Nuovo Ordine Mondiale - élite al potere

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Nyko82
00venerdì 18 marzo 2011 16:51
tratto da www.lateoriadelcomplotto.blogspot.com
Definizione di “Nuovo Ordine Mondiale”

“… non è una fine, ma solo un altro inizio… senza fine.”
Lo Sguardo Di Ulisse, GR.-IT.-FR.-GERM. 1995, di Thodoros (Théo) Anghelopulos.

Il cosiddetto “Nuovo Ordine Mondiale” è una teoria del complotto secondo la quale un gruppo di
potere oligarchico e segreto si starebbe adoperando per prendere il controllo di ogni organizzazione Statale
mondiale, al fine di conquistare il dominio economico, politico e sociale su tutto il Globo.
Secondo il pensiero filosofico greco, l'oligarchia è una forma di governo in cui il potere è in mano a
pochi, un governo però ingiusto e che ha conquistato il potere con la frode e la violenza e lo esercita a
proprio beneficio e a danno del popolo. Profondamente diverso quindi dall’aristocrazia, che è governo
legittimo e giusto, dove il potere è esercitato da individui che per censo, nobiltà, probità e tradizione,
governano a vantaggio di tutti. Questo concetto di oligarchia, descritta da Aristotele come vera e propria
degenerazione dell’aristocrazia, passa dal mondo greco a quello medievale ed, infine, al moderno [1].
Nella tradizione del pensiero occidentale, si è conservato a lungo il concetto che un governo di pochi
non è cattivo a prescindere, ma lo diventa nel momento in cui i pochi governano male. Nell'età moderna,
invece, si è progressivamente affermata la concezione democratica e, con essa, la tesi che un governo di
pochi è, in quanto tale, un cattivo governo.
L’indispensabilità della democrazia trova in Immanuel Kant l’esponente di spicco; la sua opera
“Progetto filosofico per la pace perpetua” [2], è basata interamente sull’idea che non si possa inventare un
sistema di governo diverso, migliore di quello repubblicano-democratico. Ciò che spaventa nell’opera di
Kant è l’abdicazione al principio scientifico del “dubbio” che è preposto ad ogni forma di conoscenza; l’aver
dimenticato che una “ipotesi” è, per definizione, sempre suscettibile di una diversa e maggiore
approssimazione della verità. Da questa certezza scaturisce una forma di “sacralità” della democrazia che
può portare, come sempre quando il potere viene trasferito nell’ambito Sacro, ad una “dittatura democratica”,
ma anche a forme di sacralizzazione del potere dei banchieri ed a processi di paralisi e di involuzione
parlamentare in quasi tutti i Paesi a governo democratico, dovuti proprio alla grottesca assolutizzazione
“magica” della democraticità [3].
Le civiltà sono state create e guidate da una piccola aristocrazia intellettuale, mai dalle folle. Queste
non hanno che la forza di distruggere. La loro dominazione rappresenta sempre una fase di disordine. Una
civiltà implica regole fisse, disciplina, passaggio dall'istintivo al razionale, previdenza dell'avvenire, un grado
elevato di cultura, condizioni totalmente inaccessibili alle folle abbandonate a se stesse. I padroni del mondo,
i fondatori di religioni o di imperi, gli apostoli di tutte le credenze, i più grandi uomini di Stato, e, in una
sfera più modesta, i semplici capi di piccole collettività umane, sono stati sempre psicologi incoscienti, che
avevano dell'anima delle folle una conoscenza istintiva, spesso sicurissima. Conoscendola bene, ne sono
facilmente diventati i padroni [4].

Il mattino ha l’oro in bocca

“Quando si cerca un eroe, bisogna partire dalla cosa di cui ogni eroe ha bisogno: un cattivo. Per questo,
cercando il nostro eroe, Bellerofonte, abbiamo creato un mostro, Chimera”
Mission: Impossible-2, USA, 2000, di John Woo.

L'abitudine di conservare i propri risparmi in un luogo sicuro e di ricorrere ad altri per chiedere
prestiti, in condizioni di necessità, ha origini molto antiche. La civiltà assiro-babilonese è, secondo gli storici,
la prima ad istituire dei depositi di valori e di merci appartenenti allo Stato e, presso tali depositi, in alcuni
casi, il privato lascia le merci o il denaro proprio; accade talvolta che lo stesso privato possa ottenere dei
prestiti. Anche i Greci, come i Babilonesi, accumulano i loro tesori in luoghi sacri alle divinità come recinti o
templi [5].
Nell’Europa medioevale il bene di scambio più prezioso è costituito dalle monete d’oro e da porzioni
del metallo nobile allo stato grezzo o lavorato. Ciononostante lo smercio e la custodia dell’oro, presentano
enormi difficoltà pratiche a causa del suo considerevole peso specifico e della costante minaccia dei briganti.
Questa situazione spinge la maggior parte delle persone benestanti a depositare le proprie monete presso gli
orafi, spesso di origine ebraica, poiché ai cristiani erano vietati i prestiti contro interesse. Gli orafi, a loro
volta, emettono delle comode ricevute cartacee a garanzia del deposito effettuato, che possono essere
negoziate dal titolare al posto delle ingombranti monete che rappresentano. Si tratta, quindi, del modo più
comodo, rapido e sicuro per disporre dei propri soldi. Tali promesse di pagamento, vengono poi utilizzate
anche quando i clienti si rivolgono a questi liberi professionisti solo per ottenere un prestito in denaro.
Nel momento in cui gli orafi medioevali si accorgono che solo una bassissima percentuale di
creditori torna a riscattare materialmente il valore dei propri titoli cartacei, cominciano a vendere contro
interesse note di credito non garantite da nessun patrimonio effettivamente posseduto. Nasce così il concetto
di riserva frazionaria, conosciuta anche come quota minima di copertura, tramite la quale gli orafi riescono
a lucrare prestando denaro creato dal nulla. Con questo sistema, essi possono prestare impunemente il denaro
molte volte in più di quanto avrebbero potuto effettivamente. Nei rari casi in cui si trovano a dover restituire
più oro di quanto ne hanno nei forzieri, sono sostenuti dagli altri orafi che, in questo modo, riescono a
garantire una lucrosa efficienza del sistema. La prima conseguenza dell’uso della tecnica della riserva
frazionaria, è la messa in circolazione di molto denaro in forma cartacea che non rispecchia affatto l’effettiva
riserva aurifera disponibile. Ad un tasso di interesse del 20 per cento, lo stesso oro, prestato cinque volte,
produce un rendimento del 100 per cento ogni anno, su oro che gli orafi in realtà non possiedono.
Mentre gli orafi creditori prestano denaro creato dal nulla, i loro debitori sono chiamati a pagare
interessi e debiti che divengono reali per vincoli di legge; alla fine accade che, gli orafi, risultino creditori di
somme ben maggiori di quelle di cui poteva effettivamente disporre l’intera comunità. Una situazione che
vede spesso i cittadini ricorrere sempre a nuovi prestiti di carta moneta per coprire i propri investimenti,
innescando il dirottamento della ricchezze della città all’interno dei forzieri degli orafi, mentre il popolo si
copre gradualmente di debiti [6].
Gli storici attribuiscono generalmente l’evoluzione e lo sviluppo delle istituzioni economiche
dell’Europa occidentale agli orafi ebrei, definiti veri e propri usurai, ed alle grandi Case e consorzi
commerciali italiani. In realtà, tuttavia, gli orafi ebrei hanno un ruolo secondario in confronto a quello del
Tempio; ed il Tempio non solo precorre le Case italiane, ma istituisce il meccanismo e le procedure che
quelle Case devono poi emulare ed adottare. Le origini del sistema bancario moderno possono essere
attribuite all’Ordine del Tempio. Al culmine del loro potere, i Templari gestiscono gran parte, se non tutto il
capitale disponibile nell’Europa occidentale. Sono i primi ad introdurre il concetto delle facilitazioni di
credito, nonché della concessione di fondi per lo sviluppo e l’espansione commerciale, svolgendo, di fatto,
praticamente tutte le funzioni di una banca d’affari del XX secolo [7].
Signoraggio bancario

