Tutela salute e sicurezza: la minaccia viene dal cielo

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wheaton80
00lunedì 8 aprile 2013 01:41

Nei prossimi giorni, precisamente lunedì 8 e martedì 9 aprile , si terrà a Bruxelles, nel Parlamento Europeo, un incontro che avrà per titolo: “Oltre le teorie circa le modificazioni del clima – La società civile contro la geo-ingegneria”.

L’incontro è stato promosso da me, in quanto presidente del laboratorio politico Alternativa, in collaborazione con Josefina Fraile Martin, presidente di Terra SOS-tenible e promotrice della coalizione Skyguards (a sua volta associazione internazionale che raggruppa ricercatori e attivisti di Grecia, Francia, Spagna, Belgio, Gran Bretagna e altri paesi europei). Importante sottolineare che l’incontro è patrocinato ufficialmente da due gruppi parlamentari, quello dei Verdi e quello della European Free Alliance.

L’incontro si propone di sollevare l’attenzione dell’intero Parlamento Europeo sulla necessità di “proteggere realmente”, e senza ulteriori ritardi, i cittadini europei – istituendo una speciale commissione d’inchiesta (cosa che è nelle sue prerogative e nei suoi doveri) – per investigare su gravissimi fatti che, secondo una vasta quantità di indizi e di prove, minacciano la salute e l’incolumità di milioni di persone.

Secondo quanto già accertato dalle organizzazioni proponenti e da numerosi parlamentari europei, in questa e nelle precedenti legislature, per oltre un decennio l’Europa è stata sottoposta ad un massiccio e clandestino irroramento di aerosol, le cui caratteristiche e scopi sono ancora da scoprire, ma che si ritiene fondatamente siano in relazione a esperimenti connessi con il riscaldamento climatico in corso, e/o a esperimenti di carattere militare connessi con le ricerche statunitensi del progetto HAARP (High Frequencies Active Auroral Research Program).

Si tratta di attività che si svolgono al di fuori di ogni legale autorizzazione, sia essa nazionale o internazionale, senza che le popolazioni interessate ne siano state informate, e in violazione dei più elementari principi di precauzione stabiliti dalle norme internazionali.

I governi nazionali, che hanno il dovere primario di autorizzare l’uso dello spazio aereo e di difendere salute e sicurezza dei propri cittadini, negano addirittura l’esistenza di tali esperimenti. Ciò contro ogni evidenza. Da qui l’appello al Parlamento Europeo, alla sua Presidenza e a tutti i gruppi parlamentari.

Le organizzazioni promotrici porteranno un’ampia documentazione di fatti e di ricerche in corso, che si collegano a un’iniziativa che già il Parlamento Europeo intraprese nell’ormai lontano 1999, quando la sua Commissione Esteri, Sicurezza e Difesa adottò (il 14 gennaio) una risoluzione della relatrice Maj Britt Theorin dove, insieme alla sottolineatura della necessità di riorientare le spese per la difesa in direzione alla tutela dell’ambiente, si denunciava l’avvio di ricerche militari – con specifico riferimento al progetto HAARP - che sperimentavano nuovi sistemi di armamenti connessi con mutamenti artificiali del clima, realizzati con fasci di microonde ad altissima frequenza indirizzati verso gli strati superiori della ionosfera.

Tuttavia a quella risoluzione non venne dato alcun seguito. Approvata e messa in un cassetto. E, nel frattempo i programmi di irrorazione dall’alto, e lo sviluppo di armi di nuovo tipo, di controllo dei sistemi di comunicazione (del nemico, ma anche di potenziale controllo delle popolazioni “sottostanti”) è divenuto la regola. Il tutto senza alcuna trasparenza e senza che nemmeno le istituzioni siano messe al corrente di ciò che si progetta.

In questo contesto verrà esposta l’incredibile anomalia rappresentata dal MUOS (Mobile User Observation System) di Niscemi : una base militare americana (non NATO) impiantata al centro della Sicilia, senza che di questo fosse mai stato investito il Parlamento italiano, con autorizzazioni raffazzonate e in realtà illegali da parte della Regione Sicilia, in pieno disprezzo delle norme di sicurezza per le popolazioni. E si potrebbe continuare con l’elenco delle violazioni di ogni norma democratica e di sicurezza.

Il nuovo governo siciliano, dopo il sorgere di una grande movimento di protesta, ha bloccato i lavori di in corso nella base (un’area gigantesca, equivalente a quella di un vasto aeroporto) che sono connessi con l’istituzione di un sistema mondiale di rilevazioni, controllo, guida di “oggetti mobili”, che connette altre quattro basi analoghe, in diversi continenti, collegate con un sistema di satelliti geostazionari che coprono l’intero pianeta.

Ma studi effettuati da un gruppo di ricercatori del Politecnico di Torino collegano la costruzione di quattro nuove parabole mobili – insieme alle oltre 40 antenne di varie dimensioni e funzioni – con l’ipotesi che il sistema MUOS sia di gran lunga più importante di una stazione di rilevazione, controllo e guida (per esempio dei droni, aerei senza pilota a bordo, guidati a distanza), ma implichi l’uso di armi di aggressione di nuovo tipo, incluse armi spaziali volte ad “accecare” i sistemi di rilevazione avversari.

Nessuno naturalmente s’illude che il Parlamento Europeo avvii un’indagine che comporti il disvelamento di segreti militari di questa portata. Ma le questioni della sicurezza delle popolazioni (quelle derivanti dal controllo delle irrorazioni, impropriamente definite “scie chimiche”; quelle derivanti dal bombardamento elettronico cui sono sottoposte le persone in un raggio di trenta chilometri dalla base; come quelle derivanti dalla possibilità di diventare bersagli primari in caso di conflitti militari) debbono essere rese di pubblico dominio. Il paragrafo T e U della citata risoluzione sul rapporto di Maj Britt Theorin indicavano l’obbligo di ritornare al “principio di precauzione”. E le leggi europee obbligano al rispetto della salute delle persone.

Per questa ragione tra gli oratori a Bruxelles vi sarà Antonio Mazzeo, il principale animatore della protesta contro il MUOS, insieme a una decina di esperti internazionali. La sera di lunedì 8 aprile, alle ore 18:30, verrà proiettato, sempre all’interno del Parlamento, il film “Why in the world they are spraying?”, di Michael Murphy. Un documentario realizzato per mostrare fino a che punto si sono spinti i tentativi (segreti) di alterare i sistemi climatici naturali, di modificare la chimica del suolo, di influire sugli assetti geologici, di controllare l’approvvigionamento idrico di vaste aree del pianeta. In ogni caso diverrà più difficile, dopo questa iniziativa, negare l’evidenza.

di Giulietto Chiesa | 6 aprile 2013
www.ilfattoquotidiano.it/2013/04/06/tutela-salute-e-sicurezza-minaccia-viene-dal-cielo/553532/#disqu...
wheaton80
00venerdì 8 novembre 2013 02:15
'Scie chimiche' nel cielo di Ancona



(ANSA) – ANCONA - "Anche nelle Marche nel mese di ottobre si è verificato lo strano fenomeno dei filamenti che piovono dal cielo detti anche 'Capelli d'angelo'. Sembrava che si trattasse di tele di ragni volanti...ma sembrano piuttosto delle fibre polimeriche rilasciate dagli aerei". Lo segnala in un'interrogazione il consigliere regionale della Lega Nord Roberto Zaffini.

06 novembre 2013
www.ansa.it/web/notizie/regioni/marche/2013/11/06/-Scie-chimiche-cielo-Ancona_9578...
wheaton80
00venerdì 22 novembre 2013 23:45
L’ex senatore Fernando Rossi: “Le scie chimiche hanno causato l’alluvione in Sardegna”

Secondo l’ex senatore Fernando Rossi, in carica fino al 2008, la tragedia che ha colpito la Sardegna potrebbe aver a che fare con le scie chimiche. Oggi Fernando Rossi è fondatore della lista Per il Bene Comune, che vanta tra i suoi sostenitori persone del calibro Giulietto Chiesa, colui che teorizza che le torri gemelle le abbiano tirate giù americani e israeliani. Rossi urla, quindi, al complotto e ci mette dentro tutti: da questa sinistra inaffidabile e menefreghista agli Stati Uniti ed alle loro basi Nato, di stanza proprio in Sardegna. E così domanda:“Se i politici fossero in buona fede, dovrebero anche dirci e/o richiedere ad aereonautica italiana, basi NATO e basi USA, Monsanto e Israele quante “inseminazioni” (scie chimiche) hanno fatto sulla Sardegna e sul resto d’Italia i loro aerei, e quante centinaia di tonnellate di metalli pesanti, sostanze tossiche e prodotti chimici “non meglio specificati” sono stati rilasciati in atmosfera, sotto il paravento del “controllo climatico”. Se non lo fanno è perché sanno benissimo che sono quelle che hanno causato le straordinarie precipitazioni. Forse qualcuno in alto ha dato ordini ben precisi perché non se ne parlasse? C’è un’attività criminale da parte di chi è in grado, attraverso le scie chimiche, di gestire l’inquinamento di acque, campi, animali e persone”. Un pensiero a dir poco discutibile. I cambiamento climatici, e ne parlano da decenni, sono anche il frutto di vari fattori, tra i quali il surriscaldamento del pianeta ad opera dell’uomo, dell’effetto serra e quant’altro. Ma che interesse politico c’era per ordire un complotto con una strage in Sardegna? Ricordiamo quando andiamo a votare, perché questo signore per due anni è stato eletto senatore.

21 nov 2013
Fonte: www.qelsi.it
www.dionidream.com/lex-senatore-fernando-rossi-le-scie-chimiche-hanno-causato-lalluvione-in-s...
wheaton80
00sabato 23 novembre 2013 00:00
Taurus Molecular Cloud - TMC- 65 e alluvione in Sardegna: guerra climatica

www.youtube.com/watch?v=QrZxADhxQtE&feature=youtu.be

Omicidio volontario e strage in Sardegna. Fenomeno artificiale. Si noti il cono con origine sulle coste dell'Africa. Nessuna fonte anticiclonica sul Tirreno. Non a a caso il fenomeno indotto è stato chiamato "Cleopatra". I meteorologi e le autorità preposte mentono!
wheaton80
00sabato 23 novembre 2013 00:06
NASA Make Artificial Cloud - BBC Top Gear



Servizio della BBC su di un impressionante macchinario che produce nuvole artificiali
wheaton80
00giovedì 28 novembre 2013 23:21
Guerre climatiche e disastro della Sardegna: ecco le prove dell’accordo Bush-Berlusconi per la sperimentazione tecnologica dei mutamenti climatici

Ecco le prove dell’accordo Italia-USA firmato da Bush e Berlusconi nel 2002 per la sperimentazione tecnologica dei mutamenti climatici. Le recenti rivelazioni di Rosario Marcianò in merito all’origine artificiale del ciclone “Cleopatra” che ha devastato la Sardegna, supportate da evidenti prove fotografiche e satellitari e rafforzate dalla ammissione implicita di Legambiente, che ha denunciato “l’innaturalità di certe calamità”, ci testimoniano come, fra l’opinione pubblica, stia aumentando la consapevolezza dell’esistenza di un progetto militare finalizzato alla modifica e all’alterazione artificiale del clima. Si tratta di questioni scottanti, coperte da Segreto di Stato, fino a poco tempo fa appannaggio di pochi “addetti ai lavori” del mondo della contro-informazione, ma che adesso stanno finalmente emergendo in tutta la loro gravità e drammaticità. Che sia in atto da tempo una vera e propria guerra finalizzata al controllo climatico, guerra che ci riguarda e ci coinvolge ormai in pieno, ci è stato confermato anche dal Generale Fabio Mini, nel corso di un’intervista rilasciata lo scorso Febbraio a Radio Base.

