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Disclosure Mondiale: “I governi nascosero la presenza extraterrestre alla popolazione mondiale”

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    wheaton80
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    00 07/05/2013 16:17
    05/05/2013

    In questi giorni si è tenuto a Washington DC, esattamente al National Press Club, un evento che è durato fino al 3 maggio, in cui ricercatori, esperti UFO, militari, ex politici e agenti hanno testimoniato per 30 ore nell’arco di 5 giorni davanti ad ex-membri della Camera e del Senato degli Stati Uniti. Un’audizione di cittadini sulla Divulgazione di informazioni legate a temi ritenuti scomodi e volontariamente nascosti alla popolazione mondiale. Al congresso sono stati presenti quaranta testimoni provenienti da diverse Nazioni che hanno esposto la loro testimonianza di fronte a sei ex membri del consiglio degli Stati Uniti: Il senatore Mike Gravel, Merril Cook, Carolyn Kilpatric, Darlen Hooley, Lyn Woolsey e Roscoe Bartlett.



    I membri di questo speciale comitato vantano in totale 80 anni di presenza in carica al Congresso degli Stati Uniti. La Riunione è durata oltre 30 ore per 5 giorni consecutivi. L’obiettivo del congresso era quello di interrompere l’embargo sulle notizie relative alla questione UFO/ET e di ottenere la massima divulgazione tra l’opinione pubblica di tutte le informazioni in merito all’esistenza di Esseri di altri Mondi in contatto con esponenti governativi del nostro pianeta.

    E’ stato dichiararto da alcuni ricercatori ed esperti UFO presenti all’audizione del Congresso, che i responsabili dell’embargo sulla questione aliena hanno letteralmente gettato la spugna di fronte ad un evento di questa portata e dato il presunto coinvolgimento delle strutture governative con le cosiddette “razze ET” presenti sul nostro pianeta, si deduce che nei prossimi mesi la questione potrebbe diventare con molta probabilità di dominio pubblico.

    Quindi i Governi nascosero la causa e la presenza Extraterrestre alla Popolazione Mondiale e continuano a farlo!!

    Ma vediamo uno degli interventi cha ha lasciato il segno a questa Audizione.

    Una delle tante audizioni che in parte ha rappresentato questo dibattito è stato l’intervento del deputato brasiliano Wilson Picler che racconta ciò che in sintesi ha dichiarato davanti ai membri del Congresso USA.

    “Audizione pubblica sugli Extraterrestri a Washington, DC, USA. Ho fatto un discorso davanti al Congresso americano che ha partecipato in questi giorni a un dibattito pubblico sugli UFO e la presenza extraterrestre (ET) al National Press Club di Washington, DC. L’audizione pubblica sulle testimonianze raccolte e registrate in video, hanno riguardato pensionati militari, scienziati, ufologi da diversi paesi ed ex politici. Le testimonianze dei militari sono state rivelatrici, infatti già con queste ultime, eravamo in possesso di materiale sufficiente per concludere che siamo visitati da esseri di altri mondi fin dalla seconda grande guerra mondiale, subito dopo le detonazioni di bombe atomiche sul Giappone”.

    "L’ultima detonazione a scopo di test si è tenuta dai russi nel 1960, con una bomba chiamata TZAR, una bomba cosi soprannominata dai russi di con il nome “Vi mostreremo”. Quando il test è stato fatto, l’onda d’urto ha raggiunto le zone della Finlandia e Norvegia causando molti feriti per la rottura di finestre e altri danni alle abitazioni.
    La potenza della bomba del TZAR è di Kiloton 50.000, pari a cinquanta milioni di tonnellate di TNT, ovvero 3.333 volte la potenza della bomba di Hiroshima, che era di 15 Kiloton".

    "È per questo che gli Extraterrestri sono venuti sulla Terra, per vedere, osservare le dimensioni della follia dei nostri leader, che appunto ha attirato la loro attenzione soprattutto alla possibilità di distruggere la specie umana stessa e recare danno alla Terra".

    "Nel 1985, al culmine della guerra fredda il mondo è venuto a dispiegare 68.000 testate nucleari; è stato stimato che ci sono circa 6.000 testate operative. Ciò che deve essere chiarito è anche la potenza di queste armi, perché potrebbero aver ridotto la quantità, ma con l’avvento delle nuove tecnologie hanno aumentato la capacità di distruzione".

    "I governi nascosero la causa extraterrestre alla popolazione mondiale, perché questi esseri hanno dimostrato la capacità tecnologica ben oltre la nostra comprensione, anche perchè possono interferire con tutti i tipi di attrezzature tecnologiche e meccanihce esistenti sulla Terra, tra cui anche i sistemi di armi e lancio missili".

    "Gli Extraterrestri sono come gli Angeli dell’apocalisse descritti nella Bibbia?"

    Dr. Wilson Picler
    Tratto dalll’audizione del National Press Club di Washington, DC, Stati Uniti d’America
    www.segnidalcielo.it/2013/05/05/disclosure-mondiale-i-governi-nascosero-la-presenza-extraterrestre-alla-popolazione-m...

    [Modificato da wheaton80 07/05/2013 16:18]
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    wheaton80
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    00 17/05/2013 02:08
    “L’ONU organizzi una conferenza mondiale sugli Alieni”

    “La Casa Bianca ha contribuito a tenere celata alla pubblica opinione la verità su una presenza extraterrestre che sta studiando il nostro pianeta”. Lo ha affermato in un’ intervista alla tv americana ABC l’ex senatore Mike Gravel, uno dei sei rappresentanti del Congresso ad aver preso parte al “Citizen Hearing on disclosure“, l’audizione che si è svolta nei giorni scorsi a Washington.



    Quaranta relatori di dieci diverse Nazioni del mondo- per l’Italia, c’era il sociologo Roberto Pinotti - dal 29 aprile al 3 maggio hanno portato la loro testimonianza in merito alla questione aliena: tra loro, politici in pensione, scrittori, ricercatori, ex militari, esponenti governativi. Molti i nomi illustri: dall’astronauta di Apollo 14 Edgar Mitchell al fisico Stanton Friedman, dall’ufologo britannico Nick Pope all’ex ministro degli esteri canadese Paul Hellyer. La “cinque-giorni”, promossa da Stephen Bassett, ha così portato sotto i riflettori internazionali decine di casi ufologici, documenti ed inchieste.

    Si è così riparlato della nota vicenda di Rendlesham Forest- l’Ufo avvistato per varie notti di fila nelle basi gemelle della RAF Bentwaters e Woodbridge, nel Regno Unito- con i racconti di alcuni dei protagonisti, all’epoca (era il dicembre del 1980) in servizio. John Burroughs and James Penniston hanno denunciato l’impossibilità, ad oggi, di ottenere le cartelle cliniche compilate più di trent’anni fa, all’indomani del fenomeno mai chiarito di cui furono i primi testimoni e sempre negato dai vertici delle Forze Armate.

    Gli avvistamenti, avvenuti in un luogo così sensibile e durante gli anni della Guerra Fredda, furono oggetto di indagini, dopo i rapporti presentati dai militari coinvolti, incluso il colonnello Charles Halt. Eppure, tra le migliaia di pagine conservate per decenni negli archivi del Ministero della Difesa britannico e declassificate a partire dal 2008, non c’è una sola riga su Rendlesham Forest. Tutti i file sono scomparsi. Ufficialmente, smarriti. Non si sa quanto involontariamente.

    Nuove rivelazioni sul famigerato crash di Roswell sono invece arrivate dalla testimonianza video di un sedicente agente della Cia che ormai molto anziano e malato ha deciso di raccontare quello che ha visto nei lontani anni ’50, pur senza rivelare il proprio nome. L’Anonimo, intervistato da Richard Dolan, ha rivelato di aver collaborato al “Project Blue Book”- lo studio condotto dall’aeronautica militare statunitense sugli Ufo, la cui relazione finale definì “scientificamente non rilevante” tutti i casi analizzati.

    “Una mezza truffa”, lo ha definito Mister X, ammettendo che molti degli avvistamenti erano stati bellamente inventati.
    Ma a fare più scalpore sono i suoi ricordi sull’Area 51. Il sedicente agente della Cia avrebbe visitato la base segreta del Nevada insieme al suo superiore, con lo scopo di raccogliere dati ed informazioni da riportare al presidente Eisenhower. E lì, avrebbe visto varie astronavi aliene, compresa quella che si era schiantata nel 1947 a Roswell. Ma non solo: in una altra zona della base, la cosiddetta S4, avrebbe potuto osservare di persona delle entità biologiche extraterrestri.


    Il supertestimone, il sedicente agente della CIA


    Quelle “EBE” sulle quali si è soffermata la scrittrice e sceneggiatrice Linda Molton Howe. “C’è qualcosa di sbagliato, nel ventre di questa Nazione- ha detto nel suo intervento- ed è legato alla negazione da parte del nostro Governo dell’esistenza di entità biologiche extraterrestri, per chiamarle come fanno loro, perchè queste parole compaiono nei documenti. Esistono da secoli e c’è una relazione stretta tra quello che noi siamo e quello che loro hanno fatto. Personalmente, ritengo che non abbiano atteggiamenti ostili, non vogliono ucciderci, ma stanno svolgendo un programma di ricerca su quello che avviene sul nostro pianeta, in superficie e al di sotto.”

    A convincere l’ex senatore Gravel della serietà e della fondatezza della questione aliena sono state soprattutto le deposizioni di alcuni veterani dell’USAF, come il capitano Robert Salas, in merito all’attività Ufo attorno a siti nucleari americani durante gli anni più bui del confronto Usa-Urss. Mentre i due nemici si fronteggiavano a suon di minacce, potenziando il proprio arsenale, un terzo contendente sarebbe più volte intervenuto per disattivare le testate atomiche. L’ultima volta, nel 2010, quando per un’ ora gli Stati Uniti hanno perso il controllo di 50 missili intercontinentali custoditi nella base del Wyoming.

    Per Mike Gravel, sarebbe questa la “pistola fumante” - la prova definitiva, insomma- che qualcuno ci sta monitorando e lo fa con grande attenzione, perchè siamo molto bellicosi. Ma anche l’ex deputato Carolyn Kilpatrick- anche lei invitata all’audizione- è rimasta impressionata dalla mole di testimonianze e documenti presentati dai relatori di Washington. “Il nostro Paese ha banalizzato la questione extraterrestre, l’ha trasformata in un gioco, rappresentando gli E.T. come omini verdi con le antenne. Adesso io credo che sia molto di più. E non è uno scherzo.”

    Alla fine dei lavori, è stata diffusa una dichiarazione firmata dagli ex parlamentari a sostegno dell’iniziativa della Citizen Hearing Foundation, volta a raccogliere i fondi necessari per promuovere una campagna di informazione internazionale e trovare un paese disponibile a presentare una risoluzione all’Assemblea Generale delle Nazioni Uniti. Obiettivo: organizzare, sotto il patrocinio dell’ONU, una conferenza mondiale sugli Ufo. Ecco il passo centrale del documento:


    L'ultima volta che l'ONU si è occupata di UFO: era il 1978

    “Considerato che, in virtù delle nuove conoscenze scientifiche sui pianeti potenzialmente abitabili, sarebbe un atto di arroganza asserire che gli uomini siano gli unici esseri senzienti della galassia; considerato che un numero crescente di testimoni credibili hanno portato prove schiaccianti sulla presenza di mezzi volanti non identificati e non spiegati che secondo molti rispecchiano un’intelligenza extraterrestre; considerato che, viste le enormi implicazioni su scala globale, nel caso in cui questi mezzi volanti fossero davvero di origine extraterrestre, un simile argomento sarebbe di pertinenza dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite; allora, sottoscriviamo la richiesta della Citizen Hearing Foundation.”

