Parabole

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LiviaGloria
00venerdì 12 gennaio 2007 11:53
Gesù Cristo è lo stesso, ieri, oggi e sempre!
Percio non lasciatevi sviare da insegnamenti
nuovi e strani.
(Ebrei 13:8-9)


“Chi crede nel Figlio ha la vita eterna; chi non obbedisce al Figlio non vedrà la vita, ma l’ira di Dio incombe su di lui” (Giovanni 3:36).

[Modificato da LiviaGloria 12/01/2007 11.56]

LiviaGloria
00venerdì 12 gennaio 2007 11:57
“Gli uomini saranno egoisti, amanti del denaro, vanitosi, orgogliosi, bestemmiatori, ribelli ai genitori, ingrati, senza religione, senza amore, sleali, maldicenti, intemperanti, intrattabili, nemici del bene, traditori, sfrontati, accecati dall’orgoglio, attaccati ai piaceri più che a Dio, con la parvenza della pietà, mentre ne hanno rinnegata la forza interiore.” Nel cristianesimo il sé è considerato decaduto ed ha bisogno di redenzione. (2 Timoteo 3:1-5)



“Anche Satana si maschera da angelo di luce” (2 Corinzi 11:14).

[Modificato da LiviaGloria 12/01/2007 12.00]

LiviaGloria
00venerdì 12 gennaio 2007 12:02
Egli dice: “Credetemi: io sono nel Padre e il Padre è in me; se non altro, credetelo per le opere stesse. In verità, in verità vi dico: anche chi crede in me, compirà le opere che io compio e ne farà di più grandi, perché io vado al Padre.” (Giovanni 14:11-12).


L'apostolo Paolo spiega la varietà dei doni dello Spirito Santo: “a uno viene concesso dallo Spirito il linguaggio della sapienza; a un altro invece, per mezzo dello stesso Spirito, il linguaggio di scienza; a uno la fede per mezzo dello stesso Spirito; a un altro il dono di far guarigioni per mezzo dell’unico Spirito; a uno il potere dei miracoli; a un altro il dono della profezia; a un altro il dono di distinguere gli spiriti; a un altro le varietà delle lingue; a un altro infine l’interpretazione delle lingue. Ma tutte queste cose è l’unico e il medesimo Spirito che le opera, distribuendole a ciascuno come vuole.” (1 Corinzi 12:8-11).

[Modificato da LiviaGloria 12/01/2007 12.03]

LiviaGloria
00venerdì 12 gennaio 2007 12:05
“Dove IL LORO VERME NON MUORE E IL FUOCO NON SI ESTINGUE” (Marco 9:48). L’inferno è un luogo così orribile, al di fuori del tempo e dello spazio, che Dio stesso si è incarnato in un uomo affinché fosse risparmiato a coloro che credono in lui. L’inferno non è stato concepito per l’uomo, ma per Lucifero, i suoi angeli caduti e la morte stessa. (Apocalisse 20:14).


Gesù ci dice : “Ecco, sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui, ed egli con me” (Apocalisse 3:20).

[Modificato da LiviaGloria 12/01/2007 12.07]

LiviaGloria
00venerdì 12 gennaio 2007 12:10
Nella sua visione Giovanni dice: “E Colui che sedeva sul trono disse: ‘Ecco, io faccio nuove tutte le cose ’; e soggiunse: ‘Scrivi, perché queste parole sono certe e veraci. Ecco sono compiute!

Io sono l’Alfa e l’Omega, il Principio e la Fine. A colui che ha sete darò gratuitamente acqua della fonte della vita. Chi sarà vittorioso erediterà questi beni; io sarò il suo Dio ed egli sarà mio figlio. Ma per i vili e gli increduli, gli abietti e gli omicidi, gli immorali, i fattucchieri, gli idolatri e per tutti i mentitori è riservato lo stagno ardente di fuoco e di zolfo. E’ questa la seconda morte”. (Apocalisse 21 : 5-8) .


