Paganesimo

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LiviaGloria
00mercoledì 15 marzo 2006 12:38
Neopaganesimo o Neo-paganesimo (Paganesimo moderno)
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Il Neopaganesimo (o Neo-paganesimo) è un gruppo molto eterogeneo di religioni che tentano di riportare in vita il politeismo dell'Europa antica. Il termine è utilizzato dagli studiosi per distinguere il neopaganesimo dalle antiche religioni pagane, da cui differisce per vari aspetti. Alcuni praticanti trovano il termine offensivo, altri lo vedono come indice di un cambiamento positivo e rivitalizzante della tradizione religiosa.
Il termine indica un insieme di credenze molto diverse, comunque, nonostante ogni neopagano abbia un proprio sistema di credenze, esistono alcuni punti in comune, quali il rispetto della Natura (spesso sacralizzata), la venerazione verso molteplici Dei, l'uso di antiche mitologie e la credenza nella magia.

Il termine
Il termine "pagano" deriva da "pago", una particolare forma di organizzazione dello stato romano che permetteva a paesi piccoli e difficilmente raggiungibili un'autonomia maggiore. Pagano era quindi sinonimo di una persona che viveva lontana dalle novità e dai centri culturali e politici, ma vicina al mondo agreste e non ancora civilizzato.
Poiché la cristianizzazione di Roma partì dal centro, ovviamente le periferie ed i paghi furono convertiti per ultimi e in alcuni casi opposero resistenza. Di conseguenza, il termine "pagano" divenne sinonimo di una persona che vivendo in campagna, lontano dalla civiltà e dalle novità, rimaneva politeista.

Nel paganesimo moderno esistono svariate correnti.

Pagani tradizionalisti
Questo genere di pagani moderni ritiene di essere (o desidera essere) la continuazione ortodossa di un culto pagano (generalmente locale) di tipo precristiano. In questo caso, la volontà di ortodossia produce un rapporto complesso verso qualsiasi adattamento o modernizzazione dei rituali, considerando tale modernizzazione sotto l'ottica del rischio di innovazioni arbitrarie. C'è da dire che la visione di un tale rischio produce effetti differenti, dalla conservazione integrale degli insegnamenti tradizionali a un dialogo serrato, ma aperto, con la modernità, ma che rispetti il più possibile l'originarietà (e l'originalità) proprio di quegli insegnamenti.
Questi gruppi non vogliono essere definiti "neopagani" in quanto si considerano continuatori diretti ed ortodossi del paganesimo antico e non ammettono un appellativo che implichi in qualche modo una discontinuità dottrinale (più che temporale). In genere si richiamano al paganesimo celtico o nordico, ma non mancano gruppi neo-romani o neo-ellenici.
I pagani tradizionalisti si distinguono per una visione differenzialista e per una maggiore attenzione alle questioni locali dei luoghi in cui i diversi culti si trovano ad essere. Inoltre, a differenza di quello che si può credere, essi hanno base sia nei piccoli centri, sia nelle grandi città, creando perciò dinamiche comunicative inedite tra luoghi e gruppi religiosi differenti, sulla scorta di incontri pubblici, gruppi di rievocazione, utilizzo dei mass-media, circolazione sempre più ampia di volumi e testi, ecc.
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Pagani New Age
Il movimento newage ha prodotto come effetto collaterale tutta una serie di paganesimi moderni, in genere ispirati ad un mix di credenze esotiche provenienti da Africa, America latina, estremo oriente, Australia. V'è la pretesa di un ritorno al primitivismo culturale che dovrebbe, a dir loro, segnare il ritorno di un'età dell'oro attraverso la riscoperta della spiritualità delle popolazioni primitive. Si tratta di gruppi cangianti e spesso legati a trend momentanei, per cui non è semplice uno studio sistematico.

