Tutto ciò che non torna degli attentati europei

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
wheaton80
00domenica 7 agosto 2016 19:34



E’ tristissimo dirlo, ma non facciamo nemmeno in tempo a piangere per i morti di un attentato, che pochi giorni dopo, se non quello seguente, ne accade un altro. A volte più sanguinoso, brutale, diabolico del precedente. Malgrado ciò, ognuno di essi ha qualche particolare che non torna. E lungi da alimentare il complottismo, è giusto riepilogare ciò che anche la stampa italiana e straniera ha riportato. Cominciamo con l’attentato di Nizza, meglio conosciuta come strage del 14 luglio 2016. Sappiamo che a causa della follia di un certo franco-tunisino, il giorno della Festa della Repubblica, in tarda serata, sarebbero morte 84 persone, con un alto ed imprecisato numero di feriti. Radicalizzato di colpo, con tendenze bisessuali, avrebbe ordito tutto da solo, buggerando la polizia che lo aveva fermato, spiegando che si trovava con quel furgone, in quel posto e all’ora fatale per vendere gelati. Per prima cosa, in Francia si sta indagando per quale ragione, durante i festeggiamenti per la festa della Repubblica, non vi fosse il presidio della polizia nazionale. Sembra impossibile, ma l’area non era presidiata dalle forze di polizia preposte al controllo (1).

In secondo luogo, si è sempre parlato di un attentatore, ma secondo anche un sopravvissuto russo, erano almeno in due. Ci si può interrogare dove sia sparito il complice! (2). Auspichiamo vivamente che gli arresti effettuati nei giorni a seguire possano fare luce su quella tremenda notte, sebbene il Governo Hollande, abbia ordinato (!) di distruggere tutte le prove video delle telecamere di sorveglianza di quei giorni, facendo pressione su Sandra Bertin, responsabile della videosorveglianza di Nizza (3). Anche in questo caso, possiamo chiederci cosa abbiano da nascondere Hollande ed il suo governo. Mancanze strutturali? Strane interferenze? Presenze di elementi non dichiarabili alla popolazione? Logicamente, viste queste mosse, i presenti alla commemorazione delle vittime hanno fischiato il Premier francese Valls. Risulta difficile per chiunque fidarsi di un governo che voglia cancellare i video, ostacolando invece che promuovere le indagini. Una delle cose più strane, assurde e particolari della vicenda, che lega l’attentato di Nizza a quello di Monaco di Baviera del 22 luglio 2016, è la presenza di Richard Gutjahr, giornalista tedesco (4) che era presente sia a Nizza che a Monaco, ed è riuscito misteriosamente ad esserci nel momento degli attentati, filmando il tutto! (5,6,7).

Certamente un giornalista è spesso in movimento, e a Nizza, poteva esserci. Essendo di Monaco, può anche essere tornato nella sua città, eppure, casualità vuole che si trovasse proprio in quel centro commerciale. Il mistero rimarrà; speriamo siano solo coincidenze per lui fortuite professionalmente. Il 18 luglio 2016, nei pressi di Würzburg, Germania. Un 17enne afghano ferisce cinque persone su un treno a colpi d’ascia Nella sua stanza viene trovata la bandiera dell’ISIS (8). Ragazzo tranquillo, gentile. Forse depresso, ci raccontano, un pò come l’attentatore di Nizza, triste per la separazione. Capace anch’egli di autoradicalizzarsi in brevissimi tempi, montare in un treno e tentare la strage in nome del Daesh. E’ veramente possibile? E anche se fosse, è chiaro che il modello di integrazione proposto dall’Europa è un completo fallimento. Migliaia di rifugiati o di seconde e terze generazioni, che non dimostrano alcuna voglia né attaccamento al luogo in cui sono ospitati, e nel giro di poco o pochissimo tempo, divengono nemici della collettività.