Paolo parla di un “uomo iniquo” che verrà dalla potenza di Satana. Egli lo chiama l’uomo iniquo, il figlio della perdizione che apparirà durante l’apostasia, prima del “giorno del Signore” (2 Tessalonicesi 2 :1-12). Quest’uomo “colui che si contrappone e s’innalza sopra ogni essere che viene detto Dio o è oggetto di culto, fino a sedere nel tempio di Dio, additando se stesso come Dio” (2 Tessalonicesi 2:4) verrà “nella potenza di satana, con ogni specie di portenti, di segni e prodigi menzogneri”, (2 Tessalonicesi 2:9). Il Signore lo distruggerà con il soffio della sua bocca, ma prima “quelli che vanno in rovina, perché non hanno accolto l’amore della verità per essere salvati” saranno crudelmente ingannati. Noi vediamo con chiarezza che i segni e i prodigi non vengono necessariamente da Dio.

[Modificato da LiviaGloria 12/01/2007 12.13]

LiviaGloria
00venerdì 12 gennaio 2007 12:19
Mosè avverte i figli d’Israele: “Quando sarai entrato nel paese che il Signore tuo Dio sta per darti, non imparerai a commettere gli abomini delle nazioni che vi abitano. Non si trovi in mezzo a te chi immola, facendoli passare per il fuoco, il suo figlio o la sua figlia, né chi esercita la divinazione o il sortilegio o l’augurio o la magia; né chi faccia incantesimi, né chi consulti gli spiriti o gli indovini, né chi interroghi i morti, perché chiunque fa queste cose è in abominio al Signore; a causa di questi abomini, il Signore tuo Dio sta per scacciare quelle nazioni davanti a te. Tu sarai irreprensibile verso il Signore tuo Dio, perché le nazioni, di cui tu vai ad occupare il paese, ascoltano gli indovini e gli incantatori, ma quanto a te, non così ti ha permesso il Signore tuo Dio. (Deuteronomio 18:9-14).


“Egli fece ciò che è male agli occhi del Signore, secondo gli abomini dei popoli che il Signore aveva scacciato di fronte agli Israeliti” (2 Cronache 33:2). “Fece passare i suoi figli per il fuoco nella Valle di Ben-Hinnòn. Praticò la magia, gli incantesimi e la stregoneria; istituì negromanti e indovini. Compì in molte maniere ciò che è male agli occhi del Signore provocando il suo sdegno” (2 Cronache 33: 6).

[Modificato da LiviaGloria 12/01/2007 12.20]

LiviaGloria
00venerdì 12 gennaio 2007 12:22
“la disubbidienza è grave come ricorrere agli indovini, come ribellarsi, come la peggiore idolatria. Tu hai respinto la parola del Signore, il Signore ti respinge come re” (1 Samuele 15:23 La Bibbia in Lingua Corrente).


La Bibbia annuncia chiaramente la sorte di coloro che amano scavare nell’occulto, o come lo definisce C.S Lewis, coloro che “se ne appassionano”: “Tu hai rigettato il tuo popolo, la casa di Giacobbe, perché rigurgitano di maghi orientali e di indovini come i Filistei” (Isaia 2:6). “Entra fra le rocce, nasconditi nella polvere, di fronte al terrore che desta il Signore, allo splendore della sua maestà, quando si alzerà a scuotere la terra. L’uomo abbasserà gli occhi orgogliosi, l’alterigia umana si piegherà; sarà esaltato il Signore, lui solo in quel giorno. Poiché ci sarà un giorno del Signore degli eserciti contro ogni superbo e altero, contro chiunque si innalza ad abbatterlo;……. e gli idoli spariranno del tutto”. (Isaia 2:10-18).

