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UFO, il 5 maggio la verità su Roswell

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    wheaton80
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    00 18/02/2015 23:06

    L’appuntamento è per il prossimo 5 maggio, ore 19:30, all’Auditorium Nazionale di Città del Messico. L’evento si preannuncia storico - se si vuole dar fede al suo promotore, il noto giornalista Jaime Maussan. Perché in quella data - assicura - sarà mostrata la “pistola fumante” dell’ufologia, insomma la dimostrazione ultima e definitiva dell’esistenza degli Extraterrestri in mezzo a noi. Nel corso di una conferenza stampa ampiamente pubblicizzata dai media messicani e dalla trasmissione “Tercer Milenio” che lo stesso Maussan conduce da anni, è stato infatti anticipato che saranno rese note, per la prima volta, due fotografie scattate tra il 1947 e il 1949 nelle quali comparirebbero i corpi degli Alieni morti nello schianto di Roswell. ”È la prova più importante nella storia dell’investigazione sugli UFO e la sveleremo con l’aiuto di una tecnologia molto avanzata e spettacolare”, ha promesso il giornalista messicano. Non senza orgoglio, ha poi dichiarato:“Non avrei mai immaginato di poter presentare le immagini degli esseri rinvenuti a Roswell qui, nel mio Paese, davanti al mio pubblico e alla mia gente. Verranno persone da ogni parte del mondo per vedere queste prove: è molto più di quanto io abbia mai sognato in vita mia. Vogliamo mandare un messaggio forte e chiaro: dimostreremo che il Messico è la Nazione più interessata a questo tema e che è la capitale mondiale del fenomeno UFO”. Il convegno si chiamerà “Be Witness - Se testigo. El cambio en la historia” (Essere testimoni. Il cambiamento nella storia). All’auditorium sono attesi addirittura 10mila partecipanti. Tutti gli altri potranno seguire i lavori in diretta streaming e sentire le testimonianze di ospiti di eccezione. Interverrà anche Edgar Mitchell, il sesto uomo ad aver calpestato il suolo lunare, da tempo convinto che il Governo di Washington nasconda una scomoda verità proprio in merito al celebre incidente avvenuto nel luglio del ’47 nella cittadina del New Mexico. L'ex astronauta si è più volte detto certo che a precipitare, in quel giorno d'estate di quasi 70 anni fa, non sia stato un pallone meteo o un velivolo sperimentale segreto - come affermato in seguito dall’Air Force degli Stati Uniti - ma un vero e proprio disco volante. Un'opinione maturata dopo aver parlato personalmente con molti testimoni di quella strana vicenda con la quale ha avuto inizio la moderna ufologia.

    Alla conferenza di maggio prenderanno parte anche i ricercatori statunitensi che sono entrati in possesso di quei due scatti (a dir poco clamorosi, se si dimostreranno veritieri al di là di ogni ragionevole dubbio): il giornalista Adam Dew e gli scrittori Donald Schmitt e Tom Carey, tra i principali esperti del caso Roswell. Sostengono di aver sottoposto i fotogrammi ad una complessa serie di esami per stabilirne la veridicità e dopo cinque anni sono arrivati alla conclusione che sono reali. Le immagini in questione erano custodite in una vecchia scatola dimenticata nella soffitta di una casa di Sedona, in Arizona. Un ritrovamento assolutamente casuale e a quanto pare molto fortunato. Secondo Carey - che ha diffuso nei mesi scorsi l’incredibile notizia - le due diapositive Kodachrome immortalano un essere umanoide, dalla grande testa simile a quella di un insetto, alto poco più di un metro, dissezionato come dopo un’autopsia e probabilmente imbalsamato per consentirne la conservazione. Lo storico ufficiale della Kodak, nella sede di Rochester, ha analizzato le immagini e ne ha confermato l’autenticità. O almeno, ha verificato che provengono da una pellicola prodotta effettivamente nel 1947 e che le emulsioni sulle diapositive sono originali dell’epoca. Nessuno ha alterato le fotografie aggiungendo in un secondo momento il bizzarro soggetto raffigurato. Ma è tutto da appurare che il protagonista di quelle foto sia davvero un Alieno. Cosa di cui Jaime Maussan è invece sicuro, visto che - giocandosi la credibilità e forse anche la carriera - ha proclamato con grande enfasi che produrrà “la prova più importante del caso ufologico più importante”, in grado di segnare una svolta nella storia dell’Umanità. ”Mi sono chiesto più volte come sarebbe stato il mondo se nel 1947 avessimo accettato l’esistenza di creature extraterrestri. Perché in quell’anno è precipitata un’astronave, sono stati recuperati dei corpi e questa è una verità che appartiene a tutto il genere umano”, ha detto. Aspettiamo dunque il 5 maggio e (forse) la conosceremo anche noi.

    Sabrina Pieragostini
    16 febbraio 2015
    www.panorama.it/scienza/extremamente/ufo-verita-roswell/
    [Modificato da wheaton80 18/02/2015 23:06]
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    wheaton80
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    00 19/12/2020 04:46
    “A Roswell detriti indistruttibili, non prodotti dagli umani”. Le rivelazioni nei diari di un ex soldato USA



    Incredibili rivelazioni emergono dai diari di un soldato di stanza a Roswell, Usa, celebre per essere stata la località dove si sarebbe schiantato un Ufo nell’estate del 1947:

    www.dailymail.co.uk/sciencetech/article-9039557/Man-investigated-1947-Roswell-crash-indestructible-debris-not-humans-ha...



