LE FORZE DELLE TENEBRE OPERANO INSIDIOSAMENTE...
(A. Bailey, Guarigione Esoterica).
Queste forze, per quanto riguarda i popoli intelligenti del mondo, operano insidiosamente e rivestono i loro sforzi di belle parole, portando perfino i discepoli ad esprimere odio verso persone e ideologie, alimentando i semi nascosto dell'odio insiti in molti essere umani. Attizzano fino al furore la paura e l'odio nel mondo, nello sforzo di conservare ciò che è vecchio e di far apparire indesiderabile ciò che è sconosciuto, e trattengono le forze dell'evoluzione e del progresso per i propri fini. Questi fini sono per voi tanto imperscrutabili quanto lo sono i piani del Governatore di Shamballa.
Sono delle forze di cui è bene conosciate l'esistenza, ma come individui o come Gruppi potete fare poco nei loro riguardi, all'infuori di badare che in voi non esista nulla che possa rendervi, per quanto poco importanti siate, un punto focale per i loro sforzi o un agente di distribuzione del loro tipo particolare d'energia: l'energia dell'odio focalizzato e diretto, della separazione, della paura e dell'orgoglio. Noi che siamo collegati direttamente alla Gerarchia
abbiamo a che fare con esse, ma voi potete aiutare più di quanto pensiate regolando i pensieri e le idee, coltivando uno spirito amorevole e facendo un uso generale della Grande Invocazione che trovi alla fine di questa lettera.
... ln guerra, ad esempio, la morte non implica neppure il karma né il destino individuale: moltissimi allora sono i caduti, ma ciò non ha nulla a che fare con la Legge di Causa ed Effetto nello sviluppo dell'individuo. La morte in tal caso non è una restituzione predisposta dall'anima nello svolgersi del destino individuale. La morte, nel processo distruttivo della guerra, è governata dalla volontà, direttiva e ciclica, del Logos planetario, elaborata nel Concilio di Shamballa.
Gli Esseri che colà reggono le sorti del mondo sanno quando il rapporto fra il male planetario e le Forze della Luce o del Bene è in fase di "antagonismo esplosivo", e allora occorre dargli libero sfogo,
se si vuole che il proposito divino si attui senza arresti. L'esplosione è dunque permessa,
ma sempre controllata, anche se l'uomo non se ne accorge.
Quegli Esseri (Che attuano la volontà divina) non sono per nulla identificati con la forma, e quindi possono valutare con giustezza l'importanza relativa di vivere in una forma, la cui distruzione non è, per Essi, la morte quale intesa dall'uomo,
ma un puro e semplice processo di liberazione.(
CAPITO????un processo di liberazione
) La paura della morte è sempre alimentata dalla ristrettezza di vedute di chi si identifica con la forma.
[Modificato da LiviaGloria 25/12/2006 20.31]