[Modificato da LiviaGloria 12/01/2007 12.24]

LiviaGloria
00venerdì 12 gennaio 2007 12:26
Paolo in Galati 5:19-21 associa la stregoneria (o la magia) alle opere della carne. “Del resto le opere della carne sono ben note: fornicazione, impurità, libertinaggio, idolatria, stregonerie, inimicizie, discordia, gelosia, dissensi, divisioni, fazioni, invidie, ubriachezze, orge e cose del genere; circa queste cose vi preavviso, come già ho detto, che chi le compie non erediterà il regno di Dio”.


Gesù dice: “E’ inevitabile che avvengano scandali, ma guai a colui per cui avvengono. E’ meglio per lui che gli sia messa al collo una pietra da mulino e venga gettato nel mare, piuttosto che scandalizzare uno di questi piccoli” (Luca 17:1-2).

[Modificato da LiviaGloria 12/01/2007 12.28]

LiviaGloria
00venerdì 12 gennaio 2007 12:29
Atti 19:19: “E un numero considerevole di persone che avevano esercitato le arti magiche portavano i propri libri e li bruciavano alla vista di tutti. Ne fu calcolato il valore complessivo e trovarono che era di cinquantamila dramme d’argento.”


1 Giovanni 4:4 ci dice: “ colui che è in voi è più grande di colui che è nel mondo.”

Dio risuscitò Cristo dai morti, “e lo fece sedere alla sua destra nei cieli, al di sopra di ogni principato e autorità, di ogni potenza e dominazione e di ogni altro nome che si possa nominare non solo nel secolo presente ma anche in quello futuro.Tutto infatti ha sottomesso ai suoi piedi e lo ha costituito su tutte le cose a capo della Chiesa, la quale è il suo corpo, la pienezza di colui che si realizza interamente in tutte le cose.” (Efesini 1:20-23).

[Modificato da LiviaGloria 12/01/2007 12.32]

LiviaGloria
00venerdì 12 gennaio 2007 12:38
In Luca 22:31 possiamo vedere che Satana può esercitare un’influenza nella vita dei credenti: “Simone, Simone, ecco satana vi ha cercato per vagliarvi come il grano.” Luca 22:24 ci racconta di una disputa sorta tra gli apostoli per sapere “chi di loro poteva esser considerato il più grande”. E’ probabilmente questa discussione, originata da un peccato d’orgoglio, che ha permesso a Satana di fare una tale richiesta. Gesù continua: “ma io ho pregato per te, che non venga meno la tua fede; e tu, una volta ravveduto, conferma i tuoi fratelli(a Pietro)


“Siate temperanti, vigilate. Il vostro nemico, il diavolo, come leone ruggente va in giro, cercando chi divorare”. (1 Pietro 5:8). Pietro si rivolge ai credenti, alla Chiesa, compresi “i pastori del gregge di Dio” e agli anziani (1 Pietro 5:1-3).

[Modificato da LiviaGloria 12/01/2007 12.40]

LiviaGloria
00venerdì 12 gennaio 2007 12:41
Parlando di Satana, Gesù dice: “Egli è stato omicida fin da principio e non ha perseverato nella verità, perché non vi è verità in lui. Quando dice il falso, parla del suo, perché è menzognero e padre della menzogna” (Giovanni 8:44).



1) Luca 13:10 “Una volta stava insegnando in una sinagoga il giorno di sabato. C’era là una donna che aveva da diciotto anni uno spirito che la teneva inferma; era curva e non poteva drizzarsi in nessun modo.”

[Modificato da LiviaGloria 12/01/2007 12.44]

LiviaGloria
00venerdì 12 gennaio 2007 12:56
“Ma se non c'è risurrezione dei morti, neppure Cristo è risuscitato! E se Cristo non è risuscitato, la nostra predicazione è senza fondamento e la vostra fede è senza valore. Anzi finiamo per essere falsi testimoni di Dio, perché, contro Dio, abbiamo affermato che egli ha risuscitato Cristo. Ma se è vero che i morti non risuscitano, Dio non lo ha risuscitato affatto. Infatti, se i morti non risuscitano, neppure Cristo è risuscitato. E se Cristo non è risuscitato, la vostra fede è un'illusione, e voi siete ancora nei vostri peccati. E anche i credenti in Cristo, che sono morti, sono perduti. Ma se abbiamo sperato in Cristo solamente per questa vita, noi siamo i più infelici di tutti gli uomini” (1 Corinzi 15:13-19 TILC).