Pagani Thelemici
Esistono ceppi di satanisti che, sulle orme di quanto scritto da Crowley e La Vey, si dichiarano pagani. Sono caratterizzati da un titanismo esasperato e da una divinizzazione dell'uomo in sé, che viene visto come divinità umana sfidante a quelle socialmente costituite, ereditando quindi il nome di "Satana" dall'atteggiamento di sfida alla divinità. Questo volersi attribuire l'etichetta di "pagani" in genere irrita fortemente gli altri gruppi di neopagani, e non sono rari gli scontri a riguardo.
L'appartenenza di questi gruppi al genere neopagano è tutt'ora oggetto di discussione. Da un lato, molte volte si tratta di un tentativo dei satanisti di riqualificarsi ed uscire da un forte isolamento sociale. A questo si aggiunge il fatto che questi gruppi non condividono praticamente nulla delle principali linee dottrinali del paganesimo: non mostrano né particolare amore per la natura, né rispetto per il sacro, né hanno un pantheon al di fuori di quello abramitico, del quale Satana fa indissolubilmente parte.

Paganesimo politico
Sulle orme di Evola e Guenon, numerosi gruppi di neofascisti hanno acquisito alcune simbologie ed alcuni rituali tipici del paganesimo, con particolare riferimento a quello celta e nordico. Si tratta di gruppi che usano la religione come paravento per un'attività politica considerata deprecabile, e stanno venendo lentamente assorbiti da pagani tradizionalisti oppure, cambiando genere, dal cattolicesimo tradizionalista. Spesso appartengono a questa categoria dei gruppi Asatru e diversi gruppi Neocelti. Esiste anche un paganesimo "di protesta" o "rivoluzionario", impersonato generalmente da ex estremisti di vario genere (specialmente ex estremisti di sinistra), ma la mancanza totale di un background mistico e l'assenza di una reale dialettica religiosa li rende un fenomeno minoritario e vastamente isolato.

Wicca
Di provenienza anglosassone, si tratta di una religione fondata inizialmente sugli scritti di Gerald Gardner e che in seguito ha conosciuto diversi "scismi" caratterizzati dalle particolari interpretazioni delle due regole base: il Rede e la Legge del Tre. Il Rede è la regola che riguarda il comportamento terreno degli aderenti e recita: "Se non danneggia nessuno, fai ciò che vuoi". Si tratta dell'ultima strofa di una filastrocca in inglese, che viene assunta a regola di vita. La legge del tre è una regola che riguarda il comportamento e l'uso della magia, affermando che ogni azione porterebbe conseguenze sul praticante, pari a tre volte l'effetto voluto. Questa regola invita all'attenta considerazione delle conseguenze possibili delle proprie azioni, delle quali bisogna sempre assumersi la responsabilità e, quindi, accettarne le conseguenze. La Wicca ammette l'esistenza di due polarità del divino, una maschile ed una femminile, categorie attraverso le quali vengono spiegate e rappresentate tutte le categorie dell'esistenza umana e del cosmo. Esistono eccezioni a questo dualismo, in alcune congreghe di sole donne, dette Dianiche (da Diana) e di soli uomini oltre ad una vasta tendenza sinceramente politeista. La wicca consente anche la pratica solitaria e la pratica eclettica. I wiccani non hanno problema alcuno ad essere chiamati neopagani, se non per alcuni gruppi che pretendono di discendere direttamente dal mondo pagano originale, specialmente celta ed ellenico. Sono in generale piuttosto tolleranti rispetto all'omosessualità e alle scelte relative alla vita privata e personale.

Stregoneria tradizionale
Si tratta di un culto eterogeneo, che si sposa con la tradizione esoterica locale. In genere meno tolleranti degli wiccans, formano un universo di difficile penetrazione. Sostengono, nella media, di rappresentare antiche tradizioni orali o di aver ricevuto poteri per via familiare. Spesso non hanno una vera e propria dottrina religiosa, ma si fermano ad una visione dell'universo animista, spiritista o totemista. Non condividono la legge del tre degli Wiccans, sulla quale vi è tutt'ora un'accesa polemica.
Neopagani
Gruppi che richiamandosi al paganesimo antico accettano una discontinuità tradizionale, sviluppando una religiosità eclettica e spesso sincretistica. Il complesso di credenze si richiama a divinità delle mitologie europee, ma la liturgia e l'insieme di valori sono adattati ai valori ed alla cultura moderna. Generalmente tolleranti, non condividono il pantheon bifronte degli wicca, ma hanno in comune con gli altri la ricerca di un contatto con la natura ed un'organizzazione congregazionalista.
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Caratteristiche dottrinali
Esistono tratti comuni per quasi tutte le forme di neopaganesimo, che vengono poi applicati alle diverse tradizioni. Si potrebbero riassumere come:

