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L'articolo seguente tenta, ancora volutamente senza alcun rispetto per il linguaggio "politicamente corretto", di analizzare più in dettaglio gli aspetti di ciò che ormai viene definito il "nuovo ordine mondiale", previsto per la futura umanità "globalizzata", oltrechè gli aspetti dell'individuo androgino, caro alla "ideologia di genere" e al femminismo antagonista, individuo ormai in fase avanzata di "costruzione" nelle nazioni occidentali. Costruzione che viene fatta progredire in maniera quasi inosservata, nella consapevolezza che troverebbe una fiera opposizione qualora fosse CHIARAMENTE recepito ciò che essa comporta in termini di cancellazione dei principi fondamentali della legge morale naturale.
Per esigenze di esposizione, l'articolo è stato suddiviso in vari paragrafi che verranno proposti singolarmente, in successione:
1) Ingegneria sociale; 2) "Nuovo Ordine Mondiale" e femminismo; 3) Radical femminismo, cancro dell'Occidente in metastasi avanzata; 4) Femminismo: come olagiare il cervello delle donne; 5) Demonizzazione del maschile; 6) I "maschi pentiti": missionari del verbo femminista.
CHI STA FABBRICANDO L'UMANITA' BISESSUALE?
1) INGEGNERIA SOCIALE
1.1 Politica e "politicamente corretto"
1.2 Il modello tedesco
1.3 Pratiche di sessualizzazione
1.4 Situazione in Italia
1.5 Il caso del prof. Spitzer
1.6 Parola d'ordine UE: "sradicare l'omofobia"
1.7 Effetti già visibili della sessualizzazione
NOTE
1.1 Politica e "politicamente corretto"
La "fabbricazione" dell'individuo androgino procede quasi senza ostacoli, nell'ambito delle cosiddette "politiche famigliari" dei Governi delle modernissime e avanzatissime nazioni occidentali, orgogliose della loro capacità di dare lezioni di democrazia al resto del pianeta.
Ciò nel SILENZIO COLPEVOLE dei politici, pure di quelli che, per collocazione di seggio parlamentare, dovrebbero essere i più critici ed attivi nel contrasto al relativismo etico imposto da una minoranza tutt'altro che rappresentativa, tesa a favorire la sessualizzazione della società con metodi che scavalcano dibattito e verifica democratica, demonizzando e minacciando chi si oppone, proprio come se ci trovassimo in un regime pre-totalitario.
Questo silenzio colpevole è mantenuto perchè un'inchiesta pubblica effettuata a fondo sulle "politiche famigliari", rientranti nell'ambito di veri e propri progetti di "ingegneria sociale" (in piena attuazione anche in Europa) implicherebbe l'andare contro il "POLITICAMENTE CORRETTO" inculcato nel corso degli ultimi decenni attraverso un pesante condizionamento (un vero e proprio lavaggio del cervello) attuato dalla gran parte dei media, soprattutto la tv.
Questo discorso potrebbe partire da uno qualsiasi dei Paesi dell'Occidente, soprattutto del Nord Europa, con la Norvegia come caso limite; poichè però si sono resi disponibili alcuni dati aggiornati circa la situazione in GERMANIA (da un articolo della rivista "Tempi", N.35 del 30.08.2007, recensione di Ruby Gabriele), ecco che il Ministero per la Famiglia tedesco si presta bene per capire come vengano indirizzati i soldi dei contribuenti in certi Paesi, nella promozione di strategie di sviluppo di ingegneria sociale ispirate dalla cosiddetta "ideologia di genere" (gender theory), tanto da paventare che anche in Italia venga (verrà) seguito lo stesso andazzo.
