Spiritualità e filosofia aristotelica

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ramachandra
00mercoledì 30 marzo 2005 12:11
c'è chi è convinto che la scolastica sia un residuo del dato storico ecclesiale e che non interferisce con l'attuale discernimento ecclesiale, ma si sbaglia perchè l'apologia, già dai tempi di Agostino, ha forgiato per il futuro uno strumento come l'Ex Sant'ufizio e l'attuale Congregazione per la dottrina della fede di cui è responsabile Ratzinger.

L'Apologia nasce per confutare le eresie e combatterle con persuasione e violenza; oggi non è più così ma la logica è rimasta rigorosamente inalterata.

Appunto, cari amici, la logica, quale? neturalemnte aristotelica e neo-platonica, indiscutibili strumenti didattici e apologetici.

Ma cosa dicono ste logiche greche?

Il sillogismo aristotelico e il sistema nei-platonico su cui Agostino ha elaborato la sua De civitate dei.

Un sistema fra l'altro molto comunista, in quando la città di Platone sembra assomigliare molto a quella di Agostino, ma anche alla città di Marx.

La logica è senz'altro ad eliminazione e non solo per confutazione, perchè si voleva proiettare sugli eretici un pregiudizio esistente fin dal Concilio di Gerusalemme e poi renderlo apologetico contro ogni eresia.

Quindi, i pregiudizi e il potere temporale ottenuto con Costantino, hanno dato modo all'apologia di avere anche lo strumento della giustiza secolare, quindi il rogo.

Pregiudizi e potere, due premesse per un sillogismo apologetico la cui consclusione è apparentemente logica ma autenticamente falsa, inquanto si voleva usare la deduzione logica aristotelica e si finiti per usare il metodo dell'induzione nella confutazione delle eresie.

Certo, non si poteva riniunciare al dogma teologico, quindi lo si è messo come postulato generale a cui tutti gli aspetti particolari della dottrina dovevano obbedire e confermare in qualsiasi ricerca apparentemente razionale intrapresa. A questo punto si era voluto far credere che la ragione e la fede potessero andare d'accordo, ma a che prezzo? La Verità nascosta dietro ad un apologetica contorta e falsa, dedita a speculazioni filosofico-dottrinarie che avrebbero travisato sia Aristotele che Platone.

Cari miei, con questo breve riassunto, vi ho fatto capire che almeno ho studiato, ma non conforme a canoni prestabiliti e arrogantemente dogmatizzati dalla logica ecclesiale di un tempo, ma che ha permeato anche la logica di oggi.

L'anima, anche per la chiesa è psiche, quindi la nuova religione del domani sarà un centro psico-religioso in cui i preti sono psicologi e psichiatri. Nulla che possa dimostrare l'immortalità dell'anima, anzì, il declino inesorabile della mente umana col il giungere della morte clinica.

E già, ne vedete anche voi i sintomi legati al dualismo legge-etica, infatti la religione vorrebbe che la legge si ispirasse ai principi bioetici sottoscritti anche dalla chiesa, ma purtroppo le vie legali non sono le vie della chiesa.

Allora anche la Chiesa prenderà atto di questa laicità al potere che può decidere se uno è veramente concepito o no, o se deve morire o no. In futuro la Chiesa si adeguerà a questo nuovo potere e la cui religione è l'analisi psicologica, per cui anche un serial chiller può essere un infermo di mente, quindi internato, non in prigione.

Tutto mi dice che la logica apologetica della chiesa incontrerà periodi in cui dovrà adeguarsi al nuovo positivismo psico-filosofico, in cui sono ad una certa data si è e si muore.


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