Neuroteologia e Spiritualità

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BAGAVAN
00venerdì 23 marzo 2007 23:07
personalmente Gustavo Rol non l'ho mai incontrato di persona, ma alcune sue intuizioni sono da me condivise per il fatto che accettava il parere della scienza senza pregiudicarne un costruttivo dialogo ed eventuali indagini.

la neuroteologia ha parlato di questo ancora poco conosciuto autore di interessanti quanto di apparenti giochetti illusionistici che ovviamente non potrà mai più dire l'ultima parola.

Io ho tracciato una mappa provvisoria in cui prudentemente si puà accostare le dciscipline che portano alla scooperta dell'energia nell'uomo:

disciplina reikj
disciplina krya yoga
disciplina sciamanica
disciplina quarta via di gurdjef

ma queste vanno prima di tutto studiate per verificare la propria compatibilità e, se è il vostro turno in questa vita, allora una di queste discipline vi porterà alla scoperta della conoscenza di voi stessi.

io aggiungo anche timidamente un'approccio preliminare attraverso la neuroteologia, che è stata proprio fondata sulle idee e i segreti di Gustavo Rol, e sorta nel 2003 per promuovere la chiarezza in se stessi e scoprire meglio di cosa siamo fatti e perchè Dio è una idea innata nell'uomo, come poi inseguito sorsero anche le religioni a rappresentare dei legami immanenti di Dio con l'umanità.

ecco che allora, Dio è veramente immanente se la neuroteologia ha messa al servizio di tutti gli uomini ricerche scrupolosissime sulla natura della mente umana in relazione con certe discipline religiose, atletiche, esoteriche, teosofiche e antroposofiche, scientifiche e tecnologiche.

questa assoxiazione di neuroteologia è davvero molto utile.

"I neuroni guidano la fede". Uno studio dell'Università della Pennsylvania introduce la neuroteologia: E se l'anelito verso il Cielo non fosse sola anima?

tratto dal link: www.gustavorol.org/scienzaoreligione.html

Il nostro punto di vista va però al di là del pur lodevole ed utile contributo alla conoscenza che tale approccio di ricerca comporta. Quando lo scrivente coniò il termine neuroteologia (quasi un anno prima che uscisse l'articolo di cui sopra) intendeva, con una parola unica, sintetizzare una Teoria e una Pratica, o anche una Dottrina e un Processo. Non si tratta però nè di una nuova dottrina, nè tantomeno di un processo inventato da qualcuno. Con "-teologia" intendiamo, ad un tempo, l'essenza di tutte le dottrine teologiche e ciò che, in generale, concerne la sfera del divino. Con "neuro-" intendiamo il sistema nervoso dell'uomo e il cervello. Per chi scrive la neuroteologia è principalmente "lo studio dell'interazione tra il divino (theos) e l'umano (neuron)", o anche, più estesamente, "lo studio dell'interazione tra il divino e l'interfaccia neuronale dell'essere umano".

ok, amici a voi la prossima meditazione.

intendo qui promuovere una richiesta a me molto cara dell'amico rpp, il quale ha davvero avuto una idfea geniale, anche perchè, data la difficoltà di alcuni nell'accettare tale neuroteologia, l'avevo messa al momento da parte, ma vi avevo accennato qualcosa di simile in altri post, ma molto probabilmente su alrtri forum.


BAGAVAN
00domenica 25 marzo 2007 01:57
Re:
avevo promesso ulteriori appfofondimenti e quest'anno ho fatto ciò, quindi ora penso che posso dedicarmi ancora di più ad approfondimenti in merito alla vita mistica:

ecco come avviene l'acquisizione da parte della mente dal concepimento fino ad oggi:

il rapporto sessuale come sapete non è semplicemente una questione meccanica ma unitamente ai meccanismi biologici vi sono interazioni psicologiche che si generano tra i genitori e l'ego concepito, quindi la mente microscopica inizia a scambiare emozioni e sensazioni con la madre prima di tutto.

i rapidi sviluppi de corpo umano nel grebo danno la possibilità di comletare essenzialmente un puzzle biologico ed anatomico che precede la sua nascita e la prepara ai numerosi cambiamenti che seguiranno nella crescita, sviluppo e maturità dell''individuo, cioè individuud o meglio indivisibile e non dualistico per natura, come invece sostengono i teologi che separano l'uomo rinnegando il suo ego, mortificando la sua carne e pretendendo di salvare la sua anima.

