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No alla repressione in SIRIA DEI DISSIDENTI AL REGIME DITTATORIALE.

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    wheaton80
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    00 16/02/2020 23:34
    L'Esercito Siriano libera i territori intorno ad Aleppo e la città festeggia

    L’esercito di Damasco ha liberato gli insediamenti intorno ad Aleppo, mettendola al sicuro dagli attacchi sistematici da parte dei miliziani. "L'Esercito Siriano ha completamente messo al sicuro la città di Aleppo dopo aver preso il controllo della zona industriale di Lirmun”, riferisce il canale televisivo al-Mayadeen. La città di Aleppo è stata liberata dalla presenza di miliziani nel 2016, ma i terroristi rimasti in periferia negli ultimi anni hanno bersagliato sistematicamente le aree residenziali di Aleppo, causando vittime tra civili e danni materiali significativi. Secondo i dati del canale televisivo siriano Ikhbariya, il 16 febbraio l’esercito governativo ha liberato 23 villaggi nella provincia di Aleppo sullo sfondo del ritiro dei miliziani. Tra i villaggi liberati ci sono punti chiave, Anadan e Bayanoun, situati sulla strategica autostrada 214, che porta alla città turca di Gazientep. Su Twitter appaiono i video che dimostrano le persone scese nelle strade di Aleppo che festeggiano l’avvenimento e sventolano bandiere siriane:

    twitter.com/SyrianLionesss/status/1229105962432241664

    Lo scorso 9 febbraio lo Stato Maggiore delle forze armate siriane ha dichiarato di aver ripristinato il controllo su un’area di 600 chilometri quadrati nelle province di Aleppo e Idlib, liberando questi territori dai terroristi. I militari hanno liberato anche la città chiave Saraqib, all'incrocio delle tratte internazionali M4 (Latakia-Aleppo) e M5 (Damasco-Aleppo), e la grande città Maarat al-Numan. L'esercito governativo in seguito ha ripristinato il controllo dell'intera autostrada Damasco-Aleppo (M5), salvo un tratto minuscolo vicino a Maarat al-Numan, che rimane bloccato dai militari turchi.

    16.02.2020
    it.sputniknews.com/mondo/202002168739578-lesercito-siriano-libera-i-territori-intorno-ad-aleppo-e-la-citta-fe...
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    wheaton80
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    00 28/02/2020 15:51
    Aggiornamento 19

    L'artiglieria dell'Esercito Arabo Siriano bombardava le forze turche per diverse ore, eliminando 79 militari della 65.ma Brigata meccanizzata dell'Esercito Turco presso Baylun. L'azione avveniva dopo che le forze turche avevano sparato vari missili antiaerei contro gli aerei da guerra russi e siriani sulla provincia d'Idlib.

    www.facebook.com/LaSiriaSiDifende/
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    wheaton80
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    00 08/03/2020 01:15
    Le forze armate siriane infliggono una lezione al secondo esercito della NATO

    Unità della polizia militare russa entravano a Saraqib ad est d’Idlib, dopo la seconda liberazione della città dai terroristi di al-Qaida e dalle forze turche. Secondo l’Esercito Russo, lo spiegamento avveniva alle 17:00 del 2 marzo ed era destinato a fornire sicurezza e consentire il traffico sulle autostrade M4 e M5. In effetti, i russi arrivarono a porre fine ai tentativi turchi di prendere possesso della città e di tagliare l’autostrada M5 in quella zona. Allo stesso tempo, l’Esercito Arabo Siriano respinse i tentativi di al-Qaida e delle forze turche di occupare Qafr Nubul, a sud d’Idlib, e riconquistava diversi villaggi vicini, tra cui Hazarin e Dar al-Qabirah. Secondo fonti governative, almeno 15 mezzi militari appartenenti agli agenti turchi furono distrutti nelle operazioni. I turchi risposero agli sviluppi sul campo con una nuova serie di dichiarazioni vittoriose. Secondo le osservazioni del 2 marzo del Ministro della Difesa Hulusi Akar, il numero di truppe siriane “neutralizzate” dall’inizio dell’operazione Scudo di Primavera raggiunse i 2.557.

    Si trattava di circa 350 soldati siriani in più rispetto a quanto affermato il 1° marzo. La domanda principale è:“Il Ministro della Difesa turco crede davvero nei dati che fornisce?”. Probabilmente gli sarebbe utile non presentare personalmente tali affermazioni, così eviterebbe di arrossire per la vergogna. Se l’Esercito Arabo Siriano avesse subito davvero tali perdite in pochi giorni, le forze turche avrebbero raggiunto facilmente l’obiettivo dichiarato di espellere le truppe siriane da sud ed est Idlib. In realtà, il Presidente turco Recep Tayyip Erdogan andava a Mosca il 5 marzo per negoziare un cessate il fuoco. “Il mio unico desiderio è porre fine a questa battaglia con la vittoria e impedire ulteriori spargimenti di sangue con un cessate il fuoco permanente. Per questo, usiamo tutti i nostri canali diplomatici, insieme alla nostra lotta sul campo”, aveva detto Erdogan a una riunione di dirigenti del Partito Giustizia e Sviluppo al potere. Solo pochi giorni prima i sostenitori dell’operazione turca pretendevano che le potenti forze turche avessero già sconfitto il regime di Assad e sarebbero presto entrate a Damasco e Aleppo.

    Ora, le stesse fonti ammiravano l’intelligente e lungimirante politica del capo turco per non acuire ulteriormente la situazione. Sembrerebbe che le cose non vadano per il verso turco ad Idlib. Quando Erdogan e Putin hanno raggiunto un altro cessate il fuoco, che formalmente metterà fine all’obiettivo di Ankara di cacciare l’Esercito Arabo Siriano dalle aree recentemente sgomberate, le stesse fonti probabilmente dichiareranno la vittoria turca. Il secondo esercito più forte della NATO sembrava non poter sconfiggere le forze siriane, sfinite da un conflitto di quasi 10 anni, senza subire perdite inaccettabili. L’equilibrio di potere ad Idlib è di nuovo cambiato. Se l’Esercito Turco non raggiungerà immediatamente una svolta inaspettata, ad esempio la cattura di Marat al-Numan, gli sforzi principali della diplomazia turca si concentreranno probabilmente sul raggiungimento di un accordo che impedisca l’avanzata siriana su Idlib.