“Se si cancella la traccia dei debiti, allora torniamo tutti a zero… si crea il caos totale.”
Fight Club, Usa 1999, di David Fincher.

E’ nel Rinascimento che inizia a nascere l’idea di banca intesa in senso moderno. Gli istituti si
pongono come obiettivo quello di finanziare ed incentivare gli scambi commerciali marittimi e terrestri che,
con la rivoluzione industriale, nel giro di pochi anni, aumentano esponenzialmente. La maggior parte dei
sostenitori della “teoria del complotto” fa risalire l'inizio della presunta truffa ai danni dei cittadini
all'avvento delle banche centrali, ovvero alla fondazione della “Banca di Londra”, nel 1694, che sancisce la
perdita da parte dello Stato della propria sovranità monetaria, nonché la nascita del debito pubblico. La
“Banca di Londra”, divenuta poi “Banca d’Inghilterra”, è la prima banca d’emissione della storia [8] e riceve
una serie di privilegi, divenendo l'unica a responsabilità limitata e l'unica autorizzata a emettere banconote in
Inghilterra; essa ottiene, inoltre, la custodia esclusiva dei fondi di cassa del governo, un privilegio connesso
alle successive concessioni di credito e alla creazione di un debito pubblico nazionale.
Dalla seconda metà del 1700, sale alla ribalta una famiglia di banchieri israeliti di origine tedesca, i
Rothschild. Fondatore della casa Rothschild, che deve il nome allo stemma raffigurante un’aquila romana
posta su uno scudo rosso, è considerato Mayer Amschel Rothschild, piccolo mercante del ghetto di
Francoforte sul Meno, che diviene amministratore assai apprezzato di Guglielmo IX, curandone
scrupolosamente gli interessi. I Rothschild ricevono in cambio dal principe di poter godere per qualche
tempo della disponibilità di somme assai forti e di compiere operazioni finanziarie di grandi proporzioni per
conto di lui, ma in nome proprio, il che vale ai Rothschild l’affermazione della loro casa fra le maggiori
imprese bancarie europee [9].
Mayer Rothschild, amministrando i fondi del langravio di Assia, assume sempre più potere a livello
economico-finanziario, arrivando a creare una fitta rete bancaria gestita direttamente dai suoi figli che,
sapientemente, mette a controllo delle succursali della banca di famiglia presso le principali città europee:
Francoforte, Vienna, Londra, Napoli e Parigi.
Al prestito di ingenti somme di denaro all’Austria, alla Prussia, alla Francia, all’Inghilterra, alla
Russia, al Regno delle Due Sicilie ed al Ducato di Parma, segue il finanziamento della rivoluzione
industriale nei principali Stati europei. Secondo i maliziosi, inoltre, al prestito per l’acquisto di armamenti ed
al finanziamento, spesso occulto, di conflitti, segue il finanziamento per la ricostruzione delle stesse Nazioni
uscite dalla guerra e, per finire, il prestito per il pagamento delle indennità di guerra.
La politica attuata dalla famiglia Rothschild, consiste nel fomentare le guerre, ma dirigendo
conferenze di pace, in modo che nessuna delle parti in conflitto possa ottenere guadagni territoriali; le guerre
devono essere dirette in modo tale che le Nazioni, coinvolte in entrambi gli schieramenti, sprofondino
sempre più nel loro debito e, quindi, sempre più sotto il controllo belle banche [10].
La casa Rothschild diviene, dopo la Restaurazione, la banca ufficiale delle grandi potenze, finanzia
le nuove industrie, specie quelle ferroviarie, garantisce l’obbligo francese per le indennità di guerra e
partecipa alle sottoscrizioni per il canale di Suez [11]; addirittura sembrerebbe, e il condizionale è d’obbligo,
che una banca della famiglia abbia finanziato John D. Rockefeller per la sua monopolizzazione della
raffinazione del petrolio che portò alla fondazione della “Standard Oil” [12].
In seguito, tramontata l’epoca del dominio dei banchieri privati, i Rothschild partecipano agli affari
bancari attraverso grandi società anonime [13], mantenendo il controllo dei mercati economici e monetari
attraverso le più disparate metodologie, per esempio ospitando e presiedendo, all’interno delle banche a loro
affiliate, il “fixing mondiale” del prezzo dell’oro [14].
L’incontro tra il Gruppo dei “Savi di Sion” e Mayer Amschel Rothschild, porta alla redazione del
manifesto “I Protocolli dei Savi di Sion”; in 24 paragrafi, viene descritto come soggiogare e dominare il
mondo attraverso l’imposizione di un sistema economico mondiale. Sempre Mayer Amschel Rothschild
aiuta e finanzia Adam Weishaupt, un ex prete gesuita, che a Francoforte crea un gruppo segreto dal nome
“Gli Illuminati di Baviera”. Weishaupt, prendendo spunto dai “I Protocolli dei Savi di Sion”, elabora,all’incirca verso il 1770, un piano che dovrà portare un gruppo ristretto di persone, gli “Illuminati” o
“Banchieri Internazionali”, ad avere il controllo ultimo del mondo intero [15]. Mettendo in pratica le sue
raccomandazioni si arriverà a creare un tale stato di degrado, di confusione e di spossatezza, che porterà le
masse a reagire cercando un protettore o un benefattore al quale sottomettersi liberamente. Da qui il bisogno
di costituire degli organi sovranazionali pronti a sfruttare questo stato di cose, fingendosi i salvatori della
patria, per istituire un unico governo mondiale [16]. La strategia di Weishaupt si basa sulla soppressione dei
Governi Nazionali e sulla concentrazione del potere in Governi ed Organi Sovranazionali ovviamente gestiti
dagli “Illuminati” [17].
Il “Currency Act” imposto dall’Inghilterra alle colonie americane nel 1764, vieta l'emissione di
moneta cartacea da parte delle stesse, togliendo la sovranità ai governi coloniali di poter adempiere alle
proprie necessità senza oneri per la popolazione in termini di imposte o debito pubblico nei confronti
dell’Inghilterra [18]. Nell'anno 1776, Thomas Jefferson dichiarava: “Credo sinceramente che le istituzioni
bancarie siano più pericolose per le nostre libertà degli eserciti nemici schierati. Il potere di emissione
dovrebbe essere sottratto alle banche e restituito al popolo, al quale giustamente appartiene. Se il popolo
americano permetterà mai alle banche private di controllare l’emissione della valuta, prima per l’inflazione e
poi per la deflazione, le banche e le corporazioni che nasceranno toglieranno alle persone la loro prosperità
fino a che i bambini si sveglieranno senzatetto nel continente che i loro padri hanno conquistato.” [19].
La vittoria della “Guerra d’Indipendenza” restituisce libertà economica alle colonie fino al 23
Dicembre del 1913, giorno in cui, grazie al “Federal Reserve Act”, vede la luce il “Federal Reserve System”,
particolare sistema monetario e di controllo del credito, tuttora vigente negli U.S.A.. Tale sistema è
strutturato in modo che il monopolio dell’emissione è affidato a 12 banche federali di riserva, “Federal
Reserve Banks”, la cui politica monetaria e creditizia è coordinata dal “Federal Reserve Board” o “Board of
Governors”, a sua volta affiancato da due altri organismi, il “Federal Open Market Committee” ed il
“Federal Advisory Council” [20].
La “Federal Reserve”, banca centrale degli Stati Uniti, si sostituisce così all’Inghilterra, acquisendo
dal Tesoro la facoltà di pubblicare moneta. Le banche federali possono emettere biglietti dietro garanzia di