E’ proprio la Germania a mostrarci questo schifoso spettacolo, in un’escalation dell’orrore: a Reutlingen, un siriano richiedente diritto d’asilo uccide una donna tedesca, per giunta incinta (9). Poi 22 luglio, Monaco di Baviera, centro commerciale. Ragazzo iraniano-tedesco, Ali Sonboly (difficile esserlo entrambi), cosiddetta vittima di bullismo e con problemi psichici, ci raccontano, pianifica già da un anno una sparatoria che mette in ginocchio, paralizza e sigilla un’intera città. Ci spiegano che è malato, vive a malapena con un sussidio che non gli consente nulla tranne che la mera sopravvivenza, che è stato in cura per la mente, senza successo. Eppure, nemmeno i media mainstream sono concordi nell’attribuire la colpa alla follia. Troppo semplicistica questa visione, senza alcun dubbio (10). Da notare che l’età media di questi attentatori è bassissima, dai 15 ai 25 anni massimo.

Anche a Monaco: sembrava fossero diversi, ma infine ci ritroviamo (sempre secondo la versione ufficiale) con due responsabili: un ragazzino di 18 anni, suicida, ed un sedicenne, in concorso di colpa per l’attentato (ma non in diretta partecipazione). Non è finita. Ansbach, un rifugiato siriano si fa esplodere, causando un morto e ferendo 12 persone. Stava, ufficialmente, anch’egli richiedendo asilo (11). Alla luce di questi fatti, la politica immigratoria tedesca o francese non stanno funzionando. Anzi, per essere più espliciti, si tratta per entrambi di un fallimento completo. E, ancora una volta, la Francia. Poco lontano da Rouen, Normandia, il Paese natale del Presidente Hollande. Saint-Etienne-du-Rouvray, in Normandia. Morto il parroco, feriti 3 ostaggi. Il 26 luglio 2016 si consuma uno degli attentati più provocatori e tremendi, soprattutto per il luogo scelto: una Chiesa. Il parroco, un signore di 86 anni, viene sgozzato sull’altare, un sacrificio per il Daesh.

Si tratta in questo caso di francesi nati a Rouen, sempre tranquilli e gentili. Innocui. Eppure, radicalizzati presto, talmente presto da uccidere un sacerdote e ferire tre ostaggi. Soldati dello Stato Islamico, si dirà. Al di là del fallimento delle politiche immigratorie e di diritto d’asilo, stiamo avendo un’estate di sangue. E’ una sorta di strategia della tensione, con obiettivi più o meno chiari. Stanno alimentando le nostre paure: ci costringono a stare barricati in casa, diffidandoci a passeggiare sul lungomare, al centro commerciale, o a partecipare ad una funzione religiosa. Destabilizzando l’Europa, si impedisce anche la pace in Medio Oriente. La Siria, con la scusa della lotta al terrorismo, viene martirizzata ulteriormente, come se già l’Occidente fosse a corto di errori. Benvenuti nella nuova strategia della tensione, dove i bersagli sono gli europei, impreparati ad affrontare una guerra almeno da 70 anni.

Fonti
1) www.ilmessaggero.it/primopiano/esteri/nizza_strage_governo_accusa_auto_polizia-1868...
2) www.lecourrierderussie.com/societe/2016/07/attentat-nice-russe-temoignage-camio...
3) www.corriere.it/esteri/16_luglio_24/nizza-nuove-accuse-ministero-interni-pressioni-cancellare-fimati-promenade-de72019c-5182-11e6-a1bb-4fa8da21b0...
4) www.gutjahr.biz/en/about/
5,6,7) www.ilsecoloxix.it/p/mondo/2016/07/25/ASV8VJeD-richard_ripreso_gutjah... www.leggo.it/news/esteri/video_monaco_nizza_girati_da_stessa_persona_giallo_circola-18758... www.journalism.co.uk/news/how-one-reporter-covered-attacks-in-nice-and-munich-with-a-mobile-phone/s2/...
8) www.corriere.it/esteri/16_luglio_18/germania-uomo-armato-ascia-ferisce-20-persone-un-treno-80a5604c-4d2a-11e6-b4d6-1a2d124027...
9) www.ilfattoquotidiano.it/2016/07/24/germania-uccide-una-donna-e-ferisce-altre-due-persone-con-machete-killer-e-profugo-siriano/...

