutte le parrocchie
Questo è un annuncio così importante che tanti cattolici non crederanno alle loro orecchie. Io ero uno dei quattro giornalisti presenti. Ecco degli estratti dalla conferenza stampa diffusa, nella quale il Cardinale demolisce completamente le interpretazioni liberali del Summorum Pontificum:


Elena Curti (The Tablet): Eminenza, vorrei chiederLe la sua opinione sulla risposta dei Vescovi dell’Inghilterra e del Galles al Motu Proprio del Papa.


Cardinal Dario Castrillon Hoyos: Penso che sia positiva. Ci sono alcuni problemi perché è un modo nuovo di celebrare la liturgia ed hanno bisogno di tempo per preparare preti e catechisti sui contenuti della Forma Straordinaria.

Reuters: In alcune parti del mondo sembra esserci della resistenza da parte dei vescovi locali nel lasciare ai fedeli piena libertà di celebrare la Forma Straordinaria. Che suggerimenti ha per i fedeli?

CC: Di informarsi. Tante difficolta sorgono perche’ non conoscono la realtà del Rito Gregoriano – questo è il nome giusto [corretto] della Forma Straordinaria, perché questa Messa non è mai stata vietata, mai.
Oggi per tanti vescovi è difficile perché essi non hanno preti che conoscono il latino.
Tanti seminari insegnano poche ore di latino – non abbastanza da dare la preparazione necessaria per celebrare bene la Forma Straordinaria.

Altri pensano che il Santo Padre stia andando contro il Concilio Vaticano Secondo. Questa è ignoranza assoluta.
I Padri Conciliari, non celebrarono mai un’altra Messa che non fosse quella Gregoriana. L’altra [il Novus Ordo] venne dopo il Concilio… Il Santo Padre, che è un teologo e che fece parte della preparazione del Concilio, sta agendo esattamente in linea con il Concilio, offrendo con libertà i modi diversi di celebrare.
Questa celebrazione, quella Gregoriana, è stata la celebrazione della Chiesa per più di mille anni... Altri dicono che uno non può celebrare con la schiena rivolta alle persone. Questo è ridicolo. Il Figlio di Dio si è sacrificato al Padre, con la faccia verso il Padre. Ciò non è contro le persone. E’ per le persone...

Damian Thompson (Telegraph): Eminenza, il Santo Padre vorrebbe che le parrocchie ordinarie in Inghilterra che non hanno conoscenza del Rito Gregoriano vengano introdotte ad esso?

CC: Sì, certo.
Non possiamo celebrarlo senza conoscere il linguaggio, i segni, ed i modi del Rito, ed alcune istituzioni della Chiesa stanno aiutando in questo senso. [Quindi, introdurre per insegnare ai fedeli. Questo mi ricorda quanto chiese il Concilio, e cioé, che i pastori insegnano al loro gregge a cantare e parlare sia in latino che nella loro madrelingua. Entrambe. Quindi anche adesso si usano entrambi!]

DT: Quindi il Papa vorrebbe vedere tante parrocchie ordinarie far spazio per il Rito Gregoriano?

CC: Tutte le parrocchie. Non tante – tutte le parrocchie [Tutte. Tutte. Tutte. Ripetete con me.perché questo è un regalo di Dio.
Egli offre queste ricchezze, ed è molto importante per le nuove generazioni conoscere il passato della Chiesa. Questo tipo di celebrazione è così nobile, così bella – il modo di esprimere la nostra fede è quella dei teologi più profondi.
La celebrazione, la musica, l’architettura, la pittura, crea un insieme che è un tesoro.
Il Santo Padre vuole offrire a tutti questa possibilità, non solo a pochi gruppi che la chiedono, così che tutti vengano a conoscenza di questo modo di celebrare l’Eucaristia nella Chiesa Cattolica.

Anna Arco (The Catholic Herald): Riguardo a ciò, vorreste vedere tutti i seminari in Inghilterra e Galles insegnassero ai seminaristi come celebrare nella Forma Straordinaria?

CC: Mi piacerebbe, e sarà necessario. Stiamo scrivendo ai seminari, ed abbiamo presente che dobbiamo fornire una preparazione approfondita non solo per il Rito, ma anche per [insegnare] la teologia, la filosofia, la lingua Latina...