    Sabrina Pieragostini, 15 maggio 2013
    www.extremamente.it/2013/05/15/lonu-organizzi-una-conferenza-mondiale-sugli...
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    wheaton80
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    00 18/05/2013 01:59
    Ufo commissione alle Nazioni Unite?

    Washington. “La Casa Bianca ha contribuito a tenere celata alla pubblica opinione la verità su una presenza extraterrestre che sta studiando il nostro pianeta”. Questa grave e pesante esternazione fatta in un’ intervista alla tv americana ABC non è stata rilasciata dal solito “complottista” o “sedicente ufologo”, lo ha affermato l’ex senatore Mike Gravel, uno dei sei rappresentanti del Congresso degli Stati Uniti dopo l’audizione che si è svolta nei giorni scorsi a Washington al “Citizen Hearing on disclosure“ al National Press Club. Con lui altri 5 membri rappresentanti del Congresso: Roscoe Bartlett, Merrill Cook, Lynn Woolsey, Carolyn Kilpatrick e Darlene Hooley. Questo speciale comitato, i cui membri vantano complessivamente 80 anni di permanenza in carica al Congresso americano, hanno ascoltato quaranta testimoni provenienti da dieci Paesi, testimoni tutti ex militari, membri dell’Intelligence, scienziati, per oltre 30 ore nell’arco di 5 giorni.

    Presente anche il nostro sociologo Roberto Pinotti, ex miliare pure lui e fondatore e animatore del centro ufologico nazionale, autore di una proposta di protocolli in caso di “contatto”. Notizia ripresa perfino dal giornale finanziario italiano come il Sole 24ore: “Washington. Ufo, sei ex membri del Congresso Usa a caccia di prove. Tra i testimoni anche l’italiano Roberto Pinotti” seguita da una stupita cronaca dal corrispondente in Usa della Stampa: Alieni, reali o no audizione a Washington, ne riferisce il NewYork Times.

    Le testimonianze giurate, sono state davvero molte e incredibili. Siti di lancio di missili balistici intercontinentali, degli Usa e dell’ex Urss, disattivati da oggetti volanti sconosciuti, intercettazioni in volo e foto, rapporti di ex ministri della Difesa, ed ex vicepremier come il Canadese Paul Hellyer, o l’astronauta Edgar Mitchell, detenente il record della più lunga passeggiata sul suolo lunare e che si è detto sicuro del fatto che non siamo soli nello spazio. Qui infatti la credibilità di persone che hanno ricoperto incarichi elevatissimi, e che tramite dichiarazioni giurate fatte davanti a rappresentanti del governo Usa, si sono “messi in gioco”, riproponendo una tematica sempre ridotta a illusioni e facili ironie o occultata scientemente dalle istituzioni.

    Ora sono proprio i suoi addetti a chiedere di mettere fine a tale atteggiamento di discredito sistematico. Questi ex alti ufficiali di Intelligence, Difesa o scienziati chiedono, con la loro diretta testimonianza, la fine dell’embargo sul problema Ufo extraterrestri, dove il fenomeno Ufo, lasciate le bizzarre spiegazioni di fenomeni naturali anomali sconosciuti, o velivoli militari ultrasegreti, di fronte a uno scarto tecnologico così evidente, dovranno considerare e prendere atto le evidenze esposte.

    Sembra essere evidente, solo a pochi addetti ai lavori, che le notizie riguardanti il fenomeno degli Ufo e probabili contatti extraterrestri, sono approdate persino negli ambienti economici come il prestigioso GFA (Global Competitiveness Forum), che si è tenuto nei giorni 23-24-25 e 26 gennaio 2011 a Riyadh (Arabia Saudita), dove si è parlato di Ufo e di extraterrestri nel corso della Quinta Riunione annuale, in cui hanno partecipato, in quanto esperti nella tematica, illustri ufologi e scienziati, seguite di qualche mese dalle dichiarazioni del Premio Nobel dell’economia Paul Krugman sul problema extraterrestre e gli investimenti nella crisi degli Usa.
    Oppure la comparsa di tali argomenti anche alla recente ottava edizione del World economic forum “Global Risks 2013″ dove nell’annuale rapporto redatto, oltre a fattori concomitanti di rischio ambientale vi campeggia la possibilità della scoperta di vita extraterrestre con i rischi previsti con scenari immaginati, dove il risultato potrebbe non essere la distruzione immediata del genere umano “ma certo andrebbero rivisti completamente i pilastri di economia, religione e filosofia”.

    Forse per questo che in Vaticano, dopo le incredibili aperture dottrinali a livello teologico, come il recentissimo testo del teologo ufficiale del Vaticano Kreiner, dove nel testo “Gesù gli Ufo e gli alieni”, propone una attenta disamina del fenomeno degli ufo, con una insospettata competenza, e dove sotto l’aspetto dottrinale la presenza di tali manifestazioni nulla osterebbe alla Dottrina.

    Per non parlare della recente conferenza fatta ad aprile in Vaticano, preceduta dai lavori dei Simposi Mondiali di San Marino. Nei lavori dei simposi dove si sono alternati, scienziati, ricercatori, sociologi è stata riproposta l’attenzione sulla “Recommendation to Establish UN Agency for UFO Research – UN General Assembly decision 33/426, 1978 proposta all’87° plenary meeting, del 18 Dicembre 1978, presso l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, cioè quella della costituzione di un gruppo di studio sul fenomeno Ufo.

    L’Ufologia attraversa un cambio di paradigma negli scenari inediti di Politica, Economia, Religione, Scienza. Tale cambio lascia pensare e sperare a quella speranzosa cinica frase postulata da Shopenhauer: “Tutte le verità passano attraverso tre stadi. Primo: vengono ridicolizzate; secondo: vengono violentemente contestate; terzo: vengono accettate dandole come evidenti”.

    Vladimiro Bibolotti
    www.ilfattoquotidiano.it/2013/05/17/ufo-commissione-alle-nazioni-unite...
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    wheaton80
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    00 07/07/2014 02:14
    Il Patto con gli Alieni: i contatti e la collaborazione tra il governo americano e diverse razze ET e l’influenza del governo ombra



    Laura M. Eisenhower, pronipote del Presidente americano, è stata recentemente ospite del 22º Simposio Ufologico di San Marino (29 e 30 marzo 2014), in cui ha esposto le sue personali conoscenze e convinzioni in merito a UFO ed extraterrestri. La sua prestigiosa famiglia mai ha confermato né smentito tali eventi e da sempre sulla vicenda ha calato una cortina di riservatezza. La relatrice, quindi, ha premesso al pubblico del convegno che quelle che avrebbe riportato non sono dicerie provenienti dall’ambito familiare, ma frutto di indagini tra le diverse figure istituzionali a lei vicine, appartenute alle varie gestioni che negli anni si sono succedute ai vertici dell’ amministrazione USA.

    Il Trattato di Grenada
    Da subito la nipote di “Ike”ha confermato la realtà del contatto che Eisenhower ebbe con le EBE, entità biologiche extraterrestri, nel 1954, e che tale incontro tra americani e alieni non fu il primo. Il Governo USA, nel corso del governo Roosevelt, nel 1933, incontrò la razza dei Grigi, con i quali scaturì, nei primi mesi del ’34, un accordo a scadenza decennale. L’accordo prevedeva il rilascio di tecnologia aliena in cambio di una concessione che consentisse agli alieni il rapimento temporaneo e incruento di esseri umani e il prelievo di bestiame, principalmente per studi biologici e genetici. Inoltre, il governo avrebbe consentito agli extraterrestri di potersi installare presso basi sotterranee sia naturali che artificiali, terrestri e marine, dislocate nella zona occidentale degli Stati Uniti, dove avrebbero operato con discrezione e indisturbati. L’accordo fu denominato “Trattato di Grenada”. La razza dei piccoli Grigi proponeva al Governo Roosevelt un allettante pacchetto tecnologico riguardante, tra l’altro, l’acquisizione di strumenti innovativi nell’industria spaziale e del trasporto, indicazioni sullo studio di rivoluzionarie leghe metalliche, dispositivi antigravitazionali e conoscenze chimiche legate alla medicina. Nel biennio 1933-34, mentre i Grigi patteggiavano con gli USA, i Pleiadiani prendevano invece contatto con la Germania nazista, inizialmente attraverso le capacità psichiche di un gruppo di “esper” tedesche, note ai vertici militari con il nome di VrilGesellschaft e coordinate da Maria Orsic. Anche la Germania nazista stava trattando l’acquisizione di elementi innovativi per la ricerca tecnologica legata ai viaggi spazio-temporali e tecniche per il controllo mentale noto agli alieni. La vicenda su questi patti venne confermata dal noto contattista svizzero “Edward” Billy Meyer in tempi non sospetti, in quanto lo stesso mantenne stretti contatti con i Pleiadiani per decenni.

    La lenta e progressiva infiltrazione
    Durante l’amministrazione Truman, i vertici americani erano consapevoli che la gestione del rapporto tra Stati Uniti e alieni fosse un’incombenza le cui decisioni non potevano gravare sulle sole spalle del Presidente. Oltretutto, in quegli anni erano avvenuti, anche oltre i confini USA, diversi crash di navicelle aliene ed era quindi urgente evitare che la presenza extraterrestre attirasse eccessiva attenzione sia dei media, che degli altri governi. Era necessario perciò un team di esperti dell’esercito vicini ai servizi segreti in grado di gestire tali eventi accidentali. Truman, di conseguenza, nel ‘46 autorizzò l’avvio del progetto Paperclip, i cui scopi erano: impedire il recupero UFO da parte di altri, impedire l’utilizzo dei risultati ottenuti dal Reich e “disinnescare” la capacità di riarmo e riorganizzazione militare da parte della Germania del dopo-guerra. L’operazione richiedeva una tale priorità che l’Ufficio Servizi Strategici OSS risultò essere operativo tre mesi prima che il Presidente Truman lo ufficializzasse. Giocando così d’anticipo, molti membri del settore ricerca della Germania nazista divennero ospiti del governo americano, ripuliti da un imbarazzante passato e, con il beneplacito delle Autorità, poterono così continuare in serenità le loro ricerche. Questa operazione su vasta scala, nel tempo e con l’intromissione degli alieni, divenne però uno strumento che si ritorse contro la stessa amministrazione americana.