    Il “disco volante” di Roswell
    All’epoca del misterioso incidente, un articolo in prima pagina del giornale locale riportava che i soldati dell’esercito di stanza a Roswell avevano recuperato un disco volante in un ranch del New Mexico, dopo che materiale dall’aspetto metallico, leggero ma resistente era entrato in contatto col terreno. “L’ufficio di Intelligence del 509th Bombardment Group del Roswell Army Air Field ha annunciato oggi a mezzogiorno che il campo è entrato in possesso di un disco volante”, riferì il Roswell Daily Record l’8 luglio 1947.

    I diari privati del soldato Marcel
    E adesso alcuni diari privati di un soldato presente all’avvenimento sembrano confermare la tesi dell’impatto alieno: stando a quanto scrisse Jesse Marcel Sr., che fu uno dei primi ad arrivare sulla scena e a guidare le indagini, ciò che cadde a Roswell erano pezzi di un veicolo extraterrestre. Tuttavia, poco dopo che la scoperta dell’impatto a Roswell venne rese nota, il Dipartimento della Guerra di Washington DC rilasciò una dichiarazione in cui si affermava che i detriti erano solo i resti di un pallone meteorologico.

    Il “progetto Mogul”
    L’aeronautica americana ha dichiarato che il pallone meteorologico faceva parte del sistema aereo del Progetto Mogul inventato dalla Columbia University, dalla New York University e dalla Woods Hole Oceanographic Institution, progettato per cercare nell’atmosfera deboli riverberi da esplosioni di test nucleari. Marcel, il testimone di Roswell, è purtroppo passato a miglior vita il 24 giugno 1986, ma la sua storia vive attraverso i suoi nipoti Jesse Marcel III e John Marcel, che hanno detto a DailyMail che il loro nonno non ha mai vacillato né cambiato alcun dettaglio di ciò che ha visto quel giorno.

    “Mio nonno è stato il capro espiatorio di Roswell”
    “È stato creato per essere il capro espiatorio” di Roswell, ha dichiarato il nipote Jesse, e ha affermato che a suo nonno era stato “ordinato” di negare ciò che era realmente sul luogo dell’incidente. “Era il capo dell’Intelligence a Roswell, nel New Mexico, ed eseguiva sempre gli ordini“, dice ancora il nipote. “La cosa interessante è che il diario è passato dalle mani del nonno a quelle di nostro padre e ora alle nostre”, ha detto Jesse. “Dentro c’è un mucchio di divagazioni che non si adattano perfettamente a chi era nostro nonno”. Smith ha letto il diario molto bene, e ha detto che mostra un cambiamento nello stato mentale di Marcel Sr. “Ci sono interruzioni nel diario che non sono chiare, ma potrebbe essere un codice segreto“, ha affermato ancora.

    Ilaria Paoletti
    11 dicembre 2020
    www.ilprimatonazionale.it/scienza-e-tecnologia/roswell-detriti-usa-soldato...
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    wheaton80
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    00 18/11/2021 10:21
    UFO, Einstein studiò 5 cadaveri di alieni: ecco come apparivano

    Appassionati di mondi alieni, UFO, navicelle spaziali e Area 51, sappiate che Albert Einstein ebbe la fortuna, come riporta il Sun, di assistere all’autopsia di 5 cadaveri di extraterrestri:

    www.thesun.co.uk/news/16323308/albert-einstein-ufo-roswell-crash...

    Il tabloid inglese ha riportato le parole dell’ex assistente del genio tedesco, che in quell’occasione lo seguì in un viaggio top secret alla volta del New Mexico. La dr.ssa Shirley Wright, poco prima della sua morte nel 2015, all’età di 85 anni, ha accettato di essere intervistata dalla cacciatrice di UFO Sheila Franklin, svelando il segreto che ha custodito per 60 anni circa. La donna, infatti, ricevette l’ordine di non rivelare mai a nessuno del viaggio effettuato insieme ad Einstein, né tantomeno di ciò che aveva visto e sentito. Secondo i ricordi dell’allora dottoranda in Chimica e Fisica all’Università di Princeton, Einstein si trovò ad osservare e studiare la navicella che si schiantò nel 1947 nel deserto del New Mexico: rimase impressionato dal sistema di propulsione e dal tipo di materiale usato per la copertura esterna. Ancor più incredibili, poi, le parole sui corpi di cinque extraterrestri, che il fisico, convinto sostenitore dell’esistenza di mondi alieni, poté ammirare. “A me sembravano tutti uguali tutti e cinque. Erano alti circa un metro e mezzo, senza capelli, con grandi teste ed enormi occhi scuri, e la loro pelle era grigia con una leggera sfumatura verdastra. Per la maggior parte i loro corpi non erano esposti, essendo vestiti con abiti attillati. Ma ho sentito che non avevano ombelico o genitali”. Albert Einstein, famoso per la sua teoria della relatività, aveva affermato nel 1920:“Ci sono tutte le ragioni per credere che Marte e altri pianeti siano abitati. Perché la Terra dovrebbe essere l’unico pianeta che sostiene la vita umana? Non è singolare sotto nessun altro aspetto”. Ad un secolo di distanza da queste parole, il mistero continua e il punto interrogativo posto dallo scienziato non è stato ancora risolto.

    05 ottobre 2021
    www.supereva.it/ufo-einstein-studio-5-cadaveri-di-alieni-ecco-come-appariva...