1.2 Il modello tedesco
Le strategie per raggiungere il controllo demografico, nel caso del modello tedesco, sono elaborate da un Gruppo di lavoro interministeriale per il Gender Mainstreaming (Ima Gm, letteralmente, genere sociale da evidenziare quale interesse primario) che, per realizzare tecnicamente la RISTRUTTURAZIONE DELLA SOCIETA', si avvale della consulenza del Centro di competenza gender presso l'Università di Berlino (finanziato dallo stesso Ministero per la Famiglia). Altri centri si trovano ad Amburgo e Monaco ma i metodi sono estesi a tutta la Germania. L'istruzione sessuale viene impartita ai bambini dalla Centrale federale per l'istruzione sanitaria BZgA che sottostà al Ministero della Famiglia.
In questi centri l'ideologia di genere viene trasformata in realtà sociale tramite la sessualizzazione dei bambini e degli adolescenti sotto il completo controllo VIRTUOSO dell'apparato politico. E' attraverso di essi, nel silenzio più completo dei maggiori interessati (i partiti politici, persino le associazioni cristiane e musulmane e, soprattutto, gli stessi genitori) che l'ETEROSESSUALITA' VIENE FATTA PASSARE PER ANOMALIA ed i modi di vita bisessuale, omosessuale e transessuale considerati equivalenti alla sessualità di uomo e donna!
"I bambini vengono lasciati in mano di esperti del settore a partire da un anno, seducendoli per una sessualità ridotta a soddisfazione del piacere senza legame coniugale, IMPRIMENDO L'INSINUAZIONE DELL'EQUIVALENZA DI OGNI FORMA DI PRASSI SESSUALE (omo-bi-transessuale) e minando nel contempo l'autorità dei genitori."
Tale condizionamento ha lo scopo di favorire l'avvento di una società di UOMINI SESSUALMENTE VARIABILI, elogiata dal prof. Veronesi e cara ai propugnatori delle ideologie di genere, che si sta realizzando in molti Paesi (ma soprattutto in Occidente) attraverso la manipolazione della psicologia dei bambini già negli asili nido di Stato, nell'evidente disorientamento paralizzante della maggior parte dei genitori.
Il(la) Ministro per la Famiglia Ursula von der Leyer (appartenente ad un cosiddetto "Partito Cristiano Democratico"?!?!) si batte per una vera e propria statalizzazione dell'educazione dei bambini, sostenendo che l'assistenza professionale ai piccolissimi SIA MEGLIO della crescita affidata alla custodia naturale della madre. Le educatrici sono chiamate a trasmettere i "giusti valori" ai piccoli negli asili nido e scuole materne, costituendo allo scopo "una garanzia". Lo stesso ministro ha spinto fortemente sul Governo per un INCREMENTO A TAPPETO DEGLI ASILI NIDO.
Ciò potrebbe anche non avere inconvenienti qualora i genitori potessero sorvegliare sui "valori" che potrebbero plasmare menti giovanissime ed estremamente ricettive, se non fosse che l' "ideologia del genere" qualifichi le differenze di genere (maschile e femminile) NON NATURALI, BENSI' IMPOSTE DALLE CONVENZIONI SOCIALI, TRA L'ALTRO ESSENDO I GENERI INTERCAMBIABILI FRA LORO.
Guarda caso, spiega l'articolo citato, andando alla pagina Internet dello stesso ministero tedesco si legge: "Il termine 'gender' indica i ruoli socialmente e culturalmente definiti dalla sessualità di uomini e donne. Questi, diversamente dalla sessualità biologica, VENGONO APPRESI, dunque SONO ANCHE MODIFICABILI." [NOTA 1]
Per ottenere ciò lo Stato DEVE ARRIVARE A MANIPOLARE le giovani vite "sessualizzandole" IL PRIMA POSSIBILE, adoperandosi perchè la distinzione sessuale tra uomo e donna e l'eterosessualità come condizione naturale normalizzata siano rimosse.