è dimostrato che separare l'uomo a livello moraistico a priori, serva solo a farlo sentire dualistic con Dio e a farlo sentire lontano da Dio, perchè il cuore e gli altri organi del''uomo hanno sensazioni ed emozioni che non possono essere manipolati in teoria da codici morali ed ascetici, i quali innescherebbero così una disarmonia tra vita umana naturale e Anima che tende ad avere comprensione ed equilibrio per la propria natura, così che lei stessa ne abbia anche verso gli altri.

la disarmonia è propria di un intervento teologico atto a destabilizzare l'equilbrio tra sforzo naturale di acquisizione delle conoscenze varie e fiducia nelle fonti di acquisizione, per cui si reindirizza l'attenzione dell'individuo verso fonti dogmatiche che lo ingabbiano in compartimenti stagni fatti di censure moraliste e castighi talebani, se magari si volesse scegliere di sentire tutte le campane e, se alla fne si scegliesse di essere liberi dai dogmi, che per qualcuno ancora in gabbia, ritiene siano liberatori dal caos intellettuale, allora si deve alla fine accettare senza paura il fantomatico castigo dell'inferno paventato dai cattolici.

la disarmonia inoltre è credere di essere qualcuno che è solo stato elaborato a tavolino dai dogmatici e che chiamano peccatore e dualistico, mentre conoscere se stessi non prevede la paura della morte perchè colui che ha conosciuto se stesso e la propria natura umana, l'ha anche lberata dalle paure e dalla rabbia e può camminare nella Via di Mezzo tra tutti gli opposti estremi, sia delle dottrine che illudono di salvarsi, sia delle dottrine che affermano di vincere il caos intellettuale del relativismo, ma ingabbiano le menti e le fanno sentire al sicuro in comode poltrone dogmatiche, e coloro che vi son seduti esclamano: bene anima mia non temere, sei al sicuro nel recinto delle 99 pecore e hai beni per tutta la vita.

inoltre la disarmonia è insita nella convinzione che si può essere nel recinto del papa al sicuro dal relativismo, ma allo stesso tempo si crede di avere trasceso la propria mente rinnegandone l'ego originato nel concepimento e fino ad oggi considerato da certi ascetismi manichei come il diavolo tentatore, così come ho dimostrato a voi oggi, con il fare emergere i loro giudizi su di me, cioè che mi han dato del demone, il ché che significa proprio quello che volevo dire in questo post: hanno detto proprio che l'ego (soprattutto il mio che ho sempre lo stesso dal mio concepimento, anche se migliorato da allora) è da rinnegare, ma ciò signifca il disprezzo contro la legittima origine neuro-biologica della naturalità dell'uomo fin da suo concepimento.

e pensare che sono essi stessi contro l'aborto ma abortiscono il proprio ego e quello degli altri rinnegandolo in nome di Cristo e sostituendolo con un soggetto solo apparentemente trascendente, per via della loro fede mentale, ma che ha una mente mortale e un corpo mortale, ma che con la loro fantomatica visione del paradiso pretendono di avere trasceso illudendosi di essere qualcun altro, cioè esattamente una vera esperienza onirica anche ad occhi aperti da parte dei fedeli del forum.

buona notte amici, l'ego umano non lo si può far fesso, alla fine dirà proprio codeste parole: io morirò e ne son certo perchè concepito come naturale dai miei genitori, ma chi si sarà illuso di andare in paradiso dovrà prima accettare la mia morte, dopo che mi ha repressso con mille demagogie moraliste e chiamandomi demone accusandomi di essere la ragione che obnubile la fede, o di essere libertino, o di essere miscredente, o di essere ateo, e alla fine dopo che mi si è scaricato addosso le colpe della propria anima, coe se fossi il cario espiatorio dell'anima o creduta tale da lui per poter fuggire il fantomatico castigo.