titoli di credito e di titoli pubblici in quantità del tutto illimitata [21]. La sovranità monetaria della più grande
nazione del mondo viene consegnata nelle mani di un’impresa privata, la “Federal Reserve Corporation”, di
proprietà di famiglie quali i Rockefeller, i Morgan, i Rothschild e con sede legale a Puerto Rico [22]. Con il
“Federal Reserve Act” del 1913, gli U.S.A. hanno abdicato non solo alla possibilità di emettere moneta sotto
forma di credito, ma anche a quella di emetterla come semplice moneta legale.
Di fatto, possedendo la produzione e l’accumulo del denaro, i banchieri non hanno che da distribuire
nella maniera opportuna poche decine di persone nei posti vitali per avere in mano e poter tirare i fili degli
avvenimenti [23].
Uno dei principali strumenti di potere economico-politico di cui dispongono i “Banchieri
Internazionali” è costituito dal “signoraggio bancario”. Ogni volta che le banche private (“BCE”,
“Bankitalia S.p.A.”, “Federal Reserve” etc.), su richiesta dei Governi Nazionali, stampano moneta, applicano
alla stessa un tasso di interesse che, sommato alla differenza tra il valore nominale (il valore stampato sulla
moneta) ed il valore intrinseco (il costo di creazione comprendente carta, inchiostro, mano d’opera,
distribuzione etc.), determina il “signoraggio bancario” [24].
Il modo più efficace per spingere i governi a richiedere prestiti o emissione di nuova moneta alle
banche centrali, accrescendone quindi gli utili derivanti dal signoraggio, è l’incoraggiamento ed il
finanziamento occulto di guerre che hanno come scopo ultimo non quello di ristabilire la democrazia, ma
quello di indebitare gli Stati appropriandosi della loro ricchezza. Oltre ai vari conflitti di natura militare,
secondo gli economisti Ludwig von Mises e Friedrich Hayek, esponenti di spicco della “scuola austriaca”,
anche le recenti crisi economico-finanziarie sarebbero da attribuire alla politica monetaria intrapresa dalle
banche centrali.
I banchieri sono i primi a rendersi conto che, per soggiogare il mondo intero, non esiste solamente il
ricorso a conflitti internazionali, si possono combattere “guerre silenziose” con “armi silenziose”; il controllo
dell’economia attraverso l’istituzione di un modello economico manipolabile e prevedibile, porta al controllo
delle coscienze di coloro che subiscono l’attacco [25].Le banconote emesse dalla “Federal Reserve” al semplice costo di stampa, divengono la base
dell’offerta monetaria nazionale e, dopo appena vent’anni, l’America si trova ad affrontare la più grave
depressione speculativa della sua storia. Il drammatico crollo dei mercati azionari del 1929, infatti, viene
provocato proprio da quei banchieri del “Federal Reserve System” che hanno promesso di garantire la
stabilità economica. L’offerta di denaro viene bloccata dalla banca centrale mediante l’introduzione di norme
talmente restrittive nella gestione del credito, che le piccole e medie banche concorrenti sono costrette a
chiudere i battenti insieme alla grande maggioranza delle imprese rimaste a corto di liquidità. I banchieri del
“Federal Reserve System” possono così impadronirsi delle aziende fallite o in fallimento a prezzi stracciati,
mentre il loro uomo alla Casa Bianca, il Presidente Franklin Roosevelt, Gran Maestro Massone, approva una
legge, nel 1933, con cui sgancia la banca centrale dall’obbligo di conversione del valore dei dollari in oro,
sistema denominato “gold standard”, come pretesto per risollevare il mercato dalla depressione [26].
A partire dal 1971, anno in cui è stata sospesa la convertibilità dollaro-oro, garantita dalle riserve
auree degli Stati Uniti d’America, i dollari sono stati stampati in quantità illimitata. Ciò significa che il
potere d'acquisto della moneta statunitense non si basa più esclusivamente sul prodotto interno lordo dei soli
U.S.A., ma anche sui PIL dei paesi di tutto il mondo. Questo sistema è imperfetto, poiché le economie degli
Stati che assicurano la forza del dollaro, non hanno, né hanno mai avuto, alcun controllo sul volume di
emissioni. La cosa paradossale è che, questo controllo, in realtà, non lo ha nemmeno il governo degli U.S.A.,
ma viene gestito esclusivamente dal "Federal Reserve System".
Dal 1971 al 2008 la quantità dei dollari è cresciuta di decine di volte, superando di gran lunga il reale
volume dei beni prodotti nel mondo. Questa situazione si è rivelata molto proficua, prima di tutto, per i
proprietari della “Federal Reserve” e, in secondo luogo, per gli Stati Uniti, i quali hanno ottenuto la
possibilità di spendere molto più di quello che avrebbero potuto, a scapito del resto del mondo, a partire dal
1944 ed in particolare dal 1971 [27].
La creazione e l’immissione nel mercato di liquidità ha come contropartita, nei sistemi monetari dei
nostri tempi, una distribuzione artificiale di crediti che non corrispondono ai reali desideri di risparmio degli
individui e che porta gli investitori a finanziare progetti poco redditizi o troppo rischiosi, causando così gravi
problemi strutturali all’intero sistema economico-finanziario [28]. Ogni crisi ha, come conseguenza
inevitabile, il consolidamento del settore bancario in un sempre minore numero di strutture che, acquisendo
le competitor in difficoltà, accrescono ciclicamente ed esponenzialmente il loro potere.
Una volta consolidato il potere sovrano di produrre materialmente il denaro dal nulla, attraverso il
sistema del “signoraggio primario”, di fissare il tasso di sconto e di decidere unilateralmente la politica
monetaria delle Nazioni, le banche si stanno spingendo verso quello che si può definire “signoraggio
secondario”, ovvero creare denaro non più cartaceo, ma creditizio, grazie appunto al credito elettronico. Per
avere un’idea più precisa su ciò che questo comporta, basti ricordare che, solo la massa di denaro creditizio
emessa con dei banali impulsi elettrici dalle banche a spese della collettività, corrisponde ormai ad una
somma globale pari ad oltre cinque volte il valore di tutti i beni esistenti al mondo. In un siffatto stato di cose
non c’è posto per poter contemplare una reale sovranità democratica del popolo e delle sue istituzioni
governative [29].
Con il passare degli anni il costo dei beni aumenta in quanto, la creazione di nuovo denaro, ne
svaluta implicitamente il valore, favorendo chi lo produce e ne può disporre in qualità illimitata ed a costo
zero, a scapito di chi lo ha guadagnato lavorando. Una maggior quantità di denaro che compete per gli stessi
beni, fa inevitabilmente aumentare i prezzi, sottraendo così ai popoli sempre più potere d’acquisto dal loro
denaro. Si calcola che il deprezzamento, si avvicini intorno al 100% ogni 14 anni [30] e, come se non
bastasse, talvolta le banche centrali stampano moneta senza che sia neppure possibile verificarne il
quantitativo effettivamente emesso in quanto, come avviene ad esempio con l’Euro, le banconote sono
addirittura prive di numerazione progressiva. I numeri stampati su queste ultime, infatti, sono codici con altre
funzioni ed è quindi persino materialmente possibile che la “BCE” stampi più biglietti di quanti ne dichiari
effettivamente [31].