Valentino Quintana
31 luglio 2016
www.opinione-pubblica.com/tutto-cio-che-non-torna-degli-attentati-...
wheaton80
00domenica 7 agosto 2016 20:33
"Attentato" di Nizza: un altro false flag

Lo schema è sempre il medesimo: immagini sfocate e riprese video mosse dalle quali non si evince assolutamente alcunché. Tra i vari filmati, il video (http://video.corriere.it/racconto-filmato-marco-rampoldi-italiano-che-sta-nizza/2077447e-4a19-11e6-8c21-6254c90f07ee) che riprenderebbe un autocarro dirigersi verso una zona oscurata dagli alberi (si racconta che il mezzo abbia falciato decine di persone), è stato realizzato, guarda caso, da un regista teatrale che - che coincidenza! - abita di fronte alla Promenade des Anglais! Ricordiamo che in casi precedenti, a partire dal giorno 11 settembre 2001, per passare agli episodi di Parigi, tra i "testimoni" spuntavano sempre registi, redattori, operatori, dipendenti di reti televisive ecc… Curioso il dettaglio che vede i documenti trovati (così riferiscono) sul camion del presunto attentatore, "smarriti" due anni or sono, e l'episodio fu regolarmente denunciato dal legittimo proprietario:

www.today.it/mondo/documenti-terrorista-nizza-twitter.html

E che dire delle armi giocattolo ritrovate sul mezzo?

www.ilgiornale.it/news/cronache/nizza-trovati-fucili-giocattolo-giallo-sulle-armi-nel-tir-1284...

Basterebbe anche solo applicare il principio della sineddoche per capire che siamo al cospetto di una sceneggiata. Se nel caso nizzardo, si è dimostrato, oltre ogni ragionevole dubbio, che sul teatro del vaudeville, si trovavano dei manichini, dobbiamo ancora ipotizzare che sia stata perpetrata una strage vera?

3.bp.blogspot.com/-TYN9_cPh3Pk/V4s7mwNMFnI/AAAAAAAAbyw/xnIx-lIfcwQ8mF-GilA42DEJZ62_lcGIQCLcB/s1600/Manichino%2BN...

Che senso ha portare dei fantocci sul luogo di un’effettiva carneficina? Principio della sineddoche significa che un elemento fittizio rende fittizio (la parte vale per il tutto) l’intero accadimento. Se tuttavia non si è convinti di ciò, indagando con pazienza, si possono reperire altre incongruenze che fanno saltare la ricostruzione dei media mainstream. Osservate, ad esempio, le foto che rappresenterebbero l'autocarro usato per investire i passanti: il parabrezza si presenta completamente crivellato di colpi, eccetto che nella zona del guidatore, mentre i vetri laterali sono intatti. Strano, vero?





Ma non è finita qui: spunta fuori un altro filmato a bassa risoluzione, mosso, scuro, sfocato e sul selciato vengono esibiti quelli che dovrebbero essere dei cadaveri straziati. Invece che cosa vediamo? Come si accennava sopra, dei manichini!

www.youtube.com/watch?v=JpudI5y3Zzo&feature=youtu.be

Ovviamente ho pubblicato un fermo immagine eloquente su Facebook. Risultato? Sono stato sospeso per 7 giorni, con l'accusa di aver pubblicato materiale "che minaccia o promuove violenza o sfruttamento sessuale" (sic).

3.bp.blogspot.com/-EEmX2XFSEkQ/V4s8wzBjTpI/AAAAAAAAbzY/a_1gRlV-Vq0i4JXuJ1Pugq_ikAXAyqpFwCLcB/s1600/Sospeso%2Bper%2B7%2Bgi...