    Questa città è la principale roccaforte di al-Qaida e l’ultimo grande centro urbano nelle mani dei gruppi terroristici nella regione. La caduta di Idlib nelle mani dell’Esercito Arabo Siriano distruggerebbe le speranze turche di consolidare la propria influenza in questa parte della Siria. Tuttavia, anche un accordo russo-turco su Idlib probabilmente non metterà fine alle operazioni antiterrorismo dell’Esercito Arabo Siriano e dei suoi alleati. La città di Jisr al-Shuqur, situata vicino l’autostrada M4, è tra i possibili obiettivi di imminenti operazioni. La città è attualmente controllata dal Partito Islamico del Turqistan, un gruppo collegato ad al-Qaida composto da stranieri. Quindi, i principali media possono iniziare a prepararsi a difendere un altro gruppo di “ribelli moderati” che sarebbero oppressi dal brutale regime di Assad.

    04 marzo 2020
    Fonte: www.mideastdiscourse.com/2020/03/04/syrian-armed-forces-teach-2nd-strong-gest-nato-army-painful-lesson-i...

    Traduzione: Alessandro Lattanzio
    aurorasito.altervista.org/?p=10700&fbclid=IwAR2x3DwXjkq5RrlH6BtX4jtS0dLuYsXLZ-y7KZ0wI6KQ_hTuG7P...
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    wheaton80
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    00 30/06/2020 23:36
    La lotta interna per il controllo di Idlib

    La pace siglata tra Russia e Turchia su Idlib è ancora in piedi nonostante diversi momenti di tensione avessero fatto presagire una imminente ripresa dei combattimenti tra le due potenze regionali e i loro affiliati. Nonostante ciò, la regione nord-occidentale della Siria non può certo essere definita una zona tranquilla (o sicura) e di recente è diventata teatro di scontro tra qaedisti ed ex qaedisti supportati dalla Turchia.

    Gli arresti

    Negli ultimi giorni si sono registrati alcuni scontri tra i combattenti di Hayat Tahrir al-Sham (HTS) e alcuni gruppi qaedisti nati a seguito della defezione di alcuni membri dello stesso HTS nella zona occidentale della provincia. La battaglia ha interessato principalmente i miliziani di Hayat e di Hurras al-Deen, considerati gli affiliati più importanti di al-Qaeda nella provincia. Ma a destare particolare attenzione sono soprattutto gli arresti portati avanti da HTS per minare la stabilità degli altri gruppi jihadisti sorti nella regione e preservare così il controllo su Idlib, sempre più minacciato da forze qaediste e straniere. I miliziani di Hayat sono infatti riusciti a fermare Abu Malek al-Tali, il britannico Tauqir Sharif e Abu Saleh al-Uzbeki. Il primo era un membro di alto rango dello stesso HTS, la cui defezione a inizio aprile aveva portato alla luce le divergenze interne al gruppo circa l’accettazione della tregua firmata tra Russia e Turchia. Al-Tali aveva espresso la sua opposizione e aveva quindi deciso di lasciare il gruppo per fondare una nuova milizia che continuasse a combattere contro ogni tipo di occupazione straniera sul territorio.

    Abu Muhammad al-Jolani, leader di HTS, aveva cercato di riportare al-Tani all’interno del gruppo, ma senza successo. La defezione del comandante, noto per il rapimento di alcune suore a Maalula nel 2013, è stata un duro colpo per l’organizzazione di al-Jolani. Tauriq Sharif, invece, è stato spesso presentato come un semplice operatore umanitario della Live Updates From Syria (LUFS), ma si sospetta che l’uomo abbia in realtà rapporti ben poco limpidi con alcune organizzazioni jihadiste di Idlib. Abu Saleh al-Uzbeki è invece accusato di essere il responsabile dell’attentato che nel 2017 interessò la città di San Pietroburgo. I tre uomini, secondo quanto riportato da Middle East Eye, saranno giudicati dal Partito Islamico del Turkestan, sulla base di un accordo raggiunto tra HTS e i gruppi di opposizione e il loro arresto è un chiaro segnale a chiunque osi minacciare l’egemonia del gruppo di al-Jolani.

    Il ruolo della Turchia

    A pesare nella guerra intestina tra HTS e le fazioni qaediste è soprattutto la Turchia. Hayat, inizialmente una derivazione di al-Nusra in Siria, è cooptato da Ankara, per cui ha sempre rispettato la tregua raggiunta tra Recep Tayyip Erdogan e Vladimir Putin per la gestione di Idlib e protegge gli interessi turchi nella regione. Hurras al-Deen e le altre fazioni che si oppongono all’egemonia di HTS sono invece contrarie all’accordo russo-turco e minacciano quindi gli interessi di Ankara nella zona nord-occidentale della Siria. La Turchia non può permettere che questi nuovi gruppi qaedisti prendano il sopravvento a Idlib o rischierebbe di perdere il controllo dell’area, vedendo quindi vanificati gli sforzi condotti fino ad oggi per consolidare la propria presa sulla fascia di confine. Per la Turchia è infatti importante poter contare su una forza alleata all’interno della regione da usare non solo per rendere “sicura” l’area, ma anche come leva nelle trattative con la Russia e la Siria e contenerne l’avanzata. Da tempo infatti le forze russe e governative si preparano alla ripresa dei combattimenti lungo l’autostrada M4, diventata una vera e propria linea di confine che separa le truppe di Damasco e Mosca da quelle di Ankara.

    Futura D'Aprile
    29 giugno 2020
    it.insideover.com/guerra/la-lotta-interna-per-il-controllo-di-idlib.html?fbclid=IwAR0Ye1CiND87KyJLrwLjt7DhW5yhUcqoYnUJBUA2c-YrtJXEpMo...
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    00 17/08/2020 18:52
    Aggiornamento 20

    Nella notte del 12 agosto, le forze governative effettuavano un'operazione di aviosbarco tattico sul territorio dei terroristi del SIIL, liberando al-Qadir, a 120 km a ovest di Dayr al-Zur. L'operazione veniva guidata dal Generale Suhayl Hasan, con consiglieri militari russi che vi partecipavano direttamente. Il gruppo di paracadutisti era decollato dall'aeroporto di Girah, nella provincia di Aleppo. L'operazione di aviosbarco fu preceduta dall'efficace tiro di sbarramento sulle posizioni del SIIL delle forze dell'Esercito Arabo Siriano e da elicotteri Ka-52 dell'Aviazione dell'Esercito Russo. Coll'aiuto dei sistemi di visione notturna, gli 'Alligator' distruggevano blindati e autoveicoli armati dei terroristi. I soldati sbarcavano su Qirbat Miqman e al-Qadir, nella provincia di Raqqa, a 20 km dalla prima linea, e subito dopo i paracadutisti liberavano l'altura dominante per assaltare la base nemica. Dopo una breve battaglia, i paracadutisti siriani guidati dal Generale Suhayl Hasan hanno distrutto comando e depositi dei terroristi, oltre a 2 carri armati e 3 blindati. Le truppe mantenevano le posizioni fino all'arrivo delle forze principali la mattina del 12 agosto. I terroristi si ritiravano dalla zona di circa 60 kmq, lasciando tre villaggi e due campi petroliferi.