Giovanni 2:18-22: “ Intervennero alcuni capi ebrei e domandarono a Gesù: - Dacci una prova che hai l'autorità di fare queste cose. Gesù rispose: Distruggete questo Tempio! In tre giorni lo farò risorgere. Quelli replicarono: - Ci sono voluti quarantasei anni per costruire questo Tempio e tu in tre giorni lo farai risorgere? Ma Gesù parlava del tempio del suo corpo. Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che egli aveva detto questo, e credettero alle parole della Bibbia e a quelle di Gesù” (TILC).

[Modificato da LiviaGloria 12/01/2007 12.59]



Sue dichiarazioni sulla sua resurrezione: Matteo 12:38-40; 16:21; 17:9; 17:22, 23; 20:18, 19; 26:32; 27:63. Marco 8:31; 9:1; 9:10; 9:31; 10:32-34; 14:28, 58. Luca 9:22. Giovanni 2:18-22; 12:32-34.

[Modificato da LiviaGloria 12/01/2007 13.00]

LiviaGloria
00venerdì 12 gennaio 2007 13:06
“Tutti allora domandarono: - Dunque, tu sei proprio il Figlio di Dio? Gesù rispose loro: - Voi stessi lo dite! Io lo sono!” (Luca 22:70 TILC)
LiviaGloria
00venerdì 12 gennaio 2007 13:35
ma il serpente l’ingannò. “…anzi, Dio sa bene che se ne mangerete i vostri occhi si apriranno, diventerete come lui: avrete la conoscenza di tutto” (Genesi 3:5).
LiviaGloria
00giovedì 18 gennaio 2007 21:23
Divorzio
19 Il divorzio
1 Terminati questi discorsi, Gesù partì dalla Galilea e andò nel territorio della Giudea, al di là del Giordano. 2 E lo seguì molta folla e colà egli guarì i malati. 3 Allora gli si avvicinarono alcuni farisei per metterlo alla prova e gli chiesero: "E' lecito ad un uomo ripudiare la propria moglie per qualsiasi motivo?". 4 Ed egli rispose: "Non avete letto che il Creatore da principio li creò maschio e femmina e disse: 5 Per questo l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una carne sola? 6 Così che non sono più due, ma una carne sola. Quello dunque che Dio ha congiunto, l'uomo non lo separi". 7 Gli obiettarono: "Perché allora Mosè ha ordinato di darle l'atto di ripudio e mandarla via?". 8 Rispose loro Gesù: "Per la durezza del vostro cuore Mosè vi ha permesso di ripudiare le vostre mogli, ma da principio non fu così. 9 Perciò io vi dico: Chiunque ripudia la propria moglie, se non in caso di concubinato, e ne sposa un'altra commette adulterio". 10 Gli dissero i discepoli: "Se questa è la condizione dell'uomo rispetto alla donna, non conviene sposarsi". 11 Egli rispose loro: "Non tutti possono capirlo, ma solo coloro ai quali è stato concesso. 12 Vi sono infatti eunuchi che sono nati così dal ventre della madre; ve ne sono alcuni che sono stati resi eunuchi dagli uomini, e vi sono altri che si sono fatti eunuchi per il regno dei cieli. Chi può capire, capisca".



LiviaGloria
00lunedì 22 gennaio 2007 23:16
Matteo

8 Il lebbroso guarito
1 Quando Gesù fu sceso dal monte, molta folla lo seguiva. 2 Ed ecco venire un lebbroso e prostrarsi a lui dicendo: "Signore, se vuoi, tu puoi sanarmi". 3 E Gesù stese la mano e lo toccò dicendo: "Lo voglio, sii sanato". E subito la sua lebbra scomparve. 4 Poi Gesù gli disse: "Guardati dal dirlo a qualcuno, ma và a mostrarti al sacerdote e presenta l'offerta prescritta da Mosè, e ciò serva come testimonianza per loro".