4.bp.blogspot.com/-l3GcbBp9qbQ/V4s8dH9NYYI/AAAAAAAAbzQ/I2g2KegBC4M-BT04TTy5rxiTYFh4rYeQwCLcB/s1600/Materiale%2Bporno%2Bun%2Bc...

Anche il video che segnalava la messa in scena è stato prontamente rimosso da You-Tube.



Nel contempo si sono verificate due violazioni di account con richiesta di reset della password ad account sospeso (https://1.bp.blogspot.com/-uLwYfenGmYk/V4s9snFLF2I/AAAAAAAAbzo/KbuvvkioGcUcswhJtCfDnXAp795ReCw6gCLcB/s1600/Reset%2BPassword.jpg) ed inoltre mi è pervenuta codesta colorita minaccia:

3.bp.blogspot.com/-cMThq-F-BQ0/V4s30euwJWI/AAAAAAAAbyc/X0mU3Qs1ljIpaeVphzDZr68VmrDaaiWXQCLcB/s1600/Minacce%2Bed%2Binsulti%2Balla%2Bm...

E' proprio vero che queste occidentali sono delle "democrazie" che esportano "democrazia"...

"Il modo più semplice per ottenere il controllo di una popolazione è il compimento di atti di terrorismo. Il popolo non farà clamore per le leggi, se la loro sicurezza personale è in pericolo". - Joseph Stalin



Intanto sul web si dà notizia del ritiro del film d’azione, “Bastille Day”. Film franco-americano prodotto da Anonymous Content, Immagini Vendôme, TF1 Films Production e Studio Canal. L’action movie narra di un attentato terroristico in Francia nell’anniversario della presa della Bastiglia e organizzato dal Ministero degli Interni, sul quale sono chiamati a far luce un truffatore americano ed un agente della CIA.

en.wikipedia.org/wiki/Bastille_Day_(film)

Rosario Marcianò
17 luglio 2016
straker-61.blogspot.it/2016/07/attentato-di-nizza-un-altro-false-flag.html#.V6d...
wheaton80
00domenica 7 agosto 2016 22:12
Hollande ordina a Nizza: cancellate tutte quelle immagini

Il Municipio di Nizza ha ricevuto una ingiunzione di sequestro dalla Procura di Parigi: cancelli “completamente” le 24 ore di immagini riprese da sei telecamere di sorveglianza (specificamente nominate e numerate) che hanno ripreso l’attentato del 14 luglio, e anche “tutte le scene che dall’inizio dell’attentato hanno avuto luogo sulla Promenade des Anglais”. Lo denuncia il Figaro – si noti, il più mainstream del giornali – riportando una frase pronunciata da una (anonima) fonte del Comune di Nizza:“E’ la prima volta che ci si chiede di distruggere delle prove”. Aggiungendo:“La città di Nizza e il centro di videosorveglianza potrebbero essere perseguiti se lo fanno, e del resto gli agenti responsabili del dispositivo non hanno la prerogativa di fare tali operazioni”. La richiesta (continua il Figaro) sembra tanto più stupefacente perché lo SDAT (Sotto-Direzione Antiterrorismo, una specie di Digos) ha inviato da venerdì del personale allo scopo di recuperare le 30mila ore di videosorveglianza legata ai noti eventi. La Procura di Parigi (il Parquet), alla richiesta di spiegazioni da parte del Figaro, ha spiegato che la misura mira a “evitare la diffusione non controllata e non padroneggiata di immagini” (sic). Quanto alla polizia nazionale, ecco la sua ‘spiegazione’, se così si può chiamare:“Sulle mille telecamere installate a Nizza, 140 presentavano elementi d’inchiesta interessanti. La polizia giudiziaria ha recuperato il cento per cento di queste immagini. La Polizie e il Parquet hanno chiesto di cancellare le immagini di queste 140 per evitarne l’utilizzo malevolo, preoccupati per la dignità delle vittime e la ripresa di queste immagini da siti jihadisti a scopi di propaganda”. La distruzione deve essere ‘completa’ perché, ecco completata la spiegazione, è impossibile procedere a distruzione parziale di questo tipo di materiali. Fin da sabato l’Eliseo (ossia Hollande) aveva chiesto di avere le copie delle immagini dell’attentato, che gli sono state recapitate in CD.