    17 agosto 2020
    www.facebook.com/LaSiriaSiDifende/
    [Modificato da wheaton80 17/08/2020 18:53]
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    00 25/08/2020 19:26
    Esercito Siriano e militari russi conducono grande operazione contro terroristi in Siria

    L'Esercito Siriano, con la partecipazione dei militari russi, ha condotto dal 18 al 24 agosto un'operazione antiterroristica su larga scala, riporta il Ministero della Difesa russo. "Gli attacchi delle forze aerospaziali russe e dell'aeronautica militare siriana, il fuoco di artiglieria e le azioni di gruppi speciali di ricognizione e ricerca nel "Deserto Bianco" hanno neutralizzato 327 guerriglieri, distrutto 134 rifugi, 17 posti di osservazione, 7 magazzini e cinque depositi sotterranei per armi e munizioni", ha affermato il rappresentante del gruppo russo nella Repubblica Araba Siriana.

    La base militare russa a Khmeimim
    L'aviazione russa era arrivata a Khmeimim nel 2015 dopo che Damasco aveva chiesto a Mosca assistenza nella lotta al terrorismo. Il supporto aereo ha svolto un ruolo chiave nell'aiutare il Governo siriano a invertire la tendenza del conflitto contro lo Stato Islamico e gli altri gruppi estremisti che controllavano il territorio siriano. Ora che la maggior parte del Paese è liberata e che i militanti detengono solo territori nella provincia nord-occidentale d'Idlib, i piloti russi in Siria eseguono principalmente sortite di addestramento. La scorsa settimana, Mosca e Damasco hanno deciso di acquisire ulteriore territorio per espandere la base aerea di Khmeimim, la base principale per le forze armate russe nel Paese.

    25.08.2020
    it.sputniknews.com/difesa/202008259459742-esercito-siriano-e-militari-russi-conducono-grande-operazione-contro-i-militanti-i...
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    00 26/10/2020 21:02
    Missili russi a lungo raggio distruggono i siti dove i terroristi contrabbandano il petrolio



    La scorsa notte i militari russi hanno sferrato un attacco devastante ai siti di contrabbando di petrolio nel nord della Siria, provocando una massiccia esplosione lungo il confine tra Turchia e il governatorato di Aleppo. Secondo quanto riferito dal portale Al Masdar News dal nord della Siria, i missili russi hanno preso di mira la principale area del mercato petrolifero che viene utilizzata per raffinare e vendere il carburante di contrabbando nel distretto di Jarabulus, a nord di Aleppo. Il motivo dell'attacco militare russo non è del tutto noto, poiché i miliziani sostenuti dalla Turchia gestiscono questo sito da diversi anni. Tuttavia, dato il problema in corso con il contrabbando di petrolio, è probabile che l'esercito russo stesse cercando di impedire ai miliziani di trarre ulteriore profitto dalla crisi del petrolio all'interno della Repubblica Araba Siriana.

    24/10/2020
    www.lantidiplomatico.it/dettnews-video_missili_russi_a_lungo_raggio_distruggono_i_siti_dove_i_terroristi_contrabbandano_il_petrolio/...
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    00 26/10/2020 21:12
    Aggiornamento 21

    L'aviazione russa ha distrutto un campo di addestramento della milizia filoturca (Sham Legion) in Idlib, uccidendo dozzine di miliziani. Si parla di più di 150 miliziani uccisi/feriti. Nell'immagine la bomba russa che colpisce i miliziani intenti ad inscenare una parata di fronte ai loro comandanti. Si tratta di uno più efficaci airstrikes di tutta la guerra.





    24 ottobre 2020
    www.facebook.com/newsbattagliemondo/
    [Modificato da wheaton80 26/10/2020 21:13]
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    00 16/12/2020 18:14
    Recupero immagini dell'ultimo aggiornamento



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    00 16/12/2020 18:22
    I jet russi annientano i terroristi dell'ISIS nella Siria centrale



    Una fonte del Ministero della Difesa siriano ha riferito sulle azioni di successo dell'Esercito Arabo Siriano con il supporto delle forze aerospaziali russe nel deserto bianco nel Governatorato di Homs. Insieme, il personale militare siriano e gli aerei da guerra russi stanno colpendo obiettivi dello Stato Islamico, l'ISIS, nella regione di Badiya Al-Sham, sopprimendo l'attività terroristica. Negli ultimi tre giorni, le forze aerospaziali russe hanno effettuato 27 attacchi aerei contro basi terroristiche segrete. I voli dei bombardieri russi sono accompagnati dalle riuscite azioni delle forze governative siriane per eliminare le cellule islamiste, le cui strutture e rifugi si trovano ancora nell'area del cosiddetto Deserto Bianco. Secondo l'Intelligence russa, la maggior parte di questi membri dell'ISIS sono stati recentemente rilasciati dal campo curdo-americano di al-Hol. Così, Washington ha contribuito volontariamente o meno alla creazione di un nuovo esercito di terroristi, che è stato prontamente scoperto e ora viene distrutto dalle forze armate di Russia e Siria. Dai primi dati ufficiali, durante le operazioni di ricerca le armi e le munizioni di produzione americana attualmente sequestrate sarebbero state sufficienti ad armare 150 persone. Secondo quanto riferito, più di 120 terroristi dell'ISIS sono stati uccisi dal 1° dicembre.