Quindi ci appare ormai una realtà inconfutabile il fatto che il clima mondiale possa essere modificato artificialmente attraverso una nuova generazione di sofisticate armi tecnologiche chiamate ipocritamente “not-lethal-weapons”. Sia gli Stati Uniti che altre nazioni hanno ormai da anni sviluppato le capacità di manipolare a loro piacimento il clima, operando sia su scala mondiale che su aree mirate e delimitate. E stanno emergendo continue prove e conferme della non naturalità di molti altri eventi catastrofici verificatisi negli ultimi anni, come lo tsunami che ha devastato l’Oceano Indiano e la catastrofe di Fukushima. Ho già spiegato in precedenti miei articoli gli scopi e le funzioni del progetto HAARP (“High-Frequency Active Aural Research”) e potete trovare in rete una vastissima documentazione a riguardo. Le basi del progetto HAARP ufficialmente note si trovano in Norvegia (Tromsoe), Alaska (base militare di Gokona) e in Groenlandia. I dettagli sull’impianto di Gokona possono addirittura essere consultabili sul sito ufficiale:

www.haarp.alaska.edu

Qui si descrive come – dopo il primo sistema di 48 antenne – sia in ultimazione un impianto di 180 antenne fornite dalla Phazar. Sappiamo bene ormai che le antenne di HAARP, agendo sugli strati più alti dell’armosfera, sono in grado di provocare la formazione di tifoni e terremoti in qualunque area del mondo, ma anche di agire sui sistemi informatici, elettronici e di comunicazione e infine di sconvolgere i pensieri umani.

L’intensificarsi negli ultimi anni di fenomeni atmosferici anomali di portata devastante in tutto il mondo ci dimostra come queste sperimentazioni siano ormai all’ordine del giorno e che vengano condotte con sempre maggiore frequenza e intensità con metodologia criminale, in spregio delle più elementari norme di sicurezza, della sovranità e delle leggi degli stati coinvolti. Per non parlare delle centinaia di migliaia di vittime civili che certi “scienziati” al soldo delle forze armate statunitensi considerano, evidentemente, solo come “danni collaterali”. Lo studioso Michel Chossudovsky, esperto nel campo del controllo climatico a scopi militari, in un suo articolo attribuisce alle sperimentazioni di HAARP anche l’effetto serra: gli Stati Uniti non aderirebbero al Protocollo di Kyoto perché conoscerebbero la reale (e diversa) origine del riscaldamento del globo:

globalresearch.ca/articles/CHO409F.html

“L’aviazione americana - afferma Chossudovski - è in grado di manipolare il clima. Può addirittura provocare inondazioni, uragani, siccità e terremoti. Il Dipartimento della Difesa ha destinato elevate somme di denaro allo sviluppo e al perfezionamento di queste tecnologie. La manipolazione climatica diverrà parte della sicurezza interna e internazionale e sarà sfruttata in maniera unilaterale… Sarà usata a scopi difensivi e offensivi e anche come deterrente. La capacità di generare precipitazioni, nebbia e temporali e di modificare il clima, e la creazione di un clima artificiale, fanno parte di quelle tecnologie integrate che possono far aumentare la capacità statunitense, o diminuire quella degli avversari, di ottenere conoscenza, ricchezza e potere globale”. Per chi ancora dubitasse dell’origine non naturale della catastrofe che ha recentemente colpito la Sardegna, Rosario Marcianò ha diffuso in rete, tramite il sito www.tankerenemy.com, la pagine 38 dell’accordo Italia-USA firmato da Bush e Berlusconi nel 2002 per la sperimentazione tecnologica dei cambiamenti climatici. Vi riporto qui di seguito il testo di questa pagina, ricordandovi che è possibile scaricare il pdf completo del documento su:

it.scribd.com/doc/9381320/Piano-dettaglio-Accordo-Italia-USA-s...
“WORKPACKAGE 10: Esperimenti di manipolazione degli ecosistemi terrestri

Questo Workpackage ha come obiettivi:

1. lo sviluppo di nuovi sistemi per la realizzazione di esperimenti di manipolazione dell’ecosistema che permettano di esporre la vegetazione a condizioni ambientali simili aquelle attese in scenari di cambiamento globale;
2. lo studio, l’analisi e la comprensione dei principali meccanismi di risposta della vegetazione e degli ecosistemi mediterranei ai diversi fattori di cambiamento (temperatura, precipitazioni ed aumento della concentrazione di CO2 atmosferica);
3. la quantificazione degli effetti complessivi del cambiamento sulla produttività e sulla vulnerabilità degli ecosistemi (fertilizzazione da CO2, variazione della disponibilità idrica ed aumento di temperatura).

In dettaglio le attività saranno:

1. l’esecuzione di attività di ricerca eco-fisiologica su diversi siti sperimentali italiani dove vengono modificate artificialmente le condizioni ambientali a cui è esposta la vegetazione
2. l’approfondimento e la migliore conoscenza dei meccanismi di risposta delle piante attraverso la misura diretta dello scambio gassoso in condizioni di pieno campo
3. la verifica in campo di ipotesi sviluppate nell’ambito di esperimenti di laboratorio
4. la progettazione di tecnologie per la manipolazione delle condizioni ambientali con particolare riferimento al controllo della temperatura e della concentrazione atmosferica di CO2.

Italia e Stati Uniti collaborano già da tempo su queste tematiche e hanno sviluppato insieme progetti di ricerca e metodologie sperimentali. Questo WP si inserisce anch’esso fra gli obiettivi del Progetto CARBIUS nella prospettiva di fornire elementi conoscitivi utili per prevedere le future traiettorie della risposta globale degli ecosistemi terrestri al cambiamento globale. Questa risposta sarà studiata ed analizzata in termino di produttività e di vulnerabilità con esplicito riferimento al futuro ruolo dei sink biosferici e alla loro capacità di sequestrare Carbonio.

Responsabile: CNR-IBAF
Partecipanti: DISAFRI.UNITUS, IBIMET
Collaborazioni USA: DOE Oak Ridge National Laboratory, TN – DOE Brookhaven NationalLaboratory, NY – Global Change Research Group, San Diego State University, CA
Durata: 0-24 mesi
Elementi da fornire: Implementazione e miglioramento dei siti di manipolazione sperimentali (CO2POPFACE, Temperatura VULCAN, acqua MIND), parametri per l’implementazione di modelli ecofisiologici, data-base sulla risposta delle specie ed ecosistemi ai cambiamenti ambientali, nuove tecnologie per conduzione di esperimenti di manipolazione su ecosistemi a larga scala.

Se questo documento non vi ha sconvolti abbastanza, vi riporto qui di seguito una serie di considerazioni di Rosario Marcianò, sempre relative al ciclone Cleopatra che ha colpito la Sardegna; considerazioni che condivido in toto e che per questo contribuisco a diffondere:

• Il ciclone si manifesta come un enorme mulinello di forma appunto circolare. Ciclone deriva dal greco “kyklòs”, che vale “cerchio”. Le immagini satellitari mostrano, però, a sud della martoriata isola una formazione a V: è un particolare su cui torneremo.

• I giorni che hanno preceduto il disastro erano stati funestati da una parossistica attività chimica: composti elettroconduttivi erano stati dispersi da aerei civili e militari. Questi composti costituiscono, per così dire, il substrato su cui si crescono le energie elettromagnetiche. E’ una falda che, soprattutto durante la notte, imprigiona il calore nella bassa atmosfera, creando un effetto serra artificiale. Di conseguenza i meccanismi di scambio termico sopra descritti, possono sfociare in manifestazioni atmosferiche di notevole veemenza.

• A sud dell’isola, le mappe satellitari mostrano un robusto corpo nuvoloso a foggia di V: è una cosiddetta V-Shaped. I meteorologi di regime, in questi ultimi tempi, si sono affrettati a classificare tale fenomeno indotto, riconducendolo a qualcosa di naturale, ancorché insolito e di fatto inspiegato. La configurazione geometrica delle V-Shaped, del tutto assenti, come le “innocue velature”, nei testi di meteorologia non contraffatti”, lascia intrevadere lo zampino dei militari. Le V-Shaped, secondo la climatologia orwelliana, sarebbero temporali autorigeneranti (sic), una specie di moto perpetuo sul mare.

• Esistono strumenti per originare nubi: sono probabilmente un’evoluzione dei Liquid Rocket Engines (J-2X e RS-25), progettati dalla NASA o del Taurus Molecular Cloud, TMC- 65, un dispositivo sperimentato inizialmente dai russi ed impiegato poi dagli Stati Uniti per provocare la pioggia. Il TMC era stato ideato in origine per oscurare i radar.

• Le supercelle temporalesche classiche hanno la forma di incudine e si sviluppano in verticale. Casualmente questi sistemi sono sempre più rari in concomitanza con fenomeni piovosi di elevata intensità.

• É possibile riscaldare alcune parti dell’atmosfera con armi satellitari: alcune particelle pesanti, definite adroni, possono essere accelerate a dismisura da un’apparecchiatura ad hoc, installata su un satellite in orbita, quindi le particelle sono sparate verso la Terra. Quando gli adroni urtano con le particelle d’aria della bassa atmosfera, che è più densa, gli adroni danno origine ad un fascio di fotoni. I fotoni, in meccanica quantistica, sono le particelle vettrici del campo elettromagnetico, quindi il risultato è un potentissimo raggio di energia elettrodinamica che colpisce il pianeta. Il raggio non è visibile, ma interagisce con gli apparati elettrici ed elettronici che incontra sul suo percorso, provocandone in pochi secondi il surriscaldamento e l’autocombustione o addirittura l’esplosione. Un’arma del genere ha un potenziale distruttivo abnorme: un dispositivo simile, se molto potente, potrebbe causare un black out che sarebbe poi attribuito da “scienziati” collusi con il potere e dai media di regime ad una tempesta solare. Quasi certamente questo congegno bellico è il perfezionamento di un’invenzione che si deve allo scienziato serbo, naturalizzato statunitense, Nikola Tesla. Egli chiamò la sua ferale invenzione “raggio della morte”.

• Cunei di nuvole erano già stati rilevati in occasione di altre alluvioni: ad esempio, nel Golfo di Genova, quando la città e parte del Levante ligure furono investite da piogge torrenziali.

• Gli Stati Uniti dispongono di piattaforme HAARP mobili montate su navi: esse possono essere impiegate pressoché in ogni dove per influire sui fenomeni meteo.

Considerati questi aspetti – rileva sempre Marcianò – ci sembra improbabile che il flagello che ha devastato alcune zone Sardegna sia da ascrivere a Madre Natura: pare proprio sia stato un attacco sferrato contro una regione il cui vertice politico aveva programmato la cancellazione dell’I.V.A. con la creazione di un’area franca. É stato un altro episodio di guerra climatica che è recepita come tale ormai anche in una parte non irrilevante dell’opinione pubblica, quanto più i mezzi di disinformazione di massa si affannano a negarla. Ci tengo a sottolineare in particolare questo passo: “un attacco sferrato contro una regione il cui vertice politico aveva programmato la cancellazione dell’I.V.A. con la creazione di un’area franca”. A questo punto direi che abbiamo sufficienti elementi su cui riflettere… Qui si configura, oltre al reato di strage, anche una bieca forma di ricatto e di intimidazione che, in confronto, i metodi dei mafiosi sembrano innocenti giochi di bambini.

Nicola Bizzi
www.signoraggio.it/guerre-climatiche-e-disastro-della-sardegna-ecco-le-prove-dellaccordo-bush-berlusconi-per-la-sperimentazione-tecnologica-dei-mutamenti-cl...
wheaton80
00venerdì 13 dicembre 2013 01:17
Neurologo avverte:“L’alluminio presente nelle scie chimiche sta causando l’aumento esplosivo delle malattie neuro-degenerative”



Internet è piena di storie riguardanti le “scie chimiche” e la geoingegneria per combattere il “riscaldamento globale” e fino a poco tempo fa, prendevo queste storie con le pinze. Una delle principali ragioni del mio scetticismo era che raramente avevo visto quello che stavano descrivendo nei cieli. Ma nel corso degli ultimi anni ho notato un gran numero di queste scie e devo ammettere che non sono come le scie di condensazione. Sono ampie e stabilizzate in uno schema ben definito che lentamente si trasformano in nuvole artificiali. La mia preoccupazione principale è che stanno spruzzando tonnellate di composti di alluminio di dimensioni nanometriche. È stato dimostrato nella letteratura scientifica e medica che le particelle nanometriche sono infinitamente più reattive e producono un intensa infiammazione in un certo numero di tessuti. Di particolare interesse è l’effetto che queste nanoparticelle hanno sul cervello e sul midollo spinale e l’elenco crescente di malattie neurodegenerative tra cui la demenza di Alzheimer, il morbo di Parkinson e la sclerosi laterale amiotrofica (ALS), le quali sono fortemente correlate all’esposizione con l’alluminio ambientale.