Il centurione

5 Entrato in Cafarnao, gli venne incontro un centurione che lo scongiurava: 6 "Signore, il mio servo giace in casa paralizzato e soffre terribilmente". 7 Gesù gli rispose: "Io verrò e lo curerò". 8 Ma il centurione riprese: "Signore, io non son degno che tu entri sotto il mio tetto, dì soltanto una parola e il mio servo sarà guarito. 9 Perché anch'io, che sono un subalterno, ho soldati sotto di me e dico a uno: Va', ed egli va; e a un altro; Vieni, ed egli viene, e al mio servo: Fa' questo, ed egli lo fa". 10 All'udire ciò, Gesù ne fu ammirato e disse a quelli che lo seguivano: "In verità vi dico, in Israele non ho trovato nessuno con una fede così grande. 11 Ora vi dico che molti verranno dall'oriente e dall'occidente e siederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli, 12 mentre i figli del regno saranno cacciati fuori nelle tenebre, ove sarà pianto e stridore di denti". 13 E Gesù disse al centurione: "Và, e sia fatto secondo la tua fede". In quell'istante il servo guarì.



La suocera di Pietro

14 Entrato Gesù nella casa di Pietro, vide la suocera di lui che giaceva a letto con la febbre. 15 Le toccò la mano e la febbre scomparve; poi essa si alzò e si mise a servirlo. 16 Venuta la sera, gli portarono molti indemoniati ed egli scacciò gli spiriti con la sua parola e guarì tutti i malati, 17 perché si adempisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaia:
Egli ha preso le nostre infermità
e si è addossato le nostre malattie.

Come seguire Gesù

18 Vedendo Gesù una gran folla intorno a sé, ordinò di passare all'altra riva. 19 Allora uno scriba si avvicinò e gli disse: "Maestro, io ti seguirò dovunque tu andrai". 20 Gli rispose Gesù: "Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell'uomo non ha dove posare il capo". 21 E un altro dei discepoli gli disse: "Signore, permettimi di andar prima a seppellire mio padre". 22 Ma Gesù gli rispose: "Seguimi e lascia i morti seppellire i loro morti".



La tempesta sedata

23 Essendo poi salito su una barca, i suoi discepoli lo seguirono. 24 Ed ecco scatenarsi nel mare una tempesta così violenta che la barca era ricoperta dalle onde; ed egli dormiva. 25 Allora, accostatisi a lui, lo svegliarono dicendo: "Salvaci, Signore, siamo perduti!". 26 Ed egli disse loro: "Perché avete paura, uomini di poca fede?" Quindi levatosi, sgridò i venti e il mare e si fece una grande bonaccia. 27 I presenti furono presi da stupore e dicevano: "Chi è mai costui al quale i venti e il mare obbediscono?".



Gl' indemoniati di Gadara

28 Giunto all'altra riva, nel paese dei Gadarèni, due indemoniati, uscendo dai sepolcri, gli vennero incontro; erano tanto furiosi che nessuno poteva più passare per quella strada. 29 Cominciarono a gridare: "Che cosa abbiamo noi in comune con te, Figlio di Dio? Sei venuto qui prima del tempo a tormentarci?". 30 A qualche distanza da loro c'era una numerosa mandria di porci a pascolare; 31 e i demòni presero a scongiurarlo dicendo: "Se ci scacci, mandaci in quella mandria". 32 Egli disse loro: "Andate!". Ed essi, usciti dai corpi degli uomini, entrarono in quelli dei porci: ed ecco tutta la mandria si precipitò dal dirupo nel mare e perì nei flutti. 33 I mandriani allora fuggirono ed entrati in città raccontarono ogni cosa e il fatto degli indemoniati. 34 Tutta la città allora uscì incontro a Gesù e, vistolo, lo pregarono che si allontanasse dal loro territorio.

