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Appello, ora la moratoria per l’aborto

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    Heleneadmin
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    00 27/02/2011 12:02
    www.uccronline.it/2011/02/24/muore-bernard-nathanson-super-abortista-ateo-e-poi-paladino-pro-life-ca...


    Parlavamo qualche giorno fa di una conversione incredibile, quella di Jane Roe la donna atea e lesbica che portò la legalizzazione dell’aborto in America e che oggi è invece un’attivista pro-life cattolica (cfr. Ultimissima 21/2/11). Ma non è certo l’unica storia di tale eccezionalità. È purtroppo scomparso questa settimana, all’età di quasi 85 anni, Bernard Nathanson, il medico americano campione dell’aborto (si era vantato di essere stato responsabile, diretto o indiretto, di 75mila aborti), membro fondatore della National Association for the Repeal of Abortion Laws (“Associazione Nazionale per l’Abrogazione delle Leggi sull’Aborto”, oggi NARAL Pro-Choice America) e direttore del Center for Reproductive and Sexual Health (“Centro per la Salute Riproduttiva e Sessuale”), la più grande clinica di aborti di New York. Protagonista in seguitp di una clamorosa, famosa conversione che lo ha portato sul versante opposto, alla cultura della vita e al cattolicesimo. Rentemente uno dei suoi libri, scritto trent’anni fa, era riuscito ad arrivare anche in Italia (“Aborting America“, Amici per la Vita 2010). Marco Respinti su La Bussola Quotidiana lo descrive come un ateo professo e alfiere della rivoluzione sessuale degli anni Sessanta, al cui cuore si rivelò presto esservi proprio la controcultura abortista. Fu tra chi fece di più per costruire l’atmosfera in cui maturò la legalizzazione dell’aborto americano (costata circa 50 milioni di vite umane). Gonfiò enormemente (lo confesserà con schiettezza anni dopo) le cifre dell’aborto clandestino, utili a creare la psicosi della “liberazione” necessaria. Ma nel 1973 cominciò a nutrire i primi dubbi, propiziati nientemeno che dalle nuove tecnologie (come gli ultrasuoni) in grado di mostrare per la prima volta a lui e a milioni di altre persone la realtà di un feto autentico nel grembo della madre carico di tutte le atroci sofferenze provocate da quella morte assurdamente procurata. Nathanson cominciò una straordinaria trasformazione abbandonando il castello di menzogne e di false certezze su cui fino a quel momento si era retta la sua offensiva ideologica. Non praticò più alcun aborto e gradualmente divenne un testimone d’eccezione a favore del diritto alla vita. Si convertì infine al cattolicesimo, battezzandosi nel 1996 e divenendo un leader della battaglia pro-life.

    Nell’edizione italiana del libro citato, la prefazione è affidata a Nicola Natale, ostretico-ginecologo e Carlo Casini, europarlamentare dell’Udc già leader del movimento per la Vita. «Secondo me il valore di questo libro – spiega Casini – è che autorevolmente, perché queste vicende l’autore le ha vissute personalmente, smaschera i meccanismi menzogneri con i quali si difende il diritto di aborto. Ribadisce inoltre la forza del fatto che il concepito è un essere umano e quindi uno di noi, e quindi una persona. Lui ci è arrivato a partire dal suo ateismo, dal suo rigore scientifico e questo per noi è di singolare interesse». In un altro suo celebre libro, “La mano di Dio”, raccontò il proprio percorso dalla Morte alla Vita, scientifico ed interiore. Egli scriverà: «Sono arrivato alle mie conclusioni dopo sei anni di auto investigazione sulla scorta di una filosofia umanistica estratta dai dati biologici moderni e non da una credenza religiosa». Celebre è quel suo documentario (1984), riproposto in parte qui sotto, che sconvolse lui per primo e poi il mondo intero. Si intitola “L’urlo silenzioso”, in cui l’aborto in diretta appare qual è in tutta la sua mostruosità. Nel filmato si può vedere come il bambino si ritrae dallo strumento che l’abortirà e spalanca la bocca come per emettere un grido (potete vedere un video più completo qui: prima parte, seconda parte).

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    Heleneadmin
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    00 27/02/2011 12:15
    www.uccronline.it/2011/02/25/irlanda-la-maggioranza-degli-elettori-sostiene-i-diritti-del-na...

    Oggi, l’elettorato irlandese si reca a votare. All’inizio dell’attuale campagna elettorale -spiega John Waters fra i più importanti intellettuali e giornalisti irlandesi- l’esito più probabile sembrava essere una coalizione tra il Fine Gael, considerato tradizionalmente un partito di centrodestra, e il Labour Party, di centrosinistra. Tuttavia, i sondaggi recenti sembrano indicare una perdita di peso dei laburisti, con la possibilità per il Fine Gael di ottenere da solo la maggioranza. Una delle tematiche della campagna elettorale è stata anche la bioetica e in particolare l’aborto. Un sondaggio recente ha mostrato che la maggioranza degli elettori irlandesi sono favorevoli al mantenimento delle protezioni costituzionali per i bambini non nati. Da un sondaggio che ha coinvolto 1.025 persone sopra i 18 anni è emerso che la tutela costituzionale per i non nati è approvata dal 68% e non approvata dal 26% (con un 5% di indecisi). Le associazioni pro-life iralndesi hanno dichiarato: «I risultati di questo nuovo sondaggio confermano l’esistenza di un ampio sostegno pubblico per la tutela del nascituro, basato sull’importante distinzione tra il garantire tutte le cure mediche necessario alle donne in gravidanza e il divieto di aborto». In un rapporto della Organizzazione mondiale della Sanità, dichiara inoltre che l’Irlanda, dove l’aborto è illlegale, è il Paese più sicuro per le donne incinte su 172 paesi. Allo stesso tempo, una coalizione di 30 gruppi irlandesi pro-life ha chiesto una promessa concreta ai candidati per le elezioni verso la conservazione della protezione costituzionale peri nascituri. La notizia è apparsa su LifeSiteNews.
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    Heleneadmin
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    00 25/06/2011 21:02
    www.uccronline.it/2011/06/15/portogallo-disfatta-politica-per-i-promotori-di-aborto-divorzio-e-omoses...

    Nelle elezioni legislative anticipate del 5 giugno 2011 i socialisti portoghesi hanno registrato una sconfitta ben superiore a quella prevista dai sondaggi. José Sócrates, considerato ormai uno dei più disastrosi Primi Ministri della storia recente del Paese, è stato costretto a dimettersi dalla direzione del Partito Socialista.

    Oltre alla crisi economico-finanziaria in cui è crollato il Portogallo, occorre tenere in conto che l’agnostico Sócrates è stato una delle figure più dannose verso la tradizione e la cultura del Paese che ha guidato. Ha infatti favorito leggi come il divorzio rapido, il “matrimonio” omosessuale e l’aborto, dopo un referendum che non ha raggiunto nemmeno il 50% dei votanti. Per questi motivi i socialisti hanno ottenuto appena il 28,5% dei voti nel 2011, contro il 37% del 2009 e il 45% del 2005.

    Corrispondenza Romana informa anche che anche gli stalinisti del Partido Comunista Português non sono aumentati, mentre i trotzkisti postmoderni del Bloco de Esquerda hanno perso la metà dei deputati. Vincitore ne è uscito il Partido Social Democrata, un assembramento di liberali, conservatori e socialisti moderati (che integra il gruppo del PPE al Parlamento Europeo). Il CDS, democratici cristiani, sono rimasti al 12%. I due partiti si sono dovuti alleare per formare il nuovo governo, detto di centro-destra, che conta però una debole maggioranza in Parlamento. Si spera che almeno loro prendano in considerazione tutti i motivi della sconfitta dei loro avversari.

    In Ultimissima 29/5/11 informavamo che la stessa cosa, per gli stessi motivi, è accaduta anche in Spagna al Premier ateo Zapatero e al suo partito politico.
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    00 02/07/2011 00:00
    www.uccronline.it/2011/06/10/le-contraddizioni-dellaborto-in-occidente-un-diritto-in-oriente-un...
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    00 02/07/2011 00:05
    www.uccronline.it/2011/06/06/un-gruppo-pro-life-nominato-consulente-del-governo-...

    Con una decisione che è stata definita “un cambiamento radicale di politica”, il governo britannico ha invitato un gruppo pro-life a fornire consigli in materia di salute ed educazione sessuale.

    Il nome del gruppo è semplicemente “Life”, ed è l’unica associazione a favore della vita ad essere stata nominata nella nuova commissione, un comitato di dieci membri scelto dal ministero della salute per sostituire il vecchio “gruppo di consulenza indipendente sulla salute sessuale e l’Hiv” che offrirà consigli al governo in materia di politiche di educazione sessuale.