- Ciclicità. A differenza delle religioni abramitiche, che considerano il tempo come uno scorrere di giorni uguali sino al momento del giudizio finale, le religioni neopagane hanno del tempo una visione ciclica, generalmente stagionale, o basata su periodi cosmici e/o cicli e ricorsi storici.
- Congregazionalismo: la tendenza a risolvere le diatribe teologiche formando congreghe differenti anziché con l'espulsione della corrente minoritaria. Nessuna congrega può criticarne un'altra, o pretendere di dettar legge dentro un'altra, o per lo meno viene considerato un atteggiamento imperialista e deprecabile. L'assenza di autorità centrali è data per scontata, in parte per contrasto al cristianesimo.
- Naturalismo. Nessuna forza della natura è considerata malvagia, ma semplicemente parte di un necessario ciclo di distruzione e ricostruzione. La natura è considerata il luogo delle categorie dialettiche dalle quali imparare. Essa viene spesso divinizzata e quasi sempre sacralizzata.
- A-moralità: viene rifiutata l'idea di una contrapposizione (personificata o meno) tra bene e male, sostituita con precetti di tipo cooperativo. Non vi è un codice di comportamento aprioristico, ma una serie di accordi tra gruppi e persone. Alla morale viene sostituita l'etica cooperativa (quando non l'identità di gruppo).
- Culto della vita. Viene considerato sacro tutto ciò che porta alla vita, con particolare riferimento al momento del concepimento e della nascita. Alcune congreghe praticano pertanto rituali a sfondo sessuale per onorare il momento del concepimento. Altri rituali rappresentano simbolicamente l'atto di unione tra maschile e femminile.
- Anarchismo o rifiuto della politica. Spesso i neopagani si assestano su posizioni di estremo scetticismo nei confronti della politica, ritenendo che una serie di accordi interpersonali e una migliore etica cooperativa possano sostituire la politica con risultati migliori. Questa visione utopistica produce generalmente un disinteresse scettico che a volte sconfina nella derisione. Tendono ad essere scettici riguardo accordi con lo stato e con l'autorità.
- Sincretismo. Spesso i culti neopagani sono un mix eterogeneo di tradizioni locali, mitologie antiche e rituali più o meno inventati od importati dal contiguo mondo dei giochi di ruolo. Anche i più tradizionalisti spesso fanno riferimento a una visione romantica ed antistorica dei popoli antichi.

Atteggiamento verso la magia.
Non possedendo un'ente che personifica il male, il mondo neopagano non assegna alla magia il ruolo di strumento malefico. Esistono tuttavia profonde differenze nell'uso della pratica magica. La Wicca la considera soggetta alla legge del tre, per la quale gli adepti devono evitare di fare del male usando mezzi magici. Per la stregoneria tradizionale tale limite non esiste, essendo la strega vista come una elite che può usare tale dono come preferisce senza limite alcuno. Alcuni gruppi delegano ad una precisa classe di persone l'uso della magia (come nel caso dei gruppi celtisti, che lo delegano al druido) mentre altri non ne fanno uso (molti gruppi neoromanici). In generale manca l'atteggiamento di condanna verso la magia, che è strumento accettato al fine di trarne vantaggi materiali.

