l'Atman come non dualismo

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BAGAVAN
00lunedì 13 novembre 2006 00:22
Vi saluto dalla Luce cari amici

voglio cari amici esporre con chiarezza questo concetto ma senza che mi si interpreti come mentale, anche se uso la mente e il corpo per scrivere tutto ciò, ciononostante sto vivendo tutti i giorni come realtà atmica ugualmente in un equilibrio psico-somatico e soprattutto percorrendo una Via di mezzo che sta tra tutti gli estremi opposti, sia della religiosità da una parte sia della pretesa scienza esauriente dall'altra.

Avendo trasceso le vie filosofiche, scientifiche e religiose, mi sono proposto da molto tempo a questa parte per chiarire come attraverso la Via di Mezzo si possa anche trascendere ogni forma di analisi logica, teologica, scientifica che vi porti inesorabilemnte a sentirvi quel che non siete in realtà, cioè visibili, carnali, logici, coerenti, incoerenti, trasparenti, belli, brutti, grassi, magri, ec...ec...

Conosci te stesso! diceva Socrate

allora affermo con certezza spirituale (da non pregiudicare)
- non impostando le premesse dogmatiche, scientifiche o che ignorano chi siete in realtà, per cui poi il sillogismo vi obblighi a dedurre per forza che siete coerenti o incoerenti.

la logica è solo la premessa della saggezza e non il suo epilogo conclusivo o falsamente deduttivo (spesso anche falsamente induttivo), infatti, se ponete per certo che siete esseri materiali, non solo non vi conoscete interiormente ma dedurrete superficialmente in base a 2 pretese premesse scientifiche da cui poi concluderete con una logica apparentemente scientifica ma lasciandovi davanti alla morte che metterà fine ad ogni vostra identificazione secondo i parametri convenzionali.

Si afferma senza giustificazione scientifica e fislosofica che l'attuale scienza si è aperta alla super realtà ipotizzata dalla fisica quantistica (dimensioni parallele) pretendendo di conoscere l'ultraterreno e pretendendo di fare parapsicologia con un margine quantistico di riferimento, come se la fisica quantistica avesse già risolto il problema esistenziale.

é vero che Gesù affermò: la vita non è tolta ma trasformata e ciò risponderebbe positivamente ad alcuni quesiti biologici, fisici e soprattutto religiosi, ma è da interpretare così:

La vita intelligente non muore ma si trasforma in miriadi di elementi nell'universo in infinite combinazioni, infatti una forma umana si degrada e muore ma ne nascono molte altre sulle sue ceneri in miriadi di specie nell'universo in infinite combinazioni genetiche, fisiche, chimiche, minerali, vegetali.

l'Intelligenza è espansa universalmente in miriadi di elementi in infinite associazioni di atomi, molecole, cellule, ecc...ec...

Prendete la Luna, pensate che sia sterie? No affato, anzi contiene molte energie mentali accumulatesi da moltissimo tempo e che influenzano anche le menti degli uomini sulla terra.

La Luna è in una fase di evoluzione che non possimao vedere oggi ma molto più avanti e che un giorno la sua fertilità andrà di pari passo all'evoluzione di nuove specie viventi.

Ecco che allora urge una nuova mentalità nella ricerca sia filosofica che scientifica e soprattuto per niente fanatica o basata su dogma inconsistenti e lontani dalla realtà evolutiva degli esseri umani.

Le due premesse dogmatiche, da evitare nell'ormai abitudinario culturale del modo di esprimersi dell'umanità contemporanea, sono queste:

prima premessa: l'uomo è un animale intelligente
seconda premessa: io sono un uomo.

attenzione amici perchè a questo punto sarebbe troppo facile dire logicamente: io sono una animale intelligente.

e altrettanto troppo facile concludere che tutti gli uomini siano animali intelligenti.

il vero problema delle premesse in un sillogismo, che si è abituati a porre oggi nei ragionamenti più comuni della gente semplice in molti suoi aspetti del vivere, è che vengono presentate come dogma di fede, da ciò sono nati i cosidetti paradossi, per cui le negazioni dissidenti nei confornti della dottrina, contraddicevano se stesse (dette incoerenti dal neo aristotelismo scolastico) e le affermazioni (falsamente logiche) dogmatiche rimanevano nella mente dei più semplici come piattaforma sillogistico-teologica ma anche dogmatico-scientifica (dogma geocentrico), oserei dire che alla fine la logica conlcusione era in realtà un indurre la mente a credere che non vi è posto per i dubbi a lungo termine ma che si deve avere orrore per il vuoto mentale (quel vuoto che consentirebbe a mio avviso di reinizializzare la ricerca fislosofico-scientifica senza pregiudiziali dottrinali-induttive a priori).