    Nel Regno Unito le politiche in materia di educazione sessuale sono state fino ad oggi molto liberali, a favore di contraccezione ed aborto e di conseguenza ha uno dei numeri più alti di ragazze madri del mondo occidentale. Secondo il vescovo di Brentwood, Thomas McMahon, l’invito del governo a “Life” «è un passo radicale nella direzione giusta».

    Mentre è entrato il gruppo “Life”, il gruppo abortista British Pregnancy Advisory Service (BPA) ne è uscito. Questo perché, come ha dichiarato un portavoce del Dipartimento della Sanità, è già presente tra i consiglieri il gruppo “Marie Stopes International“, che ha punti di vista identici e i due hanno rifiutato la collaborazione. Ricordiamo che quest’ultimo è reponsabile della terribile politica del figlio unico praticata in Cina (cfr. Ultimissima 26/5/10).
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    Heleneadmin
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    00 13/08/2011 20:12
    www.uccronline.it/2011/05/25/ma-se-lembrione-non-e-persona-perche-abortire-e-un...

    Segnaliamo un interessante articolo comparso sul blog “RAI Vaticano”, in cui l’autore -Antonello Cannarozzo- riflette in modo molto interessante sull’aborto.

    Pone da subito questa questione: «Negli ambienti abortisti si dice che l’interruzione di gravidanza non è un omicidio, essendo l’embrione non persona, ma curiosamente nello stesso tempo si afferma che per la donna l’interruzione di gravidanza non è mai una passeggiata di salute. Anzi, spesso è (e rimane) un trauma». E la cosa è infatti molto curiosa. Continua l’autore: «Ma perché mai è un trauma? Se l’aborto non è un omicidio, e l’embrione è solo un essere tra il vermetto e il vegetale, come si fa a chiamare questo un figlio?». Nella coscienza della donna infatti, come «qualsiasi trattato di psicologia afferma, questo embrione è nella mente della donna un figlio, anche se potenziale. Un figlio che, per legge di natura, e non certo dello Stato, si avvia ad essere partorito». Questo esserino -lo dimostra l’embriologia moderna- ha un DNA unico che non si ripeterà mai più, ha un cuore che pulsa, ha gli arti, prova sensazioni già dai primi giorni di gestazione, comunica prestissimo con l’altro esserino in caso di gravidanza gemellare, impara la musica che sente, gli odori e i sapori. Insomma, «è tutto ciò che siamo stati noi per nove mesi, con la differenza che nostra madre ha fatto di tutto per farci crescere dentro il suo grembo, e, pur tra dolori e sofferenze, non ci ha tolto la vita».

    L’EMBRIONE E’ UN TUMORE DI CUI LIBERARSI. Eppure l’embrione è continuamente definito una «non persona, è solo un appendice prodottasi nel corpo della donna, come un dente cariato, un’unghia incarnita e null’altro». Le abortiste addirittura definiscono il feto umano (quindi uno stadio più avanzato dell’embrione) un “tumore da cui liberarsi” (cfr. Ultimissima 3/12/10). E la questione torna perentoria: perché se abortire è come togliersi un dente, un tumore o un’unghia incarnita, in molti si ribellano se qualcuno vuole far conoscere che cos’è l’aborto attraverso foto, filmati o una semplice e neutra informazione scientifica? Sostengono sia «una violenza alla donna che già vive un trauma. Sarebbe una vera crudeltà». Dove sta la crudeltà nell’estirpare un tumore? Un dente cariato? Un vermiciattolo infiltratosi dentro? Procura un trauma vedere il proprio dente cariato o la propria unghia incarnita finalmente tolti? In genere no, può anzi dare un senso di sollievo! E perché lo stesso non si può dunque dire dell’aborto, dato che coinvolgerebbe una vita non ancora umana?

    Recentemente, si legge nell’articolo, Radio Radicale raccontava di una manifestazione di alcune femministe contro un ospedale che aveva il torto di mettere le donne che partoriscono nello stesso reparto insieme a quelle che abortiscono. Una vera tortura per queste ultime. E ritorna ancora la questione: ma se la donna è libera nelle sue scelte e crede a ciò che fa, non dovrebbe temere nulla. Le donne che abortiscono, poste di fronte a quelle che diventano madri, dovrebbero essere orgogliose della loro scelta, se hanno la coscienza a posto. Altrimenti c’è qualcosa che non va nelle loro certezze! La conclusione è dura e realista: «nel cuore di ogni donna incinta c’è la coscienza atavica di essere madre, genitrice di una vita, e ciò neanche le teorie abortiste, la legge dello Stato e i media progressisti lo potranno mai toglierle. Come dimostrano milioni di donne che ancora sentono vivere nel loro cuore quel figlio che non hanno voluto».
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    Heleneadmin
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    00 13/08/2011 20:15
    www.uccronline.it/2010/04/22/la-scienza-dimostra-che-embrione-e-feto-sono-person...

    L’idea che feto ed embrione siano “grumi di cellule” ormai non può più essere sostenuta. I progressi dell’embriologia, della biologia e della genetica ci spiegano, lo vedremo qui sotto, che il feto ha organi funzionanti, prova sensazioni, sogna, soffre, anche prima dei limiti posti per l’interruzione di gravidanza “libera”. Limiti che, del resto, cambiano da Stato a Stato: quelli francesi sembra diventino esseri umani prima di quelli italiani, e quelli italiani prima di quelli belgi ecc.

    La Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo recita: «Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà e alla sicurezza della propria persona» (art.3). Quello alla vita è il primo, il più fondamentale e il più ovvio dei diritti di ogni uomo. Le leggi che consentono l’aborto non minano quindi i fondamenti stessi della giustizia?


    INDICE
    1. La posizione della Chiesa
    2. La scienza dimosta che embrione/feto sono esseri umani
    3. La posizione personale di scienziati e abortisti
    4. Linea temporale di sviluppo prenatale
    5. Embrione e feti sono da considerarsi persone per la legge
    6. Risposte ai luoghi comuni degli abortisti
    7. Conclusioni








    ————- ————–

    1. LA POSIZIONE DELLA CHIESA

    Possiamo riassumere la posizione della Chiesa con le parole espresse da Giovanni Paolo II nella fondamentale ‘enciclica Evangelium Vitae: «Ogni uomo sinceramente aperto alla verità e al bene, con la luce della ragione e non senza il segreto influsso della grazia, può arrivare a riconoscere nella legge naturale scritta nel cuore il valore sacro della vita umana dal primo inizio fino al suo termine, e ad affermare il diritto di ogni essere umano a vedere sommamente rispettato questo suo bene primario. Sul riconoscimento di tale diritto si fonda l’umana convivenza e la stessa comunità politica». E ancora: «L’essere umano va rispettato e trattato come una persona fin dal suo concepimento e, pertanto, da quello stesso momento gli si devono riconoscere i diritti della persona, tra i quali anzitutto il diritto inviolabile di ogni essere umano innocente alla vita»[1].



    ————- ————–

    2. LA SCIENZA DIMOSTRA CHE EMBRIONE/FETO SONO ESSERI UMANI

    Affrontiamo inzialmente la questione se embrioni e feti possano essere considerati esseri umani? Lo faremo interpellando l’embriologia moderna e anche noti medici e noti abortisti. La quesitone è quando si possa individuare il “salto” che porta all’essere umano. La scienza e la medicina ci dicono tuttavia che l’unico vero “salto” fondamentale per la nascita di una nuova vita è il concepimento, cioè la formazione di un nuovo corredo genetico che contiene già il progetto di vita di un nuovo individuo.

    Oggi possiamo essere certi del fatto che fin dal momento della fusione dei due gameti si è costituita l’identità genetica di un nuovo individuo umano. Fin dal primo momento della fecondazione e dell’apparizione della cellula primigenia (o zigote), dunque, si ha a che fare con un nuovo essere umano dotato di una propria struttura e distinto dall’organismo della madre, da cui dipende. Egli è un corpo umano dal momento che il suo genoma è umano, come è umano il disegno-progetto in esso iscritto. Il neo-concepito è fin da subito un essere irripetibile della specie umana, il quale si autocostruisce in un processo coordinato, dettando a se stesso le direzioni dell’accrescimento secondo il programma di esecuzione iscritto nel suo genoma. Il neo-concepito si evolve senza soluzioni di continuità, senza salti di qualità e di natura. La gradualità del processo biologico è orientato teleologicamente secondo una finalità già presente nello zigote. Sin dal primo momento siamo quindi sempre di fronte al medesimo uomo. L’embrione non è un “essere umano in potenza”, ma “un essere umano con potenzialità”, così come il bambino non è un “adulto in potenza”, ma -come l’embrione- è un essere umano che sta diventando gradualmente, per uno sviluppo intrinseco continuo e coordinato, ciò che in realtà è già. Ben diversa è la condizione di un ovulo non fecondato, che non contiene un orientamento intrinseco e potrà diventare un essere umano solo se si incontrerà e si fonderà con un gamete maschile[2].