Prego che i piloti che stanno spruzzando questa sostanza pericolosa comprendano appieno che stanno distruggendo la vita e la salute delle loro famiglie. Inclusi i nostri ‘bravi’ funzionari politici. Una volta che il terreno, le piante, e le fonti idriche saranno fortemente contaminate non ci sarà alcun modo per invertire il danno fatto. Le contromisure devono essere prese ora per evitare la nascita di un disastro sanitario di enormi proporzioni. Se il progetto di aereosol non viene fermato immediatamente vedremo un aumento esplosivo delle malattie neurodegenerative che attualmente si verificano negli adulti e negli anziani in tassi senza precedenti, così come i disturbi nello sviluppo neurologico dei nostri bambini.

Dr. Russell L. Blaylock
4 dicembre, 2013
Fonte: www.geoengineeringwatch.org

luniversovibra.altervista.org/neurologo-avverte-lalluminio-presente-nelle-scie-chimiche-sta-causando-laumento-esplosivo-delle-malattie-neuro-degen...
wheaton80
00sabato 28 dicembre 2013 01:31
‘Basta scie chimiche’, oltre 300 persone in corteo a Modena: “Vogliamo spiegazioni”



Sono arrivati in 300 forse di più, da ogni parte d’Italia. Il movimento che si batte contro quelle che gil stessi attivisti chiamano le scie chimiche, ha affollato il centro di Modena in maniera pacifica con slogan, bandiere, bimbi al seguito. “Abbiamo il diritto di riprenderci la nostra vita. Si alzino gli occhi al cielo e si capisca che ci vogliono avvelenare”, spiega Monia Benini, della Draco edizioni, una delle realtà che ha organizzato il corteo assieme con associazione Rip, Riprendiamoci il pianeta. La spiegazione del fenomeno celeste, secondo le persone scese in strada, è semplice: “In natura non esistono le velature spontanee, è un fenomeno meteorologico inesistente. In realtà le velature sono effettuate da aerei cisterna americani che rilasciano sostanze nell’atmosfera. Ci devono spiegare che cosa sta succedendo sopra le nostre teste”, dice Massimiliano Bonavoglia di Bergamo, uno di quelli che prende la parola alla fine del corteo. “Noi respiriamo queste irrorazioni che operano una trasmutazione genetica del terreno”.

Il lungo serpentone di persone ha attraversato tutta la via Emilia nel centro della città, distribuendo ai cittadini a spasso per le compere natalizie un volantino con sopra spiegate le proprie ragioni. “Sono stati reperiti i documenti ufficiali degli accordi tra i vari paesi, compresa l’Italia – si legge nel foglietto – per effettuare esperimenti di modificazione climatica. Lo stesso generale Fabio Mini, in servizio alla Nato per decenni, parla della possibilità di guerra ambientale in atto”. Insomma nonostante a loro teoria non riscuota molto successo in campo scientifico, gli attivisti anti-scie portano testimonianze di studiosi isolati e persino, come nel caso sopracitato, di ufficiali “pentiti”.

Tra i manifestanti, spesso giunti in Emilia con famiglia al seguito, ci sono persone di tutte le età: tutti, bimbi compresi, hanno una pettorina gialla addosso o una bandiera. E insieme, guidati da un servizio d’ordine impeccabile, leggono all’unisono gli slogan stampati su un foglietto: “Guerra ambientale è un’arma micidiale. Basta scie chimiche”, è uno dei cori che riempiono i portici modenesi. A parte alcuni portavoce, tra i partecipanti alla manifestazione nazionale nessuno vuole parlare con la stampa. “Leggiti il volantino”, sono le poche parole di un manifestante arrivato da Firenze. “Poveretti”, dice ai giornalisti presenti uno dei leader della protesta, Massimo Rodolfi. “Vi compatisco perché io avrei dovuto fare il giornalista. Vi rendete conto che lavorate per dei gruppi di potere che difendono interessi contrari alla vita?”. Oltre alla stampa l’altro nemico è la classe politica, tutta la classe politica. Le critiche sono soprattutto per il neo-segretario del Partito democratico, Matteo Renzi: “Nei giorni scorsi, appena eletto, aveva detto di voler riservare un Tso se qualcuno del suo partito fosse andato in giro a sostenere la tesi delle scie chimiche. Vogliono farci fare il Tso perché siamo pazzi. Ma siamo pazzi perché guardiamo il cielo”, dice Massimo Rodolfi.

Dietro tutto questo ci sarebbe, secondo i manifestanti, una volontà precisa di poteri forti, governi, banche, multinazionali. Un ordine mondiale che sarebbe tenuto in scacco da realtà che vanno dall’Onu alla Nato. Colpevole però per i manifestanti sarebbe anche un ente molto più piccolo: l’Arpa, l’Agenzia regionale per l’ambiente, colpevole di coprire i dati sull’inquinamento. Tra i principali accusati poi c’è il governo Berlusconi: “C’è un accordo Italia-Usa sulla modificazione del clima – spiega Massimiliano Bonavoglia – firmato nel 2003, che è stato tolto dai siti del governo italiano. Tuttavia è reperibile in internet. L’allora governo Berlusconi è colpevole”.

David Marceddu
23 dicembre 2013
www.ilfattoquotidiano.it/2013/12/21/basta-scie-chimiche-oltre-300-persone-in-corteo-a-modena-vogliamo-spiegazioni...
wheaton80
00domenica 29 dicembre 2013 05:06
Complottismo? La geoingegneria è realtà, la mappa delle modificazioni climatiche



Non ne abbiamo mai sentito parlare da nessuna televisione o giornale, nessun politico o scienziato ha ritenuto di fornire spiegazioni ai cittadini su "cosa bolle in pentola" in questo ambito, ma la cosiddetta geoingegneria, votata alle modifiche atmosferiche e climatiche sono una realtà. Il giornale inglese Guardian ha pubblicato la mappa delle sperimentazioni di geoingegneria (http://www.theguardian.com/environment/graphic/2012/jul/17/geoengineering-world-map?fb=native&h=SAQHhku3Q). Vediamo di cosa si tratta, almeno secondo le fonti ufficiali.

GEOINGEGNERIA: ECCO COME CONTROLLANO LE PRECIPITAZIONI E MODIFICANO IL CLIMA
Dalla mappa emerge che l'Italia, così come tutto il resto dell'Europa, Stati Uniti e Canada sono le zone più interessate al fenomeno. Vengono condotti esperimenti volti a incrementare o ridurre le precipitazioni atmosferiche, operazioni di "solar radiation management" ovvero "gestione delle radiazioni solari" che consistono nel creare nubi artificiali capaci di "filtrare" i raggi del sole e ridurre le radiazioni, esperimenti di "air capture" che dovrebbero consentire di limitare la presenza di anidride carbonica nell'atmosfera per limitare il global warming, ovvero il riscaldamento globale, e operazioni di ocean fertilization, che consistono nell'immettere nelle acque sostanze che favoriscono la crescita di alghe capaci di assorbire l'anidride carbonica man mano che crescono.

ITALIA: PERCHE' RIDURRE LE PRECIPITAZIONI ATMOSFERICHE?

Nel nostro paese, stando a quanto riportato sulla mappa, sarebbero stati condotti esperimenti per ridurre le precipitazioni atmosferiche, di cui francamente non solo non ne comprendiamo l'utilità, visto che il nostro paese non è interessato a problemi dovuti alle eccessive precipitazioni, e anzi, in molte zone c'è persino carenza di acqua, anche grazie agli acquedotti che disperdono buona parte dell'acqua che trasportano: per citare un caso che conosco benissimo, in Val di Cecina, (provincia di Pisa), l'acquedotto che rifornisce la vasta zona (estesa circa 1/3 della provincia di Pisa) è ai "livelli di guardia" sin dai primi di Luglio, i Comuni sono corsi ai ripari con ordinanze che impongono limitazioni nel consumo idrico (regole per le innaffiature di giardini, il riempimento di piscine, etc...) e nel mese di Agosto in assenza di piogge il gestore del servizio idrico potrebbe esser costretto al razionamento, togliendo l'acqua ai cittadini per alcune ore della giornata; una situazione che sicuramente non costituirà un "caso isolato", in particolare nelle zone del sud, dove i problemi idrici sono una costante.

·In che modo avvengono questi esperimenti?
·Quali sostanze vengono utilizzate?
·Chi gestisce questo tipo di operazioni?
·E soprattutto, perché non sono state rilasciate informazioni in merito?

Sono domande più che legittime che appare naturale porsi dinnanzi a notizie di questo tipo. Ma in merito non sappiamo praticamente niente, almeno dai canali ufficiali; Sappiamo solo che sui nostri cieli vengono condotti esperimenti. Viene da pensare che questi esperimenti possano essere direttamente collegati al fenomeno delle "scie chimiche" le famose chemtrails di cui tanto sentiamo parlare sul web, alla quale sono dedicati interi siti web, il più famoso in Italia è tankerenemy.com, che recentemente è finito nel mirino della magistratura: "un tentativo di tapparci la bocca" secondo il gestore Rosario Marcianò, a cui dobbiamo dare atto di avanzare osservazioni interessanti, basate su dati oggettivi.

La questione scie chimiche sul web è molto discussa, e appassiona milioni di persone in tutto il mondo. La segretezza e la poca trasparenza con la quale vengono gestiti i progetti di geoingegneria contribuiscono ad alimentare teorie del complotto che talvolta appaiono molto fantasiose, come quelle secondo il quale le scie chimiche sono una strategia per l'avvelenamento globale, o per la riduzione della popolazione mondiale. Tra l'altro, per conseguire questi obiettivi, probabilmente non avrebbero alcuna necessità di irrorare nei cieli sostanze tossiche, potrebbero farlo in molti altri modi, magari più selettivi, visto che eventuali veleni irrorati nei cieli sono respirati anche da loro. Che invece siano irrorate nei cieli sostanze chimiche, probabilmente nocive per la salute, con lo scopo di modificare e/o controllare il clima, appare sicuramente più probabile. Quando ci sono in ballo interessi economici, sappiamo bene come la salute pubblica sia sacrificabile: l'uso di combustibili derivati dal petrolio su larga scala, che potrebbero esser facilmente sostituiti, nonché le numerose industrie ad alto impatto inquinante ne sono una prova tangibile.

I cittadini hanno il diritto di conoscere quali esperimenti avvengono sopra le loro teste, e le autorità dovrebbero chiarire la situazione, fornendo dettagliate spiegazioni.

In passato sono state presentate diverse interrogazioni parlamentari, sia in Italia che in Europa, sul fenomeno delle scie chimiche: l'ultima l'ha presentata l'Onorevole Scilipoti nel Febbraio del 2011 ma non sono mai state fornite spiegazioni convincenti. La mappa pubblicata dal Guardian potrebbe essere un ottimo spunto di partenza per una nuova interrogazione, dopotutto l'autorevole testata inglese, da qualche parte avrà avuto queste informazioni...

