......L 'elogio della follia.....

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Tetsuya1
00giovedì 9 settembre 2004 01:13
Bene ,come previsto il forum è diventato un bel contenitore di vaneggiamenti senza senso travestiti da profondissime indagini teosofiche .Naturalmente il grande sacerdote incontrastato resta il divino Ramachandra ,la cui ascesi spirituale (completa) ormai attendiamo tutti con trepidanza .Stà a guardare che anche lui ,dopo tre giorni........
Che dire del resto.............in fondo alla follia c'è sempre qualcosa di divertente .Tuttavia ,con grande rammarico Mio e di tutti gli apostoli di Erasmo da Rotterdam ,quella religio-mistica ,tra tutte le follie è la meno divertente : manca del tutto quella ironia che anche il più matto tra i matti possiede : l'ironia della vita ,che lascia il posto alla serietà della morte .
Cattolici ,evangelisti ,buddisti ,sciamani ,mussulmani......non fà differenza : ciò che conta veramente è......... cosa cè DOPO LA VITA .8)
ramachandra
00giovedì 9 settembre 2004 02:00
Parla il gran sacerdote, Tetsuya.....la morte è stata vinta...
Parla il gran sacredote ramachandra, Ganesha o quello che vuoi tu, per me è uguale!

Tetsuya, la morte è stata vinta dalla vita, questa, nonostante le ere glaciali geologiche e del cuore umano, è ancora ben disposta a sperare in un futuro migliore, la morte di miliardi di persone in passato e milioni di poveri nel presente non può fermare il Grande Fiume di Vita che si getterà nell'Oceano dell'Universo per esplorare nuovi mondi e nuove civiltà fino ad arrivare dove nessun'altro è mai giunto prima.

I miei vaneggiamenti, quando escludono l'io e il mio mentale, sono coerenti con quello che mi sono prefisso da tempo, devo solo far attenzione al falso ego che vuole sempre la rivincita sulle ragioni dell'Anima, quest'ultima, veramente consapevole e cosciente delle proprie azioni e responsabilità.

Tu Tetsuya credi che l'Anima sia un vaneggiamento della mente, invece, attraverso le discipline che ho praticato seriamente, sono riuscito ad essere maggiormente consapevole d'essere anima e, pur dovendo usare convenzioni come il nome e il cognome, ho allontanato da me l'obra dei guna, quei condizionamenti mentali che generano paura, ignoranza e rabbia nell'io e mio mentale.

Tu Tetsuya sei rimasto all'uomo monolitico che nasce e muore come un blocco unico; sai che l'attuale psicologia moderna concepisce invece un uomo composito? Questo uomo potrebbe avere diversi modi di sentirsi come identità e non necessariamente bello o brutto, alto o basso, magro o grasso, un certo nome o un cognome, nato o morto, ecc...., ecc....

è sui diversi modi di sentirsi che l'attuale psicologia e psichiatria si fanno aiutare anche dalla neuroteologia e dalla più avanzata neurologia e dalla genetica.

Personalmente non ho nessun bisogno che tu ed i psicologi mi diciate come devo sentirmi, cioè, mentalmente, perchè voi ormai avete tradotto Anima con psiche e avete eliminato del tutto la necessità di avere una propria vita spirituale, che è senz'altro superiore all'io e al mio mentale.

Avendo eliminato l'Anima, quel che rimane di voi è solo apparenza e l'apparenza inganna. Poi alla fine, con la morte, anche l'apparenza smette di ingannare e lascia il posto all'inesorabile verità: o sei vissuto come Anima oppure sei nato e morto consumando diversi generi alimentari.

Beh....non direi proprio che la morte abbia una sua vittoria personale con me o con te, perchè aver vissuto dignitosamente ha avuto un senso profondo per entrambi, seppure con sensiblità differenti.

Quindi non sopravalutiamo la morte come se fosse la fine di tutto, anzi ridiamoci sopra ogni tanto, senza alcuna paura che si vendichi contre la nostra ottimista spavalderia.

Ciao, alla prossima.....
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