    Tutto questo è riportato nei più autorevoli testi moderni di insegnamento dell’embriologia e dello sviluppo prenatale.

    In “Human Embryology and Teratology” (2001), Ronan O’Rahilly e Fabiola Müller hanno scritto:

    «Anche se la vita è un processo continuo, la fecondazione (che, per inciso, non è un ‘momento’) è un punto di riferimento critico perché, in circostanze normali, un nuovo organismo umano geneticamente distinto forma quando i cromosomi del pronucleo maschile e femminile si fondono nell’ovocita»[3]

    Nel “The Developing Human: Clinically Oriented Embryology” (2003), di K.L. Moore vi è scritto:

    «Lo sviluppo umano inizia al momento della fecondazione, cioè il processo durante il quale il gamete maschile o spermatozoo si unisce ad un gamete femminile (ovulo) per formare una singola cellula chiamata zigote. Questa cellula totipotente altamente specializzata segna il nostro inizio come individuo unico [...]. Un zigote è l’inizio di un nuovo essere umano (cioè, l’embrione)»[4].

    “In the Womb“, testo redatto dal National Geographic nel 2005 viene esplicitato:

    «Le due cellule gradualmente e con garbo diventano un tutt’uno. Questo è il momento del concepimento, quando un unico set di DNA di un individuo viene creato, una firma umana che non è mai esistita prima e non sarà mai ripetuta»[5].



    Nel “Langman’s Medical Embryology” di T.W. Sadler (2006) si trova scritto:

    «Lo sviluppo inizia con la fecondazione, il processo con cui il gamete maschile, lo spermatozoo, e il gamete femmina, l’ovocita, si uniscono per dare origine a uno zigote»[6].





    Nel volume “Before We Are Born: Essentials of Embryology” (2008), K.L. Moore ha ribadito:

    «Lo zigote è formato dall’unione di un ovocita e di uno spermatozoo, è l’inizio di un nuovo essere umano»[7]





    ————- ————–

    3. LA POSIZIONE PERSONALE DI SCIENZIATI E ABORTISTI

    Diversi anni fa diversi medici e specialisti furono ascoltati nel 1981 dal sottocomitato giudiziario del Senato degli Stati Uniti su questo specifico tema:

    Prof. Micheline Matthews-Roth, Harvard University Medical School:

    «Non è corretto dire che i dati biologici non sono decisivi. E’ scientificamente corretto dire che una singola vita umana inizia dal concepimento»[8]



    Dr. Alfred M. Bongioanni, University of Pennsylvania:

    «Ho imparato dai miei primi studi di formazione medica che la vita umana inizia al momento del concepimento»[9]



    Dr. Jerome LeJeune, University of Descartes:

    «Dopo la fecondazione ha avuto luogo un nuovo essere umano è vnuto in essere. Non è una questione di gusto o di opinione, questo è chiaro dall’evidenza sperimentale. Ogni individuo ha un inizio molto ordinato, al momento del concepimento»[10]

    Prof. Hymie Gordon, Mayo Clinic:

    «Da tutti i criteri della biologia molecolare moderna, la vita è presente dal momento del concepimento»[11].



    Dr. Watson A. Bowes, University of Colorado Medical School:

    «L’inizio di una singola vita umana è da un punto di vista biologico, semplice e diretto, l’inizio della concepimento»[12]



    Il rapporto ufficiale del Senato giunse così a questa conclusione: «Medici, biologi, e altri scienziati concordano sul fatto che il concepimento segna l’inizio della vita di un essere umano -un essere che è vivo ed è un membro della specie umana. C’è un consenso schiacciante su questo punto in innumerevoli scritti medici, biologici e scientifici»[13].

    Nel 1995 Naomi Wolf, una femminista e abortista di primo piano ha dichiarato:

    «Aggrappati ad una retorica sull’aborto dichiarando che non c’è vita e non c’è morte noi ci incastriamo in una serie di auto-inganni, bugie e sotterfugi. E diventiamo precisamente ciò che i nostri critici ci accusano di essere: uomini insensibili, egoisti e distruttivi e screditatori della vita umana. Abbiamo bisogno di contestualizzare la lotta per difendere il diritto all’aborto entro un quadro etico che ammette il fatto che la morte di un feto è una vera morte»[14].

    Il 9 febbraio 1975 sull’Espresso è apparasa un’intervista a Marco Pannella, leader storico dei radicali italiani, oggi militante per l’aborto come per la legalizzazione della droga:

    «E l’eutanasia per quando? M’è stato chiesto in un recente dibattito sull’aborto. Deluderò nemici in agguato e amici impazienti, ma io sono contro. Nessuno ha il diritto di compiere la scelta della morte dell’altro, finché in chi soffre e fa soffrire ci sia un barlume e la speranza d’un barlume di volontà e di coscienza»[15].

    Nel 1997 Faye Wattleton, l’ex presidente del Planned Parenthood ha dichiarato:

    «Io penso che ci stiamo illudendo se crediamo che la gente non sappia che l’aborto è uccidere. Quindi, qualsiasi pretesa di dire che l’aborto non uccide è sempre un segno di una nostra ambivalenza. L’aborto uccide il feto, ma il corpo è della donna. E’ lei che decide»[16]

    Nel 2002 David Boonin, nel suo libro “A Defense of Abortion”, fa una sorprendente ammissione:

    «Nel cassetto della mia scrivania tengo una foto di mio figlio. Questa foto è stata scattata il 7 settembre 1993, 24 settimane prima che lui nascesse. L’immagine ecografica è scura, ma rivela abbastanza chiaramente una piccola testa inclinata leggermente all’indietro e un braccio alzato e piegato, con la mano rivolta indietro verso il viso. Non c’è alcun dubbio nella mia mente che questa foto mostra mio figlio in una fase molto precoce del suo sviluppo fisico. E non c’è dubbio che la posizione che io difendo in questo libro comporta che sia moralmente ammissibile porre fine alla sua vita in questo momento»[17].

    Nel 2008, Peter Singer, filosofo sostenitore dell’aborto (e dell’infanticidio, come vedremo sotto) scrive nell’ultima edizione del suo libro “Practical Ethics”:

    «E’ possibile dare un significato preciso a “essere umano”? Noi possiamo usare l’equivalente a “membro della specie Homo sapiens”. Se un essere è membro di una data specie è possibile determinarlo scientificamente grazie ad un esame della natura dei cromosomi delle cellule. In questo senso non c’è dubbio che fin dai primi momenti della sua esistenza un embrione concepito dallo sperma umano e dall’ovulo è un essere umano»[18].

    Nel 2011 l’abortista italiana Alessandra Kustermann, storica ginecologa abortista e primario di ostetricia e ginecologia della Mangiagalli di Milano, ha dichiarato in un’intervista:

    «So benissimo che sto sopprimendo una vita. E non un feto, bensì un futuro bambino. Ogni volta provo un rammarico e un disagio indicibili. Sento che avremmo tutti potuto fare di più»So che a me manca la fede per farlo, così quando sono lì penso che la vita della madre, che soffre davanti ai miei occhi, valga più di quella di suo figlio che non vedo ancora»[19].





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    4. LINEA TEMPORALE DELLO SVILUPPO PRENATALE

    E’ dunque stabilito che l’aborto in ogni momento della gravidanza termina la vita di un essere umano geneticamente distinto dalla madre. Per alcune persone, il fatto che la vita umana inizia al momento della fecondazione è sufficiente per stabilire con fermezza l’ingiustizia dell’aborto. Altri non sono così facilmente convincibili. Essi sostengono che anche se l’embrione e il feto sono esseri umani non sono comunque sufficientemente sviluppati da essere moralmente significativi. Ma una comprensione accurata e scientifica dello sviluppo prenatale rende impossibile sostenere che l’aborto sia la sola rimozione di tessuto o cellula indifferenziata e che l’embrione in via di sviluppo sia semplicemente una parte del corpo della madre. Giorno dopo giorno migliaia di donne abortiscono credendo erroneamente di stare eliminando semplicemente qualche tessuto indifferenziato di cellule umane. L’ignoranza generale sullo sviluppo prenatale è decisamente conveniente per l’industria dell’aborto, e non è difficile indovinare perché gli enti abortisti come Planned Parenthood fanno pochissimo per educare correttamente i propri clienti e si oppongono quando appaiono delle leggi che obbligano le donne ad informarsi prima di abortire.

