Percezione allargata

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@orion@
00sabato 30 aprile 2005 18:54
Credo che per riuscire a cogliere pienamente la verità del nostro mondo occorra riuscire a percepire questo in modo più allargato. Premetto che non tutti hanno questa predisposizione innata ma è
una cosa che si può imparare.Per percezione allargata intendo la capacità di comprendere quanto sia grande il mistero dell'esistenza...e non è una semplice presa di coscienza da cui distogliamo lo sguardo appena un qualcosa di più terreno afferra la nostra attenzione...quella di cui parlo è una comprensione sentita e vissuta ogni giorno...chi è più stolto:chi crede in Dio o chi non ci crede?...lo stolto è colui che afferma di non credere in quanto persona razionale!Come si fa a parlare di razionalità in questo non senso che è la vita...ma lo stolto questo non lo capisce perchè non riesce ad andare oltre all'elaborazione dei dati provenienti dai suoi cinque sensi!Se si comprende la grandiosa assurdità dell'esistenza si può arrivare a pensare che in tale contesto un essere-assoluto-motore-immobile-innato non ci sta male...Questo ci deve far capire perchè alcuni ridono leggendo Icke mentre altri ci pensano un pò su e iniziano a cercare.Spero di essere stato chiaro sul mio concetto di percezione allargata:capacità di non ritenere assurda nessuna ipotesi sulla vita in quanto la vita stessa la si ritiene assurda.
ramachandra
00giovedì 5 maggio 2005 02:29
Re:

Scritto da: @orion@ 30/04/2005 18.54
Credo che per riuscire a cogliere pienamente la verità del nostro mondo occorra riuscire a percepire questo in modo più allargato. Premetto che non tutti hanno questa predisposizione innata ma è
una cosa che si può imparare.Per percezione allargata intendo la capacità di comprendere quanto sia grande il mistero dell'esistenza...e non è una semplice presa di coscienza da cui distogliamo lo sguardo appena un qualcosa di più terreno afferra la nostra attenzione...quella di cui parlo è una comprensione sentita e vissuta ogni giorno...chi è più stolto:chi crede in Dio o chi non ci crede?...lo stolto è colui che afferma di non credere in quanto persona razionale!Come si fa a parlare di razionalità in questo non senso che è la vita...ma lo stolto questo non lo capisce perchè non riesce ad andare oltre all'elaborazione dei dati provenienti dai suoi cinque sensi!Se si comprende la grandiosa assurdità dell'esistenza si può arrivare a pensare che in tale contesto un essere-assoluto-motore-immobile-innato non ci sta male...Questo ci deve far capire perchè alcuni ridono leggendo Icke mentre altri ci pensano un pò su e iniziano a cercare.Spero di essere stato chiaro sul mio concetto di percezione allargata:capacità di non ritenere assurda nessuna ipotesi sulla vita in quanto la vita stessa la si ritiene assurda.



Sono pienamente d'accordo con te! condivido. Pace a Te!
@orion@
00lunedì 9 maggio 2005 19:46
mi fa piacere che tu sia d'accordo con me,ti auguro le cose migliori!orion
FoxMulder51
00martedì 2 agosto 2005 14:44
La percezione deve partire da un concetto di base: l'uomo è poca cosa. Non avremo mai tutte le risposte che vogliamo avere in questa vita, perchè non siamo intelligenti abbastanza per capire. In un qualche modo la nostra natura umana fisica limita la nostra evoluzione fino ad un tot di valori che non ci permette di percepire e capire al 100% l'ambiente in cui viviamo. Inutile a dirsi che, per quanto scienziati e luminari si siano sforzati, si sforzino e si sforzeranno, non avranno mai le risposte che cercano. Dio stesso nella Bibbia ha usato metafore per descrivere all'uomo la creazione, metafore che, ben interpretate, rispecchiano esattamente i passaggi della scienza. Non si può creare un uomo assemblando la materia... ne si potrà mai. Solo uno è in grado di farlo. "perchè Dio non ci ha spiegato come stanno effettivamente le cose nell'universo?" Risposta: "perchè è come se tu provassi a spiegare la matematica ad un cane". Sono concetti talmente aldilà della nostra comprensione, che ci è stato detto di avere fede. Non fede perchè si parla di cose non dimostrabili, fede perchè è impossibile ci vengano dimostrate in quanto a noi incomprensibili. Nessuno ha un'idea chiara della morte, in quanto nessuno è mai tornato... Gesù spiegò che saremmo diventati come angeli al servizio di Dio, oppure buttati nella Geenna; ognuno di noi può avere paura di morire, ma Gesù ti dice di no, in quanto la vita continua. Se ci avesse descritto il processo fisico per il quale non cessiamo di esistere, non lo avremmo capito. Probabilmente non lo capiremmo neanche adesso. Vi lascio con una domanda: ma la religione, durante i milioni di anni che siamo esistiti ed eravamo senza coscienza, che funzione aveva? Queste sono domande senza risposta...e probabilmente non l'avremo mai. Limitatevi a credere e testimoniare la grandezza di Dio, al resto ci pensa lui. Siamo come bimbi che ricevono le istruzioni dal loro papà; magari il concetto non lo capiscono, essendo piccini, ma se seguono il papà si trovano bene. Da qui il concetto: siate come bambini. Benedetto Gesù... quanto ci hai insegnato!
area7
00venerdì 5 agosto 2005 22:04
scintilla
non si può imparare !!! Sono totalità improvvise e SONO l'istante incontaminato quando meno te l'aspetti . Oltre la bellezza , oltre la morte . Sarebbe ridicolo parlarne ...Impossibile !
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