per tutti i fratelli cattolici dolcezza e durezza

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
hhh.
00martedì 9 giugno 2009 19:41
cari fratelli cattolici,una volta la chiesa era unita ,dentro di essa convivevono diverse mentalita' di come vivere il messaggio di cristo.seguendo i messaggi dell'antico e del nuovo testamento i sacerdoti e i fedeli sceglievano la via da seguire ,si prendeva la via della dolcezza o quella della durezza ma solo in pochi (conseguenza naturale della nostra natura umana non perfetta)sapevano bilanciare bene questi due sentimenti presenti nei messaggi di dio.

oggi queste differenze sono molto piu' evidenziate, conseguenza naturale dell'apostasia predetta da s.paolo e confermata in tutto il nuovo testamento.come in antichita' noi scegliamo la via della dolcezza o della durezza ma veniamo divisi dall'opinione publica in modernisti e tradizionalisti e molto spesso siamo noi stessi che facciamo questa divisione.

chi appartiene a questa divisione tranne in casi estremi non sbaglia,tutti vivono l'amore di cristo e della santa chiesa,pero' noi stessi (causa naturale della nostra natura umana imperfetta)molte volte pecchiamo di durezza e di dolcezza,ai fratelli che hanno scelto la strada della durezza mi sento di dire che non bisogna arrabbiarsi con gli altri fratelli,non arrabbiatevi , in realtà anch’essi sono vittime (se in buona fede, Dio solo lo sa) della crisi che ha sconvolto l’ambiente cattolico degli anni Sessanta, non sono i responsabile di essa e quindi non debbono essere combattuti quasi fossero il “nemico numero uno”, a condizione che rispettino gli altri e non si trasformino in “carnefici”, altrimenti non possono pretendere di essere rispettati a loro volta,ai fratelli che hanno scelto la strada della dolcezza mi sento di dire non arrabbiatevi con chi ha scelto la strada della durezza ,perche' anche questo sentimento appartiane non solo a dio ma anche a tutta la chiesa ,sentimento che viene demonizzato(chissa' perche'?)ma siccome questo sentimento e' stato insegnato da dio non deve morire,cosi come il sentimento della dolcezza.
per concludere vorrei dire che nei nostri sbagli di durezza e di dolcezza tutti noi visto che siamo strumenti di dio interveniamo quando vediamo questi sbagli nei nostri fratelli ma mi domando sempre se il nostro intervento sia giusto ,inoltre ci dobbiamo domandare noi vogliamo l' intervento di un nostro fratello cattolico?quanto un nostro fratello cattolico ci riprende ,riflettiamo o pensiamo subito che il suo intervento sia sbagliato?
non ho niente da postare sono solo miei pensieri ,pero posto un pezzo del film state buoni se potete ,nel filmato si vede il rapporto tra due santi ignazio di loyola e san filippo neri ,durezza e dolcezza due grandi santi

www.youtube.com/watch?v=h8YURYMbRCI
=Foxtrott=
00mercoledì 10 giugno 2009 21:32
direi scelta azzeccata il video ispirato a due grandi Santi..La vita è una serie di vicissitudini, ripicche, ripensamenti, drammi, vanità, elogi e giudizi. Questi ultimi sono più giusti tanto la persona che a noi vicina è vivificata dalla Luce di Dio.
Essere Cattolici infatti non significa automaticamente essere in piena armonia con Dio e la sua Legge, e chi giudica il prossimo, spesso giudica male, poichè a Lui solo spetta il diritto di farlo, quando sarà il momento. Tuttavia dovremmo capire quando è giusto redarguire, sempre con carità, un fratello che non è sulla strada giusta. Raramente penso che la durezza possa favorire questo aspetto, anzi, molte volte otteniamo l'effetto contrario.
Quindi essere sempre gentili, a disposizione, e collaboratori per la causa del Signore. Vedere negli altri un altro Cristo aiuta parecchio, anche se a volte si incontrano parecchie difficoltà e allora preferiamo lasciar perdere, oppure usare la cattiveria per ottenere qualcosa.



hhh.
00giovedì 11 giugno 2009 12:06
Re:


[SM=g27823] sono contento che trovi azzeccato il vide , sono molto affezionato a questo film.