    Consideriamo questa linea temporale di sviluppo prenatale:



    FECONDAZIONE / CONCEPIMENTO

    Al momento della fecondazione, un nuovo e unico essere umano nasce con un proprio codice genetico, diverso da qualunque essere mai esistito. 23 cromosomi della madre e 23 cromosomi del padre si combinano per formare una nuova e unica combinazione genetica. Considerando che il cuore, i polmoni e i capelli di una donna condividono tutti lo stesso codice genetico, il suo bambino non ancora nato, dal momento della fecondazione, ha un codice genetico totalmente diverso. C’è sufficiente informazione in questo minuscolo zigote per controllare la crescita e lo sviluppo umano per il resto della sua vita. Ci sono informazioni sufficienti in questo minuscolo zigote per controllare la crescita e lo sviluppo umano per il resto della sua vita. Fin da questo momento, lo zigote non riceve alcun sostentamento diretto dalla madre.

    Geraldine Lux Flanagan scrive in “Beginning Life” (1996):

    «Nelle prime ore del concepimento ogni aspetto del patrimonio genetico di un nuovo individuo viene determinato una volta per tutte: sarà un maschio o una femmina, avrà gli occhi marroni o azzurri, i capelli biondi o scuri, sarà alto o basso, tutta la ricchezza di dettagli degli attributi fisici dalla testa ai piedi… Il nuovo programma genetico è ottenuto quando i due pronuclei dei genitori si posizionano fianco a fianco all’interno dell’uvulo, forse per un giorno, i loro contenuti si combinano in un’unica e finale combianzione maschile o femminile. Ci sono le prime due cellule del futuro bambino. Così inizia il primo giorno dei primi nove mesi di vita»[20].

    IMPIANTO (8° giorno)

    A circa otto giorni dopo il concepimento, l’ovulo fecondato (blastociste) viene impiantato nella parete dell’utero. Questo emette sostanze chimiche che indeboliscono il sistema immunitario della donna in modo che questo corpo estraneo non venga respinto. Se l’embrione fosse semplicemente “parte del corpo della donna” non ci sarebbe alcun bisogno di disabilitare localmente l’immunità della donna. Pochi giorni dopo l’impianto, ha iniizio la gastrulazione, cioè il processo mediante il quale l’embrione si trasforma da una semplice pallina di cellule in un organismo a più livelli. Ripiegandosi su se stesso, il corpo di base comincia a prendere forma così come le cellule si differenziano in vari tipi di cellule specializzate. Le cellule che diventeranno i muscoli, scheletro e intestino iniziare effettivamente al di fuori, ma durante questa migrazione troveranno presto il loro posto all’interno del corpo. Il biologo dello sviluppo e docente accademico Lewis Wolpert, ha spiegato: «Non è la nascita, la morte o il matrimonio, ma è la gastrulazione ad essere veramente il momento più importante della vita»[21].

    Barry Werth in “From Conception to Birth” (2002) ha scritto:

    «Il sistema immunitario umano è programmato per distinguere tra le molecole che sono “self” e “non self” (cioè riconosciute o estrenee) e distruggere le seconde. Il blastociste -un puntino appena visibile- si comporta come un parassita, scavando nel rivestimento. Eppure l’utero si trasforma improvvisamente in ricettivo e acquiescente. L’embrione rompe i vasi sanguigni materni e il tessuto uterino rispondere rilasciando un amido che diventa il suo primo pasto. Immediatamente l’embrione comincia a crescere a grande velocità -ogni giorno il doppio di quello precedente-. Prima ancora che mamma sappia di essere incinta, il rapporto fondamentale tra madre e figlio è forgiato»[22].





    3° SETTIMANA DALLA FECONDAZIONE (21°-28° giorno)

    Entro la fine della terza settimana di gravidanza, circa 21 giorni dopo la fecondazione il cuore inizia a battere e in quattro giorni stabilizzerà il suo ritmo e inizierà a pompare sangue in tuttoi i suoi vasi sanguigni. Lo farà per 54 milioni di volte prima della nascita. I reni si preparano per la produzione di urina, gli occhi si gonfiano diventando visibili e il cervello comincia a dividersi in tre sezioni principali: proencefalo, mesencefalo e romboencefalo. Anche braccia e gambe stanno cominciando a prendere forma, diventeranno visibili dal 26°-28° giorno. L’embrione è circondato e protetto dal sacco amniotico e sta iniziando a produrre uova/sperma necessari per il proprio futuro riproduttivo.

    Il National Geographic scrive in “The Womb“:

    «Nel corso del primo trimestre l’uvulo inizierà a trasformarsi in un bambino completamente formato. Ma tutti gli aspetti del corpo umano, nervi, organi, muscoli, sono già mappati nelle prime fragili settimane»[23].



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    00 13/08/2011 20:17
    4° SETTIMANA DALLA FECONDAZIONE (28° -35° giorno, 1° mese)

    Un mese dopo la fecondazione, lo sviluppo del cervello accelera rapidamente. In soli due giorni (tra il 31° e il 33°), aumenta le dimensioni del 25%. Si stima che durante il corso dello sviluppo prenatale una media di un milione di neuroni (cellule conduttori di impulsi che costituiscono il sistema nervoso) sono prodotte ogni minuto. La formazione della mano inizia intorno al 31° giorno. Due giorni dopo sono i piedi a prendere forma, l’occhio acquista la retina del pigmento il naso comincia a crescere.

    Geraldine Lux Flanagan scrive a pag. 37 di “Beginning Life“:

    «Il primo mese di vita porterà una meravigliosa trasformazione, il più grande cambiamento per lo sviluppo di una vita. Le centinaia di cellule si trasformano in migliaia e poi diecimila volte più grandi dell’inizio. La cosa meravigliosa è che questa miriade di cellule si auto-organizzazano nel corpo umano con tutti gli iniziali componenti squistamente specializzati, tutti al loro giusto posto e alcuni che già praticano le loro funzioni»[24].



    5° SETTIMANA DALLA FECONDAZIONE (35°-42° giorno)

    I reni si definiscono durante la 5° settimana e la parte esterna dell’orecchio cominciano a differenziarsi dal resto. L’embrione crescerà del doppio, passando da circa 5 millimetri di lunghezza a 10 millimetri.

    Lennart Nilsson e Lars Hamberger scrivono a pag. 98 di “A Child is Born“:

    «A cinque settimane, l’embrione è ben oltre la fase in cui appare come un grumo informe di cellule. Gli strati della pelle sono ancora poco sviluppati e il piccolo corpo è abbastanza trasparente. La testa può essere chiaramente distinta, così come il cuore, le vertebre della colonna vertebrale, e l’inizio di una manina»[25]

    6° SETTIMANA DALLA FECONDAZIONE (42°-49° giorno)

    Con la sesta settimana il cervello emette impulsi cerebrali misurabili. Onde cerebrali primitive sono state registrati fino a sei settimane e 2 giorni. Piccoli movimenti corporei possono già essere osservati: inizialmente interessano tutto il corpo, ma via via diventano sempre più specifici. L’embrione risponde in modo riflesso a stimoli dolorifici. Lars Hamberger, docente al Department of Obstetrics and Gynecology alla Sweden’s Gothenburg University nota che «già in questo inizio di gravidanza, l’embrione è estremamente vivace, in costante movimento e dorme solo per brevi periodi»[26]. L’ossificazione è già cominciata, le labbra sono comparsi tutte, appaiono 20 denti, si forma il diaframma, i reni producono urina e lo stomaco produce succhi gastrici.

    Il National Geographic scrive in “The Biology of Prenatal Develpment“:

    «Entro sei settimane gli emisferi cerebrali sono in crescita sproporzionatamente più velocemente di altre sezioni del cervello. L’embrione inizia a fare movimenti spontanei e riflessi. Tali movimenti sono necessari per promuovere il normale sviluppo neuromuscolare. Un tocco sulla zona della bocca provoca un riflesso nell’embrione che lo porta ritirare la sua testa»[27].





    7° SETTIMANA DALLA FECONDAZIONE (49°-56° giorno)

    I movimenti delle gambe possono essere distinti dopo le sette settimane. E’ anche stata osservata una forma di singhiozzo. Le ovaie femminili sono identificabili e il cuore a 4 camere ha raggiunto il completamento. Mani e piedi sono nettamente separati, è presente l’articolazione del ginocchio e l’embrione sviluppa la capacità olfattiva.

    Geraldine Lux Flanagan scrive a pag. 55-56 di “Beginning Life“:

    «Il giorno 49 è stato eletto per essere l’ultimo giorno della registrazione scientifica day-to-day del diario dello sviluppo. In questo giorno, l’embrione è di sette settimane ed è considerato essenzialmente completo»[28].