La polizia giudiziaria si era precipitata già poche ore dopo per fare “una recensione delle telecamere in presa diretta con gli eventi”. “Bisognerà cancellare anche quel CD?”, dice sarcastica una fonte a Nizza. La cosa più stupefacente è che siano dei media mainstream a non accettare la “versione ufficiale”. L’altro ieri è stata Libération a rivelare quel che i nostri lettori sapevano già da un giorno, ossia che la Promenade, quella sera, “non era protetta dalla polizia nazionale” ma solo da una piccola transenna dei vigili urbani – perché la polizia, che fino a poche ore prima aveva sbarrato il lungomare con due furgoni messi di traverso durante la parata militare, se n’era andata. Incredibile la reazione contro il giornale della gauche-caviar del Ministro dell’Interno:“Complottisti!”. Valls ha fatto l’offeso:“Intollerabile che si dubiti della parola del governo. Siamo trasparenti” (http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/07/21/strage-di-nizza-liberation-la-promenade-non-era-protetta-dalla-police-nationale/2922757/). Adesso è la volta del Figaro (che sta con Sarkozy). Vedremo gli sviluppi nelle prossime ore. Probabilmente Hollande invidia in queste ore Erdogan, che in nome della lotta al terrorismo islamico sbatte in galera i giornalisti e li sostituisce con i suoi servi. Ma anche questa pretesa, di cancellare elementi di prova, dimostra due cose: che Hollande ha qualcosa da nascondere, ovvio; ma soprattutto, che in un Paese europeo, e in quello in cui è nata la ‘democrazia’, al potere si covino pulsioni dispotiche. Impunite. Il governo ancora non ha spiegato quello strano video preso da qualcuno subito dopo che il camion bianco s’è fermato crivellato di colpi, in cui degli agenti armati (o con la divisa di agenti) buttano a terra un individuo, lo picchiano e lo portano via. Eppure si poteva ammettere: nella tensione e confusione del momento, i nostri agenti hanno commesso un errore di persona, hanno pestato uno che non c’entrava...



Se volete sapere come mai il vostro modesto cronista ha denunciato prima di Libération che quella sera la polizia aveva rimosso gli sbarramenti poche ore prima dell’attentato, la risposta è facile: leggendo su Panamza, il sito del giornalista blogger Hicham Hamza (francesissimo d’origine maghrebina), che per le sue rivelazioni è perseguito da non so se sei o sette denunce dal governo Valls. Se visitate il sito anche oggi, vedrete altri video interessanti. Quello dove un sopravvissuto alla strage, un turista russo di nome Bai Parchoev, dal lettino del pronto soccorso, testimonia:“Non capisco perché si continui a parlare di ‘un’ terrorista. Erano due! Uno guidava, e l’altro sul sedile passeggeri – quello che ha sparato” (Mohamed Lahouaiej Bouhlel ha sparato con la sua pistola 7.65 ad un agente che ha cercato di affiancarlo. Come si ricorderà, un giudice ha ammesso che il cadavere del LGBT - radicalizzato - improvvisamente era sul sedile passeggeri, non alla guida).

www.lecourrierderussie.com/societe/2016/07/attentat-nice-russe-temoignage-camio...