Note Capitolo 8.

1. Nei cc. 8-9, narrazione di dieci miracoli, nei quali Gesù manifesta il suo supremo potere sulle malattie, sulla morte e sui demoni.


2. cfr. Mc 1, 40-44. cfr. Lc 5, 12-14.


4. La guarigione di un lebbroso doveva essere ufficialmente riconosciuta dai sacerdoti perché i guariti potessero essere riammessi nella comunità civile e religiosa. Il lebbroso guarito doveva offrire dei sacrifici nel tempio: cfr Lv cc. 13-14. Gesù vuole evitare la pubblicità per impedire superficiali e pericolosi entusiasmi.


5. cfr. Lc 7, 1-10.


10. La fede, con la quale l'uomo si abbandona a Dio, è la condizione prima della salvezza.


11. Il convito simboleggia la felicità.


1. figli del regno sono gli Ebrei. Il Messia respinto da Israele sarà accolto dai pagani. Le tenebre e il batter dei denti simboleggiano disperazione e terrore


14. cfr. Mc 1, 29-34. cfr. Lc 4, 38-41.


17. Citazione di cfr. Is 53, 4. 1 miracoli vogliono significare che Gesù viene a liberare l'umanità dal male profondo, che è il peccato, origine di tutti i mali.


18. cfr. Lc 9, 57-60.


20. Per circa ottanta volte nei vangeli Gesù indica se stesso come Figlio dell'uomo, espressione che in cfr. Dn 7, 13 ss. indica l'origine celeste e la condizione umana del Messia.


21. Gesù vuol sottolineare l'urgenza della risposta alla vocazione divina.


23. cfr. Mc 4, 35-41. cfr. Lc 8, 22-25.


28. cfr. Mc 5, 1-17. cfr. Lc 8, 26-37. La città di Gadara era a 12 km. a sud-est del lago


29. Prima del tempo, cioè prima del giudizio finale.


32. La salvezza di un uomo importava più di una mandria di porci.
LiviaGloria
00mercoledì 24 gennaio 2007 15:49
Matteo

18 L'umiltà cristiana
1 In quel momento i discepoli si avvicinarono a Gesù dicendo: "Chi dunque è il più grande nel regno dei cieli?". 2 Allora Gesù chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro e disse: 3 "In verità vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. 4 Perciò chiunque diventerà piccolo come questo bambino, sarà il più grande nel regno dei cieli. 5 E chi accoglie anche uno solo di questi bambini in nome mio, accoglie me.



Contro lo scandalo

6 Chi invece scandalizza anche uno solo di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino, e fosse gettato negli abissi del mare. 7 Guai al mondo per gli scandali! E' inevitabile che avvengano scandali, ma guai all'uomo per colpa del quale avviene lo scandalo! 8 Se la tua mano o il tuo piede ti è occasione di scandalo, taglialo e gettalo via da te; è meglio per te entrare nella vita monco o zoppo, che avere due mani o due piedi ed essere gettato nel fuoco eterno. 9 E se il tuo occhio ti è occasione di scandalo, cavalo e gettalo via da te; è meglio per te entrare nella vita con un occhio solo, che avere due occhi ed essere gettato nella Geenna del fuoco. 10 Guardatevi dal disprezzare uno solo di questi piccoli, perché vi dico che i loro angeli nel cielo vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli. [ 11 E' venuto infatti il Figlio dell'uomo a salvare ciò che era perduto].




[Modificato da LiviaGloria 27/01/2007 20.29]

LiviaGloria
00sabato 27 gennaio 2007 20:29
Matteo

Correzione fraterna

15 Se il tuo fratello commette una colpa, và e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello; 16 se non ti ascolterà, prendi con te una o due persone, perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni. 17 Se poi non ascolterà neppure costoro, dillo all'assemblea; e se non ascolterà neanche l'assemblea, sia per te come un pagano e un pubblicano.

