Romano Amodeo: ridiamo sapore al sale di Cristo!

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amoram
00domenica 16 agosto 2009 19:09
Cristiani, bisogna buttare le reti dall'altra parte della barca!
Scrive San Matteo (capitolo 5, 3-13):
3 «Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. 4 Beati gli afflitti, perché saranno consolati. 5 Beati i miti, perché erediteranno la terra. 6 Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati. 7 Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia. 8 Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. 9 Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio. 10 Beati i perseguitati per causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli. 11 Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. 12 Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti hanno perseguitato i profeti prima di voi.
13 Voi siete il sale della terra; ma se il sale perdesse il sapore, con che cosa lo si potrà render salato? A null'altro serve che ad essere gettato via e calpestato dagli uomini.
»

Oggi questo sale ha perso interamente il suo sapore. La Fede Cristiana infatti afferma questi pervertiti valori, tutti finalizzati al bene sulla terra:

3 «Beati i ricchi in valori dello spirito, perché di essi è il giusto regno della terra. 4 Beati i consolati dalle afflizioni in questa valle di lacrime. 5 Beati non i miti e remissivi, ma i forti e capaci di far valere i propri diritti. 6 Beati quelli che soddisfano la fame e la sete della giustizia. 7 Beati i misericordiosi che hanno trovato reale misericordia. 8 Beati i puri di cuore che non si sono illusi di vedere realmente Dio. 9 Beati gli operatori di pace, che sono figli di Dio. 10 Beati coloro che non sono più perseguitati per causa della giustizia. 11 Beati voi quando non vi insulteranno e non vi perseguiteranno più, non mentendo più e non dicendo ogni sorta di male contro di voi per causa mia. 12 Rallegratevi ed esultate allora, perché grande è stata la vostra ricompensa sulla terra. Così infatti hanno infine trionfato anche tutti i profeti prima di voi.


In relazione poi a quanto scrive San Luca (6, 27-38 ):

«27 Ma a voi che ascoltate, io dico: Amate i vostri nemici, fate del bene a coloro che vi odiano, 28 benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi maltrattano. 29 A chi ti percuote sulla guancia, porgi anche l'altra; a chi ti leva il mantello, non rifiutare la tunica. 30 Da' a chiunque ti chiede; e a chi prende del tuo, non richiederlo. 31 Ciò che volete gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro. 32 Se amate quelli che vi amano, che merito ne avrete? Anche i peccatori fanno lo stesso. 33 E se fate del bene a coloro che vi fanno del bene, che merito ne avrete? Anche i peccatori fanno lo stesso. 34 E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, che merito ne avrete? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto. 35 Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e il vostro premio sarà grande e sarete figli dell'Altissimo; perché egli è benevolo verso gl'ingrati e i malvagi.
36 Siate misericordiosi, come è misericordioso il Padre vostro. 37 Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e vi sarà perdonato; 38 date e vi sarà dato; una buona misura, pigiata, scossa e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con cui misurate, sarà misurato a voi in cambio».


Questo è il “sale” dell'attuale e travisato Cristianesimo, come se Gesù avesse predicato dicendo:

27 Ma a voi che ascoltate, io dico: Emarginate e sconfiggete i vostri nemici, difendetevi da coloro che vi odiano, 28 dite il giusto a coloro che vi maledicono, pregate affinché più non vi maltrattino. 29 A chi ti percuote sulla guancia, fagli capire che non è giusto; a chi ti leva il mantello chiedi che si dia a te quanto ti è stato finora tolto. 30 Non dare a chiunque ti chiede, ma sii oculato; e a chi prende del tuo, richiedi con fermezza il suo rispetto per tutto quello che è tuo. 31 Ciò che volete gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro se prima l'hanno fatto a voi veramente. 32 Se amate quelli che vi amano, avete il merito della gratitudine, come tutti coloro che fanno lo stesso. 33 E se fate del bene a coloro che vi fanno del bene, siete riconoscenti come tutti coloro che fanno lo stesso. 34 E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, avete il merito di una gestione oculata. 35 Amate i vostri nemici ma rendeteli impotenti ed evitateli, fate del bene e prestate solo a chi rispetta gli impegni allo stesso modo di voi. Non potete vivere aspettando un premio che sia oltre questa vita, perché l'Altissimo vuole salvare anche questo mondo e non solo quello che verrà.
36 Siate misericordiosi, come è misericordioso il Padre vostro, ma rispettando prima di ogni altra cosa la giustizia. 37 Giudicate con attenzione scegliendo tra il bene e il male; e condannate, nel rispetto della giustizia e per imporre un reale amore; insegnate il bene e vi sarà perdonato il male che avrete fatto per insegnarlo; 38 date ora a chi vi avrà dato ora e negate ora a chi ora vi avrà negato, tanto da insegnare a tutti che, per avere il bene, esso deve essere necessariamente un oggetto di scambio... Perché se offri l'altra guancia a chi ti percuote e cedi al violento tu non gli insegni nulla e si approfitterà di te sempre più. Così, se la Società ti nega quanto è giusto e ti chiede ancora di più, lotta per eliminare questo abuso, attivando la Dottrina Sociale della Chiesa!».


Ebbene Gesù, Figlio di Dio, poteva insegnare a Cesare e usare la forza. Ci insegnò consegnandosi alla Forza con la Forza dell'assoluta remissione. Fino alla morte sulla croce.

Ed oggi, nel nome di chi in tal modo ci ha insegnato e ha dato l'esempio del doversi cedere sempre alla violenza, si insegna l'esatto opposto... per salvare questo mondo.

Dopo duemila anni di Catechesi Cristiana, nei fatti e non nelle parole, oggi si insegna l'Anti-Cristianesimo, che ci si batte per salvare questo mondo che il Cristo insegnava invece si dovesse voler perdere, per salvare quello vero e libero e non questo apparente e interamente determinato.

Noi dovremo tutti abbandonare il nostro personaggio e il vero beato oggi è chi è tartassato dalla mala sorte, perché capisce più di tutti il valore del bene e non farà come a Meriba, o nel giorno di Massa nel deserto, quando il Popolo di Dio dimostrò di preferire la schiavitù in terra d'Egitto alla libertà nel deserto della vita di prima... perché per sua somma sventura il Faraone non si era mostrato troppo terribile nell'imporre il suo morso...

Così oggi sono davvero beati gli ultimi, perché non rimpiangeranno la loro vita quando potranno avere la vita oltre la loro, oggi collocata nel “prossimo”, da amare come se stessi.

Chi oggi non amasse e non cedesse agli oppressori, facendone dei nemici e non dei soggetti dell'amore che mette tutto in comune, li escluderebbe per sempre dal loro futuro, e i beni oggi dati da Dio solo al prossimo non potranno mai essere fatti veramente propri e nel modo assolutamente più pieno possibile: essendo il nostro prossimo..
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