Massoneria “speculativa”

"Io so solo che, se una cosa è segreta ed è per un'élite, non può essere buona."
The Skulls, Usa 2000, di Rob Cohen.

Per molti storici e teorici della “teoria del complotto”, tutto ha inizio nel 1128, quando, al Concilio di
Troyes, viene data ai Templari una regola monastica, una veste ufficiale. Di anno in anno, il “Tempio”
acquisisce un sempre maggiore potere economico, politico e militare, diventando ben presto la singola
istituzione più ricca e potente della cristianità, con la sola eccezione del papato [32]. Nel 1312, con il decreto
papale voluto da Clemente V, “l’Ordine del Tempio” viene sciolto e nel 1314, Jacques de Molay, il Gran
Maestro, viene arso vivo [33]. Da quel momento i “Templari” cessano di esistere come Ordine riconosciuto
dalla Chiesa e, mescolandosi con la dinastia celtica scozzese, danno vita a particolari simbolismi e rituali.
A differenza di altri Stati, in Scozia, grazie all’occultamento ed alla collusione di Templari e loro
discendenti, i beni appartenuti al Tempio rimangono sotto il controllo e l’amministrazione di famiglie che,
successivamente, si organizzano in istituzioni neo-templari, come la “Guardia scozzese” [34]. Ecco nascere,
quindi, dalle ceneri dei Templari, un “Nuovo “Ordine” comprendente una vasta gamma di discipline,
dall’architettura all’esoterismo che, amalgamandosi perfettamente alla ultra centenaria tradizione templare,
da vita alla moderna Massoneria, definita anche filosofica o “speculativa” [35].
Nel 1603 Giacomo VI di Scozia diviene Giacomo I d’Inghilterra; con l’unione di Inghilterra e Scozia
sotto un unico sovrano, le famiglie nobili scozzesi cominciano ad avere un ruolo negli affari inglesi. Tramite
queste famiglie, parti dell’antica mistica templare e della Guardia scozzese cominciano a filtrare in
Inghilterra ed in Irlanda [36]. L’ultima corrente ad influenzare in maniera importante la Massoneria, prima
che si cristallizzasse nella sua forma moderna, è il “rosacrocismo”. Con la “Guerra dei Trent’anni”, quasi
tutta la Germania viene occupata da eserciti cattolici ed i protestanti tedeschi, per non rischiare l’estinzione,
decidono di fuggire verso l’Inghilterra. I profughi tedeschi trovano una casa spirituale nella Massoneria
inglese ed il loro apporto di idee rosacrociane è l’ultimo ingrediente necessario per far emergere la moderna
Framassoneria “speculativa” [37].
Le origini della Massoneria sono misteriose ed antichissime e, con molta probabilità, ci riportano alle
corporazioni dei "Maestri comacini" (secondo alcuni storici della massoneria, esisteva, all’epoca del tardo
Impero Romano, un collegio di architetti con sede sul lago di Como che sarebbe fuggito e avrebbe
tramandato segretamente i suoi insegnamenti attraverso successive generazioni nei vari centri dell’Europa, si
tratterebbe dei famosi “Maestri comacini” [38]), ai costruttori di cattedrali, alle associazioni artigiane
gerarchicamente strutturate che conservano gelosamente i segreti del mestiere. Fra le varie associazioni
medievali, fra quelle meglio organizzate, c’è, senza dubbio, quella dei muratori che sopravvive soprattutto in
Inghilterra, dove, com'è d'uso, entrano a far parte dell'associazione anche membri estranei all'arte muraria,
come nobili ed intellettuali. La loro presenza è accettata e gradita per la protezione, il prestigio e gli aiuti che
possono fornire alla corporazione e col tempo, nel generale decadere delle corporazioni artigiane, i "liberi
muratori accettati" finiscono per prevalere anche come numero su quelli esercitanti il mestiere.
Il 24 Giugno del 1717, a Londra, quattro logge si fondono insieme, dando vita alla “Grande Loggia
di Londra” [39] e abbandonando definitivamente ogni carattere di associazione di mestiere. Da questo
momento, la “Libera Muraria”, da operativa, riguardante le abilità manuali con la pietra, si trasforma in
speculativa, concentrandosi sul “raffinamento” morale, assumendo l'aspetto di un'associazione chiusa e
segreta, praticante determinate attività, anche civili e sociali.