Approfondimenti
unesdoc.unesco.org/images/0019/001906/190674e.pdf
www.sciencedaily.com/releases/2007/11/071129132753.htm
globalthermostat.com/about/about-air-capture/
www.livescience.com/4725-proposal-suck-carbon-dioxide-...
www.realclimate.org/index.php/archives/2008/03/air-capture/
www.facebook.com/note.php?note_id=10150188070149972

Alessandro Raffa
22 luglio 2012
www.nocensura.com/2012/07/complottismo-la-geoingegneria-e-rea...
wheaton80
00lunedì 13 gennaio 2014 00:51
Le scie chimiche esistono. Ecco un’altra prova: l'accordo Germania-USA per disperdere bario nell’aria



ntrs.nasa.gov/archive/nasa/casi.ntrs.nasa.gov/19710014041_197101...

patft.uspto.gov/netacgi/nphParser?Sect1=PTO1&Sect2=HITOFF&d=PALL&p=1&u=%2Fnetahtml%2FPTO%2Fsrchnum.htm&r=1&f=G&l=50&s1=3813875.PN.&OS=PN/3813875&RS=PN...

it.scribd.com/doc/4296839/US-Patent-3813875-Barium-release-system-to-create-ion-clouds-in-the-upper-at...

environmentalchemistry.com/yogi/periodic/Ba.html

spp.astro.umd.edu/SpaceWebProj/pap/TRIGGERING%20THE%20HF%20BREAKDOWN%20OF%2...

www.scribd.com/doc/55753918/4296839-US-Patent-3813875-Barium-Release-System-to-Create-Ion-Clouds-in-the-Upper-At...

www.youtube.com/watch?v=rBaEdF3wxaU

Se si vuole nascondere un segreto il posto più sicuro è metterlo sotto gli occhi dell'uomo. Su questo diario internautico da circa due anni sono state state pubblicate prove e riscontri ufficiali del governo USA, compresi numerosi altri documenti della Nasa.

sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=NASA
sulatestagiannilannes.blogspot.it/2013/05/scie-chimiche-nei-cieli-pr...
sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=CHEMTRAILS

Basta compulsarli a dovere per averne la riprova. Ergo: un fatto inverosimile ma reale e concreto. Dalle mie parti un antico proverbio recita: "Se un asino non vuole bere lascialo perdere". L'ennesima prova parla chiaro: un accordo fra Germania e Stati Uniti d'America - datata 14 aprile 1971 - per il rilascio del tossico bario nell'atmosfera. Chi comanda grazie agli scienziati asserviti, usa gli esseri umani come cavie, peggio del trattamento riservato agli animali. Se nel primo esperimento al mondo realizzato segretamente in Sardegna nel 1963 (Nasa e Max Planck Institute) spruzzavano bario a 17 mila metri di quota, oggi lo nebulizzano insieme ad altri veleni a 1000 metri di altitudine, direttamente sui centri abitati. Con quale diritto?



Un'operazione segreta per i comuni mortali, curata nei dettagli, come al solito, da Nasa e Max Planck Institute. In realtà, il primo esperimento per la dispersione di bario in cielo, è stato realizzato in Sardegna nel 1963, sempre a cura dei medesimi criminali in camice bianco e divisa d'ordinanza che stanno avvelenando dall'alto mezzo mondo. Grazie anche alla tacita connivenza dei governi fantoccio, come quello italidiota, che non è stato eletto dal popolo sovrano, ma imposto da un presidente abusivo, ossia eletto da un un parlamento di illegittimi, poiché la legge elettorale 270/2005 è appunto incostituzionale, secondo la Corte Costituzionale (pronunciamento del 4 dicembre 2013: in attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale per farlo decadere ufficialmente, insieme al governo e al parlamento).


Torino (8 gennaio 2024): scie chimiche - Foto Antonio Bassi

sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=sardegna

Mister Matteo Renzi, ora lei ha soltanto una possibilità se vuole almeno salvare la faccia in zona Cesarini: chiedere scusa in primis al popolo italiano e agli iscritti al Pd, per la dichiarazione resa in tv, alla Rai, nella trasmissione Ballarò, senza contraddittorio pubblico, in cui ha annunciato un trattamento sanitario obbligatorio per quelli del suo partito che avvistano le scie chimiche. E' praticamente impossibile negare un fenomeno così evidente, a meno di non abdicare alla propria intelligenza e alla propria dignità. Ergo: lei usando arbitrariamente il servizio televisivo pubblico ha offeso milioni di italiane e italiani. Egregio segretario del piddì, scherzi a parte, non è consentito a nessuno giocare con la vita anche di una sola persona. Si dimetta e tolga il disturbo. L'Italia non ha bisogno di giullari che dettano ancora legge per conto straniero.

Post scriptum

Egregio Renzi, se prima di darsi all'ippica vuole confrontarsi seriamente sull'argomento chemtrails in un ambito pubblico sono disponibile, ma almeno si faccia allenare dal suo consulente israeliano nel Parlamento italiano, esperto in economia. I patrioti combattono per salvaguardare la vita, non per garantirsi una poltrona!

Gianni Lannes
11.1.14
sulatestagiannilannes.blogspot.it/2014/01/le-scie-chimiche-esistono-ecco-unal...
wheaton80
00venerdì 31 gennaio 2014 00:51
Scie chimiche: un TG locale approfondisce l'argomento della Geoingegneria Clandestina



wheaton80
00sabato 15 febbraio 2014 17:52
Autonomia fiscale della Sardegna: un diritto che va preteso (nota: che sia questa la ragione della bomba d'acqua artificiale?)

La Sardegna ha compiuto il suo primo passo ufficiale verso il riconoscimento del proprio territorio come zona franca integrale, come Livigno e Campione d’Italia. Il Consiglio regionale ha infatti approvato, il 6 novembre, la proposta di legge istitutiva dell'autonomia fiscale che modifica due articoli dello Statuto dell’isola. Nella legge si chiede al parlamento di varare il provvedimento di legge costituzionale che istituisce la zona franca nell’isola, assoggettandola alle norme dell’Unione Europea, alle leggi dello Stato italiano e alle norme che si applicano ai territori extradoganali. Ora il provvedimento deve essere approvato dalla Camera e dal Senato. Nella legge è stata inserita anche la possibilità per la Sardegna di disporre di agevolazioni, esenzioni e detrazioni d'imposta, anche modificando o azzerando le aliquote, ed è stato approvato un emendamento che dispone che la Regione possa accertare e riscuotere i tributi iva, irpef e accise dopo un’intesa con lo Stato. La tappa finale di questo percorso è l’applicazione a tutta l’isola della zona franca integrale, cioè l’esclusione dalla linea doganale per quanto riguarda la legislazione fiscale e doganale. Di fatto si tratta di un diritto già presente nello Statuto della Regione, per esercitare il quale non vi è necessità che si pronunci il Parlamento. Questo perchè la legge regionale n.10\2008 (mai impugnata dallo Stato) prevede che sia compito esclusivo della Regione Sardegna emanare le norme di attuazione della zona franca integrale, compresa la zona franca al consumo e i relativi diritti speciali, attraverso i quali è possibile eliminare l'iva e le accise sui prodotti consumati dagli isolani e dai turisti.

UN’ISOLA ALLO STREMO
L’autonomia fiscale è diventata l’unica speranza di sopravvivenza di un’isola che è allo stremo, con un’economia messa in ginocchio dalla chiusura delle grandi industrie e dai continui licenziamenti, con una perdita totale di oltre 75 mila posti di lavoro. In Sardegna il tasso di disoccupazione ha raggiunto il 16,4%, uno dei dati più alti degli ultimi dieci anni e si assiste a una dispersione scolastica del 25,5 nel 2012 (era del 21,8 nel 2007), di ben 12 punti superiore alla media europea. Manca la prospettiva di un futuro, e i giovani scappano all’estero o “in continente”, cioè nella penisola, appena possono. Per un’isola che ha solo 1.637.846 abitanti (Istat 2012) questa fuga rappresenta la prossima desertificazione. “Noi abbiamo un primato unico al mondo, negativo: su un territorio così grande come è la Sardegna siamo soltanto un milione e seicentomila persone. Cioè siamo l’equivalente di un quartiere di Roma, di Napoli. Abbiamo la densità demografica più bassa al mondo. Una densità così bassa esiste solo al Polo Sud, al Polo Nord e all’Equatore – spiega ai giornalisti (video integrale su www.sardegnanotizie.org) Maria Rosaria Randaccio, fiscalista e infaticabile rappresentante e portavoce del Comitato promotore della Zona Franca – E siamo così pochi perché non ci hanno dato quello che ci spetta: il diritto a vivere; possiamo solo sopravvivere con le “elemosine”, la cassa integrazione, gli aiuti di stato, gli aiuti della comunità europea, ma dobbiamo essere sempre servi di qualcuno. Noi dobbiamo sempre tendere la mano. Invece con la zona franca non chiederemo più l’elemosina, rivendichiamo i nostri diritti a esistere, ed essere imprenditori di noi stessi, con quelle esenzioni fiscali che spettano nel mondo, in Europa, in Italia, alle zone franche. Come noi rispettiamo le leggi anche lo stato rispetti i nostri diritti che ci vedono essere zona franca da 64 anni”.

UN DIRITTO ACQUISITO

Il diritto a essere zona franca è infatti già presente nell’articolo 12 dello Statuto della Regione Autonoma Sardegna e non necessita di alcuna modifica. È riconosciuto dall’Unione europea che prevede anche i casi nei quali la zona franca deve essere concessa. “Nelle norme comunitarie – spiega la leader del comitato, che insieme a Francesco Scifo è referente tecnico-giuridica per il progetto - si dice che bisogna concedere le zone franche come compensazione ai problemi che ha quel territorio e l’Unione europea individua anche quali sono questi disagi che bisogna compensare. Nel nostro caso questi disagi sono: essere un’isola, essere un’isola ultra periferica, essere un’isola spopolata, avere un problema grave di disoccupazione. Questo lo diceva già la Comunità economica europea all’articolo 92 del trattato di Roma e lo dice tuttora l’Unione Europea nel Trattato di Lisbona. Cioè l’Ue riconosce già alle popolazioni che vivono in territori disagiati come la Sardegna il diritto ad avere zone franche. Viviamo in un’economia globalizzata, dobbiamo essere competititivi e produrre dei prodotti che costino di meno. Ma non potremo mai produrre qualcosa che costi di meno rispetto a qualunque altra parte del mondo. Il nostro prodotto costerà sempre di più, perché dobbiamo aggiungere i costi del trasporto e le due giornate di lavoro che noi perdiamo di viaggio per andare a vendere quel prodotto”.

NUOVI POSTI DI LAVORO

La zona franca, invece, permetterà di offrire prodotti competitivi e, soprattutto, di creare nuovi posti di lavoro. E non si perderanno, nello stesso tempo, i contributi statali, pericolo paventato da chi si oppone, anche in maniera pretestuosa, al progetto: “Come si puo’ pensare – tiene a specificare la referente tecnico-giuridica - che lo Stato ci debba togliere i contributi che dà a tutte le altre Regioni che non hanno i nostri problemi, come sostengono alcuni? A noi deve essere dato di più rispetto alle altre Regioni che non hanno i nostri problemi, altrimenti che "compensazione" sarebbe la zona franca?”. Tutta la Sardegna e tutta l'Italia dovrebbero essere unite in questa battaglia perché, grazie alla sua collocazione strategica nel Mediterraneo, la Sardegna potrebbe diventare una zona che crea vantaggi per tutti. Con un fisco vantaggioso sarebbero molte le aziende che invece di delocalizzare all’estero resterebbero nel nostro Paese, creando lavoro e risollevando l’economia del Paese. In tutto il mondo le zone franche costituiscono un motore trainante delle rispettive nazioni.

I NEMICI INTERNI

Ma sono in tanti a remare contro e gettare acqua sul fuoco per questo progetto, in primo luogo i rappresentanti del Partito Democratico, preoccupati, dicono loro, dei costi che questo passaggio potrebbe avere per gli isolani. Non a caso la legge è passata sì in Consiglio regionale, ma non con il consenso generale, incassando i voti favorevoli della maggioranza (41 sì) e l’astensione delle opposizioni (26). “Questa zona franca non esisterà mai perché non potrà essere approvata dal Parlamento italiano – ha sentenziato in Consiglio regionale il fondatore di Tiscali, Renato Soru (Pd) - Le cose che sono scritte sulla legge servono solamente a fare un pò di propaganda elettorale nei prossimi mesi, quindi non porteranno a niente. Anch'io mi iscrivo tra quelli favorevoli alla zona franca, ma non a tutte le zone franche, e non a questa zona franca. Qui si sta cercando di portare avanti un'idea di zona franca che può piacere a tanta gente, ma che non sta in piedi, e cioè un’idea di zona franca che dovranno pagare gli altri, come accade a Livigno e a Campione. La zona franca la dovranno pagare i sardi, sia per le minori entrate in Sardegna, sia per le minori entrate per lo Stato”. Efisio Arbau del Movimento La Base regionale ha sostenuto in Consiglio che “La legge è un mostro in tre parti. Due parti applicabili, sulle quali c’è l’accordo con il governo: taglio delle tasse dell'articolo 10 di competenza regionale e riscossione sempre regionale. E uno messo là solo per fare gazzosa: la Sardegna fuori dalla linea doganale, ma senza accordo per metterlo al voto in Parlamento e quindi chiedere la modifica del codice doganale europeo. La mia astensione e quella dell'opposizione è stato il segno di un lavoro condiviso per due terzi e per rispetto dei comitati che sono stati presi in giro come il sottoscritto. In sintesi: la zona franca immediata non si farà ed io mi sento sconfitto”.