C’è anche la testimonianza in video di una ragazzina, presente alla strage, che ha visto “un uomo armato uscire dal camion”… ma non vorrete credere a una bambinetta. Credete ad Hollande. C’è anche la storia di Richard Gutjahr, strana figura attore-e-giornalista tedesco, che era lì ‘per caso’ ed ha filmato la corsa stragista del camion, gridando subito (si sente nel suo video):“Attentato terroristico!”: aveva già capito tutto. Come mai? Forse perché questo Gutjahr è sposato con l’isrealiana Einat Wilf; che non è solo un’israeliana, ma anche una ex deputata della Knesset, del partito di Netanyahu, e uscita dai servizi d’intelligence militari.

www.panamza.com/170716-nice-gutjahr-wilf/



Abbiamo già raccontato del turista Damien Zamon che ha detto al Telegraph:“Non sono andato a vedere i fuochi d’artificio, perché mio padre – Israel Zamon – mi ha supplicato di non andare sulla Promenade, ché ci sarebbe stato un attentato”. Israel Zamon.

www.panamza.com/170716-nice-zamon

Maurizio Blondet
22 luglio 2016
www.maurizioblondet.it/hollande-ordina-nizzacancellareleimmaginidellecameresorve...
wheaton80
00lunedì 8 agosto 2016 23:56
La poliziotta di Nizza che ha sfidato il governo:"Mentono sulla strage, ho le prove"



Le notizie sbalorditive sulla vicenda giudiziaria di Adel Kermiche, lo sgozzatore diciannovenne del vecchio parroco di Saint Etienne du Rovray, scarcerato quattro mesi fa con un inutile bracciale elettronico alla caviglia, rilanciano il problema delle manchevolezze degli apparati di sicurezza francesi. E quindi il caso di Sandra Bertin, la dirigente della polizia di Nizza che, per non aver assecondato la versione ufficiale, è stata denunciata per diffamazione dal Ministro dell’Interno.

Per la poliziotta una pagina facebook con 50mila fan
Una pagina Facebook intolata “Soutien à la policière qui a dénoncé les pressions” ha raccolto in pochi giorni più di 50mila fan e prodotto migliaia di condivisioni; analoghi i risultati su Twitter. Un movimento di opinione che pone una domanda radicale: la polizia protegge le persone o il governo? “Un donna con la schiena dritta - scrive Marcello Foa nel suo “Blog delle stelle” - che però ora viene sottoposta a pressioni indicibili. Il Ministro Cazeneuve l'ha denunciata per diffamazione, il governo continua a rilasciate dichiarazioni durissime contro di lei, a cominciare dal Premier Valls… Roba da far vacillare chiunque. E invece la Bertin non arretra e non ritratta una virgola. La polizia e il sindaco di Nizza si sono schierati al suo fianco. Credono alla loro agente, che d'altronde non ha ragioni per mentire”.

Sandra Bertin l’ha fatta davvero grossa
Il Ministero dell’Interno in un primo momento si era illuso di poter facilmente condizionare questa poliziotta di provincia che la notte del 14 luglio era la responsabile della sala operativa che gestisce le 1.300 telecamere di Nizza, anche quelle piazzate nella Promenade des Anglais. Subito dopo la strage, ad avanzare dubbi sull’efficacia dell’apparato di sicurezza, era stato lo stesso ex sindaco, e attuale Presidente della Regione, Christian Estrosi. La replica del governo era stata categorica. Prima una nota ufficiale dove si affermava che “Il controllo del perimetro (della Promenade) era affidato nei punti più sensibili a delle squadre della polizia nazionale rinforzate da effettivi di quella municipale”, poi una dichiarazione del Premier Manuel Valls durante il dibattito all’Assemblea Nazionale:“Non permetto di dire che ci sono stati difetti laddove non ce ne sono stati. Non potrò mai accettare l’insinuazione vergognosa che tutto questo poteva essere evitato. Affermarlo è screditare le nostre forze di sicurezza che combattono tutti i giorni”.