Élite al potere

“Se metti una pallina in cima ad un piano inclinato, la pallina comincia a scendere e, per quanto
impercettibile sia l'inclinazione, inizia a correre e correre sempre più veloce. Fermarla è impossibile.”
Chiedimi se sono felice, ITA , 2000, di Aldo Baglio, Giovanni Storti, Giacomo Poretti e Massimo Venier.

Vi sono numerosi gruppi e associazioni che, per motivi diversi, hanno agito in segreto, talvolta
all'oscuro dello Stato e delle sue leggi. I motivi di tale segretezza possono essere di ordine politico,
economico, religioso o filosofico. Nel caso di uno scopo politico, può trattarsi del tentativo di sovvertire
l'ordine costituito, ad esempio preparando una rivoluzione o compiendo atti di guerriglia o terrorismo o di
resistenza ad un invasore. Per indicare gruppi di natura religiosa o filosofica, che restringono ai propri
membri la conoscenza di determinate verità o rituali per motivi esclusivamente dottrinali, si usa il termine
generale esoterismo. Nel caso invece di gruppi con finalità scopertamente criminali, si utilizzano più
specificamente termini come criminalità organizzata o mafia, a seconda dell'estensione dell'organizzazione e
della sua penetrazione sociale [40].
A differenza delle sette rivoluzionarie, quelle reazionarie si servono del segreto solo per combattere
meglio i progressi delle idee liberali e democratiche nella società; esse lavorano al servizio della polizia, del
clero e dei governi, ottenendo, in cambio mezzi e protezione [41].
Uno dei motti delle insegne della Massoneria è “Ordo ab Chao”, ovvero “Ordine dal Caos” [42].
Alcune società segrete condividono con i regimi totalitari gli stessi ideali di matrice hegeliana che
impongono l'uso di un conflitto controllato tesi contro antitesi, per creare una sintesi. Sintesi secondo cui lo
Stato debba avere controllo assoluto sui cittadini, ai quali, di volta in volta, abbia facoltà di concedere
maggiori o minori libertà in base alla loro obbedienza.
Georg Wilhelm Friedrich Hegel è stato il migliore interprete della filosofia idealistica tedesca di
Immanuel Kant. Secondo Hegel il mondo è fatto solo di ragione. Lo Stato è “Ragione Assoluta” ed il
cittadino dovrebbe essere libero solo di obbedire allo Stato, il suo dovere supremo è quello di essere un
membro dello Stato. La maggior parte delle dittature, compresi il fascismo ed il comunismo, fondano le loro
basi filosofiche sul pensiero hegeliano [43].
In “Mémoires pour servir a l’histoire du jacobinisme” [44], pubblicato nel 1797 da Barruel
Augustin, si attribuiscono alla Massoneria complotti diretti contro l’autorità secolare costituita, contro la
Chiesa, nonché una serie di stereotipate immagini diffuse ancora oggi. Barruel attribuisce la Rivoluzione
francese ad un complotto massonico, definendo le società segrete in generale e, più nella specifico, la
Massoneria, come una vasta cospirazione internazionale, rivoluzionaria ed attivamente anticlericale, tesa a
rovesciare le istituzioni esistenti e ad instaurare un “Nuovo Ordine Mondiale” [45].
Una delle più note e discusse società segrete degli Stati Uniti d'America viene fondata a Yale,
piccolo centro universitario, dove spionaggio, contrabbando di droga e società segrete finiscono per
intrecciarsi indissolubilmente. Elihu Yale nasce nei pressi di Boston e, dopo aver studiato a Londra, assolve i
suoi doveri militari con la British East India Company, divenendo governatore di Fort Saint George, Madras,
nel 1687. Yale accumula una grande fortuna attraverso il commercio e ritorna in Inghilterra nel 1699.
Diviene poi noto come filantropo quando, dietro richiesta del Collegiate School, nel Connecticut, elargisce
all'istituto denaro ed innumerevoli libri di testo. Dopo numerose successive donazioni, nel 1718, il ministro
Cotton Mather propone che la scuola sia rinominata “Yale College”.
Nel 1823, Samuel Russell fonda la società “Russell and Company”, che si occupa dell'acquisizione
di oppio in Turchia e del suo successivo smercio in Cina. La “Russell and Company” si fonde poi con la
“Perkins”, di Boston, nel 1830, dando luogo alla prima organizzazione volta al contrabbando di oppio sul
territorio americano. Uno degli operatori delle operazioni in Cina della “Russell and Company” è Warren
Delano Jr., nonno di Franklin Roosevelt (presidente degli Stati Uniti d'America dal 1933 al 1945). Altri
partner sono John Cleve Green, finanziatore della “Princeton University” e Abiel Basso, finanziatore della
“Columbia University”. Da sponda "Perkins" operò, tra gli altri, Joseph Coolidge, padre e nonnorispettivamente del creatore della “United Fruit Company” e del co-fondatore del “Council on Foreign
Relations”, meglio noto con la sigla CFR [46].
La “Skull & Bones” è una delle più note e discusse società segrete degli Stati Uniti ed ha la sua sede
presso l'Università di Yale. Società conosciuta con svariati pseudonimi (la sua denominazione sociale
ufficiale è “Russell Trust Association” e, nel 1999 dichiarava un patrimonio sociale di 4.133.246 dollari),
viene fondata nel 1832 da William Huntington Russell, cognato di Samuel Russell e Alphonso Taft, nonno di
William Howard Taft, presidente degli Stati Uniti d'America dal 1909 al 1913. I due si pongono come
obiettivo quello di realizzare a Yale il ramo americano della setta tedesca “Brotherhood of Death”.
La “Skull & Bones” è proprietaria di un'isola, la Deer Island, situata in un canale navigabile tra
Canada e Stati Uniti, la quale viene donata all'Ordine dalla famiglia di uno dei suoi primi membri. Quella di
“Yale” è una tra le università più elitarie del mondo e sono moltissime le personalità illustri statunitensi ad
essersi laureate qui, come tante sono quelle registrate nell'albo della “Skull & Bones”, fatto che ha posto
questa confraternita ad un livello qualitativo superiore rispetto a quelle presenti nelle altre università
americane [47].
Lo scopo fondamentale di una società di questo genere è quello di costituire un gruppo di coetanei,
intergenerazionale, che si aiuti a vicenda. In generale, l'ideologia della confraternita è al di sopra sia della
destra che della sinistra; la destra e la sinistra sono due elementi dialettici a cui si ritengono superiori. Sono