DT: Quali sarebbero i passi pratici per le parrocchie ordinarie [in preparazione per il Rito Gregoriano]?

CC: Il parroco dovrebbe scegliere un ora, di Domenica, per celebrare la Messa, e preparare la comunità con la catechesi per capirla, per apprezzare il valore del silenzio, il valore del modo sacro di stare davanti a Dio, la teologia profonda, per scoprire come e perché il sacerdote rappresenta la persona di Cristo e di pregare con il prete. [Questo sottolinea anche il motivo per cui dico che SP è un gran dono per i preti. Nel cambiare il punto di vista che il prete ha della Messa e di se stesso come prete che dice la Messa, la parrocchia cambierà]

EC: Eminenza, penso che tanti cattolici siano piuttosto confusi da questa continua enfasi sul Rito Tridentino, principalmente perché ci hanno insegnato che il nuovo Rito ha rappresentato un vero progresso, e molti di noi che siamo cresciuti con esso lo vediamo come vero progresso, perché ci sono Ministri dell’Eucaristia, donne sul santuario, perché siamo tutti sacerdoti, profeti e re. A molti di noi questa nuova enfasi sembra negare tutto ciò. [buzzzz]

CC: Cos’e` il progresso?"Progredire" vuol dire [offrire] il meglio a Dio... Sono sorpreso, perche’ tanti giovani sono entusiasti della celebrazione del Rito Gregoriano...

EC: Nel Motu Proprio, l’enfasi del Papa é su un Rito e due forme, ed egli descrive il Rito Tridentino come “straordinario”. Straordinario quindi vuol dire un’eccezione, non qualcosa che celebriamo tutte le domeniche.

CC: Non “un’eccezione”. Straordinario vuol dire “non ordinario”, non “un’eccezione”. [Clap. Questo è corretto.]

EC: Dovrebbe quindi superare il nuovo Rito? Dovremmo tornare indietro? [Notate il cliche’… “torniamo indietro”. Per questa gente questo è uno spettacolo????? A somma zero ?????]

CC: Non è tornare indietro: è prendere un tesoro che è presente, ma non era offerto… Ma ci vuole tempo. L’applicazione delle riforme del Concilio Vaticano Secondo richiesero anni. Ci vuole tempo per comprendere la profondità del vecchio Rito. Il Santo Padre non sta tornando al passato; sta prendendo un tesoro dal passato per offrirlo fiano a fianco con la celebrazione ricca del nuovo Rito. La seconda preghiera Eucaristica del nuovo Rito è una delle più antiche [nell’intera liturgia della Chiesa]. Non è il caso di uno scontro ma di un dialogo fraterno.

DT: Ci sarà una chiarificazione del Motu Proprio?

CC: Non una chiarificazione del Motu Proprio stesso, ma di cose trattate nel Motu Proprio, come il calendario, l’ordinazione al sottodiaconato, il modo di usare i paramenti, il digiuno Eucaristico. [QUANDO?]

DT: Cosa ci dice del “gruppo stabile”?

CC: E` una questione di buon senso... Intorno ad ogni Vescovo ci sono forse tre o quattro persone. Questo è un gruppo stabile. Non è possibile dare la Messa a due persone, ma due qui, due lì, due da un’altra parte – loro possono averla. Sono un gruppo stabile.

DT: Da parrocchie diverse?


CC: Non c’è problema! Questo è il nostro mondo. I manager delle imprese non vivono tutti insieme, ma sono un gruppo stabile.
Ghergon
00martedì 24 giugno 2008 21:53
Qui l'originale

www.totustuus.net/modules.php?name=News&file=article&sid=2315

questa notizia è semplicemente meravigliosa!!!
Dobbiamo unirci in preghiera e rendere lode a Dio per quello che sta avvenendo.
E ringraziarlo per averci dato Papa Ratzinger!



[SM=g27823] [SM=g27823] [SM=g27823]
rastha
00giovedì 26 giugno 2008 19:16
Anche se è soltanto un rito Benedetto sta apportando cose buone , la migliore è l'umiltà verso Dio e la fratellanza con gli uomini
Ghergon, 24/06/2008 21.53:

Qui l'originale

www.totustuus.net/modules.php?name=News&file=article&sid=2315

questa notizia è semplicemente meravigliosa!!!
Dobbiamo unirci in preghiera e rendere lode a Dio per quello che sta avvenendo.
E ringraziarlo per averci dato Papa Ratzinger!