PERICOLO SCAMPATO
I comitati e i sostenitori della zona franca hanno tirato infatti un sospiro di sollievo quando è stato approvato un emendamento all’articolo 1, comma 2, della proposta di legge nazionale n.22, che evitava una modifica dell’articolo 12 dello Statuto regionale, nel quale già si sanciva la futura istituzione dei “punti franchi”, di fatto l’extradoganalità per il codice doganale precedente e attuale. “Abbiamo scampato un pericolo, ma io mi auguro che questo sia accaduto in buona fede. Io non voglio credere che abbiamo eletto dei sardi che non vogliono il bene della Sardegna. Io credo che tutto si basi su un equivoco – dice Randaccio sul rischio di modifica dell’articolo 12 dello Statuto - Perché non si conosce che cosa dicono il vecchio e il nuovo codice doganale. Il codice doganale del 1940 diceva che le zone franche, i punti franchi, i depositi franchi sono extradoganali. Anche l’articolo 2 del dpr 43 del 1973, attuale codice doganale, dice che le zone franche, i punti franchi, i depositi franchi sono extradoganali”. Quindi c’è già tutto, perché apportare cambiamenti e chiedere modifiche che rischiano di cancellare questo diritto?”. “A noi sardi non è mai interessato ottenere la modifica dell’articolo 12 del nostro statuto – spiega ancora Randaccio - in quanto abbiamo sempre ritenuto che eventuali modifiche del testo storico, se apportate ad arte o in modo maldestro, come stava per accadere, avrebbero potuto inficiare il diritto del popolo sardo alla zona franca integrale, compresa la zona franca al consumo, estesa non solo alla zona franca dei porti ma all’intera isola. Se fosse passata la modifica dell’articolo 12 del nostro Statuto presentata in consiglio regionale dall’opposizione, e se malauguratamente il Parlamento italiano l’avesse fatta propria, possiamo garantire con estrema certezza che il nostro diritto alla zona franca l’avremmo perduto per sempre o quanto meno per altri 64 anni”. “Noi – aggiunge - abbiamo la legge comunitaria sulle zone franche che regola tutti gli istituti franchi in Europa. E questa legge dice che qualunque nome si dia loro, per zone franche si intendono vasti territori comprensivi di città e villaggi dove gli abitanti non pagano né dazi doganali né iva, né accise”.

I COMUNI GIÀ ZONA FRANCA
Sono già 283 su 377 i Comuni sardi che hanno deliberato a favore della zona franca al consumo, tra i quali Cagliari, Olbia e Sassari, e che ora si stanno organizzando per emanare le norme gestionali e operative. Già da subito quindi, secondo la fiscalista, i commercialisti possono applicare le disposizioni Ue che regolano le zone franche dell’Europa recepite nel dpr n.633/72 ed emettere fatture “non soggette ad imposta” iva, secondo le regole stabilite anche nell’ultima Legge di stabilità. Nei Comuni che sono zona franca, in luogo dell’iva si applicano i “diritti speciali”, applicati con aliquote dallo Stato sulle varie merci, che costituiranno maggiori entrate nelle casse comunali per l’offerta di più servizi ai cittadini. Quello che noi pensiamo è che la zona franca deve essere estesa all’intera isola. Il Parlamento deve prendere atto di questo diritto, mai fatto valere in 64 anni. Ma i sardi devono essere uniti e compatti in questa occasione, ne va della loro stessa sopravvivenza. Non è questo il momento delle divisioni. O la zona integrale verrà concessa o i sardi se la prenderanno in ogni caso, perché è già nello Statuto.

Elle Driver
9 Novembre 2013
www.zonedombratv.it/news/1204-autonomia-fiscale-della-sardegna-un-diritto-che-va...
wheaton80
00venerdì 21 febbraio 2014 20:44
NASA: gli esperimenti che hanno fatto impazzire il clima sulla terra

A parte le esplosioni nucleari, c'è un capitolo sconosciuto ai non addetti ai lavori, sui danni inferti dall'uomo in divisa e camice bianco a Gaia. Esatto: geoingegneria ambientale. Vale a dire, veleni tossici come il bario, iniettati prima nella magnetosfera, poi nella ionosfera ed infine, ogni giorno ad appena 1.000 metri d'altitudine, direttamente sui centri abitati delle nazioni sotto il controllo di Washington, come nel caso certificato dell'Italia priva di sovranità da 70 anni (alla voce trattato corto di Cassibile del 1943 e trattato di Parigi risalente al 1947). Il primo test targato United States of America - all'epoca segreto, attualmente ancora ignoto alla popolazione interessata usata come cavia - è stato realizzato in Sardegna a partire dal 1963, propriamente da Nasa e Max Planck Institute. Da allora le sperimentazioni più o meno segrete procedono alacremente, grazie alla tacita connivenza di governi eterodiretti, come nel caso dell'Italia.





Non a caso gli Stati Uniti d'America non hanno aderito al Protocollo di Kyoto (un trattato internazionale relativo al riscaldamento globale sottoscritto a Kyoto l'11 dicembre 1997 da più di 180 Paesi in occasione della Conferenza COP3 della Convenzione quadro delle Nazioni Unite – UNFCCC ). Il trattato è entrato in vigore il 16 febbraio 2005, dopo la ratifica anche della Russia. L'attività di aerosolterapia bellica è un crimine contro l'umanità: si tratta di una guerra ambientale non convenzionale (che usa le insospettabili forze della Natura contro gli esseri umani) vietata dalla Convenzione Internazionale Enmod del 1977 (entrata in vigore nel 1978), dalla Convenzione di Parigi del 1993 e dalla Convenzione europea di Aarhus, ratificata in Italia nel 2001 dalla legge 108.

Riferimenti

ntrs.nasa.gov/archive/nasa/casi.ntrs.nasa.gov/19740014360_197401...
treaties.un.org/pages/ViewDetails.aspx?src=TREATY&mtdsg_no=XXVI-1&chapter=26&l...
www.icrc.org/ihl/INTRO/460
www.fas.harvard.edu/~hsp/chemical.html
www.opcw.org/our-work/
www.unece.org/fileadmin/DAM/env/pp/documents/cep43ital.pdf
europa.eu/legislation_summaries/environment/general_provision/l2805...
eurlex.europa.eu/smartapi/cgi/sga_doc?smartapi!celexplus!prod!DocNumber&lg=it&type_doc=Decision&an_doc=2005&nu...
nix.nasa.gov/search.jsp?R=19840035331&qs=N%3D4294910142%2B4294943937%26Nn%3D4294926517%257CDocument%2BType%257...
www.iaea.org/inis/collection/NCLCollectionStore/_Public/11/56/1156...
onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1029/JA081i025p04487/abstract
adsabs.harvard.edu/abs/1976JGR....81.4487W
www.researchgate.net/publication/248787447_The_skylab_barium_plasma_injection_experiments_1._Convection_obse...
onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1029/GL007i005p00353/abstract?deniedAccessCustomisedMessage=&userIsAuthenticat...
ntrs.nasa.gov/search.jsp?R=19750054396
adsabs.harvard.edu/abs/1981AdSpR...1..325W
www.iaea.org/inis/collection/NCLCollectionStore/_Public/16/038/1603...
ftp.ngdc.noaa.gov/STP/publications/miscellaneous/world_ionosphere_thermosphere_study/Chapt...
www.igpp.ucla.edu/people/mkivelson/Publications/019-RS008i011p0...
news.google.com/newspapers?nid=2457&dat=19781030id=B848AAAAIBAJ&sjid=6i0MAAAAIBAJ&pg=2841...
ares.jsc.nasa.gov/humanexplore/exploration/exlibrary/docs/apollocat/part1...
ares.jsc.nasa.gov/humanexplore/exploration/exlibrary/docs/apollocat/part1...
ares.jsc.nasa.gov/humanexplore/exploration/exlibrary/docs/apollocat/part1/...

Gianni Lannes
3.2.14
sulatestagiannilannes.blogspot.it/2014/02/nasa-gli-esperimenti-che-hanno-fa...
wheaton80
00martedì 11 marzo 2014 23:51
Morgellons: è possibile contrastare l’atroce patologia con gli anti-ossidanti?



N.B. Il presente articolo, elaborato da Clifford Carnicom, ha un mero valore informativo. Esso, per nessuna ragione, intende sostituire o affiancare i consigli e le cure del proprio medico cui bisognerà rivolgersi per ogni anamnesi, diagnosi e terapia.

Lo scienziato Clifford Carnicom ha recentemente pubblicato un breve studio in cui fornisce dei consigli per la cura del Morgellons, la terribile sindrome collegata alle cosiddette “scie chimiche”. Carnicom ritiene possano essere utili per il trattamento del Morgellons degli antiossidanti (chelanti) che privano i batteri del “substrato” ferroso di cui i patogeni sono in parte composti. Assistiamo ad una svolta nella terapia di una sindrome che letteralmente strazia e lacera la pelle dei malati? Lo auspichiamo.
E’ stata conseguita l’inibizione della crescita del Morgellons in un ambiente di coltura. Gli agenti primari di riduzione sono una serie di potenti antiossidanti, ossia l’acido ascorbico (vitamina C), N-Acetilcisteina (nota anche come N.A.C.) ed il glutatione. La fotografia qui sotto mostra il risultato di un processo di coltura che è stato sottoposto all’azione di questi antiossidanti ed il loro effetto sulla crescita: gli effetti sono rapidi e ripetibili. La fonte di questa coltura è il risultato di una serie di processi di incubazione, raccolta, isolamento, estrazione e purificazione. Le colture originali sono basate sull'impiego di una varietà di campioni umani, animali e vegetali che singolarmente producono identiche forme di crescita. [...]



Al centro di questa patologia, è la presenza di batteri delle dimensioni infinitesimali, pari a pochi submicron: sono batteri molto resistenti che hanno la proprietà di sviluppare la formazione di una guaina, simile ad un filamento. Tale rivestimento serve ulteriormente ad ospitare, proteggere e trasportare questi stessi batteri. [...] La guaina protettiva e resiliente appare composta in gran parte di cheratina (proteina), ma risulta impermeabile ed impenetrabile, a differenza di altre strutture cheratiniche come i capelli. È anche noto che il ferro è un costituente principale della composizione di certi batteri come gli amminoacidi. [...]

I terreni di coltura dei campioni prelevati da pazienti affetti dal Morgellons sono composti da acqua, carboidrati (fruttosio) e da un complesso chelato di metallo che include ferro, manganese e zinco. I metodi di coltura sono rapidi e ripetibili. Gli esperimenti rilevano l’efficacia degli antiossidanti e la riduzione di composti di ferro nei batteri. E’ stato affermato che il termine “Morgellons” è del tutto insufficiente a descrivere la natura di questa forma di vita e la sua ubiquità nell'ambiente. La comunità scientifica sarà costretta a colmare questa lacuna nell’ambito della letteratura medica.

Clifford Carnicom, 31 gennaio 2014
www.tankerenemy.com/2014/03/morgellons-e-possibile-contrastare.html#.Ux-...
wheaton80
00sabato 29 marzo 2014 00:39
29 Marzo: no a scie chimiche e ogm!

wheaton80
00venerdì 4 aprile 2014 04:22
Manuale NATO sulle scie chimiche

www.dtic.mil/dtic/tr/fulltext/u2/a239823.pdf
wheaton80
00sabato 5 aprile 2014 03:23
BBC mostra un aereo che disperde fumo bianco da un tubo sull'ala



Nell'ambito di un servizio sull'aereo misteriosamente scomparso in Malaysia la celebre emittente BBC mostra un video dove si vede chiaramente un tubo posto sopra l'ala dell'aereo che disperde "fumo bianco"; le immagini sono chiare, e non lasciano spazio ad interpretazione. E' evidente che non si tratta del motore del velivolo, anche se essendo il tubo ubicato nell'ala, sotto la quale sono posti anche i motori, da terra può dare l'impressione che sia il motore a rilasciare la scia... Nel video si vede chiaramente che si tratta di un tubo, che disperde fumo bianco a grande pressione; una quantità di fumo tale da formare le classiche scie bianche che vediamo nei nostri cieli quotidianamente, e che qualcuno si ostina a dire che si tratta di vapore di condensazione, nonostante numerosi accademici, come il noto scienziato italiano Stefano Montanari, abbiano affermato pubblicamente che "le scie che vediamo in cielo non sono normali".