Atteggiamento verso le religioni monoteiste.
L'atteggiamento dei neopagani verso le religioni monoteiste e' fortemente variabile a seconda del gruppo.
Ovviamente la religione che suscita più emozione e' il Cristianesimo, verso il quale vi sono le reazioni più forti, e si nota la più forte variabilità di atteggiamenti. La Wicca e' sempre abbastanza tollerante, e sebbene non si faccia scrupolo di ricordare l'inquisizione esistono gruppi wicca negli U.S.A. che non hanno problemi a considerare la coppia Cristo-Maria come un aspetto possibile del dualismo Dio Maschio-Dea Femmina. I pagani tradizionalisti, e specialmente la stregoneria tradizionale invece non si fanno scrupoli nel tenere un atteggiamento di rifiuto totale, di ostilità e talvolta di vero e proprio chauvinismo. Il cristianesimo è visto come una religione oppressiva che ha cancellato con il sangue, nelle persecuzioni dei pagani l'antica religione. Anche i gruppi di pagani "politici" in genere mostrano una certa ostilità verso il cristianesimo. I gruppi di estrema destra rimproverano al cristianesimo le radici ebraiche, e affermano che la grande civiltà pagana europea sia crollata per colpa di tale influsso semita. A questo presunto influsso si unisce la generale disapprovazione che il mondo cattolico mostra verso gli eccidi e i crimini del nazismo, che porta i pagani politici di destra a rispondere con altrettanta ostilità. Presso i rari gruppi di pagani rivoluzionari impera un odio ideologico verso la chiesa, ereditato in genere dal passato militante dei membri.
In generale e' possibile trovare neopagani ben disposti al dialogo con la chiesa, ma tale dialogo si arena immediatamente al minimo cenno di apologetica, cui i neopagani mostrano una severa insofferenza.
L'atteggiamento verso l'Ebraismo e' più sfumato. A parte i neopagani politici di destra, che cercano giustificazione religiosa per un antisemitismo ereditato dal mondo nazista, e quelli di estrema sinistra (che continuano una tradizione di antisemitismo di origine politica), il resto del mondo pagano oscilla tra l'indifferenza e una velata diffidenza. Alcuni gruppi di tradizionalisti spiccano nel considerare l'ebraismo come una religione etnica, ovvero una religione tradizionale nel vero senso della parola, e quindi degna del massimo rispetto.
L'atteggiamento verso l'Islamismo e' invece più severo, essenzialmente per via del fatto che le religioni neopagane hanno una forte componente femminile e per certi versi femminista, anche per via della preponderanza iconografica delle figure divine femminili. Di conseguenza, l'Islamismo viene spesso visto con una preconcetta ostilità, quando non come nemico naturale. A questo atteggiamento i gruppi di pagani politici sommano il background di razzismo contro gli immigrati, ottenendo un atteggiamento di ostilità anche violenta.

Neopaganesimo e gruppi giovanili.
Esiste una contiguità dimostrata tra il mondo del neopaganesimo e della wicca e quello dei giochi di ruolo. Sebbene i neopagani considerino offensivo venire considerati come una forma di rievocazione storica e non siano felici di sentirsi chiedere in continuazione se giochino di ruolo, si suppone che nel mondo del gioco di ruolo avvenga buona parte proselitismo e della diffusione di queste religioni. Anche per questa ragione, l'età media dei neopagani è medio-bassa. Questo fenomeno di reclutamento è alla radice dell'ostilità di una parte del mondo cattolico legata all'Opus Dei (cifr. Carlo Climati) verso i giochi di ruolo che, sebbene le ragioni del contendere a riguardo non vengano quasi mai rese pubbliche, tende a vedere nella musica rock e nei giochi di ruolo quanto attira verso il paganesimo.
Esiste contiguità anche con il mondo giovanile legato alla musica gotica ed industriale, e l'attitudine neopagana si diffonde anche nel mondo dei rave party, per quanto venga vissuta specialmente come trend. Ci sono branche di aderenti alla musica "heavy metal", si dicono neopagani, si tratta soprattutto di gruppi scandinavi che riprendono le antiche tradizioni della religione asatrù, essi sono definiti come viking metal per via delle liriche pagane.
Fenomeno non trascurabile è quello del Discordianesimo, diffuso in ambiente hackeristico ed informatico come forma di esaltazione del caos in sé stesso, e rifiuto di ogni regola ed ordine costituito. Sebbene sia nato come moda scherzosa, questo culto sembra essersi trasformato in un vero e proprio culto religioso, per quando difficilmente codificabile.
LiviaGloria
00mercoledì 15 marzo 2006 12:39
Mordred
Sei tu che mi devi dire se é un buon articolo o meno...eh,eh
Ghergon
00mercoledì 15 marzo 2006 17:12
Livia
Negli ultimi anni i libri dedicati a Wicca sono aumentati in maniera spropositata. E' un certo tipo di esoterismo spicciolo, stregonesco, da telefilm, che fa molta presa sulle ragazze giovani.
Non so dove può portare, cioè lo so, ma mi sembra che queste tematiche lascino molto il tempo che trovano...
GEBURAH
00mercoledì 15 marzo 2006 17:15
Re: Livia
tutti libri inutili.
La BIBBIA il più grande di tutti i libri.
Il grande autore è DIO. ;)
Ghergon
00mercoledì 15 marzo 2006 17:39
GEBURAH