un gruppo di gnostici dedicati, specificatamente, alla manovra politica, quindi destra e sinistra vengono
utilizzate come etichette da queste persone, che ritengono di stare al di fuori di simili distinzioni [48].
La “Skull & Bones” ha forti caratteristiche settarie ed ha sede principale in un edificio all'interno del
vecchio campus di Yale chiamato "la tomba" o la "cripta"; i membri sono tenuti alla segretezza con un
giuramento a vita e, secondo autorevoli riviste, tra cui l’inglese "Economist", rappresentano, assieme ai
membri delle altre principali società segrete, la moderna risorgenza dell’antica setta degli "Illuminati di
Baviera" [49].
Secondo i “teorici del complotto”, uno dei più potenti gruppi di facciata degli "Illuminati di
Baviera", se non il più potente, sarebbe il "Gruppo Bilderberg”. Nato nel 1952, prende questo nome solo a
partire dal 1954, quando un gran numero di politici e uomini d'affari si riunisce a Oosterbeek, in Olanda,
nell'Hotel “Bilderberg”. Ai tempi della costituzione, l’obiettivo dichiarato ufficialmente, era quello di creare
l’unità Occidentale per contrastare l’espansione Sovietica; in realtà, malgrado le apparenti buone intenzioni,
il vero obiettivo era quello di formare un’altra organizzazione di facciata che potesse attivamente contribuire
alla costituzione di un Governo Mondiale, o meglio di un "Nuovo Ordine Mondiale" [50].
Secondo i giornalisti che presenziarono alle riunioni del gruppo, dopo il 1976, alla presidenza
subentrò David Rockefeller, membro fondatore della “Commissione Trilaterale”, membro della
“Commissione Bancaria Internazionale”, presidente del “Council on Foreign Relations”, membro del “Club
di Roma” e di numerose altre organizzazioni internazionali. I partecipanti, anche in questo caso, sono tenuti a
non parlare né di quanto detto nelle riunioni né della loro presenza. Come per la “Commissione Trilaterale”,
è nota la lista di una parte dei membri, riconosciuti da giornalisti che sono venuti a conoscenza ed hanno
seguito i vari vertici del “Bilderberg”.
Il “Bilderberg”, secondo i “teorici del complotto”, avrebbe come obiettivo finale, quello di creare un
Dipartimento del Tesoro globale sotto il controllo delle Nazioni Unite [51].
Il “Council on Foreign Relations”, conosciuto come CFR, è costituito nel 1921 dal gruppo "Round
Table” [52]. Il CFR ebbe come presidente fondatore John W. Davis, delegato di J. P. Morgan (uno dei più
importanti esponenti della lobby bancaria, con Rothschild e Rockefeller). Paul Cravath e Russell
Leffingwell, entrambi soci di Morgan, furono tra i fondatori ufficiali. Il denaro per le nuove organizzazioni
fu fornito da J. P. Morgan, Bernard Baruch, Otto Kahn, Jacob Schiff, Paul Warburg e John D. Rockefeller, le
stesse persone coinvolte nella fondazione della “Federal Reserve”. Lo scopo del CFR fu di creare un filone
di letteratura scolastica atto a promuovere i benefici di un “governo mondiale” e attirare l’iscrizione di ricchi
intellettuali, i quali avrebbero potuto influenzare la direzione della politica estera americana [53]. Esiste un
centro-laboratorio dove intellettuali, storici, linguisti, psicologi, lavorano a trasformare il significato della
storia [54]. E’ quel “ministero della Verità” raccontato da Orwell che, riscrivendo i giornali ed i libri di
storia, realizza il mirabile detto del partito del Socing: “Chi controlla il passato controlla il futuro” [55]. Gli
“architetti” dell’unificazione non solo hanno riscritto la storia in favore dei potenti di oggi, cosa questa che
tutti i vincitori hanno sempre fatto, ma in funzione dei concetti fondamentali sui quali deve trovare la propria
logica il progetto di unificazione [56].Due settimane dopo Pearl Harbor, Cordell Hull, Segretario di Stato, consigliò la creazione di una
Commissione Consultiva Presidenziale (Presidential Advisory Committee) sulla politica estera post bellica;
la commissione fu il comitato che pianificò le Nazioni Unite. Dieci dei 14 membri della commissione erano
membri del CFR. La commissione delineò e Franklin D. Roosevelt “propose” le Nazioni Unite alle 50
nazioni che parteciparono alla conferenza di San Francisco nel 1945. Per assicurarsi che la nuova
organizzazione si sarebbe situata in America, John D. Rockefeller Jr donò il terreno per il quartier generale
delle Nazioni Unite. Cinque anni dopo, testimoniando davanti alla Commissione del Senato per gli affari
esteri, il membro del CFR James Warbung disse: “Che lo si voglia o no, noi avremo un governo mondiale.
La sola questione che si pone è di sapere se questo governo mondiale sarà stabilito con il consenso o con la
forza.” [57].
Conosciuta anche con gli pseudonimi di "l'establishment", "il governo invisibile" o "il ministero
degli esteri dei Rockefeller", questa organizzazione è una delle associazioni più influenti negli Stati Uniti
d’America, ed esercita la propria autorità sulle Nazioni del mondo occidentale attraverso rapporti con
organizzazioni similari ed attraverso il controllo diretto di istituzioni come la “Banca Mondiale”, di cui
assume la presidenza. Tutti i leader americani, eccetto Ronald Reagan, sono stati membri del CFR prima
della loro elezione. L’associazione è controllata dal gruppo Rockefeller [58], che creò il CFR, un circolo solo
su invito, per i leader influenti nel campo della finanza, delle innumerevoli fondazioni, delle università, del
diritto, dei media e della politica, col fine di attuare ulteriormente la sua agenda spietata contro il governo
degli Stati Uniti. Per decenni i membri di questa Istituzione d'élite hanno permeato il Dipartimento di Stato,
il Dipartimento della Difesa, tutti e tre i bracci del governo, presidenti, vice-presidenti, Segretari di Stato,
Senatori, Deputati e Giudici della Corte Suprema. Le fondazioni affiliate al CFR includono tra le altre: la
“Carnegie Foundation”, la “Ford Foundation”, l'”Heritage Foundation” e la “Rockefeller Brothers
Foundation” [59]. Queste fondazioni finanziano molti dei programmi delle Nazioni Unite, mentre
raffigurano se stesse come conservatrici amiche della costituzione. I gruppi ambientalisti, intenti a cambiare
il mondo, in America hanno preso di mira i diritti di proprietà privata. Questi gruppi includono la “Nature