1.3 Pratiche di sessualizzazione
Dall'articolo della rivista "Tempi" sopra citato si possono trarre utili indicazioni sugli opuscoli informativi che il BzgA, con autorizzazione del Ministero della Famiglia, distribuisce ai genitori, insegnanti e studenti. Da tali Vademecum sono tratte le frasi successive:
BAMBINI DA 1 A 3 ANNI: i genitori vengono invitati a "unire il necessario al piacevole, solleticando, accarezzando, coccolando il bambino, quando lo si lava nei più diversi punti del corpo. La vagina, e soprattutto il clitoride, vanno scoperti evitando il più possibile di concentrarvi l'attenzione, nominandoli e attraverso amorevole contatto."
L'esplorazione infantile dei genitali degli adulti "può destare stati d'eccitazione negli adulti".
"Si tratta di un segno di sviluppo salutare di suo figlio se usa generosamente la possibilità di procurarsi piacere e soddisfazione."
Se ci sono bambine (comprese fra uno e tre anni!) che "afferrano anzitutto oggetti che le aiutano ...(non si deve)... usare questo come scusa per impedire la masturbazione".
Il Vademecum troverebbe poi "incoraggiante il fatto che anche padri, nonne, zii o baby-sitter gettino uno sguardo su questo scritto informativo e si lascino intrigare sentendosi coinvolti."
SCUOLA MATERNA: da una canzone su "naso, pancia e sederino" è tratta la seguente:
"Se guardo il mio corpo e lo tocco scopro sempre che cosa è mio. Abbiamo una vagina...E' qui sotto la pancia, tra le mie gambe. Non è solo per fare pipì e se la tocco, si, si, formicola graziosamente. Puoi dire 'no', puoi dire 'si', puoi dire 'ferma', oppure 'ancora una volta così', 'così non posso', 'così mi piace molto', 'oh, avanti così' ".
ELEMENTARI: A nove anni iniziano le lezioni di "educazione sessuale"sulla contraccezione, poichè giochi innocenti potrebbero tramutarsi in gravidanze. I bambini si esercitano a infilare preservativi di plastica, per ottenere la "patente per l'uso del preservativo".
In una brochure sulle questioni femminili si dice: "Così come la maggior parte della gente è curiosa circa il sesso, molti si chiedono anche che cosa facciano le lesbiche a letto (o altrove)"..."Per ragazze che siano assieme ad altre ragazze accade ciò che accade alle altre coppie: fanno tutto ciò che può dare piacere: baciare, accarezzare, con la bocca, con la lingua o con i piedi. Così come nel sesso tra uomo e donna, dipende dalla fantasia, dalle esperienze, dalla fiducia reciproca, da fino a che punto la coppia intenda spingersi".
DA DIECI ANNI ED OLTRE: vengono adottati nelle scuole gli strumenti di propaganda e addestramento all'omosessualità, alla bisessualità e alla transessualità.
Nella "Guida per le Scuole" del Senato di Berlino (198 pagine) sul tema "il modo di vita omosessuale" si illustra un forbito avviamento alla omosessualizzazione degli studenti, da promuovere in "biologia, tedesco, inglese, etica, storia/educazione sociale, latino,psicologia"; si distribuisce inoltre materiale informativo nonchè un collegamento internet con la presenza omosessuale locale; inoltre invito a "rappresentanti" di progetti omosessuali a prendere parte alle lezioni, nonchè proiezioni cinematografiche e GIORNATE DI STUDIO sul tema. IL TUTTO DEVE ESSERE PROPOSTO ED ESEGUITO.
Per i giochi di ruolo, durante la lezione vengono fornite le seguenti sollecitazioni:
"Siedi al banco di un bar di omosessuali e oggi potresti avere bisogno di un uomo carino da portare a letto. Entra uno che fa al caso tuo. Come cogli la tua chance?"
O ancora: "Tu sei Peter, 29 anni. Vuoi contrarre un patto civile di solidarietà con il tuo amico Kemal. Oggi volete raccontarlo a sua madre."
E poi: "Tu sei Evelyn Meier, 19 anni.Vuoi contrarre un patto civile di solidarietà con la tua amica Katrin. Andate dal pastore evangelico, la signora Shulz, perchè lei volentieri vi vuole sposare in chiesa..."