    L’Agenda delle 3 Alternative
    Durante la sua amministrazione, Eisenhower dispose la realizzazione di una società governativa secretata, nota ai vertici col nome “Jason Society”, i cui selezionati membri erano chiamati “Jason Scolars”. Il team si occupava di quella che definivano l’Agenda delle 3 Alternative. Agenda che, in realtà, era un insieme di programmi pianificabili nel tempo. Ognuna delle “Alternative” prevedeva la preservazione di una parte del genere umano (sia sul piano biologico che tecnologico) da un’eventuale apocalisse naturale o provocata da aggressive civiltà aliene. Lo scenario previsto dall’ Alternativa 1 ipotizzava l’uso di testate nucleari tattiche in grado di creare buchi nella stratosfera, allo scopo di mitigare il surriscaldamento terrestre e disperdere nello spazio l’inquinamento più volatile e dannoso. L’Alternativa 2 predisponeva la progressiva costruzione di tunnel e città sotterranee, destinate, in caso di cataclisma sulla superficie, a ospitare la solita élite umana. L’Alternativa 3 pianificava la parziale migrazione dalla Terra alla volta di Marte. Un programma sicuramente più complesso dei precedenti ma che, grazie a tecnologie acquisite, sarebbe risultato il più sicuro. La stessa Laura Eisnehower ha affermato di essere stata scelta e contattata, nel marzo 2006, da organi governativi riguardo l’Alternativa 3. Proposta che Laura rifiutò, in quanto fermamente convinta che la spiritualità individuale sia indissolubilmente legata alla Madre Terra. Una consapevolezza che viene sempre più condivisa, ma che ancora non basta a frenare il numero di attività segrete come i tunnel. A questo proposito, l’ingegnere e rivelatore Philip Schneider sostenne che, a partire dal 1947, di basi sotterranee di profondità ne furono costruite non meno di 131. Attualmente, 62 sono gestite da alieni di razza Grigia, originari di Zeta Reticuli e da Grigi di statura elevata.

    Il Primo Contatto di “Ike”
    Laura Eisenhower ha ricordato al pubblico uno dei più famosi discorsi del suo bisnonno, “Dialoghi per la pace”, tenuto alle Nazioni Unite poco tempo dopo il meeting con gli extraterrestri del febbraio 1954. Il discorso indicava la sua posizione favorevole all’arresto del proliferare delle armi nucleari e conseguenti test. “Ike” non era il solo ad avere questo desiderio, condiviso specialmente dal gruppo dei Pleiadiani. Il suo contatto con questa specifica razza avvenne in un hangar della base aerea di Hercules, nota, all’epoca, come Muroc. Questi alieni avevano già contatti, anche se informali, con semplici cittadini terrestri. All’incontro ufficiale erano presenti anche quattro rappresentanti della società civile americana, vicini ai vertici governativi. Si trattava di Gerald Lights, scienziato metafisico (parapsicologo, diremmo noi), il giornalista Franklin Winthrop Allen, l’economista Edwin Nourse e il vescovo della Chiesa Cattolica di Los Angeles James Francis McIntyre. Da frammenti sul dialogo che intercorse tra extraterrestri e Presidente, Laura ha affermato che il gruppo di alieni mise in guardia “Ike” dal proseguire gli accordi di Roosevelt con la razza dei Grigi, che in quel periodo stazionavano su un’astronave madre orbitante sull’Equatore. I Pleiadiani, ancor prima di un apporto tecnologico, si offrirono di aiutarci tramite una sorta di sviluppo spirituale, base indispensabile per l’utilizzo della loro elevata tecnologia. In contropartita chiesero lo smantellamento totale dell’arsenale atomico, condizione per loro imprescindibile dell’accordo. Le richieste vennero recepite con molta diffidenza, in quanto avrebbero reso il territorio statunitense e i governi alleati troppo vulnerabili all’attacco di chiunque, che fosse terrestre o altro. A malincuore Eisenhower dovette declinare la proposta. Seguirono altri contatti con differenti gruppi di alieni, dichiarò Gerald Light. In tutto, le razze che in qualche modo concordarono le loro operazioni sulla Terra furono quattro: oltre ai Nordici e ai Grigi, i contatti avvennero anche con una razza umanoide mediamente alta oltre due metri e una delegazione di rettiliani.

    La raccolta delle anime

    Il già citato Trattato di Grenada, firmato nel ‘33 con la razza dei Grigi, essendo ritrattabile ogni dieci anni, portò Eisenhower all’incontro con tale delegazione nel 1954, ponendo la sua amministrazione nell’evidenza di trovarsi al cospetto di civiltà talmente progredite da ritenere, all’epoca, la resistenza militare del tutto inutile. Ma i Grigi rassicurarono gli americani: non era loro intenzione un programma di aggressione alla Terra. Le loro richieste erano di carattere puramente scientifiche e di studio. Secondo Laura, però, da parte dei Grigi ci fu un secondo fine: quello che definirono “raccolta delle Anime”, ossia una complessa operazione di “estrazione” delle energie vitali dagli esseri umani per ottenere un’ibridazione umano/aliena in grado di rendere compatibili fra loro varie razze. Operazione che i Grigi, e non solo, tentarono già con i più evoluti Nordici, dando vita a “Grigi di statura superiore”. L’operazione sarebbe basilare per i Grigi, in quanto prossimi a una catastrofe genetica che metterebbe a rischio la loro energia vitale e la loro capacità di riproduzione.

    Il Bilderberg
    Arriviamo poi al 1952 quando, grazie a vertici economici globali, nacque il “gruppo Bilderberg”, non solo per “gestire” i destini economico-industriali del mondo, ma anche per monitorare la possibile intenzione, da parte dei visitatori alieni, di acquisire il controllo dell’economia terrestre. Tale nucleo interno ai Bilderberg è noto come Consiglio delle Relazioni Esterne, che con la Commissione Trilaterale formerebbe il famigerato Governo Ombra, in grado di influenzare le scelte dell’intero sistema geopolitico grazie anche alla gestione sul rilascio di tecnologia aliena. Tale situazione non poteva che scatenare, all’interno di questi organismi segreti, lotte di potere tra i più moderati e chi, sia umani che alieni, aspirerebbe a un maggior controllo sulla Terra. Noi umani, a detta di Laura Eisenhower, presi tra i due fuochi, dovremmo reagire con la cognizione di quanto accade, comprendendo che il nostro primario interesse è quello di essere tutti più uniti.

    Pleiadiani al Pentagono

    I contatti tra “Ike” e i benevoli Pleiadiani, anche senza accordi firmati, non si interruppero, al punto che lui e il suo staff, compreso l’allora vice presidente Richard Nixon, acconsentirono a ospitare una delegazione di Pleiadiani presso il Pentagono, dove rimasero per tre anni. Tale convivenza fu voluta per una sorta di distensione reciproca e per consolidare la fiducia tra le parti. Gli unici a non gradirne la presenza furono i vertici del già citato Governo Ombra, che ritenevano in pericolo il patto con le altre razze meno disinteressate. Nel tempo, la fiducia tra americani e le razze Nordiche dei Pleiadiani, Arturiani, Taucetiani, AlfaCentauriani e Arturiani si sarebbe consolidata. Il nostro risveglio spirituale porterebbe a un fondamentale duplice risultato: respingere chi, da altre stelle, si avvicini per sfruttare noi e il nostro pianeta e aprire finalmente gli occhi sulla nostra valenza spirituale, che ci consentirebbe di accedere a nuovi concetti di elevata tecnologia, entrando a pieno titolo in una famiglia extraplanetaria.

    Gianpaolo Saccomano e Elvio Fiorentini, tratto dalla rivista X-Times
    05/07/2014
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    [Modificato da wheaton80 07/07/2014 02:15]
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    wheaton80
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    00 12/10/2014 02:34
    Ufo: Cun, in 50 anni più di 12mila segnalazioni

    (Adnkronos) - Il Centro ufologico nazionale, attivo dal 1965, apre i suoi archivi, composti di oltre 12mila dossier di indagine e svela i suoi 'x-files'. Con i suoi 389 casi di avvistamento, spiega in una nota il Centro ufologico, l'Italia rappresenta su scala planetaria il 10% del fenomeno degli oggetti volanti non identificati. Nel corso del 'Terzo convegno internazionale', che si terrà domani a Roma, verranno illustrati i dati raccolti dal centro in 50 anni di ricerca. La casistica prevede complessivamente finora circa 12mila segnalazioni. Tra l'altro sono oltre 8mila, spiega il centro ufologico nazionale, gli avvistamenti ad alta quota, mentre circa 1400 quelli a bassa quota; circa 350 gli ufo scesi a terra, mentre 360 gli 'incontri ravvicinati' registrati. Al centro del convegno, il tema dello "sviluppo della comunicazione in ambito ufologico in relazione all'evoluzione dei media contemporanei, alle moderne metodologie di indagine ed ai rinnovati rapporti con le autorità". Sarà presente alla manifestazione Falco Accame, autore di una delle prime interrogazioni parlamentari sugli ufo e presidente della commissione parlamentare Difesa dal '76 al '78. Verranno inoltre presentati i 'protocolli di contatto', modus operandi codificato per l'eventuale arrivo di visitatori extraterrestri. Il convegno prevede la presentazione del dossier "Libro bianco", aggiornato al 2014 ad opera del presidente del Cun, Vladimiro Bibolotti. Nel corso dei lavori, informa una nota, si svolgerà la Terza Edizione del Premio Giornalistico Nazionale J. A. Hynek per i migliori articoli, servizi ed inchieste ufologiche svolte nel mondo della comunicazione: tra i premiati quest’anno anche Fabio Fazio, gli autori del bestseller Mursia “UFO i dossier italiani” Lao Petrilli e Vincenzo Sinapi, e Maria Antonietta Calabrò del Corriere della Sera.

    10 ottobre 2014
    it.notizie.yahoo.com/ufo-cun-50-anni-piu-di-12mila-segnalazioni-182500...
    [Modificato da wheaton80 12/10/2014 02:34]
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    00 17/10/2014 22:54
    Velivolo alieno nei cieli delle Alpi Apuane: due persone lo vedono e lo descrivono minuziosamente (ai carabinieri)