    15 dicembre 2020
    www.lantidiplomatico.it/dettnews-video_i_jet_russi_annientano_i_terroristi_dellisis_nella_siria_centrale/...
    [Modificato da wheaton80 16/12/2020 18:22]
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    00 27/02/2021 00:47
    Fallimento sanguinoso in Siria: le forze aerospaziali russe hanno trasformato l’attacco nemico in una montagna di cadaveri e attrezzature bruciate



    I terroristi hanno tentato di attaccare le posizioni dell’Esercito Siriano, ma sono stati annientati dagli attacchi del SAA e delle forze aerospaziali russe. Come riportato da RV, il 22 febbraio, l’Esercito Arabo Siriano ha aperto posti di blocco per i rifugiati per far entrare i civili nel territorio controllato dal governo. Subito dopo, la Turchia si è affrettata a dichiarare di non essere in grado di garantire la sicurezza nella zona di de-escalation di Idlib, sabotando così l’uscita volontaria dei profughi nel territorio controllato dal Governo Siriano. Come a conferma delle parole di Ankara, il 23 febbraio, banditi del gruppo terroristico Hayat Tahrir al-Sham hanno lanciato un attacco alle postazioni dell’Esercito Siriano a sud-ovest di Idlib, a sud dell’insediamento di El Bara. Con il supporto delle forze aerospaziali russe, le forze governative sono riuscite prima a fermare il nemico e poi a metterlo in fuga.



    Con il ritiro frettoloso dei resti dei gruppi di banditi, alcuni miliziani sono finiti per sbaglio nei loro stessi campi minati, a seguito dei quali sono rimasti uccisi 12 militanti e distutti 2 pickup con armi pesanti. Riusciti a scappare, i terroristi hanno cercato di rifugiarsi nella periferia di El Bara. Tuttavia, grazie alla ricognizione aerea, le loro posizioni sono state scoperte e colpite dagli aerei delle forze aerospaziali russe. Ne è seguita una carneficina. In totale, a seguito dello scontro, il gruppo terrorista ha perso fino a 70 miliziani e 20 unità fra automezzi blindati, armi pesanti e attrezzature varie. Molto probabilmente, una tale sconfitta per il gruppo terroristico modererà il suo ardore e ridurrà il numero di provocazioni nella zona di de-escalation per qualche tempo.

    Fonte: rusvesna.su/news/1614182267
    Traduzione: Sergei Leonov

    25 febbraio 2021
    www.controinformazione.info/fallimento-sanguinoso-in-siria-le-forze-aerospaziali-russe-hanno-trasformato-lattacco-nemico-in-una-montagna-di-cadaveri-e-attrezzature-b...
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    00 11/03/2021 15:01
    I missili di Assad non perdonano. Distrutte almeno 400 cisterne di petrolio rubato da curdacci e terroristi assortiti



    Le forze militari siriane hanno lanciato una raffica di missili contro raffinerie improvvisate nella provincia nord-occidentale di Aleppo, in Siria, provocando un enorme incendio, mentre centinaia di petroliere hanno preso fuoco nell'area controllata dalle truppe turche e dai militanti Takfiri alleati. Fonti locali, parlando in condizione di anonimato, hanno detto che venerdì sono stati lanciati una serie di attacchi dalle forze governative siriane sulle raffinerie di petrolio locali vicino alle città di al-Bab e Jarablus, provocando enormi incendi. Le fonti hanno aggiunto che gli attacchi missilistici hanno avuto luogo mentre i terroristi Takfiri sostenuti dalla Turchia stavano cercando di contrabbandare centinaia di camion carichi di petrolio attraverso il confine siriano-turco. L'incendio si è diffuso a circa 400 autocisterne, secondo le fonti. Il cosiddetto Osservatorio Siriano per i Diritti Umani (SOHR) ha detto sabato di aver "documentato la morte di quattro persone, mentre altre 24 hanno riportato ferite e ustioni varie" negli attacchi missilistici. L'agenzia di stampa ufficiale turca Anadolu ha riferito che 18 persone sono rimaste ferite negli attacchi. Una fonte anonima del cosiddetto Esercito Nazionale Siriano, sostenuto dalla Turchia, ha anche affermato che gli attacchi missilistici nel nord della Siria hanno ucciso una persona e ne hanno ferite almeno altre undici. Negli ultimi mesi le installazioni petrolifere nelle zone di Aleppo controllate dalla Turchia sono state attaccate. Il 10 gennaio, droni non identificati hanno colpito raffinerie di petrolio nelle aree di Aleppo controllate dai turchi, provocando un grande incendio. Il cosiddetto Osservatorio Siriano per i Diritti Umani aveva detto all'epoca che gli impianti energetici erano stati colpiti vicino al villaggio di Tarhin, nella campagna della città di al-Bab. Il Governo turco sostiene i militanti Takfiri da quando sono stati dispiegati nel nord-est della Siria nell'ottobre 2019, quando l'Esercito Turco ha lanciato un'invasione transfrontaliera nel tentativo dichiarato di spingere i militanti delle Unità di Protezione del Popolo Curdo (YPG) lontano dalle aree di confine.

    Suleiman Kahani
    07 marzo 2021
    palaestinafelix.blogspot.com/2021/03/i-missili-di-assad-non-perdon...
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    00 23/03/2021 02:27
    Le forze russe scatenano l'inferno sulla Grande Idlib dopo l'attacco mortale di missili alla città di Aleppo

    Il pomeriggio del 21 marzo, una serie di attacchi russi ha colpito la regione siriana nordoccidentale della Grande Idlib, dove sono attivi diversi gruppi terroristici. Le forze russe hanno lanciato un missile balistico, molto probabilmente un 9K720 Iskander, dalla base aerea di Hmemim sulla costa siriana contro un obiettivo non specificato vicino al villaggio di Salwah, che si trova al confine con la Turchia a nord di Idlib. Fonti filo-governative siriane hanno affermato che l’attacco missilistico ha preso di mira un quartier generale del Corpo al-Sham, una delle più grandi fazioni sostenute dalla Turchia nella regione. Tuttavia, questo deve ancora essere confermato. Subito dopo, gli aerei da guerra Su-35 e Su-34 delle forze aerospaziali russe hanno effettuato una serie di attacchi aerei sulla città di Saramada nel nord di Idlib, che si trova vicino al confine con la Turchia, e sulla città di Bsanqul, nel sud di Idlib. Gli attacchi aerei su Saramada hanno distrutto una fabbrica di gas di proprietà di Watad Petroleum, una società di copertura di proprietà di Hay’at Tahrir al-Sham (HTS), affiliato ad al-Qaeda, il sovrano de facto della Grande Idlib. Anche un ufficio di spedizione, anch’esso di proprietà del gruppo terroristico, è stato preso di mira dagli attacchi aerei russi. Decine di camion sono stati danneggiati o distrutti. L’attacco missilistico ad Aleppo è stata una palese violazione del cessate il fuoco nella Grande Idlib, raggiunto da Russia e Turchia il 5 marzo dello scorso anno. I nuovi attacchi russi sulla Grande Idlib sono stati i più duri dall’attuazione del cessate il fuoco. Le forze russe probabilmente reagiranno ancora più duramente a qualsiasi ulteriore escalation da parte dei miliziani sostenuti dalla Turchia.