I precedenti, rileva l'articolo, sono solo esempi non certamente esaustivi sulle pubblicazioni che il BzgA, nell'ambito del Gender Mainstreaming, destina a tutti i gruppi sociali per propagandare la sessualizzazione dei bambini e dei giovanissimi.
Il G.M. è divenuto, nel mondo, prioritario ad ogni altro problema, tipo lo sfascio delle famiglie, quello dell'assassinio di massa di bambini non nati e delle nascite decrescenti.
E in Italia?
1.4 Situazione in Italia
Come rilevato da Andrea Gasperini nella recensione al libro di Dale O'Leary "Maschi o femmine? - La guerra del genere" [NOTA 2], in Italia la Toscana, prima assoluta, si è dotata di una legge (n. 63 del 15.11.2004) che fa propri gli indirizzi di genere relativi alla libera sessualità. I primi due articoli infatti recitano così:
"1-La Regione Toscana adotta...politiche finalizzate a consentire a ogni persona la libera espressione e manifestazione del proprio orientamento sessuale e della propria identità di genere, e promuove il superamento delle situazioni discriminatorie."
"2-La Regione Toscana garantisce il diritto all'autodeterminazione di ogni persona in ordine al proprio orientamento sessuale e alla propria identità di genere."
Sarebbe interessante a questo punto poter chiedere ad un cittadino della Regione Toscana se sia al corrente di questa legislazione e se sappia che cosa essa implichi; ossia se TUTTI i cittadini elettori sono stati coinvolti in un dibattito pubblico (o magari siano stati edotti a mezzo di opuscoli, o attraverso i giornali o la tv) su TUTTI i risvolti, soprattutto sociali ed etici della normativa adottata.
Se dunque tale tipo di legislazione è stata adottata, che riflessi ha avuto, ha o avrà negli insegnamenti scolastici? Siamo ai livelli del "social engineering" tedesco? Si è sicuri che i bambini o gli adolescenti non siano sottoposti a condizionamenti aventi lo scopo ultimo di influenzarne le tendenze comportamentali, sessualizzandoli per indirizzarli verso la realizzazione della società "gender"? E SE CIO' AVVIENE, LA COSA STA BENE AI GENITORI?
O occorre cominciare a creare una scuola privata da affiancare a quella di Stato per chi non la pensa COME IL REGIME IMPONE?
Stato e media si sono alleati, nel silenzio inammissubile dei politici, sempre attenti per meri calcoli elettoralistici a non urtare il "politicamente corretto" imposto da decenni, e ciò ha permesso di giungere nelle nazioni occidentali ad uno stato di fatto ormai radicato.
Come notato da Nicolàs Gòmez Dàvila (pensatore colombiano): "Lo Stato moderno FABBRICA le opinioni che poi raccoglie rispettosamente sotto il nome di 'opinione pubblica' ".
Tutto ciò alla faccia delle regole democratiche, se è vero che, contando i possibili voti accumulabili dagli elettori contrari per collocazione politica e ideologica, nonchè dai genitori (sia cristiani che musulmani) ossia da chi potrebbe contrastare questa tendenza, la cosa non dovrebbe essere così semplice da realizzare.
Ma tutto è lasciato fermentare in tini defilati, sotto supervisione statale, tanto, per dirla alla Beppe Grillo,, "le cose ovvie non le controlla mai nessuno".
Ancora nell'articolo sulla rivista "Tempi" sopra citato, viene rilevato che poi quando l'opposizione alle soluzioni "di genere" (o gender) riesce a concretizzarsi, viene contrastata, anche violentemente, denigrata ed emarginata con l'epiteto, trasformato in evidenza giuridica: OMOFOBIA, concetto che vuole criminalizzare tutti coloro certamente contrari alle manipolazioni sessuali legate alle dottrine "gender", fra cui i Cristiani, convinti del fatto che la sessualità serve il bene dell'umanità e della società quando è espressione dell'unione dell'uomo e della donna ai fini riproduttivi.