    8° SETTIMANA DALLA FECONDAZIONE (56°-61° giorno, 2° mese)

    Con l’ottava settimana di gravidanza, ogni organo è presente e in azione. Il periodo embrionale è ormai finito e d’ora in poi si parla di feto. Il 90% delle strutture che si trovano in un essere umano adulto si possono trovare anche in questo minuscolo feto. Il cervello, a questo punto, rappresenta quasi la metà del peso totale del corpo, e il 75% dei feti di 8 settimane dimostrano una dominanza di destrismo. Si verificano i movimenti respiratori intermittenti (anche se non c’è aria nell’utero) e i testicoli maschili stanno rilasciando testosterone. Più la pelle si ispessisce e più perde gran parte della sua trasparenza.

    Alexander Tsiaras scrive a pag. 183 di “From Conception to Birth“:

    «Al 56° giorno l’embrione è completamente formato. Tutti i sistemi del corpo sono in atto ed elaborati. L’organismo architettonico è più o meno tutto completato. Anche se la produzione di energia è circa un quinto di quella di un adulto, il cuore è funzionalmente completo»[29].





    9° SETTIMANA DALLA FECONDAZIONE (61°-70° giorno)

    A questo punto le palpebre si chiudono e il feto può succhiare il pollice, inghiottire il fluido amniotico, afferrare oggetti e compiere salti mortali indietro e avanti. L’utero può essere riconosciuto nel feto femminile e i genitali esterni diventano più riconoscibili.

    Geraldine Lux Flanagan ha scritto a pagina 59 di “Beginning Life“:

    «Il bambino diventa molto vivace durante il terzo mese di gravidanza. Nella libertà della piscina acquosa il piccolo essere si sposta con grazia e con facilità supera ogni neonato nel compiere acrobazie»[30].





    10° SETTIMANA DALLA FECONDAZIONE (70°-80° giorno)

    Il peso corporeo cresce rapidamente tra la 9° e la 10° settimane aumentando del 75%. Su tutte le dita appaiono unghie e impronte digitali uniche.

    Il National Geographic scrive in “In the Womb“:

    «La madre fornisce alloggio e nozioni di base: cibo, acqua e ossigeno, ma la vera star dello show è lo stesso feto, costruisce, divide e cresce secondo un insieme di piani intricamente creati al momento del concepimento»[31]





    16° SETTIMANA DALLA FECONDAZIONE (110°-120° giorno, 3° mese)

    Anche se il feto è stato a lungo in moto quasi perpetuo, dalle 16-20 settimane il corpo è abbastanza grande perché la madre cominci a sentire i calci. Le palpebre sono completamente coperte sugli occhi e peli fini cominciano a coprire tutto il corpo.

    Lennart Nilsson e Lars Hamberger scrivono a pag. 122 di “A Child is Born“:

    «Il feto si muove ogni giorno sempre più e i movimenti e gli scatti caratteristici della fase embrionale sono ora sostituiti da movimenti più lenti e precisi. Le mani trovano subito la strada e braccia e gambe si tendono e piegano. Il feto può essere visto a sbadigliare o a singhiozzare»[32].

    22° SETTIMANA DALLA FECONDAZIONE (160°-170° giorno, 5° mese)

    Dove esistono servizi medici moderni, a 22 settimane dalla fecondazione è generalmente considerato il momento da cui il feto può uscire dall’utero. A questo punto della gravidanza le probabilità di sopravvivenza a lungo termine sono ancora relativamente sottili, ma i progressi in campo medico continuano ad aumentare la soglia. Nel 2007 a Miami una bambina (foto a sx) è sopravvissuta a meno di 22 settimane[33]





    NASCITA (38° settimana, 260°-270° giorno, 9° mese)

    Il feto inizia a stimolare la corteccia surrenale e a secernere un ormone che induce l’utero della madre ad iniziare le contrazioni. E’ lui che determina quando è il momento di nascere. E’ solo verso la fine della gravidanza che si manifestano le variazioni di colore della pelle. La formazione finale della pelle, dei capelli e la pigmentazione degli occhi richiede comunque l’esposizione alla luce.

    Il National Geographic scrive in “In the Worm“:

    «Una volta sembrava che lo sviluppo mentale di un bambino iniziasse alla nascita, ora sembra che è la nascita stessa ad essere un evento relativamente insignificante in termini di sviluppo»[34]





    ————- ————–

    5. EMBRIONI E FETI SONO DA CONSIDERARSI PERSONE UMANE PER LA LEGGE

    Affrontiamo ora la questione se embrioni e feti dovrebbero essere considerati come persone dalla legge. L’eminente docente di giurisprudenza all’Università di Princeton, R.P. George e il docente di Filosofia Morale all’Università del South Carolina, Christopher Tollefsen, hanno spiegato che [35], poiché gli esseri umani hanno un carattere personale, gli esseri umani sono persone.

    Una persona ha per sua natura la capacità di sviluppare la capacità di pensare razionalmente, esprimere emozioni, prendere decisioni ecc… Tale capacità è qualcosa che una persona acquista appena inizia ad esistere, poiché è parte della sua natura (cioè, se esiste, ce l’ha). Per quanto riguarda il feto, in quanto è essere umano (come mostrato dalla scienza) possiede un carattere personale, è dunque una persona. Usando l’esempio del gatto, vediamo che esso si qualifica come un felino semplicemente essendo gatto. Così un feto si qualifica come una persona semplicemente essendo essere umano[36]. E’ impossibile per un feto umano non essere una persona umana. Non esistono esseri umani che non sono “persone”, che non hanno “personalità”. L’umanità intrinseca dei bambini non nati li qualifica come persone e ciò dovrebbe, quindi, garantire loro la protezione ai sensi della legge. Dato che il conferimento della “personalità” è il riconoscimento che l’essere umano ha dei diritti, c’è un diritto al quale tutti gli esseri umani dipendono: il diritto alla vita. Se manca questo, tutti gli altri diritti vengono meno. Il diritto alla vita è il principale diritto delle persone, oltre che essere il diritto da cui derivano tutti gli altri diritti.

    Il celebre biologo e professore emerito di genetica Angelo Serra, membro della New York Academy of Sciences, dell”American Society of Human Genetics, dell’American Society for theAdvancement of Science e della British Society of Cell Biology, già direttore dell’Istituto di Genetica Umana e autore di 120 pubblicazioni su riviste scientifiche internazionali, ha elaborato una sintesi[37] in 3 punti per dimostrare definitivamente lo “status” dell’embrione umano e per definire le caratteristiche dello sviluppo del neo-concepito.

    1) Coordinazione: lo sviluppo embrionale (dalla fusione dei gameti alla formazione del blastociste) è un processo in cui si ha un coordinato succedersi e interagire di attività cellulari sotto il controllo del nuovo genoma, modulato da un’ininterrotta cascata di segnali prodotti in gran parte dall’attività dello stesso genoma, e che si trasmettono da cellula a cellula. E’ precisamente questa coordinazione che esige una rigorosa unità dell’essere in sviluppo. Coordinazione e conseguente unità indicano che l’embrione umano anche nelle sue precocissime fasi non è un aggregato di cellule ontologicamente distinte, ma un individuo, dove le singole cellule che si vanno moltiplicandosi sono strettamente integrate in un processo, attraverso il quale l’individuo (lungo le tappe morfogenetiche) traduce autonomamente il suo proprio spazio genetico nel suo proprio spazio organismico.

    2) Continuità: alla fusione dei due gameti umani (spermatozoo e ovocita) incomincia un nuovo ciclo vitale di un nuovo essere umano. Questo ciclo procede senza interruzioni. Gli eventi singoli (ad esempio la moltiplicazione cellulare, la comparsa dei diversi tessuti e organi…) sono l’espressione di una successione ininterrotta di avvenimenti concatenati e coordinati l’uno all’altro senza soluzione di continuità: se c’è interruzione c’è morte o patologia. E’ precisamente questa continuità che implica e stabilisce la unicità del nuovo essere in sviluppo: è sempre lo stesso identico essere, che si sta formando secondo un piano ben definito.

    3) Gradualità: è una legge ontogenetica. Essendo lo sviluppo un processo che implica necessariamente un succedersi di forme che in realtà non sono che stati di momenti diversi di uno stesso identico processo di sviluppo di un ben determinato essere, questa legge esige l’esistenza di una regolazione intrinseca allo stesso embrione, la quale mantiene orientato lo sviluppo in direzione della forma finale. E’ precisamente per questa legge teleologica intrinseca che l’embrione mantiene permanentemente la sua identità (la sua individualità e la sua unicità), rimanendo sempre lo stesso identico individuo lungo tutto il processo che inizia dalla fusione dei gameti.