Il perdono cristiano

18 In verità vi dico: tutto quello che legherete sopra la terra sarà legato anche in cielo e tutto quello che scioglierete sopra la terra sarà sciolto anche in cielo. 19 In verità vi dico ancora: se due di voi sopra la terra si accorderanno per domandare qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli ve la concederà. 20 Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro". 21 Allora Pietro gli si avvicinò e gli disse: "Signore, quante volte dovrò perdonare al mio fratello, se pecca contro di me? Fino a sette volte?". 22 E Gesù gli rispose: "Non ti dico fino a sette, ma fino a settanta volte sette.



Parabola del servitore spietato

23 A questo proposito, il regno dei cieli è simile a un re che volle fare i conti con i suoi servi. 24 Incominciati i conti, gli fu presentato uno che gli era debitore di diecimila talenti. 25 Non avendo però costui il denaro da restituire, il padrone ordinò che fosse venduto lui con la moglie, con i figli e con quanto possedeva, e saldasse così il debito. 26 Allora quel servo, gettatosi a terra, lo supplicava: Signore, abbi pazienza con me e ti restituirò ogni cosa. 27 Impietositosi del servo, il padrone lo lasciò andare e gli condonò il debito. 28 Appena uscito, quel servo trovò un altro servo come lui che gli doveva cento denari e, afferratolo, lo soffocava e diceva: Paga quel che devi! 29 Il suo compagno, gettatosi a terra, lo supplicava dicendo: Abbi pazienza con me e ti rifonderò il debito. 30 Ma egli non volle esaudirlo, andò e lo fece gettare in carcere, fino a che non avesse pagato il debito. 31 Visto quel che accadeva, gli altri servi furono addolorati e andarono a riferire al loro padrone tutto l'accaduto. 32 Allora il padrone fece chiamare quell'uomo e gli disse: Servo malvagio, io ti ho condonato tutto il debito perché mi hai pregato. 33 Non dovevi forse anche tu aver pietà del tuo compagno, così come io ho avuto pietà di te? 34 E, sdegnato, il padrone lo diede in mano agli aguzzini, finché non gli avesse restituito tutto il dovuto. 35 Così anche il mio Padre celeste farà a ciascuno di voi, se non perdonerete di cuore al vostro fratello".

Note Capitolo 18.

1. cfr. Mc 9, 33-48. cfr. Lc 9, 46-48. cfr. Lc 17, 1-3.