Conservatory”, la “National Wildlife Federation”, la “World Wildlife Federation”, la “Greenpeace
Foundation” e il “Sierra Club”, un tempo un gruppo molto benevolo. Essi hanno tutti ricevuto denaro dalla
“Richard King Mellon Foundation”, dalla “Pew Charitable Trusts”, dalla Rockefeller Foundation, dalla
Andrew W. Mellon Foundation e altre [60].
La “Commissione Trilaterale” è fondata nel 1973 da David Rockefeller e Zbigniew Brezinski per il
“Comitato dei Trecento”, con lo scopo di accelerare il lavoro di organizzazioni come l'ONU che non
portavano avanti la costituzione di un governo mondiale unico in modo abbastanza celere. Questa
organizzazione elitaria mira a riunire i massimi dirigenti dei giganti industriali e commerciali delle nazioni
trilaterali (Stati Uniti d’America, Giappone ed Europa Occidentale). L'organizzazione ha circa 200 membri
che, al contrario dei “Bilderberger”, lo sono a vita.
La “Commissione Trilaterale” controlla, tramite i membri del CFR, l'intera economia degli U.S.A.
con le lobby per la politica, i militari, il petrolio, l'energia e i media. I membri sono direttori d'azienda,
banchieri, agenti immobiliari, economisti, esperti di scienze politiche, avvocati, editori, politici, dirigenti
sindacali, presidenti di fondazioni e giornalisti [61].
Tramite il sistema messo in atto dal “Gruppo Bilderberg” e dalla “Commissione Trilaterale”, i due
club più importanti nell’area europea, di selezione dei personaggi più adatti, di collocazione nelle poltrone
vitali per la gestione del potere degli stessi uomini, scambiandoli l’uno con l’altro, a poco a poco è stato
raggiunto lo scopo principale: i banchieri hanno incominciato ad occupare, ai massimi livelli, il posto dei
politici. Si è trattato di un passo fondamentale per giungere all’assolutizzazione del potere nelle loro mani,
ovviamente non eletti da nessuno e non controllati da nessuno. E’ stato aggiunto, in questo modo, un altro
pesantissimo mattone all’edificio della “finzione” democratica con la quale vengono accecati e truffati i
cittadini [62].
L’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) nasce nel 1945 a San Francisco, sui principi dei
frammassoni e della “Lega delle Nazioni”. E' un'istituzione modellata dagli “Illuminati”, la più grande loggia
massonica del mondo, nella quale tutte le Nazioni mondiali. Almeno 47 membri del CFR erano tra i delegati
americani fondatori, compreso David Rockefeller. L'emblema dell'ONU è chiaramente un simbolo
massonico: i campi a trentatré gradi del globo dell'ONU rappresentano i trentatré gradi del “Rito Scozzese”
della Massoneria, le pannocchie di granturco con tredici chicchi ciascuna su entrambi i lati del globosimboleggiano i tredici gradi della gerarchia degli “Illuminati” e si riferiscono al numero tredici, fortemente
simbolico nell’Ordine del Tempio [63].
La “Tavola Rotonda”, fondata in Inghilterra nel 1891, ha come principale obiettivo l'espansione
dell'impero britannico nel mondo attraverso l’imposizione dell'inglese come lingua universale. Fondata da
Cecil Rhodes, membro del “Comitato dei 300”, la “Tavola Rotonda” annovera, tra i soci fondatori, Lord
Rothschild [64].
Il “Comitato dei Trecento” è fondato nel 1729 dalla cosiddetta “Nobiltà Nera” e si occupa
dell'attività bancaria internazionale, dei problemi legati al commercio e del traffico mondiale dell'oppio. E'
controllato dalla Corona britannica. Comprende l'intero sistema bancario mondiale e i più importanti
rappresentanti delle nazioni occidentali. Tutte le banche sono collegate ai Rothschild attraverso il “Comitato
dei Trecento” [65].
Il “Club di Roma” è un gruppo di membri internazionali dell'establishment provenienti da circa 25
paesi. Fondato e finanziato dal clan dei Rockefeller in Italia, avrebbe, ancora una volta, come principale
obiettivo, quello di istituire un governo mondiale sotto il controllo dell'élite [66].
La “Pilgrim's Society” costituisce uno dei passi decisivi verso l'unione mondiale; il suo scopo era
fondere sinergicamente le potenti forze disgregatrici dell'Antico Ordine operanti verso la fine del secolo
XIX, vale a dire l'imperialismo inglese teso all'estensione planetaria del dominio britannico, il mai sopito
temporalismo ebraico, alimentato dal “B'nai B'rith” e dalle sue possenti emanazioni ed il socialismo fabiano
della “Fabian Society”, associazione elitaria formatasi a Londra sul finire del XIX secolo, che si prefiggeva
di rimodellare le strutture politiche e sociali dell’intero pianeta con un programma di lungo corso e che come
linfa raggiunge, alimenta e sostiene l'organizzazione sociale mondialista.
La “Pilgrim's Society” ed altre società superiori, hanno steso sul pianeta un gigantesco reticolo a
diffusione capillare, sostenuto col denaro della grandi Fondazioni Rockefeller, Ford, Carnegie, Sumitomo,
Agnelli, e quant’altro, all'uopo servendosi di cinghie di trasmissione come la “Round Table”
angloamericana, la “Commissione Trilaterale”, i “Circoli Bilderberg”, gli Istituti di “Affari Internazionali”
come il CFR, o il RIIA britannico più noto come “Chatham House”, veri centri di potere rispettivamente
americano e britannico, per citare solo i più importanti.
La branca britannica della “Pilgrim's Society” nasce ufficialmente il 24 luglio 1902, con l'obiettivo di
assicurare l'unità di intenti e il necessario coordinamento fra le due sponde dell'Atlantico, in vista degli
obiettivi mondialisti da raggiungere. Il nome della Società fa riferimento ai "padri fondatori" degli Stati
Uniti, i 102 calvinisti puritani che il 16 settembre 1620, per sfuggire alla persecuzione anglicana,
attraversarono l'Atlantico a bordo del Mayflower sbarcando sulle coste del Massachussets. Essi vennero
raggiunti, in un viaggio successivo effettuato a bordo dell'Arbella, dall'ala nobile della futura “Pilgrim's”, di
cui faceva parte Sir Richard Saltonstall, i cui discendenti nel 1960 potevano vantare di essere la sola famiglia
degli Stati Uniti passata ininterrottamente per dieci generazioni da “Harvard”, sede dell'università
dell'establishment. L'impresa venne finanziata da un agente di Londra, George Morton, progenitore di uno
dei futuri fondatori della branca americana della “Pilgrim's Society”, il banchiere israelita Levi Parsons
Morton [67].