    Fonte: southfront.org/russian-forces-unleash-hell-on-greater-idlib-after-deadly-rocket-attack-on-aleppo-city-videos...

    Traduzione: Luciano Lago
    21 marzo 2021
    www.controinformazione.info/le-forze-russe-scatenano-linferno-sulla-grande-idlib-dopo-lattacco-mortale-di-missili-alla-citta-di-aleppo-vid...
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    00 23/04/2021 17:33
    L’Esercito Siriano si impadronisce di due basi degli alleati statunitensi a Qamishli

    Le forze alleate dell’Esercito Siriano hanno preso il controllo di due basi di milizie fedeli agli Stati Uniti nella città di Qamishli (nord-est). Fonti locali hanno riferito questo giovedì che, dopo due giorni di violenti scontri, unità alleate dell’Esercito Siriano sono riuscite a prendere il controllo di due basi detenute dalla milizia arabo-curda Syrian Democratic Forces (FDS), che ha l’appoggio delle truppe americane. Queste basi, che erano sotto il controllo di membri dei servizi di sicurezza curdi, abituati a ricevere rifornimenti militari e logistici da Washington, si trovano nei quartieri di Halko, a Qamishli, nella provincia di Al-Hasaka (nord-est). Fonti indicano che il sequestro di questi quartieri risponde a un recente attacco a sorpresa effettuato da miliziani curdi poche ore dopo che nella regione era stato stabilito un cessate il fuoco temporaneo. I membri dell’FDS hanno schierato una squadra militare a Qamishli, dove vivono molte tribù arabe, e hanno effettuato un attacco nel quartiere di Tay, uccidendo un bambino e ferendo altri due civili. Inoltre, hanno sottolineato che gli aggressori erano a conoscenza che i locali erano impegnati al funerale di due persone morte il giorno precedente in scontri, come riportato dalle fonti. Violenti scontri con armi pesanti sono scoppiati a Qamishli tra le forze siriane e la milizia filo-americana FDS da martedì mattina presto, dopo che i membri della milizia curda avevano tentato di arrestare un comandante delle forze alleate siriane in questa città.

    Tuttavia, il suddetto comandante siriano è riuscito a sfuggire ai miliziani delle milizie curde, mentre gli scontri hanno causato sette morti e diversi feriti tra le fila dell'SDF. A seguito di queste scaramucce, le milizie fedeli all’Esercito degli Stati Uniti hanno interrotto l’elettricità all’intera città di Qamishli e hanno iniziato a schierare cecchini in cima agli edifici, tra il panico della popolazione civile; tuttavia, le fonti hanno riferito che i tentativi di questi elementi non hanno prodotto alcun cambiamento nella mappa di controllo di questa località. Bashar al-Asad ha dichiarato: Dopo Idlib, la Siria espellerà le truppe occupanti degli Stati Uniti dall’est del Paese. Gli Stati Uniti continuano ad aumentare la loro presenza in Siria senza il consenso del governo del Presidente Bashar al-Assad. Detto questo, i siriani ritengono che le forze d’invasione statunitensi non si trovano di certo nel Paese arabo per aiutare nella loro lotta al terrorismo, ma al contrario per rubare le loro risorse naturali, come il petrolio.

    Nota
    Risulta noto, e lo sanno ormai tutti in Siria, che sono le stesse forze USA che arruolano i terroristi, li addestrano nelle loro basi e li riforniscono di armi per operazioni di sabotaggio e di attacco contro le forze governative. Questo è stato confessato anche negli interrogatori di alcuni prigionieri e di altri disertori che si sono arresi all’Esercito Siriano e hanno confessato di essere stati addestrati nella base USA di Al Tanf.

    Fonte: www.hispantv.com/noticias/siria/491236/ejercito-milicia-eeuu

    Traduzione: Luciano Lago
    23 aprile 2021
    www.controinformazione.info/lesercito-siriano-si-impadronisce-di-due-basi-degli-alleati-statunitensi-a-q...
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    00 25/06/2021 21:00
    Aggiornamento 23

    Continuano le operazioni delle forze governative contro le cellule ISIS nel deserto. I rastrellamenti hanno portato buoni risultati. Molti nascondigli dell'ISIS sono stati individuati e distrutti. Alcuni miliziani dell'ex califfato sono stati catturati, altri uccisi in scontri o airstrikes. I terroristi riescono sempre a compiere attentati o imboscate contro i convogli siriani, ma sono molto meno frequenti rispetto al 2019.

    23 giugno 2021
    www.facebook.com/newsbattagliemondo/posts/1835757299922060
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    wheaton80
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    00 30/09/2021 15:21
    Aerei militari russi hanno distrutto un folto gruppo di terroristi filo-turchi nella provincia siriana occidentale di Idlib