Il video della BBC



Ora aspettiamo che i soliti debunker vengano a fornire una "spiegazione ufficiale", ma ormai la frittata è fatta. MAI fino ad oggi erano state mostrate immagini di questo tipo, così come è evidente che su nessun velivolo - di linea o militare - siano presenti tubi come quello che si vede nel video, che emettono fumo bianco...

31 marzo 2014
informatitalia.blogspot.it/2014/03/incredibile-bbc-mostra-un-aereo-...
wheaton80
00sabato 5 aprile 2014 03:27
Altro che "fuel dumping": questa è geoingegneria

Dopo la diffusione del video della BBC dove si vede chiaramente un aereo che disperde copiosamente fumo bianco da un tubo ubicato sopra l'ala, i negazionisti della geoingegneria hanno affermato che si trattava di un'operazione di fuel jumping, come se questo genere di operazioni fossero "normali" e all'ordine del giorno... tutto falso! E' il giornalista d'inchiesta Gianni Lannes a fare chiarezza in merito, con una nota con la quale spiega che il fuel jumping è un'operazione di emegenza (anche perché consiste nel gettare al vento migliaia di litri di carburante) e viene compiuta solo da aerei di grossa stazza, che devono atterrare prima del previsto: negli aerei grandi il peso di migliaia di litri di carburante infatti mette a rischio la sicurezza dell'operazione (se un aereo deve fare una tratta breve, viene fatto un carico di carburante commisurato, ovviamente con un certo margine di sicurezza).

La nota del giornalista d'inchieta Gianni Lannes
Il fuel dumping è una manovra d'emergenza con la quale, in caso di necessità, può essere rilasciato il combustibile in eccesso prima di effettuare un atterraggio. La manovra non viene effettuata in nessun caso in condizioni ordinarie e viene utilizzata esclusivamente in situazioni di reale pericolo. In genere il fuel dumping viene effettuato immediatamente dopo il decollo nel caso l'aeromobile dovesse riatterrare qualora si fosse effettuato un guasto che non permettesse di proseguire la manovra di decollo. A pieno carico infatti in caso di un atterraggio da effettuare immediatamente dopo il decollo, quando i serbatoi del cherosene sono ancora pressoché pieni e il peso eccessivo dell'apparecchio potrebbe causare un cedimento strutturale dei carrelli, si effettua la manovra del fuel dumping. In genere gli aeromobili attrezzati per il fuel dumping sono di grandi dimensioni, mentre quelli di piccole e medie dimensioni, nei quali il peso massimo al decollo non differisce eccessivamente dal peso massimo all'atterraggio, non vengono dotati di un sistema di questo tipo. A partire dagli anni sessanta tutti gli aeromobili nei quali il peso massimo al decollo differisce per più del 5% da quello all'atterraggio devono essere dotati, secondo la vigente normativa rilasciata dal FAA, di un sistema per il rilascio del combustibile in volo. (Fonte: sulatestagiannilannes)

4 aprile 2014
informatitalia.blogspot.it/2014/04/altro-che-fuel-dumping-quest...
wheaton80
00sabato 5 aprile 2014 19:07
OOOOPS! Ma le chemtrails non erano una bufala?



Beh, guardando questo documento dell’Enav, un bollettino informativo che viene consegnato al comandante prima del volo, dove sono descritte tutte le manovre da fare con le relative coordinate e i nomi dei corridoi di volo, quello che se ne evince è che va data precedenza agli aerei che effettuano le operazioni di aerosol, visto che vengono indicate zone interdette al passaggio del traffico commerciale. Quindi l’unica bufala è questa sotto che eventualmente troviamo nei panini che l’equipaggio consuma nella pausa pranzo, quella raffigurata sopra ha tutto l’aspetto di una prova…


:)

Link: img841.imageshack.us/img841/4279/areeinterdettealvoloper.jpg
Attraverso: koenig2099.wordpress.com/2013/01/29/documento-esclusivo/

Jervé
5 aprile 2014
www.iconicon.it/blog/2014/04/oooops-ma-le-chemtrails-erano-una...
wheaton80
00lunedì 14 aprile 2014 00:03
Attivo.TV - Scie chimiche. E' ufficiale

wheaton80
00domenica 20 aprile 2014 22:36
Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-00452. Documento del Senato che prova l'esistenza di progetti per la pioggia artificiale

Atto n. 3-00452
Pubblicato il 14 maggio 2002
Seduta n. 170

BONATESTA, BONGIORNO, PACE - Ai Ministri dell'ambiente e della tutela del territorio, delle politiche agricole e forestali e delle infrastrutture e dei trasporti -

Premesso:
che l’attuale situazione di carenza di risorse idriche – come universalmente riconosciuto – trae origine soprattutto dalle variazioni climatiche che hanno interessato e presumibilmente continueranno ad interessare l’Italia ed altri Paesi;

che la situazione è particolarmente grave nell’Italia meridionale dove la quantità delle precipitazioni negli ultimi anni è stata inferiore di circa il 30 per cento rispetto alla media trentennale 1930-1960;

che il governo Berlusconi si è preoccupato della situazione costituendo presso il Ministero dell’ambiente e per la tutela del territorio un Comitato di Ministri (Ambiente, Politiche agricole e Infrastrutture) con lo scopo di superare l’emergenza idrica e per avviare un «progetto acqua», diretto soprattutto all’Italia meridionale;

che tale Comitato, come detto in un comunicato del 3 maggio 2002, avvierà, tra l’altro, «un serio programma di attivazione della pioggia»;

che esistono in Italia esperienze in materia di stimolazione artificiale della pioggia dovute alla Tecnagro (Associazione per le innovazioni tecnologiche, l’agricoltura e l’ambiente) con il suo «progetto pioggia» quasi ventennale. Questa tecnologia, della quale Israele è maestro, era stata importata in Italia nel 1985 ed era stata esplicitamente indicata nelle conclusioni di un’indagine conoscitiva del Senato della Repubblica sull’acqua; era stata il cuore del Convegno mondiale delle Nazioni Unite affidato alla Tecnagro e svoltosi a Paestum (Salerno) nel 1994; era chiaramente indicata nella fondamentale legge Galli (5 gennaio 1994, n. 36), realizzata in pratica con due centri fissi ed uno mobile della Tecnagro per la stimolazione della pioggia (Puglia, Sicilia e Sardegna) con piccoli aerei attrezzati e tecnici capaci;

che questo è il primo ed unico sforzo organico e continuativo, che si è avvalso in pieno della collaborazione degli israeliani, avviato nel 1984 dalla Tecnagro la quale, impegnata a fondo nella ricerca di soluzioni alla problematica dell’acqua per l’agricoltura del Mezzogiorno, da allora ha studiato, sperimentato ed attuato in varie regioni meridionali il ricordato «progetto pioggia»;

che si tratta in sostanza di un progetto volto a trasferire le tecnologie israeliane di stimolazione della pioggia nel Sud dell’Italia, adattandole e mettendole a punto in relazione alle situazioni del paese, nato per l’impulso iniziale della regione Puglia, esteso poi alla Sicilia, Sardegna e Basilicata, divenuto di interesse nazionale e pertanto cofinanziato dal Ministero;

che il progetto è divenuto gradualmente una delle più importanti iniziative a livello mondiale e purtroppo si è bloccato in Italia a causa di azioni motivate da interessi particolari o da colpevole trascuratezza, togliendo al Paese la possibilità di avvalersi su vasta scala di quanto messo a punto e quindi di disporre di grandi quantità di precipitazioni in più nel Mezzogiorno;

che l’Organizzazione meteorologica mondiale (OMM) seguiva fin dall’inizio il progetto con grande interesse, perché era il primo caso (ad oggi l’unico) di applicazione organica della tecnologia israeliana – che l’OMM valutava essere la migliore – al di fuori dell’ambiente, in fondo limitato, di Israele;

che l’anno 1995 costituiva però un vero «spartiacque» per il progetto pioggia italiano che veniva bloccato dai politici, togliendogli ogni possibilità di farlo diventare una normale attività operativa almeno nel Mezzogiorno d’Italia e quindi di fornire in questi anni qualche miliardo di metri cubi di pioggia in più;

che la Tecnagro – a sue spese – continuava in Italia nell’attività di analisi e ricerche sui dati, nella manutenzione dei centri radar, nella sequenza ininterrotta di incontri e nell’organizzazione di convegni con appelli rivolti in particolare ai politici di turno a livello nazionale «con l’incredibile disinteresse», come denunciato in un volume di documentazione dal Presidente della Tecnagro Massimo Bartolelli, «del Ministero dell’ambiente e l’ostilità degli ultimi 4-5 Ministri dell’agricoltura», gli interroganti, con particolare riferimento alla attivazione dell’annunciato «serio programma nazionale per la stimolazione delle precipitazioni», chiedono di sapere se il Comitato dei Ministri intenda avvalersi delle esperienze e dei risultati ottenuti dalla Tecnagro con il suo «progetto pioggia» e portare così a conclusione una iniziativa meritoria e indispensabile per l’agricoltura meridionale.

www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Sindisp&leg=14&id=00032347&parse=no&am...
wheaton80
00martedì 22 aprile 2014 01:49
Geoingegneria 2014: intervista a Giulietto Chiesa

www.youtube.com/watch?v=qje4P8qwHhI&feature=youtube_gdat...
wheaton80
00giovedì 24 aprile 2014 16:15
Scie Chimiche all'atterraggio

www.facebook.com/photo.php?v=823433971018684

Aereo dimentica di chiudere l'erogatore di scie chimiche all'atterraggio
wheaton80
00venerdì 25 aprile 2014 18:41
Scie chimiche: dopo le discussioni su blog e social network i fratelli sanremesi Marcianò vanno in Procura

Da tempo, su alcuni blog e sui social network si trovano denunce, discussioni e rimbrotti di vario genere, sulle cosiddette 'scie chimiche' che verrebbero rilasciate nell'atmosfera dagli aerei di linea. Si tratta di una teoria che, più volte, è stata 'cavalcata' dai fratelli sanremesi Rosario ed Antonio Marcianò, rispettivamente di 53 e 51 anni. Ora le discussioni e le teorie sono confluite in una denuncia-esposto, che è stata inviata alla Procura di Imperia, ma anche alle Procure di Torino, Milano, Firenze e Roma oltre che al Ministero di Grazia e Giustizia. Nell'esposto i fratelli Marcianò evidenziano l'attenzione che va riservata all'uso di alcuni additivi e carburanti, che vengono messi a disposizione negli scali aeroportuali. "Alcuni addetti al rifornimento carburante - scrivono i due - ci hanno confermato che i vapori provenienti dalle cisterne sono particolarmente tossici e diversi tecnici hanno dovuto lasciare anticipatamente il loro posto di lavoro a causa di seri problemi di salute. Altri addetti alla manutenzione dei 'turbofan', ci riferiscono che i tempi tra una pulizia e l'altra dei propulsori si sono ridotti e che è aumentata in maniera considerevole l'usura anticipata delle palette dei jetfan. Ufficialmente si racconta che tale logoramento è dovuto al fatto che 'volando più bassi di quota, i velivoli subiscono l'azione corrosiva della salsedine'". "Testimonia un manutentore a tale proposito:’Un consiglio... io mi informerei sulle procedure di lavaggio delle turbine, poiché negli ultimi anni sono diventate alquanto maniacali, dopo che un'ispezione boroscopica ha scoperto che le palette delle turbine erano mangiate dal sale (marino dicono), giacché compiamo voli a bassa quota sotto i 6000 piedi’. Ora, considerando gli additivi nel carburante, non vorrei che la storia della salsedine fosse una sciocchezza. L'unico modo è capire se velivoli che non incrociano a bassa quota hanno intensificato le procedure di lavaggio negli ultimi anni'. E' vero - proseguono i Marcianò nella denuncia - che tutti gli aerei che sorvolano a bassa quota i nostri centri abitati, percorrendo di volta in volta corridoi appositamente studiati in funzione delle condizioni meteorologiche del momento diffondono veleni pericolosi per l'ambiente e la salute. Ciò a causa dei carburanti e degli additivi impiegati per attività volte all'ottimizzazione dei segnali elettromagnetici e quindi mirate alla modifica dei fenomeni atmosferici in funzione di mere esigenze strategiche". Nell'esposto i fratelli Marcianò ravvisano i reati contro l'ambiente realtivi all’art. 452 bis del Codice Penale, all'art. 823 (Sorvolo di proprietà private), all'art. 1228 (Sorvolo di centri abitati e getto da aeromobili in volo), all'art. 1231 (Inosservanza di norme sulla sicurezza della navigazione), all'art. 439 (Avvelenamento di acque e di sostanze alimentari), all'art. 659 (Disturbo delle occupazioni e del riposo delle persone), all'art. 674 (Getto di cose pericolose) per terminare, addirittura, con il reato di favoreggiamento (art. 378). Vedremo ora che percorso intenderà prendere la giustizia sul caso.