    Un oggetto di forma circolare ellittica, di circa 8-10 metri di diametro, alto pochi metri da terra e che emanava della luce blu elettrico: e' l'Ufo, cioé l'Oggetto volante non identificato, avvistato lo scorso 5 aprile da un impiegato e dalla moglie casalinga sulle Alpi Apuane: il caso, già denunciato ai carabinieri di Massa, e' stato reso noto nel corso del terzo congresso internazionale del CUN, il Centro ufologico nazionale, che si e' appena svolto a Roma. Secondo Vladimiro Bibolotti, presidente del CUN, si tratta di "uno degli avvistamenti più importanti degli ultimi quindici anni". L'impiegato e la moglie, residenti in un comune della provincia di Massa, entrambi quarantenni, stavano tornando a casa dopo aver cenato da parenti. A bordo dell'auto anche il loro figlio di pochi anni, che dormiva. Mancavano pochi minuti alle 23.00. Giunti a ridosso di una curva, si accorgono che la ringhiera che delimita lo spazio dove si trova un'edicola votiva riflette della luce blu, ad intervalli regolari. Circostanza strana, pensano, considerato che la ringhiera e' di ferro nero opaco. Dopo pochi metri di marcia il "disco volante" si materializza a circa cinque metri di quota, a non più di 10-15 metri dalla vettura. L'uomo racconta di essere stato investito da luci blu elettrico e poi di aver visto questa sorta di "anello", anch'esso blu, che girava. Lo stesso oggetto viene avvistato dalla moglie, che lo descrive negli stessi termini. Ai testimoni l'oggetto sembra un "tagadà", la giostra dei luna park, ma rovesciato, con settori verticali, che girava in modo vorticoso. La visione dell'Ufo terrorizza i due coniugi. L'uomo, ancora abbagliato, scappa a tutta velocità. Si ferma più avanti, scende dall'auto, ma dell'oggetto non c'è più traccia. Sull'avvistamento hanno fatto una prima indagine i ricercatori del CUN, ma il testimone si e' anche recato dai carabinieri per denunciare il fatto. Alla stazione dell'Arma di Massa gli e' stato fatto compilare l'apposito Modulo di avvistamento di Oggetto volante non identificato, dove l'impiegato ha ricostruito l'episodio, disegnato e fatto uno schizzo dell' "anello" misterioso. La segnalazione e' stata quindi girata al Reparto generale sicurezza dell'Aeronautica militare, che si occupa della materia. Nel corso del simposio il CUN, un'organizzazione sulla breccia dal 1965, ha fatto il punto - con il presidente Bibolotti e uno dei fondatori, Roberto Pinotti - su circa cinquanta anni di ricerca: mezzo secolo durante il quale sono stati raccolti 12.365 dossier relativi ad avvistamenti di Ufo, risalenti fino al lontano 1901. Dei 12.365 X-files raccolti e indagati dal CUN, 8.804 riguardano segnalazioni di Oggetti volanti non identificati ad alte quote (sopra i 150 metri); 1.440 a basse quote (sotto i 150 metri); 376 Ufo a terra; 368 riguardanti "presenze di entità", cioé i famosi "incontri ravvicinati del terzo tipo"; 93 Ufo a pelo d'acqua (mare o lago); 40 USO, cioé oggetti non identificati sotto il livello dell'acqua; 1.240 segnalazioni inserite in altre tipologie minori. Il 1954, anno analizzato nel dettaglio durante il congresso, ha visto tre episodi che ancora rimangono tra i più significativi nella casistica italiana. Due avvistamenti collettivi quasi concomitanti su Roma e Milano, 17 settembre, e un avvistamento di massa: si tratta della partita di calcio interrotta allo Stadio Comunale di Firenze il 27 ottobre, dove tutti, calciatori e pubblico, si fermarono per osservare il passaggio nei cieli di due dischi volanti. Non manca nemmeno un "incontro ravvicinato del terzo tipo" avvenuto a Cennina (Arezzo), dove due "entità" uscite da un oggetto volante fecero un "approccio di contatto" con una donna. Durante il congresso - nel quale sono stati anche presentati i "Protocolli di Contatto", un modus operandi per l'eventuale arrivo di visitatori extraterrestri - sono stati proclamati i vincitori del Premio Giornalistico Nazionale "J. A. Hynek" per i migliori articoli, servizi ed inchieste ufologiche svolte nel mondo della comunicazione. I giornalisti premiati sono stati Fabio Fazio, Maria Antonietta Calabro' del Corriere della Sera, Ivano Pasqualino della Repubblica e gli autori del libro-inchiesta "Ufo i dossier italiani" (Mursia), Lao Petrilli e Vincenzo Sinapi, che hanno pubblicato le 445 segnalazioni di Ufo raccolte dall'Aeronautica dal 1972 ad oggi. (ANSA)

    13 ottobre 2014
    www.ilnord.it/c-3627_VELIVOLO_ALIENO_NEI_CIELI_DELLE_ALPI_APUANE_DUE_PERSONE_LO_VEDONO_E_LO_DESCRIVONO_MINUZIOSAMENTE_AI_CAR...
    [Modificato da wheaton80 17/10/2014 22:55]
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    00 01/02/2016 13:44
    La CIA pubblica i suoi "X-Files"

    La CIA pubblica i suoi "X-Files", concedendo al pubblico la possibilità di guardare alle indagini sugli UFO e gli alieni fra gli anni ‘40 e gli anni ‘50. "Guardate i nostri X-Files. Abbiamo deciso di mettere in evidenza alcuni documenti che sia gli scettici sia coloro che credono" negli UFO "troveranno interessanti", afferma la CIA sul proprio sito internet, dividendo i documenti in due categorie. Ispirandosi alla serie TV di successo '"The X-Files" e ai suoi protagonisti, gli agenti Fox Mulder e Dana Scully, la CIA divide i documenti proprio in base a loro: in quelli che l'agente Mulder userebbe per cercare di persuadere gli altri dell'esistenza di attività extraterrestre, e quelli che l'agente Scully userebbe per offrire spiegazioni scientifiche alla visione degli UFO. Uno dei casi della CIA nel file dell'agente Mulder risale al 1952, quando un oggetto "simile a una grande padella volante" è atterrato in Germania. La CIA cita un testimone oculare che, una volta avvicinatosi al luogo dell'atterraggio dell'oggetto, ha visto due uomini con indosso una tuta metallica brillante. I due si sono chinati verso il testimone oculare, per poi tornare alla "grande padella volante" e spiccare il volo. "L'oggetto ha iniziato a sollevarsi lentamente da terra e a ruotare", riferisce il testimone alla CIA, sottolineando che, anche se inizialmente pensava di sognare, poi, avvicinandosi al terreno, ha visto l'impronta circolare dell'oggetto volante. Fra i file anche i documenti e i pareri della commissione scientifica sugli UFO. I ripetuti avvistamenti nel 1952 non avevano dati né prove solide per poter essere spiegati e la commissione ha concluso all'unanimità che non c'era una diretta minaccia alla sicurezza nazionale con gli avvistamenti. Molti infatti non erano altro che aerei militari, luce riflessa da cristalli di ghiaccio e chiari raggi di luce.

    Andrea Riva
    31/01/2016
    www.ilgiornale.it/news/mondo/cia-pubblica-i-suoi-x-files-1218...
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    00 01/02/2016 16:30
    La CIA rilascia centinaia di veri X-Files sugli UFO



    La CIA ha declassificato e pubblicato sul suo sito in queste ultime ore centinaia di X-Files riguardanti proprie indagini sugli avvistamenti UFO e altri casi non convenzionali, tutti datati tra la fine del 1940 e il 1960, che erano archiviati fino ad oggi con la dicitura di "top secret". Proprio in contemporanea con il ritorno televisivo della famosissima serie televisiva "The X-Files", la CIA ha deciso di rilasciare questi documenti, ora non più secretati, che presentano ben oltre 1000 casi "non convenzionali", tra avvistamenti UFO, alieni e altri fenomeni inspiegabili. Per facilitare gli utenti a navigare nella vasta collezione FOIA (http://www.foia.cia.gov/collection/ufos-fact-or-fiction) sugli avvistamenti UFO l’agenzia americana ha deciso di mettere in evidenza “alcuni documenti che sia scettici e credenti troveranno interessanti”, si legge in un post pubblicato sul sito web:“Qui di seguito troverete cinque documenti che pensiamo l’agente Fox Mulder vorrebbe utilizzare per cercare di persuadere gli altri dell’esistenza di attività extraterrestre, e altri cinque che pensiamo il suo partner scettico, l’agente Dana Scully, potrebbe utilizzare per provare che c’è una spiegazione scientifica per gli avvistamenti di UFO” (https://www.cia.gov/news-information/blog/2016/take-a-peek-into-our-x-files.html).

    Riportiamo brevemente alcuni casi tratti dai documenti:

    Un testimone – una donna tedesca che ha assistito al fenomeno con la figlia – ha dichiarato di aver visto l’oggetto prendere il volo davanti ai suoi occhi, descrivendo minuziosamente i dettagli del misterioso velivolo. Uno dei file allegati è un documento del 1952, dove gli agenti sono stati chiamati a indagare su ciò che i testimoni hanno descritto come un ‘enorme piatto volante’ in Germania dell’Est. L’oggetto è stato riferito avere un diametro di circa 15 metri.

    Come si legge in un altro documento, dischi volanti simili sono stati anche avvistati in Nord Africa e in Spagna.

    Insieme ad alcuni documenti, sono state allegate tre foto di presunti avvistamenti extraterrestri. Una delle foto – scattata dallo studente britannico Alex Birch nel 1962 – mostra un gruppo di dischi volanti che sorvolano la città di Sheffield nel Regno Unito (foto sotto).



    Un altra foto rilasciata dalla CIA: "disco volante" immortalato su Passoria New Jersey 1952:



    Nei file si leggono i dettagli di un caso di dischi volanti individuati da più persone in quello che era in passato chiamato Congo Belga. Il documento rivela che due “dischi di fuoco” sono stati visti su una miniera di uranio, e che un disco aveva “curve dorate e la sua posizione cambiava molte volte”. “Improvvisamente, entrambi i dischi si libravano in un punto e poi se ne andarono in un volo a zig-zag verso nord-est”. “Un penetrante suono come sibili e ronzii era udibile a chi stava in basso. L’intera performance è durata dai 10 ai 12 minuti”. Un aereo è stato inviato ad indagare. Secondo il pilota, l’apertura di una manopola poteva essere vista dall’esterno. Il pilota ha poi inviato la sua ricerca quando i ‘dischi’ scomparvero.



    Su Twitter, tra gli altri post, leggiamo un altro documento che la CIA ha pubblicato, dove si leggono le 10 linee guida ufficiali per indagare su avvistamenti di UFO (https://twitter.com/CIA/status/691692273533329408):



    29/01/16
    www.noiegliextraterrestri.it/2016/01/la-cia-rilascia-centinaia-di-veri-x.html?utm_source=feedburner&utm_medium=email&utm_campaign=Feed%3A+blogspot%2FnafRj+%28NOI+E+GLI+EXTRATERR...
    [Modificato da wheaton80 01/02/2016 16:43]
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    00 13/11/2017 00:39
    TG1: Laura Eisenhower e gli extraterrestri

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    00 21/12/2017 16:05
    UFO, il Pentagono ammette indagini della Difesa USA

    Il Dipartimento della Difesa USA ha continuato ad indagare sugli UFO sino a cinque anni fa, quando ha messo fine ai finanziamenti di un programma avviato nel 2007, per un totale di 22 milioni di dollari. Il Pentagono ha ammesso ora, per la prima volta, l'esistenza del programma, che non era classificato ma era noto solo ad una ristretta cerchia di persone. Lo rivelano alcuni media americani. Gli UFO sono stati ripetutamente al centro di indagini per decenni negli Stati Uniti, anche da parte dell'esercito americano. Nel 1947 l'aviazione cominciò una serie di studi per far luce su oltre 12mila presunti oggetti non identificati prima di mettere la parola fine nel 1969. Il programma, che comprendeva uno studio denominato Project Blue Book, aveva concluso che la maggioranza degli avvistamenti erano stelle, nuvole, aerei convenzionali o velivoli spia, benché 701 rimasero senza spiegazione. Ma nessuno, o pochissimi, sapevano che il Pentagono aveva lanciato un nuovo programma dieci anni fa, battezzato "Advanced Aerospace Threat Identification Program". Inizialmente fu ampiamente finanziato su richiesta di Harry Reid, all'epoca leader della maggioranza democratica al Senato e appassionato di fenomeni spaziali. Gran parte dei soldi finirono ad una società di ricerca aerospaziale di un magnate suo amico e sostenitore elettorale, Robert Bigelow, che attualmente lavora con la NASA e che si è detto “assolutamente convinto” che gli alieni esistano e che gli UFO abbiano visitato la terra.