Essere Cattolici infatti non significa automaticamente essere in piena armonia con Dio e la sua Legge, e chi giudica il prossimo, spesso giudica male, poichè a Lui solo spetta il diritto di farlo, quando sarà il momento.




si e' vero chi giudica spesso giudica male e solo a dio spetta il compito di giudicare la salvezza o la dannazzione di ogni persona da qui il mistero della redenzione ma vorrei aggiungere che anche noi possiamo giudicare , prima pero' dobbiamo giudicare noi stessi e dopo come ci insegna gesu'
“Se il tuo fratello commetterà una colpa contro di te, va’ e ammoniscilo fra te e lui solo”.
www.omelie.org/bambini.php?anno=2008&dom=pa23a2008




Tuttavia dovremmo capire quando è giusto redarguire, sempre con carità, un fratello che non è sulla strada giusta. Raramente penso che la durezza possa favorire questo aspetto, anzi, molte volte otteniamo l'effetto contrario.



sono d'accordo ,molte volte con la durezza si ottiene l'effetto contrario ma penso anche che molte volte con la dolcezza e il troppo compatire non otteniamo nulla.





Quindi essere sempre gentili, a disposizione, e collaboratori per la causa del Signore. Vedere negli altri un altro Cristo aiuta parecchio, anche se a volte si incontrano parecchie difficoltà e allora preferiamo lasciar perdere, oppure usare la cattiveria per ottenere qualcosa.


certe volte preferiamo la strada piu' comoda della durezze e molte altre volte preferiamo la strada piu' facile della dolcezza.
quando vediamo un nostro fratello peccare nella debolezza della carne come pecchiamo tutti noi ,cosa dobbiamo fare ?sicuramente essere caritatevoli e non giudicare eccessivamente perche' nella misura in cui giudichiamo saremo giudicati ,sempre se questi sbagli sono di debolezza umana e non appartengono a una ribbellione coscente verso dio. e' quando sentiamo offese,e' ribbellione superba verso dio ,cosa dobbiamo fare?sicuramente essere duri e difendere il padre e il suo immenso sacrificio .penso spesso alla vita di gesu' lui provava spesso carita' verso i peccatori dicendo,sono i malati che hanno bisogno del dottore e non i sani,pero' non era cosi caritatevole verso i farisei che lo hanno perseguitato per tutta la sua predicazione accusandolo anche di scacciare i demoni tramite opera di satana e mi ricordo anche la cacciata dei mercanti dal tempio.
comunque e tutto molto difficile perche' oggi in questo momento particolare dove la chiesa come cristo vive la sua passione,viene percossa ,schernita ,con la volonta' di metterla in croce e ucciderla,quindi oggi molti peccano nel troppo parlare e molti nel troppo tacere e mentre noi saltiamo da una parte a l'altra per non sbagliare il diavolo si sbellica dalle risate.
tutto e' molto difficile dobbiamo usare sempre l'arma piu' efficace che spesso la mia zucca vuota si dimentica,la preghiera






=Foxtrott=
00giovedì 11 giugno 2009 12:48
Re: Re:
hhh., 11/06/2009 12.06:



[SM=g27823] sono contento che trovi azzeccato il vide , sono molto affezionato a questo film.






Essere Cattolici infatti non significa automaticamente essere in piena armonia con Dio e la sua Legge, e chi giudica il prossimo, spesso giudica male, poichè a Lui solo spetta il diritto di farlo, quando sarà il momento.




si e' vero chi giudica spesso giudica male e solo a dio spetta il compito di giudicare la salvezza o la dannazzione di ogni persona da qui il mistero della redenzione ma vorrei aggiungere che anche noi possiamo giudicare , prima pero' dobbiamo giudicare noi stessi e dopo come ci insegna gesu'
“Se il tuo fratello commetterà una colpa contro di te, va’ e ammoniscilo fra te e lui solo”.
www.omelie.org/bambini.php?anno=2008&dom=pa23a2008




Tuttavia dovremmo capire quando è giusto redarguire, sempre con carità, un fratello che non è sulla strada giusta. Raramente penso che la durezza possa favorire questo aspetto, anzi, molte volte otteniamo l'effetto contrario.



sono d'accordo ,molte volte con la durezza si ottiene l'effetto contrario ma penso anche che molte volte con la dolcezza e il troppo compatire non otteniamo nulla.