[SM=g27823] [SM=g27823] [SM=g27823]




ritz2
00giovedì 26 giugno 2008 20:53
Si torna indietro, si torna alla elite, il popolino stia lontano dalle parole di Gesù.
Non è che per caso sono questi i segni che vede rastha.
Ghergon
00giovedì 26 giugno 2008 21:06
Re:
ritz2, 6/26/2008 8:53 PM:

Si torna indietro, si torna alla elite, il popolino stia lontano dalle parole di Gesù.
Non è che per caso sono questi i segni che vede rastha.



ma quale popolino ma quale elite, ma per cortesia...non mischiamo le divolerie comuniste a Nostro Signore.
rastha
00venerdì 27 giugno 2008 00:26
Se c'è il santo ci può essere anche il peccatore o il peccatore pentito, tuttavia tra loro c'è una scalinata immensa che li separa
Il peccatore è colui che vede la scalinata ma non la vuol salire, il peccare pentito è colui che ha cominciato a salire i primi gradini e il santo è colui che è vicino alla fine della scalinata.

Nel mezzo della scalinata ci sono molti, c'è chi si affretta a salire chi sta rinunciando per tornare indietro chi la percorre in gruppo aiutandosi l'un l'altro e ci sono anche quelli che intralciano il salire degli altri cercando di fermarli in mille modi diversi.

Non importa come essa venga salita, l'importante è arrivare alla fine.
La scalinata è immensa e faticosa e non basta una sola vita per salirla tutta, ecco perchè taluni preferiscono lasciarsi precipitare nelle porte dell'inferno.
La scalinata rappresenta anche le differenze che ci sono negli esseri umani e non e mai stata solo una questione di popolo eletto o di elite, ma solo di fede e di volontà.
E' come il lavoro di un operaio, lo deve portare a termine se vuole essere pagato da chi lo ha ingaggiato
---------------------

ritz2, 26/06/2008 20.53:

Si torna indietro, si torna alla elite, il popolino stia lontano dalle parole di Gesù.
Non è che per caso sono questi i segni che vede rastha.




ritz2
00venerdì 27 giugno 2008 07:22
Scusa ghergon, ma se tu mi insegni in una lingua incomprensibile che cosa mi stai insegnando? niente, al paese mio si chiama presa in giro.
Gesù parlava in latino?
No, parlava nella lingua dei suoi contemporanei, perchè il suo dovere era quello di traslare il Vero.
Che sono invece ste teologate, cosi ci si allontano dalle persone, questa sarà la fine della religione Cristiana e la New Age la farà da padrona.
Ghergon non ci vuole tanto a fare 2+2
Ghergon
00venerdì 27 giugno 2008 12:22
Re:
ritz2, 6/27/2008 7:22 AM:

Scusa ghergon, ma se tu mi insegni in una lingua incomprensibile che cosa mi stai insegnando? niente, al paese mio si chiama presa in giro.
Gesù parlava in latino?
No, parlava nella lingua dei suoi contemporanei, perchè il suo dovere era quello di traslare il Vero.
Che sono invece ste teologate, cosi ci si allontano dalle persone, questa sarà la fine della religione Cristiana e la New Age la farà da padrona.
Ghergon non ci vuole tanto a fare 2+2



La lingua della Chiesa è quella latina.
Così è stato almeno da Costantino in poi.
Cosa significa?
Significa che Gesù Cristo che ha fondato la Chiesa a Roma e lo Spirito Santo che ha continuato il percorso di comune accordo alla sorgente, il Padre, hanno così desiderato.
Per decine di secoli la Santa Messa è stata celebrata in latino così come desiderava Dio.
Da quarant'anni è arrivato il vernacolare.
Gesù ha voluto che la Chiesa sorgesse in Roma e in lingua latina, in una lingua comune a tutto il mondo dove ogni Messa anche celebrata agli antipodi fosse sempre la Nostra Messa.

Negare questa evidenza lapalissiana signfica negare l'azione del paraclito e denigrarne oltremodo l'azione terrena, cioè dire che lo S.S avrebbe messo quasi duemila anni per accorgersi e sistemare le cose..in parole povere avrebbe preso in giro la gente per secoli(e questo vale per tutte le eresie moderne su Cristo)..per questa evidente questione che non è nemmeno ipotizzabile sappiamo, perchè Dio non inganna nessuno che Egli non è autore di questi cambiamenti...)