    I fenomeni aerei non identificati sono stati riportati da piloti ed altri militari, secondo cui quello che avevano visto sfidava le leggi della fisica, con oggetti che si muovevano ad alte velocità senza segni visibili di propulsione o che volteggiavano senza apparenti mezzi per alzarsi in volo. Una delle possibili teorie per spiegare tali fenomeni, secondo un ex membro dello staff parlamentare, è che ci fosse una potenza straniera, forse la Russia o la Cina, che aveva sviluppato tecnologie di nuova generazione che potevano minacciare gli USA. Ma nessuna prova è stata prodotta. Tanto che nel 2012 sono stati interrotti i finanziamenti. "Fu deciso che c'erano altre e più alte priorità che meritavano di essere finanziate e fu nel migliore interesse del Dipartimento della Difesa fare un cambiamento", ha spiegato un portavoce del Pentagono, Thomas Crosson. Eppure Luis Elizondo, l'ufficiale dell'intelligence militare che ha gestito il programma al quinto piano dell'anello C del Pentagono, sostiene di aver continuato a lavorare - fuori dal Pentagono - con dirigenti della Marina e della CIA sino allo scorso ottobre, quando ha scritto una lettera di dimissioni polemica al Ministro della Difesa James Mattis. "Perché non investiamo più tempo e più sforzi su questa questione?", ha chiesto, lamentandosi della eccessiva segretezza e dell'opposizione interna che caratterizzava il programma.

    17 dicembre 2017
    www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2017/12/16/mediapentagono-ammette-programma-su-ufo_9afb500a-feb1-439d-a5cd-bdc855cf7...
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    00 21/12/2017 16:06
    "Potremmo non essere soli, prove schiaccianti"

    Gli oggetti volanti non identificati osservati attraverso il programma del Pentagono per lo studio degli UFO hanno fornito "prove schiaccianti" del fatto che nell'universo "potremmo non essere soli". Lo afferma Luiz Elizondo, ex direttore del programma, intervistato dalla CNN. "Abbiamo trovato molte cose", dice Elizondo, dopo che nei giorni scorsi i media USA hanno svelato l'esistenza, fino al 2012, del programma segreto del Pentagono. Le caratteristiche degli 'oggetti' osservati vengono riassunte da Elizondo. Si tratta, spiega, di "cose che non hanno superfici di volo evidenti, nessuna forma evidente di propulsione". E ancora, presentano una "manovrabilità estrema, oltre la sopportabilità umana o di qualsiasi cosa di natura biologica". Inoltre, gli UFO avvistati hanno "velocità ipersonica, bassa osservabilità" e "sembrano sfidare le leggi dell'aerodinamica". Alcuni degli oggetti volanti, ha raccontato Elizondo alla CNN, mostravano capacità che né gli Stati Uniti, né nessun altro Paese sono in grado di eguagliare. Almeno, "per quanto ne sappiamo", ha concluso.

    20/12/2017
    www.adnkronos.com/fatti/esteri/2017/12/20/potremmononesseresoliproveschiaccianti_XAvR9cnqdc2vzFXDe3N17J.html?re...
    [Modificato da wheaton80 21/12/2017 16:08]
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    00 03/01/2018 01:10
    Auree incandescenti e fondi neri: il misterioso programma UFO del Pentagono



    Tra i 600 miliardi di dollari di budget annuali del Dipartimento della Difesa, i 22 milioni spesi per il Programma d’Identificazione delle Minacce Aerospaziali avanzate erano quasi impossibili da trovare. Come voleva il Pentagono. Per anni, il programma ha indagato sulle segnalazioni di oggetti volanti non identificati, secondo i funzionari del Dipartimento della Difesa, secondo interviste ai protagonisti del programma e secondo documenti ottenuti dal New York Times. Era gestito da un ufficiale dell’Intelligence militare, Luis Elizondo, al quinto piano del C Ring del Pentagono, nel ventre labirintico dell’edificio. Il Dipartimento della Difesa non ha mai riconosciuto l’esistenza del programma, che dice di aver chiuso nel 2012. Ma i sostenitori dicono che, mentre il Pentagono al momento ha arrestato i finanziamenti, il programma resta. Negli ultimi cinque anni, dicono, i funzionari del programma hanno continuato ad indagare su episodi riportatigli dai militari mentre svolgevano altri compiti del Dipartimento della Difesa. Il programma segreto, di cui alcune parti restano classificate, iniziò nel 2007 ed inizialmente fu ampiamente finanziato su richiesta di Harry Reid, il democratico del Nevada che all’epoca era il leader della maggioranza del Senato e che da tempo s’interessa ai fenomeni spaziali. La maggior parte del denaro andò a una società di ricerca aerospaziale gestita da un imprenditore miliardario e vecchio amico di Reid, Robert Bigelow, che attualmente collabora con la NASA per produrre mezzi espandibili da utilizzare nello spazio.

    A maggio, su “60 minutes” della CBS, Bigelow disse di essere “assolutamente convinto” che gli alieni esistono e che gli UFO visitano la Terra. Lavorando con la compagnia di Bigelow a Las Vegas, il programma ha prodotto documenti che descrivono avvistamenti di aerei che sembravano muoversi a velocità molto elevate senza segni visibili di propulsione, o che si libravano senza apparenti mezzi di sostentamento. Funzionari del programma hanno anche studiato video di incontri tra oggetti sconosciuti e aerei militari statunitensi, tra cui uno pubblicato ad agosto riguardante un oggetto ovale biancastro, delle dimensioni di un aereo commerciale, inseguito da due caccia F/A-18F della Marina della portaerei Nimitz, al largo di San Diego, nel 2004. Reid, ritiratosi dal Congresso quest’anno, dichiarava di essere orgoglioso del programma. “Non sono imbarazzato, non mi vergogno o mi dispiace di aver fatto andare avanti questa cosa”, aveva detto Reid in un’intervista in Nevada. “Penso che sia una delle cose buone che ho fatto nella mia permanenza al Congresso.

    Ho fatto qualcosa che nessuno ha mai fatto prima”. Anche altri due ex-senatori e membri di spicco di una sottocommissione per le spese della Difesa, Ted Stevens, repubblicano dell’Alaska, e Daniel K. Inouye, democratico alle Hawaii, sostennero il programma. Stevens è morto nel 2010 e Inouye nel 2012. Pur non affrontando i meriti del programma, Sara Seager, astrofisica del MIT, ammoniva che non conoscere l’origine di un oggetto non significa che provenga da un altro pianeta o galassia. “Quando si dichiara di osservare fenomeni veramente insoliti, a volte vale la pena investigare seriamente”, ha detto. Ma aggiungeva:“Ciò che la gente a volte non capisce della scienza è che spesso abbiamo fenomeni che rimangono inspiegabili”. Anche James E. Oberg, ex-ingegnere dello space shuttle della NASA e autore di 10 libri sui voli spaziali, che spesso sfatano gli avvistamenti UFO, era dubbioso. “Ci sono molti eventi prosaici e tratti percettivi umani che possono spiegare queste storie”, ha detto. “Molta gente è attiva nei cieli e non vuole che gli altri lo sappiano. E’ felice di nascondersi non riconosciuta in mezzo alle voci, e ne fa persino un camuffamento”. Tuttavia, Oberg affermava di accogliere favorevolmente la ricerca. “Potrebbe esserci una perla”, dice.
    In risposta alle domande del Times, i funzionari del Pentagono questo mese hanno riconosciuto l’esistenza del programma, iniziato nell’ambio dell’Agenzia d’Intelligence della Difesa. I funzionari hanno insistito sul fatto che lo sforzo si concluse dopo cinque anni, nel 2012. “Fu deciso che c’erano altri problemi dalla priorità più alta che meritavano finanziamenti, e fu nell’interesse del DoD cambiare”, disse il portavoce del Pentagono Thomas Crosson in un’e-mail, riferendosi al Dipartimento della Difesa. Ma Elizondo ha detto che l’unica cosa a finire fu il finanziamento del governo, prosciugatosi nel 2012.

    Da allora, Elizondo ha detto in un’intervista di aver collaborato con ufficiali della Marina e della CIA e continuato a lavorare fuori dal suo ufficio del Pentagono fino ad ottobre, quando si dimise per protesta contro ciò che definiva eccessiva segretezza ed ostruzione interna. “Perché non spendiamo più tempo e sforzi su questo tema?”, scrisse Elizondo nella lettera di dimissioni al Segretario alla Difesa Jim Mattis. Elizondo ha detto che lo sforzo continuò e che ebbe un successore, che si è rifiutato di nominare. Gli UFO sono stati studiati ripetutamente nel corso dei decenni negli Stati Uniti, anche dai militari. Nel 1947, l’Air Force iniziò una serie di studi che indagarono su oltre 12.000 avvistamenti UFO, prima che venissero ufficialmente conclusi nel 1969. Il programma, che includeva uno studio dal nome in codice Project Blue Book, iniziò nel 1952 e concluse che la maggior parte degli avvistamenti riguardava stelle, nuvole, aerei convenzionali o aerei spia, anche se 701 rimasero inspiegabili. Robert C. Seamans Jr., Segretario dell’Aeronautica Militare all’epoca, dichiarò in un memorandum l’annuncio della fine del Project Blue Book, che “non può più essere giustificato né sulla base della sicurezza nazionale né nell’interesse della scienza”. Reid disse che l’interesse per gli UFO glielo trasmise Bigelow. Nel 2007, Reid affermò in un’intervista che Bigelow gli disse che un ufficiale della Defense Intelligence Agency gli si era avvicinato per visitare il ranch di Bigelow nello Utah, dove conduceva ricerche. Reid disse di aver incontrato funzionari dell’agenzia poco dopo l’incontro con Bigelow e apprese che volevano avviare un programma di ricerca sugli UFO. Reid convocò Stevens ed Inouye in una stanza sicura al Campidoglio. “Avevo parlato con John Glenn alcuni anni prima”, disse Reid riferendosi all’astronauta ed ex-senatore dell’Ohio morto nel 2016. Glenn, secondo Reid, gli disse che pensava che il governo federale dovrebbe guardare seriamente agli UFO e dovrebbe parlare coi militari, in particolare con i piloti, che avevano riferito di aver visto aerei che non potevano identificare o spiegare.