Giusto, difatti questi sono tutti stratagemmi per allontanare dalla parola del Signore.
LiviaGloria
00mercoledì 15 marzo 2006 17:48
"mi sembra che queste tematiche lascino molto il tempo che trovano... "
Sí...ma il problema sono le ripercussioni...la gente,il popolo.
Dove vogliono arrivare...quale obbiettivo...sembra che tutto vada bene...fuorché Cristo...
Perché si lasciano coinvolgere?Cosa cerca veramente la gente?Sanno veramente cosa cercano?O sono condizionati da tanti fattori della societá?
Purtroppo schezano con forze che non si conoscono veramente...

La logica dice...io sono di qui...loro sono di lá...come so che é veritá chi si presenta?
E se é vero che c é una memoria del tempo...di tutto il tempo e di tutti...loro sanno particolari che possono sapere solo le persone privatamente....sapere il privato é garanzia di chi sappamo che arriva di lá?

Tante domande...
Ghergon
00mercoledì 15 marzo 2006 18:01
Livia
Si, la battaglia è sempre contro Cristo, tutta la manovra lo è, anche quando sembra che non ci siano attinenze poi si scopre che l'obbiettivo finale è quello.
La gente è assetata di misteri e viene continuamente ingannata dalla storia che il Cristianesimo nel corso dei secoli ne avrebbe combinate di tutti i colori.
Dunque cerca, avidamente da un altra parte e tenta di riempire la parte spirituale che sente ed è in lui e che non può fare altro che emergere continuamente.
Allora si creano questi sostituti ad arte.
La nostra società e pervasa da simboli esoterici, ovunque, guarda i film sui piccoli maghi, la fantasy etc...stregoneria...
area7
00giovedì 16 marzo 2006 21:34
..........................................
e chi segue non è , forse, vittima di qualche stregoneria ?
Ghergon
00giovedì 16 marzo 2006 21:53
area7
Personalmente penso di si, l'elite globale massonica...sabba di stregoni moderni!
LiviaGloria
00giovedì 16 marzo 2006 22:23
Area
Sí..é la loro vittima e siamo anche vittime di noi stessi...perché la volontá e il libero arbitrio sono le "armi" che ci sono date.
area7
00sabato 18 marzo 2006 14:01
pecore=gregge=gregario=seguire
l'uomo che non vede cerca d'istinto un ...che gli dia modo di vedere e camminare . Ma questo ...che... ha il dovere di evitare la propria "idea discrimin-frammentaria personal-EGO-individuale" ma semplicemente dare il secchio e indicare la sorgente in assoluto universale totale profondo silenzio . Il SILENZIO E' COMUNE A TUTTI : ACCOMUNA
LiviaGloria
00sabato 18 marzo 2006 14:22
Area
Il silenzio e la parola sono l armonia come nella musica lo sono le pause e le note...
Due opposti che si completano in uno nell armonia dell esistenza sia dell uno che dell altro.