l'inganno sta nel credersi migliore del proprio ego umano naturale, per di più, se l'ipotetica anima cosidetta transcendentale si è identificata con ciò che è il mio aspetto anatomic e sessuale, allora, l'inganno di esseri illusi è ancora maggiore e difficilmente disilludibile davanti alla morte, sicché per l'ego umano esiste solo una morte ma per l'anima illusa c'è anche la seconda morte che metterà fine alle elaborazioni teologiche e ai dogma che dovenano vincere il caosa intellettuale mentre nvece hanno ingannato tutti coloro che avevano fiducia nel papa.




Scritto da: BAGAVAN 23/03/2007 23.07
personalmente Gustavo Rol non l'ho mai incontrato di persona, ma alcune sue intuizioni sono da me condivise per il fatto che accettava il parere della scienza senza pregiudicarne un costruttivo dialogo ed eventuali indagini.

la neuroteologia ha parlato di questo ancora poco conosciuto autore di interessanti quanto di apparenti giochetti illusionistici che ovviamente non potrà mai più dire l'ultima parola.

Io ho tracciato una mappa provvisoria in cui prudentemente si puà accostare le dciscipline che portano alla scooperta dell'energia nell'uomo:

disciplina reikj
disciplina krya yoga
disciplina sciamanica
disciplina quarta via di gurdjef

ma queste vanno prima di tutto studiate per verificare la propria compatibilità e, se è il vostro turno in questa vita, allora una di queste discipline vi porterà alla scoperta della conoscenza di voi stessi.

io aggiungo anche timidamente un'approccio preliminare attraverso la neuroteologia, che è stata proprio fondata sulle idee e i segreti di Gustavo Rol, e sorta nel 2003 per promuovere la chiarezza in se stessi e scoprire meglio di cosa siamo fatti e perchè Dio è una idea innata nell'uomo, come poi inseguito sorsero anche le religioni a rappresentare dei legami immanenti di Dio con l'umanità.

ecco che allora, Dio è veramente immanente se la neuroteologia ha messa al servizio di tutti gli uomini ricerche scrupolosissime sulla natura della mente umana in relazione con certe discipline religiose, atletiche, esoteriche, teosofiche e antroposofiche, scientifiche e tecnologiche.

questa assoxiazione di neuroteologia è davvero molto utile.

"I neuroni guidano la fede". Uno studio dell'Università della Pennsylvania introduce la neuroteologia: E se l'anelito verso il Cielo non fosse sola anima?

tratto dal link: www.gustavorol.org/scienzaoreligione.html

Il nostro punto di vista va però al di là del pur lodevole ed utile contributo alla conoscenza che tale approccio di ricerca comporta. Quando lo scrivente coniò il termine neuroteologia (quasi un anno prima che uscisse l'articolo di cui sopra) intendeva, con una parola unica, sintetizzare una Teoria e una Pratica, o anche una Dottrina e un Processo. Non si tratta però nè di una nuova dottrina, nè tantomeno di un processo inventato da qualcuno. Con "-teologia" intendiamo, ad un tempo, l'essenza di tutte le dottrine teologiche e ciò che, in generale, concerne la sfera del divino. Con "neuro-" intendiamo il sistema nervoso dell'uomo e il cervello. Per chi scrive la neuroteologia è principalmente "lo studio dell'interazione tra il divino (theos) e l'umano (neuron)", o anche, più estesamente, "lo studio dell'interazione tra il divino e l'interfaccia neuronale dell'essere umano".

ok, amici a voi la prossima meditazione.

intendo qui promuovere una richiesta a me molto cara dell'amico rpp, il quale ha davvero avuto una idfea geniale, anche perchè, data la difficoltà di alcuni nell'accettare tale neuroteologia, l'avevo messa al momento da parte, ma vi avevo accennato qualcosa di simile in altri post, ma molto probabilmente su alrtri forum.



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