    Gli avvistamenti non venivano segnalati spesso alla catena di comando militare, secondo Reid, perché i militari temevano di essere derisi o stigmatizzati. L’incontro con Stevens e Inouye, disse Reid, “fu uno degli migliori che abbia mai avuto”, e aggiunse, “Ted Stevens disse, ‘Ho aspettato fin da quando ero nell’Air Force’” (il senatore dell’Alaska fu un pilota nell’aviazione dell’esercito, in missioni di trasporto aereo sulla Cina durante la Seconda Guerra Mondiale). Durante l’incontro, secondo Reid, Stevens raccontò di essere stato inseguito da uno strano aereo d’origine sconosciuta, che venne dietro al suo aereo per chilometri. Nessuno dei tre senatori voleva un dibattito pubblico sul piano del Senato per il finanziamento del programma, affermava Reid. “Questo era il cosiddetto fondo nero”, disse. “Stevens lo sapeva come Inouye. Ma era così, ed era così che volevamo”. Reid si riferiva al budget del Pentagono per i programmi classificati. I contratti ottenuti dal Times mostrano un’appropriazione congressuale di poco meno di 22 milioni di dollari dalla fine del 2008 al 2011. Il denaro fu utilizzato per la gestione del programma, la ricerca e la valutazione della minaccia posta dagli oggetti. Il finanziamento andò alla società di Bigelow, Bigelow Aerospace, che assunse subcontraenti e sollecitò ricerche per il programma. Sotto la direzione di Bigelow, la società modificò gli edifici di Las Vegas per lo stoccaggio di leghe metalliche e altri materiali che Elizondo e gli appaltatori del programma dichiararono essere stati recuperati da fenomeni aerei non identificati. I ricercatori hanno anche studiato persone che affermarono di aver subito effetti fisici dagli incontri con gli oggetti e li esaminarono per eventuali cambiamenti fisiologici. Inoltre, i ricercatori parlarono coi militari che avevano riferito avvistamenti di strani aerei.

    “Siamo un po’ nella posizione che si avrebbe se dessimo a Leonardo da Vinci la chiave del garage”, disse Harold E. Puthoff, ingegnere che condusse ricerche sulle percezioni extrasensoriali della CIA e in seguito lavorò al programma. “Prima di tutto, cercherebbe di capire cos’è questa roba di plastica. Non saprebbe nulla di segnali elettromagnetici o della loro funzione”. Il programma raccolse video e audio di incidenti UFO, come le riprese da un F/A-18 Super Hornet della Marina che mostra un velivolo circondato da una sorta di aura incandescente che viaggiava ad alta velocità e ruotava mentre volava. I piloti della Marina possono essere ascoltati mentre cercavano di capire cosa vedevano. “Ce n’è un’intera flotta”, esclama uno. I funzionari della difesa si rifiutano di rilasciare posizione e data dell’incidente. “A livello internazionale, siamo il Paese più arretrato del mondo su questo tema”, ha detto Bigelow in un’intervista. “I nostri scienziati hanno paura di essere ostracizzati e i nostri media sono spaventati dallo stigma. Cina e Russia sono molto più aperte e lavorano su questo con enormi organizzazioni nei loro Paesi. Anche Paesi più piccoli come Belgio, Francia, Regno Unito e latinoamericani come il Cile sono più aperti. Sono attivi e disposti a discuterne piuttosto che essere trattenuti da un tabù infantile”. Nel 2009 Reid decise che il programma aveva compiuto straordinarie scoperte sostenendo un aumento della sicurezza per proteggerlo. “Furono compiuti molti progressi nell’identificazione di numerose scoperte aerospaziali sensibili e non convenzionali”, scrisse Reid in una lettera a William Lynn III, vicesegretario della Difesa all’epoca, chiedendo che venisse designato “un programma speciale e riservato” accessibile solo per pochi funzionari scelti.

    Una sintesi del programma del Pentagono del 2009 preparata dal direttore dell’epoca afferma che “ciò che era considerato fantascienza è ormai un fatto scientifico” e che gli Stati Uniti non potevano difendersi da certe scoperte tecnologiche. La richiesta di Reid per la designazione speciale fu respinta. Elizondo, nella lettera di dimissioni del 4 ottobre, affermava che era necessario prestare maggiore attenzione ai “molti resoconti della Marina e di altri servizi su insoliti sistemi aerei che interferiscono con le piattaforme militari e mostrano capacità oltre la prossima generazione”. Espresse frustrazione per le limitazioni imposte al programma, dicendo a Mattis che “rimane vitale accertare capacità e intento di questi fenomeni a beneficio delle forze armate e della Nazione”. Elizondo ora, assieme a Puthoff e a un altro ex-funzionario del Dipartimento della Difesa, Christopher K. Mellon, ex-vicesegretario alla Difesa per l’intelligence, partecipa a una nuova iniziativa commerciale intitolata To the Stars Academy of Arts and Science. Parlano pubblicamente dei loro sforzi mirando a raccogliere fondi per la ricerca sugli UFO. Nell’intervista, Elizondo ha detto che lui e i suoi colleghi governativi avevano deciso che i fenomeni che avevano studiato non sembravano provenire da alcun Paese. “Questo non è un fatto che un governo o un’istituzione dovrebbe secretare al popolo”, aveva detto. Da parte sua, Reid ha affermato di non sapere da dove gli oggetti provengano. “Se qualcuno dice di avere la risposta ora, vi prende in giro”, ha detto. “Non lo sappiamo”. Ma, concluse, “dobbiamo iniziare da qualche parte”.

    Helene Cooper, Ralph Blumenthal, Leslie Kean
    16 dicembre 2017

    Fonte: www.nytimes.com/2017/12/16/us/politics/pentagon-program-ufo-harry-r...

    Traduzione: Alessandro Lattanzio
    aurorasito.wordpress.com/2018/01/01/auree-incandescenti-e-fondi-neri-il-misterioso-programma-ufo-del-pe...
    [Modificato da wheaton80 03/01/2018 01:11]
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    00 02/06/2019 22:58
    UFO, il Pentagono ha diffuso un video ufficiale. In attesa di nuove ‘rivelazioni’

    Continua l’eco mediatica suscitata dai vari articoli pubblicati negli USA, tra cui emergono, per rilevanza, quelli del Washington Post e del New York Times usciti quasi in contemporanea, in uno scenario nostrano caratterizzato da una robusta dose di confusione e fraintendimenti. La confusione è dovuta soprattutto alle nuove sigle adottate. All’acronimo UFO, sempre più considerato scomodo in quanto dequalificato, si tende infatti a preferire sempre di più i maggiormente presentabili UAP (Unidentified Aerial/Aerospace Phenomena) e UAV (Unidentified Aerial/Aerospace Vehicle) e un pò più raramente la coppia AAP (Anomalous Aerial/Aerospace Phenomena) e AAV (Anomalous Aerial/Aerospace Vehicle). Intanto, in questo polverone di interpretazioni e sigle, sfugge, come spesso accade, la cosa più importante: la costituzione negli Stati Uniti di un gruppo di scienziati e ricercatori indipendenti denominato SCU (Scientific Coalition for UAP Studies), che si definisce “un’organizzazione di ricerca composta principalmente da scienziati, ex ufficiali militari e personale delle forze dell’ordine con esperienza tecnica e background nelle tecniche investigative”. Tale gruppo ha recentemente tenuto il suo primo congresso pubblico e ha rilasciato una perizia forense di ben 276 pagine (A forensic analysis of navy carrier strike group eleven’s encounter with an anomalous aerial vehicle – 2004 Us nimitz incident report) basata, in particolar modo ma non solo, sulla minuziosa analisi di un filmato acquisito da un sistema ATFLIR imbarcato su di un caccia F/A-18F della Marina USA e ufficialmente rilasciato dal Pentagono, quindi dati non contestabili, acquisiti dalle più avanzate strumentazioni di rilevamento oggi disponibili:

    www.explorescu.org/papers/nimitz_strike_group_2004

    Le conclusioni di tale minuziosa analisi sono che “le accelerazioni dimostrate da tali AAV vanno al di là delle capacità di qualsiasi aeromobile conosciuto”. Verrebbe quindi da pensare che non sia poi del tutto una coincidenza il fatto che un tale gruppo nasca dopo che la stessa NASA ha compiuto passi che sarebbero stati considerati alla stregua di fantascienza solo pochissimi anni fa. Prima di tutto vengono sollecitazioni da parte di ricercatori NASA nei confronti del SETI (Search for Extraterrestrial Intelligence), come quella dello scienziato Silvano P. Colombano dell’Ames Research Center, in un documento presentato per la prima volta a marzo 2019 al Decoding Alien Intelligence Workshop, organizzato appunto dal SETI. Nel suo documento, Colombano invita i ricercatori del SETI a una maggiore flessibilità, a mostrare “disponibilità a estendere le possibilità in merito alla natura dello spazio-tempo e dell’energia” e a “considerare il fenomeno UFO degno di studio“, implicitamente criticando l’atteggiamento del SETI per non avere mai preso in seria considerazione la vastissima casistica UFO (pardon, UAP), pubblicamente disponibile. Poi, la stessa NASA ha recentemente tenuto uno specifico workshop, intitolato NASA and the Search for Technosignatures, dove le Technosignatures sono definite come “un qualsiasi segno di tecnologia dal quale è possibile inferire l’esistenza di vita intelligente ovunque nell’universo” e dove si discute senza mezzi termini di argomenti quali la possibile scoperta di artefatti extraterrestri nel sistema solare. Pubblicato su Arxiv.org il 28.12.2018, il report di questo workshop è disponibile online:

    arxiv.org/ftp/arxiv/papers/1812/1812.08681.pdf?fbclid=IwAR28z1YzqtFa-VDIfcN5sf5u_WlQdOJ9sSln669zhnlaIJhGBo9...

    Ricordiamo infine con soddisfazione che lo scorso 27 ottobre 2018 si è tenuto il settimo Convegno Internazionale “Città di Roma” del CUN, nel quale abbiamo avuto il privilegio, unici al di fuori degli Stati Uniti, di avere come relatore Luis Elizondo, ex direttore del programma Advanced Aerospace Threat Identification Program (AATIP). Nel corso del convegno romano, Elizondo fra le altre cose ha di fatto anticipato le dichiarazioni riportate in questi giorni sulla stampa americana, quando ha affermato, riferendosi ai filmati ufficialmente rilasciati dal Pentagono, “se comprendete ciò che vedete in questi video, è evidente che questa non è tecnologia nostra”. In chiusura, una personale considerazione a tale proposito: se le tecnologie per costruite tali ordigni fossero effettivamente in possesso di una qualche potenza terrestre, non vi è dubbio che sarebbero già stati utilizzati e avrebbero già cambiato, e per sempre, gli scenari geopolitici come li conosciamo oggi. E probabilmente sulla Luna, su Marte e ben oltre ci saremmo già tranquillamente arrivati senza i problemi che le agenzie spaziali devono affrontare oggi. Intanto, in attesa di nuove “rivelazioni”, la ricerca e il cambio di paradigma procedono.

    P.S.
    Curiosità. Il termine UFO è stato tradotto in Unexplained Flying Object, cioè oggetto volante non spiegato, che curiosamente coincide con il termine RIV (Res Inexplicata Volantis), appunto “cosa volante non spiegata”, coniato in Vaticano per l’aggiornamento dei nuovi vocaboli ancora non esistenti nella lingua latina. Sarà forse il segno del “cambio di paradigma?”.

