Spagna: l'Islam alla conquista della cattedrale di Cordoba
venerdì, 17 febbraio 2006 ¦ Permalink
Il comunislam in Spagna fa le sue prove di conquista sulle chiese cattoliche
La cosiddetta alleanza di civiltà propuganata da Zapatero, e dalle logge massoniche spagnole, sta dando i suoi primi frutti. Due giorni fa il rappresentante della giunta islamica in Spagna ha avuto un incontro con il presidente spagnolo Zapatero. Il presidente della Giunta Islamica, Mansur Escudero, in quell'occasione, ha consegnato una lettera che chiede la conversione della Cattedrale di Cordoba in moschea.
Nella lettera è specificato che la richiesta si fonda sul progetto di "alleanza di civiltà" appoggiato dal governo spagnolo e da quello turco. L'alleanza di civiltà proposta dal governo spagnolo è sulla falsariga di quello che si predica nelle logge massoniche: relativizzazione di tutte le religioni, che non sono altro che un modo inferiore di considerare l'Architetto dell'universo. Il governo turco e la comunità islamica, invece, ne traggono l'occasione per una espansione dell'Islam in Europa; addirittura riprendendo i luoghi ottenuti con l'invasione islamica della Spagna.
Mansur Escudero aveva già fatto analoga richiesta nel 2004 al Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso (vedi
www.asianews.it/dos.php?l=it&dos=20&art=697). Le autorità comunali di Cordoba in mano al PSOE e alla Izquierda Unida, e il cui sindaco è una lesbica socialista, sono favorevoli all'iniziativa. Sono almeno dieci anni che gli islamici appoggiati dai socialisti tornano all'attacco sulla questione.
La Cattedrale di Cordoba era una chiesa costruita dai Visigoti (vedi scheda di Asia News). Nel 785 venne conquistata dal primo emiro ommiade di Cordoba, Abd ar-Rahman I, costruendovi una moschea, che non era orientata verso La Mecca. Nel 1236, Ferdinando III di Castiglia riconquista Cordoba e trasforma la moschea in una chiesa consacrata all’Assunta.
Nel 2004 intervistato sullo stesso problema da Asia News (vedi
www.asianews.it/dos.php?l=it&dos=&art=698) il p. Samir Khalil, professore a Beirut, ha detto che: “Il desiderio di ‘ricuperare’ la moschea di Cordoba, che è cattedrale dal 1236, evidenzia chiaramente la tendenza di una parte dei musulmani, di ‘reconquista’” dell’Europa, ma “l’appoggio incontrato da alcuni responsabili spagnoli della città mostra ancora più il grado di ‘perdita d’identità’ che s’incontra un po’ dovunque in Europa". Il gesuita Samir Khalil Samir, 70 anni, è fra i massimi esperti di Islam e di mondo arabo. Egiziano di origine, ha lavorato molti anni in Egitto e in Libano. Ancora oggi divide il suo tempo di insegnamento fra l’Université St. Joseph a Beirut e il Pontificio Istituto Orientale a Roma.
L’idea di “reconquista”, continua p. Samir, è presente in molti musulmani spagnoli, riaffermata anche “dall’imam di Granada, alla posa della prima pietra della nuova moschea della città e in presenza del re di Spagna!”.