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www.corriere.com/viewstory.php?storyid=91579
Sicurezza, Mosca lancia la sua sfida
Articolo pubblicato il: 2009-09-15
YAROSLAV - Il leader del Cremlino Dmitri Medvedev festeggia i suoi 44 anni tenendo a battesimo la prima conferenza internazionale sulla sicurezza per lanciare la sfida di un nuovo mondo multipolare “postamericano”, con la benedizione dell’ex primo ministro italiano ed ex presidente della Commissione europea Romano Prodi, la mano tesa della Cina e la piena condivisione dei premier francese e spagnolo. Grande assente proprio gli Usa, accusati da Medvedev, alla vigilia del prossimo G20 americano, di aver travolto il mondo intero nella crisi a causa della loro politica «poco ponderata».
Il leader russo ha invitato a «gettare alle ortiche» cortine di ferro e nazionalismi, lotta di classe e «califfati mondiali» di certi movimenti estremisti musulmani e in genere qualsiasi progetto di egemonia, in una chiara allusione agli Usa. E ha citato il premier spagnolo José Luis Rodriguez Zapatero: «Occorre un nuovo ordine mondiale con tante voci ma intonate», auspicando che l’imminente G20 di Pittsburgh delinei una nuova architettura finanziaria “per evitare il ripetersi di una crisi tra 2-3 anni». Medvedev ha anche rilanciato l’idea di un nuovo trattato sulla sicurezza paneuropea, dall’Atlantico al Pacifico, che sembra stia facendo breccia in alcuni Paesi europei. Anche Prodi spera che il G20 americano decida su nuove regole comuni per il sistema finanziario e per uscire da una crisi che «non è finita», anche se «il peggio è passato e vediamo la luce in fondo al tunnel».
Mano tesa dal premier francese Francois Fillon: «Abbiamo bisogno di una Russia forte e stabile, moderna e democratica, fiera del suo destino», ha detto, auspicando un rafforzamento della cooperazione e «la costruzione di uno spazio economico comune con una libera circolazione delle persone, delle idee, dei servizi, delle merci».