    ————- ————–

    6. RISPOSTE AI LUOGHI COMUNI DEGLI ABORTISTI

    Dato che è scientificamente evidente che embrione e feto siano esseri umani, per legittimare l’azione abortiva si introduce la distinzione tra “vita biologica umana” e “vita dell’uomo come persona”. Per essere “persona” -dicono- si dovrebbero riscontrare alcune qualità, alcune capacità. Così, embrioni e feti, nonostante siano esseri umani, perderebbero lo status di “persone umane” e conseguentemente il diritto ad una protezione giuridica incondizionata (cioè, il “diritto alla vita” della Dichiarazione dell’ONU).



    a) LA PERSONA SAREBBE SOLO CHI HA UNA VITA RAZIONALE

    Una delle più frequenti obiezioni filosofiche allo statuto di “persona” dell’embrione, sostiene che sarebbe una “persona” solo colui che è in grado di realizzare attività specificamente umane, come l’autocoscienza, l’autonomia, la capacità di ricordare e progettare, di stabilire legami, di entrare in relazioni comunicative ecc….. Philip K. Dick nel suo libro “Le pre-persone” ipotizza addirittura che si diventi delle “persone” quando si è in grado di eseguire calcoli complessi. Tuttavia questa posizione scambia evidentemente la causa con l’effetto: agere sequitur esse, cioè, è l’agire che deriva dall’essere e non il contrario. Esistono infatti una serie di condizioni in cui l’essere è impossibilitato ad agire: durante il sonno, in anestesia generale, in caso di mancanza di presupposti psico-fisici come nei malati di mente, nei neonati ecc… Ma in nessun caso la mancanza di attuazione di attività umane implica la mancanza (o la perdita) della realtà ontologica di base. ll criterio per l’attribuzione della qualifica di persona all’essere umano non può dipendere dalla determinanzione discutibile di capacità specificamente umane. La capacità funzionale di un soggetto non può qualificarlo in alcun modo: un gatto che non può fare le fusa, non può cacciare i topi e non può arrampicarsi sugli alberi, non si può dire che, per questo, non sia un felino. Si dice al massimo che è un gatto con limitate capacità. Allo stesso modo vale per quei soggetti che non possono pensare razionalmente. Nel processo di sviluppo, l’individuo umano non fa che diventare ciò che è fin dall’inizio, entrando gradualmente in possesso delle sue capacità specificamente umane.



    Posizione pericolosa. Occorre respingere la corrente di pensiero che vuole squalificare dall’essere persone sulla base di ciò che il soggetto può o non può fare, poiché è una posizione assai pericolosa. Altrimenti avrebbe ragione il filosofo ateo e luminare di Princeton, Peter Singer, padre della filosofia sul diritto animale, il quale sostiene che: «I feti, i bambini appena nati e i disabili sono non-persone, meno coscienti e razionali di certi animali non umani. E’ legittimo ucciderli. Perché limitare l’uccisione dentro il corpo della donna? E’ ipocrita far abortire all’ottavo mese e non consentire l’eutanasia neonatale»[38]. E poi: «Nè un neonato nè un pesce sono persone, uccidere questi esseri non è moralmente così negativo come uccidere una persona»[39]. Oppure: «Il feto non ha autocoscienza e alcun senso della propria esistenza nel tempo. Non può sperare, non sa cosa sia il futuro. Per questo non ha diritto alla vita. Non penso che l’uccisione di un feto o di un bambino sia moralmente equivalente con l’uccisione di un essere razionale e autocosciente». E subito dopo: «E’ un diritto ragionevole lasciar morire i malati neurovegetativi perchè essi sono simili agli infanti disabili, non sono esseri coscienti, razionali, autonomi, la loro vita non ha valore intrinseco, il loro viaggio è arrivato alla fine»[40]. E infine: «Molti anni fa, nel 1994, proposi di fare eutanasia fino a un mese dalla nascita. Oggi penso che non dovremmo porre alcun limite temporale. Più aspettiamo più cresce il legame fra il bambino e i genitori, quindi l’eutanasia deve essere eseguita prima possibile [...]. I feti, i neonati e i menomati cerebrali non hanno diritto alla vita [...]. Una questione è se il bambino appena nato abbia lo stesso diritto alla vita di un adulto. Il neonato disabile deve essere ucciso prima possibile, perché poi si sviluppa un legame troppo forte tra la madre e suo figlio»[41]. Stabilire i criteri di quando inizi la vita umana è dunque assai pericoloso. Il ritenere che alcune classi di esseri umani non siano “persone”, e quindi non abbiano un diritto alla vita, è stata la base per i peggiori e disumani crimini dell’uomo verso l’uomo. La negazione della personalità è la base della schiavitù, dei genocidi, del razzismo , dell’eugenetica e dell’antisemitismo (oltre ad innumerevoli altre manifestazioni di depravazione umana). La dottrina giudaico-cristiana afferma che tutti gli esseri umani hanno una dignità e hanno diritto al diritto alla vita. Vi è un gruppo enorme e singolare di esseri umani viventi che non hanno ancora oggi alcuna protezione ai sensi di legge e vengono uccisi in massa ogni giorno. Era già accaduto per giustificare il massacro degli afro-americani ed i nativi americani, condiderati anche loro “umani non-persone”.

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    00 13/08/2011 20:18
    L’embrione ha grandi funzionalità. Questa posizione, oltre che discriminatoria, ignora tutte le grandi funzionalità e capacità che hanno embrione e feto e che la scienza moderna è riuscita a determinare. Gli esseri umani cominciano a rispondere e interagire con l’ambiente molto prima di nascere, vediamo qualche esempio presente nella letteratura scientifica:

    Il National Geographic, nel suo volume scientifico “In the Womb” (2005), ha dichiarato che i «gemelli crescere nel grembo materno assieme e sono quasi sempre in contatto, si toccano le mani, i volti, i piedi e gradualmente diventano più consapevoli di loro stessi e dell’altro. [...] Il feto si comporta in modo molto più complesso di quanto immaginato. Durante la sua odissea nel grembo lui sorride, riconosce la voce della madre e forse può anche sognare [...] Una delle tante cose rivelate dalle scansioni 4D è il fatto che i bambini hanno la fase REM (cioè la fase di movimento rapido degli occhi durante il sonno). Sappiamo che questa è un’indicazione del fatto che il soggetto stia sognando [...] Gli scienziati hanno anche visto alcuni gemelli giocare insieme»[42].

    Geraldine Lux Flanagan scrive su “Beginning Life” (1996): «La vita all’interno dell’utero esso offre varie ed abbondanti esperienze che preparano il bambino al mondo che incontrerà quando si spostarà fuori. Stiamo imparando a riconoscere che i neonati nascono già in grado di respirare, mangiare e, occasionalmente, possono lamentarsi ad voce alta. Possono anche, in modo tranquillo e sottile, rispondere alle persone ed sono così accattivanti nelle loro azioni che suscitano le amorevoli cure di cui hanno bisogno. Nuovi mezzi di osservazione hanno permesso di scoprire come la reattività e l’attività del bambino è già presente nei mesi precedenti la nascita»[43].

    Lennart Nilsson e Lars Hamberger scrivono in “A Child is Born” (2003): «Durante la gravidanza il feto ha iniziato ad esplorare il proprio corpo e l’ambiente, utilizzando le sue mani. Afferra spesso il cordone ombelicale e quando il pollice si avvicina alla sua bocca a volta cominciare ad accennare il succhio del dito. Il feto utilizza anche il suo senso dell’udito per orientarsi. I suoni a lui più familiari sono sicuramente i rumori del sistema digerente della madre e il fruscio dei suoi vasi sanguigni principali, ma a poco a poco il feto comincia anche a percepire i suoni fuori dalla pancia della madre, come come la musica e la voce del padre. Gli occhi del feto sono sensibili alla luce, anche se le palpebre sono ancora ben chiuse. Non abbiamo modo di sapere se il feto riesca a gustare la lieve salinità del liquido amniotico, abbiamo però prove indirette che il feto percepisca sapori e odori, dato che un neonato reagisce immediatamente, positivamente o negativamente, ai gusti che sono dolci, salati o amari. E’ noto che l’occhio possa percepire la luce già a partire dal terzo mese di gravidanza. A volte, quando un endoscopio viene inserito nel sacco amniotico, il feto cerca di proteggere gli occhi dalla luce, sia staccandosi da esso, sia usando mani e dita»[44].

    b) L’EMBRIONE NON AVREBBE VITA INDIVIDUALE

    C’è anche qualcuno che avanza un’altra obiezione: pur ritenendo “umana” la vita dell’embrione, essa non sarebbe ancora “individuale”. Infatti -dicono- nelle prime fasi di sviluppo ogni cellula sarebbe totipotenziale e potrebbe dar luogo a diversi individui (gemelli omozigoti). Ad esempio, il prof. C. Wood di Melbourne afferma: «l’embrione precoce ha certo un’individualità genetica, ma non è ancora presente un individuo multicellulare. E’ vita pre-individuale»[45]. In realtà, spiega il biologo e genetista italiano Angelo Serra, la totipotenzialità non può essere attribuita astrattamente ad ogni singola cellula prendendo in esame solo le potenzialità teoriche del suo nucleo, ma va considerata nel complesso dei fattori. Ricerche recenti -continua lo scienziato- mostrano come l’espressione della potenzialità delle cellule è controllata dal citoplasma, il quale agisce come regolatore di un organismo unitario, fin dall’inizio orientato a dar origine ad un solo individuo. La formazione di un unico individuo è la regola, mentre è la gemmellarità monozigotica ad essere un’eccezione, peraltro già prevedibile e progammata dalla conformazione globale della cellula embrionale[46].