Un aspetto del metodo di meditazione che pratico è lo smantellamento a livello neurologico del processo sommario che l'abitudine falsamente logica a priori nella mente dei più induce ad affermare che davanti alla morte non si deve avere dubbi su se stessi ma previa identificazione superficiale in base a parametri di coscienza imposti dalla dottrina religiosa, psicologica, filosofica, scientifica.

Urge allora una analisi seria del processo neurologico e dell'impostazione induttiva che è stata pedagogicamente instillata e fatta propria dalla gente comune e che guarda caso risponde ancora ad alcune esigenze aristoteliche di coerenza logica nel ragionamento e nell'azione in modo che non siano incoerenti, da qui la massima di Gesù: non fare agli altri quel che non vorresti fosse fatto a te.

o anche:

Ognuno rischia di deviare dal sentiero che conduce alla Conoscenza di se stessi, e viene invece introdotto in un insidioso vortice da cui poi è quasi impossibile sottrarsi.

Gesù si rivela quindi come l'ennesima esortazione alla lealtà interiore, un ulteriore monito a non mentire, tanto meno a sé stessi, e a non conformarsi ciecamente alle tanto ferree quanto inutili disposizioni dottrinali (che alla lunga distorcono la percezione degli eventi, e generano infauste repulsioni inconsce che sovente producono effetti di fatto contrari agli originali proponimenti, sfociando nell'incontenibile desiderio di trasgressione, e in comportamenti tanto antitetici quanto perversi... "non fate ciò che voi stessi odiate, perché tutto è manifesto di fronte al Cielo"). Questa esortazione era anche del Buddha che si preoccupava del possibile inciampo nei cosidetti opposti estremi.

Gesù vuol porre l'accento infine sul fatto che, se anche sembra possibile ingannare sé stessi e gli altri, non è invece possibile ingannare la "Verità" ultima a cui tutti, volente o nolente, tendiamo.

Anche questo aiuta a comprendere quanto sia opportuno procedere sul sentiero che conduce alla Conoscenza con autenticità, senza gravarsi dell'inutile peso che alcune insignificanti norme cultuali rappresentano per il viandante. Porre fine ai comportamenti ipocriti meditando nella nuova consapevolezza atmica, entrare e centrarsi nel profondo di sé: questo, in sintesi è l'Alternativa.

A mio avviso l'amare il prossimo candidamente, sinceramente, il puro desiderio di condividere con lui ogni bene terreno, è conseguenza naturale di una profonda e schietta presa di coscienza, non di un precetto o di un comandamento scritto; nessuna imposizione potrà mai generare in un uomo l'amore sincero.

Ci desteremo da questa illusione. Svanirà tutto ciò che ora crediamo sia "il Cielo", insieme, svanirà anche ciò che pensiamo sia sopra di esso. Il processo di vita e di morte è un artificio, poiché tutto esiste, è sempre esistito, continuerà ad esistere, indipendentemente da ciò che noi crediamo sia vivo o morto.

Conformandoci a false credenze dottrinali diventiamo noi stessi schiavi delle nostre stesse creazioni. Cosa faremo quando dissiperemo questo inganno e ci troveremo di fronte alla Realtà? Un tempo eravamo un frammento del tutto, poi incarnandoci divenimmo due, divisi in corpo e spirito, così scissi, perdemmo il contatto con la nostra fonte, sprofondando nell'utopia, nell'oblio.

E' necessario mutare questa condizione e penetrare a fondo questo aspetto, per non cadere in balia dei nostri abbagli, per non alimentare la menzogna, per non accrescere la nostra scissione, per non incrementare la nostra distanza dalla realtà e per non perdere definitivamente il contatto con l'origine, cioè con quel Tutto che Gesù chiama Padre ed io l'Alternativa.

Grazie! ma non si può spiegare con tre parole in croce una realtà complessa come l'ho descritta nel mio primo post di quest'anno.

A tutti che la Luce della Conoscenza di voi stessi vi illumin sempre.
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