Note e fonti:

[1] Oligarchia, Enciclopedia Federico Motta, 5710
[2] “Per la pace perpetua”, di Immanuel Kant, Feltrinelli
[3] “La dittatura europea”, di Ida Magli, BUR Rizzoli, 10
[4] “Psicologia delle masse”, di Gustav Le Bon, introduzione
[5] Banca, Ivi, 802
[6] Chicago Federal Reserve, “Modern Money Mechanics” (1963), in origine scritto e distributo
gratuitamente dal Public Information Center of the Federal Reserve Bank of Chicago, Chicago, Illinois, ora
disponibile su Internet all’indirizzo landru.i-link-2.net/monques/mmm2.html Patrick Carmack, Bill
Still, The Money Masters: How International Bankers Gained Control of America (video, 1998), testo su
users.cyberone.com.au/myers/money-masters.html, tratto da www.altrainformazione.it
[7] “Il Tempio e la Loggia – Origini e storia della Massoneria”, di Michael Baigent e Richard Leigh, Newton
& Compton editori, 57
[8] Banca, Enciclopedia Federico Motta, 802
[9] Rothschild, Enciclopedia Federico Motta, 7027
[10] “Dittature, la storia occulta”, di Antonella Randazzo, edizione Nuovo Mondo, 168
[11] Rothschild, Grande Enciclopedia Curcio, 7866
[12] La famiglia dello scudo rosso: i Rothschild, tratto da www.disinformazione.it
[13] Rothschild, Enciclopedia Federico Motta, 7028
[14] Sito ufficiale della famiglia Rothschild: www.rothschild.com
[15] Nuovo Ordine Mondiale: i Signori del Mondo, di Giorgio Bongiovanni, tratto da
www.disinformazione.it
[16] “Nuove logge massoniche”, di Mauro Bottarelli, tratto da La Padania, 18 Settembre 2002,
www.disinformazione.it
[17] Nuovo Ordine Mondiale: i Signori del Mondo, di Giorgio Bongiovanni, tratto da
www.disinformazione.it
[18] Teorie del complotto sul signoraggio, Wikipedia, l’enciclopedia libera
[19] “I signori del denaro - Come i banchieri internazionali hanno preso il controllo dell’America”, Prodotto
da Patrick S. J. Carmack, Diretto da Bill Still
[20] Federal Reserve System, Grande Enciclopedia Curcio, 3941
[21] Ivi, 3942
[22] “Bankenstein”, di Marco Saba, Nexus edizioni
[23] “La dittatura europea”, di Ida Magli, BUR Rizzoli, 171
[24] Signoraggio Bancario, di Sandro Pascucci, tratto da www.signoraggio.com
[25] “Behold a pale horse”, di William Cooper, Light Technology, 1991
[26] tratto da www.altrainformazione.it
[27] tratto da
perestroikapertutti.info/publ/crisi_cause_previsioni/le_vere_cause_della_crisi_economica_glob...
e_1/2-1-0-1
[28] Uno dei classici esempi di finanziamento ad alto rischio è costituito dai cosiddetti mutui "subprime"
informazionescorretta.blogspot.com/2008/10/approfondimento-sulla-crisi-dei-mu...
[29] “Euroschiavi”, di M. Della Luna e Antonio Miclavez, Arianna editrice, tratto da
www.altrainformazione.it
[30] Shadow Government Statistics, di Quater John Williams, tratto da www.shadowstats.com/
[31] “Euroschiavi”, di M. Della Luna e Antonio Miclavez, Arianna editrice, 248, tratto da
www.altrainformazione.it
[32] “Il Tempio e la Loggia – Origini e storia della Massoneria”, di Michael Baigent e Richard Leigh,
Newton & Compton editori, 53
[33] Ivi, 65
[34] Ivi, 114
[35] Ivi, 155
[36] Ivi, 154
[37] Ivi, 155
[38] Ivi, 134
[39] Ivi, 184
[40] Società segreta, Wikipedia, l’enciclopedia libera[41] Carboneria – Le società segrete, tratto da www.carboneria.it
[42] La frattura tra Reale e Metafisico, di Carlo Brevi, tratto da www.luogocomune.net
[43] "The Order of Skull and Bones: everything you always wanted to know, but were afraid to ask", di K.
Milligan, pubblicato sul sito www.conspiracyarchive.com/NWO/Skull_Bones.htm
[44] “Mémoires pour servir a l’histoire du jacobinisme”, di Barruel Augustin, Vouillè
[45] “Il Tempio e la Loggia – Origini e storia della Massoneria”, di Michael Baigent e Richard Leigh,
Newton & Compton editori, 277
[46] "The Order of Skull and Bones: everything you always wanted to know, but were afraid to ask", di K.
Milligan, pubblicato sul sito www.conspiracyarchive.com/NWO/Skull_Bones.htm
[47] Skull and Bones, Wikipedia, l’enciclopedia libera
[48] Dalla “Skull and Bones” al Nuovo Ordine Mondiale, intervista a Maurizio Blondet, di Giuseppe Cosco,
tratto da www.nwo.it
[49] “La storia segreta e il Nuovo Ordine Mondiale”, di Giuseppe Cosco, tratto da coscogiuseppe.tripod.com
[50] “I Signori del Mondo”, di Giorgio Bongiovanni, tratto da www.nwo.it
[51] Bilderberg Found!, di James P. Tucker Jr. - tratto da www.americanfreepress.net
[52] “Le società segrete e il loro potere nel Ventesimo secolo, di Jan van Helsing”, tratto da
www.disinformazione.it
[53] Tratto da www.novoordo.blogspot.com
[54] “La dittatura europea”, di Ida Magli, BUR Rizzoli, 18
[55] “1984”, di George Orwell, Mondadori
[56] “La dittatura europea”, di Ida Magli, BUR Rizzoli, 18
[57] Tratto da www.novoordo.blogspot.com
[58] “Le società segrete e il loro potere nel Ventesimo secolo”, di Jan van Helsing, tratto da
www.disinformazione.it
[59] The United Nations Global Straightjacket, di Joan Veon, 70
[60] Ivi, 71
[61] “Le società segrete e il loro potere nel Ventesimo secolo”, di Jan van Helsing, tratto da
www.disinformazione.it
[62] “La dittatura europea”, di Ida Magli, BUR Rizzoli, 171
[63] “Le società segrete e il loro potere nel Ventesimo secolo”, di Jan van Helsing, tratto da
www.disinformazione.it
[64] Ibid
[65] Ibid
[66] Ibid
[67] La Pilgrims' Society, tratto dal libro "Massoneria e sette segrete: la faccia occulta della storia",
www.disinformazione.it
nwoitaly
00venerdì 9 settembre 2011 21:50
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