    I terroristi sostenuti dalla Turchia si erano diretti dal sud di Idlib verso il confine siriano-turco, credendo che questo avrebbe impedito gli attacchi degli aerei militari russi. Tuttavia, si è scoperto che i militanti erano intrappolati, poiché l’aviazione russa li ha rilevati e li ha eliminati con potenti attacchi aerei vicino alla città di Yisr al Shugur. Si può parlare di centinaia di militanti uccisi o feriti e decine di equipaggiamenti militari distrutti. Ciò semplificherà notevolmente l’operazione offensiva dell’Esercito Siriano a Idlib. Gli attacchi sono avvenuti nell’area degli insediamenti di Bibat, Kafr Vitar e Inkizik, situata a sud della strada M-4, a ovest della città di Yisr al Shugur. Un folto gruppo di terroristi è caduto nella trappola e l’aviazione militare russa ha utilizzato bombe termobariche, che hanno permesso di ottenere il massimo effetto dannoso. Al momento, ci sono alcune informazioni secondo cui le forze terroristiche hanno pianificato di riorganizzarsi nell’area per impedire all’Esercito Siriano di attaccare da ovest. Ora, quando le principali forze terroristiche saranno state distrutte, la cattura di questa regione da parte dell’Esercito Siriano sarà un problema minimo. In precedenza, si è appreso che Damasco aveva avvertito Ankara della necessità di evacuare le truppe turche dal sud di Idlib a causa dell’operazione militare pianificata e ha sottolineato che altrimenti la Siria non sarebbe stata responsabile delle perdite nei ranghi dell’Esercito Turco. D’altra parte, l’Esercito Russo ha ucciso diversi leader dei militanti filo-turchi nella provincia siriana di Idlib. A seguito di un attacco ad alta precisione, l’auto su cui guidavano i leader dei gruppi terroristici filo-turchi è stata distrutta. Un drone kamikaze Lancet (presumibilmente un Lancet-3) è stato utilizzato per colpire il veicolo in movimento, senza lasciare ai militanti alcuna possibilità di fuga. Apparentemente, l’Esercito Russo ha rintracciato specificamente i leader dei terroristi e, dopo averli identificati, il loro veicolo è stato distrutto dal drone. Di conseguenza, almeno due dei militanti a bordo dell’auto sono stati uccisi. Ad oggi, è noto che l’Esercito Russo utilizza i droni kamikaze della famiglia Lancet in Siria in modo piuttosto attivo. Ciò è evidente in altri attacchi in cui è stato utilizzato lo stesso tipo di drone. La parte russa non si è ancora pronunciata sulla liquidazione dei leader dei militanti. Probabilmente, l’attacco contro di loro è associato alla prossima operazione offensiva di Russia, Siria e forze filo-iraniane a Idlib. Grandi forze russe sirane sono dirette verso Idlib e sono decise a chiudere i terroristi in una sacca senza vie d’uscita.

    Fonte: Al Manar
    26 settembre 2021
    www.controinformazione.info/aerei-militari-russi-hanno-distrutto-un-folto-gruppo-di-terroristi-filo-turchi-nella-provincia-siriana-occidentale-d...
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    00 06/10/2021 18:22
    Daraa, l'Esercito Siriano prende controllo totale della città

    Dopo estenuanti trattative al limite dell'ostruzione, mediate dalla Russia, i residui dei gruppi terroristici che non avevano rispettato gli accordi con il Governo Siriano hanno lasciato la città di Daraa, al sud della Siria. Altri membri dei gruppi armati si sono arresi consegnando le armi e finalmente l'Esercito Siriano è potuto entrare e issare la bandiera della Repubblica Araba Siriana su Deraa al Balad, il quartiere della città di Daraa, che era diventato una roccaforte dei miliziani. Anche la popolazione è rientrata alle proprie case; inizialmente era stata sgombrata dalla Polizia Militare Russa e dall'Esercito Siriano per evitare spargimenti di sangue, con corridoi umanitari, dal momento che l'opzione militare era sul tavolo nel caso in cui i gruppi armati non avessero accettato le condizioni di Damasco. Una brutta notizia per l'UE, gli USA e la NATO, che avevano cominciato a blaterare di attacchi sui civili dell'Esercito Siriano a Deraa al Balad, ignorando, come è sempre stato fatto in questi ultimi 10 anni di guerra contro il Paese arabo, i bambini, le donne, i poliziotti e militari uccisi dalle bande armate da loro sponsorizzate. Si spera, quindi, che adesso possa tornare tutto alla normalità

    09 settembre 2021
    www.lantidiplomatico.it/dettnews-daraa_lesercito_siriano_prende_controllo_totale_della_citt/...
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    wheaton80
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    00 14/12/2021 13:11
    Talon Anvil, l'Unità segreta USA che ha assassinato decine di civili in Siria

    Diversi funzionari dell'esercito e dell'intelligence statunitense hanno rivelato che un gruppo d'élite dell'esercito americano si è macchiato dell'assassinio di civili in Siria. L'unità, come ha rivelato il quotidiano The New York Times, si chiamava Talon Anvil e operava in tre turni 24 ore su 24, dal 2014 al 2019, con il compito di identificare obiettivi che sarebbero stati attaccati dall'aviazione nordamericana:

    www.nytimes.com/2021/12/12/us/civilian-deaths-war-isis.html

    Ma le persone di questa unità hanno cercato di giustificare che, nella fretta di distruggere i nemici, hanno aggirato le regole imposte per proteggere i non combattenti e hanno allarmato i loro partner nell'esercito e nella CIA uccidendo persone che non avevano alcun ruolo nel conflitto: contadini, bambini, famiglie e abitanti dei villaggi. Talon Anvil era una struttura piccola, circa 20 persone all'opera da stanze anonime piene di schermi piatti, ma con un ruolo enorme nelle 112.000 bombe e missili lanciati contro lo Stato Islamico senza adottare regole militari. "Erano spietatamente efficienti e bravi nel loro lavoro", ha dichiarato un ex ufficiale dell'Intelligence dell'Air Force che ha svolto centinaia di missioni classificate Talon Anvil dal 2016 al 2018. "Ma hanno anche fatto molti attacchi cattivi". I militari hanno definito la guerra aerea contro lo Stato Islamico la più accurata e "umana" della storia militare, sostenendo che regole rigorose e supervisione da parte dei massimi leader hanno ridotto al minimo le morti civili, nonostante il ritmo feroce degli attacchi. In realtà, dicono quattro attuali ed ex ufficiali militari, la maggior parte degli attacchi sono stati ordinati non dagli alti comandi, ma da commando della Delta Force dell'Esercito degli Stati Uniti. Il New York Times ha riportato di recente una delle operazioni speciali che ha ucciso dozzine di donne e bambini nel 2019, con le conseguenze nascoste all'opinione pubblica e ai massimi leader militari. Lo scorso novembre, il Segretario alla Difesa Lloyd J. Austin III ha ordinato un'indagine ad alto livello su quell'attacco di Talon Anvil. Ma le persone che hanno visto la Task Force operare in prima persona affermano che i bombardamenti del 2019 facevano parte di uno schema di altri attacchi sconsiderati iniziati anni prima. Quando sono stati presentati i risultati del Times, diversi alti ufficiali delle operazioni speciali, attuali e precedenti, hanno negato qualsiasi modello diffuso di attacchi aerei sconsiderati da parte della cellula d'attacco e disprezzo per la limitazione delle vittime civili. Il capitano Bill Urban, portavoce del Comando Centrale dell'Esercito, che sovrintende alle operazioni in Siria, ha rifiutato di commentare. Mentre i "cattivi" attacchi aumentavano, hanno ricordato i quattro ufficiali militari, i partner di Talon Anvil hanno lanciato l'allarme. I piloti a volte si rifiutavano di sganciare bombe sulla Siria perché Talon Anvil voleva colpire obiettivi discutibili in aree densamente popolate. Alti ufficiali della CIA si sono lamentati con i leader delle operazioni speciali per lo schema inquietante degli attacchi. Le squadre dell'aeronautica che svolgono lavori di Intelligence hanno discusso con Talon Anvil di una linea telefonica sicura nota come la linea rossa. E anche all'interno di Talon Anvil, alcuni membri a volte si rifiutavano di partecipare ad attacchi contro persone che non sembravano belligeranti. I quattro ufficiali lavorarono in diverse parti dello sforzo bellico, ma interagirono tutti direttamente con Talon Anvil in centinaia di attacchi e presto si preoccuparono di come funzionava. Hanno riferito ciò che stavano vedendo ai loro superiori immediati e al comando che sovrintendeva alla guerra aerea, ma affermano di essere stati ignorati.