25 aprile 2014
www.sanremonews.it/2014/04/25/leggi-notizia/argomenti/cronaca/articolo/scie-chimiche-dopo-le-discussioni-su-blog-e-social-network-i-fratelli-sanremesi-marciano-vanno-in.html#.U1pNRG5zdwU....
wheaton80
00sabato 10 maggio 2014 03:01
Esperto della NASA afferma che le scie chimiche e la geoingegneria sono un mezzo per orchestrare la natura

Dopo le affermazioni del consigliere scientifico del Presidente Obama che ha confermato l’utilizzo di sostanze chimiche come il sale di Bario, l’ossido di alluminio, il Torio, il Quarzo, il Potassio e il Magnesio, per l’irrorazione dei cieli a favore della geoingegneria e la manipolazione del clima, ora anche un esperto della NASA conferma la manipolazione al fine di orchestrare la natura per il controllo globale. Il Dr. Riley Duren, ingegnere capo dei sistemi spaziali al Jet Propulsion Lab della NASA, durante una conferenza, non ha escluso che la NASA sia coinvolta in progetti di geoingegneria. Cosa che lascia sconcertati anche perchè la maggior parte degli scienziati fa passare queste irrorazioni per semplici scie di condensa, ma perchè queste possano avvenire ci sono delle condizioni ben definite, condizioni che non coincidono con le scie che spesso vediamo nei nostri cieli. Ora la smentita arriva anche da un esperto dell’Ente Spaziale americano, che appunto conferma il programma di manipolazione del clima della Terra, orchestrando la natura per colpa di pochi “potenti miliardari” che vogliono giocare con il delicato equilibrio della nostra Terra. “Non è escluso - afferma Riley Duren - che ci possa essere un gruppo di scienziati pazzi che voglia utilizzare armi speciali per il controllo del tempo, al fine di esercitare il potere sul pianeta”. Ma questo, secondo noi, sta già accadendo da tempo. Il Progetto HAARP è una realtà. Anche l’ex militare Fabio Mini, un passato da capo di stato maggiore NATO per il Sud Europa, ha dichiarato che la manipolazione climatica esiste e anche che è in corso una vera e propria ”guerra ambientale”. Secondo un articolo di Barbara H. Peterson, dal 2010 nel progetto è coinvolta anche la multinazionale Monsanto, la quale ha sviluppato recentemente un gene resistente all’alluminio che, stando ai ricercatori che si occupano di chemtrails, è uno dei principali componenti di esse, insieme al bario. La commissione per la protezione dell’ambiente, della sanità pubblica e della tutela dei consumatori afferma di considerare il sistema militare USA di manipolazione ionosferica, HAARP, con base in Alaska – che è solo una parte dello sviluppo e dell’impiego di armi elettromagnetiche ai fini della sicurezza sia interna che esterna – un esempio della più grave minaccia militare emergente per l’ambiente globale e la salute umana, dato che esso cerca di manipolare a scopi militari la sezione della biosfera altamente sensibile ed energetica, mentre tutte le sue conseguenze non sono chiare; invita inoltre la Commissione, il Consiglio e gli Stati membri ad esercitare pressioni sui governi degli Stati Uniti, della Russia e di qualsiasi altro Stato impegnato in tali attività affinché vi pongano fine e si giunga ad una convenzione globale contro questo tipo di armi”.

www.youtube.com/watch?v=8X1j58Y6B0s

23/04/2014
www.segnidalcielo.it/2014/04/23/esperto-della-nasa-afferma-che-le-scie-chimiche-e-la-geoingegneria-sono-un-mezzo-per-orchestrare-la...
wheaton80
00martedì 20 maggio 2014 03:20
HAARP verrà smantellato questa estate



Mentre governi e media hanno sempre definito HAARP e il controllo climatico come solo una teoria della cospirazione, nel corso di un’audizione al Senato degli Stati Uniti lo scorso mercoledì, David Walker (vice Segretario della Air Force per la scienza, la tecnologia e l’ingegneria) ha dato una risposta bomba ad una domanda circa lo smantellamento del progetto HAARP, previsto per questa estate. Walker ha affermato che mantenere HAARP attivo non sarebbe un buon uso dei fondi di ricerca dell’Air Force, visto che in futuro non ce ne sarà più bisogno. “Ci stiamo muovendo verso altri modi di gestione della ionosfera, cosa per cui HAARP è precisamente progettato” ha detto. “Immettere energia nella ionosfera per poterla realmente controllare. Ma questo lavoro è già stato completato”. Molti credono che HAARP è stato creato ed è stato utilizzato per il controllo del tempo, con il succo sufficiente per innescare uragani, tornado e terremoti. “Un gioco pericoloso, dato che ci sono un sacco di menti ingegnose là fuori che sono al lavoro per trovare modi in cui essi possono provocare terrore su altre nazioni…”.



Questa non è la prima volta che un pubblico ufficiale ha riconosciuto che HAARP e il controllo del clima non solo sono possibili, ma che sono e continuano ad essere utilizzati come “super arma”. Nel 1997 l’ex Segretario alla Difesa americano William Cohen, dichiarò: “Altri [terroristi] sono impegnati anche in un eco-tipo di terrorismo con cui possono alterare il clima, provocare terremoti, eruzioni vulcaniche a distanza attraverso l’uso di onde elettromagnetiche… E’ tutto reale, e questo è il motivo per cui dobbiamo intensificare i nostri sforzi [di antiterrorismo].”

www.youtube.com/watch?v=j3-c1dhQ8A0

www.iconicon.it/blog/2014/05/david-walker-haarp-deve-cessare/
wheaton80
00lunedì 26 maggio 2014 01:26
Ingegnere Aerospaziale rivela:“Ho installato i dispositivi Chemtrail sugli aerei”

Lunedi 12 maggio 2014, a Dresda, durante una manifestazione, un ragazzo si è fatto avanti e, durante la sessione aperta, ha preso il microfono e ha detto al pubblico di aver partecipato all’ installazione dei dispositivi delle scie chimiche sugli aerei. Indovinate cosa è successo quando è andato dai rappresentanti locali, con prove alla mano? È stato licenziato dal suo lavoro pochi giorni dopo e non può più lavorare nel settore aerospaziale! Di seguito la traduzione dell’intervento:“Ciao a tutti. È fantastico vedere così tanta gente. Lasciatemi dire questo riguardo la pace. Noi che qui stiamo dimostrando per la pace, siamo quelli che usano il proprio cervello, pensano con la propria mente, processano le informazioni e traggono le proprie conclusioni. Sono convinto che questa è la vera ragione del perché, noi come movimento di pace, veniamo continuamente screditati. Io sono un ingegnere aerospaziale. Riparo aeroplani ecc…

Lasciate che vi dica brevemente quello che ho fatto. Ho lavorato presso la speciale base aerea militare di Oberpfaffenhofen dove installavo i dispositivi di IRRORAZIONE sugli aerei che servono per spruzzare sostanze tossiche nel cielo. Dopo di che sono andato dai rappresentati locali del partito dei Verdi con le prove di tutto ciò nelle mie mani. Gli dissi:“Guardate. Questi sono i fatti e queste sono le prove e sono pronto a testimoniare davanti ad una commissione investigativa”. Tre giorni dopo, quello che è successo, è che il mio capo è venuto a trovarmi a casa mia e mi disse: “Mi dispiace ma devo licenziarti perché sto ricevendo enormi pressioni dall’alto che non posso più stare in piedi”. Fondamentalmente non ho trovato nessun altro lavoro nel settore aerospaziale. Se volete saperne di più, dovete solo venire con me. Ho tutta la documentazione qui con me. Ora torniamo al processo d’installazione. Noi spogliavamo l’aereo di tutto e montavamo le cisterne, installavamo il cablaggio ed i dispositivi d’irrorazione. Io ero un lavoratore civile della base supervisionato dai militari. Quando il nostro lavoro era finito, ci dicevano che quello era un test condotto dall’Aeronautica e dall’Amministrazione Spaziale Tedesca.

Ciò significava che, mentre l’aereo con i dispositivi d’irrorazione sarebbe andato avanti, un secondo aereo sarebbe seguito alle sue spalle e avrebbe condotto le misurazioni. In pratica:“Vogliamo solo scoprire come le particelle si comportano e si propagano”. Così, quando finivamo con le installazioni, dei militari venivano da noi e ci istruivano su come indossare vestiti protettivi e maschere per respirare, in quanto, stavano andando a riempire le cisterne con sostanze come: solfuro di alluminio e ossido di bario, insieme a polimeri di nano particelle altamente tossici. Questo è quanto. Voglio solo dire che ci stiamo avviando verso una catastrofe ecologica e a quelli che non mi credono dico: per favore venite qui e vi mostrerò le foto che provano quello che dico. Sono disposto a testimoniare davanti a qualsiasi commissione investigativa. Grazie”.



luniversovibra.altervista.org/ingegnere-aerospaziale-rivela-ho-installato-dispositivi-chemtrail-sugl...
wheaton80
00lunedì 11 agosto 2014 23:12
Guerre ambientali e alterazioni climatiche

Una Convenzione Onu del 1977 vieta l’uso militare, o di altra ostile natura, di tecniche di modificazione ambientale con effetti a larga diffusione, di lunga durata o di violenta intensità. I militari lo sanno, ma allo stesso modo attraverso la tecnologia hanno sviluppato la capacità di condizionare l’ambiente. Uragani, tornado, terremoti e tsunami alterati o addirittura provocati dall’uomo sono oggi una possibilità reale (http://service.users.micso.net/FSI/Downloads/Owning_the_weather-Fabio_Mini.pdf). Lo studio dell’Aeronautica militare statunitense “Weather as a Force Multiplier: Owning the Weather in 2025” (http://csat.au.af.mil/2025/volume3/vol3ch15.pdf) del 1995 delineava i piani da sviluppare per conseguire nell’arco di 30 anni il controllo del tempo meteo a livello globale. Secondo il generale italiano Fabio Mini, massimo esperto in guerre ambientali, gli obiettivi in esso delineati non parlavano di possedere il clima, ma di possedere in un determinato luogo, in un determinato momento il controllo del meteo, lo spazio atmosferico, per condurre operazioni belliche. Per esempio irrorando le nubi con ioduro d’argento o altre sostanze chimiche, vedi bombardamenti nei Balcani. Nel 1946 Thomas Leech, scienziato e professore israeliano-neozelandese, ha lavorato in Australia per conto dell’Università di Auckland con fondi americani e inglesi, ad un progetto per provocare piccoli tsunami artificiali (http://cnsnews.com/news/article/new-details-emerge-world-war-ii-tsunami-bomb-project). Quasi 60 anni dopo, i militari americani dalla base Diego Garcia sapevano dello tsunami che stava colpendo l’Indonesia e la Malaysia il 26 dicembre 2004, ma il segnale d’allarme che andava da 25 minuti a 4 ore non venne comunicato istantaneamente ai due Paesi asiatici ma solo successivamente e in modo errato tanto da portare come conseguenza migliaia di morti. Ed è qui che viene fuori un altro concetto molto diffuso negli ambienti militari: quello del denail of information, negare una informazione e non condividerla oppure negarla a sé stessi. Dalla fine della seconda guerra mondiale sono stati condotti vari esperimenti che hanno inciso sulle modificazione climatiche. Nel 1958 vennero fatti esplodere degli ordigni nucleari lungo le fasce di Van Allen per cercare di alterare le comunicazioni satellitari. Le conseguenze furono disastrose. Quattro anni prima il 1 marzo del 1954 il Pentagono fece evacuare una parte dei soldati americani dalle isole e dagli atolli più vicini a Bikini. All’ora X condusse l’esperimento “Bravo” con l’esplosione di una delle prime bombe a idrogeno. Successivamente verranno fatte esplodere altre cinque la cui potenza complessiva sarà 3.000 volte superiore a quella di Hiroshima. Durante la guerra in Vietnam il massiccio utilizzo dell’agente orange venne tenuto in parte nascosto alle milizie inclusa la popolazione vietnamita. Si calcola che siano andati perduti almeno 30.000 km2 di foresta sia per l’effetto diretto dei defolianti, sia a causa della degradazione del suolo. In Italia una delle zone più interessate alle alterazioni del ciclo idrogeologico e a modificazioni micro-climatiche è la Sardegna, alla quale lo Stato italiano sottrae circa il 60% dell’intero territorio statale per destinarlo ad attività militari. La Regione ospita il poligono terrestre, aereo e marittimo più grande d’Europa, Salto di Quirra, 130 km2 a terra e 28.400 km2 a mare. Ma di recente un altro caso è emerso fuori in un’altra regione: il Molise, dove presso l’azienda Fonderghisa di Pozzilli venivano fusi rottami di mezzi militari contaminati, impiegati nei conflitti balcanici. Una vera e propria bomba all’uranio (http://www.lettera43.it/blog/missioni-all-italiana/attualita-difesa/mister-uranio_43675123079.htm).