In questo clima di concitata apprensione arriva la bomba

Un’inchiesta del quotidiano Libération che, anche con prove fotografiche, dimostra che la sera della strage a controllare l’accesso alla Promenade des Anglais c’erano solo gli agenti della polizia municipale, mentre della Guardia Nazionale non c’era nemmeno l’ombra. Il rapporto che Sandra Bertin ha l’incarico di redigere diventa fondamentale. E’ la persona che, attraverso le videocamere, ha il quadro completo della situazione durante la folle corsa del TIR e dei momenti immediatamente precedenti. Il suo racconto a Le Journal du Dimanche è come un pugno in faccia alla versione ufficiale. La Bertin non solo la smentisce ma denuncia di aver subito pesanti pressioni per adeguare il suo report alle tesi governative. In particolare racconta di aver ricevuto da un dirigente del Ministero dell’Interno la richiesta di indicare nel rapporto “le due postazioni della guardia nazionale”. Solo che queste due postazioni a lei non risultano. “Ho risposto - racconta nell’intervista - che avrei scritto solo quello che avevo visto. O che forse c’era la Polizia di Stato, ma non mi è apparsa nei video. Quella persona mi ha quindi chiesto di inviare per posta elettronica una versione modificabile del rapporto per “non ribattere tutto” (…). Alla fine, ho inviato per e-mail una versione PDF non modificabile e una modificabile. Poi, qualche giorno dopo, la sottodirezione antiterrorismo mi ha chiesto di cancellare i nastri di sei videocamere menzionate nel mio rapporto, quelle relative alla strage”. Nella stessa intervista, per togliere qualunque dubbio sulla sua determinazione a non tacere nulla,Sandra Bertin aggiunge che se gli agenti municipali di Nizza quella sera del 14 luglio avessero avuto un armamento adeguato - per esempio quello in dotazione alla Polizia di Stato - sarebbero stati in grado di fermare la corsa del TIR prima che la strage assumesse le dimensioni catastrofiche che il mondo ha conosciuto.

Non è un buon periodo in Francia per le versioni ufficiali del governo
Mentre sui social esplode la campagna di solidarietà verso Sandra Bertin, oggi Le Monde pubblica una dettagliata ricostruzione delle circostanze che hanno portato alla liberazione di Kermiche Adel, benché dal marzo del 2015 fosse accusato di "associazione a delinquere in relazione con un'impresa terroristica" per aver cercato di unirsi a gruppi jihadisti in Siria. E’ la storia di un finto pentimento ("Sono un musulmano in base ai valori di misericordia, di bontà”, raccontava) che non è stato capito dai giudici, i quali hanno deciso di lasciare il futuro killer del parroco di Saint Etienne du Rovray nonostante il parare contrario della Procura.

Giovanni Maria Bellu
27 luglio 2016
notizie.tiscali.it/esteri/articoli/poliziotta-nizza-smentito-...
wheaton80
00martedì 9 agosto 2016 18:10
Terrorismo, qualcosa non torna…

Stragi su stragi. Senza tregua. Quasi una al giorno, ormai. Chissà perché, poi, questi orrendi attentati si abbattono sempre nei luoghi pubblici, facendo strage di povera gente, di persone comuni, lavoratori e disoccupati, ragazzi e studenti. Mai una volta – avete notato? – che l’ira delirante dei terroristi si abbatta nei luoghi del potere e della finanza. Mai. Mai un signore della finanza colpito, mai uno statista, mai un “pezzo grosso” dell’Occidente. Strano, davvero, che i pazzi alfieri del terrorismo, che in teoria – si dice – avrebbero dichiarato guerra all’Occidente non prendano di mira chi l’Occidente davvero lo governa. Se non ci dicessero un giorno sì e l’altro pure che il terrorismo islamico ha dichiarato guerra all’Occidente si avrebbe quasi l’impressione che si tratti di una guerra di classe – gestita poi da chi? – contro lavoratori, disoccupati, classi disagiate: una lotta di classe tremenda, ordita per tenere a bada i dominati, per tenerli sotto tensione, proprio ora che, mentre stanno perdendo tutto, iniziano a sollevarsi (è il caso della Francia della “loi travail”, uno dei Paesi più colpiti dal terrorismo). E intanto, a reti unificate, ci fanno credere che il nostro nemico sia l’Islam e non il terrorismo quotidiano permanente dell’economia di mercato.