    L'ex ufficiale dell'Intelligence dell'Air Force, che ha lavorato quasi quotidianamente in missioni dal 2016 al 2018, ha affermato di aver informato più volte il principale centro operativo dell'Air Force nella regione delle vittime civili, anche dopo un attacco nel marzo 2017, quando Talon Anvil ha lasciato cadere una bomba contro un edificio, dove avevano trovato rifugio circa 50 persone. Ogni anno, quando la cellula top-secret operava, il tasso di vittime civili in Siria aumentava, secondo Larry Lewis, ex Consigliere del Pentagono e del Dipartimento di Stato, uno degli autori di un rapporto del Dipartimento della Difesa del 2018 sui danni ai civili. Lewis, che ha visionato i dati riservati del Pentagono sulle vittime civili in Siria, ha precisato che il tasso era 10 volte superiore a quello di operazioni simili che aveva monitorato in Afghanistan. "Era molto più alto di quanto mi sarei aspettato da un'unità americana", ha detto Lewis. "Il fatto che sia aumentato drammaticamente e costantemente per un periodo di anni mi ha sorpreso". Lewis ha ribadito che i comandanti hanno consentito la tattica non sottolineando l'importanza di ridurre le vittime civili e che il Generale Stephen J. Townsend, che ha guidato l'offensiva contro lo Stato Islamico nel 2016 e 2017, ha respinto i diffusi resoconti dei media e le organizzazioni per i diritti umani che descrivevano il numero crescente di vittime. In un'intervista telefonica, il Generale Townsend, ora capo dell'Africa Command dell'Esercito Americano, ha sottolineato che le organizzazioni esterne che esaminano le richieste di danni ai civili spesso non riescono a esaminare le accuse in modo sufficientemente rigoroso. Ma ha categoricamente negato che le vittime civili non siano state prese sul serio. "Non c'è nulla di più lontano dalla verità", ha replicato il Generale Townsend. Ufficialmente, Talon Anvil non è mai esistita. Quasi tutto ciò che ha fatto è stato di prosposito occultato. Le azioni della cellula d'attacco in Siria sono state ottenute da descrizioni di rapporti top-secret e interviste con militari attuali ed ex che hanno interagito con il gruppo e che ne hanno discusso a condizione di non essere identificati. La cellula d'attacco era guidata da un'unità per le operazioni speciali classificata chiamata Task Force 9, che ha supervisionato l'offensiva di terra in Siria. Piccoli gruppi di operatori della Delta Force integrati con le forze di terra e una squadra d'assalto di commando Delta erano in servizio per lanciare incursioni di terra contro obiettivi di alto valore, tra cui il Capo dello Stato Islamico Abu Bakr al-Baghdadi. Tuttavia, la maggior parte della potenza di fuoco è stata gestita da Talon Anvil. Ha funzionato in spazi-ufficio anonimi, prima a Erbil, in Iraq, e poi, con il progredire della guerra, in Siria, in un cementificio chiuso nel nord e in un complesso residenziale vicino al confine iracheno chiamato Green Village, secondo ex membri del gruppo. La cellula ha utilizzato informazioni provenienti dalle forze di terra alleate, intercettazioni elettroniche segrete, telecamere dei droni e altre informazioni per trovare bersagli nemici, quindi colpirli con munizioni per droni o evocare attacchi da altri velivoli della coalizione. Ha anche coordinato il supporto aereo per le forze alleate curde e arabe che combattevano sul terreno.

    Gli operatori non sembravano essere militari, ha detto un ex membro della Task Force che ha lavorato con la cellula d'attacco durante il culmine della guerra nel 2017. Usavano nomi di battesimo e nessun grado o uniforme, e molti avevano barbe folte e lavoravano in pantaloncini e calzature che includevano Crocs e Birkenstock. Ma dalla loro sala d'attacco controllavano una flotta di droni Predator e Reaper pieni di missili Hellfire di precisione e bombe a guida laser. La Task Force aveva una seconda cellula d'attacco che lavorava con la CIA per dare la caccia ai leader dello Stato Islamico di alto rango. Ha usato strumenti simili, ma spesso ha tracciato un obiettivo per giorni o settimane, rappresentando una frazione degli attacchi. Entrambe le cellule sono state create nel 2014, quando lo Stato Islamico ha invaso gran parte dell'Iraq e della Siria. La tattica è cambiata alla fine del 2016, quando il Generale Townsend ha preso il comando e, nel tentativo di tenere il passo con un'offensiva in rapida espansione, ha trasferito l'autorità per approvare gli attacchi al livello dei comandanti sul posto. Secondo le nuove regole, la cellula d'attacco era ancora tenuta a passare attraverso una raccolta di informazioni e un processo di mitigazione dei rischi per limitare i danni ai civili prima di lanciare un attacco. Ciò significava spesso far volare droni su obiettivi per ore per assicurarsi che la cellula potesse identificare positivamente i nemici e determinare se c'erano civili nell'area. Ma gli operatori del Delta erano sottoposti a enormi pressioni per proteggere le truppe di terra alleate e far avanzare l'offensiva, ha evidenziato un ex membro del gruppo e si è sentito ostacolato dalle misure di sicurezza. Così, all'inizio del 2017, hanno trovato un modo per attaccare più velocemente: l'autodifesa. La maggior parte delle restrizioni nell'Operazione Inherent Resolve si applicava solo agli attacchi offensivi. C'erano molte meno restrizioni sugli attacchi difensivi che avevano lo scopo di proteggere le forze alleate sotto l'imminente minaccia di danni. E Talon Anvil iniziò a sostenere che quasi tutti gli attacchi erano per autodifesa, permettendo loro di muoversi rapidamente con poca esitazione o disattenzione, anche se i suoi bersagli erano a miglia di distanza da qualsiasi combattimento, hanno affermato due ex membri della Task Force.