    c) L’ESSERE UMANO E’ UNA PERSONA SE ALTRI LO RICONOSCONO

    La fallacità delle varie obiezioni porta molti a cercare argomentazioni anche un pò assurde. Viene ad esempio detto che sarebbe il riconoscimento delle altre persone (genitori o parenti) e l’accoglienza dentro relazioni significative a rendere “persona” l’essere umano. Altri addirittura dicono che l’essere umano è persona quando si può “vedere” (ma con l’ecografia moderna si vede tutto!). E’ un pericoloso rovesciamento: è il riconoscimento dei genitori a creare (quasi “miracolosamente”) la realtà della persona oppure essa è indipendente dal loro giudizio? Il criterio per l’attribuzione della qualifica di persona all’essere umano non può dipendere dalla discrezionalità di altri uomini. Un bambino che nasca su un’isola deserta, contemporaneamente alla morte della madre, non sarà mai una persona con dei diritti finché nessuno lo riconoscerà come tale?




    ————- ————–

    7. CONCLUSIONI

    Abbiamo dunque dimostrato che è l’embriologia moderna a riconoscere l’emergere di un nuovo essere umano al momento del concepimento. Abbiamo visto i motivi, scientifici e filosofici, per i quali l’embrione e il feto umano siano da considerarsi a tutti gli effetti delle persone con relativi diritti umani. Infine abbiamo confutato le maggiori obiezioni avanzate dai sostenitori dell’aborto.

    Il verdetto è sbagliato. Il famoso verdetto del 1973 che introdusse l’aborto legale negli USA, venne costruito proprio sul presupposto dell’incertezza se l’aborto uccidesse o meno un altro essere. Il giudice Harry Blackmun decretò: «La magistratura, a questo punto dello sviluppo della conoscenza dell’uomo, non è in grado di risolvere la difficile risolvere questione di quando la vita abbia inizio, dal momento che le rispettive discipline: medicina, filosofia e teologia, non sono in grado di giungere a un consenso»[47]. Eppure oggi questo consenso, come abbiamo visto, è ampiamente raggiunto: l’essere umano è un membro vivente della specie Homo-Sapiens, e un essere umano comincia a essere un membro vivente della specie Homo-Sapiens al momento del concepimento e cessa di esserlo alla morte naturale. Questa è un’evidenza scientifica ed è difficile vi siano posizioni contrarie. Non c’è alcuna discussione sul fatto che il tribunale della Corte Suprema sbagliò, poiché l’interruzione di gravidanza comporta sempre l’uccisione di un essere umano, di un’entità distinta.

    La donna non è un’assassina. Sottolineaiamo infine che l’individuare nell’aborto la soppressione oggettivamente di un altro essere umano (innocente) non significa paragonare la madre ad un’assassina (come vorrebbe qualche volgare semplificazione). Nel determinare la gravità di un comportamento contano anche molti fattori soggettivi: le pressioni psicologiche subite, l’ansia, la paura, il grado di consapevolezza (che può essere fortemente ridotta in un contesto culturale che si sforza di sminuire la gravità del gesto). Benché non si possa escludere che esistano casi di colpevole superficialità di alcune donne, soprattutto quando ricorrono all’aborto più volte e per futili motivi, molto sicuramente maggiori le responsabilità sono di coloro che abbandonano la madre in quei frangenti, o addirittura la incoraggiano a cercare quel tipo di ‘scorciatoia’. Embrioni e feti sono completamente e singolarmente umani fin dal momento della fecondazione. Se questo non fosse vero rimuovere un feto sarebbe come rimuovere un dente, ed invece il dibattito sul diritto di personalità è decisamente aperto.

    Invito alla prudenza. Si può non essere d’accordo ma nessuno può sostenere che il dibattito sia chiuso. Per questo motivo, permanendo una sorta di incertezza sulla liceità dell’interruzione di gravidanza, il buon senso consiglia comunque di non agire e mantenersi prudenti. Lo dichiarava già nel 1984 il Presidente americano Ronald Reagan: «L’aborto non è un problema di religione, è un problema di Costituzione. Io credo che fintanto che ci sia qualcuno in grado di stabilire che il nascituro non è un essere umano vivente, allora questo bambino dev’essere già tutelato dalla Costituzione, garantendo a lui la vita e la libertà»[48]



    ————————————-
    NOTE

    [1]^ www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/encyclicals/
    [2]^[37]^[46]^ L. Melina, Corso di Bioetica, Edizioni Piemme (1996) , pag. 112-131
    [3]^ Ronan O’Rahilly & Fabiola Müller, “Human Embryology and Teratology“, 3rd edition, Wiley-Liss, 2001, p. 8.
    [4]^ Keith L. Moore, “The Developing Human: Clinically Oriented Embryology“, Saunders 2003, pp. 2, 16
    [5]^[23]^[31]^[34]^[42]^ “In the Womb”, National Geographic 2005
    [6]^ TW Sadler, “Langman’s Medical Embryology“, 10th edition, Lippincott Williams & Wilkins 2006, p.11
    [7]^ Keith L. Moore, “Before We Are Born: Essentials of Embryology“, 7th edition, Saunders 2008, p. 2
    [8]^[9]^[10]^[11]^[12]^[13]^ Subcommittee on Separation of Powers to Senate Judiciary Committee S-158, Report, 97th Congress, 1st Session, 1981
    [14]^ Naomi Wolf, “Our Bodies, Our Souls”, The New Republic 16/10/1995
    [15]^ www.antoniosocci.com/2006/04/pannella-sconfessato/
    [16]^ F. Wattleton, “Speaking Frankly” May/June 1997, Volume VII, Number 6, 67
    [17]^ D. Boonin, “A Defense of Abortion” , Cambridge University Press 2002
    [18]^ P. Singer, “Practical Ethics”, Cambridge: Cambridge University Press 2008, pp. 85-86
    [19]^ Ultimissima 22/3/11
    [20]^[24]^[28]^[30]^[43]^ F.L. Geraldine, “Beginning Life“, DK 1996, pp. 14, 23
    [21]^[29]^ entertainment.timesonline.co.uk/tol/arts
    [22]^ B. Werth, “From Conception to Birth“, Doubleday 2002, p. 7
    [25]^[26]^[32]^[44]^ L. Nilsson & L. Hamberger, “A Child is Born“, 4th edition, Bantum Dell 2003, pp. 98-141
    [27]^ National Geographic, “The Biology of Prenatal Develpment“, 2006
    [33]^ www.msnbc.msn.com/id/17237979/
    [35]^ R.P. George & C. Tollefsen, “Embryo: A Defense of Human Life”, Doubleday Broadway Publishing Group 2008
    [36]^ come ha spiegato il filosofo Francis Beckwith in “The Explanatory Power of the Substance View of Persons”, Christian Bioethics 10 (2004): 33-54
    [38][40][41]^ Il Foglio 11/03/08
    [39]^ Singer, Ripensare alla vita, Il Saggiatore 1996, pag. 20
    [45]^ citato in N. Ford , ““Quando comincio io? Il concepimento nella storia, nella filosofia, nella scienza”“
    [47]^ caselaw.lp.findlaw.com/scripts/getcase.pl?court=US&
    [48]^ www.reaganfoundation.org/reagan-quotes-detail.aspx?tx=2041
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    00 13/08/2011 20:36
    www.uccronline.it/2011/05/22/anche-nel-kansas-si-tagliano-i-fondi-allente-abortista-planned-par...
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    Il medico abortista Cagnano contro la RU486
    www.uccronline.it/2011/05/21/il-medico-abortista-cagnano-contro-l...
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    00 16/08/2011 21:59

    www.uccronline.it/2011/05/14/il-filosofo-lodovici-%C2%ABe-ormai-evidente-che-laborto-uccida-una-persona-uman...

    Il filosofo Giacomo Samek Lodovici, docente di Storia delle dottrine morali presso l’Università Cattolica di Milano, affronta in modo convincente il tema dell’aborto e la sua legalizzazione sull’inserto “E’ vita” del quotidiano Avvenire.