Il difficile é l armonia...ed é questa armonia che cerchiamo nella vita...la vita é armonia della pausa e della nota...del silenzio e della parola.

Tutto puo accumunare e tutto puo separare..una nota senza pause non é musica...una parola senza pause,non é parola.
area7
00sabato 18 marzo 2006 18:18
?
come può essere il silenzio opposto a qualcosa ? Se v'è opposizione c'è contrasto , frizione - come può essere silenzio-quiete ? ????????????????
LiviaGloria
00sabato 18 marzo 2006 18:41
Area
Opposizione...non é detto che sia contrasto,dipende come noi sentiamo gli opposti,la dualitá.

Opposto non é sinonimo per forza di negativo....
In tutto esiste il suo opposto:uomo donna,silenzio rumore,ecc.
sono dualitá,opposti...e forse é questa la ricerca fino la fine...il giusto equilibrio degli opposti,delle dualitá.

Anche il silenzio....noi abbiamo coniato questo termine...ma forse il silenzio é come il nulla...non esiste.
Ogni cosa ha il suo rumore...perché il ritmo della vita é rumore...la differenza é che noi certi rumori non li percepiamo e cosí lo chiamiamo silenzio.
Come il vuoto...é solo che non vediamo...ma il vuoto assoluto non esiste...

Tutto pullula di vita e di rumore.
area7
00sabato 18 marzo 2006 19:59
sofismi
Prova a veder il silenzio e mi dirai ... Anzi , forse , non avverti nemmeno la necessità di dire !!!
area7
00sabato 18 marzo 2006 20:12
esistere:materia:corruzione:morte
il vuoto non esiste ...Non ha inizio ...Il silenzio non esiste - innato ... Dio non esiste - immortaleterno .........Se esistesse sarebbe nato e soggetto ai cicli vita-morte
area7
00sabato 18 marzo 2006 20:20
....
Meno male che "qui" la nostra mente limitata /frammentaria/ tradizionale/io-me . Si deve fermare!!! deve morire e ,forse, capisce i suoi limiti ...Fiorisce così la nostra vera sostanziale essenza
LiviaGloria
00sabato 18 marzo 2006 21:29
Area
L amore é altruismo...l altruismo é comunicare...comunicare é parlare...
Il fatto di sbagliare nella comunicazione o nel pensiero...non toglie che l amore é la spinta per la quale la parola cerca di trasmettere ad altri quello che nel momento senti che potrebbe aiutarli.

Forse qualcuno trova il silenzio....ma se non c é condivisione é un silenzio solo.
LiviaGloria
00sabato 18 marzo 2006 21:50
Area
"il vuoto non esiste ...Non ha inizio ...Il silenzio non esiste - innato ... Dio non esiste - immortaleterno .........Se esistesse sarebbe nato e soggetto ai cicli vita-morte "

Dio esiste...e forse é soggetto ad una parte di se nel ciclo di vita e di morte...e quella parte siamo noi perché Lui muore ogni volta che lo neghiamo e con Lui moriamo noi....
E Lui vive ogni volta che lo crediamo,e insieme alla sua vita...viviamo anche noi....
Noi siamo una parte di Dio..sta a noi decidere di far morire quella sua parte donataci o se farla vivere.
area7
00domenica 19 marzo 2006 00:24
oltre esistere-nonesistere
"la parte" vuole che esista sennò crollerebbe tutto il castello di sabbia fatto di superstizioni , credenze , religioni , fedi , maghi , preti , guru , santi , santini , santoni , diavoli , demoni , streghe , stregoni
LiviaGloria
00domenica 19 marzo 2006 00:36
Area
""la parte" vuole che esista sennò crollerebbe tutto il castello di sabbia "

Anche questa é un opinione....se vuoi...anche questo é un castello di sabbia....anche questa é una scatolina.
area7
00domenica 19 marzo 2006 11:14
...........
NO
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