Quindi essere sempre gentili, a disposizione, e collaboratori per la causa del Signore. Vedere negli altri un altro Cristo aiuta parecchio, anche se a volte si incontrano parecchie difficoltà e allora preferiamo lasciar perdere, oppure usare la cattiveria per ottenere qualcosa.


certe volte preferiamo la strada piu' comoda della durezze e molte altre volte preferiamo la strada piu' facile della dolcezza.
quando vediamo un nostro fratello peccare nella debolezza della carne come pecchiamo tutti noi ,cosa dobbiamo fare ?sicuramente essere caritatevoli e non giudicare eccessivamente perche' nella misura in cui giudichiamo saremo giudicati ,sempre se questi sbagli sono di debolezza umana e non appartengono a una ribbellione coscente verso dio. e' quando sentiamo offese,e' ribbellione superba verso dio ,cosa dobbiamo fare?sicuramente essere duri e difendere il padre e il suo immenso sacrificio .penso spesso alla vita di gesu' lui provava spesso carita' verso i peccatori dicendo,sono i malati che hanno bisogno del dottore e non i sani,pero' non era cosi caritatevole verso i farisei che lo hanno perseguitato per tutta la sua predicazione accusandolo anche di scacciare i demoni tramite opera di satana e mi ricordo anche la cacciata dei mercanti dal tempio.
comunque e tutto molto difficile perche' oggi in questo momento particolare dove la chiesa come cristo vive la sua passione,viene percossa ,schernita ,con la volonta' di metterla in croce e ucciderla,quindi oggi molti peccano nel troppo parlare e molti nel troppo tacere e mentre noi saltiamo da una parte a l'altra per non sbagliare il diavolo si sbellica dalle risate.
tutto e' molto difficile dobbiamo usare sempre l'arma piu' efficace che spesso la mia zucca vuota si dimentica,la preghiera










Infatti, quello comunque che io credo sia sbagliato, non è il giudizio dato al fine di far capire al fratello che ha peccato e rimetterlo in pace con Dio, ma è la sentenza data da chi, credendosi superiore, reca danno all'anima di quello che secondo lui ha peccato. Fai bene a ricordare l'esempio dei farisei, i quali andavano spesso contro la Verità perchè si fidavano di più dei precetti scritti dai rabbini, che delle parole dette da Gesù.
Dovremmo capire quindi che quando ci apprestiamo a giudicare in noi c'è sempre un margine d'errore, anche quando siamo sicuri al 100% di quello che diciamo.



unCRISTIANO2
00giovedì 11 giugno 2009 16:12
poi non dimentichiamo il vangelo....

un capitolo parla appunto della "correzione fraterna" verso un fratello che va fuori strada.







LiviaGloria
00giovedì 11 giugno 2009 17:48
Questo sì che è un gran bel topic!!!!!! [SM=g27823]

costruiamo...costruiamo... [SM=x268943]
LiviaGloria
00venerdì 12 giugno 2009 12:27
Comunque...credo che piu che durezza,ci vuole fermezza...a mio avviso è questo il termine giusto,perchè la fermezza non è dura,ma il "punto" dove oltre non si puo andare.

E credo anche che sia questo che il Papa oggi vuole "reintrodurre" in una Chiesa dove la fermezza è stata un po trascurata.

Dove vi è fermezza vi sono concessioni fino al punto nel quale tali concessioni vanno oltre,pur potendo mantenere il dialogo e l ammonizione .
hhh.
00venerdì 12 giugno 2009 12:37
Re:
LiviaGloria, 12/06/2009 12:27:

Comunque...credo che piu che durezza,ci vuole fermezza...a mio avviso è questo il termine giusto,perchè la fermezza non è dura,ma il "punto" dove oltre non si puo andare.

E credo anche che sia questo che il Papa oggi vuole "reintrodurre" in una Chiesa dove la fermezza è stata un po trascurata.

Dove vi è fermezza vi sono concessioni fino al punto nel quale tali concessioni vanno oltre,pur potendo mantenere il dialogo e l ammonizione .




hai ragione il punto e' giusto ,fermezza....comunque visto' che ho intensione di proseguire il discorso e solo per non cambiare termini continuero' a parlare di durezza e dolcezza ,gli eccessi [SM=g27823] .

sul papa hai ragione ,guarda che ho trovato ieri


Papa: secolarizzazione minaccia(ANSA) - ROMA, 11 GIU -Benedetto XVI e' tornato ancora una volta a strigliare la sua Chiesa e ad evocare pericoli che possono stravolgerne la missione e l'identita'. Nel Corpus Domini, celebrato con la tradizionale messa sul sagrato della Basilica di S.Giovanni a Roma e poi con la processione fino a Santa Maria Maggiore, papa Ratzinger ha denunciato il rischio di una strisciante secolarizzazione che sta pervadendo anche la Chiesa, col risultato di affievolire il senso della fede, di rendere 'formale' e 'vuoto' il culto.


Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 12:38.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com