la Chiesa non crede più al diavolo

PADRE AMORTH RAPISCE LA PLATEA E ACCUSA LE GERARCHIE DI ABBANDONARE I POSSEDUTI AI MAGHI

L’esorcista: la Chiesa non crede più al diavolo

22/8/2006
di Giacomo Galeazzi


dall’inviato a RIMINI
lezione dallo scaccia-demoni. Luci basse, sala gremita di giovanissimi che non si perdono una parola e ascoltano rapiti, con la pelle d'oca, padre Gabriele Amorth, carismatico presidente dell'associazione internazionale degli esorcisti. Dal palco il decano dei sacri riti di purificazione snocciola il suo terrorizzante rosario di «presenze del male», «ingerenze demoniache», «oggetti sacri maleficiati». E, nel fiume di avvincenti testimonianze personali e ricordi da film horror, il racconto di una vita spesa a «lottare contro il maligno» diventa atto di accusa alle gerarchie ecclesiastiche. «Pochi preti e ancor meno vescovi credono all'azione del diavolo - spiega -. Al giorno d'oggi è un dramma trovare un esorcista nelle nostre diocesi. Così la gente va a farsi rovinare dai maghi quando basterebbe una benedizione. E i ciarlatani si arricchiscono grazie alle inadempienze eclesiastiche».

Una lacuna che ha radici antiche. «Nella Chiesa, in pratica, non si fanno più esorcismi da tre secoli, dalla caccia alle streghe. - protesta padre Amorth- Ciò rappresenta un'offesa indegna a Gesù, perché nel Vangelo il suo mandato è chiaro: andate a predicare, cacciare i demoni e guarire gli infermi». Un J'accuse che culmina in una condanna senza appello. «Commette peccato mortale il vescovo che non mette al servizio dei suoi fedeli un esorcista. E' con il codice di diritto canonico in mano che ho iniziato a fondare scuole di esorcismo. Nel '91 eravamo dodici in tutto il mondo, ora duecento». Con il placet di Giovani Paolo II, anch'egli esorcista: «Ha cacciato tre demoni e anche Benedetto XVI è molto interessato a questi riti».

La Stampa

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Non credo si possa dire tutta la chiesa...ma sicuramente un gran numero...purtroppo.