    Vladimiro Bibolotti
    31 Maggio 2019
    www.ilfattoquotidiano.it/2019/05/31/ufo-il-pentagono-ha-diffuso-un-video-ufficiale-inattesa-di-nuove-rivelazioni/...
    [Modificato da wheaton80 02/06/2019 22:59]
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    00 03/06/2019 15:34
    UFO, "clamorose dichiarazioni su governo USA"

    "Nel corso di un’intervista rilasciata il 30 maggio al conduttore Tucker Carlson della Fox News, il quale gli ha posto una precisa domanda, ovvero se il governo USA sia in possesso di UFO e/o di rottami UFO", l’ex direttore del progetto segreto di ricerca sugli UFO/UAP del governo statunitense, Luis Elizondo ha rilasciato "clamorose dichiarazioni": ha risposto 'Yes, I do', ovvero 'sì, lo credo' ed ha confermato la risposta quando il conduttore, apparentemente incredulo di quanto avesse appena ascoltato, ha ripetuto la domanda". Lo sottolinea il CUN, il Centro Ufologico Nazionale, ricordando che "Elizondo, che ha da un paio di anni lasciato il suo incarico di direttore del Progetto Aatip nell’ambito della DIA statunitense per entrare a far parte della To The Stars Academy, pur mantenendo una linea di condotta improntata a un elevato livello di cautela, ha in almeno una occasione manifestato esplicita propensione per la cosiddetta 'Ipotesi Extraterrestre' sulla natura degli UFO/UAP". “Il 19 dicembre del 2017”, rileva il CUN, “ha infatti pubblicamente affermato alla CNN che 'ci sono prove molto convincenti del fatto che potremmo non essere soli'".

    02/06/2019
    www.adnkronos.com/fatti/cronaca/2019/06/02/ufoclamorosedichiarazionigovernousa_1Z3A22Xf4ypMO2zkODwhEJ.html?re...
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    00 01/05/2020 19:21
    USA, il Pentagono ammette: abbiamo incontrato gli UFO

    Il dipartimento della Difesa USA ha reso noto, in un comunicato, di aver preso la decisione di pubblicare tre video di oggetti volanti "per dissipare eventuali idee pubbliche sbagliate sulla veridicità o meno delle immagini diffuse o sul fatto che ce ne fossero altre". Dell'esistenza di queste immagini aveva parlato in passato anche il New York Times, mentre la Marina Militare aveva già confermato, nell'ottobre scorso, l'autenticità dei filmati. Il fenomeno osservato nei video rimane qualificato come 'non identificato'", ha aggiunto il Pentagono. Su uno di questi è possibile vedere un oggetto di forma allungata muoversi rapidamente: lo stesso oggetto, pochi secondi dopo essere stato individuato da uno dei sensori a bordo dell'aereo della Marina statunitense, scompare alla sinistra con un'accelerazione improvvisa.

    www.youtube.com/watch?v=C4FHw5ipIQo

    In un altro video, invece, è possibile vedere un oggetto sopra le nuvole. Il pilota statunitense si chiede se sia un drone:"C'è un'intera scia. Sta andando contro il vento! Un vento da ovest di 120 nodi!", afferma il suo compagno di volo. "Guarda questa cosa!", prosegue il suo interlocutore, mentre l'oggetto in questione comincia a girare. Un pilota della Marina statunitense in congedo, David Fravor, che ha incontrato uno di questi UFO nel 2004, ha detto alla CNN nel 2017 che l'oggetto in questione si muoveva in maniera irregolare. "Mentre mi avvicinavo a lui accelerò rapidamente verso sud e scomparve in meno di due secondi", ha raccontato. Fu "come una pallina da ping pong che rimbalza su un muro". L'ex senatore del Nevada Harry Reid, vale a dire dello Stato in cui si trovano le installazioni segrete della Zona 51 dell'Aeronautica americana, in un Tweet si è detto "contento del fatto che il Pentagono stia finalmente trasmettendo queste immagini", anche se ciò "scalfisce soltanto la superficie della ricerca e delle documentazioni disponibili". "Gli Stati Uniti devono dare uno sguardo serio e scientifico a questo e a tutte le potenziali implicazioni per la sicurezza nazionale. Il popolo americano merita di essere informato":

    twitter.com/SenatorReid/status/1254836730546384897?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1254836730546384897&ref_url=http%...

    Nel dicembre 2017, ricorda l'agenzia AFP, il Dipartimento della Difesa USA aveva ammesso di avere finanziato fino al 2012, data ufficiale del suo completamento, un programma segreto di diversi milioni di dollari per indagare sugli avvistamenti di UFO. Su Twitter, intanto, è 'febbre da alieno', che supera i Tweet sul coronavirus, come osserva anche Bloomberg:

    twitter.com/QuickTake/status/1255118455247962112?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1255118455247962112&ref_url=http%...

    28 aprile 2020
    www.rainews.it/dl/rainews/articoli/pentagono-rilascia-ufficialmente-tre-video-con-ufo-f669bc1f-a1b7-4189-be3b-4e252e2fab20.html?re...
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    00 14/06/2020 19:48
    Il Principe del Liechtenstein e l'UFO scomparso verso la Svizzera

    Ci sono alieni? E visitano la Terra? L'antica domanda, "Siamo soli?", occupa molte persone, compresi capi di Stato e dirigenti aziendali. Il tema degli UFO è ritornato alla ribalta negli ultimi anni, in relazione, tra l’altro, ad un articolo del New York Times su un programma segreto di ricerca sugli UFO condotto dal Pentagono. L'interesse dei media ha attirato l'attenzione su alcune celebrità appassionate di questo argomento: per esempio l'ex musicista statunitense Tom DeLonge, che sta indagando su presunti relitti di UFO con il suo programma "To The Stars Academy", o l'imprenditore spaziale e partner della NASA Robert Bigelow, il quale in un'intervista alla CBS ha dichiarato di essere convinto che ci sia una "presenza extraterrestre sulla Terra". Finora, nei media non era quasi apparso invece il nome del Principe Hans-Adam II, Capo di Stato del Liechtenstein, che ha sponsorizzato per decenni la ricerca internazionale sugli UFO, mantenendo stretti contatti con persone come Robert Bigelow. Si sapeva da tempo che il riservato Principe credeva negli UFO e negli extraterrestri. Ma i dettagli non erano mai diventati pubblici. E sarebbero rimasti sconosciuti, se non fosse stato per il meticoloso diario tenuto per decenni da un astrofisico francese, di nome Jacques Vallée.

    "Scienza proibita"
    Jacques Vallée è considerato un faro nella ricerca sugli UFO e una delle poche fonti credibili in un campo di studi ridicolizzato da scienziati affermati. Il francese è anche finanziatore del settore tecnologico nella Silicon Valley e co-fondatore del precursore di Internet, Arpanet. Ha tenuto diverse conferenze nella nota serie TED Talk, un forum in cui importanti ricercatori illustrano i loro campi di studio. I suoi diari sulla "Scienza proibita" forniscono informazioni dettagliate e a volte spietate sul curioso mondo della ricerca sugli UFO. Un mondo in cui ricercatori per passione, funzionari governativi e presunte persone di contatto con gli alieni si contendono la sovranità dell'interpretazione. Dove dicerie, miti e inganni sono onnipresenti e scienziati rinnegati si contendono i favori di milionari per appagare la loro ossessione per gli UFO. Anche Hans-Adam II, ormai settantacinquenne Principe del Liechtenstein, si è mosso in questo mondo, come finanziatore affascinato.

    Una tradizione di famiglia
    I diari di Jacques Vallée iniziano nel 1957, l'edizione più recente risale al 1999. Il Principe del Liechtenstein compare principalmente nelle pagine scritte negli anni Ottanta e Novanta. In un testo del novembre 1989, Jacques Vallée descrive una visita al castello di Vaduz. "Abbiamo pranzato nella sala da pranzo più piccola con la famiglia: la moglie del Principe, sua sorella, due dei suoi figli. Il caffè è stato servito in un salone", ha registrato con sobrietà nel suo diario. Le conversazioni sugli UFO e altri "fenomeni paranormali" sarebbero durate fino a notte fonda.

    Si dice che Hans-Adam II abbia osservato un UFO da ragazzo. Un ricercatore sugli oggetti volanti non identificati, di nome Dick Haines, ha riferito a Jacques Vallée di una conversazione tenuta con il monarca. Quest’ultimo gli ha raccontato di aver osservato dal giardino del castello un UFO che volava verso la Svizzera ed era scomparso dietro gli alberi. Lo stesso Principe ha detto a Jacques Vallée di essersi interessato a questo tema, dopo che sua zia aveva avvistato un UFO a Monaco di Baviera. Anche un suo cugino sembra aver osservato un UFO, come si può leggere in un'altra nota del novembre 1989. Secondo i documenti di Jacques Vallée, Hans-Adam II ha versato molto denaro a singoli e gruppi che indagano sugli UFO. Gran parte dei fondi sponsorizzati è finita negli USA ed è stata impiegata per incontri di ricercatori e studi. Ad esempio, Hans-Adam II, insieme a Robert Bigelow, ha commissionato all'inizio degli anni Novanta uno studio, per 200.000 dollari, per determinare quanti americani fossero stati rapiti da alieni.

    A caccia di nuovi propulsori
    La giornalista statunitense Sarah Scoles, che scrive per le riviste tecnologiche statunitensi "Wired" e "Popular Mechanics", tra le altre, ha condotto negli ultimi anni un'indagine approfondita sulla comunità degli appassionati di UFO. Ha riassunto le sue esperienze in un libro pubblicato di recente, intitolato "They Are Already Here: UFO Culture and Why We See Saucers" ("Sono già qui: cultura degli UFO e perché vediamo dischi volanti"). "Oggi si parla e si scrive di UFO in modo più serio rispetto al passato", dice Sarah Scoles a swissinfo.ch. "Appaiono su noti media e vengono discussi nei briefing dei politici, almeno negli Stati Uniti". Le rivelazioni del New York Times su un programma del Pentagono consacrato agli UFO ne sarebbe la ragione. "Il fatto che il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti prenda sul serio gli UFO, conferisce una certa legittimità a questo tema". Soprattutto negli USA molte persone si occuperebbero seriamente degli UFO. Vi sono visionari, ma molti cercherebbero con sobrietà e serietà di "risolvere il mistero". "La maggior parte vuole raccogliere prove", rileva Sarah Scoles. "Altri, per esempio Robert Bigelow, stanno indagando sugli UFO per promuovere nuove tecnologie per l'aerospazio", dice Sarah Scoles. Questo apparentemente vale anche per il Principe del Liechtenstein. Secondo i diari di Vallée, Hans-Adam II voleva indagare sugli UFO anche per trovare nuove fonti di energia e sistemi di propulsione. Il Principe riteneva che gli UFO provengano da pianeti lontani e siano controllati da alieni tecnologicamente avanzati.

    Oscure teorie cospirative
    Il cattolico Hans-Adam II aveva pure paura di loro. "C'è un potere extraterrestre che monitora e controlla gli sforzi dell'umanità per conquistare lo spazio", avrebbe affermato il Principe, citato nei diari di Jacques Vallée. "Sembra che una razza di alieni geneticamente degenerati stia visitando la Terra per cercare persone sane per guarire se stessi", avrebbe ipotizzato Hans-Adam II, a detta di un’iscrizione del 1989. Frasi che fanno pensare a oscure teorie cospirative. Secondo Sarah Scoles, oggi tali opinioni non sono molto comuni tra gli appassionati di UFO. "La maggior parte preferisce semplicemente l'ipotesi aliena. Cioè, credono che gli UFO provengano da alieni. Questo sembra essere il caso di Robert Bigelow, come pure di Tom DeLonge". Altri, come Jacques Vallée, vorrebbero piuttosto "scoprire da dove viene il fenomeno". Qual'è l'opinione di Sarah Scoles su Jacques Vallée? Durante la sua ricerca, non si è occupata particolarmente di Vallée, ma dice che è "molto rispettato, soprattutto nella comunità UFO americana”. Lei stessa non si posiziona in nessuno di questi campi.