    13 dicembre 2021
    www.lantidiplomatico.it/dettnews-talon_anvil_lunit_segreta_usa_che_ha_assassinato_decine_di_civili_in_siria/...
    [Modificato da wheaton80 14/12/2021 13:11]
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    wheaton80
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    00 26/11/2022 18:40
    Attacchi turchi colpiscono obiettivi in Siria settentrionale e nord orientale

    15 attacchi turchi colpiscono obiettivi in Siria settentrionale e nord orientale, comprese strutture petrolifere. La Turchia continua a prendere di mira le aree controllate dai curdi nel nord e nel nord-est della Siria nel quadro dell'operazione Claw-Sword. Il 23 novembre, almeno 15 attacchi turchi hanno colpito obiettivi nella regione, secondo l'Osservatorio Siriano per i Diritti Umani (SOHR) con sede a Londra. Gli obiettivi includevano diverse posizioni delle forze democratiche siriane (SDF) a guida curda e dei suoi affiliati nella campagna nord-orientale di Aleppo, nonché nella campagna nord-occidentale, settentrionale e nord-orientale di al-Hasakah. Uno degli attacchi ha preso di mira una postazione delle SDF situata accanto a una base della polizia militare russa nella città di Tell Tamer, nella campagna settentrionale di al-Hasakah. Gli attacchi turchi hanno preso di mira anche quattro impianti di petrolio e gas e una sottostazione elettrica, provocando pesanti perdite materiali. Vittime sono state segnalate dopo molti degli attacchi. Tuttavia, non sono stati ancora rilasciati numeri ufficiali. È stato riferito che un membro in servizio dell'Esercito Arabo Siriano (SAA) è stato ucciso e un altro è rimasto ferito in un attacco alla città di Kobane, nella campagna nord-orientale di Aleppo.

    La Turchia ha lanciato l'operazione Claw-Sword contro le forze curde in Siria e Iraq in risposta al bombardamento di Istanbul del 13 novembre. Ankara ha accusato il micidiale attacco terroristico del Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK) e delle Unità di Protezione del Popolo Curdo (YPG), la componente principale delle SDF. Il Ministro della Difesa turco Hulusi Akar ha affermato la mattina del 23 novembre che 254 ribelli curdi sono stati neutralizzati e 471 posizioni sono state colpite in Siria e Iraq dall'inizio dell'operazione su larga scala. Il SOHR ha stimato il bilancio delle vittime dall'inizio dell'operazione a 47 persone. Secondo quanto riferito, circa la metà delle vittime erano membri del servizio dell'ASA. Il Presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha già avvertito che i suoi militari lanceranno un'operazione di terra contro le SDF nel nord e nord-est della Siria "quando conveniente". Ciò potrebbe portare a una maggiore escalation e ad un possibile a uno scontro militare in piena regola nella regione.

    Fonte: southfront.org/15-turkish-strikes-hit-targets-in-northern-northeastern-syria-including-oil-facilities...
    24 novembre 2022
    sadefenza.blogspot.com/2022/11/attacchi-turchi-colpiscono-obiettivi...
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    wheaton80
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    00 05/07/2023 04:10
    Siria - Decine di terroristi sono stati uccisi e feriti da attacchi aerei nella campagna di Idlib

    Le forze armate siriane, in collaborazione con le forze russe, hanno preso di mira il quartier generale fortificato delle organizzazioni terroristiche nell’area di Jabal al-Arbaeen nella campagna di Idlib, con accurati attacchi aerei e missilistici. Oggi, mercoledì, il Ministero della Difesa siriano ha annunciato che le forze armate, in collaborazione con le forze russe, hanno effettuato attacchi aerei e missilistici precisi e di qualità, e hanno preso di mira e colpito il quartier generale fortificato delle organizzazioni terroristiche nell’area di Jabal al-Arbaeen nella campagna di Idlib. Il Ministero della Difesa ha affermato che ciò avviene “in risposta ai ripetuti attacchi quotidiani effettuati da organizzazioni terroristiche contro civili in aree residenziali sicure nella campagna di Hama”. Ha aggiunto che gli attacchi hanno preso di mira armi, munizioni, strumenti di guida, droni da ricognizione e d’attacco e attrezzature per l’intercettazione e il disturbo, e hanno portato alla completa distruzione del quartier generale dei terroristi, uccidendo e ferendo dozzine di terroristi. E ieri, martedì, fonti di Al-Mayadeen in Siria hanno confermato che aerei da guerra congiunti siro-russi hanno effettuato una serie di raid aerei su diverse località a Jabal Al-Zawiya, a sud di Idlib.

    Le fonti affermano che gli attacchi aerei hanno preso di mira una delle più grandi roccaforti di “Hay’at Tahrir al-Sham” a Idlib, provocando morti e feriti tra i militanti. Le fonti hanno sottolineato che la roccaforte presa di mira comprende stanze, magazzini e un garage per i meccanismi, e gli attacchi sono stati concentrati su di essa dall’aviazione e dall’artiglieria siriano-russa. Pochi giorni fa, l’aeronautica congiunta siro-russa ha effettuato una serie di raid contro obiettivi militari della “Hay’at Tahrir al-Sham” e del “Turkistani Islamic Party” nelle campagne di Idlib e Latakia. Gli sviluppi sul campo arrivano dopo l’escalation messa in atto dai militanti contro le zone sicure nei villaggi di Jurin, Salhab e Deir Shamil nelle campagne occidentali di Hama, e Qardaha nelle campagne di Latakia, attraverso l’uso di missili e droni, che ha provocato 4 martiri , tra cui due bambini, e numerosi feriti. L’escalation dei gruppi armati contro le aree sicure arriva alla luce dei negoziati turco-siriani, che le fazioni consideravano una minaccia per le loro aree di influenza a Idlib, Aleppo settentrionale e la campagna di Latakia. Nella città di Idlib e in parti della sua campagna sono diffusi gruppi terroristici, la maggior parte dei quali appartiene all’organizzazione “Al-Nusra Front”, che è inclusa nell’elenco internazionale del terrorismo.

    Fonte: Agenzie – Al Mayadeen

    Traduzione: Fadi Haddad
    28 giugno 2023
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