Ci fanno credere che il nemico, per il giovane disoccupato cristiano, sia il giovane disoccupato islamico e non il delocalizzatore, il magnate della finanza, il fautore delle “riforme” che uccidono il mondo del lavoro: il conflitto Servo-Signore è, ancora una volta, frammentato alla base. Nell’ennesima guerra tra poveri, della quale a beneficiare sono coloro che poveri non sono. Il terrorismo, quali ne siano gli agenti, è un’arma nelle mani dei potenti: fa il loro interesse. E lo fa per più ragioni. Intanto, perché frammenta il conflitto di classe e mette i servi in lotta tra loro (Islamici vs Cristiani, Orientali vs Occidentali): lo “scontro di civiltà” di Huntington va a occultare la “lotta di classe di Marx”. Il tutto condito con le tirate à la Fallaci. In secondo luogo perché attiva il paradigma securitario, modello “Patriot Act” USA: per garantire sicurezza, si toglie libertà. Et voilà, il gioco è fatto. In terzo luogo, si crea adesione al partito unico della produzione capitalistica anche in chi avrebbe solo motivi per contestarla: l’Occidente “buono” contro l’Oriente cattivo e terrorista. In quarto luogo, si prepara il terreno – prepariamoci – per nuove guerre: guerre in nome del terrore, come fu in Afghanistan (2001) e non molto tempo fa con i bombardamenti in Siria. Il terrorismo diventa una “opportunità” - sit venia verbo – per guerre di aggressione imperialistiche. Questo lo scenario. V’è poco da stare allegri. Ma è meglio essere informati, se non altro.

Diego Fusaro
26 luglio 2016
www.ilfattoquotidiano.it/2016/07/26/terrorismo-qualcosa-non-torna/...
wheaton80
00mercoledì 10 agosto 2016 15:24
22 luglio 2016: efferata frode a Monaco di Baviera

www.youtube.com/watch?v=vj9XPfP6g0U

22 luglio 2016, centro commerciale Olympia di Monaco: si perpetra il solito inganno mediatico. La strategia della tensione e della mistificazione, finalizzata a distruggere le ormai residue garanzie democratiche in nome della "sicurezza", si attua questa volta con una pseudo-carneficina a Monaco. Subito è diffuso un filmato che mostra acquirenti feriti o uccisi nel centro commerciale, ma il video in realtà si riferisce ad un'esercitazione condotta qualche mese fa nel Regno Unito (http://www.sostenitori.info/video/video-esercitazione-anti-terrorismo-della-polizia-inglese). Nel documento, spacciato da molti media di regime (RAI compresa) come autentico, si nota, però, che le "vittime" dell'"attacco" portano le cuffie (ed occhiali di protezione) per non essere assordate dagli spari e dalle esplosioni a salve. Le immagini sono eloquenti. Sono immagini che sono state deliberatamente degradate per evitare che se ne rilevasse il carattere spurio. Tuttavia, visto che molti si sono presto accorti dell'imbroglio, i "giornalisti" si sono scusati, asserendo di averle mandate in onda "per sbaglio". E' la solita, inverosimile giustificazione già addotta in occasione della farsa allestita allo scalo aeroportuale di Bruxelles. Allora furono adoperate riprese, sempre di Russian TV, relative ad un attentato compiuto a Mosca qualche anno fa. Anche in quel caso il materiale video fu manipolato per occultarne la vera fonte. Se veramente fosse stato un errore dovuto alla foga di trasmettere i fatti quasi in presa diretta, perché è stato (nuovamente) cancellato il logo di RT? Sia i farabutti al potere sia i pennivendoli preferiscono apparire inetti, incapaci, piuttosto che far capire alla popolazione quello che sono veramente: dei bugiardi incalliti e dei delinquenti!

Rosario Marcianò
23 luglio 2016
straker-61.blogspot.it/2016/07/22-luglio-2016-efferata-frode-monaco-di.html#.V6s...
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 16:43.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com