Roberto Colella
11 agosto 2014
www.ilfattoquotidiano.it/2014/08/11/guerre-ambientali-e-alterazioni-climatiche/...
wheaton80
00domenica 26 ottobre 2014 04:50
Scie chimiche: Avvelenamento di Stato su ordine NATO



www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:legge:1994-01-05;36@o...

Aerosolterapia bellica coattiva? Ecco una prova ufficiale. L’articolo 2, comma 2 della legge 5 gennaio 1994, numero 36 stabilisce inequivocabilmente:«Con decreto emanato, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, dal ministro dell’ambiente, di concerto con il ministro dei lavori pubblici, ai sensi dell’articolo 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400 (1), è adottato il regolamento per la disciplina delle modificazioni artificiali della fase atmosferica del ciclo naturale dell’acqua». Questa disposizione della normativa Galli viene approvata dal Parlamento italiano sotto il governo di Carlo Azeglio Ciampi: in tale compagine il ministro degli interni è tale Nicola Mancino, attualmente sotto processo a Palermo per la trattativa Stato & mafia, vicenda in cui Giorgio Napolitano ha chiesto ed ottenuto dalla magistratura la distruzione delle telefonate intercorse con Mancino. Da allora si sono susseguiti ben 13 esecutivi, di cui gli ultimi tre (Monti, Letta & Renzi), non espressione della volontà popolare, bensì imposti per conto atlantico dall’inquilino abusivo stanziatosi al Quirinale, il redivivo Giorgio Napolitano (sentenza numero 1/2014 della Corte costituzionale). Addirittura ben tre primi ministri del recente passato, risultano affiliati ad associazioni eversive internazionali (Bilderberg, Trilateral Commission), vale a dire Romano Prodi (già consulente della famigerata banca speculativa Goldman Sachs), Mario Monti ed Enrico Letta. Il nodo cruciale, è quindi, la mancanza di sovranità nazionale e il dominio soprattutto di Washington (ma in diversa misura anche di Londra, Tel Aviv e Berlino) sullo Stivale. Delle due l'una: l'Aeronautica militare italiana o non ha il controllo dello spazio aereo nazionale, oppure è complice di questo attentato alla vita di milioni di esseri umani, e così l'Enac e l'Enav.

Il 18 febbraio 1999 l’allora presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro, sotto il governo di Massimo D’Alema (quello che ha autorizzato i bombardamenti italiani della Jugoslavia e ha consentito la disseminazione dai velivoli NATO di bombe all'uranio impoverito e al fosforo nel Mare Adriatico e nel Lago di Garda) promulga il DPR numero 238: “Regolamento recante norme per l'attuazione di talune disposizioni della legge 5 gennaio 1994, n. 36, in materia di risorse idriche” (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale numero 173 del 26 luglio 1999). Alcuni ministri dell’esecutivo dalemiano rispondono al nome di Enrico Letta, Giuliano Amato (recentemente promosso a giudice costituzionale), Edoardo Ronchi (verde in auge) e Carlo Azeglio Ciampi. Successivamente, l’11 maggio 1999, viene emanato il decreto legislativo numero 152 (“Disposizioni sulla tutela delle acque dall’inquinamento…”) che prende in considerazione i mutamenti climatici e prevede la lotta alla desertificazione. Il 19 luglio 2001, a Genova, mentre le forze dell’ordine massacrano i giovani pacifisti inermi, come attestano le cronache giornalistiche nonché gli atti e i resoconti parlamentari, in cabina di regia figura un certo Gianfranco Fini, Berlusconi e Bush junior firmano il “Piano Usa l’Italia” sui cambiamenti climatici. Si tratta di un’intesa in parte segreta che dietro l’alibi mascherato dello studio e della ricerca sui mutamenti del clima, di fatto e di diritto autorizza operazioni militari pseudo-scientifiche, volte ad incidere sui cicli naturali della meteorologia, alterando e degradando l’ambiente, soprattutto l’aria e l'acqua, e quindi intaccando la salute dell’ignara popolazione italiana nonché degli ecosistemi naturali. All'affare mascherato del secolo - con il pretesto del surriscaldamento globale (inventato a tavolino) smentito di recente anche dalla NASA - partecipano anche il CNR, la Fiat (editore del quotidiano La Stampa), università e tanti altri sedicenti esperti italidioti.





Il 2 aprile 2003, il deputato (DS) Italo Sandi presenta l’interrogazione parlamentare numero 4/05922, a tutt’oggi senza una risposta governativa, e dunque “in corso”, così come l'interrogazione a risposta orale numero 3/02792 (a firma di Piero Ruzzante) del 27 ottobre 2003.





Il 3 febbraio 2005, l’onorevole Galante Severino deposita l’interrogazione a risposta scritta numero 4/12711 ed ottiene l’esilarante ammissione del ministro della difesa Antonio Martino.







Ora i governicchi tricolore telecomandati dagli stranieri, unitamente agli sgangherati narcotizzatori del rischio all’opera anche sul web, sulla carta igienica stampata e nelle televendite televisive, possono negare a chiacchiere morte quanto gli pare, ma sono le leggi ufficiali dello Stato italiano, sia pure palesemente incostituzionali poiché lesive del diritto universale alla salute (articolo 32 della Costituzione repubblicana), a smentire e contraddire le loro insulse menzogne. A parte, la quotidiana evidenza visiva dell'inquietante fenomeno. L’aerosolterapia bellica coattiva in atto è un crimine contro la vita e l’umanità. E prima o poi questi assassini in doppiopetto istituzionale e divisa d’ordinanza dovranno rispondere al popolo sovrano. E’ solo una questione di tempo. Libertà e democrazia vanno conquistate, non certo comodamente in poltrona, ma riscoprendo l'agorà, il convolgimento diretto delle persone alla luce del sole. E' in atto un ecocidio in gran parte dell'Europa: va arrestato per legittima difesa.

Riferimenti

archivio.ambiente.it/impresa/legislazione/leggi/1999/dpr23...
www.ambientediritto.it/Legislazione/ACQUA/Legge%2094%20...
www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:decreto.legislativo:...
www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:legge:1994-01-05;36@o...
sirsi.mit.gov.it/reserved/Normative/38_DPR_18_febbraio_1999%20n...
www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:presidente.repubblica:decreto:1999-0...
www.youtube.com/watch?v=DQyLA9Eaa4E
www.youtube.com/watch?v=K0_n-XN0aJM
www.youtube.com/watch?v=ECp4hRXT0PA
www.youtube.com/watch?v=yZvXMza9VI4
www.youtube.com/watch?v=I4SXFEFe3I4
sulatestagiannilannes.blogspot.it/2014/08/svelati-i-misteri-del-clima-ecco-...
sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=E%27+adottato+il+regolamento+per+la+disciplina+delle+modificazioni+artificiali+della+fase+atmosferica+del+ciclo+naturale+dell%27...
sulatestagiannilannes.blogspot.it/2014/10/italia-aerosolterapia-bellica-coatt...
sulatestagiannilannes.blogspot.it/2014/04/scie-chimiche-laccordo-segreto-...
sulatestagiannilannes.blogspot.it/2013/09/scie-chimiche-il-muro-di-gomma-...
sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=scie+chimiche
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Gianni Lannes
6.10.14
sulatestagiannilannes.blogspot.it/2014/10/scie-chimiche-avvelenamento-di-stato...
wheaton80
00venerdì 7 novembre 2014 02:24
Ginko biloba contro le scie chimiche e l' intossicazione da bario



A causa delle irrorazioni clandestine, molte persone accusano sintomi che sono collegati soprattutto alla dispersione del tossico bario. Qui occorre ricordare che lo Stadis 450, composto del bario, è usato come additivo antiruggine nei carburanti e, poiché l’aria respirata all’interno degli aeromobili, è prelevata dai turbofan, i passeggeri ed il personale di bordo sono i più esposti all’intossicazione. Recenti inchieste hanno appurato che piloti, assistenti di volo e passeggeri sempre più spesso manifestano disturbi quali cefalea, annebbiamento mentale, dolori articolari e muscolari, nausea. Le compagnie aeree, interpellate sul problema, affermano che in rarissime circostanze, l’aria immessa all’interno dei velivoli (cabina di pilotaggio inclusa) è inquinata da fumi prodotti dalla perdita degli olii lubrificanti. Alcune analisi condotte da medici e da ricercatori hanno rilevato la presenza di un composto del fosfato assai nocivo.

(…) Per la confusione mentale e le amnesie provocate dal bario, si potrebbe consigliare l’assunzione di estratti di Ginkgo biloba. Il Gingko biloba è un bell’albero, appartenente alle Ginkgoine, classe di piante Gimnosperme (senza fiori), comparse nel Paleozoico e diffusesi nel Giurassico, oggi rappresentate solo dal Ginkgo biloba. E’ pianta, i cui semi, simili a drupe, sono giallo-rosei ed emanano odore sgradevole. Le foglie sono a forma di ventaglio, caduche. Originario probabilmente della Cina e del Giappone, dove è coltivato da moltissimo tempo, il Ginkgo è oggi diffuso anche in Europa, dove è messo a dimora nei parchi. Mentre in Occidente è albero ornamentale, in Estremo Oriente i semi, ricchi di amido, sono comunemente consumati dopo cottura o anche crudi. I semi, considerati cibo prelibato, si trovano sul mercato con la denominazione di giman. Il Ginkgo è molto longevo, resiste al freddo, alla siccità, ai parassiti ed all’inquinamento. Le foglie contengono ginkgolidi ed il bilobalide che sono in grado di svolgere un’azione protettiva sulle strutture vascolari, tissutali e nei processi metabolici dell’organismo. Sono state poi dimostrate altre attività: stimolazione delle capacità mnemoniche e di apprendimento, incremento dell’irrorazione sanguigna soprattutto a livello del microcircolo cerebrale, miglioramento delle capacità reologiche del sangue, inattivazione dei radicali liberi, antiaggregazione delle piastrine e neuroprotezione. Recenti studi hanno appurato che i gingkolidi sono uitili nei pazienti affetti da Alzheimer”.

Bibliografia

Enciclopedia delle Scienze, Milano, 2003. s.v. Gingko
Scienze naturali, Milano, 2005, ibidem

Cristina Bassi
9 maggio 2011
www.naturopataonline.org/rimedi-naturali/erbe-officinali/685-ginko-biloba-contro-le-scie-chimiche-e-intossicazione-da-ba...
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