    "Rimango piuttosto scettica. Penso che le persone vedano nel cielo cose che non riescono a spiegarsi. E che ci siano avvistamenti di UFO che nessuno può spiegare sulla base dei dati esistenti. Ma mi chiedo se questi avvistamenti potrebbero essere spiegati, se ci fossero più dati. Non lo so...". Non si sa cosa pensi oggi degli UFO il Capo di Stato del Liechtenstein. Sponsorizza ancora progetti? Cosa dice il riservato principe della sua rappresentazione nei diari di Vallée? E cosa pensa delle recenti rivelazioni sul programma UFO dell'Esercito Americano? Queste sono le domande che swissinfo.ch ha voluto porre al Principe. La sua segreteria ha comunicato che "il Principe vorrebbe astenersi dal rilasciare un'intervista su questo argomento". Hans-Adam II vive ora a Vienna. Nel 2004 ha affidato al figlio Alois l'esercizio dei diritti sovrani del Principato, ma è rimasto Capo dello Stato del Liechtenstein. Da allora si è dedicato alla gestione del patrimonio di famiglia, stimato a 9-10 miliardi di franchi svizzeri, secondo la rivista Bilanz. Se avesse potuto scegliere la propria professione, sarebbe probabilmente diventato fisico o archeologo, ha detto il Principe al quotidiano Liechtensteiner Vaterland lo scorso novembre.

    26 maggio 2020
    Christoph Kummer
    www.swissinfo.ch/ita/famiglie-aristocratiche_il-principe-del-liechtenstein-e-l-ufo-scomparso-verso-la-svizzera/...
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    00 08/12/2020 22:43
    “Alieni in contatto con noi, ma l’umanità non è pronta”: così l’ex capo della sicurezza spaziale israeliana

    Gli alieni esistono: lo sostiene un funzionario spaziale israeliano. Non solo: sono anche segretamente in contatto con l’America e Israele, ma hanno deciso di mantenere la loro esistenza celata perché l’umanità “non è pronta”.

    Eshed:“Alieni hanno un patto con gli USA”
    Haim Eshed, che è stato a capo del programma di sicurezza spaziale israeliano per quasi 30 anni ed è un generale in pensione, ha parlato di una cosiddetta “Federazione Galattica” che presumibilmente gestisce una base sotterranea di Marte, stretta in un patto segreto con Washington.

    Lo scienziato israeliano:“Gli alieni ci sono”
    Secondo il Daily Mail, per Eshed gli alieni sono dovuti intervenire per fermare Donald Trump quando è apparso “sul punto di svelare i loro segreti”. E l’87enne Eshed dice che gli alieni non verranno allo scoperto fino a quando l’umanità non potrà “evolversi e raggiungere uno stadio in cui …capire cosa sono lo spazio e le astronavi”. Eshed non ha detto da quanto tempo gli alieni si sono nascosti nell’ombra, ma ha detto che alcuni dei presunti contatti erano avvenuti durante la Presidenza Trump.

    Trump parla con gli extraterrestri?
    Parlando di un “accordo” tra il governo degli Stati Uniti e i visitatori alieni, Eshed ha detto che gli extraterrestri volevano lavorare con agenti americani per studiare “il tessuto dell’universo”. “Gli alieni hanno chiesto di non annunciare che sono qui [perché] l’umanità non è ancora pronta”, ha detto Eshed al quotidiano in lingua ebraica Yedioth Aharonoth, secondo Jewish Press. “Trump era sul punto di rivelare [l’esistenza aliena], ma gli alieni nella Federazione Galattica stanno dicendo:“Aspetta, lascia che la gente si calmi prima”. Forse se si fosse giocato la carta “alieni”, ora Trump sarebbe stato eletto…

    Ilaria Paoletti
    08 dicembre 2020
    www.ilprimatonazionale.it/esteri/alieni-umanita-israeliano...
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    wheaton80
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    00 15/12/2020 19:27
    ItaliaSì! - Extraterrestri: ora c'è la prova

    www.youtube.com/watch?app=desktop&v=Tqnlvt58dt8&feature=youtu.be&fbclid=IwAR2I11_OeGS-7pR4umB_9WvjI4Sblqe_KwcuFpiXvZYWpjmUcKP...

    Il Generale in pensione Haim Eshed, responsabile del programma di sicurezza spaziale dello Stato ebraico dal 1981 al 2010, assicura che il suo Paese e gli Stati Uniti sono in relazione con una "Federazione Galattica". Se ne parla in studio con Roberto Pinotti, scrittore, giornalista e ufologo italiano

    12/12/2020
    [Modificato da wheaton80 15/12/2020 19:28]
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    wheaton80
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    00 30/12/2020 19:17
    Tutti gli indizi della vita aliena di questo 2020

    Siamo soli nell’universo? Questo 2020 ormai agli sgoccioli non ha dato risposta all’interrogativo che l’Umanità si pone da sempre, ma per lo meno ha fornito qualche indizio in più a chi la domanda se la fa per lavoro o per passione. Nuove scoperte, test di laboratorio e anche annunci sorprendenti arrivati proprio quest’anno sembrano rafforzare l’idea che la vita aliena esista. E magari persino a poca distanza da noi.


    All'esame degli studiosi, il segnale captato da Proxima Centauri

    La notizia più recente ed eclatante riguarda il segnale (uno strano raggio di energia nello spettro elettromagnetico di 980 megahertz) registrato da un team di ricercatori e proveniente dal sistema stellare più vicino, quello di cui fa parte Proxima Centauri. Attorno alla nana rossa, a 4.2 anni luce dal nostro Sole, nella fascia di abitabilità orbita un pianeta roccioso un pò più grande della Terra. «È ET che ci sta contattando?», si chiede il sito Livescience.com. Ma è ancora presto per stabilire cosa abbia prodotto quel segnale radio, potrebbe essere un fenomeno naturale ancora da accertare o un effetto della tecnologia umana. Tuttavia, pur tra mille cautele, gli astrofisici non hanno nascosto la loro eccitazione. Che sia la volta buona? Una sorpresa inattesa e molto interessante ce l’ha riservata anche Venere: a settembre, un team che ha utilizzato il telescopio James Clerk Maxwell alle Hawaii e il radiointerferometro situato ad Atacama, in Cile, ha annunciato di aver individuato nella sua atmosfera la fosfina, un gas raro che è quasi sempre associato alla presenza di organismi viventi. La sostanza è stata trovata tra gli strati superiori delle nuvole venusiane e a quell’altezza la pressione e la temperatura non sono così terribili come sulla superficie del pianeta. Considerando che molti batteri terrestri riescono a vivere in condizioni proibitive, nel magma bollente o negli abissi oceanici, ad esempio, questa scoperta ci autorizza a pensare che la vita si possa sviluppare anche altrove nel sistema solare, persino sui pianeti o sulle lune apparentemente più ostili.


    Nelle nubi di Venere, trovate molecole di fosfina

    D’altra parte, un esame di laboratorio ha dimostrato che l’ossigeno in fondo non è così necessario: ci sono organismi che ne possono benissimo fare a meno. A maggio un'equipe di ricercatori ha dimostrato che l’E. Coli (un comune batterio che vive anche nel corpo umano) e il lievito (un tipo di fungo), posizionati all’interno di boccette contenenti idrogeno o elio, hanno trovato comunque il modo di moltiplicarsi, a un ritmo più lento, ma l’hanno fatto. Il risultato suggerisce che nella nostra ricerca della vita aliena non dobbiamo fermarci alle caratteristiche che permettono a noi umani di sopravvivere: non siamo l’unica forma vivente possibile. E visto che l’ossigeno, nell’universo, è piuttosto raro (costituisce circa lo 0,1% della sua massa) mentre l’idrogeno e l’elio sono molto più diffusi (parliamo del 92% e del 7%), ipotizzare creature molto diverse da noi che respirano questi gas significa ampliare enormemente le possibilità di trovarle, prima o poi, nel cosmo. Ma se pure volessimo puntare sul noto (ossigeno e acqua in abbondanza), anche in questo caso le chance si sono moltiplicate. Gli studi più recenti sostengono infatti che la Via Lattea sia piena di pianeti dotati di vasti oceani: su 53 esopianeti simili alla Terra per dimensioni, almeno un quarto di essi avrebbe le giuste condizioni per essere considerati mondi acquatici. Facendo le debite proporzioni, ciò significa svariati milioni di pianeti nella galassia. Anche nel nostro sistema solare non mancano gli esempi, basti pensare alla luna di Giove, Europa, o a quella di Saturno, Encelado, ricoperte da uno spesso strato di ghiaccio: sotto quella crosta congelata, si estende un grande mare nel quale potrebbero nuotare forme di vita sconosciute.

    Tra 10 anni, una sonda della NASA dovrebbe essere lanciata per andare a verificare questa affascinante ipotesi. E mentre noi cerchiamo gli Alieni, gli Alieni potrebbero cercare noi… A ottobre, un gruppo di ricercatori guidato dalla professoressa Lisa Kaltenegger ha elaborato un catalogo di 1.004 stelle vicine in una buona posizione per rilevare la vita sulla Terra. Usando strumenti simili al metodo del transito utilizzato dai nostri scienziati, gli osservatori extraterrestri potrebbero scovare tracce di ossigeno e di acqua nella nostra atmosfera e forse concludere che la Terra, in fondo, è abitabile. Sempre che le potenziali civiltà della Via Lattea non si siano estinte. Lo ipotizza uno studio appena pubblicato che ha preso in esame il numero di stelle simili al Sole con pianeti come il nostro, la frequenza di supernove che emettono radiazioni mortali, il tempo necessario perché la vita intelligente possa emergere e la tendenza ad autodistruggersi. E secondo questi calcoli, è probabile che le civiltà spaziali siano emerse 5 miliardi e mezzo di anni fa, prima che la Terra si formasse, ma nel frattempo sono scomparse.


    Un misterioso oggetto volante ripreso dai piloti della US Navy

    Sempre che, invece, non siano qui, tra noi. Ipotesi remota, che la scienza accademica si rifiuta di prendere in considerazione e che pure le immagini, per molti versi scioccanti, riprese dai piloti della US Navy rendono meno assurda del previsto. Ad aprile, il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha ammesso pubblicamente che quei video sono autentici e mostrano reali fenomeni aerei non identificati. Nessuno ufficialmente ha mai parlato di astronavi aliene eppure, secondo le gole profonde che hanno parlato al New York Times, secondo gli studi di ricercatori come Hal Puthoff e Jack Sarfatti, secondo i rapporti di numerosi analisti di Intelligence, quei velivoli che hanno lasciato sbigottiti i piloti della Marina americana hanno caratteristiche tecnologiche che non sarebbero “di questo mondo”. Sarebbe davvero curioso se la scienza cercasse tracce di vita aliena ovunque, nel cosmo, evitando però con cura di prendere in esame quelle che appaiono nei nostri cieli…

    Sabrina Pieragostini
    28 dicembre 2020
    www.extremamente.it/2020/12/28/tutti-gli-indizi-della-vita-aliena-di-ques...
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