3. Come bambini, cioè disponibili alla grazia, confidenti in Dio, senza orgoglio e ambizioni.


6. La macina era la parte mobile dei mulini di pietra.




11. Il v. mancante in molti manoscritti, sembra trasferito qui da cfr. Lc 19, 10.


16. Citazione di cfr. Dt 19, 15.






22. Settanta volte sette, cioè senza computo, sempre.


24. La somma equivale a 60 milioni di paghe giornaliere di un operaio.


28. Cento denari, una somma 600.000 volte minore di quella del cfr. Mt 18, 24.

LiviaGloria
00mercoledì 7 febbraio 2007 21:02
20 Parabola degli operai
1 "Il regno dei cieli è simile a un padrone di casa che uscì all'alba per prendere a giornata lavoratori per la sua vigna. 2 Accordatosi con loro per un denaro al giorno, li mandò nella sua vigna. 3 Uscito poi verso le nove del mattino, ne vide altri che stavano sulla piazza disoccupati 4 e disse loro: Andate anche voi nella mia vigna; quello che è giusto ve lo darò. Ed essi andarono. 5 Uscì di nuovo verso mezzogiorno e verso le tre e fece altrettanto. 6 Uscito ancora verso le cinque, ne vide altri che se ne stavano là e disse loro: Perché ve ne state qui tutto il giorno oziosi? 7 Gli risposero: Perché nessuno ci ha presi a giornata. Ed egli disse loro: Andate anche voi nella mia vigna. 8 Quando fu sera, il padrone della vigna disse al suo fattore: Chiama gli operai e dá loro la paga, incominciando dagli ultimi fino ai primi. 9 Venuti quelli delle cinque del pomeriggio, ricevettero ciascuno un denaro. 10 Quando arrivarono i primi, pensavano che avrebbero ricevuto di più. Ma anch'essi ricevettero un denaro per ciascuno. 11 Nel ritirarlo però, mormoravano contro il padrone dicendo: 12 Questi ultimi hanno lavorato un'ora soltanto e li hai trattati come noi, che abbiamo sopportato il peso della giornata e il caldo. 13 Ma il padrone, rispondendo a uno di loro, disse: Amico, io non ti faccio torto. Non hai forse convenuto con me per un denaro? 14 Prendi il tuo e vattene; ma io voglio dare anche a quest'ultimo quanto a te. 15 Non posso fare delle mie cose quello che voglio? Oppure tu sei invidioso perché io sono buono? 16 Così gli ultimi saranno i primi, e i primi ultimi".



Terza profezia della passione

17 Mentre saliva a Gerusalemme, Gesù prese in disparte i dodici e lungo la via disse loro: 18 "Ecco, noi stiamo salendo a Gerusalemme e il Figlio dell'uomo sarà consegnato ai sommi sacerdoti e agli scribi, che lo condanneranno a morte 19 e lo consegneranno ai pagani perché sia schernito e flagellato e crocifisso; ma il terzo giorno risusciterà".

I figli di Zebedeo

20 Allora gli si avvicinò la madre dei figli di Zebedèo con i suoi figli, e si prostrò per chiedergli qualcosa. 21 Egli le disse: "Che cosa vuoi?". Gli rispose: "Dì che questi miei figli siedano uno alla tua destra e uno alla tua sinistra nel tuo regno". 22 Rispose Gesù: "Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io sto per bere?". Gli dicono: "Lo possiamo". 23 Ed egli soggiunse: "Il mio calice lo berrete; però non sta a me concedere che vi sediate alla mia destra o alla mia sinistra, ma è per coloro per i quali è stato preparato dal Padre mio". 24 Gli altri dieci, udito questo, si sdegnarono con i due fratelli; 25 ma Gesù, chiamatili a sé, disse: "I capi delle nazioni, voi lo sapete, dominano su di esse e i grandi esercitano su di esse il potere. 26 Non così dovrà essere tra voi; ma colui che vorrà diventare grande tra voi, si farà vostro servo, 27 e colui che vorrà essere il primo tra voi, si farà vostro schiavo; 28 appunto come il Figlio dell'uomo, che non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la sua vita in riscatto per molti".



I ciechi di Gerico

29 Mentre uscivano da Gerico, una gran folla seguiva Gesù. 30 Ed ecco che due ciechi, seduti lungo la strada, sentendo che passava, si misero a gridare: "Signore, abbi pietà di noi, figlio di Davide!". 31 La folla li sgridava perché tacessero; ma essi gridavano ancora più forte: "Signore, figlio di Davide, abbi pietà di noi!". 32 Gesù, fermatosi, li chiamò e disse: "Che volete che io vi faccia?". 33 Gli risposero: "Signore, che i nostri occhi si aprano!". 34 Gesù si commosse, toccò loro gli occhi e subito ricuperarono la vista e lo seguirono.

Note Capitolo 20.

15. La misericordia non viola la giustizia perché i patti sono stati mantenuti


16. Nel suo immediato contesto l'affermazione riguarda la situazione degli Ebrei e dei pagani nel regno di Dio: cfr. Lc 13, 28-30.






22. Bere il calice significa dividere le sofferenze.




29. cfr. Mc 10, 46-52. cfr. Lc 18, 35-43. Gerico era un'antichissima città nella valle del Giordano.

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