Ucciso "intoccabile"15enne per una lettera d'amore

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Ghergon
00lunedì 24 novembre 2008 13:38
l'omicidio è avvenuto a Patna, uno dei villaggi del Bihar, nell’est del Paese

Ucciso "intoccabile"15enne
per una lettera d'amore



Aveva scritto a una ragazza di casta superiore: è stato gettato sotto un treno davanti alla madre

Manish è stato preso mentre andava a scuola. È stato picchiato, bastonato, portato per le strade del villaggio con la testa rasata, e poi gettato sotto un treno, sotto gli occhi della madre. E tutto questo perché Manish Kumar, 15 anni, aveva osato scrivere una lettera d’amore a una ragazzina di una casta diversa dalla sua. Rompendo una regola che, seppure ufficialmente abolita, continua a esistere - e a uccidere – in India.

GUERRA TRA «INTOCCABILI» - L'omicidio è avvenuto giovedì a Patna, uno dei villaggi del poverissimo stato del Bihar, nell’est del Paese. La polizia – spiega alla Reuters il sovrintendente del distretto di Kaimur, Rajesh Kumar - ha arrestato sei uomini e sospeso un agente, incapace di impedire il massacro. Incapace di impedire che la madre del ragazzo, Lalit Devi, osservasse «inerme le ruote del treno che lo uccidevano, mentre chiedevo pietà», come la donna ha detto in caserma. Il ragazzino apparteneva ai Ravidas, una delle molte suddivisioni della casta dei Dalit, gli «intoccabili». Storicamente i Ravidas lavorano come conciatori – un’occupazione che in India, dove la mucca è animale sacro, viene considerata impura. Per questo, pur essendo come i Ravidas «intoccabili», i Dhobi – il gruppo cui appartiene la ragazza di cui Marish si era innamorato, gruppo storicamente dedito alla tintoria - sono una sottocasta superiore. Per questo una semplice lettera d’amore, spedita ad agosto ma scoperta pochi giorni fa dai genitori, è un affronto intollerabile. Da lavare col sangue.

LE CASTE - «La crudeltà di questo assalto ha destato un grande interesse, ma incidenti simili sono tutt’altro che rari», ha detto il sociologo Prakash Louis. Il sistema delle caste, infatti, continua a sopravvivere nella «più grande democrazia del mondo». E, pur senza valore giuridico, continua a dividere gli indù in quattro caste – i Bramini, o sacerdoti, i Kshatriya o guerrieri, i Vaishya, mercanti o contadini, e i Sudra, artigiani. Al di fuori del sistema restano gli «intoccabili», I Dalit. E nonostante le molte leggi approvate, dall’indipendenza dell’India, per cancellare le discriminazioni, poco è cambiato nella società. I pasti, le occupazioni, i luoghi di preghiera sono rigidamente separati. Sui siti di appuntamenti (come Shaadi.com) si può specificare a quale casta si appartiene. E anche nei cimiteri cattolici – una religione per cui le caste non esistono – le tombe sono raggruppate per casta.

LE ECCEZIONI - Gli episodi positivi – come quello di Rajeev Singh, 45 anni, della casta dei Vaishya, sposato da 18 anni con Anita Pharti, 42enne Dalit – sono un’eccezione. «Noi siamo stati fortunati» spiega Rajeev al Washington Post. Nonostante il matrimonio tra membri di caste diverse sia legale da 50 anni, e di recente sia incentivato dal governo con buoni da mille dollari, il numero di omicidi «d’onore» è cresciuto, rivela la All India Democratic Women’s Association. Sette i casi, solo nell’ultimo mese. «Questo indica che la nuova generazione sta lottando per la libertà di sposarsi fuori dalle caste» spiega Shashi Kiran, giudice nella Corte Suprema Indiana. Casi come quello di Shubash Chander, 57 anni, immigrato indiano a Chicago, che a gennaio ha ucciso figlia, genero e nipote «perché quel matrimonio era al di fuori dalle caste», testimoniano, dice Kiran, «che siamo una società che lotta ancora con il cambiamento». Una lotta che giovedì ha ucciso anche il piccolo Manish, con la sua lettera d’amore.

Davide Casati
23 novembre 2008
Ghergon
00lunedì 24 novembre 2008 13:46
ricordiamo che per questa illuminatissima religione esiste il sistema delle rinascite che da il via alle caste.
Chi è rinato più volte fa parte di caste superiori ed è più puro di chi non è rinato.
Chi non è rinato è un delit e i delit sono considerati intoccabili dalle caste, cioè più immondi dello sterco e se un puro di casta rinato più volte toccasse un delit si infetterebbe...da qui un odio immondo e un razzismo allucinante.

Inutile dire che tutti noi occidentali siamo per questa gente delit e che siamo considerati quindi peggio della cacca di animale, compresi noi cristiani...

eppure ci sono europei che stravedono per la religione indù e tibetana che rompe con le frottolle delle rinascite...
sa sapessero anzi se capissero questi apostati della loro fede cristiana come vengono considerati dai loro "amici" puri...
=Foxtrott=
00lunedì 24 novembre 2008 14:17
non mi sorprenderebbe che fra molti di questi "intoccabili" ci possano essere molti convertiti al cristianesimo.


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