Infine è grazie alla teologia se tu oggi puoi credere in Cristo e sei edotto su di Lui.
Cristo fu oltre che sacerdote anche teologo in quanto nella Sua Missione terrena spiegò agli uomini la Fede.

Lo Spirito Santo fu, nella seconda missione che perdura ancora oggi, fine teologo delineando e affermando il deposito di fede, cioè la tradizione di sempre e formano la struttura della Santa Chiesa Cattolica Apostolica Romana.
altre chiese non ve ne sono...

Per le Messe in latino c'è il testo a fronte in Italiano, bastano poche occhiate e poche celebrazioni per comprendere a pieno il senso di quello che avviene e poter essere così vicino a Cristo nel Sacrificio...non è un problema.

La gente si deve avvicinare a Cristo non è Cristo che si deve avvicinare alla gente, lo ha già fatto, è importante che la gente si dia una bella svegliata...



ritz2
00venerdì 27 giugno 2008 13:12
Ghergon sei una persona intelligente e non devo dirtelo io, il latino era la lingua di quell'epoca, era la più conosciuta, era imposta dalle conquiste, come lo è oggi l'inglese.
Capisco il tuo non voler contestare il Santo Padre ma stiamo pur sempre parlando di un essere umano con tutti i pregi e i difetti.
Gesù se avesse detto che la chiesa doveva parlare il latino, per coerenza avrebbe dovuto parlare in latino, a Roma ci sono andati perchè San Paolo l'unico che aveva studiato e sapeva fare 2+2 pensò che se partivano da un centro di potere avrebbero potuto convertire il mondo da una postazione privilegiata.
[SM=g27828] stò parlando come un teologo.
ritz2
00venerdì 27 giugno 2008 13:16
San Paolo è stato il primo e penso l'ultimo che sapeva cosa volesse dire essere un teologo.
Ghergon
00venerdì 27 giugno 2008 19:10
Re:
ritz2, 6/27/2008 1:12 PM:

Ghergon sei una persona intelligente e non devo dirtelo io, il latino era la lingua di quell'epoca, era la più conosciuta, era imposta dalle conquiste, come lo è oggi l'inglese.
Capisco il tuo non voler contestare il Santo Padre ma stiamo pur sempre parlando di un essere umano con tutti i pregi e i difetti.
Gesù se avesse detto che la chiesa doveva parlare il latino, per coerenza avrebbe dovuto parlare in latino, a Roma ci sono andati perchè San Paolo l'unico che aveva studiato e sapeva fare 2+2 pensò che se partivano da un centro di potere avrebbero potuto convertire il mondo da una postazione privilegiata.
[SM=g27828] stò parlando come un teologo.



Quali conquiste?!?

Non mi risulta che la Chiesa abbia mai conquistato nessuno.
Il latino era lingua vivissima fino ad un secolo fa, ti ricordo che perfino gli scienziati inglesi scrivevano in latino..tutti i dotti in europa lo facevano...

Io non contesto nessun Santo Padre mi fa piacere che riconosci la santità dei Papi ma in effetti il rito antico sta tornando forte dopo un periodo di baraonda dovuta al pressing comunista.
Ora almeno questo è svanito e qualcosa può tornare come prima...ora rimane la massoneria-
Gesù ha fatto in modo che la Chiesa dovesse parlare in latino, la prova sono duemila anni di latino e sono le missioni nell'impero e la sede della Chiesa in Roma.

Comunque qui non è importante soffermarsi sulla lingua ma è importante soffermarsi sul tipo di Messa.
Il rito tridentino è la vera Messa. Il rito moderno è più aleatorio e in parte snaturato.
C'è un abisso di forma.



ritz2
00venerdì 27 giugno 2008 19:20
Parlavo delle conquiste di Roma che latinizzò l'oriente.
Poi è iniziata la colonizzazione Inglese ed oggi l'Inglese è la lingua più parlata al mondo.
Se dovessi creare oggi un credo lo profetizzerei in Inglese.
E San Paolo da buon acculturato aveva capito che la lingua vincente era il latino.
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