    MODERNA EMBRIOLOGIA. Lodovici spiega che «decine di studi di biologia certificano ormai che, fin dalla fecondazione, il concepito è autonomo e comincia uno sviluppo continuo, che gli consentirà dopo anni di esercitare le azioni peculiari dell’uomo. La madre non ne guida lo sviluppo, bensì lo nutre e lo protegge, e continua a farlo per molto tempo anche dopo la nascita senza che questa forma di dipendenza autorizzi a uccidere un bambino». L’autonomia del concepito non è da intendersi come indipendenza o autosufficienza assoluta, come non lo è quella di tanti altri esseri umani (disabili, anestetizzati ecc…), bensì «come capacità di autocostruirsi. Quanto alla continuità dello sviluppo, è stato ripetutamente dimostrato che i presunti «stacchi» sono in realtà guidati dal concepito stesso e programmati fin dall’inizio».

    ABORTO E’ UNA “PERSONA”. Il filosofo affronta anche un’obiezione frequente a queste evidenze scientifiche: il concepito sarebbe “persona” solo quando esercita attualmente l’autocoscienza. E risponde: «Se questo fosse vero sarebbe lecito uccidere anche chi pone queste obiezioni quando non è autocosciente, per esempio quando dorme o è sotto anestesia». La verità è che il concepito compirà gli atti di una persona in seguito e, non essendoci alcun vero stacco nel suo sviluppo (né prenatale, né postnatale), vuol dire che il concepito è persona «anche se non può ancora compiere certe attività. Dunque l’aborto è l’uccisione di uno di noi, di un essere umano innocente». Senza accusare le donne, che spesso sono inconsapevoli di questo o appositamente male informate da altri, l’aborto rimane sempre un atto orribile.

    LEGGE 194. La legge 194 è quindi da considerare «gravemente ingiusta e inaccettabile in quanto consente l’uccisione di una vita umana. Quando fu varata venne giustificata soprattutto per evitare la morte delle donne negli aborti clandestini. Ma i dati sui decessi erano gonfiati, e il fine (importantissimo) di salvaguardare la vita delle donne non può giustificare un mezzo gravemente sbagliato qual è l’uccisione di un essere umano».

    PRINCIPIO DI PRECAUZIONE. E comunque, sia, dato che il dibattito è assolutamente aperto, «in caso di divergenze sul concepito lo Stato deve seguire il principio di precauzione: finché sussiste il minimo dubbio circa lo status del concepito, non si deve correre il rischio di consentire l’uccisione di un uomo».E il filosofo fa un esempio: «se un cacciatore vede muoversi qualcosa dietro un cespuglio non deve sparare fino a che non sa con certezza che dietro non c’è una persona». Occorre dunque continuare a denunciare la legge che consente di sopprimere un uomo , sebbene riconoscendo le attenuanti morali quando una decisione tanto grave viene assunta in situazioni drammatiche.

    Dopo aver invitato a promuovere disposizioni di incoraggiamento alla maternità e favore della vita, Lodovici conclude: «è fondamentale promuovere un’azione culturale pro-life, perché una legge è molto più facilmente modificabile se questo richiedono le convinzioni mediamente diffuse nella cultura di un popolo» salvando così «dall’aborto il maggior numero possibile di vite umane».
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    00 21/11/2011 20:42
    www.uccronline.it/2011/11/17/%C2%ABlaborto-non-e-un-diritto%C2%BB-arriva-anche-in-italia-la-carta-di-s...

    I San José Articles sbarcano finalmente anche in Italia. Ne abbiamo spiegato i fondamenti in Ultimissima 15/10/11, dove spiegavamo che essi sono il primo documento scientificamente e giuridicamente fondato, elaborato da esperti internazionali di ogni campo del sapere, che riafferma laicamente e in ossequio ai dettati del diritto internazionale la dignità della persona umana sin dal concepimento.

    Mercoledì 9 novembre 2011, la “Carta di San José” – questa la dizione italiana usata per indicare il documento – è stata presentata alla Camera per iniziativa di Luca Volontè, deputato dell’Udc e presidente del gruppo del Partito Popolare Europeo al Consiglio d’Europa, coadiuvato da Giuseppe Benagiano, già Segretario Generale dell’International Federation of Gynecology and Obstetrics, per affermare la dignità della persona umana e negare che a livello internazionale possa esistere il diritto di aborto.

    Parlandone su “La Bussola Quotidiana”, Volontè spiega che «la “Carta” demolisce ogni tentativo delle lobby filoabortiste di affermare un qualunque “diritto all’aborto”, ancor più un “diritto umano all’aborto”. Erano presenti più di una ventina di deputati appartenenti a diverse forze politiche e i media hanno diffuso la notizia in modo adeguato». Il deputato racconta anche delle altre presentazioni a livello internazionale: «Austin Ruse, presidente dello statunitense Catholic Family & Human Rights Institute, all’Onu, Anna Zaborska al Parlamento Europeo e io stesso, attraverso una dichiarazione scritta, all’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa». Questa iniziativa è fondamentale perché «trova d’accordo sensibilità politiche differenti. Al di là degli schieramenti partitici o delle convinzioni religiose personali, il fatto che la scienza e che il diritto internazionale riconoscano la dignità della persona sin dal suo inizio è un dato incontrovertibile e raccoglie il consenso sia di laici sia di cattolici». Ora quindi «Il documento verrà usato come strumento – e di grande efficacia – nella vita politica nazionale e internazionale, e, auspicabilmente, anche nella vita culturale dei Paesi a cui gli estensori, i firmatari e i sostenitori appartengono, così come negli organismi internazionali in cui essi fossero eventualmente impegnati».

    Il presidente del Pp al Consiglio d’Europa chiude facendo un quadro generale sulla politica pro-life, che appare molto positivo: «Se fino a qualche anno fa un certo pregiudizio era giustificato, con realismo occorre dire che di recente numerose cose sono cambiate. L’approvazione di un documento fortemente impegnativo per la Promozione della Obiezione di Coscienza al Consiglio di Europa di Strasburgo – il 7 ottobre 2010 – e l’approvazione di un primo “limite” all’aborto on-demand sempre a Strasburgo quest’anno sono piccoli segnali molto importanti. La stessa Corte dei Diritti Umani di Strasburgo nonché la Corte di Giustizia del Lussemburgo stanno emanando sentenze molto positive e rispettose della dignità del concepito».

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    Heleneadmin
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    00 30/06/2012 19:14
    youtu.be/MuRvsErkHFI
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    00 31/03/2014 01:44
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    00 31/03/2014 22:52
    VIDEO gruppi abortisti contro gruppo di preghiera antiabortista davanti a ospedale

    A vicenza davanti l'ingresso dell'ospedale S.Bortolo si sono affrontati il gruppo di preghiera "Con Cristo per la vita", collegato al Movimento mariano "Regina dell'Amore" di Schio(VI), e una coalizione di gruppi abortisti, che si sono dati appuntamento nello stesso giorno. Il TAM TAM su internet ha allertato le forze dell'ordine, che sono arrivate in contemporanea per tenere separati i due schieramenti, per il rischio di aggressioni. Mi hanno detto che un elicottero della polizia ha sorvolato il luogo dell'incontro.
    Questo ospedale è uno tra i maggiori praticante gli aborti che ci sono in Italia.
    Hanno promesso che saranno all'attacco anche al prossimo appuntamento, il primo sabato di maggio, perchè questo momento di preghiera c'è il primo sabato di ogni mese dispari.

    [SM=g1456032]


    www.nuovavicenza.it2014/03/aborto-al-s-bortolo-femministe-contro-ultraca...


    PS. Allo staff del forum: il video sopra scuro, non riuscito, potete cancellarlo, grazie.


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    00 31/03/2014 22:59
    PER IL VIDEO SOPRA :



    CLICCANDO IL VIDEO DI SOPRA, GOOGLE DA: ABORTO BORTOLO FEMMINISTE CONTRO ULTRACATTOLICI

    CLICCATE SOPRA QUESTA SCRITTA E APPARIRA' LA PAGINA CON IL VIDEO.



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    00 31/03/2014 23:32
    VIDEO gruppo "Con Cristo per la vita" manifesta contro l'aborto per le calli di venezia


    www.youtube.com/watch?v=9_mc9BRRa0I


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    00 01/04/2014 21:30


    PRIMA MANIFESTAZIONE NAZIONALE CONTRO L'ABORTO, A MILANO



    la nostra manifestazione nazionale di sabato 12-4-2014 , che si svolgerà a Milano dalle ore 15 alle ore 18 , con partenza da piazzale Cadorna ( stazione di metropolitana , linee 1 e 2 ) ed arrivo in Piazzale Lotto ( stazione di metropolitana , linea 1 ) , seguendo il percorso foro Buonaparte , largo Cairoli , via Cusani , via Broletto , piazza Cordusio , via Orefici , via Mazzini , piazza Missoni , corso Porta Romana .
    Il titolo della manifestazione è " NO194 : fiaccolata per l'abrogazione referendaria della legge 194 " .


    [SM=x268930]


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